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Visualizzazione dei post da giugno, 2017

Buonanotte del 30 giugno 2017

Non esiste vento a favore se non si conosce porto. Seneca

Thomas Zipp

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Thomas Zipp - Sleep, 2008

L'amore

Un giorno un vecchio mi disse: ”Quando incontri qualcuno, e questo qualcuno ti fa fermare il cuore per alcuni secondi: fai attenzione, questo qualcuno potrebbe essere la persona più importante della tua vita. Se gli occhi si incrociano e in quel momento c’è la stessa luce intensa tra loro: stai allerta, può essere la persona che stai aspettando dal giorno che sei nato. Se il tocco delle labbra è stato intenso, se il bacio è stato appassionante e gli occhi si sono riempiti di acqua in quel momento: rifletti, c’è qualcosa di magico tra voi. Se il primo e l’ultimo pensiero del giorno è per quella persona, se il desiderio di stare insieme arriva a stringerti il cuore: ringrazia Dio, ti ha mandato un dono divino…l’amore. Se un giorno doveste chiedere perdono l’uno a l’altro per qualche motivo e in cambio ricevere un abbraccio, un sorriso, una carezza fra i capelli e i gesti varranno più di mille parole: arrenditi, voi siete fatti l’uno per l’altro. Se per qualche motivo fosse triste, se

Franco Fontana

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Franco Fontana, Orizzonte,1976

Il colpo di grazia

Quel gesto che ella aveva impiegato qualcosa come dieci settimane per compiere, io lo accettai, è questa la cosa più sorprendente. Ora che lei è morta e che io ho cessato di credere ai miracoli, sono riconoscente a me stesso di aver baciato, almeno una volta, quella bocca e quei capelli ispidi. Quella donna, simile a un immenso paese conquistato in cui io mi fossi proibito di entrare, in ogni caso mi ricordo l’esatto grado di tepore che aveva quel giorno la sua saliva, e l’odore della sua viva pelle. E se mai avessi potuto amare Sofia con tutta la semplicità dei sensi e del cuore, sarebbe stato proprio in quel minuto in cui avevamo tutti e due un’innocenza da resuscitati. Ella palpitava contro di me, e nessun incontro femminile dovuto alla prostituzione o all’avventura mi aveva preparato a una simile violenta, orribile dolcezza. Marguerite Yourcenar

Buonanotte del 28 giugno 2017

A volte, non c'importa che ci sia stato un tempo prima di questo tempo. A volte, non c'importa che sia notte o giorno, che sia ora o poi. A volte ci basta stare dove siamo. Non perché il tempo si sia fermato o non sia ancora cominciato. È questo il tempo. Noi siamo qui. In questo momento circoscritto che si spalanca in una vita. — Jeannette Winterson - Lo spazio del tempo

Katherine Harvey

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Light and Water (by Katherine Harvey)

Campo di fame presso Jaslo

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Scrivilo. Scrivilo. Con inchiostro comune Su carta comune: non gli fu dato da mangiare, morirono tutti di fame. Tutti? Quanti? È un grande prato. Quand’erba È toccata a testa? Scrivi: non lo so. La storia arrotonda gli scheletri allo zero. Mille e uno fa sempre mille. Quell’uno è come se non fosse mai esistito: un feto immaginario, una culla vuota, un sillabario aperto per nessuno, aria che ride, grida e cresce, scala per un vuoto che corre giù in giardino, posto di nessuno nella fila. Siamo su quel prato, dove si è fatto carne. Ma il prato tace come un testimone corrotto. Assolato. Verde. Non lontano un bosco di legna da masticare, da bere sotto la corteccia - una razione di vista giornaliera, finché non si diventa ciechi. In alto un uccello traversava le labbra con l'ombra d'ali nutrienti. Le maschere si aprivano, dente batteva contro dente. Di notte nel cielo brillava una falce e mieteva per il pane sognato. Da icone annerite arrivavano in volo

Buonanotte del 27 giugno 2017

Sapientia: nessun potere, un po’ di sapere, un po’ di saggezza, e quanto più sapore possibile. — Roland Barthes, Lezione inaugurale

Seba Kurtis

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Untitled 2 from serie ‘Heartbeat’ by Seba Kurtis, 2012

