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Visualizzazione dei post da dicembre, 2013

Buonanotte del 31 dicembre 2013

Perché la vita se la ride delle previsioni e mette parole dove noi abbiamo immaginato dei silenzi, e repentini rientri quando pensavamo che non ci saremmo incontrati più. José Saramago

Pablo Picasso

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Portrait of Olga Koklova

La Folie Baudelaire

«La grande poesia è essenzialmente bête, crede, ed è questo che ne fa la gloria e la forza»: Baudelaire, 1846. «I capolavori sono bêtes. - Hanno l’aria tranquilla come le produzioni stesse della natura, come i grandi animali e le montagne»: Flaubert, 1852. A distanza di sei anni, l’uno in una recensione, l’altro in una lettera, e ovviamente ignorandosi, i due aedi della bêtise scrivono frasi affini, che aggiungono alla parola una dimensione ulteriore. Non si tratta allora di pura «stupidità», come le altre lingue sono costrette a tradurre bêtise. Ma di qualcosa in cui permane un oscuro fondo animale, come se, giunta al suo apice, l’arte ritrovasse qualcosa del bello di natura, però velato da una pellicola opaca, impenetrabile, refrattaria a rendere conto all’intelligenza. Roberto Calasso

Buongiorno del 31 dicembre 2013

La nostra conoscenza può essere solo finita, mentre la nostra ignoranza deve essere necessariamente infinita. Karl Popper

Buonanotte del 30 dicembre 2013

Vi è sempre il rischio di perdersi in un sogno sbagliato, ma non vi è nulla di peggio che perdersi in una realtà senza sogni. S. Stremiz

Paul Klee

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Archangel

Le piccole virtù

Ma non dobbiamo lasciarci prendere, noi, i genitori, dal panico dell’insuccesso. I nostri rimproveri debbono essere come raffiche di vento o di temporale: violenti, ma subito dimenticati; nulla che possa oscurare la natura dei nostri rapporti coi nostri figli, intorbidarne la limpidità e la pace. I nostri figli, noi siamo là per consolarli, se un insuccesso li ha addolorati; siamo là per fargli coraggio, se un insuccesso li ha mortificati. Siamo anche là per fargli abbassare la cresta, se un successo li ha insuperbiti. Siamo per ridurre la scuola nei suoi umili ed angusti confini; nulla che possa ipotecare il futuro; una semplice offerta di strumenti, fra i quali forse è possibile sceglierne uno di cui giovarsi domani. N. Ginzburg

Buongiorno del 30 dicembre 2013

Nella vita non esistono che gli inizi. Madame de Staël

Paul Gauguin

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Flowers and cats

Seminario sulla gioventù

A me la vita piace proprio perché la vivo sempre di straforo, perché non è mai piena, perché è un lento abituarsi all’evento finale, che deve essere naturale: un vaso di gerani in testa dopo un monologo sul naso camuso e pertanto michelangiolesco che ho, una quattro cavalli a passo d’uomo che ti sfiora appena e ti ammazza sul colpo, il caffè che trabocca dalla napoletana mentre si schiacciava il pisolino e fa le feste al gas, buttarsi nella Senna per salvare un gatto in previsione della mancia. Aldo Busi

La Vita

Alla fine però si era accorto di non poter proprio reggere le domeniche pomeriggio, e quel terribile senso di svogliatezza che comincia a instaurarsi verso le quindici, quando ci si rende conto di aver fatto tutti i bagni e le docce che era possibile fare, di aver fissato con aria vacua tutti gli articoli di giornale che era possibile fissare (evitando accuratamente di leggere tutti i loro contenuti), di non poter impedire alle lancette dell’orologio di avvicinarsi inesorabilmente alle sedici, a quel momento fatidico che segna l’inizio della lunga, tetra ora del té dell’anima. La Vita, l’Universo e Tutto Quanto - Douglas Adams

Buongiorno del 29 dicembre 2013

Ma che colpa abbiamo, io e voi, se le parole, per sé, sono vuote? Vuote, caro mio. E voi le riempite del senso vostro, nel dirmele; e io nell’accoglierle, inevitabilmente, le riempio del senso mio. Abbiamo creduto d’intenderci; non ci siamo intesi affatto. Uno, nessuno e centomila, Luigi Pirandello

Buonanotte del 28 dicembre 2013

Niente é più intimo di due pensieri che si toccano.

Paul Cézanne

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House of Père Lacroix, 1873

Un giorno

"Vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo", di solito il consiglio era questo, ma chi aveva l’energia sufficiente per farlo? E se pioveva o eri di cattivo umore? Era poco pratico, tutto qui. Molto meglio cercare di essere buoni e coraggiosi e audaci e cambiare le cose in meglio. Non proprio cambiare il mondo, ma il pezzettino di mondo intorno a te. Esci allo scoperto con la tua passione e la tua macchina da scrivere e impegnati al massimo per… qualcosa. Magari cambia la vita degli altri con l’arte. Coltiva le amicizie, non tradire i tuoi principi, vivi intensamente, appassionatamente. Apriti alle novità. Ama e fatti amare, se ti capita la fortuna. David Nicholls

Porterò con me

Sono grata per gli anni che ho trascorso in questa famiglia, per tutto quello che abbiamo vissuto insieme, tutte le occasioni che abbiamo avuto per crescere. Porterò con me i ricordi più belli e seguirò gli insegnamenti che ho ricevuto dovunque io vada. Un amico mi ha detto d i essere sincera, ed eccomi qui: non è quello che voglio, ma andrò avanti a testa alta, forse perché prendo tutto come una lezione o perché voglio lasciare questo posto con serenità. O forse perché finalmente ho capito: ci sono cose che non vogliamo che avvengano, ma dobbiamo accettare; cose che non vogliamo sapere, ma che dobbiamo imparare; persone senza le quali non possiamo vivere, ma che dobbiamo lasciare andare. Jennifer “JJ” Jereau

Buongiorno del 28 dicembre 2013

Nessuno di noi può conoscere fin dall’inizio i propri gusti: solo leggendo e vivendo possiamo scoprirli, progressivamente. Camilla Baresani - Il piacere tra le righe

Buonanotte del 27 dicembre 2013

Contrariamente a quel che si ritiene non c’è parodia migliore di quella fatta da chi ama l’oggetto preso in giro. E’ precisa, accurata e coglie nel segno. Jackie Lang

Pablo Picasso

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The Pipes of Pan 1923

La fine di Flok

Non è sempre che gli anni, passando, trascinino via con loro tutta la nostra vita e a poco a poco distruggano quanto le rimane di giovinezza. Passando, gli anni, a volte fanno anche il contrario: restituiscono una parte di vita, portano qualche regalo, concedono finalmente una libertà di parole: concedono cioè quel sollievo che possiamo provare raccontando a un amico una storia che nel ricordo ci tormentava ma su cui eravamo impegnati a mantenere il silenzio. Mario Soldati

Buonanotte del 26 dicembre 2013

Lasciare significa: lasciare che per un po’ le cose seguano il loro corso, che si muovano liberamente senza il nostro intervento, finché la direzione del loro movimento non si mostri spontaneamente. Se rinunciamo a tentare di guidare le cose e quelle, muovendosi, si allontanano da noi, lasciamole andare. Molliamo la presa. Se le lasciamo andare per la loro strada, ci rendiamo liberi per qualcos’altro.

