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Visualizzazione dei post da aprile, 2013

Buonanotte del 30 aprile 2013

L'epicentro della storia, e quindi dell'arte, della letteratura e del potere militare e commerciale, si sposta lentamente sul globo terraqueo seguendo più o meno il cammino del sole: nasce sulle rive occidentali dell'Asia, riposa un bel po' di tempo in Grecia, quindi si trasferisce a Roma e qui, tra impero romano e papato, fa i comodi suoi fino all'avvento della riforma; dopo di che migra in Francia, in Inghilterra, Spagna e in America dove attualmente si è messo di casa. Domani arriverà in Giappone e forse, dopo un altro migliaio di anni, potremo rivederlo da queste parti. L. De Crescenzo

Colori

Ogni cosa è un colore. Ogni emozione è un colore. Il silenzio è bianco. Il bianco infatti è un colore che non sopporto: non ha confini. Passare una notte in bianco, andare in bianco, alzare bandiera bianca, lasciare il foglio bianco, avere un capello bianco..Anzi, il bianco non è neanche un colore. Non è niente, come il silenzio. Un niente senza parole e senza musica. In silenzio: in bianco. A. D’Avenia - Bianca come il latte rossa come il sangue (p. 9)

Le persone

Penso che le persone migliori, quelle per cui ne vale sempre la pena, siano quelle che purtroppo si perdono dietro ad amori impossibili, che impazziscono per qualcuno che non le amerà mai, che ad essere felici ci hanno provato una volta o due e poi hanno smesso, perché tanto la felicità non è roba per loro. Le persone migliori sono quelle che vanno convinte, sono quelle che al primo “ti amo” non credono mai, sono quelle che lo sanno che innamorarsi non è da tutti e per un’ora d’amore sacrificherebbero anni di vita. Le persone migliori non si lasciano impressionare dai complimenti, dal sesso, dai grandi gesti. Le persone migliori si innamorano per motivi assurdi, ché a raccontarli gli viene da sorridere. Penso che le persone migliori soffrano tanto per essere quello che sono.  Susanna Casciani

Buongiorno del 30 aprile 2013

Come le lampade hanno bisogno di petrolio, così gli uomini hanno bisogno di essere nutriti di una certa quantità di ammirazione. Quando non sono abbastanza ammirati, muoiono. Henry de Montherlant

Buonanotte del 29 aprile 2013

Consideriamo inoltre una gran cosa l'indipendenza dai bisogni, non perché ci si debba accontentare del poco, ma per godere anche di questo poco se ci capita di non avere molto, convinti come siamo che l'abbondanza si gode con più dolcezza se meno da essa dipendiamo. In fondo ciò che veramente serve non è difficile da trovare; l'inutile è invece difficile. I sapori semplici danno lo stesso piacere dei più raffinati, l'acqua e un pezzo di pane fanno il piacere più pieno a chi ne manca. Epicuro

Il mandolino del capitano Corelli

Quando si accende, l’amore è una pazzia temporanea. L’amore scoppia come un terremoto, erutta come un vulcano e in seguito si placa, e quando accade bisogna prendere una decisione. Devi riuscire a capire se le vostre radici si sono intrecciate a tal punto da rendere inconcepibile una separazione. Perché questo è, l’amore è questo. L’amore non è turbamento, non è eccitazione, non è desiderio di accoppiarsi ogni istante della giornata, né imperiture promesse d’eterna passione. Non è restare sveglia la notte immaginando che lui sia lì a baciare ogni angolo del tuo corpo. No, non arrossire, ti sto dicendo qualche verità. Questo è semplicemente essere “innamorati”, una cosa che sa fare qualunque sciocco. L’amore, invece, è ciò che resta quando l’innamoramento si è consumato; ed è sia un arte sia un caso fortunato. Non sembra molto eccitante ma … lo è. Tua madre ed io avevamo questa fortuna, avevamo radici che si protendevano sottoterra l’una verso l’altra, e quando tu

Buongiorno del 29 aprile 2013

Non ti rammaricare di vedere ignorate le tue capacità, ma di non averne abbastanza. Confucio

Buonanotte del 28 aprile 2013

Per miliardi di anni, ogni cosa, trascorso il tempo della sua apparizione e della sua presenza, si perdeva irrimediabilmente nel passato. Su di essa cadeva un oblio senza fine. L'essere viveva con gioia il suo giorno di festa. Poi la luce del sole presto cadeva. Era questa la sua condanna. Sprofondava e si perdeva nel 'già stato'. E nessuno ne sapeva più niente. Stanco di questo destino, di questo estinguersi senza posa, di questa contiua caduta nel nulla, l'essere, con sforzi enormi e notevole dispendio di energia, inventò la memoria, il ricordo. Attraverso di essa l'essere cominciò a sopravvivere a sé stesso. Le cose continuavano a perdersi nel nulla, ma di esse restava il ricordo. Si trasformavano in immagini. Non tutto era perduto. In un certo modo le cose passate continuavano a vivere. Mario Alcaro

Silenzio

Dice un proverbio arabo che ogni parola, prima di essere pronunciata, dovrebbe passare da tre porte. Sull’arco della prima porta dovrebbe esserci scritto: ”È vera?” Sulla seconda campeggiare la domanda: ”È necessaria?” Sulla terza essere scolpita l’ultima richiesta: “È gentile?” Una parola giusta può superare le tre barriere e raggiungere il destinatario con il suo significato piccolo o grande. Nel mondo di oggi, dove le parole inutili si sprecano, occorrerebbero cento porte, molte delle quali rimarrebbero sicuramente chiuse. Romano Battaglia

L’estate

La chiamano mantello dei poveri, segno di freddo il resto dell’anno. D’estate scappano di casa gli adolescenti, desiderio di fuga nato forse in primavera, ma solo la promessa dei giorni vibranti e delle notti benigne maschera di conforto i pericoli dell’avventura. L’estate è tutta un richiamo, un clamore di festa che si ode nel ronzio delle grandi calure. E quando il sole popola di rive e isole d’ombra l’oceano infuocato di luce, siamo tutti un po’ naufraghi e ansimiamo dolcemente, mentre il sudore stilla dai pori come fontana e ci bagna di sale.L’estate è esigente, non aspetta. Si propone come la polpa carnosa di un frutto che reclama la bocca predestinata - e che marcisce, inutile, se il tempo è passato invano. Sul ramo più alto dell’albero il frutto rivolge al sole la pelle profumata e convoca gli uccelli alla gioia della maturazione. Ma la corona che lo merita è la mano dell’uomo. E il frutto riposa un istante sotto lo sguardo che lo desidera, mentre al suo interno, come il sangue

Buonanotte del 27 aprile 2013

L'amore è qualcosa di più del desiderio del rapporto sessuale; è il mezzo principale per sfuggire alla solitudine che affligge la maggior parte degli uomini e delle donne durante gran parte della loro vita. C'è una paura redicata, nella maggior parte della gente, della freddezza del mondo e della possibile crudeltà del gruppo; esiste un desiderio di affetto che viene spesso nascosto da maniere dure, rozze e prepotenti negli uomini e da continui rimproveri e lamentele da parte delle donne. Russell