Politici antichi

I politici antichi parlavano sempre di costumi e di virtù; i moderni non parlano d’altro che di commercio e di moneta. Ed è gran ragione, soggiunge qualche studente di economia politica, o allievo delle gazzette in filosofia: perché le virtù e i buoni costumi non possono stare in piedi senza il fondamento dell’industria; la quale provvedendo alle necessità giornaliere, e rendendo agiato e sicuro il vivere a tutti gli ordini di persone, renderà stabili le virtù, e proprie dell’universale. Molto bene. Intanto, in compagnia dell’industria, la bassezza dell’animo, la freddezza. l’egoismo, l’avarizia, la falsità e la perfidia mercantile, tutte le qualità e le passioni più depravatrici e più indegne dell’uomo incivilito, sono in vigore, e moltiplicano senza fine; ma le virtù si aspettano. Giacomo Leopardi dai Pensieri, XLIV

Buonanotte del 26 giugno 2017

I bianchi credono che la luna sia solo la luna: noi diciamo che è nostra nonna. Pensano che il tuono non sia altro che il tuono: noi lo chiamiamo nonno. Il sole è per loro una grande palla di fuoco: noi lo conosciamo come nostro fratello. — Proverbio dei Sioux

Tatsuoki Nambata

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Tatsuoki Nambata (Japanese, 1905-1997), Contemplation Wood, July 1982

Incantevole

Devo paragonarti a una giornata estiva? Tu sei più incantevole e mite. Impetuosi venti scuotono le tenere gemme di maggio e il corso dell’estate è fin troppo breve. Talvolta troppo caldo splende l’occhio del cielo e spesso il suo aureo volto è offuscato, e ogni bellezza col tempo perde il suo fulgore, sciupata dal caso o dal corso mutevole della natura. Ma la tua eterna estate non sfiorirà, né perderai possesso della tua bellezza; né morte si vanterà di coprirti con la sua ombra, poiché tu cresci nel tempo in versi eterni. Finché uomini respirano e occhi vedono, vivranno questi miei versi, e daranno vita a te. William Shakespeare - Sonetti, XVIII

Paul Michel Foucault

Il 26 giugno del 1984, muore a Parigi Paul Michel Foucault Mi piacerebbe che un libro non si assegnasse da sè quello statuto di testo cui la pedagogia o la critica sapranno ricondurlo; ma che avesse la scioltezza di presentarsi come discorso. (Storia della follia nell'età classica)

Garrett Pruter

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Il pettine

Detesto ogni tipo di scommessa. Non voglio correre il rischio di vincere. E ho un debole per le sconfitte, per gli sconfitti. Posso anche dirle che vado scoprendomi un certo amore alla rivoluzione: appunto perché è ormai sconfitta.” “Direi, senza la più lontana intenzione di offenderla, che il suo punto di vista è professionale: per il fatto di starci dentro, a difenderle, lei ha finito col credere che le istituzioni dello Stato borghese abbiano una possibilità di resistenza praticamente inesauribile. Ma non vede quel che succede nel nostro paese? I nodi vengono sempre al pettine.” “Quando c’è il pettine” disse malinconicamente Rogas. Leonardo Sciascia, Il contesto, Feltrinelli 1999.

Buonanotte del 24 giugno 2017

Ci sono passioni che divampano come incendi fino a quando il destino non le soffoca con una zampata, ma anche in questi casi rimangono braci calde pronte ad ardere nuovamente non appena ritrovano l'ossigeno. — Isabel Allende

Guillaume Apollinaire

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Il Ponte Mirabeau Sotto Pont Mirabeau la Senna va E i nostri amori potrò mai scordarlo C’era sempre la gioia dopo gli affanni Venga la notte suoni l’ora I giorni vanno io non ancora Le mani nelle mani restiamo faccia a faccia E sotto il ponte delle nostre braccia Stanca degli eterni sguardi l’onda passa Venga la notte suoni l’ora I giorni vanno io non ancora L’amore va come quell’acqua fugge L’amore va come la vita è lenta E come la speranza è violenta Venga la notte suoni l’ora I giorni vanno io non ancora Passano i giorni e poi le settimane Ma non tornano amori né passato Sotto Pont Mirabeau la Senna va Venga la notte suoni l’ora I giorni vanno io non ancora

