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Visualizzazione dei post da dicembre, 2016

Buonanotte del 31 dicembre 2016

Non c’è nessun inferno. E neanche il paradiso. La vita è qui. Il dolore è qui. La ricompensa è qui. — Edward Bunker, Little blue boy

Juan Ramon Jimenez

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D’un tratto, mi dilata la mia idea, e più grande mi fa dell’universo. Allora, tutto sta dentro di me. Stelle dure, mari profondi, idee d’altri, terre vergini, sono la mia anima. E a tutto comando io, mentre senza comprendermi, tutto pensa a me.

Buonanotte del 30 dicembre 2016

Non attribuire a consapevole malvagità ciò che può essere adeguatamente spiegato come stupidità. Non sottovalutare mai il potere della stupidità umana. — Robert Heinlein

Franklin Carmichael

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L'uomo

Non conosco l’uomo che si ferma sulla riva del fiume, che respira a fondo e sorride riconoscendo i profumi che aleggiano nell’aria. Non lo conosco, ma so che quell’uomo è mio fratello. Quell’uomo conscio che il polline viaggia appeso all’arbitraria volontà del vento, ma sogna fiducioso la fertile terra che lo aspetta, quell’uomo è mio fratello. Sa molte cose mio fratello. Sa per esempio che un grammo di polline è come un grammo di sé, dolcemente predestinato al fango germinale, al mistero da cui s’innalzerà vivo di rami, di frutti e di figli con la meravigliosa certezza delle trasformazioni, dell’inizio inevitabile e della necessaria fine, perché ciò che è immutabile racchiude il pericolo dell’eterno e solo gli dèi hanno tempo per l’eternità. L. Sepùlveda

Danilo Dolci

Il 30 dicembre del 1997, muore a Trappeto Danilo Dolci , sociologo, educatore e poeta italiano A chi obietta che finora nella storia non sono stati possibili cambiamenti strutturali con metodi nonviolenti, che non sono esistite rivoluzioni nonviolente, occorre rispondere con nuove sperimentazioni per cui sia evidente che quanto ancora non è esistito in modo compiuto, può esistere. Occorre promuovere una nuova storia. (Non sentite l'odore del fumo?)

Dialoghi clandestini del tempo di guerra

Tra il mondo dei libri e quello della realtà viva non c’è barriera. La storia dell’umanità è la descrizione, da un certo punto di vista speciale, dei mutamenti della proteina. Il libro è la proiezione di processi chimici attraverso la penna, la carta e l’inchiostro tipografico - e il raggio riflesso delle lettere, attraverso la lente e il corpo vitreo, ritorna sulla retina dove riprodurrà il processo alla rovescia. Leggere qualcosa d’orrendo creerà lo stesso flusso d’adrenalina che l’orrore stesso crea. Il mondo del libro non è un mondo a parte, la linea di demarcazione è fluida - le immagini dei movimenti la penetrano sull’onda dell’inchiostro. L’immaginazione non inventa nulla di nuovo. Versa soltanto il già esistente in forme più modeste o più desiderabili. Sàndor Lénàrd, Roma 1938-1943

Buonanotte del 28 dicembre 2016

E inoltre, per conoscere qualsiasi persona, bisogna considerarla gradualmente e cautamente, per non cadere in errori e in preconcetti che poi è molto difficile correggere e cancellare. — Fëdor Dostoevskij

Discorso all'Ufficio oggetti smarriti

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Ho perso qualche dea per via dal Sud al Nord, e anche molti dei per via dall’Est all’Ovest. Mi si e’ spenta per sempre qualche stella, svanita. Mi e’ sprofondata nel mare un’isola, e un’altra. Non so neanche dove mai ho lasciato gli artigli, chi gira nella mia pelliccia, chi abita il mio guscio. Mi morirono i fratelli quando strisciai a riva e solo un ossicino festeggia in me la ricorrenza. Non stavo nella pelle, sprecavo vertebre e gambe, me ne uscivo di senno piu’ e piu’ volte. Da tempo ho chiuso su tutto cio’ il mio terzo occhio, ci ho messo una pinna sopra, ho scrollato le fronde. Perduto, smarrito, ai quattro venti se n’e’ volato. Mi stupisco io stessa del poco di me che e’ restato: una persona singola per ora di genere umano, che ha perso solo ieri l’ombrello sul treno.

