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Visualizzazione dei post da marzo, 2017

Buonanotte 31 marzo 2017

Solo chi ha il caos dentro di sé può generare una stella danzante. (F. Nietzsche)

Pablo Picasso

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 Femme Couchee a la Meche Blonde - 1932

Il nostro bisogno di consolazione

Il mondo è dunque più forte di me. Al suo potere non ho altro da opporre che me stesso – il che, d’altra parte, non è poco. Finché infatti non mi lascio sopraffare, sono anch’io una potenza. E la mia potenza è temibile finché ho il potere delle mie parole da opporre a quello del mondo, perché chi costruisce prigioni s’esprime meno bene di chi costruisce la libertà. Ma la mia potenza sarà illimitata il giorno in cui avrò solo il mio silenzio per difendere la mia inviolabilità, perché non esiste ascia capace di intaccare un silenzio vivente. S. Dagerman

Buonanotte 30 marzo 2017

Sii come le onde del mare, che pur infrangendosi contro gli scogli trovano la forza per ricominciare. (S. Bambarén)

La Tabaccheria

Non sono niente. Non sarò mai niente. Non posso voler essere niente. A parte questo, ho dentro me tutti i sogni del mondo. Finestre della mia stanza, della stanza di uno dei milioni al mondo che nessuno sa chi è (e se sapessero chi è, cosa saprebbero?), vi affacciate sul mistero di una via costantemente attraversata da gente, su una via inaccessibile a tutti i pensieri, reale, impossibilmente reale, certa, sconosciutamente certa, con il mistero delle cose sotto le pietre e gli esseri, con la morte che porta umidità nelle pareti e capelli bianchi negli uomini, con il Destino che guida la carretta di tutto sulla via del nulla. Oggi sono sconfitto, come se conoscessi la verità. Oggi sono lucido, come se stessi per morire, e non avessi altra fratellanza con le cose che un commiato, e questa casa e questo lato della via diventassero la fila di vagoni di un treno, e una partenza fischiata da dentro la mia testa, e una scossa dei miei nervi e uno scricchiolio di ossa ne

Buonanotte 29 marzo 2017

Oh Grande Spirito, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare, e la saggezza di capirne la differenza. (Preghiera Cherokee)

Josef Albers

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Josef Albers, White Line Squares II XIII, 1966

Compleanno

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Tanto mondo d’un tratto da tutto il mondo: morene, murene e marosi e mimose, e il fuoco e il fuco e il falco e il frutto – come e dove potrò mettere il tutto? Queste foglie e scaglie, questi merli e tarli, lamponi e scorpioni – dove sistemarli? Lapilli, mirtilli, berilli e zampilli – grazie, ma ce n’ è fin sopra i capelli. Dove andranno questo tripudio e trifoglio, tremore e cespuglio e turgore e scompiglio? Dove porti un ghiro e nascondi l’oro, che fare sul serio dell’uro e del toro? Già il biossido è cosa ben preziosa e cara, aggiungi la piovra, e in più la zanzara! Immagino il prezzo, benché esagerato – grazie, io davvero non l’ho meritato. Non è troppo per me il sole, l’aurora? Che cosa può farne l’umana creatura? Sono qui un istante, un solo minuto: non saprò del dopo, non l’avrò vissuto. Come distinguere il tutto dal vuoto? Dirò addio alle viole nel viaggio affrettato. Pur la più piccola – è una spesa folle: fatica di stelo, e il petalo, e il pistillo,

Buonanotte 28 marzo 2017

Quanto più in fondo vi scava il dolore, tanta più gioia potrete contenere. (K. Gibran)

Ewould De Groot

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Il primo amore

Voglio la rivoluzione, nient’altro che la rivoluzione. La voglio da me stesso, prima ancora che dal mondo. La voglio perché la furberia dolciastra e la scalmanata indifferenza hanno preso in mano i territori della parola e anche quelli del silenzio. Chi scrive viene tollerato a patto che rimanga nel recinto. Le sue ambizioni possono essere anche altissime, ma solo se vengono esercitate in luoghi millimetrici, invisibili. I fanatici della moderazione avanzano ovunque. In politica come in letteratura. Io sono fuori da questo mondo e fuori da questa vita. Non è un merito e spero non diventi una colpa. È andata così e sono fatti miei. Dal luogo in cui parlo, con la morte che mi passa nel cuore molte volte al giorno, io sono costretto ad ambire alla rivoluzione, non ho altra scelta. E se guardo un albero, non gli chiedo soltanto di farmi ombra, e se incontro una persona non mi accontento delle solite cerimonie, voglio l’infinito e non mi basta neanche quello, dell’infinito voglio la radice

Buonanotte 27 marzo 2017

A metterci nei guai non sono tanto le cose che non sappiamo. Sono le cose che crediamo di sapere, ma che non sono vere. (A. Ward)

