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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

Buonanotte del 31 maggio 2020

La musica è una legge morale, essa dà un’anima all’universo, le ali al pensiero, uno slancio all’immaginazione, un fascino alla tristezza, un impulso alla gaiezza e la vita a tutte le cose.Essa è l’essenza di tutte le cose, essa è l’essenza dell’ordine ed eleva ciò che è buono, di cui essa è la forma invisibile, ma tuttavia splendente, appassionata ed eterna. — Platone

Ci vuole coraggio

Ci vuole coraggio estremo: quello di uscire da sé e di esporsi disarmato all’altro. Occorre questa virtù del cuore, e un certo eroismo in amore. La capacità di amare è il prototipo del coraggio: come capacità di dire sì a ciò che accade, di essere all’altezza degli incontri che ci arrivano, anche a rischio di soffrire e far soffrire. Solo chi ha il coraggio di “avventurarsi”, vale a dire di esporsi all’evento, a ciò che accade, all’incontro non previsto, fortuito, può andare incontro all’amore. Qui non si tratta della possibilità di una libera decisione: non importa nulla della banale possibilità di essere liberi, in amore. Non voglio essere libero da te. Qui si tratta della forza di mettersi in gioco, della forza di avventurarsi come forza di accogliere e fare proprio l’evento amoroso - in modo così intimo da diventare suoi. Simone Regazzoni

Buonanotte del 30 maggio 2020

Io sono un elefante. Perdono ma non riesco a dimenticare. E anche se perdoni quando qualcosa fa capolino nei ricordi fa un male cane. Li chiamo lividi dell’anima. — novalis

Cecília Meireles

Non cercare là. Ciò che è, sei tu. Sta in te. In tutto. La goccia è stata nella nuvola. Nella linfa. Nel sangue. Nella terra. E nel fiume che si è aperto nel mare. E nel mare che si è coagulato in mondo. Tu hai avuto un destino così. Fatti a immagine del mare. Datti alla sete delle spiagge. Datti alla bocca azzurra del cielo. Ma fuggi di nuovo a terra. Ma non toccare le stelle. Torna di nuovo a te. Riprenditi.

Buonanotte del 29 maggio 2020

Tutti abbiamo i nostri sogni, pensò. L’unica differenza è che alcuni lottano, e non rinunciano a realizzare il proprio destino, a costo di affrontare qualunque rischio, mentre altri si limitano a ignorarli, timorosi di perdere quel poco che hanno. E così non potranno mai riconoscere il vero scopo della vita. — Il delfino, Sergio Bambarèn

Una storia semplice

Il magistrato si era intanto alzato ad accogliere il suo vecchio professore. «Con quale piacere la rivedo, dopo tanti anni!». «Tanti: e mi pesano» convenne il professore. «Ma che ne dice? Lei non è mutato per nulla, nell'aspetto». «Lei sì» disse il professore con la solita franchezza. «Questo maledetto lavoro… Ma perché mi dà del lei?». «Come allora» disse il professore. «Ma ormai…». «No». «Ma si ricorda di me?». «Certo che mi ricordo». «Posso permettermi di farle una domanda?… Poi gliene farò altre, di altre natura… Nei componimenti di italiano lei mi assegnava sempre un tre, perché copiavo. Ma una volta mi ha dato un cinque: perché?». «Perché aveva copiato da un autore più intelligente». Il magistrato scoppiò a ridere. «L'italiano: ero piuttosto debole in italiano. Ma, come vede, non è poi stato un gran guaio: sono qui, procuratore della Repubblica…». «L'italiano non è l'italiano: è il ragionare» disse il professore. «Con meno italiano, lei

Buonanotte del 28 maggio 2020

Non sono quasi mai serio, e sono sempre troppo serio. Troppo profondo, troppo superficiale. Troppo sensibile e troppo freddo di cuore. Io sono come un insieme di paradossi. — F. De Saussure

L’annuncio della nascita dell’uomo

- Amici e conoscenti oggi riuniti, vorrei comunicarvi con piacere la riuscita del mio ultimo rapporto sessuale, eseguito sì con il proposito di recare piacere a me e alla mia compagna di sesso opposto, ma compiuto con l’intento per cui esso è stato pensato! - Oh lieta novella! - Oh gioia! - Stai dicendo che? - Esatto! Ho realizzato il travaso di liquido seminale nel periodo più fertile e il risultato si potrà toccare con mano tra alcuni mesi! - Felicitazioni! - Allegrie! - Che gesto coraggioso! Cosa si prova a eseguire la manovra sesso non per solo diletto ma con cognizione di causa? - La sensazione finale è medesima, devi solo concentrarti maggiormente per tenere l’erezione. - Che atto di maturità! - Che compimento di un’esistenza! - E adesso? Quali sono le prossime mosse? - Adesso cambia tutto! Adesso mi interessano le sorti del nostro pianeta. Adesso una mia riproduzione in formato indifeso merita di avere un futuro. Inizio con la raccolta differenziata. Men

Buonanotte del 27 maggio 2020

Perché soltanto ciò che è intangibile, le idee, i concetti, le convinzioni, le fantasie, dura. Le pietre si sgretolano. Il legno marcisce. La gente bé… la gente muore. Ma le cose fragili, come un pensiero, un sogno, una leggenda, durano in eterno. — Chuck Palahniuk