L’amore necessario

Ma se smetto, a cosa penserò? Al mio vuoto? È perché si è vuoti che ci si lascia invadere? È il vuoto in cui si galleggia che ci annega? Siamo vuoti, tutti vuoti… o sono io, io sola, a non possedere nulla? Io sola a provare la sottile, inestirpabile, vorace sensazione che la vita non sia mai quella che vivo, ma sempre un’altra? È strano, ma non ho mai avuto la forza di illudermi di essere qualcosa… La mia forza è un’altra, ambigua, intrisa di orgoglio e di vergogna. Si nutre di coraggio, si affama di paura. Conta sul cuore, per me è questo l’organo dell’intelligenza. Col cuore penso. Che esiste il mondo, me lo assicura il mio cuore animale, vivo, pulsante. Nadia Fusini

Non c’e’ bisogno

Non c’e’ bisogno di essere una stanza per sentirsi infestati dai fantasmi, non c’e’ bisogno di essere una casa. La mente ha corridoi molto più vasti di uno spazio materiale ed e’ assai più sicuro un incontro a mezzanotte con un fantasma esterno piuttosto che incontrare disarmati il proprio io in un posto desolato. Emily Dickinson

Buonanotte del 26 aprile 2013

Una volta gli eserciti si portavano appresso le palle da cannone nel timore che, incontrando per strada il nemico, non avrebbero avuto nulla da sparargli addosso. Come peso specifico i rancori pesano quanto le palle da cannone. Ma non è molto sensato portarseli dietro. E' assai probabile che il nemico non si renda neppure conto della vostra inimicizia e sicuramente sarebbe sorpreso di sapere che gli state facendo la posta con un cannone in tasca. E' quindi il caso di analizzare i vostri rancori. Comportatevi come gli eserciti al termini delle ostilità: scaricate i cannoni e fate, nei cortili dei castelli, delle cataste di palle di cannone. Poi vi meraviglierete di quanto siete più leggeri. J. A. Thom

Ciò che c’è scritto sul mio segnalibro

Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma. Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra – che già viviamo – e facendola vibrare ci permettono di cogliere nuovi spunti dentro di noi. Cesare Pavese

Ti ho ucciso venti volte

A che pensi le ciglia spiegazzate il sorriso di creta agli angoli della bocca togliti le scarpe mettiti a sedere sul letto domani ci saluteremo abbiamo fatto un giro sui tetti allegramente bevendo Pernod in quelle calde mattinate tropicali ma perché i sentimenti muoiono e la carne diventa flaccida ti ho ucciso venti volte dentro il letto di notte senza scalfire i tuoi sogni laboriosi il tuo russare quieto mi dava pace ora leggiamo il giornale c'è un terremoto in Romania dei deputati si ficcano le dita negli occhi per una corruzione che li lega mani e piedi vecchie volgarità di santi bardati a festa occhi mafiosi lingue nere serafiche l'ostia scintilla sopra le giacche a doppiopetto non hai più tenerezza ma la tenerezza è delle donne mi dici la maternità la pace il latte la terra luoghi comuni che ci portiamo in spalle come bisacce cariche di buonsenso contadino prestami sorella i fiori della tua gonna lasciati toccare i capelli di fuoco sei così bion

Buongiorno del 26 aprile 2013

Non abbiamo bisogno di chissà quali grandi cose o chissà quali grandi uomini. Abbiamo solo bisogno di più gente onesta. Benedetto Croce

Buonanotte del 25 aprile 2013

Godetevi la vita, innamoratevi, siate felici. Ma diventate partigiani di questa nuova resistenza, la resistenza dei valori, la resistenza degli ideali. Non abbiate mai paura di pensare, di denunciare, e di agire da uomini liberi e consapevoli. A. Caponnetto

Tappeto rosso

Comincia così, alla fine della giornata il sentiero delle foglie radunate sul tappeto rosso secche, accartocciate. In ordine sparso, prima della partenza bisbigliano ancora, aprono gli occhi tendono le mani nell'assedio mi circondano immagini, voci. Ritagli di carta, scarti che tagliano come schegge di vetro che il mare non ha ancora levigato, più tardi, col tempo d'inverno saranno sulla spiaggia cocci colorati. Stridigridigrigigrifi graffiano ringhiano gracchiano fin dove fin dove dovrò camminare danzare senza muovermi le movenze vuote in quale foresta mi dovrò addentrare prima di trovare il fuoco che le possa bruciare. Filo

Epigrafi

Coi tuoi occhi infossati i capelli leggeri, il volto deciso il riso impetuoso e il silenzio insistente… Tu non chiedevi altro che meritare le più alte delle nostre parole: e adesso è chiaro quel tuo pudico tacere e gridare, quel tuo umiliarti e adirarti. Tu cercavi in noi, inutilmente, il tuo cuore… È chiaro il tuo volto sofferente, è chiaro il tuo riso è chiaro il tuo pudore, è chiara la tua innocenza, e il tuo darti agli altri smanioso di’ offrirti, di testimoniare con forza giovanile il tormento, con la violenza la pietà. Nei tuoi ritratti, le tue vesti, i tuoi libri, non sentiremo più la tua vita. La tua giovinezza non splende per noi chinata sulla terra dell’ orto e non splendono i tuoi capelli. Fu un vento ignoto a spirare sul tuo mondo, su te, e vi ha tutto sconvolto. Libertà, la tua bocca ridente, Libertà, la tua fronte pallida, Libertà, le tue spalle leggere. Poi il vento è caduto. Dispersa la tua vita, stringi nel pugno la tua fede. Da

Sarebbe ...

Sarebbe più semplice se chi ama imparasse a togliere il sonoro alle parole dell’altro, concentrandosi unicamente sui suoi comportamenti. A ben vedere è quel che accade quando ci si mette insieme. Raramente il primo bacio è preceduto da una discussione filosofica. Ci si desidera, ci si avvicina, ci si tocca: le parole sono una melodia di accompagnamento, non il succo. Ma quando le cose girano storte, invece di fare l’amore, la gente comincia a parlarne. E parliamone anche noi, allora, ma solo per mandare a memoria il prontuario delle frasi di cui diffidare. Fra parentesi ho messo la loro traduzione in «sincerese», la lingua meno parlata dell’umanità. «Ti amo, ma in questo momento non me la sento di stare con nessuno» («Non ti amo e me la sentirei benissimo di stare con qualcuno, purché sia qualcun altro: uno/una che mi faccia penare e non mi dia il suo amore gratis come fai tu»). «Sono ancora bloccato (bloccata) dal ricordo di una precedente storia» («Non mi piaci abbastanza per farm

Buongiorno del 25 aprile 2013

Ho il culto delle gioie semplici. Esse sono l'ultimo rifugio di uno spirito complesso. Oscar Wilde