Pauline Ziegen

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Capturing the Sound of Rain - Pauline Ziegen

L'amore che voglio

La vita non é una questione di come sopravvivere alla tempesta... ma di come danzare nella pioggia. 'Era una mattinata movimentata, quando un anziano gentiluomo di un'ottantina di anni arrivò per farsi rimuovere dei punti da una ferita al pollice. Disse che aveva molta fretta perché aveva un appuntamento alle 9:00. Rilevai la pressione e lo feci sedere, sapendo che sarebbe passata oltre un'ora prima che qualcuno potesse vederlo. Lo vedevo guardare continuamente il suo orologio e decisi, dal momento che non avevo impegni con altri pazienti, che mi sarei occupato io della ferita. Ad un primo esame, la ferita sembrava guarita: andai a prendere gli strumenti necessari per rimuovere la sutura e rimedicargli la ferita. Mentre mi prendevo cura di lui, gli chiesi se per caso avesse un altro appuntamento medico dato che aveva tanta fretta. L'anziano signore mi rispose che doveva andare alla casa di cura per far colazione con sua moglie. Mi informai della sua salute e lui mi rac

Buonanotte 26 marzo 2017

Non avere paura delle ombre, significano solamente che c’è della luce che splende lì vicino. (R. Renkel)

Gillian Lindsay

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Residuum - Gillian Lindsay

Coltiva

Non cercare la compagnia di chi è sviato guardati da chi si è guastato. Cerca e gioisci della compagnia di amici fidati sulla Via di chi la visione profonda difende. La mente è come l’acqua; prende la forma di ciò che la contiene. Così con questi versi veniamo incoraggiati a osservare quale compagnia frequentiamo e a riflettere su come ne siamo influenzati. Che rapporto abbiamo con le nostre amicizie e i nostri amici con noi? Coltivare questa consapevolezza ci aiuta a valutare la vera amicizia, per esempio le relazioni con chi sostiene le nostre aspirazioni a vivere nella verità. Noi vorremo naturalmente proteggerli e nutrirli e non darli per scontati. Poiché apprezziamo sinceramente questi compagni non aspettiamo di essere in difficoltà per fargli sapere cosa significhino per noi. E le buone amicizie possono essere coltivate. Il Buddha elencò una serie di caratteristiche che fanno un buon amico. Sottolineò come un vero amico sarà disponibile per noi sia nei momenti

Buonanotte 25 marzo 2017

Un raggio di sole è sufficiente per spazzare via molte ombre. (S. Francesco d’Assisi)

Karen Jacobs

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Tiranno

Tirannide indistintamente appellare si debbe ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzione delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto deluderle, con sicurezza d’impunità. E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono, o tristo; uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammette, è tirannide; ogni popolo, che lo sopporta, è schiavo. Vittorio Alfieri — Wikiquote

Carlo Atzori

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Futuro Nel tramonto che allinea l'orizzonte al cielo, in un volo che riscalda le piume, di una vita strappata e ricucita, con il filo di un aquilone che deve volare, in mari senza confini, in stagioni di sorrisi, in attimi voluttuosi di abbracci e baci, in sere dove il tempo ripercorre strade polverose ed aride di paure, in abiti scuciti dalla pelle avvizzita, ove riemergere dal mare della vita, abbracciando l'anima che diventa sole, tra i filari di pioppi indomiti e geometrie di una realtà che è già futuro.

Buonanotte 24 marzo 2017

L’ansia non ci sottrae il dolore di domani, ma ci priva della felicità di oggi. (L. Buscaglia)

Sandy Dooley

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Bright Winter’s Red by Sandy Dooley

Rivoluzione...

Vi siete mai chiesti perché l’Italia non ha avuto, in tutta la sua storia - da Roma ad oggi - una sola vera rivoluzione? La risposta - chiave che apre molte porte - è forse la storia d’Italia in poche righe. Gli italiani non sono parricidi; sono fratricidi. Romolo e Remo, Ferruccio e Maramaldo, Mussolini e i socialisti, Badoglio e Graziani… “Combatteremo - fece stampare quest’ultimo in un suo manifesto - fratelli contro fratelli”. (Favorito, non determinato, dalle circostanze, fu un grido del cuore, il grido di uno che - diventato chiaro a se stesso - finalmente si sfoghi). Gli italiani sono l’unico popolo (credo) che abbiano, alla base della loro storia (o della loro leggenda), un fratricidio. Ed è solo col parricidio (uccisione del vecchio) che si inizia una rivoluzione. Gli italiani vogliono darsi al padre, ed avere da lui, in cambio, il permesso di uccidere gli altri fratelli. Umberto Saba da Scorciatoie e raccontini

Buonanotte 23 marzo 2017

Riguardo alle cose umane, non ridere, non piangere, non indignarsi. Ma capire. (B. Spinoza)

