Kikuo Takano

il sabato poesia

Naturalmente non potevo non desiderare
che, pur essendo una piccola lampada,
s’alzasse più forte la fiamma,
ardesse fin troppo lo stoppino.

Naturalmente – non l’ho forse meritato? –
il globo del mio lume si è annerito,
è tutto fuliggine, adesso.
Non può dunque far passare la luce.
Ma nulla rimpiango, né mi pento
di quel mio desiderio.

Ripeto ancora: “Mondo,
tenebre, mia ombra!”
Non ho bisogno di una semplice ombra:
son venuto a ricevere la luce,
la luce che ho in me naturalmente.

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