Buonanotte del 23 giugno 2017

Lui la guardò. Dopo un po’ disse: Il problema non è sapere dove sei. Il problema è pensare che ci sei arrivato senza portarti dietro niente. Questa tua idea di ricominciare daccapo. Che poi ce l'abbiamo un po’ tutti. Non si ricomincia mai daccapo. Ecco il problema. Ogni passo che fai è per sempre. Non lo puoi annullare. Non puoi annullare niente. Capisci cosa intendo? — Cormac McCarthy, Non è un paese per vecchi

Mindy Shapero

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Mantieni

Mantieni i tuoi pensieri positivi Perché i tuoi pensieri diventano parole Mantieni le tue parole positive Perché le tue parole diventano i tuoi comportamenti Mantieni i tuoi comportamenti positivi Perché i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini Mantieni le tue abitudini positive Perché le tue abitudini diventano i tuoi valori Mantieni i tuoi valori positivi Perché i tuoi valori diventano il tuo destino. Mahatma Gandhi

Buonanotte del 22 giugno 2017

Io vivo, dunque io spero, è un sillogismo giustissimo. — Giacomo Leopardi

Mervyn Williams

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Mervyn Williams (New Zealand, b. 1940), Samba (Red)

L'isola di Arturo

Quelli come te, che hanno due sangui diversi nelle vene, non trovano mai riposo né contentezza; e mentre sono là, vorrebbero trovarsi qua, e appena tornati qua, subito hanno voglia di scappar via. Tu te ne andrai da un luogo all’altro, come se fuggissi di prigione, o corressi in cerca di qualcuno; ma in realtà inseguirai soltanto le sorti diverse che si mischiano nel tuo sangue, perché il tuo sangue è come un animale doppio, è come un cavallo grifone, come una sirena. E potrai anche trovare qualche compagnia di tuo gusto, fra tanta gente che s’incontra al mondo; però, molto spesso, te ne starai solo. Un sangue-misto di rado si trova contento in compagnia: c’è sempre qualcosa che gli fa ombra, ma in realtà è lui che si fa ombra da se stesso, come il ladro e il tesoro, che si fanno ombra uno con l’altro. Elsa Morante

Buonanotte del 21 giugno 2017

Che il tempo non passi perduto. — Dante Alighieri

Sandrine Kern

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Certezza

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- Sei tu certo allora che il nostro vascello è giunto ai deserti di Boemia? - Si, mio signore. E' Shakespeare, che, ne sono certa, non fu qualcun altro. Pochi fatti, una data, un ritratto quasi coevo... Ma può non bastare? Attendere una prova, già rapita dal Grande mare e sui lidi boemi in questo mondo gettata? Wisława Szymborska

Buonanotte del 20 giugno 2017

Nella solitudine il solitario divora se stesso, nella moltitudine lo divorano i molti. Ora scegli. — Friedrich Wilhelm Nietzsche

David Thomas

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David Thomas | Burlesque

Nell’anima

Nell’anima dell’uomo si alternano sistole e diastole, turbamento e tranquillitá, gioia e angoscia, speranza e disperazione. Fuori dell’anima dell’uomo (posto che esista un fuori) l’alternarsi delle stagioni. II brutto tempo e il sereno, la guerra e la pace, la rivoluzione e la restaurazione, il progresso tecnico e il presunto regresso morale, le belle arti e le brutte arti, l’opulenza e la fama presentano una gamma non meno differenziata. Che cosa muove l’uomo? La biologia o la dialettica? Eugenio Montale

Buonanotte del 19 giugno 2017

Il pensiero è come l'oceano, non lo puoi bloccare, non lo puoi recintare. — Lucio Dalla, Com'è profondo il mare, 1977

Michael Carini

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Erano...

Erano ancora nella fase più felice dell’amore. Erano pieni di illusioni coraggiose nei riguardi l’uno dell’altra, illusioni tremende, per le quali la comunione dell’io con l’io pareva su un piano in cui nessun’altra relazione umana importava. Pareva a entrambi di esservi arrivati con una innocenza straordinaria, come se una serie di puri casi li avesse spinti ad unirsi, tanti casi che alla fine erano costretti a concludere di esser fatti l’uno per l’altra. Francis Scott Fitzgerald, Tenera è la notte

Buonanotte del 18 giugno 2017

Siamo tutti per metà angelo e per metà demone... Paradiso e inferno... Un'anima in conflitto... La guerra santa tra ciò che è giusto e sbagliato si combatte nei nostri cuori. — Jester Makeitbetter

Lettera a L.

