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Visualizzazione dei post da dicembre, 2017

Buonanotte del 31 dicembre 2017

Non muovere mai l'anima senza il corpo, né il corpo senza l'anima, affinché difendendosi l'uno con l'altra, queste due parti mantengano il loro equilibrio e la loro salute. Platone

Camille Pissarro

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Village at the Foot of a Hill in Saint Thomas, Antilles via Camille Pissarro

Verità

Chiunque lo voglia davvero sa la verità. È solo che la maggior parte della gente non vuole saperla. Significa ascoltare ciò che viene dal profondo. La maggior parte della gente non vuole farlo. Ma le persone speciali ascoltano. La verità la senti, dentro di te. Ascolta. La senti sempre. Nella pioggia. Nelle frequenze morte fra una stazione e l’altra. Nel sussurro magnetico del nastro subito prima che cominci la musica. E nel suono che ti crea nelle orecchie il silenzio assoluto e completo: quel tintinnio luccicante, come un carillon alto nel cielo. David Foster Wallace

Buonanotte del 30 dicembre 2017

La gente è strana: si infastidisce sempre per cose banali, e poi dei problemi gravi come il totale spreco della propria esistenza, sembra accorgersene a stento. Charles Bukowski

Richard Diebenkorn

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Ocean Park #139 - 1985 - by Richard Diebenkorn

Mìa Gallegos

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Torno la notte D’improvviso torno la notte con le mie scarpe d’acqua. Mi spoglio nel lento esercizio delle mani e cerco soltanto un oggetto mio, una piccola barca, una cometa, un circo di cose inventate, figure quotidiane, tue e mie, che amo. Ma so che all’improvviso divento inaccessibile e torno ad essere silenzio

Buonanotte del 29 dicembre 2017

- Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. - Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee. George Bernard Shaw

Beatrice Mandelman

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Beatrice Mandelman (Amerika, 1912 - 1998) No. Thirteen c.1960s

Il teatro del Sabbath

In quanta stupidità dobbiamo calarci per giungere alla nostra meta, quali sconfinati errori bisogna saper commettere! Se qualcuno te lo dicesse prima, quanti errori dovrai fare, tu diresti no, mi spiace, è impossibile, trovatevi qualcun altro; io sono troppo furbo per fare tutti quegli errori. E loro ti direbbero, noi abbiamo fede, non preoccuparti, e tu diresti no, niente da fare, avete bisogno di uno molto più coglione di me, ma loro ripeterebbero che hanno fede in te, che tu ti trasformerai in un coglione colossale mettendoci un impegno che neanche ti immagini, che farai sbagli di una grandezza che neanche li sogni… perché è l'unico modo di giungere alla meta. Philip Roth

Buonanotte del 28 dicembre 2017

Desiderava che gli errori non finissero. Erano le tracce della verità. Erano la ricerca del senso della vita. Viktor Šklovskij, L’energia dell’errore

Luiz Sacilotto

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Vendetta

Scrivo per vendetta. Non per giustizia, non per santità, non per gloria: ma per vendetta. Tuttavia, dentro di me, sento questa vendetta come giusta, santa, gloriosa. Mia madre sapeva scrivere solo il suo nome e cognome. Mio padre, poco di più. Nel paese dove sono nato, i contadini analfabeti firmavano con una croce. Quando ricevevano una lettera dal Municipio, dall’esercito, dai carabinieri (nessun altro scriveva ai contadini), si spaventavano e andavano a farsi spiegare la lettera dal prete. Li ho visti passare molte volte, ero un ragazzo. Da allora ho sentito la scrittura come uno «strumento del potere», e ho sempre sognato di passare dall’altra parte, impossessarmi della scrittura, ma per usarla in favore di coloro che non la conoscevano: per realizzare le loro vendette. Ferdinando Camon

Buonanotte del 27 dicembre 2017

Non aveva letto neanche una poesia da mesi. Che razza di vita era mai questa? Una vita in cui uno ha troppo da fare perfino per leggere poesie? Non si può neanche chiamare vita. Raymond Carver

Andrei Aranyshev

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Relazione dall'ospedale

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Tirammo a sorte chi ci doveva andare. Toccò a me. Mi alzai dal tavolino. L’ora della visita in ospedale si avvicinava. Non rispose nulla al mio saluto. Volevo prendergli la mano – la ritrasse come un cane affamato che non molla l’osso. Sembrava vergognarsi di morire. Non so cosa si dica a uno come lui. Gli sguardi divergevano, come in un fotomontaggio. Non disse né resta, né va via. Non chiese di nessuno del nostro tavolino. Né di te, Bolek. Né di te, Tolek. Né di te, Lolek. Mi venne il mal di testa. Chi stava morendo a chi? Lodavo la medicina e le tre violette nel bicchiere. Raccontavo del sole e mi spegnevo. Che bellezza le scale da scendere di corsa. Che bellezza il portone che si apre. Che bellezza voi in attesa al tavolino. L’odore dell’ospedale mi fa venire la nausea. Wisława Szymborska