Marc Chagall

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Danseuse’ (1945)

Aspettami

Aspettami ed io tornerò, ma aspettami con tutte le tue forze. Aspettami quando le gialle piogge l’ispireranno tristezza, aspettami quando infuria la tormenta, aspettami quando c’è caldo, quando più non si aspettano gli altri, obliando tutto ciò che accadde ieri. Aspettami quando da luoghi lontani non giungeranno le mie lettere, aspettami quando ne avranno abbastanza tutti quelli che aspettano con te. Aspettami ed io tornerò, non augurare del bene a tutti coloro che sanno a memoria che è tempo di dimenticare. Credano pure mio figlio e mia madre che io non ci sono più, gli amici si stanchino di aspettare e, stretti intorno al fuoco. bevano vino amaro in memoria dell’anima mia… Aspettami. E non t’affrettare a bere insieme a loro. Aspettami ed io tornerò ad onta di tutte le morti. E colui che ormai non mi aspettava, dica che ho avuto fortuna. Chi non aspettò non può capire come tu mi abbia salvato in mezzo al fuoco con la tua attesa. Solo noi due conosceremo come io sia s

Cosìcchè

Ella insegnò a fondo la dottrina che non si ottiene piacere senza dare piacere, e che ogni gesto, ogni carezza, ogni contatto, ogni sguardo, ogni minima posizione del corpo, ha il suo segreto la cui scoperta avvia alla consapevole felicità. Gli apprese che, dopo una festa d’amore gli amanti non debbono separarsi se non compresi di reciproca ammirazione, se non vinti e vincitori ad un tempo, cosìcchè in nessuno dei due sorgano sazietà e squallore e il sentimento di aver abusato o aver subito un abuso. Siddharta, Hermann Hesse

Buongiorno del 26 dicembre 2013

La panchina è un luogo di sosta, un’utopia realizzata. E’ vacanza a portata di mano. Sulle panchine si contempla lo spettacolo del mondo, si guarda senza essere visti e ci si dà il tempo di perdere il tempo, come leggere un romanzo.

Buonanotte del 25 dicembre 2013

Là dove le parole non trovano risposte, gli occhi ne ricevono infinite. Angie

Joan Miró

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Hombre con pipa

Il mandolino del capitano Corelli

Quando si accende, l’amore è una pazzia temporanea. L’amore scoppia come un terremoto ed in seguito si placa e quando si è placato bisogna prendere una decisione. Bisogna riuscire a capire se le nostre radici sono così inestricabilmente intrecciate che è inconcepibile il solo pensiero di separarle. Perché questo è, l’amore è questo. L’amore non è turbamento, non è eccitazione, non è il desiderio di accoppiarsi ogni istante della giornata, non è restare sveglia la notte immaginando che lui sia lì, a baciare ogni parte del tuo corpo. Questo è semplicemente essere innamorati e chiunque può facilmente convincersi di esserlo. L’amore, invece, è quello che resta del fuoco quando l’innamoramento si è consumato. Non sembra una cosa molto eccitante ma … lo è. Louis de Bernières

Allegro come al solito

Prima sbadataggine di mamma: mentre fa caricare i bagagli sull’imperiale, si accorge che non ha più il manicotto e grida, con un colpo di scena: “E il mio manicotto?”. E io le rispondo tranquillamente: “So dov’è e vado a prenderlo”. Lo aveva lasciato nello studio su una panca. Saliamo sulla diligenza, finalmente partiamo. Da parte mia, in un primo momento, ero di pessimo umore per via dei manicotti, delle borse dell’acqua calda, dei copripiedi, dei cappelli da uomo e da donna, dei mantelli, dei cuscini, delle coperte in quantità, dei berretti di ogni foggia, delle scarpe, pantofole imbottite, stivaletti, panieri, marmellate, fagioli, pane, tovaglioli, pollame enorme, cucchiai, forchette, coltelli, forbici, filo, aghi, spille, pettini, vestiti, gonne in quantità, calze di lana, calze di cotone, busti uno sopra l’altro, biscotti, il resto non riesco a ricordarmelo. Ben presto tornai a essere allegro come al solito. Charles Baudelaire

Buongiorno del 25 dicembre 2013

Il miglior modo per uscirne fuori è passarci in mezzo. Robert Lee Frost

Buonanotte del 24 dicembre 2013

Quando arriva la tempesta pensiamo a trovare un riparo, sperando che passi in fretta portandosi via tutto ciò che non ci piace. Le conseguenze delle nostre azioni, le ferite che non si rimarginano e i brutti ricordi. Poi smette di piovere e scopriamo che ha dato solo una rinfrescata. Non volare via - S. Rattaro

Umberto Boccioni

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The Mother

Dimmi di te

Dimmi di te, chi sei, dimmi che fai, spiegami i tuoi movimenti fra le tue cose, nella tua casa, spiegami quel che posso solo immaginare. E parlami di quelle strane imperfezioni che ci rendono unici, alleate di pensieri immensi, nati in sordina per farsi riconoscere. Mi piacerebbe incontrarti non soltanto conoscerti. Incontrarti nei bisogni, incontrarti nei pensieri, incontrarti in parole vissute e non solo pronunciate. Ti ho inseguita da lontano solo per guardarti da vicino. Non so tener ferma l’anima e per questo cammino. Quando mi affido all’incoscienza dei sogni mi sento più responsabile. Riesco ancora a visualizzare certe magie, troppo leggere per esser viste da chi vuol toccare con mani pesanti quello a cui non crede. Chiudimi accanto e donami la capacità di arrivare sano e salvo ad un nuovo inizio. Voglio scriverti una lettera ogni giorno. Voglio scriverti lettere d’amore, e poi viverle. Massimo Bisotti

Buongiorno del 24 dicembre 2013

Quando viene dichiarata una guerra, la prima vittima è la Verità. Arthur Ponsonby

Buonanotte del 23 dicembre 2013

Non c’è vita che almeno per un attimo non sia immortale. Wisława Szymborska

Vassia Alaykova

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Sound of Light and Color

Questa storia

Sono una donna felice, come lo dovrebbe essere qualunque donna al riverbero di questa età luminosa. Ho debolezze eleganti, e cicatrici charmantes. Non ho più illusioni sulla nobiltà delle persone, e per questo so apprezzare la loro inestimabile arte di convivere con le proprie imperfezioni. Sono clemente, alla fine, con me stessa e con gli altri. Così sono pronta ad invecchiare, ripromettendomi di farlo negli eccessi e nelle sciocchezze. Se l’età adulta ti ha dato quello che volevi, la vecchiaia dev’essere una sorta di seconda infanzia in cui torni a giocare, e non c’è più nessuno che ti può dire di smettere. Alessandro Baricco

Papà Goriot

Uno studente non ha molto tempo, se vuole conoscere il repertorio dei teatri, studiare le uscite del labirinto parigino, impratichirsi degli usi, imparare la lingua e abbandonarsi ai piaceri particolari della capitale; frugare i luoghi buoni o cattivi, seguire le lezioni piacevoli, inventariare le ricchezze dei musei. Allora uno studente si appassiona per certe sciocchezze che gli sembrano grandiose: si crea il suo grand’uomo nella figura di un professore del Collegio di Francia, pagato per mantenersi all’altezza dell’uditorio. Si aggiusta la cravatta e si mette in posa per la donna delle prime gallerie dell’Opéra-Comique. In queste successive iniziazioni si spoglia del proprio alburno, allarga l’orizzonte della vita e finisce per cogliere la sovrapposizione degli strati umani che compongono la società. Se ha cominciato ad ammirare le carrozze che sfilano ai Champs-Elysées nelle giornate di sole, arriva presto a invidiarle. Honoré de Balzac

Buongiorno del 23 dicembre 2013

Bisogna prendere tutto sul serio, ma niente sul tragico. Adolphe Thiers

Buonanotte del 22 dicembre 2013

L’assurdo non sono le cose, l’assurdo è che le cose siano lì e noi le si senta assurde. A me sfugge la relazione fra me e quel che mi sta capitando in questo momento. Non ti nego che mi stia capitando. Altroché, mi capita. E questo è l’assurdo. Julio Cortàzar - Il gioco del mondo

Walt Gonske

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The Graveyard at Apache Canyon

Mia nonna...

