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Visualizzazione dei post da ottobre, 2011

Buonanotte del 31 ottobre 2011

Che cos'è la tolleranza? E' l'appannaggio dell'umanità. Siamo tutti impastati di debolezze e di errori: perdonarci reciprocamente le nostre sciocchezze è la prima legge di natura. Voltaire - Perdono

Abbecedario: M

MAIALETTO: Animale che non dorme mai MASCHILISTA: Elenco di persone di sesso maschile MELODIA: Preghiera di una vergine MESSA IN PIEGA: Funzione religiosa eseguita da un prete in curva

Buongiorno del 31 ottobre 2011

Una buona poesia deve odorare di tè. O di terra umida e legna appena tagliata. Olav H. Hauge

Buonanotte del 30 ottobre 2011

Val sempre la pena di fare una domanda, ma non sempre di darle una risposta. Oscar Wilde - Saggezza

Abbecedario: L

LATITANTI: Poligoni con moltissime facce LORD: Signore inglese molto sporco

30 ottobre

Il dolore non è affatto un privilegio, un segno di nobiltà, un ricordo di Dio. Il dolore è una cosa bestiale e feroce, banale e gratuita, naturale come l’aria. È impalpabile, sfugge a ogni presa e a ogni lotta; vive nel tempo, è la stessa cosa che il tempo; se ha dei sussulti e degli urli, li ha soltanto per lasciar meglio indifeso chi soffre, negli istanti che seguiranno, nei lunghi istanti in cui si riassapora lo strazio passato e si aspetta il successivo. Questi sussulti non sono il dolore propriamente detto, sono istanti di vitalità inventati dai nervi per far sentire la durata del dolore vero, la durata tediosa, esasperante, infinita del tempo-dolore. Chi soffre è sempre in stato d’attesa – attesa del sussulto e attesa del nuovo sussulto. Viene il momento che si grida senza necessità, pur di rompere la corrente del tempo, pur di sentire che accade qualcosa, che la durata eterna del dolore bestiale si è un istante interrotta- sia pure per intensificarsi. Qualche volta viene il sosp

Buongiorno del 30 ottobre 2011

L’unica cosa che vorrei insegnare è un modo di guardare, cioè di essere al mondo. In fondo la letteratura non può insegnare altro. Italo Calvino

Buonanotte del 29 ottobre 2011

Sereno è colui che ha accettato il Passato, gode del Presente… e non teme il Futuro… C. Haddad

Abbecedario: I

INCUBATRICE: Macchina fabbricatrice di sogni INTERPRETATO: Posto tra due preti

Buonanotte del 28 ottobre 2011

Si è più felici in solitudine che in compagnia. Non deriverà forse dal fatto che in solitudine si pensa alle cose e che in compagnia si è costretti a pensare alle persone? (Chamfort - Felicità)

Abbecedario: G

GESTAZIONE: Gravidanza di moglie di ferroviere GIULIVA: Slogan di chi è vessato dall'Imposta sul Valore Aggiunto

Buongiorno del 28 ottobre 2011

Se io potrò impedire a un cuore di spezzarsi non avrò vissuto invano. Se allevierò il dolore di una vita o guarirò una pena o aiuterò un pettirosso caduto a rientrare nel nido non avrò vissuto invano. Emily Dicknson

Buonanotte del 27 ottobre 2011

Si dice che la giovinezza è l'età della speranza, appunto perché in essa si spera confusamente qualcosa dagli altri come da se stessi - non si sa ancora che gli altri appunto sono altri. Si cessa di essere giovani quando si distingue tra sé e gli altri, quando cioè non si ha più bisogno della loro compagnia. (Cesare Pavese - Giovinezza)

Abbecedario: F

FAHRENHEIT: Tirar tardi la notte FANTASMA: Malattia dell'apparato respiratorio che colpisce i forti consumatori di aranciata FOCACCIA: Foca estremamente malvagia FONETICA: Disciplina che regola il comportamento degli asciugacapelli

Il fanciullino

Il poeta è poeta, non oratore o predicatore, non filosofo, non istorico, non maestro, non tribuno o demagogo, non uomo di stato o di corte. E nemmeno è, sia con pace del maestro, un artiere che foggi spada e scudi e vomeri; e nemmeno, con pace di tanti altri, un artista che nielli e ceselli l'oro che altri gli porga. A costituire il poeta vale infinitamente più il suo sentimento e la sua visione, che il modo col quale agli altri trasmette l' uno e l' altra. Egli, anzi, quando li trasmette, pur essendo in cospetto d'un pubblico, parla piuttosto tra sé, che a quello. Del pubblico, non pare che si accorga. Parla forte (ma non tanto!) più per udir meglio esso, che per farsi intendere da altrui. É, per usare immagini che sono presenti ora al mio spirito, è, sì, per quanto possa spiacere il dirlo, un ortolano; un ortolano, sì, o un giardiniere, che fa nascere e crescere fiori o cavolfiori. Sapete che cosa non è? Non è cuoco e non è fiorista, che i cavolfiori serva in bei piat