Buonanotte del 24 aprile 2013

Ciascuno esamini i propri pensieri; li troverà sempre occupati del passato e dell'avvenire. Non pensiamo quasi mai al presente, o, se ci pensiamo, è solo per prenderne lume al fine di predisporre l'avvenire. Il presente non è mai il nostro fine; il passato e il presente sono i nostri mezzi; solo l'avvenire è il nostro fine. Così non viviamo mai ma speriamo di vivere e, preparandoci sempre ad essere felici, è inevitabile che non siamo mai tali. Pascal

Bisogno di libertà

Si può essere liberi da soli? Non credo. La libertà ha senso solo in rapporto agli altri. Certo si può desiderare di liberarsi dalle leggi naturali e fisiche che dominano l’universo. Si può auspicare di essere affrancati dal giogo di una malattia. Si può sognare di saper volare o di poter visitare altre galassie (è il mio caso). Ma nessuna volontà al mondo può cambiare la legge di gravitazione del macrocosmo o quella della meccanica quantistica del microcosmo. Il regno della libertà è quello della vita in società, quelli degli esseri umani. La nostra libertà personale dipende, che lo si voglia o no, da quella degli altri. Il prezzo da pagare per essere liberi senza che sia a scapito della libertà altrui, è la solitudine. Björn Larsson

Essere

La sfera più importante del dare, tuttavia, non è quella delle cose materiali, ma sta nel regno umano. Che cosa dà una persona a un’altra? Dà se stessa, ciò che possiede di più prezioso, dà una parte della sua vita. Ciò non significa necessariamente che essa sacrifichi la sua vita per l’altra, ma che le dà ciò che di più vivo ha in sé; le dà la propria gioia, il proprio interesse, il proprio umorismo, la propria tristezza, tutte le espressioni e manifestazioni di ciò che ha di più vitale. In questo dono di se stessa, essa arricchisce l’altra persona, sublima il senso di vivere dell’altro sublimando il proprio. Non dà per ricevere; dare è in se stesso una gioia squisita. Ma nel dare non può evitare di portare qualche cosa alla vita dell’altra persona, e colui che riceve si riflette in essa; nel dare con generosità, non può evitare di ricevere ciò che le viene dato di ritorno. Dare significa fare anche dell’altra persona un essere che dà, ed entrambi dividono la gioia di sentirsi vivi.

Buongiorno del 24 aprile 2013

Se non sai quello che vuoi, finisci con un mucchio di roba che non vuoi. Chuck Palahniuk

Buonanotte del 23 aprile 2013

Saggezza. Flettiti e resterai integro, piegati e ti raddrizzerai, svuotati e sarai colmato, consumati e ti rinnoverai, abbi poco e riceverai molto, abbi molto e sarai confuso. Perciò il saggio abbraccia l'Uno ed è esempio al mondo. Non si mette in mostra e perciò risplende, non si giustifica e perciò viene riconosciuto, non si vanta e perciò emerge, non si identifica con le sue opere e perciò dura. E' perché non compete che nessuno può competere con lui. E' verso colui che è integro che ogni cosa fluisce spontaneamente. Lao-Tzu, Tao Te Ching

Se non si è

Tornano quando non c’è più bisogno, quando il sole di mezzogiorno ha ormai asciugato l’acqua sulla sabbia del mare al tramonto, quando il vento anziché bussare lieve spacca i vetri la notte, quando è inesorabilmente tardi. Un attimo dopo che ci si è abituati all’assenza, come la luce accesa alle sette del mattino, la felicità che va a giocare d’azzardo e perde tutto per strada. Le persone dovresti amarle quando il loro cuore ne ha il desiderio e non quando conviene, e se proprio non ce la fai, se non puoi ricambiare questo desiderio, se non le puoi amare, devi lasciarle in pace. Se non si è stati in grado di restare al momento giusto non si deve inventare un momento giusto per tornare. Non si scippano sorrisi in ritardo. Le curve dei sorrisi fanno girare la testa all’amore, quelle dell’arcobaleno incantano l’anima della pioggia fermandola, ma ciò che di prezioso è ignorato si dilegua alla svelta. In un’altra vita ti dissi che a volte il vero coraggio è quello di restare e non quello d

Buongiorno del 23 aprile 2013

L'uomo mantiene la possibilità di essere libero qualunque sia il tipo di comunità politica in cui vive, in quanto egli è libero nella misura in cui si fa guidare dalla ragione. Baruch Spinoza

Buonanotte del 22 aprile 2013

Tre e' il numero della Trinità, tre furono gli Angeli che visitarono Abramo, i giorni che Giona passò nel ventre del gran pesce, quelli che Gesù e Lazzaro trascorsero nel sepolcro; le volte che Cristo chiese al Padre che il calice amaro si allontanasse da lui, quelle che si appartò a pregare con gli Apostoli. Tre volte lo rinnegò Pietro e tre volte si manifestò ai suoi dopo la risurrezione. Tre sono le virtù teologali, tre le lingue sacre, tre le parti dell'anima, tre le classi di creature intellettuali, angeli, uomini e demoni; tre le specie del suono, vox, flatus, pulsus; tre le epoche della storia umana, prima, durante e dopo la legge. U. Eco, Il nome della rosa

La zona

Sto attraversando la (mia) zona. Ignorante di come potesse essere, ora ne conosco le trappole e i luoghi di riposo. Ho imparato che si modifica, come mi modifico io - meglio, poiché mi modifico io - e laddove avevo trovato pace, so che potrei trovare una nuova rete. Così il cammino si fa ora semplice e facile, ora intricato fino all’inverosimile. Ignorante avevo pensato di tornare a mani vuote, ora so di averle riempite - come dirvi di cosa? - e placato alcune inquietudini. Poiché entra nella zona (dell’anima, dell’animo) più che l’infelice, l’inquieto. Ignorante non conoscevo le sue regole, ora so rispettarle, temerle, adattarmi, lasciarmi consigliare. Di queste soprattutto una: non si torna indietro per la strada fatta all’andata. La zona (dell’animo umano) - Stalker, A. Tarkovskij, 1979

Trono regale

La prima e suprema di tutte le sfere è quella delle stelle fisse, contenente se stessa e tutte le cose, e perciò immobile. Essa è infatti il luogo dell'universo al quale si riferiscono il moto e la posizione di tutte le altre stelle. Dappoiché alcuni stimano che in qualche modo pur essa muti: noi segneremo nella deduzione del moto della terra un'altra causa a tale sua apparenza. Prima fra le stelle mobili viene Saturno, che compie la propria orbita in trent'anni. Dopo questo Giove, che si muove con un periodo di dodici anni. Indi Marte, che gira in un biennio. Il quarto posto nell'ordine tiene la rivoluzione annua, nella quale abbiam detto la terra essere contenuta, con l'orbe lunare come epiciclo. Nel quinto posto si muove in nove mesi Venere. Mercurio infine occupa il sesto, che in ottanta dì conchiude il suo giro nello spazio. Ma in mezzo a tutti sta il sole. Chi infatti, in tale bellissimo tempio, metterebbe codesta lampada in un luogo diverso o migliore di que