Mia nonna mi ha sempre raccontato che il nonno non la ha mai amata. Si erano sposati perché lei era rimasta incinta. Mio nonno era sempre fuori casa, probabilmente frequentava anche altre donne, mentre mia nonna stava a casa, cucinava i suoi piatti preferiti, puliva la casa, e cresceva il loro bambino. E mentre mi diceva che apparecchiava tutte le volte per lui anche se non si presentava a cena, nella sua voce non c’era traccia di rancore, ma solo amore. E io non capivo. Non capivo come si fa ad amare una persona che non ti ama, come si fa a rispettarla quando lei non lo fa, come si fa a pensare al suo bene invece che al proprio. Non lo capisco neanche adesso, ma ho capito che per quanto una persona ti possa fare del male tu continuerai ad amarla, continuerai a non amarti. unknow

L’ Orda

Quando gli “albanesi” eravamo noi, ci linciavano perché rubavamo il lavoro o facevamo i crumiri, ci proibivano di mandare i figli alle scuole dei bianchi in Louisiana, ci consideravano “non visibilmente negri” nelle sentenze in Alabama. Quando gli “albanesi” eravamo noi, truffavamo mezza Europa raccogliendo soldi per riscattare inesistenti ostaggi dei saraceni, vendevamo i nostri bambini agli sfruttatori assassini delle vetrerie francesi e agli orchi girovaghi, gestivamo la tratta delle bianche riempiendo di donne nostre anche dodicenni i bordelli di tutto il mondo. Quando gli “albanesi” eravamo noi, espatriavamo clandestini a centinaia di migliaia oltre le Alpi e gli oceani, seminavamo il terrore anarchico ammazzando capi di stato e poveri passanti, dormivamo a turno in quattro nello stesso fetido letto ed eravamo così sporchi che a Basilea ci era interdetta la sala d’aspetto di terza classe. Quando gli “albanesi” eravamo noi, ci accusavano di essere tutti criminali, ci rinfacciavano

Buongiorno del 22 dicembre 2013

Ridi sempre, ridi, fatti credere pazzo, ma mai triste. Ridi anche se ti sta crollando il mondo addosso, continua a sorridere. Ci son persone che vivono per il tuo sorriso e altre che rosicheranno quando capiranno di non essere riuscite a spegnerlo. Roberto Benigni

Buonanotte del 21 dicembre 2013

Non appartengo a nessun sistema, mi sono sempre opposto. Frequento la gente che mi piace, vado dove mi pare, leggo un libro perché mi attira e non perché bisogna ‘assolutamente averlo letto’, e così è tutta la mia vita. Marc Levy - Se solo fosse vero

Wassily Kandinsky

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Sarai tu!

Credo nella carne e nei suoi appetiti, vedere, udire, sentire sono miracoli, ed ogni parte, ogni lembo di me è un miracolo. Divino io sono, dentro e fuori, e santifico tutto ciò che tocco o da cui sono toccato, l’odore di queste ascelle è un aroma più dolce che le preghiere, questa testa è più che chiese, bibbie e tutti i credi. Se io venero una cosa più che un’altra sarà l’estensione del mio corpo, o ciascuna parte di esso, traslucida forma di me, sarai tu! Ombrose prominenze e supporti, sarete voi! Saldo vomere del maschio, sarai tu! Qualunque cosa accresca il mio valore sarai tu! Tu mio ricco sangue! la tua lattea corrente, pallida mungitura della mia vita! Petto che si preme contro gli altri petti, sarai tu! Mio cervello, saranno le tue occulte circonvoluzioni! Radici dei teneri giunchi! pavido beccaccino! nido di uova doppie e protette, sarete voi! Scompigliato fieno misto di testa, barba, muscoli, sarai tu! Stillante linfa di acero, fibra di grano virile, sarai tu! Sole

Scritti Corsari

Noi siamo un paese senza memoria. Il che equivale a dire senza storia. L’Italia rimuove il suo passato prossimo, lo perde nell’oblio dell’etere televisivo, ne tiene solo i ricordi, i frammenti che potrebbero farle comodo per le sue contorsioni, per le sue conversioni. Ma l’Italia è un paese circolare, gattopardesco, in cui tutto cambia per restare com’è. In cui tutto scorre per non passare davvero. Se l’Italia avesse cura della sua storia, della sua memoria, si accorgerebbe che i regimi non nascono dal nulla, sono il portato di veleni antichi, di metastasi invincibili, imparerebbe che questo Paese è speciale nel vivere alla grande, ma con le pezze al culo, che i suoi vizi sono ciclici, si ripetono incarnati da uomini diversi con lo stesso cinismo, la medesima indifferenza per l’etica, con l’identica allergia alla coerenza, a una tensione morale. Pier Paolo Pasolini

Buongiorno del 21 dicembre 2013

Anche quando la vita sembra una lotta contro i mulini a vento, eroe è colui che non si arrende, che ogni volta si rimette in piedi e prosegue il suo viaggio, incurante degli ostacoli, incurante della sconfitta. Erri De Luca

Buonanotte del 20 dicembre 2013

La vita è troppo breve per dare una seconda possibilità a tutto ciò che non ci piace. stark

Willem de Kooning

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Palisade, 1957

La Nomentana

Con uno stipendio di mezza giornata ho visto e conosciuto Roma con l’ottica di una persona molto povera e dal punto di vista di un «giovinotto». Perché a Roma era impensabile affittare una stanza ad una donna sola. Non l’ho visto fare nel mio ambiente. All’inizio ho abitato in via Nomentana. Era un viale triste di impiegati non era ricco come lo è oggi. Ciò che mi colpì subito vivendo in quella zona della città fu la tetraggine del luogo. Ho poi il ricordo ben intatto degli autobus tetri pieni di impiegati statali. Via Nomentana era isolante e triste. Vissi in gran solitudine per un periodo lavoravo e continuavo a studiare musica e mi buscai un forte esaurimento nervoso. Ho conosciuto quindi Roma come trapiantata tra camere in affitto con entrate separate. Amelia Rosselli racconta la Nomentana, L’Unità 1988

Buongiorno del 20 dicembre 2013

Fidati delle cose. Se vanno storte vuol dire che se andavano dritte era peggio. Massimo Cavezzali

Buonanotte del 19 dicembre 2013

Alla fine tutte le cose devono rimanere così come sono e sono sempre state: quelle grandi riservate ai grandi, gli abissi ai profondi, le finezze e i brividi ai raffinati e tutte le cose rare, agli esseri rari. F. W. Nietzsche, Al di là del bene e del male