Nonostante tutto

L’amore è un miracolo sempre possibile, il male una realtà sempre presente. La giustizia condanna il male, la speranza lo vuole redimere, l’amore lo ignora. Solo l’amore è in grado di accettare la grazia così com’è. Non esiste nulla di più difficile, lo so. Il mondo è terribile e privo di senso. La speranza che dietro l’assurdo e l’orrore del mondo si nasconda un senso, la può conservare solo chi, nonostante tutto, ama. F. Durrenmatt

Piero Chiara

Il 23 marzo del 1913, nasce a Luino, Piero Chiara Prima che l'estate finisse le tre sorelle tennero consulto fra loro e Ginevra fu messa al corrente, con le dovute maniere, della situazione reale. Non senza difficoltà, perché le erano ignoti i rapporti amorosi da qualunque genere. Non ne aveva mai sentito il bisogno e li considerava inesistenti. (Il balordo, Premio Bagutta 1968)

Buonanotte 22 marzo 2017

Felicità sta nel conoscere i propri limiti ed amarli. (R. Barthes)

Paul Nash

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The Shore, by Paul Nash, 1923

Paesaggio

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Nel paesaggio dell’antico maestro gli alberi hanno radici sotto la pittura a olio, di sicuro il sentiero conduce alla meta, un filo d’erba sostituisce autorevole la sigla, sono le cinque, credibili, del pomeriggio, il maggio è trattenuto in modo delicato, ma deciso, così mi sono fermata anch’io – sì, mio caro, sono io quella donna sotto il frassino. Guarda quanto mi sono allontanata da te, che cuffia bianca ho, che gonna gialla, come stringo il cestino per non cadere dal quadro, come sfoggio un destino altrui e mi riposo dai misteri vivi. Anche se mi chiamassi, non ti sentirei, e anche se ti udissi, non mi volterei, e anche se io facessi quel gesto impossibile, il tuo viso mi parrebbe estraneo. Conosco il mondo per sei miglia intorno. Conosco erbe ed esorcismi per ogni malanno. Dio guarda ancora il mio cucuzzolo. Continuo a pregare di non morire all’improvviso. La guerra è castigo, e la pace premio. I sogni vergognosi vengono da Satana. Ho un’anima ovvia c

Buonanotte 21 marzo 2017

Se spostiamo i macigni, anche il fiume cambierà il suo corso. (Maestro Zen)

Rispecchiamenti dell’anima

Ogni persona raccoglie intorno a sé la propria “famiglia dell’anima”, un gruppo di persone non creato per caso o per pure motivazioni egoistiche, ma attraverso un interesse o coinvolgimento più profondo, più essenziale: ‘l’individuazione reciproca’. Mentre le relazioni puramente basate sulla proiezione sono caratterizzate dalla fascinazione e dalla dipendenza magica, questo tipo di relazione, attraverso il Sé, ha in sé qualcosa di rigorosamente oggettivo, di stranamente transpersonale. Fa nascere un sentimento di “essere insieme” immediato e fuori dal tempo. In questo mondo creato dal Sé noi incontriamo tutti i molti ai quali apparteniamo, dei quali tocchiamo il cuore; qui “non c’è distanza, ma presenza immediata”. Non esiste alcun processo d’individuazione in un individuo che non produca allo stesso tempo questo riferimento con i propri simili. Marie Louise Von Franz

Buonanotte 20 marzo 2017

La vita non è quella che dovrebbe essere. È quella che è. È il modo in cui l’affronti che crea la differenza. (V. Satir)

Marcello Lo Giudice

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Marcello Lo Giudice (Italian, b. 1955), Eden-Blu, 2010.

Noemi

Lei si chiama Noemi. Non la conoscevo fino a ieri sera e mi ha insegnato qualcosa di davvero importante. Ho fermato le presentazioni del mio ultimo libro un po’ di mesi fa. Avevo girato tanto e io sono un po’ così, quando sento che inizio a dire sempre le stesse cose, che mi ripeto, decido di fermarmi. È una questione di rispetto per chi usa un po’ del suo tempo per leggere quello che pubblico e per venire ad ascoltare le poche cose che ho da dire. Cosa c'entra Noemi? Tra poco ci arrivo. Qualche mese fa una cara amica mi ha chiesto di fare una presentazione nel suo paesino, in provincia di Rovigo, vicino a dove abito, una cosa informale. Non potevo dirle di no, perchè le voglio bene, e così ho accettato. Adesso nella storia entra Noemi. Era seduta in mezzo al pubblico, con il suo vestito rosso. Non so perchè, ma mi ricordava i bei personaggi femminili nei film di Tim Burton. Per arrivare lì è partita da un paesino della Sardegna che si chiama Carbonia. Ha preso un aereo, con