Buongiorno del 27 ottobre 2011

Credo che un giorno l'umanità... riceverà la corona del trionfo sulla guerra e sullo spargimento di sangue, mentre la benevolenza redentrice della non-violenza sarà proclamata legge generale. Martin Luther King

Buonanotte del 26 ottobre 2011

Se una guerra si conclude disastrosamente si domanda chi abbia la "colpa" della guerra, se finisce con la vittoria si esalta chi l'ha provocata. (Friedrich Nietzsche - Guerra)

Abbecedario: E

ELETTROPOMPA: Novità bolognese a luci rosse EQUIDISTANTI: Cavalli in lontananza EQUINOZIO: Cavallo che non lavora EUFRATE: Monaco mesopotamico

Buonanotte del 25 ottobre 2011

Se non avessimo difetti, non ci farebbe tanto piacere trovarli negli altri. (Francois de La Rochefoucauld - Atteggiamento)

Abbecedario: D

DOPING: Pratica anglosassone del rimandare a più tardi

Convivio

Sì come dice lo Filosofo nel principio de la Prima Filosofia, tutti li uomini naturalmente desiderano di sapere. La ragione di che puote essere ed è che ciascuna cosa, da providenza di prima natura impinta, è inclinabile a la sua propria perfezione; onde, acciò che la scienza è ultima perfezione de la nostra anima, ne la quale sta la nostra ultima felicitade, tutti naturalmente al suo desiderio semo subietti. 2. Veramente da questa nobilissima perfezione molti sono privati per diverse cagioni, che dentro a l'uomo e di fuori da esso lui rimovono da l'abito di scienza. Dentro da l'uomo possono essere due difetti e impedi[men]ti: l'uno da la parte del corpo, l'altro da la parte de l'anima. 3. Da la parte del corpo è quando le parti sono indebitamente disposte, sì che nulla ricevere può, sì come sono sordi e muti e loro simili. Da la parte de l'anima è quando la malizia vince in essa, sì che si fa seguitatrice di viziose delettazioni, ne le quali riceve tanto i

Buonanotte del 24 ottobre 2011

Più a fondo vi scava il dolore, più gioia potete contenere. (Kahlil Gibran - Dolore)

Abbecedario: C

CACHI: Domanda che rivolgi ad uno chinato dietro un cespuglio CALABRONE: Grosso abitante di Cosenza, Catanzaro o Reggio Calabria CALAMARI: Molluschi responsabili della bassa marea CAPPUCCETTO ROSSO: Profilattico sovietico CATALESSI: Catalani condannati alla pentola a pressione CERBOTTANA: Cervo femmina siciliana di facili costumi CERVINO: Domanda dei clienti all'oste romano CONCLAVE: Riunione di cardinali violenti e trogloditi CONTORSIONISTA: Ebreo arrotolato COREOGRAFO: Studioso delle mappe della Corea CUCULO: Gay balbuziente CULMINARE: Fare uso di supposte esplosive

Chiarezza e verità

... Se un uomo scrive con sufficiente chiarezza, chiunque può vedere se imbroglia. Se la sua mistificazione ha lo scopo di evitare una frase precisa, il che è molto diverso dall'infrangere le cosiddette regole sintattiche o grammaticali per raggiungere un effetto che non si può ottenere diversamente, ci vuol più tempo a capire che lo scrittore è un imbroglione, e gli altri scrittori afflitti dalla sua stessa necessità lo lodano per difendere loro stessi. Il vero misticismo non dovrebbe venir confuso con l'incompetenza a scrivere, che cerca di mistificare dove non c'è alcun mistero ma soltanto la necessità d'imbrogliare per mascherare la mancanza di sapere o l'incapacità a esprimersi chiaramente. Il misticismo implica un mistero e i misteri sono molti; ma l'incompetenza non è un mistero, e nemmeno è mistero il giornalismo enfatico reso letteratura dall'iniezione di una falsa qualità epica. Ricordate anche questo: tutti i cattivi scrittori sono innamorati dell

Buongiorno del 24 ottobre 2011

Il fascismo, quanto più riflette sul futuro e sullo sviluppo dell'umanità, al di là delle considerazioni politiche del momento., tanto più crede che non sia possibile nè utile la pace perpetua. Benito Mussolini

Buonanotte del 23 ottobre 2011

Perché temi il tuo ultimo giorno? Esso non contribuisce alla tua morte più di ciascuno degli altri. (Michel Eyquem de Montaigne - Morte)

Abbecedario: B

BACCANALE: Frutto selvatico usato una volta come supposta BALESTRA: Sala ginnica per gente di colore BASILICA: Chiesa aromatica BIGODINO: Doppio orgasmo piccolino BUCANEVE: Precisa pisciata maschile invernale