Buonanotte del 26 dicembre 2017

Non si lotta solo nelle piazze, nelle strade, nelle officine, o con i discorsi, con gli scritti, con i versi: la lotta più dura è quella che si svolge nell’intimo delle coscienze, nelle suture più delicate dei sentimenti. Pier Paolo Pasolini

Nicolas Delémont

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Untitled

L’ultima passeggiata

Ti esploro, mia carne, mio oro, corpo mio, che ti spio, mia cruda carta nuda, che ti segno, che ti sogno, con i miei seri, severi semi neri, con i miei teoremi, i miei emblemi, che ti batto e ti sbatto, e ti ribatto, denso e duro, tra le tue fratte, con il mio oscuro, puro latte, con le mie lente vacche, tritamente, che ti accendo, se ti prendo, con i miei pampani di ruggine, mia fuliggine, che ti aspiro, ti respiro con le tue nebbie e trebbie, che ti timbro con tutti i miei timpani, con le mie dita che ti amano, che ti arano, con l mia matita che ti colora, ti perfora, che ti adora, mia vita, mio avaro amore amaro: io sono qui così, la zampa del mio uccello, di quello che ti gode e ti vigila, sono la papilla giusta che ti degusta, la pupilla che ti vibra e ti brilla, che ti tintinna e titilla; sono un irto, un erto, un ermo ramo, io che ti pungo, mio fungo, io che ti bramo: sono pallida pelle che si spella, mia bella, io, passero e pettirosso del tuo fosso: io la piuma, io l’osso, ch

Erhard Loblein

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Ogni uomo

La vita di ogni uomo è una via verso se stesso, il tentativo di una via, l'accenno di un sentiero. Nessun uomo è mai stato interamente lui stesso, eppure ognuno cerca di diventarlo, chi sordamente, chi luminosamente, secondo le possibilità. Ognuno reca con se, fino alla fine, residui della propria nascita, umori e gusci d'uovo di un mondo primordiale. Certuni non diventano mai uomini, rimangono rane, lucertole, formiche. Taluno è uomo sopra e pesce sotto, ma ognuno è una rincorsa della natura verso l'uomo. Tutti noi abbiamo in comune le origini, le madri, tutti veniamo dallo stesso abisso; ma ognuno, tentativo e rincorsa dalla profondità, tende alla propria meta. Possiamo comprenderci l'un l'altro, ma ognuno può interpretare solo se stesso. Hermann Hesse, “Demian”

Oswaldo Guayasamín

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Primavera (Spring) - Oswaldo Guayasamín

È un anno che sono in terapia

Prendo tutti i giorni una pastiglia. Una sola. Si chiama Triumeq. È rosa pallido, grossa come un confetto, una caramella che si manda giù intera. I farmaci antiretrovirali come questo che prendo io impediscono la replicazione del virus dell'HIV e ti portano alla famigerata viremia zero. Il che significa che, con gli strumenti attualmente in uso, il virus smette di essere rintracciabile nel mio corpo. Ma c’è. Si sa che continua ad esserci perché, se smettessi di prendere la mia pillola rosa pallido grossa come un confetto, lui rispunterebbe fuori. Coi farmaci si va a rintanare, si nasconde in alcune zone del corpo. Le chiamano ‘santuari’, sono gli organi in cui i farmaci fanno fatica ad agire. Fino all'anno scorso non prendevo mai medicine - sono vegetariano, faccio yoga da dieci anni - e ora tutte le sere prendo una pastiglia. Mi curavo l’influenza coi decotti e le spezie. I farmaci fanno male. E vengono testati sugli animali, dicevo. Le cose cambiano, le ho dovute cambiare

Cruz Diez

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Cruz Diez - Aditivo

François de Sagon

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Lode del piede Piede per fattura comparabile alla mano, piede fermo e sicuro, in posizione d’onore, piede lo si osserva prima di coscia e Tettina, piede sentinella di sera e di mattina, piede come l’occhio necessario per guidare, piede così adatto per ben condursi a caccia, piede dove han dimora grazia e portamento, piede che natura ha eletto a nostro sostegno, piede che ci serve per abbattere il muro, piede disposto a far volare il corpo, piede cui la mano mostra affezione, piede dove si fonda la nostra protezione, piede per dominare il campo in ogni punto, piede che incrina, spezza e fende il ghiaccio, piede morto, piede vivo, che danza, che oscilla, piede che sorregge la figura del portamento, piede che di molti luoghi può darci l’apertura, piede persegue l’amorosa avventura, piede al bisogno si arresta o corre, piede risoluto a far corte regale, piede con bravura piroetta, piede cui si affidano gesto e portamento, piede sostegno del corpo fondamento, pie

