Social

Online ci metti quello che vuoi. Se non vuoi che una cosa si sappia, non la scrivi. Al massimo mandi una mail o un messaggio privato a chi vuoi tu. Sei tu che tuteli la tua privacy e la tua dignità, non credo sia una responsabilità di Facebook o di Instagram o di Sticazzi.com. Io vedo i social come un posto dove ci sono delle persone, e sono buoni – o cattivi – tanto quanto le persone che ci stanno dentro. Proprio come una piazza di paese cent’anni fa: chi ci va per farsi vedere, chi ci va per spettegolare, chi ci va a manifestare – anche se dietro alle rivoluzioni da tastiera secondo me ci va un gran lavoro e una grande chiarezza di intenti. Chi ci va perché non ha meglio da fare e chi ci va per chiacchierare con le persone che ha scelto. E puoi anche ridimensionare la frequenza con cui ci vai, e i vestiti che ti metti addosso quando esci di casa. O non andarci. E salutare senza gridare in un megafono.

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