Buonanotte del 27 dicembre 2016

Perché c'è un tempo per viaggiare e un tempo per costruire, un tempo per scappare e un tempo per guarire, un tempo per capire, lunghissimo, un tempo per spiegare, un tempo per perdonare e un tempo per perdere tempo. — Lella Costa Alice, una meraviglia di paese

Armonizzati

Armonizzati, trova la tua nota, e falla risuonare forte e chiara, poiché sei parte della vasta orchestra della vita. Hai un tuo ruolo specifico da interpretare, non cercare quindi di recitare quello di qualcun altro. Cerca e trova il tuo, ed attieniti ad esso. Quando avrai imparato a fare questo, andrà tutto bene per te, anzi benissimo. Le anime che cercano invece di suonare la nota di un altro si troveranno in disarmonia con il tutto. Non cercare mai di essere come qualcun altro o  di fare quello che altri stanno facendo: non voglio che siate tutti uguali,  come piselli in un bacello. Ho bisogno che siate diversi, ognuno con le proprie doti e qualità. Un’orchestra composta da strumenti tutti uguali tra loro sarebbe davvero monotona, mentre più sono gli strumenti che si fondono in un’armonia orchestrale perfetta,  e migliore e più ricco sarà il suono che ne verrà fuori... Eileen Caddy

Buonanotte del 26 dicembre 2016

Trovate un lavoro che vi appassioni e non lavorerete un solo giorno. — Eric-Emmanuel Schmitt

Bob Hunt

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Paula

Presto ci passò ogni paura e finimmo tutti arrampicati sugli alberi a divorare albicocche, sbavando sugo, strappandole a manate dai rami per metterle nella borsa. Le assaggiavamo con un morso e se non ci sembravano abbastanza dolci le buttavamo e ne prendevamo altre, ci lanciavamo le albicocche mature che ci scoppiavano addosso in una vera orgia di frutta e di risate. Mangiammo a sazietà e dopo esserci congedati dai dementi con baci e abbracci prendemmo la via del ritorno sulla vecchia Ford con la borsona stracolma, da cui continuammo ad attingere finché non ci vinsero i dolori di pancia. Quel giorno ebbi coscienza per la prima volta che la vita può essere generosa. […] Nei momenti più duri della mia vita, quando mi sembrava che si chiudessero tutte le porte, il sapore di quelle albicocche mi torna in bocca per consolarmi con l'idea che l'abbondanza è a portata di mano, se la si sa cercare. — Isabel Allende

Buonanotte del 25 dicembre 2016

Non è una cosa furba starsene a letto di notte a porsi delle domande alle quali non si sa rispondere. — Charlie Brown

Buonanotte del 24 dicembre 2016

La gloria è simile a un cerchio nell’acqua che va sempre allargandosi, sin quando per il suo stesso ingrandirsi si risolve nel nulla. — William Shakespeare

Roos Schuring

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Arsenij Aleksandrovič Tarkovskij

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E lo sognavo, e lo sogno, e lo sognerò ancora, una volta o l’altra, e tutto si ripeterà, e tutto si realizzerà, e sognerete tutto ciò che mi apparve in sogno. Là, in disparte da noi, in disparte dal mondo un’onda dietro l’altra si frange sulla riva, e sull’onda la stella, e l’uomo, e l’uccello, e il reale, e i sogni, e la morte: un’onda dietro l’altra. Non mi occorrono le date: io ero, e sono e sarò.

