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Visualizzazione dei post da aprile, 2016

Buonanotte del 30 aprile 2016

Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. — Goethe

Pablo Picasso

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Pot, Glass and Book - Pablo Picasso, 1908

Alfonso Gatto

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Un'alba Com'è spoglia la luna, è quasi l'alba. Si staccano i convogli, nella piazza bruna di terra il verde dei giardini trema d'autunno nei cancelli. È l'ora fioca in cui s'incide al freddo la tua città deserta, appena un trotto remoto di cavallo, l'attacchino sposta dolce la scala lungo i muri in un fruscìo di carta. La tua stanza leggera come il sonno sarà nuova e in un parato da campagna al sole roseo d'autunno s'aprirà. La fredda banchina dei mercati odora d'erba. La porta verde della chiesa è il mare.

Alessandro Barbero

Il 30 aprile 1959, nasce a Torino, Alessandro Barbero L'anno 1848 finirà presto. Le foglie degli aceri sono morte, e il vento che le spazza via odora già di neve. Ho settantotto anni, che sono una bella età anche in questo secolo di progresso, e credo che anch'io finirò presto. Può darsi che l'elettricità, il vapore e la strada ferrata permettano un giorno agli uomini di vivere più a lungo, ma mi sembra più probabile il contrario. (Bella vita e guerre altrui di Mr Pyle, gentiluomo)

I segnalati

Dopo lunghi anni di una frequentazione superficiale e sporadica, mescolati a disordinati e numerosi gruppi amicali, non so nemmeno perché cominciammo a vederci da soli, passeggiare, andare a bere insieme bicchieri di vino bianco. E scoprimmo di essere affini, cominciammo a sognarci e cominciammo a confessarci di sognarci. Ci abbracciammo, ci abbracciamo forte, fortissimo, ci baciammo sulla guancia, sulla bocca, con la lingua, finimmo a letto una prima volta e qualcuno si svegliò prima dell’altro e rimase a guardargli la schiena con gli occhi iniettati e il vapore in testa fino all’alba. C’erano delicate, minute cose ripugnanti e incontrollabili che mi piacevano di lei, ad esempio la voracità ferina con cui si consumava una prima colazione salata, particolarmente le uova all’occhio di bue con tre fette di prosciutto crudo, pietanza che mangiava spesso, come scoprii quando ebbi l’abitudine di dormire da lei, lasciandone io credo deliberatamente cadere resti del bianco fritto dalla bocca

Guglielmo Petroni

Il 29 aprile del 1993 muore a Roma Guglielmo Petroni Gli uomini temono il proprio avvenire, ma è del passato che debbono aver paura. Se non lo sanno ritrovare in tutta la sua realtà, non trovano se stessi, ed il loro avvenire è l'incognito. (La morte del fiume)

Buonanotte del 28 aprile 2016

La memoria delle immagini si deposita in noi ed è quella a cui leghiamo i sentimenti. — Vittorino Andreoli

Nenad Bacanovic

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Solitudine

Ma non è necessario essere artisti per desiderare, di tanto in tanto, qualche momento di solitudine. Ognuno ha bisogno di un luogo in cui essere solo, lontano dalle richieste e persino dagli sguardi degli altri, che anche quando sono sguardi animati dall’affetto e dalle migliori intenzioni, sono pur sempre sguardi, e gli sguardi prendono le misure, soppesano, anche involontariamente esprimono giudizi. C’è bisogno di un luogo che sia soltanto proprio. Perché essere soli è stare alla presenza di se stessi. Per qualcuno può essere un’esperienza meravigliosa e per qualcun altro, forse, un incubo. A qualcuno basta un giorno, o una settimana, a qualcuno servono mesi, forse anni. A qualcun altro, è sufficiente un solo istante per essere colto dallo sgomento. Ma non avercelo proprio mai, questo bisogno, nel corso della vita, a me pare sospetto: come fidarsi di chi non si fida di se stesso? Perché avere paura della solitudine vuol dire avere paura di quello sconosciuto che si cela dietro il nos

Buonanotte del 27 aprile 2016

Credo solo agli atti. Ai piccoli atti. Piccolissimi, cazzuti. Quelli che fanno la felicità del giorno e del perimetro, niente di più. — Daniel Pennac, Signori bambini

Edward Dugmore

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Edward Dugmore

La morosetta

All’inizio quindi era la scrittura, non concepita come esercizio solitario - nessun diario nella mia infanzia e nemmeno nella gioventù, ma come esperienza da condividere. Insomma, ci voleva qualcuno che leggesse quel che scrivevo. La prima occasione che mi si presentò fu, attorno ai quindici anni, una morosetta cui, più che parlare, stante l’innata timidezza, iniziai a scrivere appassionate lettere di cui spero non esista più traccia. La morosetta a un certo punto se ne trovò un altro, un tipo pratico che non aveva molta dimestichezza con le lettere: possedeva però un motorino e tanto bastò per chiudere la storia. Patii il giusto, riversando la mia sofferenza in poesie strazianti: del loro destino non so più niente, anche se spero abbiano fatto la stessa fine delle lettere di cui sopra. Andrea Vitali

