Carlo Cassola

Il 29 gennaio del 1987, muore a Montecarlo di Lucca Carlo Cassola


Jack si accorse che parlavano di lui
perché lo guardavano. Temette
anche che lo volessero aggredire;
e si preparò a scappare. Cominciava
a nascergli l'istinto della fuga,
che è proprio dei cani randagi.
Il cane domestico non ce l'ha:
non scappa davanti al padrone,
nemmeno se gli vede la frusta in
mano. Sa che sarebbe una ribellione
inammissibile e gli procurerebbe
una punizione ancora più severa.

(L'uomo e il cane, Premio Bagutta 1978)

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