Buonanotte del 23 dicembre 2016

Ci saranno sempre degli esquimesi pronti a dettare le norme su come devono comportarsi gli abitanti del Congo durante la calura. — Stanislav J. Lec

Il viaggio

C’è un solo viaggio possibile: quello che facciamo nel nostro mondo interiore. Non credo che si possa viaggiare di più nel nostro pianeta. Così come non credo che si viaggi per tornare. L’uomo non può tornare mai allo stesso punto da cui è partito, perchè, nel frattempo, lui stesso è cambiato. Da sè stessi non si può fuggire. Tutto quello che siamo lo portiamo con noi nel viaggio. Portiamo con noi la casa della nostra anima, come fa una tartaruga con la sua corazza. In verità, il viaggio attraverso i paesi del mondo è per l’uomo un viaggio simbolico. Ovunque vada è la propria anima che sta cercando. Per questo l’uomo deve poter viaggiare. Andrej Tarkovskij

Buonanotte del 22 dicembre 2016

Noi non siamo esattamente ciò che tutti vedono. Siamo ciò che pochi trovano. E che pochi, pochissimi comprendono. — cit

La vera vita di Sebastiano Knight

Non posso far a meno di sentire che c'è qualcosa di essenzialmente errato nell'amore. Degli amici possono bisticciare e lasciarsi, anche delle vecchie e salde amicizie, ma non c'è mai questo spasimo, questo pathos, questa fatalità che avvinghia l'amore. L'amicizia non ha mai quest'aria di condanna. Perché, quale ne è la causa? Non ho cessato di amarti, ma poiché non posso continuare a baciare la tua seria cara faccia, dobbiamo separarci, dobbiamo separarci. Perché ciò? Cos'è questa misteriosa esclusività? Si possono avere migliaia di amici, ma soltanto un'amata. Gli harem sono un'altra cosa: sto parlando di danza e non di ginnastica. O ci si può immaginare un terribile turco che ami tutte le sue quattrocento mogli come io amo te? Se avessi detto “due” avrei cominciato a contare e non si finirebbe più. C'è un solo numero vero: uno. E l'amore, in apparenza, è il migliore esponente di questa unicità. — Vlamidir Nabokov

Nathanael West

Il 22 dicembre del 1940, muore a El Centro Nathanael West Cara Signorina Cuori-Infranti, non sono molto bravo a scrivere perciò mi chiedo se non potrei fare quattro chiacchiere con te [...] so che sei un uomo e ne sono felice, perché non ho fiducia nelle donne. (Signorina Cuori-Infranti)

Buonanotte del 21 dicembre 2016

Non lasciarti tentare dai campioni dell’infelicità, della mutria cretina, della serietà ignorante. Sii allegro. Ti insegnano a non splendere. E tu splendi, invece. — Pier Paolo Pasolini

Peter Wileman

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ABC

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Ormai non saprò più cosa di me pensasse A. Se B. fino all'ultimo non mi abbia perdonato. Perché C. fingesse che fosse tutto a posto. Che parte D. avesse nel silenzio di E. Cosa si aspettasse F., sempre che si aspettasse qualcosa. Perché G. facesse finta, benché sapesse bene, Cosa avesse da nascondere H. Cosa volesse aggiungere I. Se il fatto che io c'ero, lì accanto, avesse un qualche significato per J., per K. e per il restante alfabeto.

Buonanotte del 20 dicembre 2016

Buoni amici, buoni libri e una coscienza silenziosa: è tutto quello che serve per una vita ideale. — Mark Twain 

Un little precisation America

Voi americani dite sempre la parola bastardo, lo sai perché? V’o dico io. Perché c’avete una lingua molto, ma molto povera. Perché se io mi volessi abbassare a rispondere al tuo bastard, che a noi ce fa proprio ride, io ti potrei dare: del figlio di madre ignota, del rotto nel posteriore, ti potrei mandare a fare nel medesimo, potrei fare appello anche ai tuoi morti, con eventuale partecipazione de tu’ nonno in carriola, opzionale, e coinvolgere tua sorella, notoriamente incline allo smandrappo e all’uso improprio della bocca, e allargà il discorso a quel grandissimo Toro Seduto de tu’ padre, a sua volta figlio di una città di cinque lettere cantata da Omero, che tu ‘n sai manco chi era perché sei ignorante. Are you ignorant! Alberto Sordi

