Alla mia...

Alla mia amatissima moglie Olimpia Descuilliers che fu un’affettuosa e fedele compagna e della quale ogni elogio sarebbe inferiore al merito, lego in tutta proprietà tutti i mobili di casa, biancherie, tappezzerie, drappi, porcellane, vasi; tutti i miei autografi di musica, carrozze, cavalli, tutti gli oggetti di scuderia, di selleria, di cantina; rami, bronzi, quadri e quant’altro finalmente si trovasse in mia casa, sia di città, sia di campagna; eccettuando solamente gli oggetti che sto per dire qui sotto. Dichiaro inoltre essere l’esclusiva proprietà della mia moglie tutte le argenterie, come voglio che si riconosca per sua proprietà qualunque oggetto che dichiarasse appartenerle, quantunque esso si trovasse nella mia camera o né miei effetti.

— Gioachino Rossini nel suo testamento; Parigi, 5 luglio 1858.

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