William Glackens

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The Lake, 1918

Io non ho nulla da dire

Aver qualcosa da dire nel mondo a se stessi, alla gente. Che cosa? Non so veramente perché io non ho nulla da dire. Che cosa? Io non so veramente. Ma ci son quelli che sanno. Io no - lo confesso a mio danno - non ho da dir nulla ossia niente. Perché continuare a mentire, cercare d’illudersi? Adesso ch’io parlo a me mi confesso: io non ho niente da dire, eppure tra tante persone, tra tanti culti colleghi io sfido a trovar chi mi neghi d’aver questa o quella opinione, e forse mia madre, la sola che veda ora in me fino in fondo, è certa che anch’io venni al mondo per dire una grande parola. Gli amici discutono d’arte, di Dio, di politica, d’altro: e c’è chi mi crede il più scaltro perché mi fo un poco in disparte; qualcuno vorrebbe sentire da me qualcosa di più. “Hai nulla da aggiungere tu?” “Io, no, non ho niente da dire.” E’ triste. Credetelo, in fondo, è triste. Non essere niente. Sfuggire così facilmente a tutte le noie del mondo. Sentirsi nell’a

Sempre libere

Ci sono momenti in cui il bisogno della libertà è specialmente acuto, come acuta, in certe situazioni, è la percezione che stai vivendo libera. In quei momenti speciali, è come se ogni particella del tuo corpo scoppiasse di felicità. A me è capitato di sentirmi straordinariamente libera in momenti e per motivi che in sé non avevano niente a che fare con l’eroismo. Mi faceva sentire libera, per esempio, il fatto di camminare da sola lungo i crinali e i sentieri delle Langhe. Quel camminare aveva sempre un contenuto di pericolosità, dal momento che le circostanze erano quelle di una guerra. Ma se ripenso a quei momenti, non mi viene in mente il pericolo, piuttosto la solitudine. Che trovavo bellissima, mi dava un senso di forza, di proprietà di me stessa, di rapporto intimo con il paesaggio intorno. E anche di rapporto solido fra me stessa e il mondo al quale appartenenvo in quei mesi. Qualche volta mi veniva da cantare. M. Ombra, Sempre libere. Una ragazza della Resistenza a una r

Buongiorno del 19 dicembre 2013

Siamo fatti per poche persone. E spesso, non le incontriamo. Elmar Salman

Buonanotte del 18 dicembre 2013

Gli uomini nascono ogni giorno, dipende solo da loro se continuare a vivere il giorno di ieri o cominciare di sana pianta il nuovo giorno, l’oggi. Jose Saramago - La zattera di pietra

Winslow Homer

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Children in the Surf, 1869

Percezione del Progresso

Le tre leggi fondamentali della “Percezione del Progresso”: 1 - Tutto quello che si trova nel mondo alla tua nascita è dato per scontato. 2 - Tutto quello che viene inventato tra la tua nascita e i tuoi trent’anni è incredibilmente eccitante e creativo e se hai fortuna puoi costruirci sopra la tua carriera. 3 - Tutto quello che viene inventato dopo i tuoi trent’anni è un’offesa all’ordine naturale delle cose, è l’inizio della fine della civiltà e solo dopo essere stato in circolazione per almeno dieci anni torna a essere abbastanza normale. Douglas Adams

Lui, lei

Si conobbero. Lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s’era mai saputo. E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre mai s’era potuta riconoscere così. Lui aveva ancora il sole negli occhi, quello rosso scuro dei tramonti d’agosto e d’improvviso in un giorno bianco di neve la luce calda dei suoi occhi si era specchiata in quelli di lei: freddi, grigio acciaio. Gli occhi di lui non avevano mai visto quel grigio inespugnabile fatto di quel cielo di Milano che ti si chiude piano piano addosso, inghiottendoti. Gli occhi di lei non avevano il calore e l’ingenuità di quel sole umile di passione ogni mattina allo specchio. Invano lo cercò lei, era fuggito. Lui temeva quegli occhi, impaurito e attratto dalla stanchezza dello sguardo di chi ha visto, vissuto, infine capitolato di fronte a quel turbinio di immagini che lascia il vuoto dentro. Occhi che ricercano, scrutano, mai capaci di sottrarsi. Ma il calore degli occhi di lui , quello che scalda la

Buongiorno del 18 dicembre 2013

Farai ogni genere di errore, ma finché sarai generoso, sincero e fiero non puoi fare del male al mondo né addolorarlo sul serio. Winston Churchill

Buonanotte del 17 dicembre 2013

E' solo l’amore e il suo fallimento possono portarti dentro te stesso. Nient’altro ti può portare all’interno, perché tutto il resto è ben al di sotto dell’amore. Osho, From Unconsciousness to Consciousness

Vincent van Gogh

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La traversata

Sia che l’acqua fosse tiepida sia che fosse fredda, solo a immergervi i piedi provava piacere e sentiva sciogliersi i nodi che aveva nella testa e nel cuore. Come il sonno, che sospinge lontano le cose del giorno, ne conserva solo qualche frammento e lo porta con sé nel mondo soffice e oscuro della notte, così faceva l’acqua del mare di Sicilia con le inquietudini di Eileen. Gorgogliando salivano a galla e si disperdevano nell’aria assieme alla schiuma del battito dei piedi e delle braccia. Una liquida pace senza pensieri la avvolgeva e la seguiva nella sua nuotata. B. Biancheri, La traversata, Milano 2012, pp. 16-17

Proteste e beneficenza

È indubbio che le proteste sono come le richieste di beneficenza: arrivano sotto le feste. Mentre i giornali fanno un po’ di confusione e infilano sotto l’egida dei forconi qualunque assembramento utilizzi vin brulè, stanno sfilando sindacati di polizia, gruppi Rom (a Milano), sindacati e studenti contro Cota (a Torino), e molte altre proteste volte a supplicare qualche briciola ai potenti. Nel frattempo i potenti utilizzano lubrificanti di fortuna (non ultima la finta proposta di abolizione del finanziamento ai partiti) per spingerla nel culo ai poveracci con più agio. Nelle stanze del potere si è detto che le frodi alle assicurazioni sono troppe e quindi è d’uopo, come diceva Monti, introdurre la scatola nera obbligatoria. Cos’è? Un cazzo di marchingegno che ovviamente dovrai pagare tu, dopo essere tornato a casa dalle proteste, come è successo per le fottute marmitte catalitiche, come è successo per i dannati registratori di cassa, come succede per qualunque marchingegno serva

Buongiorno del 17 dicembre 2013

Non permettere alle tue ferite di trasformarti in qualcuno che non sei. Paulo Coelho

Buonanotte del 16 dicembre 2013

Ognuno può coltivare la sua malinconia solo quando è lontano da casa, allora capisce dove stanno le sue radici. Italo Calvino

Pablo Picasso

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“The Rest”

L’Annina

Volse ancora lo sguardo, l’Annina, e vide suo padre, giù in basso, che si era fermato e adesso, alzata la testa, le puntava in silenzio. E fu in quell’istante, in quel preciso momento, che comprese l’abisso totale non tra due mondi, ma tra le persone. Le cose son cose, hanno una vita loro, hanno forme, pensieri, hanno età e persino un colore. Siamo noi a dividere, a costruire barriere, ad alzare, abbassare, a dire chi è buono e cosa invece è peggiore. L’Annina capì così la distanza tra la madre e l’Ulisse. La sentì forte, batterle il petto. Una botta improvvisa, una crepa sul cuore. La ferita bruciante di un dolore perfetto. Ugo Riccarelli

Se un giorno...