Buonanotte del 19 dicembre 2016

E forse non finiamo all'inferno per quello che facciamo. Forse finiamo all'inferno per quello che non facciamo. Per le cose che lasciamo a metà. — Chuck Palahniuk

Matt Andres

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Akasha - Matt Andres

Rimini

Sei uno sradicato come me. Non abbiamo casa, ma ne abbiamo tantissime. Non abbiamo soldi, ma viviamo nel lusso, non pensiamo al domani ma siamo continuamente in progresso e alla ricerca di qualcosa. Per questo il cattolicesimo ci va stretto da un certo punto di vista. Perché è fatto di oratori, di stanze chiuse, di paura del mondo. Noi invece abbiamo bisogno di aria e di girare. Amiamo quello che può darci il mondo. Non credo sia in sé un fatto negativo. Quello che fa di noi degli apolidi è l'inquietudine di amare Dio. Ma c'è un fatto […] che cerchi Dio e non ti accontenti di averlo trovato. Vorresti una vita diversa, vorresti fermarti a riposare in Dio, ma non lo farai perché niente ti basterebbe mai. Molti vedono solo una piccola fessura dove tu trovi invece crepe e abissi. Cercherai Dio per tutta la vita e questo basterà a salvarti. Non smettere mai di cercare, ma sappi che, ovunque tu vada, ti guiderà sempre la sua Grazia. — Pier Vittorio Tondelli

Paolo Giordano

Il 19 dicembre 1982, nasce a Torino Paolo Giordano I numeri primi sono divisibili soltanto per 1 e per se stessi. Se ne stanno al loro posto nell'infinita serie dei numeri naturali, schiacciati come tutti fra due, ma un passo in là rispetto agli altri. Sono numeri sospettosi e solitari. (La solitudine dei numeri primi)

Buonanotte del 18 dicembre 2016

Non posso vivere senza sapere quel che sono e perché sono qui. Saperlo è impossibile, quindi è impossibile vivere. Nell'infinità del tempo e dello spazio nasce una bollicina d'aria, si regge un poco e scoppia, e questa bollicina d'aria sono io. — Lev Tolstoj

Ridere

Ridere spesso e di gusto; ottenere il rispetto di persone intelligenti e l’affetto dei bambini; prestare orecchio alle lodi di critici sinceri e sopportare i tradimenti di falsi amici; apprezzare la bellezza; scorgere negli altri gli aspetti positivi; lasciare il mondo un pochino migliore, si tratti di un bambino guarito, di un’aiuola o del riscatto da una condizione sociale; sapere che anche una sola esistenza è stata più lieta per il fatto che tu sei esistito. Ecco, questo è avere successo. Bessie Anderson Stanley

Buonanotte del 17 dicembre 2016

Il sesso senza amore è un'esperienza vuota, ma tra le esperienze vuote è una delle migliori. — Woody Allen

Friedensreich Hundertwasser

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Friedensreich Hundertwasser

Antonia Pozzi

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Perchè la poesia ha questo compito sublime: di prendere tutto il dolore che ci spumeggia e ci rimbalza nell’anima e di placarlo, di trasfigurarlo nella suprema calma dell’arte, così come sfociano i fiumi nella celeste vastità del mare.

Erwin Friedrich Maximilian Piscator

Il 17 dicembre del 1893 nasce a Ulma il regista tedesco Erwin Friedrich Maximilian Piscator Noi non concepiamo il teatro unicamente come lo specchio dell'epoca, ma come un mezzo per trasformarla [...] La letteratura deve essere reale, in tutti i modi, deve essere vera sino ad essere brutale, se intende essere veramente lo specchio della vita. (Teatro politico)

Buonanotte del 16 dicembre 2016

E’ importante avere un segreto, una premonizione di cose sconosciute, l'uomo deve sentire che vive in un mondo che per certi aspetti è misterioso e in esso avvengono e si sperimentano cose che restano inesplicabili: solo allora la vita è completa. — C. G. Jung 

