Zibaldone

Chi dice assenza di piacere e di dispiacere dice noia… La noia corre sempre e immediatamente a riempire tutti i vuoti che lasciano negli animi dei viventi il piacere e il dispiacere; il vuoto cioè lo stato d’indifferenza e senza passione, non si dà in esso animo, come non si dava in natura secondo gli antichi. La noia è come l’aria quaggiù, la quale riempie tutti gli intervalli degli altri oggetti, e corre subito a stare là donde questi si partono, se altri oggetti non gli rimpiazzano… Or che vuol dire che il vivente, sempre che non gode né soffre, non può far che non si annoi? Vuol dire ch’e’ non può mai fare ch’e’ non desideri la felicità, cioè il piacere e il godimento. Questo desiderio quando e’ non è né soddisfatto, né direttamente contrariato dall’opposto del godimento è noia. La noia è il desiderio della felicità, lasciato per dir così, puro. Questo desiderio è passione. Quindi l’animo del vivente non può mai essere veramente senza passione.

— Giacomo Leopardi

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