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Visualizzazione dei post da ottobre, 2017

Buonanotte del 31 ottobre 2017

In tutta la mia vita non ho mai scritto niente per divertire e basta. Ho sempre cercato di mettere dentro i miei testi quella crepa capace di mandare in crisi le certezze, di mettere in forse le opinioni, di suscitare indignazione, di aprire un po’ le teste. Tutto il resto, la bellezza per la bellezza, non mi interessa. Dario Fo

Dorothy Brett

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Shrouded Figures Under a Full Moon, c. 1941

Quello che amo

Non mi interessano i dati i dettagli delle cose non mi interessano gli orologi che non siano solari né la lista degli amori che finiscono. Mi interessano piuttosto la verità il rumore del mare le ore che passano la luce sul letto a mezzogiorno e tutto quello che viene e che va senza nome e senza preavviso accadendo come le cose semplici accadono. Nancy Bacelo

Buonanotte del 30 ottobre 2017

L'amore è un vento che ci travolge, ma anche sospinge il nostro andare, muovendo le vele. È il vento che ci dice quando è tempo di cambiare. E di colpo ci sposta la vita. Paola Mastrocola - L’ amore prima di noi

Edward Henry

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Potthast “Happy Days,” 1920

Il quadro mai dipinto

Ti fermerai sempre a ripensare alle tue strade alternative, soprattutto dopo un dolore. A tutto ciò che hai abbandonato per scegliere altro, a tutto ciò che ti ha abbandonato per scegliere qualcos'altro. Avrai fino alla fine la stupida certezza che ti mancherà sempre qualcosa, tranne in rari, felici e preziosi momenti che ricorderai per sempre, quelli in cui per nessuna ragione avresti voluto essere altrove. Sai perché li ricorderai per sempre? Perché è questo l'amore. Alla fine, in mezzo a milioni di scelte e rinunce, tutto si riduce a quelle poche cose fragili ma purissime che non siamo disposti a perdere. Il resto è perso in partenza. Il resto è finito già prima di iniziare. Massimo Bisotti

Buonanotte del 29 ottobre 2017

Qualunque cosa tentiamo, qualunque cosa facciamo, qualunque sia lo slancio del nostro cuore, l'appello delle nostre labbra e la stretta delle nostre braccia, siamo sempre soli. Guy de Maupassant, estratto da Solitudine, 188

Ernest Lawson

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Approaching Storm, 1919

Ascesa al Monte Ventoso

Ciò che ero solito amare, non amo più; mento: lo amo, ma meno; ecco, ho mentito di nuovo: lo amo, ma con più vergogna, con più tristezza; finalmente ho detto la verità. È proprio così: amo, ma ciò che amerei non amare, ciò che vorrei odiare; amo tuttavia, ma contro voglia, nella costrizione, nel pianto, nella sofferenza. In me faccio triste esperienza di quel verso di un famosissimo poeta: “Ti odierò, se posso; se no, t'amerò contro voglia”. Francesco Petrarca

Buonanotte del 28 ottobre 2017

Ma a volte, proprio nel momento in cui tutto ci sembra perduto, giunge il messaggio che ci può salvare: abbiamo bussato a porte che davano sul nulla, e nella sola per cui si può entrare e che avremmo cercato invano cent’anni, urtiamo inavvertitamente. Ed essa, s’apre. Marcel Proust - Alla ricerca del tempo perduto

Diego Rivera

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Ghiorgos Stoiannìdis

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Senza mirarsi nella luna, senza riconoscersi nell’ora, sulla riva alzando la sua voce, abbandona gli inesauribili uccelli. Bianca come mollica di gelsomino fresca fluttua nell’amore. Semplice risveglia i flauti come una festa senza che nessun raggio macchi il suo cuore, ritardi il suo sonno. Dischiude il momento più diafano, biondo brivido della diafana acqua, passero del mattino che solleva la litania delle campane nella luce.