Buonanotte del 15 dicembre 2016

Non si raggiunge mai veramente la felicità cercata. Se mai giungesse, sarebbe ben altro da ciò che sogniamo, qualcosa che non abbiamo particolarmente desiderato. — Nathaniel Hawthorne

Buonanotte del 14 dicembre 2016

La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore; è presa di possesso della propria personalità, e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri. — Antonio Gramsci, Scritti politici 1910-1926

Paul Wright

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Paul Wright

Agli amici

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Esperti degli spazi dalla terra alle stelle ci perdiamo nello spazio dalla terra alla testa. È spazio siderale dal dolore alla lacrima. Sulla via dal falso alla verità smetti di essere giovane. Ci fanno ridere i jet, quella crepa del silenzio tra il volo e il suono - come record mondiale. Ci furono decolli più veloci. La loro eco ritardataci strappa al sonno solo dopo anni. Risuona il grido: Siamo innocenti! Chi è che grida? Corriamo, spalanchiamo le finestre. La voce si spezza d’un tratto. Fuori dalle finestre cadono le stelle come dopo una salva cade l’intonaco dal muro.

Buonanotte del 13 dicembre 2016

L’utilità della poesia sta nel ricordarci quanto sia difficile rimanere la stessa persona, perché la nostra casa è aperta, la porta senza chiave e ospiti invisibili entrano ed escono. — Czesław Miłosz

Sean Fleming

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Sean Fleming ~ “Abandoned”

Comprenderai

Dopo un po’ comprenderai la sottile differenza fra stringere una mano e incatenare un’anima, e comprenderai che amore non significa dipendenza e che compagnia non significa sicurezza. Incomincerai a comprendere che i baci non sono contratti e i doni non sono promesse, e incomincerai ad accettare le sconfitte a testa alta e con gli occhi bene aperti, con la compostezza di un adulto e non con il dolore di un bimbo, e imparerai a tracciare la strada sull’oggi, perché il terreno del domani è troppo incerto per essere pianificato. Dopo un po’ comprenderai che perfino il sole può bruciare se ne prendi troppo. Allora cura il tuo giardino e abbellisci la tua anima senza aspettare che qualcuno ti regali dei fiori. E imparerai che puoi veramente farcela… Che sei veramente forte, e che tu vali veramente molto. Veronica A. Shoffstall

Buonanotte del 12 dicembre 2016

Quando uno non sa perché vive, vive come capita, giorno per giorno: ogni sera si rallegra che è passata un'altra giornata, che è scesa la notte, e affoga nel sonno l'inutile domanda sul perché ha vissuto oggi e perché vivrà domani. — Ivan Aleksandrovič Gončarov

La lettera di Newton

In ogni ubriachezza viene il momento di follia ed euforia in cui tutta la scienza accumulata sulla vita e sul mondo e su noi stessi ci appare come un risibile errore di interpretazione e ci rendiamo improvvisamente conto di essere dei geni, oppure mortalmente malati, o innamorati. Il fatto è ovvio, semplice, al di là di ogni dubbio: perché non lo abbiamo capito prima d’ora? Poi torniamo sobri e tutto svapora, e siamo di nuovo ciò che siamo: una figura fragile, inetta, ridicola, per di più con il mal di testa. John Banville

Buonanotte del 11 dicembre 2016

L’opposto dell’amore non è odio, è indifferenza. L’opposto dell’arte non è il brutto, è l’indifferenza. L’opposto della fede non è eresia, è indifferenza. E l’opposto della vita non è la morte, è l’indifferenza.  Elie Wiesel

Notte fantastica

Le sue dita piccole, di un'esilità malaticcia, giocherellavano inquiete con le posate, ma senza farle tintinnare; e quel silenzio che la circondava mi fece bene. Anche lei non toccava cibo, una volta soltanto la sua mano afferrò lesta e avida il bicchiere. Oh, anche lei la sentiva, la febbre del mondo, lo percepii subito - e la cosa mi rese felice -, alla vista di quel gesto che tradiva la sua sete. E con affettuosa complicità il mio sguardo le si posò dolcemente sulle spalle. Una persona, una sola, avevo trovato infine, che non fosse del tutto avulsa dalla natura, che ardesse anche lei dell'incendio del mondo, e volevo rivelarle la nostra affinità. Avrei voluto gridarle «Su, senti la mia presenza! sentimi! Anche io sono desto come te! Anch'io soffro! Sentimi! Sentimi!» l'avviso con l'ardente magnetismo del mio desiderio. Fissavo la sua schiena, accarezzavo con gli occhi i suoi capelli, la trafiggevo con lo sguardo, la chiamavo a fior di labbro, la tenevo stretta,