Buonanotte del 22 ottobre 2011

Perché l'uomo possa compiere tutto ciò che si esige da lui, deve credere di valere più di quanto non valga. (J.W.Goethe - Valore)

Abbecedario: A

ABBECEDARIO: Espressione di sollievo di chi s'è accorto che c'è anche Dario ADDENDO: Urlo della folla quando a Nairobi stai per pestare una merda ALLUCINAZIONE: Violento colpo inferto col ditone del piede ALUNNO: Esclamazione sfuggita a Papa Leone all'apparire di Attila APPENDICITE: Attaccapanni per scimmie ASSILLO: Scuola materna sarda AUTOCLAVE: Armi automatiche dell'età della pietra

Lui e lei

Lui e Lei erano una coppia destinata a stare insieme. Quando erano sconosciuti e incrociarono gli sguardi per caso, Lui e Lei si riconobbero e insieme sorrisero come se qualcuno avesse fatto loro una sorpresa. Dopo parlarono dei loro errori; cose banali, come zuccherare la pasta al posto di salarla, oppure cose più complicate, come salare il tiramisu al posto di zuccherarlo. Lei si innamorò delle sue mani ancora prima di alzare lo sguardo e trovargli gli occhi, Lui si innamorò dei suoi capelli senza sapere cosa ci fosse sotto, intorno, o dietro l’angolo. Lui e Lei erano nati lo stesso giorno ma in anni diversi, in orari diversi, nello stesso ospedale. Lei gli chiese se in culla avesse trovato il suo biglietto, quello che Lei gli aveva scritto come messaggio di benvenuto nel mondo, ma Lui non capì, così Lei sperò che Lui avesse il senso dell’umorismo, poi Lui capì e Lei si impose di smetterla di essere la prima nemica di se stessa. Lui le chiese se amasse il cinema, e a Lei piaceva ma n

Buonanotte del 21 ottobre 2011

Per giudicare un uomo bisogna almeno conoscere il segreto del suo pensiero, delle sue sventure, delle sue emozioni. (Honoré de Balzac - Uomo)

Buonanotte del 20 ottobre 2011

Per osservare un'opera d'arte occorre aprire gli occhi. Ma per comprenderla bisogna chiuderli. (Alessandro Morandotti - Arte)

Un giorno d'estate

Mi sono spesso meravigliato del gran proliferare di carta stampata e mi sono chiesto come mai così tanti cervelli, che la Natura sembra aver condannato alla sterilità, siano invece capaci di una produzione tanto voluminosa. È pur vero però che, mentre l'uomo procede nel cammino della vita, diminuiscono di giorno in giorno i suoi perché e sempre più spesso scopre risposte molto semplici a ciò che gli appare incredibile o straordinario. Così mi è capitato, a spasso per questa grande metropoli, di imbattermi in una scena che mi ha svelato alcuni misteri dell'arte di fabbricare libri, ponendo fine in un istante alle mie perplessità. Un giorno d'estate mi aggiravo, apatico e accaldato, per gli ampi saloni del British Museum; mi fermavo davanti alla bacheca dei minerali, oppure guardavo i geroglifici di una mummia egiziana, e ogni tanto cercavo, sempre con scarso successo, di decifrare i dipinti allegorici degli alti soffitti. Me ne stavo così soprappensiero, quando il mio sgu

Buonanotte del 19 ottobre 2011

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità. (Toro Seduto - Saggezza)

Buonanotte del 19 ottobre 2011

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità. (Toro Seduto - Saggezza)

Madame Bovary

“L’amore, credeva, doveva arrivare con scoppi e folgorazioni, uragano dei cieli che piomba sulla vita, la sconvolge, strappa la volontà come foglie e trascina il cuore nell’abisso. Non sapeva che, sulla terrazza delle case, quando le grondaie sono ostruite, la pioggia forma dei laghi, e sarebbe rimasta così al sicuro nella sua ignoranza quando all’improvviso scoprì una crepa nel muro.” Flaubert

Buonanotte del 18 ottobre 2011

Non puoi avere, nello stesso tempo, gioventù e coscienza di essa; giacché la gioventù è troppo impegnata a vivere per esserne cosciente, e la coscienza è troppo impegnata a cercare se stessa per vivere. (Kahlil Gibran - Giovinezza)

Gli odori

Era così, mezzo secolo fa, la campagna intorno a casa, con la linea ferroviaria dismessa, che prima della guerra collegava la riviera con la Val Roja e Cuneo, dove ho vissuto i primi anni della mia infanzia. Era il nostro territorio di gioco, quando non esistevano la televisione, i videogiochi, i monopattini e avevamo a disposizione quei lunghi pomeriggi estivi, assolati cieli alti e striduli dal frinire assordante delle cicale che vegliavano su di noi appollaiate sui rami dei ciliegi. Oltre alle cicale non si sentiva altro, forse ogni tanto il latrato di un cane. Né aerei, né automobili, né motopompe, né motozappe. Il lavoro in campagna si svolgeva a mano e in silenzio. La terra si arava e dissodava col magaglio, l'erba falciata con la "serra" a schiena curva, lavoro da donne, il verderame alle viti veniva irrorato con una pompa di stagno, fissata sulle spalle e azionata dalla mano dell'uomo. Anche la gente allora era più silenziosa. Poche chiacchiere e a bassa voce.