Buonanotte del 27 ottobre 2017

Non credo che la sofferenza da sola insegni. Se bastasse la sofferenza ad insegnare, tutto il mondo sarebbe saggio, visto che tutti soffrono. Alla sofferenza bisogna aggiungere l’elaborazione, la comprensione, l’amore, l’apertura e il desiderio di rimanere vulnerabili. Anne Morrow Lindbergh

Claude Monet

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Train in the Snow, 1875

Lacrime

Esiste anche questo al mondo, la tristezza di non poter piangere a calde lacrime. Una di quelle cose che non si può spiegare a nessuno, e anche se si potesse, nessuno lo capirebbe. Una tristezza che non può prendere forma, si accumula quietamente nel cuore come la neve in una notte senza vento. Una volta, quando ero più giovane, avevo provato a esprimerla a parole. Ma non ne avevo trovata una che potesse trasmettere il mio sentimento ad altri, anzi nemmeno a me stesso, così avevo rinunciato. E avevo chiuso sia le mie parole sia il mio cuore. La tristezza troppo profonda non può prendere la forma delle lacrime. Murakami Haruki, La fine del mondo e il paese delle meraviglie

Buonanotte del 26 ottobre 2017

A volte è necessario lasciarsi cadere. E’ quando cerchi di resistere, quando cerchi di interrompere la caduta, che ti fai male davvero. Lori Nelson Spielman - Domani è un altro cielo

Diego Rivera

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Portrait of Guadalupe Marin, 1926

Gorgia

A che genere di uomini appartengo? A quello di chi prova piacere nell’essere confutato, se dice cosa non vera, e nel confutare, se qualcuno non dice il vero, e che, senza dubbio, accetta d’esser confutato con un piacere non minore di quello che prova confutando. Infatti, io ritengo che l’esser confutati sia un bene maggiore, nel senso che è meglio essere liberati dal male più grande piuttosto che liberarne altri. Niente, difatti, è per l’uomo un male tanto grande quanto una falsa opinione sulle questioni di cui ora stiamo discutendo. Se dunque anche tu sostieni di essere un uomo di questo genere, discutiamo pure; altrimenti, se credi sia meglio smettere, lasciamo perdere e chiudiamo il discorso. Platone

Buonanotte del 25 ottobre 2017

Amo chi legge. E leggo chi amo. cit.

Childe Hassam

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Elegia di Viaggio

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Tutto è mio, niente mi appartiene, nessuna proprietà per la memoria, e mio finché guardo. Dee appena ricordate, già incerte delle proprie teste. Della città di Samokov solo la pioggia, nient’altro che la pioggia. Parigi dal Louvre fino all’unghia si vela d’una cateratta. Del boulevard Saint-Martin restano scalini e vanno in dissolvenza. Nient’altro che un ponte e mezzo della Leningrado dei ponti. Povera Uppsala, con un briciolo della grande cattedrale. Sciagurato ballerino di Sofia, corpo senza volto. Ora il suo viso senza occhi, ora i suoi occhi senza pupille, ora le pupille di un gatto. L’aquila del Caucaso volteggia sulla ricostruzione d’una forra, l’oro falso del sole e le pietre finte. Tutto è mio, niente mi appartiene, nessuna proprietà per la memoria, e mio finché guardo. Innumerevoli, inafferrabili, ma distinti fino alla fibra, al granello di sabbia, alla goccia d’acqua - paesaggi. Neppure un filo d’erba conserverò visibile. Ben

Raymond Queneau

Il 25 ottobre del 1976, muore a Parigi Raymond Queneau L'essere o il nulla, ecco il problema. Salire, scendere, andare, venire; tanto fa l'uomo che alla fine sparisce. Un tassì lo reca, un metrò lo porta via, la Torre non ci bada e il Panteon neppure. Parigi è solo un sogno. Gabriel è solo un'ombra (incantevole), Zazie il sogno di un'ombra (o di un incubo) e tutta questa storia il sogno di un sogno. (Zazie nel metrò)

Buonanotte del 24 ottobre 2017

Non si può trovare la libertà nella contrazione dell'identificazione egoica. Joseph Goldstein, La pratica della libertà, appunti sulla meditazione di consapevolezza

Cezanne

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Attendimi

Attendimi nell'ultima parte dell'alba, in quel mondo che rammenda di passione le tende della notte, appena prima che si aprano del tutto e che il sole faccia la sua comparsa sulla scena, con bagliori che nuocciono alla vista. Tu attendimi lì, non tarderò troppo, dovessero passare anni e lustri, farò il prima possibile per non farti ripensare alla scelta che hai fatto. Ma tu attendimi, coperta di rosso e risate, anzi se proprio vuoi, guardami, io sono già seduto accanto a te che ti guardo, e tu ridi e il viso ti si accende e sei tremenda, tremendamente più bella di quando mi attendevo. E, in tutto questo attendere, guardarsi e ridere, sussurro alla vita un grazie per l'occasione che m'ha dato. Fabio Privitera

Buonanotte del 23 ottobre 2017

Se una società basata sul mito della produttività ha bisogno di uomini a metà – fedeli esecutori, diligenti riproduttori, docili strumenti senza volontà – vuol dire che è fatta male e che bisogna cambiarla. Gianni Rodari