Mario Tobino

L' 11 dicembre del 1991, muore a Agrigento Mario Tobino Quella guerra era talmente feroce che sembrava giusto mettere in salvo ogni oggetto, anche il più consunto. Si presentiva che sarebbero arrivati giorni così bui, che ogni miseria sarebbe apparsa un tesoro a paragone del nulla al quale sembrava ineluttabilmente che il tempo portasse. (Il clandestino)

Buonanotte del 10 dicembre 2016

La vera scelta non e’ tra non violenza e violenza, ma tra non violenza e non esistenza. Se non riusciremo a vivere come fratelli moriremo tutti come stolti. — Martin Luther King

Fivos Stavridis

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Versi per musica Non troverai più il volto dietro la foglia verde del silenzio la musica è finita, le luci sono basse: non so quale promessa, quali illusioni saranno rimpiazzate dalla gravità di un’altra decisione. Giù nella valle delle farfalle non troverai più i passi perduti; là adesso l’erba arriva alle ginocchia e forse la tua solitudine sarebbe impenetrabile nella spoglia possibilità di un’altra attesa. (da Poesie, 1972)

Buonanotte del 9 dicembre 2016

Più scrivo più divento un essere umano. Ho scritto cose che possono essere sembrate mostruose (ad alcuni), perché erano offensive, ma scriverle mi ha reso più umano. Stavo buttando fuori il veleno. — Henry Miller

Il rosso e il nero

Fortunatamente per lui, quella sera i suoi discorsi commoventi ed enfatici piacquero alla signora Derville, che spesso lo trovava goffo come un bambino, e poco divertente. Quanto alla signora de Rênal, la mano in quella di Julien, non pensava a niente; si lasciava vivere. Le ore che passarono sotto quel grande tiglio che secondo la tradizione locale sarebbe stato piantato da Carlo il Temerario, furono per lei un momento di felicità. Ascoltava con gioia il vento che gemeva tra i fitti rami del tiglio, e il rumore di qualche sporadica goccia che cominciava a cadere sulle foglie più basse. Julien non notò un particolare che avrebbe potuto rassicurarlo molto; la signora de Rênal, che aveva dovuto sottrargli la mano per aiutare sua cugina a rimettere in piedi un vaso di fiori rovesciato dal vento ai loro piedi, non appena si risedette gliela restituì quasi senza difficoltà, come se fosse una cosa ormai convenuta tra loro. Ma la mezzanotte era suonata da tempo; alla fine dovettero lasciar

Buonanotte del 8 dicembre 2016

Viaggiare, insieme a leggere e ascoltare, è sempre la via più utile e più breve per arrivare a se stessi. — J. Brokken

Zao Wou-Ki

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Zao Wou-Ki

I pazzi

I pazzi mi attirano: essi vivono in un paese misterioso di sogni bizzarri, in quella nube impenetrabile della demenza ove tutto quello che hanno visto sulla terra, tutto quello che hanno amato, tutto quello che hanno fatto ricomincia per loro in una esistenza immaginata di la da tutte le leggi che governano le cose e regolano il pensiero umano. Per loro l’impossibile non esiste più, l’inverosimile scompare, il fantastico diventa costante, il soprannaturale familiare. Questa vecchia barriera, la logica; questa vecchia muraglia, la ragione; questa vecchia scala delle idee, il buon senso, si sbriciolano, si abbattono, si sfasciano davanti alla loro immaginazione lasciata libera, fuggita nel paese illuminato della fantasia, e che corre con balzi favolosi e non più fermata da nulla. Per loro tutto capita e tutto può capitare. Non fanno sforzi per vincere gli avvenimenti, per piegare le resistenze, per rovesciare gli ostacoli. Basta un capriccio della loro volontà illusionante perché sian