Oggi è il tuo compleanno. E la verità dei fatti è che non lo saprei, se tu non fossi in fin di vita o quasi, e me l’avessero fatto notare. Quello che sto scrivendo non è una confessione. Non seguirà nessuna richiesta di perdono. E’ un’ammissione di colpa o un dovere nei confronti di qualcuno, che non sei tu, che probabilmente mai mi leggerai e che se anche tu tornassi non ti farei comunque leggere queste righe. La verità è che sono stato sempre troppo impegnato dai miei pensieri, dai miei dolori e dalla mia necessità di riposare, dalla mia pigrizia, per poter dedicare del tempo a te. Una frase ricorrente in queste circostanze è: “Quanto vorrei tornare indietro per poter recuperare”. Non la scrivo né la penso. Sono piuttosto certo che se anche tornassi indietro con questa consapevolezza, con la lucidità della tua vecchiaia, non ti darei il tempo che dovrei dedicarti. Che non è tanto, ma non è nemmeno niente. A Pasqua mi hai regalato dei soldi…tanti soldi…troppi soldi…che rabbrividisco

Buonanotte del 17 giugno 2017

Quando si è parlato molto, si è detto sempre qualche cosa che sarebbe stato meglio tacere. — Confucio

Stefanie Jasper

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“7/20/13 #1” by Stefanie Jasper

James Schuyler

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Saluto Il passato è passato, e se uno ricorda quel che voleva fare e poi non ha fatto, non basta aver pensato di fare? Come quella raccolta di un esemplare di ciascuno che avevo escogitato, un esemplare di ogni tipo di trifoglio, margherita, hieracium che cresceva in quel campo dove stava il capanno e studiarli per un pomeriggio prima che appassissero. Il passato è passato. Saluto quel vario campo.

Buonanotte del 16 giugno 2017

Quando le parole perderanno il loro significato le persone perderanno la loro libertà. — Confucio

Jasper Johns

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Jasper Johns - Grey Alphabet 1956

Il trono dell'anima

Montagne. Montagne imponenti, cose che mutano in un lungo tempo. Cielo. Cielo azzurro. Una cosa visibile agli occhi, una cosa invisibile agli occhi. Sole. Una cosa unica. Acqua. Una sensazione piacevole. Il comandante Ikari. Fiori. Molte cose uguali, molte cose inutili. Cielo. Rosso, cielo rosso. Il colore rosso. Odio il colore rosso. Acqua che scorre. Sangue. L'odore del sangue. Una donna che non versa sangue. Un essere umano creato dalla terra rossa. Un essere umano creato da un uomo e da una donna. Città. Una cosa creata dall'uomo. Eva. Una cosa creata dall'uomo. Cos'è l'uomo? Una cosa creata da Dio. L'uomo è una cosa creata dall'uomo. Le cose che io possiedo sono una vita, uno spirito, la cosa che racchiude lo spirito. L'Entry plug, ovvero il trono dell'anima. Chi è questa? Questa sono io. Chi sono io? Cosa sono io? Cosa sono io? Cosa sono io? Cosa sono io? Io sono me stessa. Questo corpo costituisce il mio essere, la forma che definisce il mio

Buonanotte del 15 giugno 2017

Pace non è solo il contrario di guerra, non è solo lo spazio temporale tra due guerre… Pace è di più. E’ la Legge della vita. E’ quando noi agiamo in modo giusto e quando tra ogni singolo essere regna la giustizia. — Proverbio degli Irochesi

Julian Hoeber

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Executed Variant - Julian Hoeber

Consigli inutili

Forse non lo sai, ma anche tu hai una compagna fedele alla quale potrai rivolgerti nei momenti di solitudine e, succede a tutti, di tristezza. E’ una compagna che non ci abbandona mai, nemmeno quando partiamo per un viaggio in paesi lontani, che ci segue instancabile anche nelle zone più sperdute e impervie. Hai deciso di muovere i tuoi passi sulle sabbie infocate del Sahara? O sui ghiacci dell’Antartide? O sulle terre avveienate della Pianura Padana? La tua ombra, è di lei che sto parlando, non ti abbandonerá nemmeno in queste situazioni di estremo disagio. E noi? Come ricompensa per questa fedeltá ci dimentichiamo addirittura della sua esistenza, passiamo intere giornate senza rivolgerle nemmeno uno sguardo. Lei non si offende e continua a seguirci in silenzio, sempre umile ai nostri piedi, presente e visibile alla luce, presente e invisibile al buio. Anche al buio chi ha sensibilitá e sentimento si accorge della sua presenza. Ma accorgersi di lei non é credo sufficiente a ripagar