Paul Klee

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Nuova poesia dei doni

Ringraziare voglio il divino labirinto degli effetti e delle cause per la diversità delle creature che compongono questo singolare universo, per la ragione, che non cesserà di sognare un qualche disegno del labirinto, per il viso di Elena e la perseveranza di Ulisse, per l’amore, che ci fa vedere gli altri come li vede la divinità, per il saldo diamante e l’acqua sciolta, per l’algebra, palazzo dai precisi cristalli, per le mistiche monete di Angelus Silesius, per Schopenhauer, che forse decifrò l’universo, per lo splendore del fuoco che nessun essere umano può guardare senza uno stupore antico, per il mogano, il cedro e il sandalo, per il pane e il sale, per il mistero della rosa che prodiga colore e non lo vede, per certe vigilie e giornate del 1955, per i duri mandriani che nella pianura aizzano le bestie e l’alba, per il mattino a Montevideo, per l’arte dell’amicizia, per l’ultima giornata di Socrate, per le parole che in un crepuscolo furono dette da una

Buonanotte del 22 ottobre 2017

La vita, per quanto sia soltanto un cumulo di dolori, mi è cara, e io la difenderò. Mary Shelley, Frankenstein

Duchamp

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La partita a carte

Poi penso che tutto continua ad essere soltanto simulazione. Persino nelle persone più semplici, se a un tratto ci occupiamo di loro, tutto è simulazione. Una volta credevo che solo le persone più complicate non fossero altro che simulazione, e invece anche le persone più semplici non sono altro che simulazione. Ed è la simulazione nelle persone più semplici che determina in noi, tutte le volte, il più spaventoso obnubilamento mentale. Fa caldo e io desidero un po’ di fresco, è appena rinfrescato e desidero il caldo. Il tale mi scrive una lettera, penso, mentre è proprio della lettera di un altro che sono in attesa. Lo sa che spesso credo di restar soffocato dall'aria che respiro? Thomas Bernhard

Buonanotte del 21 ottobre 2017

È strana, la notte: per quelli che si addormentano subito dura solo un attimo, mentre per chi la passa completamente in bianco, diventa così lunga che è come vivere una vita supplementare. Banana Yoshimoto

Cezanne

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Basket of Apples, 1895

Corrado Govoni

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La primavera del mare Anche il mare ha la sua primavera: rondini all'alba, lucciole alla sera. Ha i suoi meravigliosi prati di rosa e di viola, che qualcuno invisibile, là, falcia, e ammucchia il fieno in cumuli di fresche nuvole. Si perdon le correnti come pallide strade tra le siepi dei venti, da cui sembra venire, nella pioggia, come un amaro odore di biancospino in fiore. E certo, nella valle più lontana, un pastore instancabile tonde il suo greggie infinito di onde, tanta è la lana che viene a spumeggiare sulla riva.

Buonanotte del 20 ottobre 2017

Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero. Proverbio Arabo

Diego Rivera

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Woman Combing 1957

Buonanotte del 19 ottobre 2017

Chi è passato attraverso molte tempeste desidera solo tranquillità. Ma, delle tempeste, conserverà sempre l'inquietudine. pea_terribile

Constant Moyaux

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View of Rome from the Artist’s Room at the Villa Medici, 1863

Easter parade

La scuola era il centro della sua vita. Prima di andare al Barnard non aveva mai sentito adoperare il vocabolo intellettuale come sostantivo, e ne rimase molto colpita. Era un sostantivo coraggioso, un sostantivo orgoglioso, un sostantivo che evocava una consacrazione perpetua ad argomenti elevati e un freddo disprezzo per le banalità. Un'intellettuale poteva anche perdere la verginità con un soldato nel parco, ma poteva imparare a ricordarlo con un distacco ironico e divertito. Un intellettuale poteva anche avere una madre che lasciava vedere le mutande quando si ubriacava, ma non permetteva che la cosa le desse fastidio. E poteva darsi che Emily Grimes non fosse ancora un'intellettuale, ma se prendeva una quantità di appunti anche alle lezioni più monotone, e se ne stava a leggere ogni sera finché gli occhi non le dolevano, era solo questione di tempo prima che lo diventasse. […] Ma essere un'intellettuale era molto più che un modo di parlare, molto più che comparire

Nathalie Sarraute

Il 19 ottobre del 1999, muore a Parigi Nathalie Sarraute La parola "amore", come la parola "Dio", evoca l'assoluto, l'infinito... una perfezione che è, che deve essere ovunque il suo regno arrivi... nulla, per quanto infimo, che non la faccia apparire tutta intera, non il più leggero movimento che la metta tutta intera in pericolo... (L'uso della parola)