Buonanotte del 26 aprile 2016

Penso sempre che ogni cosa durerà in eterno, ma non è mai così. In realtà, niente esiste per più di un istante, tranne ciò che custodiamo nella memoria. Cerco sempre di conservare dentro di me ogni momento - preferirei morire piuttosto che dimenticare. — Sam Savage, Firmino

Liz Doyle

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Liz Doyle

Conversazioni in Sicilia

Ma forse non ogni uomo è uomo; e non tutto il genere umano è genere umano. Questo è un dubbio che viene, nella pioggia, quando uno ha le scarpe rotte, e non più nessuno in particolare che gli occupi il cuore, non più una vita sua particolare, nulla più di fatto e nulla da fare, nulla neanche da temere, nulla più da perdere, e vede, al di là di se stesso, i massacri del mondo. Un uomo ride e un altro piange. Tutti e due sono uomini; anche quello che ride è stato malato, è malato; eppure egli ride perché l’altro piange. Egli può massacrare, perseguitare, e uno che, nella non speranza, lo vede che ride sui giornali, non va con lui che ride ma semmai piange, nella quiete, con l’altro che piange. Non ogni uomo è uomo, allora. Uno perseguita e uno è perseguitato; e genere umano non è tutto il genere umano, ma quello soltanto del perseguitato. Elio Vittorini

Jeanne-Marie Leprince de Beamont

Il 26 aprile del 1711, nasce a Rouen Jeanne-Marie Leprince de Beamont Il mostro le domandava se voleva essere sua moglie, e rimaneva mortificatissimo quand'essa rispondeva di no. (La bella e la bestia)

Buonanotte del 25 aprile 2016

Nella vita accadono tante cose. Avvenimenti terribili, che poi all'improvviso cambiano. Spesso si trasformano in opportunità, in nuove occasioni. Il segreto è saperle riconoscere. — Dal libro “La custode del miele e delle api” - Cristina Caboni

Questa è l’acqua

Qui la morale, la religione, il dogma o le grandi domande stravaganti sulla vita dopo la morte non c’entrano. La Verità con la V maiuscola riguarda la vita prima della morte. Riguarda il fatto di toccare i trenta, magari i cinquanta, senza il desiderio di spararsi un colpo in testa. Riguarda il valore vero della vera cultura, dove voti e titoli di studio non c’entrano, c’entra la consapevolezza pura e semplice: la consapevolezza di ciò che è così reale e essenziale, così nascosto in bella vista sotto gli occhi di tutti da costringerci a ricordare di continuo a noi stessi: «Questa è l’acqua, questa è l’acqua». David Foster Wallace

Buonanotte del 24 aprile 2016

L’ultima rivoluzione rimasta in sospeso è quella dell’immaginario: dobbiamo essere capaci di immaginare in quale mondo e società vogliamo vivere, e se vogliamo essere cittadini o consumatori. — Luis Sepulveda

Scott Naismith

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Scott Naismith (Scottish, b. 1978, South Lanarkshire, Scotland) - Consonance And Disonance, 2013

Sistemazione

Un impiego a vita non è mica male. Veramente. Tutti son pronti ad ammettere che ad una posizione sicura nel mondo si collegano cento piccole bellezze, piacevolezze e comodità, come ad esempio la gradevole riposante qualità di membro del circolo di cultura letteraria. Chi ha una sistemazione si può permettere delle simpatiche serate in birreria. Il reddito fisso va la sera al concerto o al teatro. Il buon stipendio partecipa con entusiasmo e sicuro di sé ai balli in maschera. Eppure vi sono, connesse alla vita dell’impiego sicuro, diverse cose sgradevoli, tra l’altro la lenta distruzione della salute fisica e spirituale. Si intende qui ricordare timidamente il sistema nervoso. Robert Walser

Buonanotte del 23 aprile 2016

Non posso prendere impegni superiori alle mie debolezze. — Ennio Flaiano

Nathan Pankratz

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Nathan Pankratz

Camillo Sbarbaro

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Ora che sei venuta Ora che sei venuta, che con passo di danza sei entrata nella mia vita quasi folata in una stanza chiusa - a festeggiarti, bene tanto atteso, le parole mi mancano e la voce e tacerti vicino già mi basta. Il pigolìo così che assorda il bosco al nascere dell'alba, ammutolisce quando sull'orizzonte balza il sole. Ma te la mia inquietudine cercava quando ragazzo nella notte d'estate mi facevo alla finestra come soffocato: che non sapevo, m'affannava il cuore. E tutte tue sono le parole che, come l'acqua all'orlo che trabocca, alla bocca venivano da sole, l'ore deserte, quando s'avanzavan puerilmente le mie labbra d'uomo da sé, per desiderio di baciare...