Buonanotte del 14 giugno 2017

Il miglior modo per predire il futuro è crearlo. — Abraham Lincoln

Lucio Fontana

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Nudo Rosa, 1967

Di una spedizione sull'Himalaya non avvenuta

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Ah, dunque questa è l'Himalaya. Montagne in corsa verso la luna. Il momento della partenza impresso su un cielo d'un tratto squarciato. Deserto di nuvole trafitto. Colpo nel nulla. Eco - un muto bianco. Silenzio. Yeti, laggiù è mercoledì, abicì, pane e due più due fa quattro, e la neve si scioglie. Il gallo canta e rispunta il dì. Yeti, non solo crimini sono possibili tra noi. Yeti, non tutte le parole condannano a morte. Ereditiamo la speranza - il dono di dimenticare. Vedrai come generiamo bambini tra le rovine. Yeti, Shakespeare abbiamo. Yeti, il violino suoniamo. Yeti, al calar del buio accendiamo la luce. Qui - né terra né luna, e gelano le lacrime. Oh Yeti, mezzo uomo-luna, rifletti, torna! Così gridavo allo Yeti fra quattro pareti di valanghe battendo i piedi per scaldarmi sulla neve. Neve eterna. Wisława Szymborska

Bernard Lazare

Il 14 giugno del 1865, nasce a Nìmes, Bernard Lazare , scrittore e giornalista, difensore di Alfred Dreyfus Il modo atroce in cui qualcuno è stato giudicato lede la libertà di tutti i cittadini, e difenderne uno solo significa difenderli tutti. Io ho difeso il capitano Dreyfus, ma ho difeso anche la giustizia e la libertà. (L'affaire Dreyfus, Un errore giudiziario)

Buonanotte del 13 giugno 2017

Alcune bellezze saltano agli occhi e altre sono geroglifici: ci si mette tempo a decifrare il loro splendore ma, quando ormai è evidente, è più bello della bellezza stessa. — Amélie Nothomb, da Diario di rondine

John Tjakamarra

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Destino

Duro destino è l'avere un destino. L'uomo predestinato avanza e i suoi passi non possono portarlo che là, al punto d'arrivo che le stelle hanno fissato per lui, o ai successivi punti d'arrivo, fausti e infausti, nel caso che gli astri gli abbiano decretato, come a Ruggiero, un matrimonio d'amore, una discendenza gloriosa, e pure ahimè una fine prematura. Ma tra il punto in cui egli si trova ora e l'adempiersi del destino possono succedere tante mai vicende, tanti ostacoli frapporsi, tante volontà entrare in campo a contrastare il volere degli astri: la strada che il predestinato deve percorrere può essere non una linea retta ma un interminabile labirinto. Sappiamo bene che tutti gli ostacoli saranno vani, che tutte le volontà estranee saranno sconfitte, ma ci resta il dubbio se ciò che veramente conta sia il lontano punto d'arrivo, il traguardo finale fissato dalle stelle, oppure siano il labirinto interminabile, gli ostacoli, gli errori, le peripezie che d

Buonanotte del 12 giugno 2017

Voi occidentali, avete l’ora ma non avete mai il tempo. — Mahatma Gandhi

Horia Damian

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Horia Damian (Romanian, 1922-2012), La Pyramide rouge, 1963

Il rumore sottile della prosa

Segretamente sono convinto che l’acqua venga prodotta, dirò meglio generata dal rubinetto, che l’interruttore sia il padre della luce, che il numero di telefono sia una formula pitagorica con cui posso evocare l’esistenza altrui. Sono convinto che i programmi radio – non oso neppure pensare alla televisione – siano delle cose messe dentro ad un filo da una parte, e tirate fuori dall’altra. Credo sia chiaro che la scienza non possa ragionevolmente attendersi da me preziosi contributi. — Giorgio Manganelli

Buonanotte del 11 giugno 2017

Se il popolo è regolato dalle leggi ed uniformato attraverso le punizioni, esso cercherà di evitarle ma non sentirà alcun senso di rispetto. Se esso è invece guidato dalla virtù e uniformato attraverso le norme di buon comportamento e attraverso i riti, il popolo coltiverà il senso di rispetto, e quindi progredirà. — Confucio