Gabriele D'Annunzio - Il Piacere

L'anno moriva, assai dolcemente. Il sole di San Silvestro spandeva non so che tepor velato, mollissimo, aureo, quasi primaverile, nel ciel di Roma. Tutte le vie erano popolose come nelle domeniche di maggio. Su la Piazza Barberini, su la Piazza di Spagna una moltitudine di vetture passava in corsa traversando; e dalle due piazze il romorìo confuso e continuo, salendo alla Trinità de' Monti, alla via Sistina, giungeva fin nelle stanze del palazzo Zuccari, attenuato. Cit. da Il Piacere ‐ Incipit

Buonanotte del 26 maggio 2020

Se la musica raggiunge il massimo livello di accordo fisico e psichico essa riflette tutte le nostre emozioni interiori. — Edgar Froese

Ce n’ho abbastanza

Ce n’ho abbastanza per comprarmi una bottiglia di vodka, un chilo di arance, un amburg, il pane tondo, una birra, un pacchetto di marlboro. E poi mangio l’amburg col pane tondo tostato e bevo la birra e fumo la marlboro e poi spremo due arance con la vodka. E poi esco e incontro la più grande figa della mia vita con gli occhi verdi e le ciglia nere e la bocca rossa e le mani nervose e decidiamo cazzo di non fare nessun film di non scrivere nessuna stronzata di non recitare nessuna cagata e di non andare in campagna e di non occuparci della casa né della merda né dei capelli né dei comunisti. Io butto nel fiume il trench di mio fratello io compro i biglietti per la partita roma-river plate io raccolgo gli occhi nella spazzatura io accompagno mio figlio nel paradiso totale senza nessun pericolo né gas né elettricità né politica né bicchieri né coltelli né stanze di pavimento. E lei scompare come le ore e appare come le ore e me ne frego della pensione e me ne frego di morire me

Buonanotte del 25 maggio 2020

Sono la musica che ascolto, le immagini che vedo, i libri che leggo, i sentimenti che risvegliano, i pensieri cui inducono, l’amore che offro, la pazienza, il lavoro, gli scatti di nervi e il cibo che ingurgito… — novalis

L'insostenibile leggerezza dell'essere

L'idea dell'eterno ritorno è misteriosa e con essa Nietzsche ha messo molti filosofi nell'imbarazzo: pensare che un giorno ogni cosa si ripeterà così come l'abbiamo già vissuta, e che anche questa ripetizione debba ripetersi all'infinito! Che significato ha questo folle mito? Il mito dell'eterno ritorno afferma, per negazione, che la vita che scompare una volta per sempre, che non ritorna, è simile a un'ombra, è priva di peso, è morta già in precedenza, e che, sia stata essa terribile, bella o splendida, quel terrore, quello splendore, quella bellezza non significano nulla. Non occorre tenerne conto, come di una guerra fra due Stati africani del quattordicesimo secolo che non ha cambiato nulla sulla faccia della terra, benché trecentomila negri vi abbiano trovato la morte fra torture indicibili. E anche in questa guerra fra due Stati africani del quattordicesimo secolo, cambierà qualcosa se si ripeterà innumerevoli volte nell'eterno ritorno? Si, qualc

Buonanotte del 24 maggio 2020

Sono convinto che quel che ci impongono di imparare a scuola venga dimenticato nel giro di un paio d’anni. Ma ogni cosa che impari per placare la tua sete non la dimentichi mai. — Werner Herzog

Estasi

C'è un'estasi che segna il culmine e, al tempo stesso, il limite della vita; è questo è l'assurdo, che l'estasi è insieme massima vitalità e oblio totale. Questa estasi, questo oblio della vita coglie l'artista, lo rapisce e lo trascina fuori di sé, in una vampa di fuoco; coglie il soldato ebbro di guerra sul campo di battaglia, nella lotta senza quartiere; e colse Buck che alla testa del branco levava l'antico urlo del lupo, teso a raggiungere quel cibo vivo che fuggiva velocemente dinanzi a lui nella luce lunare. Scopriva gli abissi della propria natura, la parte più profonda dei suoi istinti, risalendo fino al grembo del tempo. Lo dominava l'impeto della vita, la marea dell'essere, la gioia perfetta di ogni muscolo, di ogni giuntura, di ogni tendine, poiché questo era il contrario della morte, era ardore e violenza, si esprimeva nel movimento, nello sfrecciare esultante sotto le stelle e sopra le cose immobili e morte. — Jack London, Il richiamo d

Buonanotte del 23 maggio 2020

Quello che mi sorprende degli uomini è che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Pensano tanto al futuro che dimenticano di vivere il presente in tale maniera che non riescono a vivere né il presente né il futuro. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto. — Dalai Lama

Maxine Kumin

Nuotata mattutina Nella mia testa sgombra si profila una spiaggia di cotone, una banchina da cui partii, unta e denudata tra la foschia, in solitudine gelata. Linea non c’era, soffitto o fondale a distinguere l’acqua dall’aere. La nebbia della notte densa come un telo racchiuse me nel suo spugnoso ordito. A due gancetti l’accappatoio appesi, fra le mie gambe il lago presi. Invasore ed invasa, procedevo a bracciate dentro quel piatto cielo. Pesci rapidi e miti sotto di me a guizzare. Dentro quel verde spazio il mio nome a cantare e intonavo nel ritmo della bracciata a due quarti una lenta ballata. Mormoravo: “Assecondami”. La toccata saliva dei miei piedi all’elegante falcata, saliva fra le bolle che sgorgavano di lato, dalla mia bocca spalancata. Le ossa bevvero acqua, acqua cadente da ogni mia porta. Io ero la sorgente che nutriva il lago, che incontrava il mio mare nel quale “Assecondami” cantavo.