Buonanotte del 18 ottobre 2017

Tutto è già stato detto; ma poiché nessuno ascolta, bisogna sempre ricominciare. André Gide

Childe Hassam

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Tremarella

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I poeti e gli scrittori. Così infatti si dice. Ma, se non scrittori, i poeti chi sono - I poeti – la poesia, gli scrittori – la prosa. Nella prosa può esserci tutto, anche poesia, ma nella poesia deve esserci solo poesia - In sintonia col manifesto, che l’annuncia con lo svolazzo liberty d’una P maiuscola, iscritta nelle corde d’una lira alata, dovrei, più che entrare, arrivare volando - E non sarebbe meglio scalza, che con queste scarpe da quattro soldi, pesanti, scricchiolanti, goffa sostituzione d’un angelo? - Avessi almeno un vestito più lungo, più lieve, e versi che escono così, dalla manica, da festa, da parata, da grande occasione, un don dan don, ab ab ba - Ma là sul palco già guata un tavolino da seduta spiritica, coi piedini dorati, su cui fuma un piccolo candeliere - Ne deduco che dovrò leggere al lume di candela ciò che ho scritto a macchina tac tac tac alla luce d’una lampadina - Senza preoccuparmi in anticipo se sia poesia e quale p

Buonanotte del 17 ottobre 2017

Se la gente vuole vedere solo ciò che può capire, non dovrebbe andare a teatro, dovrebbe andare in bagno… Bertold Brecht

Chaim Soutine

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Les Glaieuls Rouges, 1917

Tra l'altro

Tra l'altro, scoprirai di non essere il primo al quale il comportamento degli uomini abbia sconcertato, impaurito e perfino nauseato. Non sei affatto solo a questo traguardo, e saperlo ti servirà d'incitamento e di stimolante. Molti di questi uomini si sono sentiti moralmente e spiritualmente turbati, come te adesso. Per fortuna, alcuni hanno messo nero su bianco quei loro turbamenti. Imparerai da loro…se vuoi. Proprio come un giorno, se tu avrai qualcosa da dire, altri impareranno da te. È una bella intesa di reciprocità. E non è istruzione. È storia. È poesia. [Jerome David Salinger, ‘Il giovane Holden’]

Buonanotte del 16 ottobre 2017

L'arte non è uno specchio retto alla realtà, ma un martello con cui forma. Bertolt Brecht

Cezanne

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Dahlias 1873

La voce delle onde

Shinji non era per niente capace di meditare sulle cose, ma bastò quel nome per turbare i suoi pensieri come un enigma tormentoso. Al solo suono di quel nome, le sue guance arrossirono e il cuore gli battè forte. Era una sensazione strana per lui starsene seduto lì immobile e avvertire nel proprio corpo quei cambiamenti che sin allora aveva avvertito solo durante una gravosa fatica. Accostò il palmo della mano alla guancia, ed ebbe la impressione che quella carne ardente non appartenesse affatto al suo viso. Fu un colpo per il suo orgoglio, la scoperta che nel suo animo esistevano cose insospettate, e la collera che gliene venne gl'infiammò ancor di più le gote. — Yukio Mishima

Louis Althusser

Il 16 ottobre del 1918, nasce a Birmandreis (Algeria) il filosofo francese Louis Althusser Un filosofo idealista è come un uomo che sa in anticipo da dove parta il treno su cui sale e dove il treno vada: il materialista, al contrario, è un uomo che prende un treno in corsa (il mondo, la storia, la sua vita), ma senza sapere da dove viene, né dove va. (Matériaux)

Buonanotte del 15 ottobre 2017

Bisogna amare con la consapevolezza che non sarà per sempre e al tempo stesso con la speranza che lo sia. cit.

Carlo Carrá

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Portrait of the Poet Marinetti (1910)

Accettare di essere disumani

Arrivare all'ospedale in lacrime, stringendo la tua unica figlia illesa tra le braccia e accompagnando il tuo unico figlio, ferito, ma ancora vivo. Sederti in un angolo, attonito, con lo sguardo perso, i vestiti sporchi, la barba lunga, la fame e la sete che non senti più, con la piccola aggrappata al collo. E poi scoppiare a piangere. Hai tenuto tutto dentro nel lungo viaggio da Mosul a Erbil, tua moglie e gli altri tre figli sono morti durante i combattimenti e il dolore ti uccide. Passano i giorni, le condizioni di tuo figlio migliorano e la telefonata di un cugino ti fa sapere che una delle tue figlie, che credevi essere morta e avevi perso di vista al Posto di Primo Soccorso, è viva! In quello scantinato, dove vi eravate rifugiati per giorni durante i combattimenti, al freddo, senza cibo, senza acqua e gravemente feriti, avevi prima assistito alla morte di tua moglie e poi avevi visto quella tua figlia spegnersi lentamente. Eri convinto fosse morta. La telefonata ti ha