Buonanotte del 22 dicembre 2017

La mia anima si alza come l'alba dentro di me, nuda e leggera. È come il mare agitato. Non mi attacco a ciò che si attacca a me poiché desidero raggiungere quello che oltrepassa le mie capacità. Kalhil Gibran

Richard Anuszkiewicz

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Altre volte

Altre volte, come dicevo, me ne andavo in città. Ogni tanto mi prendeva la voglia. Camminavo senza meta da un quartiere all'altro. Se pioveva, mi limitavo ad allacciarmi il cappotto e lasciavo che i capelli si bagnassero. Tanto, poi si asciugano, Anna. Non c'è cosa che poi non passi. Capisco che il mio racconto può sembrare doloroso, ma io non sono una persona triste, lo sai bene. Spesso sono felice, come dice la canzone, felice dentro, anche se non sempre riesco a mostrarlo. Sono tutte cose che lasciano il tempo che trovano, semplicemente. Ti spingono e stringono, a volte ti schiacciano, e puoi finire fuori rotta, ma dentro resti la stessa. Jens Christian Grøndahl, Spesso sono felice, Milano 2017, p. 93

Buonanotte del 21 dicembre 2017

Che cosa fare se vi trovate intrappolati senza alcuna speranza? Meditate su quanto siete fortunati che la vita finora vi abbia sorriso. O in alternativa se non vi avesse sorriso, il che viste le attuali circostanze sembrerebbe più probabile, meditate su quanto siete fortunati che la vita smetterà presto di tormentarvi. Douglas Adams, Guida galattica per gli autostoppisti

Andre Britz

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Andre Britz, Happy those early days III.

Chiedere

Perché veramente ogni errore umano, poetico, spirituale, non è, in essenza, se non disattenzione. Chiedere a un uomo di non distrarsi mai, di sottrarre senza riposo all'equivoco dell’immaginazione, alla pigrizia dell’abitudine, all'ipnosi del costume, la facoltà di attenzione, è chiedergli di attuare la sua massima forma. È chiedergli qualcosa di molto prossimo alla santità in un tempo che sembra perseguire soltanto, con cieca furia e agghiacciante successo, il divorzio totale della mente umana dalla propria facoltà di attenzione. Cristina Campo

Buonanotte del 20 dicembre 2017

Ho sempre rifiutato di essere compreso. Essere compreso significa prostituirsi. Preferisco essere preso seriamente per quello che non sono, ignorato umanamente, con decenza e naturalezza. Fernando Pessoa - Il libro dell'inquietudine

Henri Nouveau

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Henri Nouveau 1951

Pietà

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Nella cittadina, dove è nato l’eroe, guardare il monumento, lodarne la grandezza, cacciare due galline dalla soglia del museo deserto, chiedere dove abita la madre, bussare, spingere la porta che cigola. Si mantiene dritta, capelli lisci, sguardo limpido. Dire che si è arrivati dalla Polonia. Salutare. Fare le domande a voce alta e chiara. Sì, lo amava molto. Sì, era sempre stato così. Sì, lei allora si trovava sotto il muro della prigione. Sì, aveva sentito la scarica. Dispiacersi di non aver portato un registratore E una cinepresa. Sì, conosce questi arnesi. Ha letto alla radio la sua ultima lettera. Ha cantato alla TV le ninnenanne d’un tempo. Ha perfino preso parte a un film, in lacrime Per via dei riflettori. Sì, la memoria la commuove. Sì, è un poco stanca. Sì passerà. Alzarsi. Ringraziare. Accomiatarsi. Uscire, incrociando nell’atrio i turisti successivi. Wisława Szymborska

Buonanotte del 19 dicembre 2017

‎Era uno di quei giorni di marzo in cui il sole splende caldo ed il vento soffia freddo: quando è estate nella luce e inverno nell'ombra. Charles Dickens, Grandi Speranze

Josef Albers

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Disabituarsi e smettere

“Bisogna disabituarsi e smettere di concepire la cultura come sapere enciclopedico, in cui l'uomo non è visto se non sotto forma di recipiente da empire e stivare di dati empirici; di fatti bruti e sconnessi che egli poi dovrà casellare nel suo cervello come nelle colonne di un dizionario per poter poi in ogni occasione rispondere ai vari stimoli del mondo esterno. Questa forma di cultura è veramente dannosa specialmente per il proletariato. Serve solo a creare degli spostati, della gente che crede di essere superiore al resto dell'umanità perché ha ammassato nella memoria una certa quantità di dati e di date, che snocciola ad ogni occasione per farne quasi una barriera fra sé e gli altri. Serve a creare quel certo intellettualismo bolso e incolore, cosí bene fustigato a sangue da Romain Rolland, che ha partorito tutta una caterva di presuntuosi e di vaneggiatori, piú deleteri per la vita sociale di quanto siano i microbi della tubercolosi o della sifilide per la bellezza e la