Buonanotte 19 marzo 2017

Non cesseremo mai di esplorare, e la fine delle nostre esplorazioni sarà arrivare al punto di partenza, e per la prima volta conoscere quel luogo. (T. S. Eliot)

Pledent

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still life blue flowers by pledent

Ridete

Ridete franco e forte, sopra qualunque cosa, anche innocentissima, con una o due persone, in un caffè, in una conversazione, in via: tutti quelli che vi sentiranno o vedranno rider così, vi rivolgeranno gli occhi, vi guarderanno con rispetto, se parlavano, taceranno, resteranno come mortificati, non ardiranno mai rider di voi, se prima vi guardavano baldanzosi o superbi, perderanno tutta la loro baldanza e superbia verso di voi. In fine il semplice rider alto vi dà una decisa superiorità sopra tutti gli astanti o circostanti, senza eccezione. Terribile è la potenza del riso: chi ha il coraggio di ridere, è padrone degli altri, come chi ha il coraggio di morire. — Zibaldone, Giacomo Leopardi (4391, 23 settembre 1828; 1898, Vol. VII, p. 330)

Buonanotte 18 marzo 2017

Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si rialza. (J. W. Goethe)

Algirdas Javtokas

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Yves Bonnefoy

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Noi agitiamo quest’acqua. In essa le nostre mani si cercano, talvolta si sfiorano, forme spezzate. Più in basso, è una corrente, è qualcosa d’invisibile, altri alberi, altre luci, altri sogni. E guarda, sono anche altri colori. La rifrazione trasfigura il rosso. Era un giorno d’estate? No, è il temporale che «cambierà il cielo», e fino a sera. Noi immergevamo le mani nel linguaggio, vi afferrarono parole delle quali non sapemmo che fare, non essendo che i nostri desideri. Noi invecchiammo. Quest’acqua, nostra speranza. Altri sapranno cercare più nel profondo un nuovo cielo, una nuova terra.

Buonanotte 17 marzo 2017

Secondo alcuni autorevoli testi di Aereonautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e continua a volare. (I. Sikorsky)

Gerhard Richter

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Buonanotte 16 marzo 2017

Se voglio cambiare il mondo intorno a me, devo cominciare a cambiare me stesso. (M. K. Ghandi)

Philip Guston

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Philip Guston - The Street, 1956

Ulysses

Non è troppo tardi per cercare un mondo più nuovo. Spingetevi al largo, e sedendo bene in ordine colpite i sonori solchi; perché il mio scopo consiste nel navigare oltre il tramonto, e i bagni. Di tutte le stelle occidentali, finché io muoia. Potrebbe succedere che gli abissi ci inghiottiranno. Potremmo forse toccare le Isole Felici, e vedere il grande Achille, che noi conoscemmo. Anche se molto è stato preso, molto aspetta; e anche se noi non siamo ora quella forza che in giorni antichi mosse terra e cieli, ciò che siamo, siamo; un'eguale indole di eroici cuori, indeboliti dal tempo e dal fato, ma forti nella volontà di combattere, cercare, trovare, e di non cedere. — Alfred Tennyson

Buonanotte 15 marzo 2017

Non possiamo dirigere il vento ma possiamo orientare le vele. (Anonimo)

Sigrid Sandström

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Sigrid Sandström / Untitled (2014)

Vestiario

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Ti togli, ci togliamo, vi togliete cappotti, giacche, gilè, camicette di lana, di cotone, misto lana, gonne, calzoni, calze, biamcheria, posando, appendendo, gettando su schienali di sedie, ante di paraventi, per adesso, dice il medico, nulla di serio si rivesta, riposi, faccia un viaggio, prenda nel caso, dopo pranzo, la sera, torni fra tre mesi, sei, un anno, vedi, e tu pensavi, e noi temevamo, e voi supponevate, e lui sospettava; è già ora di allacciare con mani ancora tremanti stringhe, automatici, cerniere, fibbie, cinture, bottoni, cravatte, colletti, e da maniche, borsette, tasche, tirar fuori - sgualcita, a pois, a righe, a scacchi, a fiori - la sciarpa riutilizzabile per protratta scadenza. Wisława Szymborska

Buonanotte 14 marzo 2017

E’ l’animo che devi cambiare, non il cielo sotto cui vivi. (Seneca)

Marcello Lo Giudice

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Marcello Lo Giudice (Italian, b. 1957), Eden Blu, 2013.