Buonanotte del 14 ottobre 2017

L'opinione ce l'hanno molti. La convinzione pochissimi. L'opinione arriva al volo dalla parola, dalla gazzetta, dal desiderio e dalla chiacchiera, riprende il volo al primo soffio di vento, è appiccicata ai fatti e sempre soggetta alla pressione dell'atmosfera, alla psicosi di massa. La convinzione nasce dall'esperienza vissuta, si nutre di cultura, resta personale e inerisce ai fatti. Stefan Zweig

Camille Pissarro

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Chemin sous bois en été (1877)

Pablo Neruda

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Succede che mi stanco di essere uomo Succede che entro nelle sartorie e nei cinema smorto, impenetrabile, come un cigno di feltro che naviga in un’acqua di origine e di cenere. L’odore dei parrucchieri mi fa piangere e stridere Voglio solo un riposo di ciottoli o di lana Non voglio più vedere stabilimenti e giardini Mercanzie, occhiali e ascensori. Succede che mi stanco dei miei piedi e delle mie unghie E dei miei capelli e della mia ombra Succede che mi stanco di essere uomo.

Buonanotte del 13 ottobre 2017

«Il rimedio è in noi» sentenziò la vecchia. «Cuore, bisogna avere, null'altro…» Canne al Vento, Grazia Deledda (Nobel 1926)

Berthe Morisot

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Hanging the Laundry out to Dry (1875)

Diari di una motocicletta

l piano: percorrere 8000 km in 4 mesi.  Metodo: l'improvvisazione.  Obiettivo: esplorare il continente latino-americano fino ad ora conosciuto solo attraverso i libri.  Veicolo: la poderosa; una Norton 500 del 39 che cade a pezzi.  Pilota: Alberto Granado; il mio Alberto, Mial, amico di generosa corporatura, 29 anni, biochimico, autoproclamatosi “scienziato errante”.  Sogno del pilota: concludere il viaggio il giorno del suo 30o compleanno.  Co-pilota: il sottoscritto. Ernesto Guevara De La Serna, el fuser. 23 anni, laureando in medicina, studi sulla lebbra, patito di rugby e occasionalmente asmatico.  L'itinerario: prima verso Sud, da Buenos Aires alla Patagonia, e poi il Cile. Quindi a Nord, lungo le Ande, la colonna vertebrale del continente, fino a Macchu Picchu, e da lì al Lebbrosario di San Pablo. Destinazione finale: la penisola di Guaira, in Venezuela.  Cose che ci accomunano: inquietudine, grandi ideali, e un insaziabile amore per i viaggi.  I diar

Buonanotte del 12 ottobre 2017

Ci sono cose che non possono assolutamente tornare. Ma che al tempo stesso, pur non potendo tornare, restano eternamente presenti. Ito Ogawa

Augusto Giacometti

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Flower Study

La Verità

Ritengo che la Verità sia una terra senza sentieri e che non si possa raggiungere attraverso nessuna via, nessuna religione, nessuna scuola. Questo è il mio punto di vista, e vi aderisco totalmente e incondizionatamente. Poiché la Verità è illimitata, incondizionata, irraggiungibile attraverso qualunque via, non può venire organizzata, e nessuna organizzazione può essere creata per condurre o costringere gli altri lungo un particolare sentiero. Se lo comprendete, vedrete che è impossibile organizzare una “fede”. La fede è qualcosa di assolutamente individuale, e non possiamo e non dobbiamo istituzionalizzarla. Se lo facciamo diventa una cosa morta, cristallizzata; diventa un credo, una setta, una religione che viene imposta ad altri. Jiddu Krishnamurti

Buonanotte del 11 ottobre 2017

La maggior parte degli uomini sono come una foglia secca, che si libra e si rigira nell'aria e scende ondeggiando al suolo. Ma altri, pochi, sono come stelle fisse, che vanno per un loro corso preciso, e non c'è vento che li tocchi, hanno in loro stessi la loro legge ed il loro cammino. Hermann Hesse, Siddharta

Pablo Picasso

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Femme assise en costume rouge sur fond bleu