Mitologia degli Alberi

Un brano di Tacito dimostra che presso i Germani del suo tempo (Primo sec.d.C) esisteva già lo sciamanesimo: "Presso i Naarvali (tribù che risiedeva vicino alla Vistola) si fa vedere un bosco sacro, in cui si celebra un antico rito religioso. A questo rito presiede un sacerdote adorno con femminile acconciatura. "Si trattava di uno sciamano per il quale il travestimento non è raro. Molti di loro indossano infatti abbigliamento femminile e hanno una condotta sessuale ambigua. Non si tratta per lo più di inversione vera e propria, ma piuttosto la manifestazione di uno stato di androginia. La valorizzazione della androginia originaria, fondamentale dell'essere umano, frequente nei riti di passaggio nel corso dei quali "il principio femminile viene affermato nel candidato nel momento stesso in cui sta per spogliarsene", è associata da tutte le tradizioni alla conquista di poteri che oltrepassano la condizione comune e per ciò la separazione dei sessi. Lo sciamano

Buonanotte del 17 ottobre 2011

Non chi ha il volto ringhioso ma chi lo ha intelligente appare temibile e pericoloso come è certo che il cervello dell'uomo è un'arma più terribile che l'artiglio del leone. (Arthur Schopenhauer - Intelligenza)

Buonanotte del 16 ottobre 2011

Nessun grande artista vede mai le cose come realmente sono. Se lo facesse, cesserebbe di essere un artista. (Oscar Wilde - Arte)

Uno, nessuno e centomila

Ma il guaio è che voi, caro, non saprete mai, nè io vi potrò mai comunicare come si traduca in me quello che voi mi dite. Non avete parlato turco, no. Abbiamo usato, io e voi, la stessa lingua, le stesse parole. Ma che colpa abbiamo, io e voi, se le parole, per sè, sono vuote? Vuote, caro mio. E voi le riempite del senso vostro, nel dirmele; e io nell’accogliere, inevitabilmente, le riempio del senso mio. Abbiamo creduto d’intenderci; non ci siamo intesi affatto. Luigi Pirandello

Buonanotte del 15 ottobre 2011

Mai pensare che la guerra, anche se giustificata, non sia un crimine. (Ernest Hemingway - Guerra)

Il giovane Holden

Come dovremmo far sentire il lettore: "... I libri che mi piacciono di più sono quelli che almeno ogni tanto sono un po' da ridere. Leggo un sacco di classici, come Il ritorno dell'indigeno e via discorrendo, e mi piacciono, e leggo un sacco di libri di guerra e di gialli e via discorrendo, ma non è che mi lascino proprio senza fiato. Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira." Jerome D. Salinger da "Il giovane Holden" Edizioni Einaudi, 1961

Spalle

La fregatura siede nelle cose che non capisci, ma con cui convivi. A volte guardi gli altri recitare la loro recita quotidiana e ti rannicchi di più in te stesso, e ti chiedi perché hanno avuto tutti il dono del saper vivere e invece a te è toccata l’incapacità di iniziare. Perché la realtà vuota ti pesa così tanto? Di cosa sono fatti quei pesi invisibili che trasporti? Perché non li getti nel fiume e li guardi affondare? Se ti guardi intorno e ti senti sfortunato, pensa che la sfortuna, come ogni parola che indica una situazione che parole non dovrebbe avere, è sopravvalutata e inesistente; ciò che tu chiami sfortuna è in realtà l’incapacità di nascondersi: certo, nascondersi, tu che diventi una tartaruga appena qualcuno ti parla, tu che arrossisci anche se a farti un’affermazione inopportuna sia il tuo stesso pensiero. Sei incapace di nasconderti a quei pensieri che ti picchiettano la spalla per farsi pensare. La tristezza è una donna dall’ego infinito, è come ogni donna talvolta è u

Buonanotte del 14 ottobre 2011

Lo stolto non vede lo stesso albero che vede il saggio. (William Blake - Ragione)