Buongiorno del 22 aprile 2013

Che ci piaccia o no, siamo noi la causa di noi stessi. Nascendo in questo mondo, cadiamo nell'illusione dei sensi; crediamo a ciò che appare. Ignoriamo che siamo ciechi e sordi. Allora ci assale la paura e dimentichiamo che siamo divini, che possiamo modificare il corso degli eventi, persino lo Zodiaco. Giordano Bruno

Buonanotte del 21 aprile 2013

Per colmare un vuoto devi inserire ciò che l’ha causato. Se lo riempi con altro, ancora di più spalancherà le fauci. Non si chiude un abisso con l’aria. E. Dickinson

Saltatempo

Le cose muoiono: questa è la prima cosa che non puoi cancellare, una volta che l’hai davvero scoperta. Le cose guariscono, le cose ricominciano, le cose tornano. Questa è la cosa bella da tenere in testa, ma non la puoi avere per sempre, la speranza fa il gioco del sole nel bosco, sparisce, riappare un attimo, poi di nuovo è ombra e scuro. Stefano Benni

Ci sono...

Ci sono persone che vivono un’esistenza intera senza mai rivelare a nessuno la tempesta dei sentimenti di cui loro sono vittime. Ci sono situazioni familiari, dove lei o dove lui non fanno mai trapelare, ma neanche minimamente, quello che è il loro mondo interno, quello che amano, quello che odiano. E il silenzio dei sentimenti è più vasto di quello che si possa pensare. Noi anzi, diciamo, purtroppo siamo abituati a qualcosa di diverso, siamo abituati, per esempio, a persone che si innamorano e lo devono dire su tutti i giornali, lo devono dire anche in televisione. Ma chi crede a queste persone? Chi crede a quelle parole? Io credo molto di più al silenzio dei sentimenti. Ed allora mi vengono in mente quelle situazioni analitiche molto profonde, molto intense, così ricche di significato che non possono neanche essere descritte, e che nascondono - uso questa parola, perché è proprio l’esatta parola che si dovrebbe usare - questa dimensione del sentimento che non si manifesta, ma che pu

Buongiorno del 21 aprile 2013

Aprile è il più crudele di tutti i mesi, genera lillà da terra morta, mescola memoria e desiderio, desta radici sopite con pioggia primaverile. T.S. Eliot, The waste land

Buonanotte del 20 aprile 2013

Corrono come se avessero il fuoco sotto il sedere in cerca di qualcosa che non si trova. Si tratta fondamentalmente della paura di affrontare se stessi, si tratta fondamentalmente della paura di essere solo. Invece a me fa paura la folla.  Charles Bukowski

Il mio passato

Spesso ripeto sottovoce che si deve vivere di ricordi solo quando mi sono rimasti pochi giorni. Quello che è passato è come se non ci fosse mai stato. Il passato è un laccio che stringe la gola alla mia mente e toglie energie per affrontare il mio presente. Il passato è solo fumo di chi non ha vissuto. Quello che ho già visto non conta più niente. Il passato ed il futuro non sono realtà ma solo effimere illusioni. Devo liberarmi del tempo e vivere il presente giacché non esiste altro tempo che questo meraviglioso istante. Alda Merini

Ognuno

Non esistono al mondo uomini non interessanti. I loro destini sono come la storia dei pianeti. Ognuno ha la sua particolarità, non ha un pianeta che gli sia simile. Se uno viveva inosservato e amava questa sua insignificanza, proprio per la sua insignificanza egli era interessante fra gli uomini. Ognuno ha il suo segreto personale. In quel mondo c’è l’attimo felice, c’è in quel mondo l’ora più terribile, ma tutto ci resta sconosciuto. Quando un uomo muore, muore con lui la sua prima neve, il suo primo bacio, la sua prima battaglia… Tutto questo egli porta con sé. Rimangono certo i libri, i ponti, le macchine, le tele dei pittori. Certo, c’è molto destinato a restare, eppure sempre qualcosa se ne va. È la legge di un gioco spietato. Non sono uomini a morire ma mondi. Ricordiamo gli uomini terrestri e peccatori, ma che sapevamo di loro? Che sappiamo dei nostri fratelli, degli amici? Di colei che ci appartiene? E del nostro stesso padre, tutto sapendo, non sappiamo

Buongiorno del 20 aprile 2013

Vi sono dei limiti oltre i quali l'idiozia dovrebbe essere controllata. Heinrich Böll

Buonanotte del 19 aprile 2013

Vedo che coloro che hanno toccato la mia anima non sono riusciti a risvegliare il mio corpo, e coloro che hanno accarezzato il mio corpo non sono stati in grado di raggiungere la mia anima. P. Coelho

Risorse umane

Le risorse dell’uomo sono infinite, purché le circostanze lo costringano a cavarsela da sé, gli strappino di dosso tutte le pellicole - educative, snobistiche, mutualistiche, culturali, eccetera - con le quali la società finge di proteggerlo e sotto le quali egli si crogiola stupidamente ignaro delle proprie attitudini e ricchezze. Carlo Fruttero

How To Speak Poetry

Prendiamo la parola farfalla, per usare questa parola non è necessario far pesare la voce meno di un grammo o dotarla di alucce polverose, non è necessario inventarsi una giornata di sole o un campo di narcisi selvatici, non è necessario essere innamorati o essere innamorati delle farfalle. La parola farfalla non è una farfalla reale, c’è la parola e c’è la farfalla, se non distingui tra l’una e l’altra la gente ha il diritto di ridere di te. Non dare così tanta importanza alla parola cerchi forse di dare l’impressione che ami le farfalle meglio di chiunque altro o che comprendi la loro vera natura. La parola farfalla è un mero dato, non è un opportunità che ti viene concessa per volteggiare e librarti in volo, fare amicizia con i fiori, simbolizzare bellezza e fragilità o immedesimarti in qualche modo in una farfalla. Non mettere mai in scena la parola, non cercare di staccarti da terra quando parli di volare, mai chiudere gli occhi e girare bruscamente la testa quando parli di morte

Buonanotte del 17 aprile 2013

Comunicare. E’ la prima cosa che impariamo davvero nella vita. La cosa buffa è che più noi cresciamo, impariamo le parole e cominciamo a parlare e più diventa difficile sapere cosa dire, o peggio ottenere quello che davvero vogliamo. Grey’s Anatomy

Raccontare

Scriva. Sempre. Tutti i giorni. Un tweet, un post, una lettera, un articolo. Rispetto alle generazioni che l’hanno preceduta, ha la fortuna di avere a disposizione uno strumento straordinario: internet. Lo sfrutti. La rete è la sua più grande alleata, per fare ricerche, per entrare in contatto con altri giornalisti, per cominciare a raccontare le sue storie anche se non lavora in un giornale. Cerchi di scrivere in modo chiaro e semplice. Non abbia paura di far rileggere i suoi articoli a qualcuno di cui si fida prima di pubblicarli. Esca. Si guardi intorno. Sia curioso. Faccia domande. Il mondo è pieno di storie incredibili che aspettano solo di essere raccontate. Giovanni De Mauro

