FramMenti

Io sono un essere logico, e lo sono ancora di più quando la mia mente impazzisce per effetto della depressione maggiore. Questa è la parte più difficile da far comprendere a chi non si è mai ammalato di depressione, ma è anche il più subdolo degli inganni. Per un malato di depressione la visione è netta, senza nebbie. Una persona non affetta da depressione invece ha una visione sfocata, lavora di fantasia, interpreta, completa le forme come un bambino alle prese con i primi esercizi di geometria. L’opacità è dei sani. Lo è perché il non vedere l’esatta forma delle cose è il dispositivo di natura attraverso il quale ci salviamo da noi stessi.

Andrea Pomella, L’uomo che trema, Einaudi, 2018; p. 83

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