La voce delle onde

Shinji non era per niente capace di meditare sulle cose, ma bastò quel nome per turbare i suoi pensieri come un enigma tormentoso. Al solo suono di quel nome, le sue guance arrossirono e il cuore gli battè forte. Era una sensazione strana per lui starsene seduto lì immobile e avvertire nel proprio corpo quei cambiamenti che sin allora aveva avvertito solo durante una gravosa fatica.
Accostò il palmo della mano alla guancia, ed ebbe la impressione che quella carne ardente non appartenesse affatto al suo viso. Fu un colpo per il suo orgoglio, la scoperta che nel suo animo esistevano cose insospettate, e la collera che gliene venne gl'infiammò ancor di più le gote.

— Yukio Mishima

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