Il segreto del fiume

Hai appreso anche tu quel segreto del fiume: che il tempo non esiste?”. Un chiaro sorriso si diffuse sul volto di Vasudeva. “Si Siddharta” rispose. “Ma è questo ciò che tu vuoi dire: che il fiume si trova dovunque in ogni istante, alle sorgenti e alla foce, alla cascata, al traghetto, alle rapide, nel mare, in montagna, dovunque in ogni istante, e che per lui non vi è che presente, neanche l’ombra del passato, neanche l’ombra dell’avvenire?”. “Si, questo” disse Siddharta. “E quando l’ebbi appreso, allora considerai la mia vita, e vidi che è anch’essa un fiume, vidi che soltanto ombre, ma nulla di reale, separano il ragazzo Siddharta dall’uomo Siddharta e dal vecchio Siddharta. Anche le precedenti incarnazioni di Siddharta non furono un passato, e la sua morte e il suo ritorno a Brahma non sono un avvenire. Nulla fu, nulla sarà: tutto è. Tutto ha realtà e presenza”. Siddharta parlava con entusiasmo; questa rivelazione l’aveva reso profondamente felice. Oh, non era forse il tempo la

Buonanotte del 16 aprile 2013

La massa crede di avere il diritto di imporre con la forza della legge le nozioni che apprende al bar. Jose Ortega y Gasset

Il tempo e la felicità

Non esiste il passato, ma solo il presente del passato (che si chiama memoria). Non esiste il futuro, ma solo il presente del futuro (che si chiama speranza). L’unico ad avere qualche probabilità di esistere potrebbe essere il presente del presente (che poi in ultima analisi sarebbe l’intuizione) L. De Crescenzo

Saper bruciare

Per ribellarsi occorrono sogni che bruciano anche da svegli, occorre il dolore dell’ingiustizia, la febbre che toglie all’uomo la malattia della paura, dell’avidità, del servilismo. Per ribellarsi bisogna saper guardare oltre i muri, oltre il mare, oltre le misure del mondo. La miseria dell’uomo incendia la terra ovunque, ma è un fuoco sterile, che cancella e impoverisce. È un fuoco che odia ciò che lo genera, è cenere senza storia. Saper bruciare solo ciò da cui poi nascerà erba nuova, ecco la vera ribellione. Stefano Benni

Buonanotte del 15 aprile 2013

Il vero ostacolo alla conoscenza non è l’ignoranza ma la presunzione di sapere Daniel Boorstin

Fiore

Fiore, quel bianco ti sta male sei pallido, slavato, sembri sofferente anzi, direi morente, esangue, senza vita hai del ghiaccio l'apparenza e la sostanza puoi risplendere distante, come una stella che brilla luminosa ma non dà calore e ora non mi serve la tua purezza altera ho bisogno di un abbraccio, una coperta una sciarpa viola, una grappa alla pera insomma, hai capito, qualcosa che riscaldi senza fare domande né proferire parola. Filo

Forte come la morte

…il cuore può commuoversi spesso incontrando un altro essere, poichè ciascuno suscita negli altri attrazioni e repulsioni. Tutte queste influenze fanno nascere l’amicizia, i capricci, la concupiscenza, passioni intense e passeggere, ma non il vero amore. Perchè un tale amore esista, è necessario che due esseri siano talmente fatti l’uno per l’altro, che si trovino uniti l’uno all’altro da tanti motivi, da tanti gusti simili, da tante affinità della carne, dello spirito, del carattere, che si sentano avvinti da tante cose di ogni genere, da formare un unico insieme di legami. Quel che si ama, insomma, non è tanto la signora X… o il signor Z…, è una donna o un uomo, una creatura senza nome, uscita dalla natura, con organi, forma, un cuore, uno spirito, un modo di essere generale, che attirino come una calamità i nostri organi, i nostri occhi, le nostre labbra, il nostro cuore, il nostro pensiero, tutti i nostri appetiti sessuali e intellettuali. Si ama un tipo, cioè l’insieme, in una so

Buongiorno del 15 aprile 2013

L'uomo è l'unica creatura che consuma senza produrre. Egli non dà latte, non fa uova, è troppo debole per tirare l'aratro, non può correre abbastanza velocemente per prendere conigli. E tuttavia è il re di tutti gli animali. George Orwell

Buonanotte del 14 aprile 2013

Gli sbagli aiutano a crescere? Certo, se supportati da una buona alimentazione. Corrado Guzzanti

La ragazza di carta

In fondo che cos’è un libro? Semplice lettere allineate in un dato ordine sulla carta. Per creare un racconto non basta avermi messo la parola “fine”. Nei miei cassetti ho degli abbozzi di manoscritti non pubblicati, ma li considero storie morte, perché nessuno vi ha mai messo gli occhi sopra. Un libro prende corpo soltanto con la lettura. E’ il lettore che gli dà vita,elaborando immagini che vanno a creare il mondo immaginario nel quale evolvono i personaggi. Il libro appartiene al lettore che ne prende il testimone, appropriandosi dei personaggi e facendoli vivere nella sua mente. A volte interpreta anche a modo suo certi brani, dando loro un senso che non era quello che io avevo in testa all’inizio, ma che fa lo stesso parte del gioco. Guillaume Musso

L’amicizia

Ho amici che non sanno quanto sono miei amici. Non percepiscono tutto l’amore che sento per loro né quanto siano necessari per me. L’amicizia è un sentimento più nobile dell’amore. Questo fa sì che il suo oggetto si divida tra altri affetti, mentre l’amore è imprescindibile dalla gelosia, che non ammette rivalità. Potrei sopportare, anche se non senza dolore, la morte di tutti i miei amori, ma impazzirei se morissero tutti i miei amici! Anche quelli che non capiscono quanto siano miei amici e quanto la mia vita dipenda dalla loro esistenza… Non cerco alcuni di loro, mi basta sapere che esistono.Questa semplice condizione mi incoraggia a proseguire la mia vita. Ma, proprio perché non li cerco con assiduità, non posso dir loro quanto io li ami. Loro non mi crederebbero. Molti di loro, leggendo adesso questa “crônica” non sanno di essere inclusi nella sacra lista dei miei amici. Ma è delizioso che io sappia e senta che li amo, anche se non lo dichiaro e non li cerco. E a vo

Buongiorno del 14 aprile 2013

Sento che la musica deve toccare le emozioni prima, e l'intelletto poi. Maurice Ravel

Buonanotte del 13 aprile 2013

Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti, non hanno inciampato. La loro è una virtù spenta, di poco valore. A loro non si è svelata la bellezza della vita. Boris Pasternak