Nessuno è la salvezza di un altro

Non lasciate mai che qualcuno diventi il motivo per cui vi svegliate al mattino, quello per cui mangiate, quello per cui sorridete. Non lasciate diventare qualcuno il centro del vostro mondo, non mettete da parte nulla per nessuno, non lasciate che vi manchi dopo cinque minuti che è andato via. Non lasciate mai che qualcuno sia in grado di influenzare il vostro umore, non lasciate mai vedere la vostra fragilità a nessuno, non aggrappatevi a nessuno. Se ne andrà, e no. Non tornerà a salvarvi un attimo prima della caduta. Vi farà schiantare a terra, lascerà che vi si rompano tutte le ossa e non se ne fregherà se una costola vi perforerà un polmone. Non correrà da voi quando vi vedrà morire. Non vi salverà. Nessuno è la salvezza di un altro — Iky Caputo

Buonanotte 13 marzo 2017

La felicità si insinua dentro la tua vita attraverso una porta che non sapevi di aver lasciata aperta. (J. Barrymore)

France Jodoin

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Sforzo coraggioso

Capisco la solitudine meglio di chiunque altro al mondo, ecco perché rispondo alle lettere e quando mi parli della pochezza delle gente che ti circonda. Ricordo i momenti e i posti che non donavano vita. Devi proprio rimanere li? Bisognerebbe fare uno sforzo coraggioso per lasciare i posti vuoti o solitari. La vita è troppo preziosa. Guardando al passato mi rendo conto che siamo noi a creare il nostro destino e i suoi aspetti negativi con la nostra passività. Non dovremmo mai accettare la povertà della vita. So che è difficile affrontare l’ignoto, trovarsi un altro lavoro, o un altro modo di vivere. Ma se dipende solo da te, non accettare il vuoto. Anais Nin

Buonanotte 12 marzo 2017

Nessuna notte è così lunga da impedire al sole di risorgere. (Y. Mishima)

J. M. W. Turner

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J. M. W. Turner - Three Seascapes - c. 1827

Corpo e Anima

Una delle acquisizioni più difficili nel campo dei diritti umani riguarda […] la difficoltà ad accettare che i diritti umani siano intangibili a prescindere. Sembra irresistibile, cioè, la tendenza a subordinare la loro tutela ad un giudizio sulla rispettabilità del soggetto i cui diritti sono minacciati. Quasi che i diritti umani non siano un patrimonio ascritto, ma qualcosa che si debba meritare. Ne deriva una sorta di paradossale rovesciamento: i diritti fondamentali vengono tanto più rigorosamente applicati quanto più i loro titolari sono in grado di rivendicarli e di esercitarli. Mentre dovrebbe essere vero il contrario: sono i soggetti più vulnerabili, e proprio in quanto più vulnerabili, a dover essere tutelati con la massima intransigenza. Insomma, proprio i diritti più incerti - ovvero quelli di chi di essi ha maggiore bisogno, per le più diverse ragioni - esigono una protezione più ferma, più solida, e senza riserve. — Luigi Manconi

Gabriele D'Annunzio

Il 12 marzo del 1863, nasce a Pescara Gabriele D'Annunzio Io ho sempre vissuto contro tutto e contro tutti - non soltanto in Fiume d'Italia - affermando e confermando ed esaltando me medesimo... Ho giocato col destino, ho giocato con gli eventi, con le sorti, con le sfingi e con le chimere. (Cento... e cento pagine del libro segreto)

Buonanotte del 11 marzo 2017

Sublime è il senso di sgomento che l'uomo prova di fronte alla grandezza della natura sia nell'aspetto pacifico, sia ancor più, nel momento della sua terribile rappresentazione, quando ognuno di noi sente la sua piccolezza, la sua estrema fragilità, la sua finitezza, ma, al tempo stesso, proprio perché cosciente di questo, intuisce l'infinito e si rende conto che l'anima possiede una facoltà superiore alla misura dei sensi. — Immanuel Kant

Otto Piene

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Otto Piene (German, b. 1928), Album Leaf, 1993.

La compagnia dei celestini

È proprio dei giovani come voi essere affascinati da stregoni e sortilegi, e pensare che a essi sia riservato il privilegio di donare la fortuna e cambiare la vita. Ma esistono altre persone che compiono miracoli e prodigi, nascoste negli angoli delle città e della storia. Se vedi uno stregone con un copricapo di piume di ororoko che cammina sopra i tetti, fa volare le edicole e fa cadere polvere d'oro sui passanti, può darsi che la tua vita stia per cambiare, ma molto più probabilmente stai vedendo un video musicale. Se vedi una persona che non si rassegna alle cerimonie dei tempi, che prezioso e invisibile aiuta gli altri anche se questo non verrà raccontato in pubbliche manifestazioni, che non percorre i campi di battaglia sul bianco cavallo dell'indignazione, ma con pietà e vergogna cammina tra i feriti, ecco uno stregone. Quando non c'è più niente da imparare, vai via dalla scuola. Quando non c'è più nulla da sentire, non ascoltare più. Se ti dicono: è t