Non si può passare il resto della vita cercando qualcosa che non arriva, un amore arriva quando non lo cerchi, quando le tue speranze le riponi nell’anima nascosta da mille ferite. Tu che ti inventi le passioni ma ti spegni sognando, tu che alla fine sei a medicarti ferite di una realtà che non accetti. A te dico non crederci, lascia al tempo quell’emozione inaspettata, quell’emozione che non ha regole che non ha programmi, non svegliarti con sorrisi sconosciuti. Se un giorno il tempo che passa ti regalerà una sorpresa, se un giorno l’amore busserà al tuo cuore, allora vivilo, buttati senza pensare alle conseguenze, fai crescere il tuo amore prepotente, torna a vivere per tutti i giorni che non l’hai fatto, scalda le tue notti, e quando non sarà con te e sentirai la sua presenza non chiederti perché stai amando, non farti domande, perché l’amore non lo puoi spiegare neanche a te stessa. Davide Bianco

Buongiorno del 16 dicembre 2013

Preoccupati più della tua coscienza che della reputazione. Perché la tua coscienza è quello che tu sei, la tua reputazione è ciò che gli altri pensano di te. E quello che gli altri pensano di te è problema loro. Charlie Chaplin

Buonanotte del 15 dicembre 2013

È una fortuna che nessuno possa conoscere i nostri pensieri più segreti, altrimenti verremmo visti come gli scaltri e ingordi bastardi che in effetti siamo. Michael Connelly

Salvador Dalí

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Spain (1938)

I miserabili

Nel frattempo, studiamo le cose che non son più. È necessario conoscerle, non fosse che per evitarle. Le contraffazioni del passato prendono falsi nomi e si chiaman volentieri l’avvenire; quel fantasma ch’è il passato è soggetto a falsificare il suo passaporto. Mettiamoci a conoscenza del tranello e diffidiamo. Il passato ha un viso, la superstizione, ed una maschera, l’ipocrisia: denunciamo il viso e strappiamo la maschera. Victor Hugo

Franny e Zooey

Non ho timore della competizione. E’ proprio il contrario, non lo capisci? Ho paura di volerla la competizione, è questo che mi terrorizza. Per questo ho piantato il corso di teatro, perché sono terribilmente disposta ad accettare le valutazioni degli altri. E proprio perché mi piace sentirmi applaudire e acclamare, vuol dire che c’è qualcosa che non va. Me ne vergogno. Ne sono stufa. Sono stufa di non avere il coraggio di essere nessuno e basta. Sono stufa di me e di tutti quelli che vogliono fare colpo, in un modo o nell’altro. J. D. Salinger

Buongiorno del 15 dicembre 2013

Il dolore che abbiamo sofferto in passato ha molto a che fare con ciò che siamo oggi. William Glasser

Robert Delaunay

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Endless Rhythm

La trama del matrimonio

C’era, insomma, questa biblioteca di medie dimensioni ma ancora trasportabile che riuniva quasi tutte le letture di quattro anni di college, una raccolta di volumi apparentemente casuale che a poco a poco trovava un senso, come uno di quei complicati test della personalità che non ti permettevano di barare prevedendo le implicazioni delle domande, e dove ti smarrivi al punto che l’unica soluzione era rispondere la verità. E poi aspettavi, sperando che il responso fosse “Artista” o “Passionale”, pensando di poter sopportare “Sensibile” mentre in segreto temevi “Narcisista” e “Casalinga”, per ottenere infine un risultato a doppio taglio che ti faceva sentire diversa a seconda del giorno, dell’ora o del ragazzo con cui stavi: “Inguaribile Romantica”.   Jeffrey Eugenides

La venditrice di lampade e nasi

In quella città quasi nessuno aveva le finestre. Le case erano cubi neri. Non si conosceva la luce. Le strade erano percorse da fiumi di tenebre perché l’atmosfera contaminata formava uno scudo impenetrabile per le carezze del sole. Gli abitanti di questo mondo non avevano il naso. Sentendosi felici, abitavano nell’ ombra, preoccupati solo di lavorare per riempire lo stomaco e soddisfare i loro desideri sessuali. Un bel giorno comparve un’anziana che gridava: “Vendo una lampada e un naso!”. Un tizio che passava di lì si sentì attratto da quella strana signora: i suoi occhi brillavano al buio come due lucciole. Comprò la lampada e il naso. Quando stava per pagare, l’anziana non volle i suoi soldi. L’uomo tornò in tutta fretta nel suo cubicolo. Appena ebbe chiuso la porta, un odore insopportabile gli invase le fosse nasali fino a scuotergli il cervello. Allora accese la lampada: quella che aveva sempre creduto una stanza bella, pulita, tranquilla, era in realtà un nido di ragni, spazzat

Buongiorno del 14 dicembre 2013

Ogni viaggio è uguale unicamente a sè stesso, non esistono viaggi simili o identici. Capiamo quanto alcuni viaggi siano speciali quando al ritorno veniamo colti dal timore di poter dimenticare ciò che abbiamo visto e vissuto. 3nding

Buonanotte del 13 dicembre 2013

E poi trovi la frase di un libro, di una poesia, di una canzone che sembra parlare esattamente di te. E allora non importa quanto distante sia la persona che l’ha scritta, perché in qualunque luogo viva, è come se un piccolo tratto di vita l’avesse con te. Serena Santorelli

Raffaele de Grada

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Landschaft mit Bäumen (not dated) (1885-1957)

Vangelo nichilista

Vi svegliate la mattina, o la notte, o chi sa quando e vi dimenate stupidamente per riempire quel vuoto che avete nel cuore e nello stomaco. Quel vuoto che nessuna opera d’arte, nessuna droga, nessuna figa e nessun cazzo potrà mai riempire. Quel vuoto incolmabile fatto della materia intangibile di cui sono fatti gli incubi. Non le stelle ma i buchi neri. Io vi invito a dimenticare e ad assolvervi.  Luther Blissett

Esporsi

Fino a che uno non si espone, c’è esitazione, possibilità di tornare indietro e, sempre, inefficacia. Rispetto ad ogni atto di iniziativa e creazione c’è solo una verità elementare, l’ignorarla uccide innumerevoli idee e splenditi piani. Nel momento in cui uno si espone definitivamente anche la provvidenza si muove. Ogni sorta di cose accade per aiutare, cose che, altrimenti, non sarebbero mai accadute. Una corrente di eventi ha inizio dalla decisione, facendo sorgere a nostro favore ogni tipo di incidenti imprevedibili, incontri e assistenza materiale, che nessuno avrebbe sognato potessero venire in questo modo. Tutto quello che puoi fare, o sognare di poter fare, incomincialo. Il coraggio ha in sè genio, potere e magia. Incomincialo adesso. Johann Wolfgang Goethe

Buongiorno del 13 dicembre 2013

Io sono una persona imperfetta, più di quanto immagini. Haruki Murakami

Buonanotte del 12 dicembre 2013

Le parole entrano dall’orecchio, appaiono davanti agli occhi, spariscono nella contemplazione. Ogni lettura di una poesia tende a provocare il silenzio. Octavio Paz

Robert Bereny

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Woman in a Green Room (1927)

Film mancato

Avrei voluto fare un film su una trentina di bambini di due o tre anni dentro un palazzo di periferia. Le comunicazioni telepatiche tra di loro, le occhiate nei cortili e nelle scale, le storie d’amore totale e di dolore totale. Descrivere questi esseri depositari di immense ricchezze che col tempo scompaiono molto velocemente. Era un film sulla porosità della parete che nell’infanzia ci separa dall’inconscio, dall’irrazionale, dal sogno. Federico Fellini

Valore...

