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Visualizzazione dei post da giugno, 2020

Buonanotte del 30 giugno 2020

Incantevole paese dell’immaginazione, che l’Essere benefico per eccellenza ha concesso agli uomini per consolarli della realtà, ti debbo lasciare. – Oggi stesso, certe persone da cui dipendo hanno la pretesa di ridarmi la libertà: – come se me l’avessero tolta! come se avessero potere di rubarmela un solo istante, e d’impedirmi di percorrere a mio piacimento il vasto spazio sempre aperto, dinanzi a me! – Mi hanno vietato una città, un punto; ma mi hanno lasciato l’universo intero; l’immensità e l’eternità sono ai miei ordini. — Xavier de Maistre - Viaggio intorno alla mia camera

Per una teoria della civilizzazione

“Le tensioni e le contraddizioni interne agli uomini potranno attenuarsi soltanto se si attenueranno le tensioni tra gli uomini, le contraddizioni insite nella struttura del consorzio umano. Allora non sarà più un'eccezione ma la regola, il fatto che il singolo individuo trovi quell'equilibrio ottimale della sua psiche che spesso evochiamo con parole quali «felicità» e «libertà»: ossia un equilibrio permanente, anzi una piena armonia tra i compiti sociali, l'insieme delle esigenze dovute all'esistenza sociale, da un lato, e le sue personali tendenze ed esigenze, dall'altro. Soltanto quando la struttura delle relazioni interumane sarà tale, quando la cooperazione tra gli uomini funzionerà in modo che tutti coloro i quali operano nella complessa catena dei compiti comuni possano almeno trovare questo equilibrio: soltanto allora gli uomini potranno davvero proclamare a buon diritto di essere «civili». Ma fino a quel momento, potranno dire nella migliore delle ipotesi

Buonanotte del 29 giugno 2020

E ti direi di altri fiumi che abbiamo guardato insieme pensando che essi scorressero soli, senza accorgerci che noi scorrevamo con loro. E ti direi che ti aspetto, anche se non si aspetta chi non può tornare, e per tornare ad essere ciò che fu dovrebbe essere ciò che fu, e questo è impossibile. — Antonio Tabucchi, Si sta facendo sempre più tardi

Non me ne pento

Non ho fatto mai il minimo sforzo per sembrare un'altra. Le bestie vivono secondo natura e non sbagliano quasi mai. Ho trasportato questa teoria nel campo degli uomini. Anche questa è la verità, non ho mai avuto ambizioni di nessun genere, non sono mai stata invidiosa né del successo, né delle ricchezze altrui. Ho sempre camminato nella vita per sentire in me la gioia di una continua metamorfosi, di un continuo studio di quello che era il mio lavoro e, oserei dire, di un continuo perfezionamento della donna che era in me. Ma la donna, quella che nessuno, dico nessuno, conosce non è mai cambiata, mai! Piena di difetti, tanti, ma piena di timori, piena di smarrimenti, gli stessi che ho oggi dopo una dura, durissima vita, li avevo a dieci anni. E questo trauma è la cosa che amo di più in me. Le stesse violenze, le stesse reazioni per una disillusione o per una commozione. E’ strano che mentre come attrice è stato un continuo osservarmi, nella vita non ho fatto niente di tutto questo.

Buonanotte del 28 giugno 2020

Imparare a dire no è solo il primo passo, il secondo è imparare a dire no senza sentirsi in colpa, il terzo dire no con le gambe accavallate, sorseggiando un bicchiere di brandy e scrivendo un sms. — Astutillo Smeriglia

Narciso e Boccadoro

Tutti erano soddisfatti o affaccendati, avevano interesse, avevano fretta, gridavano, ridevano, si ruttavano in faccia, facevan chiasso, facevan dello spirito, urlavano per due soldi, e tutti stavano bene, tutti erano in regola, soddisfattissimi di sé e del mondo. Porci erano, ah, molto peggio, molto più sozzi dei porci! Anch’egli, è vero, era stato spesso in mezzo a loro e s’era sentito contento fra i suoi simili ed aveva fatto la corte alle ragazze ed aveva mangiato ridendo senza orrore i pesci arrostiti. Ma poi sempre, talora tutt’a un tratto come per incanto, la gioia e la tranquillità l’avevano abbandonato e quell’illusione grassa e corpacciuta era caduta dal suo spirito, quella soddisfazione di sé, quell’importanza e quella calma stagnante dell’anima, e s’era sentito trascinare via nella solitudine e nella fantasticheria tormentata, spinto alla vita vagabonda, alla contemplazione del dolore, della morte, dell’incertezza d’ogni attività, costretto a fissar gli occhi nell’abisso.