Christopher Kuhn

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Christopher Kuhn , Chubby Rain

Perfect love

In cuor loro tutti conoscono l’amore perfetto, perché il cuore umano è un canale attraverso cui l’amore assoluto si riversa nel mondo. Ma i rapporti umani sono un’espressione imperfetta di quell’amore. Questo crea un doloroso divario tra l’amore perfetto del nostro cuore e il modo imperfetto e incompleto in cui lo esprimiamo nei nostri rapporti. Se siamo convinti che l’amore umano debba essere quello che non è (cioè assolutamente incondizionato), rimaniamo delusi e finiamo per diffidare dell’amore. Proviamo rancore verso gli altri perché non ci amano nel modo giusto o verso noi stessi perché pensiamo di non meritare l’amore. Tutto questo crea una ferita universale: la sensazione di non essere amati per quello che siamo. John Welwood (Perfect love, imperfect relantionships)

Eugenio Colorni

Il 22 aprile del 1909 nasce a Milano il politico e filosofo Eugenio Colorni Amare nel senso vero della parola significa considerare il proprio oggetto come supremamente altro, quindi sempre nuovo, sempre sconosciuto, ogni volta conosciuto di nuovo e con sorpresa in una parola, imprevisto, vivo. (La malattia della metafisica)

Buonanotte del 21 aprile 2016

La vita è fatta strana, ci obbliga spesso a sopportare dolori grandi e richiede subito la nostra presenza nel mondo senza darci il tempo di metabolizzarli e capirli… — Dal libro “Samhain” - Andrea Righi

Sandy Plotnikoff

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Sandy Plotnikoff

Il Senzanome

Come cambiare? Ognuno a suo modo, ognuno nel suo piccolo mondo evitando la violenza nei rapporti con il proprio vicino, eliminando le inutilità del consumismo, rendendosi conto delle gioie di cui si può godere: sposiamo delle donne meravigliose e poi non le guardiamo mai in faccia perché non abbiamo tempo, facciamo dei figli e li parcheggiamo negli asili o davanti alla TV invece di stare con loro. Il primo passo è prendere coscienza che le cose non vanno e poi piano piano, ogni giorno con coscienza cercare di fare un passo in qualche direzione. L’ultimo libro che ho scritto è un’abdicazione dalla politica. Le soluzioni ai problemi dell’umanità non verranno dalla politica. Non ce le possiamo a spettare nemmeno dalle religioni isitituzionalizzate. Per cui io mi aspetto una sorta di silenziosa rivoluzione che passa attraverso l’Asia, L’Africa. Dai no global – che nella loro simpatica diversità , nel loro pot-pourri di esistenza fanno convivere la difesa delle balene con l’idea della bi

Charlotte Brontë

Il 21 aprile del 1816 nasce a Thorton la scrittrice inglese Charlotte Brontë In tutte le donne c'è la pazzia di covare un amore segreto che, se non corrisposto e ignorato, distrugge la vita che lo alimenta, se scoperto e corrisposto, conduce come un ignis fatuus in paludi selvagge, senza salvezza. (Jane Eyere)

Buonanotte del 20 aprile 2016

La mia solitudine non dipende dalla presenza o assenza di persone, al contrario, io odio chi ruba la mia solitudine, senza, in cambio, offrirmi una vera compagnia. — Nietzsche

Nicolas Cotton

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Nicolas Cotton , Theme, 2008.

Mysterium coniunctionis

Se i sintomi si sono ormai esternati sotto forma di insania socio-politica, allora non è più possibile convincere nessuno che il conflitto è presente nell’animo di ciascuno, perché ormai ognuno sa bene dove si trovi il nemico. Quindi si verifica proprio quel conflitto, che nell’anima di chi è capace di discernimento rimane un fenomeno interno alla psiche, ma che sul piano della proiezione si trasforma in divisione politica e in violenza assassina. Per arrivare a tali conseguenze sarà sufficiente persuadere a fondo l’individuo che la sua anima e la psicologia in generale sono prive di significato e di valore. Occorre che da tutti i pulpiti le autorità gli spieghino che ogni salvezza può unicamente provenirgli dall’esterno e che il senso della sua esistenza si trova solo nella “comunità”; in tal modo lo si condurrà senza difficoltà là dove la sua natura lo conduce sin troppo facilmente: nella terra dell’infanzia, dove si pongono esclusivamente pretese agli altri, e dove, se uno sbaglia,

Buonanotte del 19 aprile 2016

Non ci si può liberare dell'abitudine buttandola fuori dalla finestra, bisogna farle scendere le scale un gradino alla volta. — Giorgio Gaber, L’abitudine (“E pensare che c'era il pensiero”, 1995)