Buonanotte del 7 dicembre 2016

La disinvoltura con cui molte persone non si accorgono mai di nulla è disarmante. — William Shakespeare

Rick Stevens

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Rick Stevens

Nel fiume di Eraclito

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Nel fiume di Eraclito un pesce pesca i pesci, un pesce squarta un pesce con un pesce affilato, un pesce costruisce un pesce, un pesce abita in un pesce, un pesce fugge da un pesce assediato. Nel fiume di Eraclito un pesce ama un pesce, i tuoi occhi -dice- brillano come pesci nel cielo, voglio nuotare con te fino al mare comune, o tu, la più bella del banco. Nel fiume di Eraclito un pesce ha immaginato il pesce dei pesci, un pesce si inginocchia davanti al pesce, un pesce canta al pesce, e chiede al pesce un nuotare più lieve. Nel fiume di Eraclito io pesce singolo, io pesce distinto (non fosse che dal pesce albero e dal pesce pietra) scrivo in particolari momenti piccoli pesci con scaglie così fugacemente argentate da essere forse un ammiccare imbarazzato del buio.

Buonanotte del 6 dicembre 2016

Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero. — Proverbio Arabo

Tom Perkin

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Tom Perkin | Distant Snow Fall

Dove gira il sole

Qui ho fatto anche la mia esperienza politica più importante. Avrò avuto dodici o tredici anni e insieme a una bambina bionda, un pomeriggio che già faceva buio, trovai per terra un uccellino spiumato, piccolissimo. Tremava di freddo, arrancava nella polvere, ancora incapace di badare a se stesso. Faceva pena, povero passero, spalancava il becco come per chiedere la grazia. La bambina bionda lo prese in mano e come un sasso lo lanciò in aria due o tre volte: come un sasso ricadeva a terra, sbatacchiando le alucce. Chissà dov'era il suo nido, in cima a quale albero, e qual era sua madre tra i tanti uccelli che volavano liberi sopra le nostre teste. Adesso che facciamo, supplicavo, cosa possiamo inventarci per salvarlo, chi andiamo a chiamare? Dovranno venire i pompieri con la sirena e le scale altissime per rimetterlo sul suo ramo, e dov'è che vivono i pompieri? Mi faceva un male cane, quell'uccellino, me lo sentivo crepare in gola secondo dopo secondo. Allora la bambina te

Buonanotte del 5 dicembre 2016

C’è qualcosa nell’arte, come nella natura del resto, che ci rassicura, e qualcosa che invece ci tormenta, ci turba, due sentimenti eterni in perenne lotta; la ricerca dell’ordine, e il fascino del caos. Dentro questa lotta abita l’uomo, e ci siamo noi tutti, ordine e disordine. Cerchiamo regole, forme, canoni ma non cogliamo mai il reale funzionamento del mondo, È per gli uomini un eterno mistero. L’incapacità di risolvere questo mistero, ci terrorizza, ci costringe a oscillare tra la ricerca di un’armonia impossibile e l’abbandono al caos. — F. Nietzsche

Guardate

Ascoltate! Lo so che non serve a niente parlare: meglio dare l'esempio, meglio incominciare… io ho già incominciato… è dunque davvero possibile essere infelici? Che cosa significano il mio dolore e la mia disgrazia se sono in grado di essere felice? Sapete, non capisco come si possa passare accanto ad un albero e non essere felice di vederlo. Parlare con una persona e non essere felice di amarla! Oh, io non lo posso esprimere… quante cose belle si incontrano ad ogni passo, cose così belle che anche l'uomo più abietto le apprezza? Guardate un bambino, guardate l'alba divina, guardate l'erba, come cresce, guardate negli occhi che vi guardano e vi amano… — Fëdor Michajlovič Dostoevskij

