Spogliato

Mi sono spogliato dell'idea della morte
ho infilato il fogliame di giugno dei viali
quello di maggio era un po’ giovanile per me
tutta un'estate mi attende tutta un'estate in città
con le sue pietre il suo asfalto fuso
le sue gazzose il suo ghiaccio
le sue sale di cinema sudate
gli attori di provincia con voce rotonda
con i suoi tassì che spariscono
nei grandi giorni delle partite
con i suoi alberi nel parco dell'Hermitage
che sembran quinte di carta
sotto la luce delle lampade
forse con le canzoni messicane o i tamtam del Ghana
con le poesie che leggerò al balcone
e con i tuoi capelli un po’ accorciati
tutta un'estate di città mi attende
ho infilato il fogliame di giugno dei viali
mi sono spogliato dell'idea della morte.

— Nazim Hikmet; Mosca, 1962.

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