Ballata per una prigioniera

Era pericoloso lasciarle mani franche senza ferri avvitati intorno ai polsi quando rivide spazio, alberi, strade, al cimitero dove portavano suo padre. Dieci anni già scontati, ma contarli non serve, l’ergastolo non scade, più vivi più ci resti. Era pericoloso permetterle gli abbracci, e da regolamento è escluso ogni contatto. Era pericoloso il lutto dei parenti, di fronte al padre morto potevano tentare chissà di liberare la figlia irrigidita, solo per pareggiare la morte con la vita. Spettacolo mancato la guerriera in singhiozzi, ma chi è legato ai polsi non può sciogliere gli occhi. Per affacciarsi, lacrime e sorrisi, debbono avere un pò di intimità perchè sono selvatici, non sanno nascere in cattività. «Non si è più stati insieme, vero, babbo? Prima la lotta, gli anni clandestini, neppure una telefonata per Natale, poi il carcere speciale, la tua faccia rivista dietro il vetro divisorio, intimidita prima, poi spavalda e con una scrollata delle

Buonanotte del 13 ottobre 2011

A pensar bene il superfluo è la componente essenziale della vita: tutto il resto è solo necessario. (Gian Piero Lepore - Vita)

L'infanzia dell'incantatore

... Il problema era questo: dai tredici anni in poi mi fu chiaro che volevo diventare o un poeta o niente. Ma con altrettanta chiarezza dovetti fare poco alla volta un'altra penosa constatazione. Diventare maestro, pastore, medico, artigiano,commerciante, impiegato postale, o anche musicista, oppure pittore o architetto, era possibile, per tutti i mestieri del mondo c'era una via, c'erano dei preliminari, una scuola, un tirocinio. Solo per i poeti mancava tutto questo! Era bensì permesso, anzi veniva considerato un onore, essere un poeta: cioè un poeta famoso e di successo, e per lo più purtroppo allora si era già morti. Ma diventare un poeta era impossibile, volerlo diventare era una cosa ridicola e vergognosa, come capii ben presto. Feci in fretta a trarre dalla situazione l'ovvio ammaestramento: poeta era qualcosa che si poteva essere ma non diventare. Inoltre: l'interessarsi della poesia e del proprio talento poetico rendeva sospetti agli occhi degli insegnanti,

Buonanotte del 12 ottobre 2011

Non vi è nulla di più distruttivo per il rispetto del governo e delle leggi che l’emanar leggi che non è possibile far rispettare. Albert Einstein

Salvarmi

Poi non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu la tua. E non sono la stessa strada. Così… Io non è che volevo essere felice, questo no. Volevo… salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l’onestà, essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono l’unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi l’ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi desiderare qualcosa senza farti del male. E’ lì che salta tutto, non c’è verso di scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti ferisci. Non si ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel male che tu non te lo puoi nemmeno immaginare. Alessandro Baricco

Un punto di partenza fondamentale: la laicità 6/6

Se per dialogo interreligioso intendiamo un accordo mediato tra dottrine differenti esso è impossibile, se invece intendiamo dire che i capi si mettono d’accordo su altre questioni non dottrinali sconfiniamo in atteggiamenti politici. Della serie: ognuno tenga a bada il proprio gregge. Se poi il problema è quello di secolarizzarsi per sopravvivere…allora non continuiamo a scomodare Dio…parliamo di banche, di affari, di giro di denaro, di prevaricazioni…e che cosa c’entra la religione? Circa i temi etici (eutanasia, testamento biologico, fecondazione eterologa, nozze gay…) l’unica cosa da dire è che lo stato laico deve garantire la libertà di scelta personale. Nessuna imposizione, come già si diceva, né in un senso, né in un altro. Sia chiaro che le leggi fatte in questa direzione non costituiscono un obbligo per nessuno. Devono solo assicurare la parità di trattamento e la possibilità di agire per chiunque, qualunque sia la strada che intende intraprendere. E non ditemi che “certe cose

Buonanotte del 11 ottobre 2011

In politica, la saggezza è non rispondere alle domande. L'arte di non lasciarsele fare. (André Suarès - Politica)

Un punto di partenza fondamentale: la laicità 5/6

Ecco qui di seguito un quadro organico e coerente di risposte alle questioni più dibattute. Tanto per cominciare, uno stato laico fa valere il suo punto di vista all’interno delle sue strutture (laiche). Perciò: La questione del crocifisso nelle aule della scuola pubblica, per esempio è una faccenda che ha solo una soluzione: il crocifisso va tolto. Non ci sono se e ma né affettivi né legati a presunte “radici”. Ovviamente le scuole confessionali avranno il sacrosanto diritto (guarda un po’ come il linguaggio può rispettare una posizione!) di esporre tutti i simboli che vorranno. E se qualcuno desidera che i propri figli abbiano un insegnamento religioso cattolico tradizionale (catechismo) non deve far altro che mandare il ragazzo nelle strutture ecclesiastiche atte allo scopo. La questione dell’ora di religione si può risolvere in due modi: o la si cancella totalmente, oppure la si rende obbligatoria, ma la si trasforma in un’ora di studio di tutte le religioni (storia e dottrine) e i

Buonanotte del 10 ottobre 2011

Le parole sono un ottimo contenitore per le idee che non si hanno. (Gian Piero Lepore - Parola)