Alexandre Dumas padre

Il 5 dicembre del 1870, muore a Puys (Dieppe) Alexandre Dumas padre Sente una voce che gli sussurra all'orecchio: "temo che sia forza ritirarsi". "Bixio! - Garibaldi risponde attonito - qui si fa l'Italia una, o si muore". Poi sfodera la spada e gridando "Avanti!" si slancia per primo nel mezzo del nemico. Irresistibile quello slancio; la voce, il gesto, il pericolo imminente del duce stimolano il coraggio di ogni volontario. (Giuseppe Garibaldi e i suoi tempi)

Buonanotte del 4 dicembre 2016

Puoi essere protagonista della tua vita, ma è fondamentale avere anche un ottimo cast. cit.

Ogni atomo

Ogni atomo della tua carne mi è caro come se fosse mio. Nel dolore e nella malattia mi sarebbe ugualmente caro. La tua mente è il mio tesoro e, se dovesse perdere la ragione, continuerebbe a essere il mio tesoro; se divenissi pazza, ti terrei stretta fra le mie braccia, e non in una camicia di forza. La tua stretta, benché furibonda, sarebbe soave come un balsamo. Se ti avventassi su di me come un'ossessa, come ha fatto stamattina quella donna, ti accoglierei con un abbraccio, tenace quanto appassionato. Non indietreggierei con disgusto come ho fatto con lei. Nei tuoi momenti di calma, non avresti altro custode, altro infermiere all'infuori di me; veglierei su di te con instancabile tenerezza, anche se tu non mi regalassi nessun sorriso in cambio, e non mi stancherei mai di guardarti negli occhi anche se in essi fosse scomparso per sempre ogni barlume di riconoscimento. — Charlotte Brontë

Buonanotte del 3 dicembre 2016

Hai mai pensato di andare via e non tornare mai più? Scappare e far perdere ogni tua traccia, per andare in un posto lontano e ricominciare a vivere, vivere una vita nuova, solo tua, vivere davvero? Ci hai mai pensato? — Luigi Pirandello

Niccolò Tommaseo

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La poesia Non la raggiante immagine Non la riposta idea, Non l’armonia de’ numeri, Non l’amor che crea Idea, concento, immagine, Aura d’amor fecondo, Formansi in uno, e n’escono Il verso, il fiore, il mondo.

Buonanotte del 2 dicembre 2016

Per essere felici bisogna eliminare due cose: il timore di un male futuro e il ricordo di un male passato; questo non ci riguarda più, quello non ci riguarda ancora. — Seneca 

Pensieri

Quando considero la breve durata della mia vita, immersa nell'eternità che la precede e la segue, il piccolo spazio che occupo e persino che vedo, inabissato nell'immensità infinita degli spazi che ignoro e che mi ignorano, mi sgomento e mi stupisco di vedermi qui piuttosto che là, dal momento che non c'è nessuna ragione perché sia qui piuttosto che là, perché ora piuttosto che allora. Chi mi ci ha messo? Per ordine e opera di chi questo luogo e questo tempo è stato destinato a me? «Memoria hospitis unius diei praetereuntis». — Blaise Pascal

Buonanotte del 1 dicembre 2016

La sofferenza, il dolore sono l'inevitabile dovere di una coscienza generosa e d'un cuore profondo. Gli uomini veramente grandi, credo, debbono provare su questa terra una grande tristezza. — Fëdor Dostoevskij

Emil Nolde

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Sunset over Blue Mountains - Emil Nolde

Appetiti

Non ti conosco bene, e non so come sono fatti i tuoi amici. Ma a me sembra che questa sia una generazione più triste, e più affamata. E la cosa che mi fa paura è che, quando arriveremo noi al potere, quando saremo noi quelli di quarantacinque, cinquant'anni, non ci sarà nessuno… nessuno più anziano… non ci saranno persone più anziane di noi che si ricorderanno la Grande Depressione, o la guerra, persone che hanno alle spalle sacrifici considerevoli. E non ci sarà nessun limite ai nostri, come dire, appetiti. E anche alla nostra smania di sperperare le cose. — [D.F.W.]

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