Kurt Jackson

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Kurt Jackson (British, b. 1961, Blandford, Dorset, UK) - Sand In Your Ears And Eyes, 2010 

La notte

Amo appassionatamente la notte. L'amo come si ama la patria o l'amante, di un amore istintivo, profondo, invincibile. L'amo con tutti i miei sensi, con gli occhi che la vedono, con l’odorato che la respira, con le orecchie che ne ascoltano il silenzio, con tutta la mia carne che le tenebre accarezzano. Le allodole cantano nel sole, nel cielo sereno, nell’aria calda, nell’aria fresca dei chiari mattini. Il gufo fugge nell'oscurità, nera macchia che passa attraverso lo spazio nero, e, rallegrato, inebriato dalla nera immensità, lancia il suo strido vibrante e sinistro. Il giorno mi stanca e m'annoia. È brutale e rumoroso. Mi alzo a fatica, mi vesto svogliatamente, esco di cattivo umore, e ogni passo, ogni movimento, ogni gesto, ogni parola, ogni pensiero mi stancano come se sollevassi un pesante fardello. Ma quando il sole tramonta m'invade una gioia confusa, una gioia di tutto il corpo. Mi sveglio, mi animo. A mano a mano che l’ombra s'infittisce mi sento un

Buonanotte del 18 aprile 2016

Si può avere un grande incendio nella propria anima, eppure nessuno è mai venuto a scaldarsi. I passanti vedono solo un filo di fumo dal camino e continuano sulla loro strada. — Vincent Van Gogh

Zhuang Hong-Yi

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Zhuang Hong-Yi aka Zhuang Hongyi 庄红艺 (Chinese, b. 1962, ShiChuan, China, based Netherlands) - Untitled, 2015

La promessa

E così alla fine tutti tornano perché riemerge la nostalgia dell’inizio. Tornano quando non c’è più bisogno, quando il sole di mezzogiorno ha ormai asciugato l’acqua sulla sabbia del mare al tramonto, quando il vento anziché bussare lieve spacca i vetri la notte, quando è inesorabilmente tardi. Un attimo dopo che ci si è abituati all’assenza, come la luce accesa alle sette del mattino, la felicità che va a giocare d’azzardo e perde tutto per strada. Le persone dovresti amarle quando il loro cuore ne ha il desiderio e non quando conviene, e se proprio non ce la fai, se non puoi ricambiare questo desiderio, se non le puoi amare, devi lasciarle in pace. Se non si è stati in grado di restare al momento giusto non si deve inventare un momento giusto per tornare. Non si scippano sorrisi in ritardo. Le curve dei sorrisi fanno girare la testa all’amore, quelle dell’arcobaleno incantano l’anima della pioggia fermandola, ma ciò che di prezioso è ignorato si dilegua alla svelta. In un’altra vita

Ben Hecht

Il 18 aprile del 1964, muore a New York lo scrittore, commediografo, saggista e regista cinematografico statunitense Ben Hecht (Premio Oscar 1929 e 1935) Pretendere di stabilire quello che accade nel mondo leggendo il giornale è come cercare di capire che ora è osservando le lancette dei secondi di un orologio. L'amore è il mago che tira fuori l'uomo dal suo stesso cappello. (Ben Hecht, frasi celebri)

Paul Klee

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Three Flowers, 1920

Vera

Non lo nascondo: sono così disabituato all'idea della gente – ti prego, capiscimi – così disabituato, che i primi minuti del nostro incontro mi sembravano uno scherzo, un travestimento ingannevole… Ci sono solo alcune cose di cui è difficile parlare: si scuote il loro meraviglioso polline toccandole con le parole… Sì, ho bisogno di te, del mio racconto di fate. Perché tu sei l'unica persona a cui posso parlare del grido di una nuvola, del canto di un pensiero e del fatto che quando oggi sono andato a lavorare e ho visto ogni girasole in faccia, mi hanno sorriso anche loro con i loro semi. — Vladimir Nabokov nella sua prima lettera alla moglie Vera 

Konstandinos Kavàfis

Il 17 aprile 1863, nasce ad Alessandria d'Egitto Konstandinos Kavàfis E là sul modesto plebeo  letto   ebbi il corpo  d'amore, ebbi le labbra  voluttuose e vermiglie  dell'ebbrezza -  vermiglie di tale  ebbrezza che pure  adesso,  mentre ne  scrivo dopo tanti anni,  nella casa solitaria, mi  sento   di nuovo  inebriare. (Una notte)

Buonanotte del 16 aprile 2016

Ognuno deve coltivare dentro di sé una serie di qualità che possono sembrare in contraddizione, come per esempio: innocenza, autocontrollo, fede, audacia… Attivare la magia richiede molto coraggio, anche una certa purezza e un profondo lavoro su se stessi. — Alejandro Jodorowsky

Jeanie Gooden

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Jeanie Gooden

Mario Luzi

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Questa felicità Questa felicità promessa o data m’è dolore, dolore senza causa o la causa se esiste è questo brivido che sommuove il molteplice nell’unico come il liquido scosso nella sfera di vetro che interpreta il fachiro. Eppure dico: salva anche per oggi. Torno torno le fanno guerra cose e immagini su cui cala o si leva o la notte o la neve uniforme del ricordo.