Oroscopo

Le fantasie di vendetta inquinerebbero la tua coscienza. Ti consiglio di reprimerle. Crogiolarti nel risentimento avrebbe un effetto deleterio. Non permettere a questo sentimento di dilagare. Le fantasie di piacere e di gioia, invece, anche se esprimono un illusorio desiderio di fuga, tonificheranno e rafforzeranno la tua coscienza. Ti consiglio di abbandonarti a questi pensieri, di scatenare la tua immaginazione per esplorare nel dettaglio e con un pizzico di genio vari scenari di felicità. Come medico part-time della tua anima, non riesco a pensare a niente di più vantaggioso per la tua salute fisica e mentale. Internazionale

Un punto di partenza fondamentale: la laicità 4/6

Sono sicuro che le due associazioni potrebbero portare avanti molte battaglie comuni, ma l’elaborazione delle idee e delle proposte non può essere la stessa. Il metodo non può essere lo stesso, il linguaggio non può essere lo stesso. Le posizioni sono e restano, oltre certi limiti, incompatibili. Perché non proporre allora l’AAC? L’associazione Atei e Credenti? Guarda un po’ se non mi viene fuori ancora il vecchio PD! Il quale – ovviamente – non è andato da nessuna parte e solo dopo la fuoriuscita di certi elementi può iniziare a muoversi con un po’ più di convinzione. Mica tutti sono illuminati e lucidi come Rosy Bindi che è la dimostrazione più evidente di come si possa accettare la laicità dello stato ed essere nel contempo cattolici convinti (anche se io preferirei usare per Rosy il termine “cristiano” che mi pare più azzeccato per lei e per i cattolici come lei…Altro spunto di discussione su cui torneremo in futuro) Passiamo ora alla fase propositiva di questo infinito post. Quali

Buonanotte del 9 ottobre 2011

I saggi traggono insegnamento dagli stolti più che gli stolti dai saggi, poiché i saggi evitano gli errori degli stolti, ma gli stolti non imitano i successi dei saggi. (Catone - Saggezza)

Un punto di partenza fondamentale: la laicità 3/6

Non mi interessa molto discutere qui e adesso se tale affermazione sia da considerarsi o meno offensiva nei confronti dei credenti (si potrebbe anche fare, io non mi tiro indietro, ma il mio obiettivo in questo momento è un altro) e men che meno voglio parlare – in questa sede – del fatto che sia stata impedita la sua diffusione, (atto comunque gravissimo, perché sul contenuto della frase si può essere d’accordo o meno, sulla sua liceità si può aprire una discussione, ma sul diritto di sostenere questa tesi non ci sono dubbi. L’unica pecca che vedo è che questa affermazione si prende la briga di dire agli altri cosa è meglio per loro…mamma mia! Ma come ti permetti? Che frase! Che frase ignobile! E come ci siamo comportati nei suoi confronti! L’abbiamo passata al setaccio! L’abbiamo sezionata e sviscerata, rivoltata come un calzino, vista e rivista alla moviola da tutte le angolazioni e con tutti gli ingrandimenti come se fossimo anatomi della parola e studiosi di psicologia sottesa…che

Buonanotte del 8 ottobre 2011

Vi sono due modi secondo cui la scienza influisce sulla vita dell'uomo. Il primo è familiare a tutti: direttamente ancor più indirettamente la scienza produce strumenti che hanno completamente trasformato l'esistenza umana. Il secondo è per sua natura educativo, agendo sullo spirito. Per quanto possa apparire meno evidente a un esame frettoloso, questa seconda modalità non è meno efficiente della prima. (Albert Einstein - Scienza)

Un Uomo

Ti amavo, perdio. Ti amavo al punto di non poter sopportare l’idea di ferirti pur essendo ferita, di tradirti pur essendo tradita, e amandoti amavo i tuoi difetti, le tue colpe, i tuoi errori, le tue bugie, le tue bruttezze, le tue miserie, le tue volgarità, le tue contraddizioni, il tuo corpo con le spalle troppo tonde, le sue braccia troppo corte, le sue mani troppo tozze, le sue unghie strappate. Oriana Fallaci dal libro “Un Uomo”

Un punto di partenza fondamentale: la laicità 2/6

E’ a questo punto che i cardinali invadono il video come carri armati del Risiko in procinto di occupare la Kamchakta… torna in scena Pannella che cita “le grandi battaglie del divorzio e dell’aborto”, se la prende con la “partitocrazia” e inveisce contro il “potere clerico – fascista”… gli atei si scatenano reclamando il diritto di replica , Bruno Vespa organizza una puntata di Porta a Porta dove intervista il Papa, Bondi e la Sindone… il leader dell’UDC, Ma guardi/Casini, cerca perennemente una terza via al dibattito che per lui è sempre mal posto… i giornalisti scrivono di tutto in articoli di fondo e mediamente vanno a fondo coi loro articoli… si discute di differenze sostanziali tra laicità e laicismo, simbologia e pari opportunità, multiculturalità e identità perdute… il putiferio mediatico cresce, cresce, cresce…ma dopo circa settantadue ore tutto il dibattito si sgonfia, si affloscia, si spegne… qualcuno grida un ultimo “vergogna”…qualcun altro bisbiglia l’ennesimo “pensate all

