Giuseppe Giusti

Il 31 marzo 1850, muore a Firenze Giuseppe Giusti


Gino mio, l'ingegno umano
Partorì cose stupende,
Quando l'uomo
ebbe tra mano
Meno libri e più faccende.

(Epigramma a Gino Capponi)

Io mi sono dato a pungere
i vizi, gli errori e le
storture del tempo.

(Cronaca dei fatti di Toscana)

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