Buonanotte del 22 maggio 2020

C’è una sola cosa che si scrive solo per se stesso, ed è la lista della spesa. Serve a ricordarti che cosa devi comperare, e quando hai comperato puoi distruggerla perché non serve a nessun altro. Ogni altra cosa che scrivi, la scrivi per dire qualcosa a qualcuno. — Umberto Eco

Il deserto dei Tartari

Drogo rimase solo e si sentì praticamente felice. Assaporava con orgoglio la sua determinazione di restare, l'amaro gusto di lasciare le piccole sicure gioie per un grande bene a lunga e incerta scadenza (e forse c'era sotto il consolante pensiero che avrebbe sempre fatto in tempo a partire). Un presentimento - o era solo speranza? - di cose nobili e grandi lo aveva fatto rimanere lassù, ma poteva anche essere soltanto un rinvio, nulla in fondo restava pregiudicato. Egli aveva tanto tempo davanti. Tutto il buono della vita pareva aspettarlo. Che bisogno c'era di affannarsi? Quanto tempo davanti! Lunghissimo gli pareva anche un solo anno e gli anni buoni erano appena cominciati; sembravano formare una serie lunghissima, di cui era impossibile scorgere il fondo, un tesoro ancora intatto e cosi’ grande da potersi annoiare. Nessuno che gli dicesse: “Attento, Giovanni Drogo!”. La vita gli pareva inesauribile, ostinata illusione, benché la giovinezza fosse già cominciata a sfior

Buonanotte del 21 maggio 2020

Rimani seduto e ascolta la musica. La musica non tradisce. La musica è il viaggio e la meta del viaggio stesso. La musica è il principio e la fine di tutto. — Giorgio Faletti

Soffocare

Per lo stupido ragazzino il succo del discorso stava diventando quello, ogni giorno di più… Che se un numero sufficiente di persone ti avessero guardato non avresti mai più avuto bisogno dell’attenzione di nessuno. Che se un giorno ti avessero smascherato, denudato e sbugiardato abbastanza non saresti mai più riuscito a nasconderti. Non ci sarebbe più stata alcuna differenza tra la tua vita privata e quella pubblica. Che se fossi riuscito a possedere abbastanza, a realizzare abbastanza, non avresti mai più desiderato possedere né fare nient’altro. Che se avessi mangiato o dormito abbastanza, non ne avresti mai più avuto bisogno. Che se un numero sufficiente di persone ti avessero amato, non avresti più avuto bisogno d’amore. Che potevi essere intelligente abbastanza. Che un giorno avresti fatto abbastanza sesso. Divennero questi i nuovi obiettivi del ragazzino. Le illusioni che lo avrebbero nutrito per il resto della sua vita. — Chuck Palahniuk

Buonanotte del 20 maggio 2020

Quando ho cominciato ad amarmi davvero, mi sono liberato di tutto ciò che non mi faceva del bene: cibi, persone, cose, situazioni e da tutto ciò che mi tirava verso il basso allontanandomi da me stesso, all’inizio lo chiamavo “sano egoismo”, ma oggi so che questo è amore di sé. — Charlie Chaplin

Stefano Benni - Achille piè veloce

L'uomo con i libri sottobraccio uscì di casa e il mondo non c'era. Guardò meglio e vide che c'era ancora, ma una fitta nebbia lo nascondeva, forse per salvarlo da qualche pericolo. Era il solito mondo e l'uomo ne vide alcuni dettagli ai suoi piedi: una crepa sul marciapiede, un brandello di aiuola, una foglia morta per i poeti, palminervia per i botanici, caduta per gli spazzini. Poi gli apparvero il tronco di un albero, lo scheletro di una bicicletta senza ruote e una luce gialla al di là della strada. Lì si diresse. Aspirò una boccata di umida brezza del mattino e fece entrare azoto, ossigeno, argon, xenon & radon, vapore acqueo, monossido di carbonio, biossido di azoto, piombo tetraetile, benzene, particolato di carbonati e silicati, alcune spore fungine, un'aeroflotta di batteri, un pelo anonimo, un ectoparassita di piccione, pollini anemofili, una stilla di anidride solforosa convolata da una remota fabbrica, e un granello di sabbia proveniente da Tevtikiye

Buonanotte del 19 maggio 2020

La miglior cosa che ti può capitare nella vita è d’incontrare qualcuno che conosca a memoria tutti i tuoi errori, le tue mancanze, i tuoi passi falsi e le tue debolezze e che tuttavia continui a pensare che tu sia completamente incredibile così. — novalis

Un antidoto contro la solitudine

Prima di alzarsi dal tavolo decide di fare un altro tentativo di spiegare che obiettivo spera di raggiungere come scrittore. «L’estate scorsa ho fatto un sacco di volontariato in una casa di cura di Amherst. Leggevo la Divina Commedia a un vecchietto, il signor Shulman. Un giorno gli ho chiesto di dov'era. Mi ha detto: “Vengo dalle Montagne Rocciose, un po’ più a est di qui”. E io: “Signor Shulman, le Montagne Rocciose sono a ovest rispetto a noi”. Lui ha fatto un segno di voilà con le mani, e ha detto: “Io smuovo le montagne”. Questa immagine mi è rimasta impressa. La letteratura o smuove le montagne o è noiosa; o smuove le montagne o sta col culo piantato per terra». — (William R. Katovsky, intervista con David Foster Wallace, 1987; in Un antidoto contro la solitudine; 2012)