In lode di mia sorella

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Mia sorella non scrive poesie, né penso che si metterà a scrivere poesie. Ha preso dalla madre, che non scriveva poesie, e dal padre, che anche lui non scriveva poesie. Sotto il tetto di mia sorella mi sento sicura: suo marito mai e poi mai scriverebbe poesie. E anche se tutto ciò suona ripetitivo come una litania, nessuno dei miei parenti scrive poesie. Nei suoi cassetti non ci sono vecchie poesie, né ce n'è di recenti nella sua borsetta. E quando mia sorella mi invita a pranzo, so che non ha intenzione di leggermi poesie. Fa minestre squisite senza secondi fini, e il suo caffé non si rovescia su manoscritti. In molte famiglie nessuno scrive poesie, ma se accade - è raro che sia uno solo. A volte la poesia scende a cascate per generazioni, creando gorghi pericolosi nel mutuo sentire. Mia sorella pratica una discreta prosa orale, e tutta la sua opera scritta consiste in cartoline il cui testo promette la stessa cosa ogni anno: che al ritorno delle vacanz

Buonanotte del 10 ottobre 2017

Ogni vera passione è senza speranza, altrimenti non sarebbe una passione ma un semplice patto, un accordo ragionevole, uno scambio di banali interessi. Sándor Márai, Le braci

Michael King

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Il gioco del mondo

La mattina, ancora ostinati nel dormiveglia che lo stridio orripilante della sveglia non riusciva a far scambiare per l'affilata vigilia, si raccontavano fedelmente i sogni della notte. Testa contro testa, accarezzandosi, confondendo le gambe e le mani, si sforzavano di tradurre con parole del mondo di fuori tutto quanto avevano vissuto nelle ore delle tenebre. Traveler, un amico di gioventù di Oliveira, restava sempre affascinato dai sogni di Talita, la sua bocca contratta o sorridente a seconda del racconto, i gesti o le esclamazioni con i quali lo accentuava, le sue ingenue congetture sulle cause e il significato di quei sogni. Poi toccava a lui raccontare i suoi, e qualche volta nel mezzo di un racconto le loro mani cominciavano ad accarezzarsi e passavano dai sogni all'amore, si addormentavano nuovamente, arrivavano tardi ovunque. Ascoltando Talita, la sua voce un po’ impastata di sogno, guardando i suoi capelli sparsi sul guanciale, Traveler si meravigliava che tutto p

Buonanotte del 9 ottobre 2017

Ama la goccia che fa traboccare il vaso. È nascosto lí ogni bel cambiamento. Gemma Gemmiti

Casciaro Giuseppe

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Abbiate il coraggio

Ce la ricorderemo come l'estate in cui da sinistra abbiamo fatto la guerra agli ultimi della Terra. E così le fascisterie e i razzismi striscianti sono stati sdoganati definitivamente e in modo trasversale. La pena infinita di questi odiatori seriali (e di editorialini messo giù fra un tè con i pasticcini e un altro) costretti ad argomentazioni sbilenche e sgangherate perché non hanno il coraggio. Abbiate il coraggio del vostro cattivismo e della vostra disumanità. E risparmiateci finalmente la fatica di doverci misurare con commenti disonesti che vi servono solo a nascondervi. Vi fanno schifo i più deboli, i poveri, i disgraziati. No, non è colpa della crisi, la crisi, le difficoltà non ci obbligano ad essere spietati e disumani verso gli altri. Abbiate il coraggio di dire che gli ultimi della Terra possono anche morire perché non ve ne frega un cazzo. E facciamola finita. Siamo nati dalla parte giusta del mare. Non per merito, ma semplicemente per culo. E dovremmo on

Buonanotte del 8 ottobre 2017

La virtù è sempre un po’ troppo tutta d'un pezzo; ignora le sfumature e i mezzi termini con i quali ci si destreggia in una falsa posizione. Honoré de Balzac

Alexander Osmerkin

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Alexander Osmerkin (Russian, 1892-1953) - Bouquet of Flowers on a Red Background, 1937

Pastorale Americana

Lotti contro la tua superficialità, la tua faciloneria, per cercare di accostarti alla gente senza aspettative illusorie, senza un carico eccessivo di pregiudizi, di speranze o di arroganza, nel modo meno simile a quello di un carro armato, senza cannoni, mitragliatrici e corazze d'acciaio spesse quindici centimetri; offri alla gente il tuo volto più bonario, camminando in punta di piedi invece di sconvolgere il terreno con i cingoli, e l'affronti con larghezza di vedute, da pari a pari, da uomo a uomo, come si diceva una volta, e tuttavia non manchi mai di capire male. Tanto varrebbe avere il cervello di un carro armato. La capisci male prima di incontrarla, mentre pregusti il momento in cui l'incontrerai; la capisci male mentre sei con lei; e poi vai a casa, parli con qualcun altro dell'incontro, e scopri ancora una volta di aver travisato. Poichè la stessa cosa capita, in genere, anche ai tuoi interlocutori, tutta la faccenda è, veramente, una colossale illusione pr