Seminario sulla gioventù

Mi dispiace da morire di non provare niente a questa notizia, il mio dolore è più un cruccio di non avere improvvisamente niente da dire, niente che possa trasmettere a qualcun altro. La morte mi lascia secco. Non ho mai capito il culto dei morti, i funerali, le veglie, le corone di fiori, il bisogno di un rito per seppellire un altro animale umano, un altro così poco amato e rispettato da vivo. E poi, di solito, quando uno muore da vecchio, raramente muore senza essere morto da lungo tempo in tutti quelli che restano. Aldo Busi

Quasi amore

Questo fatto di essere per metá dove sono e per metà non so dove, guardando gli spazi aperti attendendo che ci succeda dentro qualcosa che mi riguarda, è una cosa che mi ammazza. Qualcosa deve avermi disturbato veramente, anche perché da un certo momento in poi le cose non sono state più le cose, ma hanno iniziato a essere dei segni di qualcos’altro che non so neanche cosa sia, stando io in primo luogo ad aspettare. Ma il fatto di guardare un albero pensando che potrebbe diventare di un’importanza risolutiva per la tua vita, è una cosa che uno normale lo disturba. Uno sta bene quando vede il mondo come mondo e basta. Ci sono già stati due o tre volte dei periodi nella mia vita in cui delle cose mi sembrava che diventassero importantissime, poi però tutto diventava una catena di cose varie, dove piú che altro si era rotta l’armonia […]. Ugo Cornia

Buongiorno del 13 aprile 2013

È proprio quando si crede che sia tutto finito, che tutto comincia. Daniel Pennac

Buonanotte del 12 aprile 2013

Non penso che l'arte sia propaganda; dovrebbe invece essere qualcosa che libera l'anima, favorisce l'immaginazione ed incoraggia la gente ad andare avanti. Keith Haring

Il Guardiano del Faro

La solitudine può diventare uno dei tuoi migliori amici nella vita. Sarà sempre là, a ogni svolta. E ti insegnerà come rallegrarti di tutte le meraviglie e la bellezza dell’esistenza, un passo alla volta. Spesso è un bene essere soli, avere il proprio spazio. Dà modo di pensare, di scoprire chi tu sia veramente. Sergio Bambarén

L’amore disinterrato

Che: fugacità della sua morte Già trenta anni? cioè abbiamo potuto continuare a restare per trent’anni in un mondo in cui lui non c’era? cioè c’è una generazione che ha potuto nascere crescere e procreare in un mondo in cui da trent’anni lui manca? come concepire il mondo per trent’anni senza lui? l’america senza lui? (se addirittura dicevamo agli europei che doveva essere triste non essere latinoamericani perché lui era il primo esemplare di quell’uomo futuro che l’america avrebbe partorito un giorno egli fu quell’essere di carne che era già nella leggenda o al contrario quell’eroe da epopea con il quale fino a poco fa prendevamo un caffè egli fece sentire nobile la nostra america sentirsi degna quando a cuba era più america che mai e andavamo lì orgogliosi di essere nati nel suo stesso continente nella sua stessa epoca e dell’ammirazione e dell’affetto dell’umanità quando si parlava di una qualsiasi delle sue imprese o delle sue difficili virtù avevamo in un certo modo la pretesa

Buongiorno del 12 aprile 2013

L'universo è cambiamento; la nostra vita è il risultato dei nostri pensieri. Marco Aurelio

Buonanotte del 11 aprile 2013

Per me la violenza è un soggetto del tutto estetico. Dire che non ti piace la violenza al cinema è come dire che al cinema non ti piacciono le scene di ballo. Quentin Tarantino

Capisco...

Mentre scrivo questa lettera la brezza dell’oceano mi rinfresca la pelle. Quello stesso oceano che fra poco mi sarà tomba. Mi dicono che morirò da eroe, che la sicurezza e l’onore del mio paese saranno la ricompensa per il mio sacrificio. Prego sia vero. Il mio unico rimpianto in vita è di non averti mai detto quello che provo, vorrei essere a casa, vorrei essere lì a tenerti la mano, vorrei essere lì a dirti quanto ti ho amata. E solo te, da quando ero piccolo. Ma non ci sono. Ora capisco… che la morte è facile, è l’amore ad essere difficile. Dal film “L’amore che resta”

L’anima

L’anima è di per sè vagabonda in cerca di una sua soluzione. Dell’anima e dell’esistenza dell’anima si parla molto ma non si trova nell’anima la chiave dell’universo. Se l’uomo vivesse delle sue percezioni e delle sue contentezze, se l’uomo non fosse quello che è, innamorato della propria felicità e della propria auscultazione, l’anima sarebbe come un ferro rovente che uccide il cuore, perchè l’anima è amore. L’anima è negli spazi come una mano che prende ogni cosa, che ruba a noi preziosità; l’anima è colei che ci deruba ma è anche colei che dona, ed è un’amica indistruttibile, e qualcosa che vigila sulle nostre rovine. Se ne andrà un giorno, se ne andrà lontano, perchè conosce terre infinite e spazi che non hanno riscontro nella mente umana, se ne andrà senza rimpianti lasciando solo un corpo che l’ha tenuta con sè per tanto tempo in un impero di felicità e di amore, ma che non l’ha capita, e l’ha talmente tradita che ha cercato perfino di afferrarla e di darle una spiegazione.

Buongiorno del 11 aprile 2013

La vita di ogni uomo finisce nello stesso modo. Sono i particolari del modo in cui è vissuto e in cui è morto che differenziano un uomo da un altro. Ernest Hemingway

Buonanotte del 10 aprile 2013

Il software è come il sesso, è meglio quando è libero. Linus Torvalds

Il senso della lotta

Ho sempre avuto l’impressione che fossimo vicini, come due frutti usciti dallo stesso ramo. Il giorno si leva mentre ti scrivo, il tuono brontola dolcemente, la giornata sarà piovosa. Ti immagino mentre ti raddrizzi sul tuo letto. Questa angoscia che senti, io la sento allo stesso modo. La notte ci abbandona la luce delimita di nuovo le persone Le persone piccolissime. Steso sulla moquette osservo con rassegnazione l’alzarsi della luce. Vedo dei capelli sulla moquette, questi capelli non sono tuoi. Un insetto solitario scala i fili di lana. La mia testa ricade, si solleva, ho voglia di chiudere veramente gli occhi. Non dormo da tre giorni, non lavoro da tre mesi, penso a te. Michel Houellebecq

Prima che tu dica «Pronto»

Se ho tanta fretta di telefonarti dopo poche ore di assenza, non è perché mi sia rimasto da dirti qualcosa d’indispensabile, né è la nostra intimità interrotta al momento della partenza che sono impaziente di ristabilire. Se provassi a sostenere qualcosa di simile, subito m’apparirebbe il tuo sorriso sarcastico, o sentirei la tua voce che con tutta freddezza mi dà del bugiardo. Hai ragione: le ore che precedono le mie partenza sono piene di silenzi e disagio tra noi; finché resto al tuo fianco la distanza è incolmabile. Ma è proprio per questo che non vedo l’ora di chiamarti: perché solo in una telefonata interurbana, o meglio internazionale, possiamo sperare di raggiungere quel modo di stare che viene definito di solito come «stare insieme». E’ questo il vero motivo del mio viaggio, di tutti i miei continui spostamenti sulla carta geografica, dico la giustificazione segreta, quella che do a me stesso, senza la quale i miei obblighi professionali d’ispettore agli affari europei d’una