Buonanotte del 7 ottobre 2011

E dei sentimenti non è così facile liberarsi come delle idee: queste vanno e vengono, ma i sentimenti rimangono. Alberto Moravia - La Noia

Un punto di partenza fondamentale: la laicità 1/6

In Italia si assiste di tanto in tanto a uno “strano fenomeno”, un evento così sorprendente al cui cospetto il fascino di un’ aurora boreale scade a livello del banale fastidio generato dalla visione di un partecipante dell’Isola dei Famosi che si taglia le unghie dei piedi. Mi faccio i complimenti da solo per questa agghiacciante e contorta immagine d’esordio. Comunque, questo “strano fenomeno” si verifica sempre, ogni qualvolta accade qualcosa (per esempio viene rilasciata una dichiarazione, si assiste a un comportamento, a una reazione, a una presa di posizione…) che per sua natura disturba la quiete marmorea del mondo cattolico. In cattolici, quando si sentono attaccati e/o messi in discussione, reagiscono, scatenando lo “strano fenomeno” che consiste in un putiferio mediatico sul tema della laicità dello stato. La dinamica è ricorrente e la regia è sempre la stessa. Gli attaccanti si predispongono ad assalti alla baionetta oppure si accingono a prodursi in sassaiole modello “intif

Buonanotte del 6 ottobre 2011

Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità (...). Da giovani come da vecchi è giusto che noi ci dedichiamo a conoscere la felicità. (Epicuro - Felicità)

L’ultimo giorno della mia vita

Sono onorato di essere qui con voi oggi alle vostre lauree in una delle migliori università del mondo. Io non mi sono mai laureato. Anzi, per dire la verità, questa è la cosa più vicina a una laurea che mi sia mai capitata. Oggi voglio raccontarvi tre storie della mia vita. Tutto qui, niente di eccezionale: solo tre storie. La prima storia è sull’unire i puntini. Ho lasciato il Reed College dopo il primo semestre, ma poi ho continuato a frequentare in maniera ufficiosa per altri 18 mesi circa prima di lasciare veramente. Allora, perché ho mollato? E’ cominciato tutto prima che nascessi. Mia madre biologica era una giovane studentessa di college non sposata, e decise di lasciarmi in adozione. Riteneva con determinazione che avrei dovuto essere adottato da laureati, e fece in modo che tutto fosse organizzato per farmi adottare fin dalla nascita da un avvocato e sua moglie. Però quando arrivai io loro decisero all’ultimo minuto che avrebbero voluto adottare una bambina. Così quelli che p

Contemporaneamente

E’ una cosa strana. Quando ti accade di vedere il posto dove saresti salva, sei sempre lì che lo guardi da fuori. Non ci sei mai dentro. E’ il tuo posto, ma tu non ci sei mai. E’ una specie di lancinante, dolorosa meraviglia. Non so se hai presente. Ti senti una specie di consolazione, dentro, quasi una rivelazione, che ti spalanca l’anima, per così dire, ma contemporaneamente senti una specie di fitta, come la sensazione di perdita irrimediabile e definitiva. Una dolce catastrofe. Credo che c’entri il fatto di essere sempre fuori, in quei momenti lì, sei sempre lì che guardi da fuori. Non ci puoi entrare. Alessandro Baricco

Confessioni di un borghese

... Il lavoro dello scrittore - a prescindere dalla sua qualità - esige che il nostro cuore, il nostro sistema nervoso e la nostra coscienza si arroventino fino a raggiungere una temperatura costante assai più alta della media. Non si può tirare sul prezzo, né chiedersi se «ne vale la pena» -non si può mercanteggiare con un'ossessione, che altri sono liberi di etichettare con la lusinghiera qualifica di «vocazione», mentre da parte mia credo che sia meglio definirla, in maniera nuda e cruda, un'idea fissa... L'uomo «felice» non è creativo; è un uomo felice, punto e basta. Quanto a me, non mi sono mai sentito attratto dalla felicità in quanto obiettivo da perseguire metodicamente; la felicità l'ho sempre vista con un' ombra di disprezzo, e mi rendo conto che si tratta di un'attitudine morbosa. ..." "... Una volta uno scrittore mi ha insegnato che l'insoddisfazione e l'irrequietezza sono il morbo che affligge l'uomo occidentale. E una donn

