Ubania
“… ‘Il barone rampante’, lo si sarà capito, torna di continuo nella mia vita. È tornato quando ho cominciato a ragionare sull'architettura di un Bosco Verticale e quando, qualche anno fa, ho iniziato a elaborare la visione di una Città Foresta allo scopo di costruire un nuovo equilibrio tra le città e i boschi. A volte arrivo a sognare che il Bosco Verticale sia qualcosa che assomiglia a un tentativo, non so se riuscito o meno, di traslare dentro un edificio, dentro un'architettura, proprio la straordinaria metamorfosi botanica che Calvino ci propone. Quella di un mondo, una città, una società, guardata attraverso lo sguardo dei lecci, dei sugheri, delle querce, degli ulivi, dei faggi, dei castagni. Del resto, l'esperienza di abitare nel Bosco Verticale di Milano è proprio quella di chi osserva il mondo dall'alto dei rami, attraverso le foglie; una prospettiva che implica un sostanziale cambio del paradigma visivo, proprio come accade nella letteratura fantastica. Attraverso i rami degli alberi, Cosimo guarda il mondo. La sfera botanica, quella che siamo soliti collocare all'interno di un giardino, perimetrare in un parco, è qui il primo filtro da cui guardare la vita…”
(Stefano Boeri, “Ubania” - Laterza)
Commenti
Posta un commento