Buongiorno del 10 aprile 2013

La nostra paura del peggio è più forte del nostro desiderio del meglio. Elio Vittorini

Buonanotte del 9 aprile 2013

I bravi programmatori sanno cosa scrivere, i migliori sanno cosa riscrivere (e riusare). Eric Steven Raymond

Cavalcata

Mio nonno soleva dire: «La vita è straordinariamente corta. Ora, nel ricordo, mi si contrae a tal punto che, per esempio, non riesco quasi a comprendere come un giovane possa decidersi ad andare a cavallo sino al prossimo villaggio senza temere (prescindendo da una disgrazia) che perfino lo spazio di tempo, in cui si svolge felicemente e comunemente una vita, possa bastar anche lontanamente a una simile cavalcata.» Franz Kafka

Amicizia

Qual è l’amicizia perfetta fra due esseri umani: quella fra due Persone o quella fra due Anime? La differenza è che le Persone sono ancora condizionate dalla dura scorza dell’Ego, dalle circostanze esteriori (sociali, culturali, economiche), dalla convergenza di interessi specifici; mentre le Anime affini vanno dritte l’una al cuore dell’altra. Secondo noi, non c’è alcun dubbio che l’amicizia tra Anime sia il livello più alto che l’amicizia può assumere nella vita terrena; essa non bada in alcun modo alle circostanze e alle convenienze e non si impernia attorno a particolari motivi d’interesse; ma è caratterizzata da un’attrazione e da una dedizione totali, ed in essa si ha sovente l’impressione di ritrovare qualcosa che si era già vissuto altrove. Invero, vi è qualcosa di arcano e quasi di sconvolgente in quella forza misteriosa che ci sospinge irresistibilmente verso un altro essere umano, al di là di qualunque ragionamento e di qualsiasi argomento razionale o suscettibile di es

Buongiorno del 9 aprile 2013

Giudica un uomo dalle sue domande piuttosto che dalle sue risposte. Voltaire

Buonanotte del 8 aprile 2013

Mi è sempre più chiaro che l’arte non è un’attività elitaria riservata all’apprezzamento di pochi. L’arte è per tutti e questo è il fine a cui voglio lavorare. Keith Haring

Solipsistico

L’amore è tra me e quel fondo abissale che c’è dentro di me, a cui io posso accedere grazie a te. L’amore è molto solipsistico; e tu, con cui faccio l’amore, sei quel Virgilio che mi consente di andare nel mio Inferno, da cui poi emergo grazie alla tua presenza (perché non è mica detto che chi va all’Inferno poi riesca a uscire di nuovo). Grazie alla tua presenza io emergo: per questo non si fa l’amore con chiunque, ma con colui/lei di cui ci si fida; e di che cos’è che ci si fida? Della possibilità che dopo l’affondo nel mio abisso mi riporti fuori. Umberto Galimberti

Momenti di trascurabile felicità

Ogni tanto sorride e quando capisci che non stai dicendo niente di divertente capisci anche che lei sta sorridendo per un sms. La cosa non ti dà fastidio, ti mette allegria. Poi l’accompagni a casa. Aprite il portone, salite fino all’ultimo piano - a te viene il fiatone, a lei no. Davanti alla porta di casa sua vi fermate a parlare ancora per tanto tempo. La seconda o la terza notte, non ricordi, vi baciate. Appena il bacio finisce, tu le dici buonanotte e scendi le scale con quella frenesia con cui si scendono le scale dopo i baci. Poi tutti i giorni sono cosí. Telefonata. Cosa facciamo. Discussione. Scelta. Uscita. Passeggiata. Sms. Scale di casa sua. Davanti alla sua porta, lei spegne il telefonino. E vi baciate. Tutti i giorni sono cosí, tranne il fatto che per tutto il giorno tu hai voglia di baciarla. Vi baciate ogni notte per un sacco di tempo, lei non ti fa entrare in casa e tu non vuoi entrare, vuoi stare lí, con la luce fioca delle scale e il silenzio intorno e dei baci lung

Buongiorno del 8 aprile 2013

Esistono le sconfitte. Ma nessuno puo’ sfuggirvi. Percio’ è meglio perdere alcuni combattimenti nella lotta per i propri sogni, piuttosto che essere sconfitto senza neppure conoscere il motivo per cui si sta lottando. P. Coelho

Buonanotte del 7 aprile 2013

Nella lotta tra te e il mondo, stai dalla parte del mondo. Frank Zappa

Vogliamo chiamarlo amore?

La passione è una malattia, una zavorra che ci trascina verso il basso”, dice. “Di amori veramente riusciti, a esser generosi, ce n’è uno su un miliardo. La cronaca ci parla quotidianamente di coglioni che credono di essere i proprietari dei genitali dell’altro. Non è questo che genera il femminicidio cui stiamo assistendo? Quanti uomini uccidono perché si sentono rifiutati? Vogliamo chiamarlo amore? Quell’uno su un miliardo si verifica quando due stature di altissimo livello si incontrano; allora non si litiga per un dentifricio, e il calo del desiderio non è la ragione sufficiente per una separazione. C’è un malinteso intorno all’amore e al sesso. Troppi credono che sia un sentimento che esplode in una forte tensione sessuale e dopo un po’ scema. Ma quella è un’infatuazione, un abbaglio. Anche l’orgasmo è un momento più complesso di una semplice eiaculazione, è la prova generale dell’abbandono del proprio ego”. Franco Battiato

Buonanotte del 6 aprile 2013

Sia il riso che il pianto sono reazioni alla frustrazione e alla stanchezza. Io personalmente, preferisco ridere. C’è meno da risistemare dopo. Kurt Vonnegut

La vagabonda

Scrivere! Saper scrivere! Significa lo sguardo ipnotizzato, rapito, colto dalla finestra riflessa del calamaio d’argento. Significa la divina febbre che arde sulle guance e sulla fronte, mentre la deliziosa morte gela la mano che verga le parole sulla carta. Significa anche oblio del tempo, significa stare pigramente rannicchiata in un angolo del divano dando libero sfogo a un vero tumulto di invenzione. Significa emergere dalla deboscia stanca e stupefatta ma già abbondantemente ricompensata e con una grande dovizia da riversare sulla pagina vergine nel piccolo cerchio di luce che indugia sotto la lampada…Oh, scrivere! Gioia e tormento dell’ozioso. Scrivere! Spesso mi sento afferrare dal bisogno, impellente come la sete d’estate, di prendere nota, di descrivere. E allora afferro di nuovo la penna e ricomincio quel gioco ingannevole e pericoloso, cercando di catturare col mio pennino flessibile a due punte le scintillanti, fuggevoli, appassionate parole! E’ solo una breve crisi, il pr