Come un giocoliere

A volte percepiva, nella profondità dell'anima, una voce lieve, spirante, che piano lo ammoniva, piano si lamentava, così piano ch'egli appena se ne accorgeva. Allora si rendeva conto per un momento che viveva una strana vita, che faceva cose ch'erano un mero gioco, che certamente era lieto e talvolta provava gioia, ma che tuttavia la vita vera e propria gli scorreva accanto senza toccarlo. Come un giocoliere con i suoi arnesi, così egli giocava coi propri affari e con gli uomini che lo circondavano, li osservava, si pigliava spasso di loro: ma col cuore, con la fonte dell'essere suo, egli non era presente a queste cose. E qualche volta rabbrividì a simili pensieri, e si augurò che anche a lui fosse dato di partecipare con la passione di tutto il suo cuore a questo puerile travaglio quotidiano, di vivere realmente, di agire realmente e di godere e di esistere realmente, e non solo star lì come uno spettatore. — Hermann Hesse, Siddharta

Buonanotte del 17 maggio 2020

Ho un debole per le persone che hanno cicatrici nascoste dietro un sorriso, per chi apre le braccia al futuro pur avendo conti in sospeso con il passato… per chi avrebbe il diritto di urlare contro e invece sussurra serenità. Ho un debole per gli animi rotti ma portatori sani di positività. — Michelangelo Da Pisa

Dalle Centurie

Quel signore dall’aria irritabile e nell’insieme agitato, come se fosse continuamente sfidato da una situazione di insopportabile gravità, è, in linea di massima, innamorato; più esattamente, in questo modo egli si descriverebbe in questo momento, giacché sono le dieci del mattino e a partire da quella ora fin verso le undici, al più tardi le undici e quindici, egli ama una signora distinta, nobile d’animo, colta, leggermente autoritaria, taciturna e delicatamente travagliata. La situazione ha tuttavia questo di irritante: che dalle ore dieci e un quarto – la signora si alza un poco più tardi del signore – fino alle undici e mezzo, la signora ama un colto, ma brutale studioso di tarocchi, che alla stessa ora ama una dama inglese che è giunta alla trentesima lezione di sanscrito. Attorno alle undici e trenta, tutto muta: la studiosa di sanscrito si invaghisce del signore irritabile, che per un’ora non ama alcuno, sebbene abbia una inclinazione innocua per una disegnatrice di cuscini, v

Buonanotte del 16 maggio 2020

Non sorridiamo perché qualcosa di buono è successo, ma qualcosa di buono succederà perché sorridiamo. (Proverbio giapponese)

Derek Walcott

Tempo verrà Tempo verrà in cui, con esultanza, saluterai te stesso arrivato alla tua porta, nel tuo proprio specchio, e ognuno sorriderà al benvenuto dell'altro, e dirà: Siedi qui. Mangia. Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io. Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore a se stesso, allo straniero che ti ha amato per tutta la vita, che hai ignorato per un altro e che ti sa a memoria. Dallo scaffale tira giù le lettere d'amore, le fotografie, le note disperate, sbuccia via dallo specchio la tua immagine. Siediti. È festa: la tua vita è in tavola.

Buonanotte del 15 maggio 2020

La maggior parte della gente passa la vita preparandosi alla felicità metodicamente, instancabilmente, con tanta fatica. Elabora progetti su come essere felice, viaggia, lavora per questo, raccoglie i requisiti della felicità con la diligenza della formica e con la voracità della tigre. Di una cosa se ne dimentica, però: che intanto dovrebbe essere pure felice. Sándor Márai

Non voglio

Non voglio imparare a non aver paura, voglio imparare a tremare. Non voglio imparare a tacere, voglio assaporare il silenzio da cui ogni parola vera nasce. Non voglio imparare a non arrabbiarmi, voglio sentire il fuoco, circondarlo di trasparenza che illumini quello che gli altri mi stanno facendo e quello che posso fare io. Non voglio accettare, voglio accogliere e rispondere. Non voglio essere buona, voglio essere sveglia. Non voglio fare male, voglio dire: mi stai facendo male, smettila. Non voglio diventare migliore, voglio sorridere al mio peggio. Non voglio essere un’altra, voglio adottarmi tutta intera. Non voglio pacificare tutto, voglio esplorare la realtà anche quando fa male, voglio la verità di me. Non voglio insegnare, voglio accompagnare. Non è che voglio così, è che non posso fare altro. Chandra Livia Candiani

Buonanotte del 14 maggio 2020

Noi siamo quel che facciamo. Le intenzioni, specialmente se buone, e i rimorsi, specialmente se giusti, ognuno, dentro di sé, può giocarseli come vuole, fino alla disintegrazione, alla follia. Ma un fatto è un fatto: non ha contraddizioni, non ha ambiguità, non contiene il diverso e il contrario. Leonardo Sciascia, Candido

Prima che tu dica pronto

So bene che, quando finalmente le nostre voci riusciranno a incontrarsi sul filo, ci diremo delle frasi generiche e monche; non è per dirti qualcosa che ti sto chiamando, né perché creda che tu abbia da dirmi qualcosa. Ci telefoniamo solo perché nel chiamarci a lunga distanza, in questo cercarci a tentoni attraverso cavi di rame sepolti, relais ingarbugliati, vorticare di spazzole di selettori intasati, in questo scandagliare il silenzio e attendere il ritorno di un’eco, si perpetua il primo richiamo della lontananza, il grido di quando la prima grande crepa della deriva dei continenti si è aperta sotto i piedi di una coppia di esseri umani. — Italo Calvino

Buonanotte del 13 maggio 2020

Ho di nuovo imparato a piangere e ciò significa che sono ancora un essere umano. — (W. Styron)

Italo Svevo - La coscienza di Zeno

Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisi s'intende, sa dove piazzare l'antipatia che il paziente mi dedica. Di psico-analisi non parlerò perché qui dentro se ne parla già a sufficienza. Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l'autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste memorie. Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch'io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione, a patto egli riprenda la cura

Buonanotte del 12 maggio 2020

Non c’è nulla di peggio che sentirsi soli. Non essere fondamentali nella vita di nessuno. Scorrere i contatti e non avere nessuno con cui parlare. Andare a dormire presto perchè nessuno ci riempie le nottate.