Domenico Balestrieri

Il 16 aprile del 1714, nasce a Milano Domenico Balestrieri (Ha tradotto in milanese la Gerusalemme Liberata) De ignoranza ghe n'è propri a balocch e, per quistalla, no ghe va sudor; e l'è per quest ch'en veden minga pocch che la cobbien col titol de dottor. (Sora l'ignoranza) Di ignoranza ce n'è proprio a iosa e, per acquistarla, no occorre sudore; ed è per questo che ne vediamo molti che l'accoppiano al titolo di Dottore.

Buonanotte del 15 aprile 2016

Il camminare presuppone che a ogni passo il mondo cambi in qualche suo aspetto e pure che qualcosa cambi in noi. — Italo Calvino

Nenad Bacanovic

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Stregati

Il gesto dell'abbraccio amoroso sembra realizzare, per un momento, il sogno di unione totale con l'essere amato. Oltre all'accoppiamento (e al diavolo l'Immaginario), vi è quest'altro abbraccio, che è una stretta immobile: siamo ammaliati, stregati: siamo nel sonno, senza dormire; siamo nella voluttà infantile dell'addormentamento: è il momento delle storie raccontate, della voce che giunge a ipnotizzarmi, a straniarmi, è il ritorno alla madre (nell'amorosa quiete delle tue braccia, dice una poesia musicata da Duparc). In questo incesto rinnovato, tutto rimane sospeso: il tempo, la legge, la proibizione: niente si esaurisce, niente si desidera: tutti i desideri sono aboliti perché sembrano essere definitivamente appagati. — Frammenti di un discorso amoroso - Roland Barthes

Felicita Frai

Il 15 aprile del 2010, muore a Milano la pittrice e scrittrice Felicita Frai All'età di quasi cento anni devo tutto il senso della mia vita nell'arte ad un unico motivo realizzato con l'olio, la tempera, l'acquarello, la grafica e con tutti i modi di esprimersi dipingendo: l'immagine femminile in infinite variazioni. (Autobiografia)

Robert Atkinson Westall

Il 15 aprile del 1993, muore a Lymm, Robert Atkinson Westall Rudi sentiva di far parte del loro complotto. Chi poteva più dire di stare da qualche parte? Quei ragazzi stavano tradendo il popolo britannico? E lui stava forse tradendo i tedeschi? Se quei ragazzi non gli avessero sparato, facendolo precipitare, probabilmente sarebbe morto da tempo. (Una macchina da guerra)

Buonanotte del 14 aprile 2016

Il cinema è bello se riesce a leggere la realtà. — Ettore Scola

Paul Klee

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Le Cirque ambulant ( The Traveling Circus) - Paul Klee 1940 - German-Swiss 1879-1940 - Lithograph - Musée d'Art de São Paulo

Scrivi

Scrivi, ti prego. Due righe sole, almeno, anche se l’animo è sconvolto e i nervi non tengono più. Ma ogni giorno. A denti stretti, magari delle cretinate senza senso, ma scrivi. Lo scrivere è una delle più ridicole e patetiche nostre illusioni. Crediamo di fare cosa importante tracciando delle contorte linee nere sopra la carta bianca. Comunque, questo è il tuo mestiere, che non ti sei scelto tu ma ti è venuto dalla sorte, solo questa è la porta da cui, se mai, potrai trovare scampo. Scrivi, scrivi. Alla fine, fra tonnellate di carta da buttare via, una riga si potrà salvare. (Forse). Dino Buzzati

Buonanotte del 13 aprile 2016

La neve è intrinsecamente nostalgica. Ti spinge a viaggiare indietro nel tempo e pensare alla tua vita. Credo che abbia a che fare con il modo in cui avvolge la realtà, è come se cancellasse il presente un puntino alla volta. E questo lascia spazio al passato. — Tomer Hanuka

Civiltà

Vi è molto di folle nella vostra cosiddetta civiltà. Come pazzi voi uomini bianchi correte dietro al denaro, fino a che ne avete così tanto, che non potete vivere potete vivere abbastanza a lungo per spenderlo. Voi saccheggiate i boschi e la terra, sprecate i combustibili naturali. Come se dopo di voi non venisse più alcuna generazione, che ha altrettanto bisogno di tutto questo. Voi parlate sempre di un mondo migliore mentre costruite bombe sempre più potenti per distruggere quel mondo che ora avete. (Tatanga Mani, capo indiano della tribù degli Sioux Oglala, conosciuto come Toro Seduto)