Giovanni Giovannini

L'8 ottobre del 2008, muore a Torino il giornalista ed editore Giovanni Giovannini In questa notte di Natale 1944 i prigionieri di tutti i Paesi, ma anche nascostamente qualche tedesco, siamo tutti più vicini nel piangere la follia della guerra, nella speranza di ritrovarci presto insieme con coloro che amiamo, quando tornerà a dissolversi la nebbia. (Il quaderno nero)

Buonanotte del 7 ottobre 2017

La verità é che, malgrado le difficoltà insormontabili, tutti noi aspettiamo sempre che ci succeda qualcosa di straordinario. Khaled Hosseini, L'eco rispose

Panyusheva Nadezhda Nikolaevna

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Nasturtiums 1997 - Russian, b.1972

Paul Eluard

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Ordine e disordine dell'amore Citerò per primi gli elementi La tua voce i tuoi occhi le tue mani le tue labbra Io esisto ma esisterei Se non ci fossi anche tu? In questo bagno che è davanti Al mare all'acqua dolce In questo bagno che la fiamma Ha costruito nei nostri occhi Questo bagno di lacrime felici Dove sono entrato Per virtù delle tue mani Per grazia delle tue labbra Questo primo stato umano Come una distesa d'erba nascente I nostri silenzi le nostre parole La luce che va La luce che torna L'alba e la sera sono il nostro sorriso E nell'intimo nostro Tutto fiorisce e matura Sul giaciglio della tua vita Dove poso le mie vecchie ossa Dove finisco. (da Le dur désir de durer, 1946 – Traduzione di Vincenzo Accame)

Buonanotte del 6 ottobre 2017

Se, come il viso, si mostrasse il core… Ludovico Ariosto

Ben Nicholson

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St Rémy - self-portrait with Barbara Hepworth, 1933

Melania Mazzucco

Il 6 ottobre del 1966, nasce a Roma Melania Mazzucco Non dormo. Sono passati quindici giorni da quando per l'ultima volta il sonno è venuto a prendermi, e mi ha portato nel paese in cui ogni cosa perduta è presente, e ogni cosa futura è già accaduta. Prima ho smesso di sognare, cadevo nelle mie notti come un sasso in un pozzo senza fondo - poi ho smesso anche di dormire. (La lunga attesa dell'angelo, Premio Bagutta 2009)

Buonanotte del 5 ottobre 2017

Avete coraggio, fratelli? Avete cuore? Non coraggio davanti a testimoni, bensì il coraggio dei solitari e delle aquile, cui non fa da spettatore nemmeno più un dio? Le anime fredde, le bestie da soma, i ciechi, gli ebbri io non li chiamo coraggiosi. Ha cuore, chi conosce la paura, ma soggioga la paura, chi guarda nel baratro, ma con orgoglio. Chi guarda nel baratro, ma con occhi d'aquila, chi con artigli d'aquila aggranfia il baratro: questi ha coraggio. Friedrich Nietzsche, Così parlò Zarathustra

Reed Hearne

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Tsunami, 2017

Agitazione continua

Nei cervelli e nelle coscienze regna una straordinaria confusione. Nessuno più riesce a stabilirsi un punto di vista fermo e incrollabile. A me la coscienza moderna dà l'immagine d'un sogno angoscioso attraversato da rapide larve, or tristi or minacciose, d'una battaglia notturna, d'una mischia disperata, in cui s'agitano per un momento e subito scompaiono, per riapparirne delle altre, mille bandiere, in cui le parti avversarie si sian confuse e mischiate, e ognuno lotti per sé. È in lei un continuo cozzo di voci discorsi, un'agitazione continua. Mi par che tutto in lei tremi e tentenni. Pirandello, Arte e coscienza d’oggi

Pablo Picasso

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Woman and pears (Fernande)