Buonanotte del 18 dicembre 2017

L’incanto, questa cosa inutile e indispensabile come il pane. Gio Ponti, Amate l’architettura

Karen J. Revis

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Karen J. Revis - Indigo 9

Così vanno le cose

- Tutto quello che hai scritto sul dolore e sulla sofferenza è solo un mucchio di merda - solo perché ti ho detto che la musica rock mi fa venire il mal di testa solo perché abbiamo dormito e ci siamo svegliati e abbiamo mangiato insieme solo perché insieme siamo stati in macchina e alle corse insieme nei parchi nelle stanze nelle vasche da bagno solo perché abbiamo visto lo stesso cigno e lo stesso cane nello stesso momento solo perché abbiamo visto lo stesso vento gonfiare la stessa tendina sei improvvisamente diventata un critico letterario solo perché hai scolpito la mia testa e letto i miei libri e mi hai parlato dei tuoi amori e delle tue avventure e dei tuoi viaggi solo perchè conosco il nome di tua figlia e ti ho cambiato una gomma sei improvvisamente diventata un critico letterario solo perché una rivistuola ti ha accettato 3 poesie solo perché stai scrivendo un romanzo sulla tua follia solo perché dimeni il culo e hai lunghi capelli castani sei improv

Buonanotte del 17 dicembre 2017

Non credo che la sofferenza da sola insegni. Se bastasse la sofferenza ad insegnare, tutto il mondo sarebbe saggio, visto che tutti soffrono. Alla sofferenza bisogna aggiungere l’elaborazione, la comprensione, l’amore, l’apertura e il desiderio di rimanere vulnerabili. Anne Morrow Lindbergh

Mark Chadwick

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Mark Chadwick, Fluid Painting 50, 2011

Il corsetto

“Il corsetto dalle pieghe diritte nascondeva un cuore agitato, e quelle labbra tanto pudiche si rifiutavan di raccontarne la tormenta. Era innamorata di Léon, e proprio per questo cercava la solitudine, per poter godere più liberamente della sua immagine. La vista reale della persona veniva a turbare la voluttà della fantasia; pronta a palpitare al suo passo, in presenza di lui si sentiva defraudata della dolcezza dell’emozione, le restava alla fine solo uno sbigottimento scolorante in tristezza. Léon non sapeva, quando usciva disperato da quella casa, che lei si alzava dalla sua sedia per rivederlo in strada. Si preoccupava di quel che lui poteva fare; gli spiava la faccia; inventò tutta una storia per avere il pretesto di visitare la sua stanza. Trovava ben fortunata la moglie del farmacista che poteva dormire sotto quello stesso tetto; in continuazione i suoi pensieri si abbattevano sulla casa di Homais come i piccioni del Léon d’oro che andavano là a tuffare nelle grondaie le za

Vittorio Gorresio

Il 17 dicembre del 1982, muore a Roma Vittorio Gorresio Aveva cessato di esistere il mondo in cui [papà] era candidamente vissuto, e pagava la sua ingenuità a carissimo prezzo, come era forse fatale... ma per mio conto mi impegnavo a cercar di scoprire in che senso la vita continuava avanti a me. (La vita ingenua)

Buonanotte del 16 dicembre 2017

Finché non trovi qualcosa per cui lottare ti accontenti di qualcosa contro cui lottare. Chuck Palahniuk, Soffocare, 2001

Rebecca Appleby

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Bijan Jalali

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Le radici della poesia Dico di quel che vedo e ciò che vedo come acqua scorre nella mia poesia * Non so se il mondo si cela dietro il nome o appare col suo nome * Come specchio osservo e l’immagine del mondo ripeto per il mondo. (da Poesia, n. 273, Luglio-Agosto 2012 - Traduzione di Chiara Riccarand)

Buonanotte del 15 dicembre 2017

Sono convinto che quando pensi di avere tutte le risposte, la notte ti cambia tutte le domande. (Charlie Brown)

