Affamato di vita

Io sono affamato di vita. Questo è il mio solo manifesto: il manifesto della fame di vita. Sono ansioso di provare ancora innumerevoli sensazioni, questo percorso che adesso mi sta portando al basso profilo, al livello delle scarpe di Van Gogh, da dove le cose possono essere apprezzate da un'altra prospettiva. Vorrei vivere un'altra vita, dopo questa. E poi un'altra, un'altra ancora. Avere altri rimpianti, altri dolori, altri orgasmi, altre gioie e altre effimere felicità. Rincontrare lei in cento di queste vite, e perderla, dimenticarla in infinite altre. Io sono ingordo di ogni istante: di più, di più. Perché dovrei accontentarmi? Perché dovrei ascoltare una sola risposta?
Perché deve essere tutto qui? Non mi basti tu, non mi basto io, come potrebbero bastarmi sette nuovi pianeti? Non mi basta un editore raffinato a saziarmi di domande. Scalare catene montuose. Scalare grondaie di appartamenti. Immergersi nei vulcani. Immergersi nel tuo dolore più antico. Ancora. Datemene ancora. Voglio dimenticarmi di chi sono: essere ogni persona che ho odiato, ogni persona che ho amato, ogni stilla rappresa sull'abisso l'attimo prima di esplorare, dentro e fuori di me, questo precipizio.

— Cardiopoetica

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