Musicoterapia

Tutti noi conosciamo il potere della musica e il suo collegamento con le nostre emozioni. Quando parli di colonna sonora della vita, in realtà fai un'associazione tra una vibrazione e il nostro vissuto emotivo. La musicoterapia è una disciplina che si basa proprio sul rapporto tra suono e essere umano, che utilizza cioè il suono come mezzo di comunicazione non verbale per realizzare processi di trasformazione in situazioni di difficoltà. Possiamo capire meglio questo concetto se spostiamo la nostra attenzione dal suono per se stesso all'idea di relazione con l'altro. La musica e il suono nella prassi musicoterapica sono proprio gli strumenti che ci servono per entrare in contatto con l'altro e per tentare di modificare e migliorare, all'interno di tale relazione, lo stato vitale della persona che abbiamo di fronte. — Dall’intervista “L'incredibile potere del suono: Alice Motta ci spiega la musicoterapia” di Simone Stefanini

Buonanotte del 11 maggio 2020

Idea: è ormai chiaro che questa strategia di bombardare gli uomini con le campagne antiviolenza sta risultando fallimentare. Anche solo per spirito di contraddizione perseguono più odio e violenza di prima. Invece se li incitassimo quotidianamente alla violenza, pur di non darci soddisfazione, gli uomini smetterebbero subito. Non ringraziatemi. — Nicole Balassone

Viaggio al termine della notte

Certo noi siamo abituati ad ammirare ogni giorno dei grandissimi banditi, di cui il mondo intero venera con noi la ricchezza e la cui esistenza si dimostra, non appena la esamini un po’ più da vicino, come un lungo crimine rinnovato ogni giorno, ma quelli si godono la gloria, gli onori e il potere, i loro misfatti sono consacrati dalle leggi, mentre per quanto indietro ci si spinga nella storia tutto ci dimostra che un furtarello veniale, e soprattutto di alimenti poveri, come la pagnotta, il prosciutto o il formaggio, attira immancabilmente sull'autore l'obbrobrio formale, la scomunica categorica della comunità, i maggiori castighi, il disonore automatico e la vergogna inespiabile, e questo per due ragioni, anzitutto perché l'autore di tali misfatti è generalmente un povero e questa condizione implica per se stessa un'indegnità fondamentale e poi perché il suo gesto comporta una sorta di tacito rimprovero verso la comunità. Il furto del povero diventa una maliziosa ri

Buonanotte del 10 maggio 2020

Martin ripensò all’avventura notturna, incerto se fosse davvero reale, e la sospinse sempre più decisamente nel regno in cui tutto ciò che egli selezionava dal mondo a giovamento della propria anima metteva radici e cominciava a vivere un’esistenza indipendente e stupenda. — Vladimir Nabokov, La gloria

Se vogliamo

Quando proposi la teoria della relatività, pochissimi mi capirono, e anche quello che rivelerò a te ora, perché tu lo trasmetta all’umanità, si scontrerà con l’incomprensione e i pregiudizi del mondo. Comunque ti chiedo che tu lo custodisca per tutto il tempo necessario, anni, decenni, fino a quando la società sarà progredita abbastanza per accettare quel che ti spiego qui di seguito. Vi è una forza estremamente potente per la quale la Scienza finora non ha trovato una spiegazione formale. È una forza che comprende e gestisce tutte le altre, ed è anche dietro qualsiasi fenomeno che opera nell’universo e che non è stato ancora individuato da noi. Questa forza universale è l’Amore. Quando gli scienziati erano alla ricerca di una teoria unificata dell’universo, dimenticarono la più invisibile e potente delle forze. L’amore è Luce, visto che illumina chi lo dà e chi lo riceve. L’amore è Gravità, perché fa in modo che alcune persone si sentano attratte da altre. L’amore è P

Buonanotte del 9 maggio 2020

Ecco dunque che il tempo mi risulta diviso in cinque. In cinque cosa? Non so. Tutto si divide in se stesso, suppongo. Se mi rimetto a voler riflettere va a finire che mi perdo il mio decesso. Devo dire che questa prospettiva ha qualcosa d’attraente. Ma sono sull’avviso. Da qualche giorno trovo qualcosa d’attraente in tutto quanto. — Samuel Beckett, Aspettando Godot

Juhász Gyula

E' amore? Non so che cosa sia, ma è tanto bello, trasognare sulle tue parole, come sulle nuvole accese dal tramonto, si intravede il barlume delle stelle. Non so che cosa sia, ma è dolce, il tuo sguardo quando mi cerca, come il raggio di sole che brilla, nonostante fosse vicina la sera. Non so che cosa sia, ma sento che la vita è diventata di nuovo più bella, le tue parole che mi accarezzano il cuore come la seta, come il vento di primavera. Non so che cosa sia, ma è tanto bello, un dolore dolce, che non mi dispiace, se è stupido, se è sbagliato, che sia, se è amore, scusami tanto.