Ray Ken

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Ray Ken, 179-15

L'arte di perdere tempo

“Viaggiare fianco a fianco, camminare insieme, regolare il proprio passo su quello dell'altro, parlarsi guardando la stessa strada oppure lo stesso paesaggio: la scena è di già bella di per sé e ciò potrebbe bastare a farci optare per questa saggia decisione. Ma il concetto acquista il suo pieno significato nella sosta: da molto tempo, ormai, non mi siedo più di fronte agli altri, ma di fianco. Spesso questo dettaglio minimo basta a cambiare l'emozione di un incontro, anche nei lunghi silenzi condivisi che il faccia a faccia non permette, se non con imbarazzo. Stando fianco a fianco, si ha sempre l'impressione che l'orizzonte, in lontananza, avvicini tra loro vite parallele. Stando di fronte, invece, la presenza dell'uno pone un limite fisico all'altro, influendo addirittura sulla durata dello scambio, perché, se si può stare a lungo seduti fianco a fianco senza parlare, quando si è di fronte il silenzio dell'interlocutore spinge subito al chiacchiericcio o

Buonanotte del 14 dicembre 2017

La vita, se volete saperlo, è un elemento che continuamente si rinnova e rielabora da sé, che da sé si rifà e si ricrea incessantemente, sempre tanto più alta di tutte le nostre ottuse teorie. Boris Pasternak, Il Dottor Živago

Karine Léger

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Poesia e guarigione

C’è un problema quando si hanno rapporti con i poeti. Il problema deriva dal fatto che il poeta è una creatura patologicamente bisognosa di amore. Una creatura in subbuglio con cui non si può mantenere un’amicizia generica e blanda. Col poeta non ci possono essere pratiche attendistiche e interlocutorie, bisogna gettargli in faccia il nostro amore o il nostro odio, bisogna tenerlo ben vivo nella nostra mente, bisogna pensarlo, parlargli delle sue parole, raccontargli le sue storie. Uno allora può dire: ma a che serve tutto questo? Io penso che alla fine non serva al poeta, perché il poeta non ha mai bisogno di quello che gli viene dato. Penso che tutto questo serva a chi dà, a chi si protende a lenire le varie disperazioni del poeta. L’atto di guarire chiude le ferite, ma solo al guaritore. Franco Arminio, Cedi la strada agli alberi

Buonanotte del 13 dicembre 2017

La tenebra non può scacciare la tenebra: solo la luce può farlo. L’odio non può scacciare l’odio: solo l’amore può farlo. L’odio moltiplica l’odio, la violenza moltiplica la violenza, la durezza moltiplica la durezza, in una spirale discendente di distruzione. Martin Luther King

Paul Cezanne

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Village behind Trees - Paul Cezanne

Commediole

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Se esistono gli angeli, probabilmente non leggono i nostri romanzi sulle speranze deluse, E neppure – temo – Le nostre poesie Risentite con il mondo. Gli strilli e gli strazi delle nostre pièce teatrali devono – sospetto – spazientirli. Liberi da occupazioni Angeliche, cioè non umane, guardano piuttosto le nostre commediole dall’epoca del cinema muto. Ai lamenta tori funebri, a chi si strappa le vesti e a chi digrigna i denti preferiscono – suppongo – quel poveraccio che afferra per la parrucca uno che annega o affamato divora i propri lacci. Dalla cintola in su la ambizioni e lo sparato, e sotto, nella gamba dei pantaloni, un topo impaurito. Oh, questo sì Deve divertirti parecchio. L’inseguimento in circolo si trasfigura in una fuga davanti al fuggitivo. La luce nel tunnel Si rivela l’occhio d’una tigre. Cento catastrofi sono cento divertenti capriole su cento abissi. Se esistono gli angeli, dovrebbe convincerli - spero - questa allegr

Buonanotte del 12 dicembre 2017

Non voglio spacciarmi per più intelligente di quello che sono e dirò semplicemente quello che penso. Sarebbe bene se fossimo meno furbi e lungimiranti in politica. Se invece di cercare di fare la storia, cercassimo semplicemente di essere responsabili per i singoli eventi che la compongono, forse non ci renderemmo ridicoli. Non la storia si deve fare, ma una biografia. [Viktor Šklovskij, Viaggio sentimentale, traduzione di Maria Olsoufieva, Milano, SE 1991, p. 131]

Zinaida Serebriakova

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The Shoots of Autumn Crops, 1908 - Zinaida Serebriakova

Slab city: fuori o dentro il sogno americano

La signora Rosa è seduta davanti alla stanza di un motel mentre Estela, il suo chihuahua, gioca tra la polvere di Niland, paese di 1000 anime nel deserto californiano del Sonora, chiuso a Ovest dal vicino Salton Sea e a Est dalle Chocolate Mountains, dove ogni giorno i Marines si esercitano alla guerra. La signora Rosa è nata in New Mexico e parla spanglish, un misto di inglese e spagnolo dell’America centrale. Ha superato i settanta, lo si vede dallo sguardo che si muove lento da Estela all’orizzonte e dall’orizzonte alle proprie mani, tenute sul grembo. Esce solo la mattina attorno alle 5 e la notte dopo le 23, quanto il caldo estivo del deserto promette una tregua. Durante il giorno Rosa riposa nella sua stanza, con il condizionatore acceso che rumoreggia e il cane sdraiato ai piedi: “Chissà quanto camperà” si domanda. Da tre anni abita nell’unico motel di Niland, gestito dal pastore di una chiesa evangelica di recente inaugurazione che conta 4 (proprio 4) fedeli, compresa la mogli