Anika Starmer

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I cani e i lupi

Sono andata avanti per anni senza vederti, quasi senza conoscerti, e tu eri mio esattamente come adesso. Io, che sono abituata ad aspettarmi il peggio, non ho paura di perderti. Puoi dimenticarmi, abbandonarmi, lasciarmi, sarai sempre e solo mio. Ti ho inventato io, amore mio. Sei molto più che il mio amante. Sei una mia creatura. È per questo che mi appartieni, quasi tuo malgrado. — Irène Némirovsky

Adolph Gottlieb

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Adolph Gottlieb, Untitled, 1967

Kostas G. Kariotakis

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Noi siamo cetre... Il vento, quando passa sulle corde, come catene sospese, risveglia dei versi, dei rumori dissonanti. Noi siamo antenne un poco singolari. Come dita s’innalzano nel caos, in cima ad esse echeggia l’infinito, ma ben presto cadranno giù, spezzate. Noi siamo sensazioni un po’ disperse senza speranza di concentrazione. Nei nostri nervi tutto si confonde. Ci duole il corpo, duole la memoria. Ci scacciano le cose, e la poesia è il rifugio che sempre più invidiamo.

Saul Bellow

Il 10 giugno del 1915, nasce a Lachine (Quebec) Saul Bellow , Nobel per la Letteratura nel 1976 La libertà è qualcosa che incute,  veramente, terrore. E così pure la modernità. Questo è ciò che ha reso sconcertante mostruosa,  agli occhi del mondo, l'America. Ed è anche ciò che ha reso certi paesi, agli occhi degli americani, disperatamente noiosi, monumentalmente plumbei. (Il dono di Humbolt)

Buonanotte del 9 giugno 2017

Impara a dire sempre ciò che pensi anche a costo di perdere qualcuno. I bocconi amari che mandi giù a lungo andare finiranno per avvelenarti. — CannovaV

Janet Kurjan

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“Blood and Oil” by Janet Kurjan

Lo stupido

Quando mai uno stupido è stato innocuo? Lo stupido più innocuo trova sempre un'eco favorevole nel cuore e nel cervello dei suoi contemporanei che sono almeno stupidi quanto lui: e sono sempre parecchi. Inutile poi aggiungere che niente è più pericoloso di uno stupido che afferra un'idea, il che succede con una frequenza preoccupante. Se uno stupido afferra un'idea, è fatto: su quella costruirà un sistema e obbligherà gli altri a condividerlo. — Ennio Flaiano

Buonanotte del 8 giugno 2017

Non si deve insegnare la musica ai bambini per farli diventare grandi musicisti, ma perché imparino ad ascoltare e, di conseguenza, ad essere ascoltati. — Claudio Abbado

James Turrell

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James Turrell - Crater after Shaping, 1993

Dalla parte delle bambine

Bisognerebbe anche dargli [al bambino] la forza di staccarsi dai legami degli affetti familiari per aprirsi a rapporti sociali più vasti; invece rimane spesso in balia dei genitori, che hanno solo timore che si stacchi da loro. Quando comincia a liberarsi dai legami familiari e soprattutto dalla madre naturale, - impresa faticosissima perché lei lo frena, lo scoraggia, lo fa sentire colpevole - gliene viene data un'altra […] Così come la mamma è la dispensatrice d'amore per eccellenza, e il suo modo d'amare è per definizione quello giusto perché dettato dai legami biologici col figlio (anche quando compie errori macroscopici ai suoi danni), le maestre di scuola materna vengono concepite come le continuatrici del suo compito d'amore. Trionfa la retorica dell'amore materno, il quale, se venisse lucidamente e spietatamente analizzato, rivelerebbe quanto di repressivo, di ricattatorio, di paralizzante per il bambino possa esservi contenuto. — Elena Gianini Belot

Buonanotte del 7 giugno 2017

La risata di una persona solitaria con un libro in mano è uno dei pochi risultati squisitamente umani che potrebbero commuovere un antropologo extraterrestre. — Giorgio Manganelli

Gustave Caillebotte

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Norman Landscape by Gustave Caillebotte

