Dalla parte delle bambine

Bisognerebbe anche dargli [al bambino] la forza di staccarsi dai legami degli affetti familiari per aprirsi a rapporti sociali più vasti; invece rimane spesso in balia dei genitori, che hanno solo timore che si stacchi da loro. Quando comincia a liberarsi dai legami familiari e soprattutto dalla madre naturale, - impresa faticosissima perché lei lo frena, lo scoraggia, lo fa sentire colpevole - gliene viene data un'altra […] Così come la mamma è la dispensatrice d'amore per eccellenza, e il suo modo d'amare è per definizione quello giusto perché dettato dai legami biologici col figlio (anche quando compie errori macroscopici ai suoi danni), le maestre di scuola materna vengono concepite come le continuatrici del suo compito d'amore.
Trionfa la retorica dell'amore materno, il quale, se venisse lucidamente e spietatamente analizzato, rivelerebbe quanto di repressivo, di ricattatorio, di paralizzante per il bambino possa esservi contenuto.

— Elena Gianini Belotti

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