Prima del viaggio

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Di lui si dice: spazio. E' facile definirlo con questa sola parola, assai più difficile con molte. Al tempo stesso vuoto e pieno di ogni cosa? Chiuso ermeticamente, benché aperto, dato che nulla può sfuggire a esso? Dilatato all’infinito? Ma se ha una fine, con cosa, diamine, confina? Sì, sì, d’accordo. Ma ora dormi. È notte e domani ti aspettano cose pèiù urgenti, perfette per la tua misura definita: toccare oggetti collocati vicino, lanciare occhiate a una distanza voluta, ascoltare voci accessibili all’orecchio. E in più questo viaggio dal punto A al punto B. Decollo alle 12.40, ora locale, e il volo sopra matasse di nubi del posto lungo una sottile striscia di cielo, una qualunque, all'infinito. Wisława Szymborska

Buonanotte del 3 ottobre 2017

Non chiedetemi dove andremo a finire perché già ci siamo. E. Flaiano

Pablo Picasso

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Tête de femme (Head of a Woman), 1962

Rammemorabile

In fondo, tutti abbiamo la stessa tendenza, vale a dire quella di vederci nelle diverse fasi della nostra vita come risultato e compendio di ciò che ci è accaduto e di ciò che abbiamo ottenuto e di ciò che abbiamo realizzato, come se fosse soltanto questo ciò che costituisce la nostra esistenza. E dimentichiamo quasi sempre che le vite delle persone non sono soltanto questo: ogni percorso si compone anche delle nostre perdite e dei nostri rifiuti, delle nostre omissioni e dei nostri desideri insoddisfatti, di ciò che una volta abbiamo tralasciato o non abbiamo scelto o non abbiamo ottenuto, delle numerose possibilità che nella maggior parte dei casi non sono giunte a realizzarsi – tutte tranne una, alla fin fine -, delle nostre esitazioni e dei nostri sogni, dei progetti falliti e delle aspirazioni false o deboli, delle paure che ci hanno paralizzati, di ciò che abbiamo abbandonato e di ciò che ci ha abbandonati. Insomma, noi persone forse consistiamo tanto in ciò che siamo quanto i

Buonanotte del 2 ottobre 2017

Nello scrivere come nel fotografare e in altre attività del genere, mi sembra che il completo professionismo corrisponda ad una forma di disastro mentale: induce a dimenticare il mistero di queste attività. Gianni Celati

Aleksandr Rodchenko

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Hanging Construction, 1920

Il dolore è passato

Il dolore è passato. La vita lo ha trasformato in qualcos’altro; dopo averlo provato, dopo aver singhiozzato, lo si nasconde agli occhi del mondo come una mummia da custodire nel padiglione funerario dei ricordi. Passa anche il dolore provocato dall’amore, non credere. Rimane il lutto, una specie di cerimonia ufficiale della memoria. Il dolore era altro: era urlo animalesco, anche quando stava in silenzio. È così che urlano le bestie selvatiche quando non comprendono qualcosa nel mondo – la luce delle stelle o gli odori estranei – e cominciano ad avere paura e ululare. Il lutto è già un dare senso, una ragione e una pratica. Ma il dolore un giorno si trasforma, la vanità e il risentimento insiti nella mancanza si prosciugano al fuoco purgatoriale della sofferenza, e rimane il ricordo, che può essere maneggiato, addomesticato, riposto da qualche parte. È quel che accade ad ogni idea e passione umane. Sándor Marái

Buonanotte del 1 ottobre 2017

Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle. Denis Waitley

Emil Carlsen

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(1913)

La possibilità di un’isola

Nessun soggetto è trattato più dell’amore, nei racconti di vita umani come nel corpus letterario che ci hanno lasciato. Vengono affrontati l’amore omosessuale come quello eterosessuale, senza che si sia potuta rilevare finora una differenza significativa; nessun soggetto è stato pure così discusso, così dibattuto, soprattutto durante il periodo finale della storia umana, in cui le oscillazioni ciclotimiche riguardanti la credenza nell’amore divennero costanti e vertiginose. Nessun soggetto sembra insomma aver ossessionato tanto gli uomini; persino il denaro nei racconti di vita umani, persino le soddisfazioni della lotta e della gloria, in confronto, perdono di potenza drammatica. Per gli esseri umani del periodo estremol’amore sembra essere stato l’acme e l’impossibile, il rimpianto e la grazia, il punto focale in cui potevano concentrarsi ogni sofferenza e ogni gioia. Michel Houellebecq

Annie Besant

Il primo ottobre del 1847, nasce a Londra Annie Besant Di vita in vita attraverso le morte io non sono d'ora innanzi che un servo della Grande Fratellanza, e coloro sul cui capo si leva una volta in atto di benedizione la mano del Maestro, non possono mai più guardare il mondo che con occhi fatti luminosi dallo splendore della Pace Eterna. Pace a tutti gli esseri. (Autobiografia)

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