Buonanotte del 11 dicembre 2017

L'amore sano è quello che abbraccia una donna sola intera, compreso il suo carattere e la sua intelligenza. La coscienza di Zeno

Bruno Munari

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Terra creatrice

Carta e penna. Penna, penna, dov'è la penna? Mi chino a terra e la colgo, la sfuggente, nascosta sotto il tavolo. Inizio a pensare a cosa potrei scrivere, ma nulla giunge con prepotenza al centro della mia mente. Tuttavia, appoggio la punta argentea della penna sul foglio bianco e vuoto, solcato da righe orizzontali parallele, vicine ma senza possibilità d'incontro. L'argento preme contro la cellulosa in decomposizione (da cui il caratteristico odore di carta) e un getto blu notte ne scaturisce e si posa sul foglio: parole. Appaiono parole, e così anche segni d'interpunzione, così affini alle lettere da volere stare loro vicine. Il blu si mitiga al bianco e le righe incontrano amici, da poco scoperti, mentre il foglio inizia a saturarsi di vaganti proposizioni. Di per sé sono moltitudini di lettere accostate le une alle altre a formare parole e poi a formare frasi minime e, poi, a formare proposizioni complesse e perfino astruse, ma, quando vengono lette, l'impeto

Max Ernst

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Max Ernst - The Marriage Of Heaven And Earth, (1962)

La palabra

La palabra …Todo lo que usted quiera, sí señor, pero son las palabras las que cantan, las que suben y bajan… Me prosterno ante ellas… Las amo, las adhiero, las persigo, las muerdo, las derrito… Amo tanto las palabras… Las inesperadas… Las que glotonamente se esperan, se acechan, hasta que de pronto caen… Vocablos amados… Brillan como piedras de colores, saltan como platinados peces, son espuma, hilo, metal, rocío… Persigo algunas palabras… Son tan hermosas que las quiero poner todas en mi poema… Las agarro al vuelo, cuando van zumbando, y las atrapo, las limpio, las pelo, me preparo frente al plato, las siento cristalinas, vibrantes, ebúrneas, vegetales, aceitosas, como frutas, como algas, como ágatas, como aceitunas… Y entonces las revuelvo, las agito, me las bebo, me las zampo, las trituro, las emperejilo, las liberto… Las dejo como estalactitas en mi poema, como pedacitos de madera bruñida, como carbón, como restos de naufragio, regalos de la ola… Todo está en la palabra… Una ide

Buonanotte del 9 dicembre 2017

Ci sono dubbi che vanno risolti, altri che non possono essere risolti, altri ancora che è meglio non risolvere. (R. Gervaso)

Miriam Marshall

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Roberto Juarroz

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Decima poesia verticale, 71 Un albero è il bosco. Sdraiarsi sotto le sue fronde è ascoltare ogni suono, conoscere ogni vento dell’inverno e dell’estate, accogliere tutta l’ombra del mondo. Indugiare sotto i suoi rami nudi è recitare tutte le preghiere possibili, tacere tutti i silenzi, provare pietà per tutti gli uccelli. Sostare davanti al suo tronco è elevare ogni meditazione, riunire ogni distacco, indovinare il calore di ogni nido, accomunare la solidità di ogni riparo. Un albero è il bosco. Ma per questo bisogna che un uomo sia tutti gli uomini. O nessuno. (da Decima poesia verticale, 1987)

Buonanotte del 8 dicembre 2017

Le nostre vite cominciano a finire il giorno in cui stiamo zitti di fronte alle cose che contano. Martin Luther King

Nicolas de Stael

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Le cose belle non scappano via

Primo, se sei innamorato, è una cosa bella, forse la migliore che possa capitarti. Non permettere che nessuno la sminuisca o la renda meno importante. Secondo, ci sono molti tipi di amore. C’è quello egoistico, meschino, avaro, che usa l’amore per l’auto affermazione. E’ il tipo terribile e paralizzante. L’altro tipo è la manifestazione di tutto quanto di buono c’è in te: la gentilezza, la considerazione, il rispetto, non solo il rispetto sociale delle buone maniere, ma il rispetto in senso più alto, cioè il riconoscimento dell’altro come unico e prezioso. L’amore del primo tipo ti può rendere malato, piccolo e debole, ma quello del secondo tipo ti può dare una forza, un coraggio, una bontà e persino una saggezza che neanche sapevi di avere. Dici che non è un’infatuazione da ragazzi. Se provi questo sentimento così profondamente, di sicuro non lo è. Ma non credo che tu stessi chiedendomi cosa provi. Tu lo sai meglio di chiunque altro. Tu vuoi un aiuto per capire cosa fare, e io posso d

Buonanotte del 7 dicembre 2017

Credo di non fare torto a nessuno dicendo che ritengo Cit. uno dei più grandi scrittori del XXI secolo! Una vena artistica inesauribile.