Buonanotte del 8 maggio 2020

Chi vive senza passione non vive; chi la padroneggia sempre, vive a metà; chi in essa va in rovina, ha per lo meno vissuto; chi la ricorda ha futuro, e chi l’ha bandita non ha altro che passato. — Elias Canetti

L'arte di essere felici

Dobbiamo cercare di arrivare a guardare ciò che possediamo esattamente con gli stessi occhi con cui lo guarderemmo se ci fosse sottratto. Di qualsiasi cosa si tratti, beni, salute, amici, amata, moglie, figli, per lo più ne percepiamo il valore solo dopo averla perduta. Se arriviamo a ciò, anzitutto il possesso ci renderà subito più felici; in secondo luogo cercheremo nondimeno di prevenirne in tutti i modi la perdita, non esporremo le nostre proprietà ad alcun pericolo, non faremo adirare gli amici, non metteremo alla prova la fedeltà delle donne, sorveglieremo la salute dei figli, eccetera. Guardando tutto ciò che non abbiamo, siamo soliti pensare: “E se fosse mio?”, e così facendo avvertiamo la privazione. Viceversa, nel caso di ciò che possediamo dovremmo pensare spesso: “E se lo perdessi?”. — Arthur Schopenhauer, L'arte di essere felici, Massima n. 25

Buonanotte del 7 maggio 2020

Devi leggere anche i tuoi contemporanei. Non ci si può nutrire solo di radici. — Elias Canetti

Achille piè veloce

Non ci accorgiamo subito, ma solo dopo, di quanto è importante la scelta né distratta, né casuale, di scrivere, di far durare le nostre visioni prima per noi, poi per qualcuno vicino e infine per tanti lontani e invisibili. Ma non è così semplice. A volte tutto questo diventa privilegio, abitudine, sopravvivenza. Scrivere non è necessariamente pubblicare, ripeto sempre. Ma ho scritto un solo libro e già soffro perché non riesco a pubblicarne un altro. E spesso mi irrito con quelli che vogliono entrare nel mio mondo, schernisco i miei compagni di desiderio, sono impaurito da questa orda di carta, da questa immigrazione di extracomunicanti. Perché volete entrare in questo mondo di premi farseschi, di parassiti accademici, di cretini televisivi elevati a saggisti e di saggisti che aspirano a diventare cretini televisivi? Perché, se ogni scrittore ben sa che un giorno, o tutta la vita, si sentirà sottovalutato e incompreso? Se un giorno deciderà di bruciare i suoi libri, e il giorno dopo

Buonanotte del 6 maggio 2020

È come quando uno deve essere impiccato. Se lo impiccano davvero, è morto, e tutto è finito. Ma se deve assistere a tutte le preparazioni per essere impiccato e solo quando gli fanno scorrere il cappio intorno al collo apprende di essere stato graziato, allora può soffrirne per tutta la vita. Inoltre dalle molte volte in cui, secondo l’opinione da te chiaramente manifesta, mi sarei meritato una scarica di botte ma le avevo evitate per un pelo grazie alla tua magnanimità ho ricavato soltanto un gran senso di colpa. Da ogni parte mi ritrovavo a essere colpevole di fronte a te. — Franz Kafka, Lettera al padre

John Steinbeck - Furore

Nella regione rossa e in parte della regione grigia dell'Oklahoma le ultime piogge erano state benigne, e non avevano lasciato profonde incisioni sulla faccia della terra, già tutta solcata di cicatrici. Gli aratri avevano cancellato le superficiali impronte dei rivoletti di scolo. Le ultime piogge avevano fatto rialzare la testa al granturco e stabilito colonie d'erbacce e d'ortiche sulle prode dei fossi, così che il grigio e il rosso cupo cominciavano a scomparire sotto una coltre verdeggiante. Agli ultimi di maggio il cielo impallidì e perdette le nuvole che aveva ospitate per così lungo tempo al principio della primavera. Il sole prese a picchiare e continuò di giorno in giorno a picchiar sempre più sodo sul giovane granturco finché vide ingiallire gli orli d'ogni singola baionetta verde. Le nuvole tornarono, ma se ne andarono subito, e dopo qualche giorno non tentarono nemmeno più di ritornare. Le erbacce si vestirono d'un verde più scuro per mascherarsi alla v

Buonanotte del 5 maggio 2020

Come considerava una donna il concedersi? Perché lo desiderava, o perché decideva di concedersi? Mi riusciva difficile accettare che una donna cedesse, per quanto pensassi che il suo corpo è fatto per questo. Ancora adesso, alla mia età, mi sembrava estremamente strano. E poi, se è vero che ciascuna sembrava abbandonarsi in modo diverso, era anche vero che tutte sembravano simili, uguali. Anche questo, non era un gran mistero? Questo mio meravigliarmi dipendeva probabilmente da un'ansia ben più infantile dell'età, da una delusione più vecchia dell'età. O forse da una mia debolezza mentale? — Yasunari Kawabata, La casa delle belle addormentate

