Cambia gioco

Non facciamola lunga con i dettagli, le cose sono precipitate. I due appuntamenti elettorali più importanti dell’anno passato – negli Stati Uniti e Gran Bretagna – sono stati vinti da messaggi non solo di destra conservatrice, ma più propriamente di demagogia bugiarda e incompetente. Presso le sinistre annaspanti e disperate guadagnano popolarità predicatori qualunquisti o letture radicali anacronistiche. Uno spettro si aggira per il mondo, e i giornali lo chiamano “populismo” per fare prima, ma è costituito sostanzialmente da due elementi psicologici che hanno attecchito in tantissimi individui: lo sdoganamento della rivendicazione dell’egoismo e dei propri piccoli interessi, e quello dell’ignoranza e dell’incompetenza (trasformate in presunzione di conoscerli, i propri interessi, e i modi per tutelarli). Le due cose insieme hanno convinto estesissime quote di elettori di poter ridurre il bene del mondo al bene proprio, e di saper prevedere i percorsi verso il bene proprio, con sprezzo del sapere, dei fatti, dello studio delle cose, del passato e del futuro.

 - Wittgenstein

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