E' una gran fortuna

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E' una gran fortuna non sapere esattamente in che mondo si vive. Bisognerebbe esistere molto a lungo, decisamente più a lungo del mondo stesso. Conoscere altri mondi, non fosse che per un confronto. Elevarsi al di sopra del corpo che non sa fare nulla così bene come limitare e creare difficoltà. Nell'interesse della ricerca, chiarezza della visione e di conclusioni definitive, trascendere il tempo dove ogni cosa corre e turbina. Da questa prospettiva, addio per sempre particolari ed episodi! Contare i giorni della settimana dovrebbe sembrare un attività priva di senso, imbucare una lettera una stupida ragazzata, la scritta: "Non calpestare le aiuole" una scritta folle. Wisława Szymborska

Buonanotte del 6 giugno 2017

Quando l'anima è in tempesta sta lavorando per la felicità. — A. De Pascalis

Kimberley Bruce

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La Favola

di Gino Strada e Cecilia Strada (scritta da Gino Strada, insieme a sua figlia Cecilia, per spiegare ai bambini il significato di parole come “diritti”, “pace”, “uguaglianza”) C ‘era una volta un pianeta chiamato Terra. Si chiamava Terra anche se, a dire il vero, c'era molta più acqua che terra su quel pianeta. Gli abitanti della Terra, infatti, usavano le parole in modo un po’ bislacco. Prendete le automobili, per esempio. Quel coso rotondo che si usa per guidare, loro lo chiamavano “volante”, anche se le macchine non volano affatto! Non sarebbe più logico chiamarlo “guidante”, oppure “girante”, visto che serve per girare? Anche sulle cose importanti si faceva molta confusione. Si parlava spesso di “diritti”: il diritto all'istruzione, per esempio, significava che tutti i bambini avrebbero potuto (e dovuto!) andare a scuola. Il diritto alla salute poi, avrebbe dovuto significare che chiunque, ferito, oppure malato, doveva avere la possibilità di andare in ospedale. Ma

Buonanotte del 5 giugno 2017

C’è una storia dietro ogni persona. C’è una ragione per cui loro sono quel che sono. Loro non sono così solo perché lo vogliono. Qualcosa nel passato li ha resi tali e alcune volte è impossibile cambiarli. — Sigmund Freud

René Magritte

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Vie Nocturne, 1923. René Magritte

La femmina nuda

Eravamo stati insieme cinque anni e, come sempre accade, tra noi si era creato un territorio indistinto, una striscia di Gaza della quale entrambi rivendicavano la proprietà. Era mio o suo un modo di dire, di strascicare una consonante per imitare il mio dialetto? E quella canzone? Mi vestivo così perché piaceva a me o perché lui mi aveva detto che stavo bene? Chi era stato il primo a ordinare sempre il secondo caffè la mattina al bar rendendo quel gesto inevitabile? Separarsi non significa tornare a essere quello che si era prima di conoscere la persona da cui ci si separa. Magari fosse così semplice. Non si diventa mai quello che si è già stati. E non solo perché è passato del tempo. Separarsi significa diventare una persona nuova. Quella che rimane dopo aver sciolto con il tempo e la pazienza la treccia di un amore finito. Molte cose, ovvio, rimangono impigliate. E ogni volta che te ne accorgi, ogni volta che fai un gesto, usi una parola che era di lui, vostra, rabbrividisci.

Buonanotte del 4 giugno 2017

Sarei stato felice per sempre se fossi rimasto? No, credo di no. La gente se ne va, invecchia, muore, e la fede luminosa in uno splendido futuro in perenne attesa dietro l'angolo svanisce. È ora o mai più: dobbiamo afferrare la felicità al volo. — J. L. Carr, Un mese in campagna, Roma 2005, p. 101

Constantin Brancusi

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Seminario II

E’ certo che tutto quello che vi insegno è fatto proprio per mettere in questione la situazione dell’io nella topica come ce la si immagina abitualmente. Installare l’io al centro della prospettiva, come si fa nell’orientamento attuale dell’analisi, non è che uno dei ritorni cui si trova esposta ogni messa in questione della posizione dell’uomo. Si fa fatica a farsi un’idea di quel che è accaduto ogni volta che c’è stata una revisione del discorso sull’uomo, poichè la specificità di ciascuna di queste revisioni si è sempre smorzata nel corso del tempo, attenuata, di modo che attualmente, come da sempre, la parola umanesimo è un sacco in cui marciscono pian piano, accatastati gli uni sugli altri, i cadaveri dei successivi soprassalti di un punto di vista rivoluzionario sull’uomo. — Jacques Lacan, “L’io nella teoria di Freud…”