Il colibrì

…la libertà ormai è stata trasformata in un concetto ostile, digrignante e imperdonabilmente plurale - le libertà, le infinite libertà in cui quella parola sarà stata smembrata, come la zebra viene smembrata dal branco di iene che la divorano, libertà di scegliere sempre ciò che si preferisce, libertà di ricusare ogni autorità che cerchi d'impedirlo, libertà di non sottomettersi alle leggi sgradite, di non rispettare i valori formativi, la tradizione, le istituzioni, il patto sociale, gli accordi presi in passato, libertà di non arrendersi davanti all'evidenza, libertà di insorgere contro la cultura, contro l'arte e contro la scienza, libertà di curare secondo protocolli non riconosciuti dalla comunità o, per concorso, di non curare affatto, non vaccinare, non usare gli antibiotici, libertà di non credere ai fatti documentati, libertà di credere invece alle notizie false e libertà di produrne, anche, libertà di produrre emissioni dannose, rifiuti tossici, residui radioatti

Buonanotte del 4 maggio 2020

Il passato, compreso quello più recente, è stato abolito. Se mai sopravvive da qualche parte, è in oggetti concreti e privi di un nome che lo definisca. Noi già non sappiamo praticamente nulla della Rivoluzione e degli anni che l'hanno preceduta. Tutti i documenti sono stati distrutti o falsificati, tutti i libri riscritti, tutti i quadri dipinti da capo […] e questo processo è ancora in corso. La storia si è fermata. Non esiste altro che un eterno presente dove il Partito ha sempre ragione. Una volta portata ad effetto di questa azione non resta prova alcuna. La sola prova è nella mia mente, ma non ho alcuna certezza che esistano altri esseri umani con i miei stessi ricordi. — George Orwell, 1984

Poesia

Sempre ho desiderato una forma più capiente, che non fosse troppo poesia né troppo prosa e permettesse di capirsi senza esporre nessuno, né autore né lettore, a pene di più alto grado. In sé la poesia è qualcosa di sconveniente: esce da noi e non sapevamo che ci fosse, dunque sbattiamo le palpebre, come se da noi fosse balzata fuori una tigre, e stesse nella luce, colpendosi i fianchi con la coda. Perciò si dice giustamente che un dàimon detta la poesia, pur se è eccessivo ritenere che sia di certo un angelo. Difficile capire donde venga l’orgoglio dei poeti se si vergognano quando traspare la loro debolezza. Quale uomo assennato vorrà darsi in balìa dei dèmoni che si muovono in lui liberamente, parlando mille lingue, e non paghi di rubargli labbra e mano tentano di mutare a proprio vantaggio il suo destino? Poiché ciò ch’è morboso è oggi stimato, qualcuno penserà che scherzo solamente o che ho scoperto un altro modo per lodare l’Arte tramite l’ironia. Un tempo

Buonanotte del 3 maggio 2020

Mi cresceva a volte una pena in quei luoghi che dovevano essere di allegria e che invece pulsavano di esibizioni, di sopraffazioni. I ragazzi presi nella tensione di doversi esprimere per lasciare impressioni sulle ragazze, diventano fragili, aggressivi. Non mi feriva essere preso a pretesto di qualche comoda battuta, mi dava pena invece la loro allegria affannata. Si era accolti e respinti secondo una gerarchia di valori incomprensibile e inesorabile. Era solo adolescenza, ma a quei tempi nessuno di noi lo sapeva e quella piazza di sera sembrava proprio tutta la vita. La piazza dei corteggiamenti e dei maltrattamenti era tutto il mondo che uno si poteva aspettare. — Aceto, Arcobaleno - Erri De Luca

Non c’è giustizia nella storia

A dispetto di Aristotele, non esistono differenze biologiche note tra schiavi e non. Le leggi e le norme umane hanno trasformato certe persone in schiavi e altre in padroni. Tra i bianchi e i neri ci sono alcune differenze biologiche oggettive, come il colore della pelle e il tipo di capelli, ma non c’è alcuna prova che le differenze si estendano all’intelligenza o all’etica. Molti sostengono che la gerarchia esistente all’interno della propria società sia una cosa naturale, mentre le gerarchie vigenti in altre società sono basate su criteri falsi e ridicoli. Nell’età moderna, agli occidentali è stato insegnato che l’idea di una gerarchia razziale è tutta da ridere. Essi sono scioccati scoprendo che ci sono leggi che proibiscono ai neri di vivere nei quartieri dei bianchi, di studiare nelle scuole dei bianchi o di essere curati negli ospedali dei bianchi. Ma la gerarchia fra ricchi e poveri, che prescrive che la gente ricca abiti in quartieri separati e più lussuosi, che studino i

Buonanotte del 2 maggio 2020

Ogni volta che si avvicina il mio compleanno, passo un’intera giornata a ripercorrere la mia vita. È un’operazione che dura parecchie ore. Comincio visualizzando gli ultimi eventi, poi torno voluttuosamente indietro e rivedo tutto il mio passato, come se fosse un film con me protagonista. Naturalmente non posso ricordare ogni scena e rievocare ogni sensazione, quindi lascio che sia il mio io profondo a mettere in evidenza i momenti che considera più significativi. Nel corso di questo rituale benedico ogni ricordo e lo onoro per quello che mi ha insegnato e per come mi ha aiutato a diventare la persona che sono oggi. — Rob Brezsny
Mi piacciono più le persone con idee diverse dalle mie ma coerenti, convinte che ciò che dicono siano idee che risolvono meglio i problemi di questo Paese. Non mi piacciono i fans, quelli del "è giusto a prescindere" perché lo ha proposto il Capitano meneghino o la Caciottara romana. Quel chiacchiericcio fastidioso (per me) che in questo momento tragico per il Paese non si può perdere tempo, che bisogna fare arrivare i soldi nelle tasche delle imprese in 24 ore e non in due mesi. Soldi subito senza controlli e burocrazie. Che non va bene vedere banche che preparano istruttorie snervanti prima di concedere crediti , che tutto questo e' una vergogna. Ed è tutto un clap clap di molta parte d'italiani che ripetono certi concetti a pappagallo. Quindi, cari venerandi di questo o quel politico, provo a dirvi due paroline visto che in altri tempi sentivo rabbie molto diverse contro le banche. Quei soldi che qualche politico vuole dare agli imprenditori in 24 ore senza ne