Un professore mostra un biglietto da 20 € e chieda ai suoi studenti: “Chi vuole questo biglietto? ” Tutte le mani si alzano. Allora comincia a sgualcire il biglietto e poi chiede di nuovo: “Lo volete ancora?” Le mani si alzano di nuovo. Getta per terra il biglietto sgualcito, lo pesta con i piedi e chiede: “Lo volete sempre?” tutte le mani si rialzano. Quindi dice: “Avete appena avuto una dimostrazione pratica! Importa poco ciò che faccio con questo biglietto, lo volete sempre, perché il suo valore non è cambiato. Vale sempre 20 €”. Molte volte nella vostra vita, sarete sgualciti, rigettati dalle persone e dagli avvenimenti. Avrete l’impressione di non valere più niente, ma il vostro valore non sarà cambiato agli occhi delle persone che vi amano davvero. Anche nei giorni in cui sentiamo di valere meno di un centesimo il nostro vero valore è rimasto lo stesso.

Buongiorno del 12 dicembre 2013

Sto lavorando duramente per preparare il mio prossimo errore. Bertolt Brecht

Buonanotte del 11 dicembre 2013

L'amore non è una scintilla effimera, nata dall'incontro di due desideri, è una fiamma eterna sprigionata dalla fusione di due destini. Gustave Thibon

Buonanotte del 11 dicembre 2013

L'amore non è una scintilla effimera, nata dall'incontro di due desideri, è una fiamma eterna sprigionata dalla fusione di due destini. Gustave Thibon

Pierre Auguste Renoir

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Flowers and fruit

Le Tre Leggi della Robotica

[Prima Legge:] Un robot non può recare danno agli esseri Umani, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, gli esseri Umani ricevano danno. [Seconda Legge:] Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri Umani, a meno che ciò non contrasti con la Prima Legge. [Terza Legge:] Un robot deve salvaguardare la propria esistenza, a meno che ciò non contrasti con la Prima o la Seconda Legge. [La legge Zero] Un robot non può recare danno all'umanità, né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, l'umanità riceva danno. [postulata da R. Giskard Reventlov, in I robot e l'impero] (Isaac Asimov)

Il vino speziato

Prima di partire per sempre, e prima di essere trasportato dalla nostra villa di mare alla clinica, zio Aroldo, nelle ultime settimane sul divano, divenne come un giocattolo per me e per se stesso. Facevamo ancora le partite a battaglia navale, le parole crociate, poche partite a scacchi e a dama perché quei giochi di riflessioni lo spazientivano, così come poche partite a carte, che consistevano nell’unico gioco che diceva di conoscere, un gioco che aveva un nome siciliano, ti vitti, ti ho visto. Un gioco di cui non ricordo più le regole, le ho dimenticate subito dopo che zio si è allontanato dalla mia vista. Ma il gioco che aveva inventato e che preferiva era il cielo, zio Aroldo diceva che poteva toccare il cielo e alzava insieme le mani, seguendone le punte della dita con gli occhi, e arrivato poco sopra la testa diceva, ecco, lo sto toccando, e mi raccontava di quali stelle, quali pianeti orbitassero attorno alle sue dita come anelli. Poi improvvisamente faceva schizzare le mani

Buongiorno del 11 dicembre 2013

Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno. Enrico Berlinguer

Buonanotte del 10 dicembre 2013

La malinconia è la felicità di essere triste. Victor Hugo

Paul-Emile Borduas

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14.48 or Glorious Cemetery, 1948

Audacia

C’è una verità elementare, la cui ignoranza uccide innumerevoli idee e splendidi piani: nel momento in cui uno si impegna a fondo, anche la provvidenza allora si muove. Infinite cose accadono per aiutarlo, cose che altrimenti non sarebbero mai avvenute… Qualunque cosa tu possa pensare di fare o sognare di poter fare incominciala. L’audacia ha in sé genio, potere e magia. Incomincia adesso. W. Goethe

Niente è originale

Niente è originale. Ruba dappertutto qualsiasi cosa ti dia ispirazione o alimenti la tua immaginazione. Divora vecchi film, nuovi film, musica, libri, quadri, fotografie, poesie, sogni, conversazioni casuali, architettura, ponti, segnali stradali, alberi, nuvole, masse d’acqua luce e ombra. Seleziona tra le cose da rubare solo ciò che parla direttamente alla tua anima. Se farai così, il tuo lavoro (e il tuo furto) saranno autentici. L’autenticità è senza prezzo, l’originalità non esiste. E non stare a preoccuparti di nascondere il tuo ladrocinio – onoralo se ti sembra il caso. E comunque ricorda sempre quello che ha detto Jean-Luc Godard: “Non è da dove prendi le cose, è dove le porti”. Jim Jarmush

Buongiorno del 10 dicembre 2013

Io ho una relazione di amore intenso con il sogno. Vado a dormire come a una festa. Il risveglio è quasi sempre una disillusione. Tomas Transtromer

Buonanotte del 9 dicembre 2013

Le cose si scoprono troppo tardi, si scopre tardi di amare, di essere amato, di essere stato tradito, si scopre tardi che una persona non si può dimenticare, si scopre tardi che amare delle volte fa male. Isobel Bartolomei

Paul Serusier

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Huelgoat Landscape - circa 1892

L’uomo senza qualità

Del resto per una quantità di ragioni nessun periodo del passato ci è tanto ignoto quanto i tre, quattro o cinque decenni che dividono i nostri vent’anni dai vent’anni di nostro padre. Perciò può essere utile tenere presente che nei tempi cattivi si fanno orribili case e orribili poesie seguendo gli identici bellissimi principi dei tempi buoni; che ogni generazione intenta a distruggere i buoni risultati di un’epoca precedente è convinta di migliorarli; e che l’anemica gioventù di un tal periodo si fa sul proprio sangue giovane e gagliardo le stesse illusioni di tutti gli altri novellini in tutti gli altri tempi. Robert Musil

Ridano pure

Colleghi e amici, quando per caso vengono a sapere che io leggo volentieri le storie di Paperino, ridono di me, quasi fossi rimbambito. Ridano pure. Personalmente sono convinto che si tratta di una delle più grandi invenzioni narrative dei tempi moderni. Lasciamo pur stare la vertiginosa fantasia e ingegnosità delle vicende, ammirevoli in un mondo dove la regola quasi sovrana dei romanzi è la noia. Sono i due protagonisti, Paperino e Paperon de’ Paperoni, a fare la gloria maggiore di Walt Disney. La loro statura, umanamente parlando, non mi sembra inferiore a quella dei famosi personaggi di Molière, o di Goldoni, o di Balzac, o di Dickens. L’uno e l’altro li conosco ormai benissimo, data la lunga frequentazione. E non mi hanno ancora stancato. Perché? Perché non si tratta di caricature, di macchiette, che reagiscono meccanicamente alle varie situazioni secondo uno schema prevedibile. Come appunto i più geniali personaggi della letteratura romanzesca e del teatro, essi sono, con tutti