Jackie Saccoccio

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Jackie Saccoccio (American, b. 1963), Portrait (Perspective), 2012

Leggere

Per leggere un libro ci vuole passione, leggere costa fatica, ci vogliono degli educatori che riescano a motivare e appassionare i ragazzi, gli adolescenti. Appassionare alla cultura, questa è la chiave di volta. La cultura è il destino di un popolo: guardate lo sterminio degli ebrei e quello degli armeni, il primo è molto più noto perché gli ebrei sono molto più colti. Educazione investe la sfera emotiva, le pulsioni le abbiamo per natura, poi le emozioni che sono a metà strada fra natura e cultura. I giovani di adesso non hanno un livello emotivo maturo, non conoscono la differenza fra bene e male. Ci sono molti soggetti psicopatici. I sentimenti vanno educati e i sentimenti li abbiamo per cultura. La letteratura ci insegna cosa sono i sentimenti. Se io conosco un dolore perché ho letto tanto ne posso uscire e non è più un dolore atroce. Non bisogna riempire le scuole di computer ma di maestri, di persone che sanno affascinare ed educare. Dopo si tornerà a leggere.

Buonanotte del 6 dicembre 2017

Quando decidi di perdonare qualcuno, lo stai amando nel modo giusto. W. Paul Young, Il Rifugio

Carol Hodder

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Land, sea, sky - Carol Hodder

Un racconto iniziato

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Alla nascita d’un bimbo il mondo non è mai pronto. Le nostre navi ancora non sono tornate dalla Vinlandia. Ci attende ancora il valico del Gottardo. Dobbiamo eludere la guardie nel deserto di Thor, aprirci la strada per le fogne fino al certo di Varsavia, trovate il modo di arrivare al re Harald Cote, a aspettare che cada il ministro Fouché. Solo ad Acapulco ricominceremo tutto da capo. Si è esaurita la nostra scorta di bende, fiammiferi, argomenti, amidgale e acqua. Non abbiamo camion, né il sostegno dei Ming. Con questo ronzino non corromperemo lo sceriffo. Niente nuove su quelli fatti schiavi dai Turchi. Ci manca una caverna più calda per i grandi freddi e qualcuno che conosca la lingua harari. Non sappiamo di chi fidarci a Ninive, quali condizioni porrà il principe-cardinale, quali nomi siano ancora nei cassetti di Berija. Dicono che Carlo Martello attaccherà all’alba. In questa situazione rabboniamo Cheope, presentiamoci spontaneamente, cambiamo religi

Buonanotte del 5 dicembre 2017

Siamo al mondo per essere veri, non perfetti. Erich Linder

William Grosvenor Congdon

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Virgo potens 1985 - William Grosvenor Congdon

Insegnanti

- “Proviamo ora a fare un esperimento mentale: chi sono gli insegnanti che non abbiamo mai dimenticato? Sono quelli che hanno saputo incarnare un sapere, sono quelli che ricordiamo non tanto per ciò che ci hanno insegnato ma per come ce lo hanno insegnato. Ciò che conta nella formazione di un bambino o di un giovane non è tanto il contenuto del sapere, ma la trasmissione dell'amore per il sapere. Gli insegnanti che non abbiamo dimenticato sono quelli che ci hanno insegnato che non si può sapere senza amore per il sapere. Sono quelli che sono stati per noi uno “stile”. I bravi insegnanti sono quelli che hanno saputo fare esistere dei mondi nuovi con il loro stile. Sono quelli che non ci hanno riempito le teste con un sapere già morto, ma quelli che vi hanno fatto dei buchi. Sono quelli che hanno fatto nascere domande senza offrire risposte già fatte. Il bravo insegnante non è solo colui che sa ma colui che, per usare una bella immagine del padre sopravvissuto celebrato da Cormac Mc

Buonanotte del 4 dicembre 2017

Se la libertà significa qualcosa, allora significa il diritto di dire alla gente cose che non vogliono sentire. George Orwell