Philippe Jaccottet

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Cerco da tempo di vivere qui, in questa stanza che fingo d’amare, tavolo, oggetti quieti, la finestra che in fondo ad ogni notte apre altri verdi, e il cuore del merlo che batte nell'edera scura, punti di luce sulle macchie d’ombra. Anch'io cerco di dirmi: «L’aria è dolce, sono a casa, la giornata sarà buona». C’è solo, in fondo al letto, questo ragno (si sa, è il giardino), che non ho abbastanza ucciso, sembra stia tessendo ancora la trappola al mio fragile fantasma…

Buonanotte del 10 marzo 2017

Sa il cielo che non abbiamo mai ragione di vergognarci delle nostre lacrime, perché sono pioggia sulla polvere accecante che avvolge i nostri cuori induriti. — Charles Dickens - Grandi speranze

Miroslava Rakovic

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Ci saranno dei giorni

Ci saranno dei giorni in cui non vedrai alcun motivo per andare avanti. Va bene. Ci saranno dei giorni in cui persino il pensiero di alzarti dal letto ti farà venire voglia di piangere. Va bene anche questo. Ci saranno dei giorni in cui non ti ricorderai nemmeno come si fa a piangere, o a sorridere, o a vivere, in cui la stanchezza ti peserà sulle palpebre e sulle ossa fino a schiacciarti. Ne avrai ogni ragione. Ma ricordati sempre che ciò che senti non dura per sempre. Che è tutto temporaneo. Che qualcuno, prima di te, ha provato quello che provi tu adesso, ed è sopravvissuto. Le foglie cadono ogni autunno, e soltanto perché non sei un sempreverde – soltanto perché anche tu sfiorisci, mentre altri riescono a non farlo – non vuol dire che tu sia sbagliato e che sia tutto finito. Va bene cadere. Va bene. Quando arriveranno quei giorni, ricorda le cose per cui vale la pena andare avanti, qualsiasi piccola cosa – il prossimo film in uscita, un amico che ti invita a uscire, il libro che n

Buonanotte del 9 marzo 2017

C'è un tempo per capire, un tempo per scegliere, un altro per decidere. C'è un tempo che abbiamo vissuto, l'altro che abbiamo perso e un tempo che ci attende. Lucio Anneo Seneca

Saburo Murakami

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Work, Saburo Murakami, 1963

Oltre Avenue

[…] verso l’una del mattino quattro mingherlini, o meglio, tre mingherlini e uno spilungone, tutti con un taglio alla Beatles 1965 e con lo stesso giubbotto di pelle nera, scarpe da ginnastica bianche e jeans strettissimi, hanno cominciato a montare i loro strumenti: una batteria e due amplificatori, davanti alla grande finestra del loft. Era una band. Gli invitati si avvicinarono per vederli e riuscii a farlo anch’io. Erano i Ramones. Cominciarono a suonare. Fantastici. Ogni pezzo era esattamente come il precedente e tutti cominciavano con il bassista che urlava: “One, two, three, four!”. I brani, velocissimi e influenzati da rock e bubblegum, duravano meno di due minuti, ripuliti da qualsiasi assolo, le casse sparate al massimo e i testi che non ripetevano altro che il titolo: “I don’t wanna walk around with you, I don’t wonna walk around with you…”. Super! Soprattutto in mezzo a tutti quegli artistoidi scorreggioni e beautiful people con capelli lunghi e stivali argentati. Erano si

Marie Cardinal

Il 9 marzo del 1929, nasce ad Algeri, Marie Cardinal Dimenticare è come chiudere una serratura estremamente complicata, che però è soltanto una serratura, non è una gomma e non è una spada, non cancella e non è uccide, tiene chiuso e basta. (Le parole per dirlo)

Buonanotte del 8 marzo 2017

Il tempo che abbiamo quotidianamente a nostra disposizione è elastico: le passioni che sentiamo lo espandono, quelle che ispiriamo lo contraggono; e l'abitudine riempie quello che rimane. — Marcel Proust

Ute Kleist

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Valori

Io non so che cosa sia la sinistra. Capisco cos’è destra e sinistra se si parla del codice stradale, se si parla di politica non lo capisco più. Del resto, anche in Italia, la miglior politica di destra l’ha fatta la sinistra. Bisognerebbe tornare a discutere di valori e di principi fondamentali, invece ormai i governi sono in modo spudorato semplicemente dei comitati d’affari delle multinazionali. Il primo problema che dovrebbero affrontare è quello della guerra, da rifiutare sempre e comunque, non “questa no”, “quella sì”. Questo atteggiamento ha fatto fallire anche le istituzioni internazionali: l’Onu fu creata per impedire la guerra, invece da allora nel mondo ci sono stati 160 conflitti. È finito: il suo Consiglio di sicurezza è diventato il consiglio degli armaioli del mondo, che producono e vendono armi per i conflitti. Se vogliamo sperare che l’umanità sopravviva, dobbiamo smettere di ammazzarci. Gino Strada intervistato da Gianni Barbacetto

