Barriere e confini

Esplora il significato del termine: Non c’è dunque solo da stupirsi se molti paesi ex-absburgici si rivelano non meno duramente chiusi di altri paesi all’accoglienza dei dannati della terra che arrivano da ogni parte. Già molti decenni prima dell’immigrazione attuale molti di essi hanno avuto i loro sogni e progetti nazionalisti: il sogno della Grande Ungheria, della Grande Romania e altri ancora, ognuno dei quali presupponeva la sopraffazione del vicino. Inoltre la durata della Storia è lunga, affonda nei secoli, ma è anche breve, almeno alla mutevole e violenta superficie. Tito si stilizzava come un Francesco Giuseppe per la sua creazione di una Jugoslavia plurinazionale e unita in un senso di comune appartenenza e destino e tale essa per un certo periodo è stata, ad esempio nel periodo delle tensioni con l’Italia. Pochi decenni dopo, quell’unità si è infranta in una guerra atroce e fratricida, che ha reso i popoli balcanici ferocemente stranieri e nemici gli uni agli altri. Se serbi e croati si sono massacrati per qualche spostamento di frontiere, non è strano anche se è drammatico che ora chiudano le frontiere a genti lontane e indistinte.

— C. Magris - Ritorno asburgico: barriere e confini

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