Buonanotte del 12 aprile 2016

Non serve strappare le pagine della vita, basta saper voltar pagina e ricominciare. — Jim Morrison

Gerhard Richter

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Gerhard Richter

Manifesto dei Diritti della Terra

Il grande Capo che sta a Washington ci manda a dire che vuole comprare la nostra terra. Il grande Capo ci manda anche espressioni di amicizia e di buona volontà. […] Ma noi consideriamo questa offerta, perché sappiamo che se non venderemo, l’uomo bianco potrebbe venire con i fucili a prendere la nostra terra… Le mie parole sono come le stelle e non tramontano. Ma come potete comprare o vendere il cielo, il colore della terra? Questa idea è strana per noi. Noi non siamo proprietari della freschezza dell’aria o dello scintillio dell’acqua: come potete comprarli da noi? Ogni parte di questa terra è sacra al mio popolo. Ogni ago scintillante di pino, ogni spiaggia sabbiosa, ogni goccia di rugiada nei boschi oscuri, ogni insetto ronzante è sacro nella memoria e nella esperienza del mio popolo. La linfa che circola negli alberi porta le memorie dell’uomo rosso. I morti dell’uomo bianco dimenticano il paese della loro nascita quando vanno a camminare tra le stelle. Noi siamo parte dell

Buonanotte del 11 aprile 2016

Non esiste la mancanza di tempo, esiste la mancanza di volontà. Perché quando le persone veramente vogliono, il tramonto diventa alba; martedì diventa sabato e un momento diventa un’opportunità. — Gustavo Adriàn

L'amore

L'amore è molto complicato. È la cosa più straordinaria e al tempo stesso la peggiore che possa capitare. Un giorno lo scoprirai. L'amore può fare molto male. Questo non significa che si debba aver paura di cadere, e soprattutto di precipitare nella voragine dell'amore, perché l'amore è anche bellissimo ma, come tutto ciò che è bello, abbaglia e fa male agli occhi. È per questo che spesso, dopo, si finisce per piangere. — Dal libro “La verità sul caso Harry Quebert” - Joel Dicker

Primo Levi

L' 11 aprile del 1987, muore a Torino Primo Levi Se si escludono istanti prodigiosi e singoli che il destino ci può donare, l'amare il proprio lavoro (che purtroppo è privilegio di pochi) costituisce la migliore approssimazione concreta alla felicità sulla terra: ma questa è una verità che non molti conoscono. (La chiave a stella)

Buonanotte del 10 aprile 2016

Il primo livello di sapienza è saper tacere, il secondo è saper esprimere molte idee con poche parole, il terzo è saper parlare senza dire troppo e male. Si deve parlare solo quando si ha qualcosa da dire, che valga veramente la pena, o, perlomeno, che valga più del silenzio. — Hernàn Huarache Maman

Paul Klee

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Paul Klee, “Lonely Flower,” 1934

Troppi paradisi

La serenità è un prodotto aritmetico, l'interno moltiplicato per l'esterno; più uno dei fattori, per esempio l'interno, ha un numero elevato, più l'altro fattore (in questo caso il contributo esterno) può essere basso. Etimologicamente, ‘sereno’ è collegato con ‘asciutto’. — Walter Siti

Kahlil Gibran

Il 10 aprile del 1931, muore a New York il poeta libanese Kahlil Gibran Credere è una bella cosa, ma mettere in atto le cose in cui si crede è una prova di forza. Sono molti coloro che parlano come il fragore del mare, ma la loro vita è poco profonda e stagnate. (Segreti nel cuore, da La tempesta )

Buonanotte del 9 aprile 2016

Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone, mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza. — Nanni Moretti, Caro Diario

Tom Climent

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Tom Climent

James Joyce

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1932 Da tenebra antica un bimbo è nato: di gioia e dolore ho il cuore straziato. Sereno in culla giace il vivente. Che amore e pietà lo rendan vedente. Sua giovane vita è fiato su vetro: un mondo non era, già passa, sta dietro. Un bimbo che dorme: un vecchio è andato. Perdona tuo figlio, padre abbandonato.

Dante Gabriele Rossetti

Il 9 aprile del 1882, muore a Birchington Dante Gabriele Rossetti La fanciulla beata s'affacciò Sull'aurea soglia del Cielo: assai più fondi i gravi occhi azzurri di un'acqua profonda perfino. (La fanciulla beata)

Buonanotte del 8 aprile 2016

Si dice che ci siano vari modi di mentire, ma il più ripugnante di tutti è dire la verità, tutta la verità, però occultando l'anima dei fatti. Perché i fatti sono sempre vuoti, sono recipienti che prendono la forma del sentimento che li riempie. — Juan Carlos Onetti