Buongiorno del 9 dicembre 2013

Solo coloro che tentano l'assurdo raggiungeranno l'impossibile. Maurits Escher

Buonanotte dell' 8 dicembre 2013

Gli altri sono troppi, per me. Ho un cuore eremita. Sono impastata di silenzio e di vento. M. Gualtieri

Paul Klee

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Comedians’ Handbill, 1939

Ora ascolta

Ora ascolta: ovunque io sia, riconoscerò le tue risate, vedrò il sorriso nei tuoi occhi, sentirò la tua voce. Il semplice fatto di sapere che tu sei da qualche parte su questa terra sarà, nell’inferno, il mio angolo di paradiso. Marc Levy

Quelli che ami non muoiono

Oggi i poeti italiani parlano perlopiù della loro difficoltà nel fare poesia. Magrelli e Zanzotto in particolare parlano della difficoltà a parlare d’amore. Insomma, è come se fosse accaduto qualcosa di grave alle loro spalle. Che cosa? Non lo sappiamo. Solo negli omosessuali c’è una certa felicità nel parlare d’amore. Io sono molto amico di Dario Bellezza. È innamorato di un ragazzo tossicodipendente che ama un altro e che per giunta gli estorce un sacco di soldi. Quando gli ho chiesto: ma perché stai con lui?, Bellezza ha risposto: perché mi fa scrivere. Che bella risposta, non è vero? Dario Bellezza non fa che parlare e scrivere d’amore. Anche nel romanzo, sono gli omosessuali oggi a parlare d’amore con più franchezza, per esempio Busi e Tondelli. Negli altri poeti e scrittori eterosessuali, invece, sento spesso il tormento dell’impotenza. Il perché non lo so. Alberto Moravia intervistato da Mario Fortunato in Quelli che ami non muoiono

Buongiorno dell' 8 dicembre 2013

Non il possesso della conoscenza, della verità irrefutabile, fa l'uomo di scienza, ma la ricerca critica, persistente e inquieta, della verità. Karl Popper

Buonanotte del 7 dicembre 2013

L’uomo coltiva la propria infelicità per avere il gusto di combatterla a piccole dosi. Essere sempre infelici, ma non troppo, è condizione sine qua non di piccole e intermittenti felicità. Eugenio Montale (Genova, 12 ottobre 1896 – Milano, 12 settembre 1981)

Marcel Duchamp

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Portrait (Dulcinea), 1911

Valle solitaria

Vorrei anche andare con te d’estate in una valle solitaria, continuamente ridendo per le cose più semplici, ad esplorare i segreti dei boschi, delle strade bianche, di certe case abbandonate. Fermarci sul ponte di legno a guardare l’acqua che passa, ascoltare nei pali del telegrafo quella lunga storia senza fine che viene da un capo del mondo e chissà dove andrà mai. E strappare i fiori dei prati e qui, distesi sull’erba, nel silenzio del sole, contemplare gli abissi del cielo e le bianche nuvolette che passano e le cime delle montagne. Tu diresti “Che bello!”. Niente altro diresti perché noi saremmo felici; avendo il nostro corpo perduto il peso degli anni, le anime divenute fresche, come se fossero nate allora. Dino Buzzati

Buongiorno del 7 dicembre 2013

Quando il potere dell'amore supererà l'amore per il potere si avrà la pace. Jimi Hendrix

Buonanotte del 6 dicembre 2013

Io non ho bisogno di stima, nè di gloria, nè di altre cose simili; ma ho bisogno di amore. Giacomo Leopardi

Marc Chagall

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Time Is A River Without Banks

Oracolo manuale e arte di prudenza

Non spinger mai all'estremo né il male né il bene. Un antico sapiente ridusse tutta la sapienza alla semplice moderazione. Il diritto spinto all'eccesso diviene torto, e l'arancia troppo strizzata sprizza umore amaro. Anche nel godimento non s'ha da giunger mai all'estremo. Lo stesso ingegno si esaurisce, se lo si sfrutta troppo, e chi vorrà torchiare tirannicamente caverà sangue in luogo di latte. Baltasar Graciàn Y Morales

Arte

L’arte è diversa dalle altre forme di cultura, dal momento che non è il pubblico a decretarne il successo. Gli spettatori riempiono le sale dei concerti e i cinema ogni giorno, leggiamo romanzi a milioni e compriamo dischi a miliardi. Siamo noi, la gente ad influire sulla produzione e la qualità di gran parte della cultura, ma non su quelle dell’arte. L’Arte che ammiriamo è il prodotto di una casta, un manipolo di pochi che creano, promuovono, acquistano, espongono e decretano il successo dell’Arte. Quelli che hanno voce in capitolo saranno non più di qualche centinaio. Quando si visita una galleria d’arte si è solo dei turisti che osservano la vetrinetta dei trofei da qualche miliardo. Banksy

Buongiorno del 6 dicembre 2013

Per fare buona politica non c’è bisogno di grandi uomini, ma basta che ci siano persone oneste, che sappiano fare modestamente il loro mestiere. Sono necessarie: la buona fede, la serietà e l’impegno morale. In politica, la sincerità e la coerenza, che a prima vista possono sembrare ingenuità, finiscono alla lunga con l’essere un buon affare. Piero Calamandrei

Buonanotte del 5 dicembre 2013

Appartengo a una generazione disgraziata a cavallo fra i vecchi tempi ed i nuovi, e che si trova a disagio in tutti e due. Per di più, come lei non avrà potuto fare a meno di accorgersi, sono privo d’illusioni. Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo

Joan Miró

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Estrella Azul. Étoile Bleue

Quale?

Quale sarebbe stato il mio destino? Avrei fatto rotta verso la Felicità Eterna, sospinta dal dolce vento dell’amore o sarei rimasta nel pericoloso mare in burrasca della Frustrazione? Non lo sapevo. Le brutte non fanno predizioni, le brutte accettano quel che riserva loro il destino. M. Scliar, La donna che scrisse la Bibbia, Roma 2004, p. 60

Cara Francesca

Cara Francesca, questa lettera non nasce da una penna ma dalla mia stessa voce. Sto guidando e, per non perdere le parole strada facendo, ho deciso di registrarmi. Ricordi quella volta in cui ti telefonai a notte fonda per chiederti di farmi compagnia mentre tornavo a casa dal concerto dei Radiohead? Io parlavo e ogni tanto ti sentivo silenziosa come una persona che dorme e ti assicuro che si tratta di un silenzio profondamente diverso. Ma andava bene anche così. Da piccolo credevo che, addormentandomi con le cuffie e l’audiocassetta della lezione in sottofondo, l’indomani mi sarei svegliato con tutte le parole al posto giusto, in file ordinate nella mia testa. Ecco perché ti dicevo le cose più belle mentre dormivi al telefono e la linea bianca dell’asfalto mi accompagnava lentamente, sempre alla mia destra. Quelle parole non posso più dirtele, adesso che hai cambiato numero di telefono, adesso che hai deciso di non aspettarmi più, adesso che non so più dove fiondarmi a notte fonda,

Buongiorno del 5 dicembre 2013

Non voler dire, non sapere ciò che si vuol dire, non poter dire ciò che si crede di voler dire, e dire sempre, o quasi, ecco cosa è importante non perdere di vista, nell’ardore della stesura. Samuel Beckett - Molloy

Buonanotte del 4 dicembre 2013

Ci sono amori chimicamente perfetti, geograficamente improbabili, storicamente immortali, fisicamente stimolanti, matematicamente impossibili. Michelangelo Da Pisa

Pablo Picasso

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Nude, Green Leaves and Bust, 1932

Occhi...