Giacomo Casanova

Il 4 giugno del 1798, muore a Dux (Boemia) Giacomo Casanova Scrivo la mia vita per ridere di me e ci riesco. Scrivo tredici ore al giorno, e mi passano come tredici minuti. Qual piacere ricordare i piaceri! Ma qual pena richiamarli a mente. (Storia della mia vita)

Buonanotte del 3 giugno 2017

Sai cosa penso? Credo che tutti abbiamo due destini. Quello che alla fine ci scegliamo e quello che sarebbe dovuto essere. E’ per questo che certe storie non finiscono mai , per questo resterai un po’ mia e tu continuerai a cercarmi, nonostante tutto. Questo perché vuoi o non vuoi, noi continuiamo ad essere ciò che avremmo dovuto essere. E non ci sarà mai un preavviso, tra di noi. — il cercatore d'amore

Robert Rotar

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Robert Rotar (German, 1926 –1999), Rotation Nr. B9, 1967.

Kikuo Takano

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Naturalmente non potevo non desiderare che, pur essendo una piccola lampada, s’alzasse più forte la fiamma, ardesse fin troppo lo stoppino. Naturalmente – non l’ho forse meritato? – il globo del mio lume si è annerito, è tutto fuliggine, adesso. Non può dunque far passare la luce. Ma nulla rimpiango, né mi pento di quel mio desiderio. Ripeto ancora: “Mondo, tenebre, mia ombra!” Non ho bisogno di una semplice ombra: son venuto a ricevere la luce, la luce che ho in me naturalmente.

Nazım Hikmet

Il 3 giugno del 1963, muore a Mosca Nazim Hikmet Finch'é ancora tempo, mio amore, e prima che bruci Parigi finch'é ancora tempo, mio amore, finch'é il mio cuore è sul suo ramo vorrei una notte di maggio sul lungosenna Voltaire baciarti sulla bocca... Finch'é ancora tempo mio amore. (Finch'é ancora tempo)

Buonanotte del 2 giugno 2017

Nel tempestoso Atlantico del mio essere, io sempre godo di una muta calma nell’intimo; e, mentre pesanti pianeti di dolore incessante mi ruotano intorno, laggiù in fondo continuo a bagnarmi in un’eterna soavità di gioia. — Herman Melville, Moby Dick

Wassily Kandinsky

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Wassily Kandinsky 1926

Furore

Ma qui si sta bene. E le stelle sono così vicine, e la tristezza e il piacere sono così intrecciati che sembrano la stessa cosa. Vorrei essere sempre sbronzo. Chi lo dice ch’è male? Chi s’azzarda a dire ch’è male? I predicatori — ma quelli si sbronzano alla loro maniera. Le zitelle acide — ma quelle sono troppo infelici per capire. I moralisti — ma quelli la vita la vedono troppo da lontano per capire. No: le stelle sono vicine e dolci e io mi impasto con la gran fratellanza dei mondi. E tutto è sacro — tutto, persino io. — John Steinbeck

Buonanotte del 1 giugno 2017

E non c'è alcuna grandezza là dove non vi sono la semplicità, il bene e la verità. — Lev Tolstoj, Guerra e pace

Bridget Riley

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Bridget Riley - Zephyr, 1976.

Nel novero

Nel novero delle cose piccole metterei la piantina che ho comprato al mercato. Estati che valgono una vita e torte di compleanno tonde come la solitudine. Nel novero dei minimi particolari ci sono la foglia che è spuntata ieri e il momento in cui dalle mie mani e dal forno elettrico lievitarono un profumo di mollica e la crosta del pane. Le radici rinnegate, gli orchestrali piumati che danno la sveglia al mattino e aumentano via via che cresce la quercia. Poi l’albero delle albicocche, quando a giugno si macchia di frutta e non sai perché. La consolante disperazione, non l’indifferenza. L’alfabeto del dolore, imparato con lezioni private memorabili. Nel novero delle cose piccole c’è questa vita di assolo, allegretti, foglie che si aprono sempre, farina che resuscita senza miracolo, e polvere era. Segni scompaginati dal vento. Però con un senso del ritmo e forse anche del metro. — Paola Malavasi

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