Joumana Haddad

Brutte abitudini Diceva che l'amore assomiglia al gioco E che lei perde sempre Diceva che era una brutta abitudine Che non si azzardava a curare. Diceva di temere la luce Nonostante avesse sacrificato molte notti Si accontentava della sua solitudine Non curava le amicizie Ma cadeva dalla sua nube Ogni volta che la pioggia la conduceva a terra. Diceva che la sua gioventù era invano Di essere dolce suo malgrado Ma poi si mostrava crudele Perché la tenerezza è come l'amore Una brutta abitudine Ed anche quel silenzio Di cui non potrà mai fare a meno. Diceva di essere una donna lassa Inadatta al sonno Ma dormiva per diventare un embrione E sprofondare negli abissi, Una donna esaurita Svuotata ogni giorno dai suoi vizi Ma che non voleva guarire. Diceva di essere una perdente di natura Perdente per meritare la vittoria Diceva infine che la vita è una brutta abitudine Dalla quale forse non guarirà Con un po' di det

Buonanotte del 1 maggio 2020

Allora, cos'è che uccide l'amore? Soltanto la disattenzione. Non vederti quando mi stai davanti. Non pensare a te nelle piccole cose. Non spianarti la strada, non prepararti la tavola. Sceglierti per abitudine e non per desiderio, passare davanti al fioraio senza accorgermene. Lasciare i piatti da lavare, il letto da rifare, ignorarti al mattino, usarti la notte. Desiderare un'altra persona mentre ti bacio sulla guancia. Dire il tuo nome senza ascoltarlo, dare per scontato che sia mio diritto pronunciarlo. — Jeanette Winterson - Scritto sul corpo

Analenko, Bezpalov, Baranov e i liquidatori che a Cernobyl salvarono il mondo

Il 26 aprile 1986 all'una di notte nella centrale nucleare di Černobyl' si verifica uno degli incidenti più catastrofici di sempre. L'esplosione del reattore numero 4 provoca un violentissimo incendio e l'emissione di una nube tossica che travolge le città più vicine e poi si sposta verso il cuore dell'Europa. Si registrano livelli radioattivi un miliardo di volte superiori a quelli normali. Di fronte al disastro le autorità sovietiche cercano di occultare la verità. Solo quando in Svezia i rilevatori della centrale di Forsmark segnalano l'accaduto vi sono le prime ammissioni. A Černobyl' arrivano i liquidatori. Saranno 600 mila nel corso dei mesi che serviranno a mettere in sicurezza il sito. Scarsamente equipaggiati e privi di mezzi, erano in parte inconsapevoli dei rischi che correvano. Tra loro tecnici, ingegneri, vigili del fuoco, soldati e volontari attratti da alcune promesse governative. Rimossero i detriti dell'esplosione, interrarono il ma

Il Coronavirus siamo noi. E l’unico vero antivirus è la cura per la Terra

Non ci sono le manifestazioni planetarie dello scorso anno, e a quanto pare non c’è nemmeno troppa voglia di dedicare tempo e spazio sui media alla giornata mondiale della Terra. Eppure, nonostante oggi il presente della pandemia sembra aver cancellato qualunque ipotesi di futuro, sostenibile o meno, non c’è momento migliore per pensare al nostro rapporto col pianeta in cui viviamo. Perché possiamo negarcelo finché vogliamo, ma questa pandemia di Coronavirus racconta tantissimo di quel che siamo. Soprattutto, racconta benissimo cosa dobbiamo fare a partire da oggi per evitare che crisi come quella che stiamo vivendo diventino la nuova normalità, e di subirne a intervalli ciclici gli effetti disastrosi. Ad esempio, oggi sappiamo che tra le cause di epidemie come quella che stiamo subendo c’è la distruzione delle foreste pluviali: “Invadiamo foreste tropicali e altri paesaggi selvaggi, che ospitano tantissime specie di animali e piante – e all'interno di quelle creature, tantiss

Dall’ “io” al “noi”

Sconfortante sarebbe il tramonto degli scioperi mentre i padroni continuano a durare; perché ogni sciopero anche fallito è evidenza del sopravvivere dello spirito. Sconfortante sarebbe notare che l'umanità rinuncia a soffrire e morire per un'idea; perché è questa la qualità fondamentale che è alla base dell'umanità. La trattrice è un male? É ingiusta, illegittima, la forza meccanica che coltiva la terra? Dipende. Se la trattrice è nostra, non mia, ma nostra, è un bene. Se la nostra trattrice coltiva la terra, non la mia terra, ma la nostra, è un bene. Questo l'obiettivo che dovete bombardare: questa transizione dall’“io” al “noi”. Se voi, che possedete le cose che le masse hanno bisogno assoluto di detenere, poteste rendervi conto di questa realtà, allora sareste in grado di salvarvi. Se foste capaci di di distinguere le cause dagli effetti, di persuadervi che Paine, Marx, Lenin furono effetti e non cause, allora potreste sopravvivere. Ma non ne sie

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