Ladislav Hodný

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Ladislav Hodný

Omicidi e violenze in famiglia: è una questione culturale, altro che gender

Un padre che uccide i figli e si suicida e un uomo che dà fuoco alla compagna, incinta, e poi scappa. Del primo si dice che avesse problemi economici e del secondo chissà se si dirà che è stato solo un “raptus” e che in realtà non voleva. Due uomini italiani, di certo non musulmani, che trovano sulla stampa quantomeno una maggiore “comprensione” che ad altri, stranieri, non è mai concessa… Chissà se… gli animatori del Family Day si chiedono come mai nelle famiglie “tradizionali” avvengano simili delitti. Chissà se a chiederselo sono quelli che “difendiamo i bambini dal gender”. Hubert e Giulia, di 13 e 8 anni, di certo non sono stati uccisi dal Gender. Carla non è stata ustionata, e il suo bimbo non è stato quasi ucciso, dal Gender… Che i figli siano uccisi da una donna o un uomo dovrà essere chiaro che si tratta di cultura del possesso. Perché se non ritieni che i figli siano “tuoi” non vedo perché tu debba decidere di portarteli nella tomba. E non mi dite che si tratta di foll

Buonanotte del 7 aprile 2016

Non reagire è una reazione: siamo altrettanto responsabili di ciò che non facciamo. — Jonathan Safran Foer, “Se niente importa“

Hans Hartung

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Hans Hartung

Regina Olsen

Era una fanciulla deliziosa, una natura amabile, quasi fatta apposta perché una malinconia come la mia potesse trovare l'unica gioia nell'incantarla. Graziosa ella era veramente la prima volta che la vidi: graziosa nel suo abbandono, era commovente in senso nobile, non senza una certa sublimità nell'ultimo momento della separazione. Infantile dal principio alla fine e, malgrado la testolina furba, una cosa trovai sempre in lei, una cosa che vale per me un elogio eterno: silenzio e interiorità. E un potere essa aveva: uno sguardo adorante, qundo supplicava, che avrebbe potuto commuovere i sassi. E sarebbe stata una beatitudine poterle incantare la vita, una beatitudine vedere la sua beatitudine indescrivibile. — Søren Kierkegaard ricorda Regina Olsen

Buonanotte del 6 aprile 2016

Le idee non fanno paura a chi ne ha. — Vasco Pratolini

Gus Gracey

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Gus Gracey

Memoria

Si deve cominciare a perdere la memoria, anche solo a brandelli di ricordi, per capire che in essa consiste la nostra vita. Senza memoria la vita non è vita. La nostra memoria è la nostra coerenza, la nostra ragione, i nostri sentimenti, persino il nostro agire. Senza di essa non siamo nulla. (Non mi resta che aspettare l'amnesia finale, quella che può cancellare una vita intera, come fu per mia madre). Questo passo commovente e spaventoso tratto dalle memorie di Bunuel solleva interrogativi fondamentali: clinici, pratici, esistenziali, filosofici. Che genere di vita (se di vita si può parlare), di mondo, di sé, rimane in una persona che ha perduto la maggior parte della memoria e con essa il suo passato e i suoi ormeggi nel tempo? — Oliver Sacks, L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello

Giovanni Pascoli

Il 6 aprile del 1912, muore a Bologna Giovanni Pascoli E' dentro noi un fanciullino che non solo ha brividi, ma lagrime ancora e tripudi suoi. Quando la nostra età è tuttavia tenera, egli confonde la sua voce con la nostra, e dei due fanciulli che ruzzano e contendono tra loro, e, insieme sempre, temono sperano godono piangono, si sente un palpito solo, uno strillare e un guaire solo. (Il fanciullino)

Georges Mathieu

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Georges Mathieu

Scarabeus

Lei si ricorderà che quando mi sedetti al tavolo per abbozzare il disegno dello scarabeus, nel luogo dove la tengo abitualmente la carta non c’era. Guardai nel cassetto: non ne trovai. Cercai nelle mie tasche, sperando di trovare una vecchia lettera, e la mia mano incontrò la pergamena. Mi addentro tanto nei dettagli circa il modo in cui arrivò nelle mie mani perché quelle circostanze mi hanno singolarmente colpito. Indubbiamente lei mi riterrà un sognatore - ma avevo già trovato una specie di connessione. Avevo messo insieme due anelli di una grande catena. Un battello naufragato su una costa e poco lontano una pergamena - e non un pezzo di carta - con sopra il disegno di un teschio. Mi chiederà quale sia la relazione. Rispondo che il teschio o la testa di morto è il ben noto emblema dei pirati. Sempre in tutte le loro imprese hanno issato la bandiera con il teschio. Ho detto che si trattava di pergamena e non di carta; e la pergamena è una cosa che dura, quasi indistruttibile.

Giuseppe Marotta

Il 5 aprile del 1902, nasce a Napoli Giuseppe Marotta Ah, come si diventa preziosi, in Italia, dopo la morte! Non vedo l'ora di estinguermi, per essere commemorato, descritto, lodato, eccetera: per sapere finalmente chi ero. (Coraggio, guardiamo, Premio Bagutta 1954)

Buonanotte del 4 aprile 2016

Quando intendi dire quello che dici e dici esattamente quello che intendi, non hai bisogno di alzare la voce. — Cit.