Buonanotte del 7 marzo 2017

Vogliamo essere amati. In mancanza di ciò, ammirati. In mancanza di ciò, temuti. In mancanza di ciò, odiati e disprezzati. Vogliamo suscitare negli altri qualche sorta di emozione. L’anima trema davanti al vuoto e ha bisogno di un contatto a ogni costo. — Hjalmar Soderberg

Vilhelmina Carlson-Bredberg

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Vilhelmina Carlson-Bredberg (Swedish, 1857 - 1943): Still Life (1899)

Doppiare il capo

Quando scrivi - una forma qualsiasi di scrittura - ti accorgi se ti stai avvicinando alla “cosa” oppure no. Avverti una sorta di meccanismo sensorio, una specie di feedback continuo senza il quale non si potrebbe scrivere. È ingenuo pensare che la scrittura sia un semplice processo in due tempi: prima decidi cosa vuoi dire e poi lo dici. Al contrario, come tutti sanno, scrivi perché non sai cosa vuoi dire. È la scrittura a rivelarti quello che volevi dire, anzi a volte è lei che costruisce quello che vuoi o che volevi dire. Quello che rivela (o asserisce) può essere anche diverso da quanto all'inizio credevi (o immaginavi) di voler dire. È questo il senso in cui si può affermare che la scrittura ci scrive. La scrittura mostra o crea (e non sempre siamo in grado di distinguere una cosa dall'altra) quello che era il nostro desiderio un momento prima. — J. M. Coetzee

Buonanotte del 6 marzo 2017

Le nostre paure sono molto più numerose dei pericoli concreti che corriamo. Soffriamo molto di più per la nostra immaginazione che per la realtà. — Lucio Anneo Seneca

Nicolas de Staël

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Nicolas de Staël (French, born Russia, 1914-1955), Paysage, La Ciotat [Landscape, La Ciotat], 1952

Poco potere

Mia madre belga ha passato la guerra in un campo di lavoro tedesco (non un campo di sterminio, però neanche una vacanza) e da lei ho un'idea di quello che gli ebrei hanno sofferto durante la guerra - e della storia della loro sofferenza, prima e dopo. Capisco perché alcuni di loro hanno voluto un rifugio dove ciò non sarebbe mai più potuto accadere. Quello che non riesco a capire è il motivo per cui questa esigenza dovrebbe implicare un tale crudele comportamento nei confronti della popolazione indigena della terra che hanno scelto come “loro”. Tutto questo gran parlare della soluzione a due Stati mi sembra aria fritta, mentre il governo israeliano continua il trasferimento dei coloni su terra palestinese, bombardando e imprigionando palestinesi strada facendo. A me sembra che si tratti di pulizia etnica. E mi sembra anche apartheid - come ha inoltre osservato l'arcivescovo Desmond Tutu, al quale il concetto non è estraneo. Una cosa che il giornalista non dice è che questo

Buonanotte del 5 marzo 2017

La parola ha un peso. Non è mai leggera, non è mai un arredo. Una volta detta, una parola si fa strada nella mente, produce un pensiero, diventa azione. Le parole pronunciate non tornano indietro. Mai vista una parola ritornare nella gola di chi l’ha pronunciata o nelle dita di chi l’ha scritta. — Igiaba Scego

Karen Jacobs

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La macchia umana

Spaesata, isolata, estraniata, confusa su tutto ciò che di essenziale c'è per una vita, in una disperata condizione di smarrita nostalgia e circondata da ogni parte da forze ammonitrici che la descrivono come il nemico. E tutto perché era andata ansiosamente in cerca di un'esistenza sua. Tutto perché era stata coraggiosa e aveva rifiutato di vedersi nel modo prescritto. Nel tentativo, senz'altro ammirevole, di crearsi, aveva l'impressione di essersi rovesciata. La vita deve contenere qualcosa di molto cattivo per averle fatto questo. Di molto cattivo e di molto vendicativo, in sostanza, se predispone un destino non secondo le leggi della logica ma secondo il capriccio antagonistico della perversità. Osa abbandonarti alla tua vitalità e… Tanto varrebbe mettersi in mano ad un criminale incallito. Andrò in America e sarò l'artefice della mia vita, dice; mi costruirò fuori dall'ortodossia del mio dato familiare, mi batterò contro il dato, l'appassionata soggett

Buonanotte del 4 marzo 2017

Non c'è un tipo solo di felicità, ce n'é di tutti i tipi. La decisione è un tormento per chi è dotato di fantasia. Quando decidi, moltiplichi le cose che avresti potuto fare e che ora non potrai più fare. — Penelope Fitzgerald, La casa sull'acqua