Il problema è avere gli occhi e non saper vedere, non guardare le cose che accadono. Occhi chiusi. Occhi che non vedono più. Che non sono più curiosi. Che non si aspettano che accada più niente. Forse perché non credono che la bellezza esista. Ma sul deserto delle nostre strade Lei passa, rompendo il finito limite e riempiendo i nostri occhi di infinito desiderio. Pier Paolo Pasolini

L’Opera Galleggiante

La natura, il caso, può spesso disseminare simboli a piene mani. A volte sembra quasi che te li venga a sbattere in faccia certi significati, come questa goffa scena di ‘vita-di-fronte-alla-morte’, di una tale evidenza da riuscire addirittura imbarazzante. Siamo costantemente testimoni d’un sole che prorompe da dietro le nuvole proprio nel momento in cui la squadra di casa prende la palla; di malauguranti rombi di tuono mentre stiamo meditando disordinatamente in casa; stupende albe nei giorni in cui uno ha deciso di mutar vita; uragani che demoliscono la casa dell’uomo cattivo lasciando intatta quella del suo vicino buono, o viceversa; viali della Libertà con cartelli di DIVIETO D’ACCESSO e viali del Cimitero con quelli di STRADA SENZA USCITA. L’uomo le cui percezioni non sono così elementari, il cui palato è in armonia con pietanze più delicate, può soltanto sorridere amaramente e andarsene, rammentandosi che il buon gusto è un’invenzione umana. Però non è facile conservare la paz

Buongiorno del 4 dicembre 2013

Le persone speciali profumano di semplicità, luccicano nel cuore e brillano nell’anima. Luna Del Grande

Buonanotte del 3 dicembre 2013

Dicono che la vita va avanti, ma non ne sono così convinto. Va altrove, più che altro. Tim Winton - La svolta

John Constable

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Cloud study with birds in flight, and Stratocumulus clouds (1821)

L’uomo senza qualità

Sarebbe interessante sapere perché davanti a un naso rosso ci si contenta di constatare approssimativamente che è rosso, e non si indaga mai di quale rosso si tratti, quantunque lo si possa esprimere esattamente fino al micromillimetro mediante la lunghezza d’onda; mentre in questioni assai più complesse, come quella della città in cui si vive, si vorrebbe sempre sapere precisamente qual è questa città. E ciò distrae l’attenzione dalle cose essenziali. Robert Musil

Il Tensore di Torperterra

Guardare il mare, normalmente, è un metodo abbastanza sicuro per non farsi rompere i coglioni. Se stai guardando il mare in silenzio, la gente tende infatti a pensare che tu stia elaborando chissà quali profonde verità o fondamentali domande sulla vita. O, comunque, roba a tema abbastanza universale; pure se pensi a che salsa abbinare al petto di pollo o quanto sarebbe opportuno - a questo punto della vita - possedere un set ben assortito di brugole. Con questa speranza, Doc e Nadiacomaneci se ne stavano culo a monte fermi sulla battigia, durante il tardo pomeriggio di una giornata serena, in quel limbo che è un autunno in cui la luce è estiva ma che ancora oppone resistenza di stagione e non ha ceduto al freddo. Questa cosa di non farsi rompere i coglioni era particolarmente sentita da Doc, riccio e sui quaranta, e meno da Nadiacomaneci, di pelo grigio e sui cinque anni, in un paesetto dove per chiedere Chi sei? si usava una forma dialettale che, tradotta letteralmente, suonava D

Buongiorno del 3 dicembre 2013

Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre. Oriana Fallaci

Buonanotte del 2 dicembre 2013

Le panchine custodiscono migliaia di storie meravigliose, ricordi di mani che si cercano, promesse mai mantenute, baci improvvisi. Tutti ne abbiamo una sulla quale il cuore è ancora seduto. Michelangelo Da Pisa

Piet Mondrian

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Gray Tree, 1912

La svolta

Certe mattine, avvolti nella foschia che ricopre le montagne, sembra che il mondo abbia un senso, un significato semplice, che non riesco a capire, ma è comunque lì. Tim Winton

Le avventure di Tom Sawyer

«Ciao, vecchio; devi sgobbare, eh?» «Ah, sei tu, Ben! Non me n’ero accorto.» «Di’, io vado a fare il bagno. Non ci verresti anche tu? Ma certo, tu preferisci lavorare, no? Si capisce!» Tom fissò il ragazzo per un attimo e disse: «Cos’è il lavoro, secondo te?» «Be’, quello lì non è un lavoro?» Tom prima riprese a verniciare, poi rispose con aria indifferente: «Be’, forse sì e forse no. Tutto quello che so io è che a Tom Sawyer gli sta bene.» «Oh, su, dai, non vorrai farmi credere che ti piace!» Il pennello continuava ad andare avanti e indietro. «Se mi piace? Be’, non vedo perché non dovrebbe piacermi. Non càpita tutti i giorni l’occasione d’imbiancare uno steccato.» Questo mise l’intera faccenda in una luce nuova. Ben cessò di mangiucchiare la sua mela. Tom passò delicatamente il pennello sulle tavole, fece un passo indietro per osservare l’effetto, aggiunse un tocco qui e uno là, studiò nuovamente l’effetto, mentre Ben seguiva ogni sua mossa; il suo interesse cr

Buongiorno del 2 dicembre 2013

Nessuno capita per caso nella tua vita. Chiunque vi arrivi è stato attirato da qualcosa presente nella tua emanazione. Ruediger Schache - Consigli dal Cuore

Henri Matisse

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Cambiamenti...

Detesto i cambiamenti, da sempre. E non perché io sia un tipo abitudinario. Ma è negli altri che io amo l’abitudine. Così, se li perdo di vista, so di poterli ritrovare. Mi piacerebbe che gli altri non invecchiassero, non morissero, non cambiassero numero di telefono. E invece gli altri vanno avanti. Non rimangono mai lì. Non dove li avevo lasciati, non come li avevo lasciati. Andrea G. Pinketts

Con te fino alla fine del mondo

E’ strano il tempo. Domina la nostra vita come nessun altro parametro. In definitiva tutto ruota intorno al tempo che abbiamo, al tempo che non abbiamo, al tempo che ci rimane. E questo è il tempo cronologico. Un giorno, dieci mesi, cinque anni. Poi c’è il tempo interiore, il fratello volubile del tempo cronologico. Quello che trasforma un’ora di attesa in trentacinque e quella che abbiamo per terminare qualcosa di importante in otto minuti. Ci sfugge, ci incalza, ed esiste solo un frangente in cui i padroni siamo noi: quei rari momenti in cui viviamo completamente dentro il tempo e proprio per questo non lo avvertiamo più. Mettiamo fuori uso tutti quei piccoli ingranaggi che di solito si incastrano uno nell’altro e navighiamo senza sforzo nella vita lasciandoci sospingere dal vento. Sono i momenti dell’amore. Nicolas Barreau

Buongiorno del 1 dicembre 2013

Se perdiamo questo momento, riproveremo ancora il momento dopo e se falliremo ricominceremo l’istante successivo; abbiamo tutta la vita per riuscirci. L’écume des jours

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