Federica Dubbini

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Federica Dubbini

In una lontana città

…il cielo è così alto. Nuvole che fluttuano pigre, mi sembra di poterle toccare con una mano. Com'è misterioso, il cielo… esiste da sempre, lassù, trascendendo il tempo. L'eternità… forse è il cielo stesso… Sicuramente, nessuno può diventare veramente un adulto… Tutti quanti, nel profondo del cuore, sono ancora i bambini che erano un tempo. Proprio come questo cielo… Il tempo ci fa solo credere di essere diventati adulti… Essere adulti significa essere legati da catene che imprigionano anche il cuore dei bambini, che è libero. — Jirō Taniguchi

Max Frisch

Il 4 aprile 1991, muore a Zurigo il romanziere e drammaturgo svizzero Max Frisch Colui che è affamato non ha scelta. Il suo spirito non proviene da dove lui vorrebbe, ma viene dalla fame. ..... Chi non si occupa di politica ha già preso quella decisione politica che voleva risparmiarsi: serve il partito al potere. (Diario d'antepace)

Buonanotte del 3 aprile 2016

Amo le persone che leggono. Penso che siano molto umili. Quando qualcuno legge, sta essenzialmente ammettendo che vuole di più, che il mondo non è abbastanza per lui. Vuole più conoscenza, più esperienza. Di qualsiasi cosa sia la vita, la persona che legge vuole di più. — Nicholas Browne

Nenad Bacanovic

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Condanna

E quei quattro minuti in cui nasce e muore la creatività, il senso supremo della canzone di cui tu hai sempre sottolineato l’importanza? Devo essere spagnolesco, devo essere incredibile, non credibile, devo essere non credibile, ma sono quei quattro minuti in cui tu veramente nasci e muori e ne hai la sensazione. Scrivere quella cosa, in quel momento lì, nel momento in cui la inizi a scrivere, sai che stai nascendo poi sai che stai vivendo, poi la finisci e sai che sei morto. Ed è vero, è talmente vero quanto può sembrare ipocrita e incredibile dirlo; è tanto vero quanto può sembrare ipocrita e falso, è tanto vero quanto può sembrare falso. Tanto ero quanto può sembrare falso. Tanto pare falso, tanto è vero. Lascio questa condanna a chi leggerà o ascolterà. — Pasquale Panella

Buonanotte del 2 aprile 2016

Che poi anche Freud alla fine avrà pensato... “ma fate un po’ come cazzo vi pare. — Woddle

Primo Levi

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L'approdo Felice l’uomo che ha raggiunto il porto, che lascia dietro di sè mari e tempeste, i cui sogni sono morti o mai nati, e siede a bere all’osteria di Brema, presso al camino, ed ha buona pace. Felice l’uomo come una fiamma spenta, felice l’uomo come sabbia d’estuario, che ha deposto il carico e si è tersa la fronte, e riposa al margine del cammino. Non teme né spera né aspetta, ma guarda fisso il sole che tramonta.

Buonanotte del 1 aprile 2016

Eppure bisognerebbe proprio che ogni uomo avesse almeno un posto dove andare. Poiché c’è un momento in cui bisogna andare assolutamente da qualche parte. — Fëdor Dostoevskij

Adolph Gottlieb

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Adolph Gottlieb

Promettere

Si possono promettere azioni ma non sentimenti: questi infatti sono involontari. Chi promette a qualcuno amore eterno, odio eterno o eterna fedeltà, promette qualcosa che non è in suo potere; può invece ben promettere quelle azioni che normalmente sono la conseguenza dell'amore, dell'odio, della fedeltà, ma che possono derivare anche da altri motivi: poiché molte sono le vie e i motivi che conducono a un'azione. Promettere di amar sempre qualcuno significa dunque: finché ti amerò, compirò nei tuoi confronti le azioni dell'amore; se cesserò di amarti, tu continuerai a ricevere da me le stesse azioni, anche se per motivi diversi; cosicché agli occhi degli altri rimane l'apparenza che l'amore sia sempre lo stesso, che non sia cambiato. Si promette dunque la durata della parvenza dell'amore, quando senza accecarsi da soli si giura a qualcuno amore eterno. via - tumblr

Driss Chraibi

Il 1 aprile 2007, muore nella sua residenza nella Dròme (sud-est Francia) Driss Chraibi No, non sono spergiuro. Sono di qui e qui morirò. L'Islam vi è fiorito come da nessuna altra parte del mondo. Ma per fiorirvi, l'ha saccheggiata, ha ucciso molti suoi figli, con le mani di coloro che hanno parlato in Nome Suo, in Nome di Dio! (La Mère du printemps)

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