Linda O’Neill

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Resurrezione

È comune e molto diffusa superstizione che ogni essere umano abbia talune qualità definitive, che noi siamo buoni o cattivi, intelligenti o stupidi, energici o passivi, e così via. Ma gli uomini non sono fatti così. Possiamo affermare che un dato individuo è più spesso buono che cattivo, più spesso intelligente che stupido, più spesso energico che passivo e viceversa, ma sarebbe inesatto affermare che un singolo individuo è semplicemente buono o intelligente, cattivo o stupido. Ma noi siamo abituati a classificare così gli uomini, e questo è sbagliato. Gli esseri umani sono come i fiumi; l'acqua che scorre in tutti loro è in ogni caso la stessa, ma ogni fiume è stretto in un punto, in un altro largo, talvolta calmo e chiaro o freddo, talvolta torbido e un'altra volta, invece, caldo. Ed esattamente così sono gli uomini. Ognuno di essi ha in sé il germe di tutte le qualità umane, tutti si manifestano in tempi diversi, e spesso egli si comporta in modo da essere giudicato senza c

Franco Arminio

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Ogni tanto mi chiedo come sarebbe la mia vita se ti potessi abbracciare. La tua bocca le tue mani sono la mia rivoluzione mancata. Veramente non capisco perché il tuo corpo con me è così retrivo e reazionario. Non capisco neppure le poesie che ho scritto e tutta la bellezza che ho tentato per convincerti che ti volevo. Da stamattina mi sento strettissimo nella mia prigione scrivo e respiro a vuoto perché la carne vuole la carne e io qui faccio il fantasma mentre nel buio di dicembre e dentro la mia pelle si ripete l’amoroso crimine della tua assenza.

Giorgio Bassani

Il 4 marzo del 1916, nasce a Bologna lo scrittore Giorgio Bassani Io sostenevo che l'amore giustifica e santifica tutto [...] quando è puro, cioè totalmente disinteressato, è sempre anormale, asociale, eccetera: proprio come l'arte, che quando è pura, dunque inutile, dispiace a tutti i preti di tutte le religioni, compresa quella socialista. (Il giardino dei Finzi-Contini)

Buonanotte del 3 marzo 2017

Ma se lei sa farti ridere, farti pensare due volte, farti ammettere di essere umano e di commettere errori, tienila stretta e dalle tutto quello che puoi. — Bob Marley

Teil Duncan

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La Sicilia come metafora

Il mio atteggiamento verso la politica è paragonabile a quello di Unamuno verso la religione cristiana. Unamuno non credeva all'immortalità dell'anima, ma viveva come se vi credesse. Per quanto mi riguarda, non penso che la politica sia poi granché, la considero più che altro un'attività mediocre riservata ai mediocri. Ritengo che non si arriverà mai a niente di perfetto, di giusto e di affatto libero, in materia di organizzazione politica e sociale, ma che occorra vivere e lottare come se si fosse convinti di arrivarci. Considero il potere, non già alcunchè di diabolico, ma di ottuso e avversario della vera libertà dell'uomo. Sono tuttavia indotto a lottare perchè, all'interno del potere, si abbiano ricambi, possibilità di alteernative, novità, una migliore organizzazione della giustizia, una libertà sempre più ampia, ragion per cui mi impegno quando c'è una battaglia da combattere. Mi rendo perfettamente conto di essere animato da un certo spirito di contra

Buonanotte del 2 marzo 2017

È probabile che molte cose io le abbia dette malamente, non come avrei dovuto. Ma che le abbia dette male o bene, le ho comunque dette con amore. — Vasilij Grossman, Il bene sia con voi!

Tatiana Bugaenko

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La letteratura come menzogna

Fondamentalmente asociale, il disertore calcola le astuzie della fuga secondo le strutture coattive del suo tempo. Detesta l’ordine e la buona coscienza, e la complicità dell’uno e dell’altra gli è fatale. Dove trionfa quel risibile middle aged, l’Uomo, egli deve schermirsi, eludere, fuggire. Quotidianamente, con gesto tragico ed esatto, deve mondarsi dei miti euforici della disonesta buona coscienza: saggezza collettiva, progresso e giustizia. Sta dalla parte della morte, abbagliante ingiustizia, difficilmente perfettibile, paradosso squisito, ironico luogo cui si perviene quando si cessa di camminare. Elegge a propria dimora cunicoli non asfaltabili. Abbisogna di una specifica libertà, una libertà non «liberale», e che infatti il liberale non tollera, eversiva, blasfema. Lo soffoca la libertà affettuosa, che ha sapore di onesta, perfezionista collaborazione. Può sopravvivere in qualunque atmosfera, purché infetta. Dove regnano le tenebre dell’ottimismo egli è un clandestino, che por

Buonanotte del 1 marzo 2017

Il forse è la parola più bella del vocabolario italiano, perché apre possibilità, non certezze. Perché non cerca la fine, ma va verso l'infinito. — (G. Leopardi)

Emmanuel Bonaffini

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