Peter Stein

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Peter Stein, Wave, 1969

Melancolia della resistenza

- “…si rese conto con orrore che per tutta la vita non aveva fatto altro che scappare, per rifiuto della grossolanità del mondo si era rifugiato nella musica, dalla musica nell'autopunizione, da qui nel puro pensiero, e infine aveva abbandonato anche quello, insomma, non aveva fatto altro che ritirarsi, posizione dopo posizione, come se l’angelo che guidava il suo destino gli avesse fatto sbagliare strada per raggiungere il traguardo opposto: a forza di indietreggiare era arrivato a una gioia quasi ingenua verso le cose, a capire che finalmente non c'era nulla da capire, ad ammettere che se “un senso del mondo” esiste, questo trascendeva la sua ragione, e se un uomo riesce a intuire e prendere in considerazione lo stretto che lo riguarda è già tanto.” László Krasznahorkai

Buonanotte del 3 dicembre 2017

Se ognuno pensasse di più alle proprie responsabilità e parlasse meno dei propri diritti, non ci sarebbe bisogno della politica. Agnes Lam

Tadasuke Kuwayama

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Tadasuke Kuwayama, Concentric Circles, 1966.

Ogni parola è una scelta

L'amore ha un unico linguaggio, la cui padronanza è propria solo a chi sappia veramente amare. È un linguaggio che esplora e comprende e vive e descrive il più nobile dei sentimenti, declinato in ogni sua sfaccettatura, in ogni sua possibile o immaginifica espansione. E triste sarebbe scoprire d'essersi innamorati di qualcuno di cui ancora non si sospettava il voluto arroccarsi nell’analfabetismo sentimentale, dove il comodo e immaturo rifugiarsi nel sogno e nel virtuale si sostituisce alla sapienza di un responsabile vivere l'amore com'esso va vissuto, ossia non solamente nel sogno, nell'immaginazione, ma anche e soprattutto nel ricco e variegato mondo del reale. Un mondo in cui attraversare anche realtà non prive di dubbi e di dolore, di cadute e di redenzioni, ma in cui ci sarà spazio e tempo per riempire i vuoti del cuore amando e perdonando, per esserne appagati quanto un naufrago che raggiunge una riva, per lasciarsi andare, finalmente, a ciò che è liberare s

Buonanotte del 2 dicembre 2017

La Terra è madre di tutti e tutti devono avere su essa eguali diritti. È come sperare che i fiumi possano andare controcorrente il credere che un uomo nato libero possa essere felice, quando lo si costringe e quando gli si toglie la libertà di andare dove vuole. Capo Giuseppe

Burhan Dogancay

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Solomon R. Guggenheim Museum, New York Anonymous Gift, 1974 © Burhan Dogancay

Catullo

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Carme CVII Se contro ogni speranza ottieni ciò che desideravi in cuore, una gioia insolita ti prende. E questa è la mia gioia, più preziosa dell'oro: a me tu ritorni, a me, Lesbia, a un desiderio ormai senza speranza, al mio desiderio ritorni, a me, a me tu ti ridai. O giorno luminoso! Chi vivrà più felice? chi potrà mai pensare vita più, più desiderabile di questa? (da Carmina – Traduzione di Mario Ramous)

Buonanotte del 1 dicembre 2017

[…] La fotografia si esplica sempre all'interno di un dualismo perfetto. Se uno ci pensa, nella fotografia c'è il negativo e il positivo. E’ un rapporto tra la luce e il buio. E’ un giusto equilibrio tra quello che c'è da vedere e quello che non deve essere visto. Quando noi fotografiamo, vediamo una parte del mondo e un'altra la cancelliamo. Luigi Ghirri, Lezioni di Fotografia

Jesús Perea

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Jesús Perea, Abstract composition 684, 2016

Disposizione

La giovinezza non è un periodo della vita, è uno stato d'animo, che consiste una certa forma della volontà. In una disposizione dell'immaginazione, in una forza emotiva, nel prevalere dell'audacia sulla timidezza, della sete dell'avventura, sull'amore per le comodità. Non si invecchia per il semplice fatto di aver vissuto un certo numero di anni, ma solo quando si abbandonano i propri ideali. Se gli anni tracciano i loro solchi sul corpo, le rinunce all'entusiasmo li tracciano sull'anima. Essere giovane significa conservare a sessanta, a settant'anni, l'amore del meraviglioso, lo stupore per le cose sfavillanti e i pensieri luminosi, le sfide intrepide lanciate agli avvenimenti, il desiderio insaziabile del fanciullo per tutto ciò che è nuovo, il senso del lato piacevole e lieto dell'esistenza. Resterete giovani finché il vostro cuore saprà ricevere i messaggi di bellezza, di audacia, di coraggio, di grandezza, di forza che vi giungono dalla ter

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