L’arte della gioia

Il male sta nelle parole che la tradizione ha voluto assolute, nei significati snaturati che le parole continuano a rivestire. Mentiva la parola amore, esattamente come la parola morte. Mentivano molte parole, mentivano quasi tutte. Ecco che cosa dovevo fare: studiare le parole esattamente come si studiano le piante, gli animali. E poi, ripulirle dalla muffa, liberarle dalle incrostazioni di secoli di tradizione, inventarne delle nuove, e soprattutto scartare per non servirsi più di quelle che l’uso quotidiano adopera con maggior frequenza, le più marce, come: sublime, dovere, tradizione, abnegazione, umiltà, anima, pudore, cuore, eroismo, sentimento, pietà, sacrificio, rassegnazione. Imparai a leggere i libri in un altro modo. Man mano che incontravo una certa parola, un certo aggettivo, li tiravo fuori dal loro contesto e li analizzavo per vedere se si potevano usare nel “mio” contesto. In quel primo tentativo di individuare la bugia nascosta dietro le parole anche per me suggesti

Buonanotte del 5 aprile 2013

Ogni bambino è un’artista. Il problema è poi come rimanere un’artista quando si cresce. Pablo Picasso

Era una notte

Mi ricordo. Era una notte d'inverno. Nevicava sugli alberi neri e il sentiero verso casa coperto di polvere bianca così immacolata che mi prese come una pena di calpestare quel candore distruggere col mio passo l'immensa perfezione della neve. Rasentai il bordo per lasciare intatto quel dono del cielo. Filo

Ospiti

Quanto ai nostri poeti ‘seri’, come si dice, quelli delle tragedie, se alcuni di questi venuti da noi ci interrogassero press’a poco così: «Ospiti, possiamo frequentare la vostra città e la vostra regione o no? Possiamo portarvi ed introdurvi le nostre opere o come avete deciso di fare per questa materia?», se ci interrogassero così che cosa mai dunque potremmo correttamente rispondere a questi uomini divini, a queste domande? A me infatti sembra che potremmo dir così: «Ospiti illustrissimi, noi stessi siamo poeti di una tragedia e, per quanto si possa, della migliore, della più bella; tutta la nostra costituzione è stata organizzata come imitazione della vita più nobile e più elevata e diciamo che questa è in realtà la tragedia più vicina alla natura della verità. Poeti siete voi, poeti siamo anche noi delle stesse cose, vostri rivali nell’arte e nella rappresentazione del dramma più bello che solo la vera legge, per natura, può realizzare, come è la nostra speranza ora. Non pensate

Buonanotte del 4 aprile 2013

Le cose che lasciamo dietro di noi, prima o poi, ci vengono a cercare. The Red Corner

Tutto qui

Tutto qui. Mio nonno quel giorno mi spiegò che noi siamo diversi dagli animali, che fanno solo quello che la loro natura comanda. Noi invece siamo liberi. E’ il più grande dono che abbiamo ricevuto. Grazie alla libertà possiamo diventare qualcosa di diverso da quello che siamo. La libertà ci consente di sognare e i sogni sono il sangue della nostra vita, anche se spesso costano un lungo viaggio e qualche bastonata. “Non rinunciare mai ai tuoi sogni! Non avere paura di sognare, anche se gli altri ti ridono dietro” così mi disse mio nonno, “rinunceresti a essere te stesso”. Ancora mi ricordo gli occhi brillanti con cui sottolineò le sue parole. A. D’Avenia - Bianca come il latte rossa come il sangue (p. 20)

Il pendolo di Foucault

Era successo che probabilmente i partigiani di Terzi avevano raccolto le mormorazioni di Adelino Canepa e avevano identificato zio Carlo come uno dei rappresentanti locali del regime, arrestandolo per dare una lezione a tutto il paese. Zio Carlo era stato condotto con un camion fuori città e si era trovato di fronte a Terzi, corrusco nelle sue decorazioni di guerra, il mitra nella mano destra, la sinistra appoggiata alla stampella. E zio Carlo, ma proprio non credo che fosse astuzia, era stato istinto, abitudine, rituale cavalleresco, era scattato sull’attenti, e si era presentato, maggiore degli alpini Carlo Covasso, mutilato e grande invalido di guerra, medaglia d’argento. E Terzi era scattato anche lui sull’attenti e si era presentato, maresciallo Rebaudengo, dei Reali Carabinieri, comandante della brigata badogliana Bestino Ricasoli, medaglia di bronzo. Dove, aveva chiesto zio Carlo? E Terzi, messo in soggezione: Pordoi, signor maggiore, quota 327. Perdio aveva detto zio Carlo, io

Buongiorno del 4 aprile 2013

Quando un pensiero è troppo debole per poter essere espresso con semplicità, con semplicità accantonalo. Luc de Vauvenargues

Buonanotte del 3 aprile 2013

Il futuro è qualcosa che ciascuno raggiunge alla velocità di sessanta minuti all’ora, qualunque cosa faccia e chiunque sia. Clive Staples Lewis

Buongiorno del 3 aprile 2013

Ci sono sofferenze che scavano nella persona come buchi di un flauto, e la voce dello spirito ne esce melodiosa. Vitaliano Brancati

Buonanotte del 2 aprile 2013

Vera comunicazione ha luogo soltanto fra persone di uguali sentimenti, di uguale pensiero. Novalis

Canto

E’ oggi: tutto l’ieri andò cadendo entro dita di luce e occhi di sogno, domani arriverà con passi verdi: nessuno arresta il fiume dell’aurora. Nessuno arresta il fiume delle tue mani, gli occhi dei tuoi sogni, beneamata, sei tremito del tempo che trascorre tra luce verticale e sole cupo, e il cielo chiude su te le sue ali portandoti, traendoti alle mie braccia con puntuale, misteriosa cortesia. Per questo canto il giorno e la luna, il mare, il tempo, tutti i pianeti, la tua voce diurna e la tua pelle notturna. Pablo Neruda

Assassinio

“C’è una vecchia storia su un uomo che aveva commesso cinquantadue omicidi. È il caso di ripeterla… Secondo la storia, fu dopo il cinquantaduesimo delitto che l’assassino venne colto dai rimorsi e decise di cercare un santo per emendarsi. Visse alcuni anni col santo, facendo tutto ciò che gli era ordinato e impegnandosi a fondo per avere la meglio sulla sua natura malvagia. Poi un giorno il santo gli disse che era libero di riprendere la sua vita nel mondo, che non doveva più aver paura di commettere altri delitti. Dapprima l’uomo fu pazzo di gioia, ma l’esaltazione cedette presto il passo alla paura e al dubbio. Come poteva essere certo che non avrebbe più peccato? Pregò il santo di dargli un segno, una prova tangibile che era liberato per davvero. E così il santo gli diede un drappo nero, dicendogli che quando il drappo fosse diventato bianco avrebbe potuto essere assolutamente certo della propria innocenza. L’uomo partì e riprese la sua vita nel mondo. Una dozzina di volte al gio

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