Nature

Leggere sulle prime pagine le parole “contro natura” […] a proposito delle unioni omosessuali, mi fa rivoltare le viscere. La natura umana è così complicata e ricca (essendo biologica, psicologica, culturale, sociale) che estrarne un pezzo e appenderlo al lampione del Giudizio Divino equivale ad amputarla. L’omosessualità è sempre esistita ed esisterà sempre, consiste di amore e di vizio, di eros e di moda, di piacere e di colpa, di profondità e di futilità, tanto quanto le altre pulsioni dell’animo e del corpo. Si può diffidarne, si può criticarla, ma solo una violenta e impaurita torsione dello sguardo sulle persone, sulla vita, sull’eros, può arrivare addirittura a scacciare l’amore omosessuale dalla “natura umana”. Michele Serra

Buonanotte del 4 ottobre 2011

L'uomo ha ricevuto direttamente da Dio l'unico strumento per conoscere se stesso e la propria relazione con l'universo: questo strumento è la ragione, e nient'altro. Leone Tolstoi - Ragione

Consumapensieri

L’essere umano è una strana creatura, egli infatti dimentica tutto. La sua memoria sembra fatta di cera, e i pensieri sono come fiamme che vagano nell’aria, nelle parole, nella musica, nelle immagini, che quando toccano una persona la illuminano di senso, di forza, creatività, talvolta intelligenza, o felicità, o ancora lo illuminano di tristezza, ma non importa; la luce infatti si affievolisce con il passare del tempo, e quello che ai nostri occhi sembrava un bellissimo lampo di felicità che ci ha aveva sorridere senza motivo, in realtà è sintomo che abbiamo una memoria a breve termine, e una candela davvero tanto corta. Quando invece restiamo illuminati di una pensiero per anni, o addirittura per due vite, non vuol dire che quel pensiero era una fiamma enorme, ma piuttosto che la nostra candela di memoria è lunga e coerente. Che è un pregio, mica un difetto. Fatto è che l’uomo dimentica tutto e, anche se lentamente, lascia che ogni pensiero che ha si consumi. Idee e ideali, amore e

Buonanotte del 3 ottobre 2011

L'uomo è invero un soggetto meravigliosamente vano, vario e ondeggiante. È difficile farsene un giudizio costante e uniforme. (Michel Eyquem de Montaigne - Uomo)

L'usignolo e la rosa

- Ha detto che ballerà con me se le porterò delle rose rosse – si lamentava il giovane Studente – ma in tutto il mio giardino non c’è una sola rosa rossa. Dal suo nido nella quercia lo ascoltò l’Usignolo, e guardò attraverso le foglie, e si meravigliò: - Non ho una rosa rossa in tutto il mio giardino! – si lamentava lo Studente, e i suoi begli occhi erano pieni di lacrime. - Ah, da qual sciocchezze dipende la felicità! Ho letto gli scritti di tutti i sapienti, conosco tutti i segreti della filosofia, ciononostante la mancanza di una rosa rossa sconvolge la mia vita! - Ecco finalmente un vero innamorato – disse l’Usignolo. – Notte dopo notte ho cantato di lui, nonostante non lo conoscessi: notte dopo notte ho favoleggiato la sua storia alle stelle, e ora lo vedo. I suoi capelli sono scuri come i boccoli del giacinto, e le sue labbra sono rosse come la rosa del suo desiderio; la sofferenza ha reso il suo volto simile a pallido avorio e il dolore gli ha impresso il suo sigillo sulla front

Diari

Il sistema filosofico contiene, oltre agli errori del pensiero, gli errori del sistema. In qualunque forma tu metta i tuoi pensieri, tali pensieri, per chi veramente li capisce, esprimeranno una nuova concezione filosofica del mondo. Per dire in modo comprensibile quel che hai da dire, parla sinceramente, e per parlare sinceramente parla come i pensieri ti vengono. Lev Nikolaevič Tolstoj, dai Diari

Buonanotte del 2 ottobre 2011

L'egoismo è sempre stato la peste della società e quanto è stato maggiore, tanto peggiore è stata la condizione della società. (Giacomo Leopardi - Egoismo)

Tutto troppo grande

In questo mondo è tutto troppo grande per un solo uomo, e io questo sono, nient’altro che un solo uomo. Ogni cosa non fa altro che ricordarmi della sua grandezza, e in continuazione sento la minaccia di quella forza che se il mondo usasse contro di me io rimarrei schiacciato in un attimo, e di me dopo non rimarrebbe nient’altro che carne cruda e un ricordo sfocato di una voce nasale. La mia Madre è la Natura, slanciata, imponente, tanto grande che a pensarci mi gira la testa e mi viene da vomitare; Lei anche non fa altro che ricordarmi della mia piccina vanità, mostrandomi continuamente quella che sembra essere una sconfinata bellezza, che non ha altri difetti se non il fatto che non mi appartiene. Ma quando il vento soffia e le foglie più deboli cadono, con un brivido freddo in me entra quel pensiero che ogni idea è più grande di me; io non sono che una di quelle foglie, che cade al primo soffiar di nuvola, e ogni cosa, anche la Madre, mi dice che a trattenermi al mio albero non c’è c

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