La fortuna di abitare al centro di Roma. Deliri di una notte di fine estate

Dice: “abiti al centro di Roma? che culo che c’hai!”

Si…certo…

Sto al primo piano, fa un caldo infernale e bevo bevo, bevo…acqua, birra, Cola Cola, succhi di frutta, tutto quello che mi capita a tiro lo bevo…
..di dormire non se ne parla, la stanchezza c’è ma devo resistere almeno fino a mezzanotte meno un quarto…
..sono davanti al pc ma non riesco nemmeno più a capire cosa guardo…in pratica sto dormendo in piedi, come i cammelli!! (mi pare che siano i cammelli almeno…boh..)…
ora mi alzo, manca poco..vado a sciacquarmi il viso e il collo con l’acqua fredda…
e finalmente ci siamo, mezzanotte meno un quarto..in lontananza sento il suo inconfondibile “ruggito”, la belva sta arrivando!
Intanto altri pachidermi lambiscono i marciapiedi vicini, ma questo passerà proprio sotto le mie finestre del primo piano, si fermerà e ruggirà per alcuni minuti.
Eccolo, scosto le tendine della finestra della cucina che nel frattempo ho chiuso e lo vedo, anzi no, prima ancora vedo i riflessi della sua luce intermittente..
Corro anche in camera mia e chiudo la finestra frettolosamente, devo sbrigarmi! Corro anche in bagno e STRATANG! Chiudo anche quella! Appena in tempo..finalmente mi rilasso un momento…ma già il caldo sta diventando ancora più insopportabile di prima, ora che tutte le finestre sono chiuse…
Comincio a sudare anche se tento di calmarmi, di respirare lentamente, espiro ed inspiro, espiro ed inspiro, dai forza passa vattene!!! Vai via!!! Lo sento, è lì fuori che ruggisce rabbiosamente, proprio sotto la finestra della mia camera da letto…vai via ti prego, sto morendo di caldo, sono in un lago di sudore, ho bisogno di aprire le finestre e lenire quest’afa con l’aria pulita della notte!
Mi riaffaccio da dietro la finestra scostando la tendina: lo guardo mentre sballottola senza garbo i secchioni verdi, li alza in aria e li svuota nel suo fetido ventre..tutto intorno e soprattutto in alto sopra di lui, una nuvola di immondizia in forma polverizzata, si vede benissimo in controluce, sembra un vulcano che fuma…avessi avuto le finestre aperte il puzzo sarebbe stato insopportabile, mi sarei ritrovato avvolto da milioni di piccole particelle di immondizia polverizzata, che poi sarebbe penetrata in casa poggiandosi ovunque, sulle lenzuola, sui vestiti, sui mobili, sui piatti in cucina, ovunque…
Finalmente il bestione se ne va, lasciando dietro di se una scia odorosa ancora per svariati secondi…il sudore mi ha inzuppato, resisto qualche attimo ancora e poi apro, finalmente! Apro tutte le finestre di casa, riprendo fiato e mi appoggio stremato al corrimano della finestra aperta…respiro a pieni polmoni…
Ma non posso mettermi a letto in questi condizioni, mi butto al volo sotto la doccia fredda…il sonno nonostante la stanchezza a quel punto va a farsi benedire…l’indomani dovrò svegliarmi alle 6,30 per andare a lavorare, è quasi mezzanotte e mezzo e io ancora ho gli occhi sbarrati, mi agito sdraiato nel letto ben sapendo che l’indomani sarò uno zombie che cammina…
Ricomincio a sudare, no no no NO! calmati respira lentamente, respira lentamente, respira lentamente…respira lentamente……respi..ra….lentam…ent…e…, resssspirr…a…………..
MI ADDORMENTO….
finalmente, il mio corpo si rilassa, dormo….
le finestre di casa sono tutte aperte….
l’aria fresca della notte mi da un pò di tregua…
ma poi…arrivano le 4 del mattino…stavolta io sono nel regno di Morfeo…
in lontananza si sente il suo “ruggito”…un altro pachiderma sta arrivando…
un altro bestione fetido si fermerà sotto la mia finesrtra cogliendomi nel sonno..profondo…
mi agito, forse sto facendo un incubo…ma la stanchezza è troppa e non mi sveglio…

Il fetido bestione passa, si ferma e si dimena nuovamente sotto le mie finestre del primo piano..e stavolta le finestre sono tutte aperte….

La mattina mi sveglio che ho le ossa rotte, mi pare di non aver riposato per niente, addosso ho un puzzo disgustoso, mi faccio un’altra doccia…
esco di casa in ritardo, un’altra giornata che comincia in pieno affanno..

Ed è a questo punto che incontro il tizio che conosco: mi vede uscire dal civico 76 della centralissima via degli Scipioni e mi fa: “Oh Massimilià, ma te abiti qua? in pieno centro di Roma? ammazza che culo che c’hai!!”…

Massimiliano Russo

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