Buonanotte del 27 giugno 2020

Molto recentemente abbiamo saputo che la natura si stanca, come noi, suoi figli: e abbiamo saputo che, come noi, può morire assassinata. Ormai non si parla di sottomettere la natura: ora perfino i suoi carnefici dicono che bisogna proteggerla. Però nell'uno o nell'altro caso, natura sottomessa o natura protetta, essa è fuori di noi. La civiltà che confonde gli orologi con il tempo, la crescita con lo sviluppo, e la mole con la grandezza, confonde anche la natura con il paesaggio, mentre il mondo, labirinto senza centro, si dedica a rompere il suo stesso cielo. — Eduardo Galeano - Le labbra del tempo

Aldo Pellegrini

Sulla contraddizione Se allungo una mano incontro una porta se apro la porta c’è una donna allora affermo che la realtà esiste nel profondo della donna abitano fantasmi monotoni che occupano il posto delle contraddizioni oltre la porta c’è la strada e nella strada polvere, escrementi e cielo e anche questa è la realtà e anche in questa realtà esiste l’amore cercare l’amore è cercare se stessi cercare se stessi è il mestiere più triste monotonia delle contraddizioni lì dove non arrivano le leggi nel cuore stesso della contraddizione impercettibilmente allungo la mano e vivo.

Buonanotte del 26 giugno 2020

Una vita è troppo poco. Una vita sola non mi basta. Se conti bene non sono neanche tanti giorni. Troppe cose da fare, troppe idee. Sai che ogni volta che vedo un tramonto mi girano i coglioni? perché penso che è passato un altro giorno. Dopo mi commuovo, perché penso che sono solo. I tramonti mi piacerebbe vederli con mia madre, e con chi amo. (Nicola Lorusso Diego Abatantuono, Mediterraneo, dir. Gabriele Salvatores)

Si sta facendo sempre più tardi

E per addormentarmi penso che ti scriverei che non sapevo che il tempo non aspetta, davvero non lo sapevo, non si pensa mai che il tempo è fatto di gocce, e basta una goccia in più perché il liquido si sparga a terra e si allarghi a macchia e si perda. E ti direi che amo, che amo ancora, anche se i sensi sembrano stanchi, perché lo sono, e quel tempo che era così rapido e impaziente, ora è lunghissimo da passare in certe ore del pomeriggio, soprattutto sul fare dell’inverno, quando se ne va l’equinozio e la sera cala a tradimento e le luci che non aspettavi si accendono nel villaggio. — Antonio Tabucchi

Buonanotte del 25 giugno 2020

Potrei essere piuttosto incazzato per quello che mi è successo, ma è difficile restare arrabbiati quando c'è tanta bellezza nel mondo. A volte è come se la vedessi tutta insieme ed è troppa. Il cuore mi si riempie come un palloncino che sta per scoppiare. E poi mi ricordo di rilassarmi, e smetto di cercare di tenermela stretta. E dopo scorre attraverso me come pioggia, e io non posso provare altro che gratitudine, per ogni singolo momento della mia stupida, piccola, vita. Non avete la minima idea di cosa sto parlando, ne sono sicuro, ma non preoccupatevi: un giorno l'avrete! — American Beauty

Stanza buia

È così facile creare una vittima. Rinchiudete qualcuno in una stanza buia, inizia a soffrire. Nutrite questa sofferenza in maniera metodica, sistematica, fredda… e che duri a lungo. Il vostro soggetto passa attraverso stati multipli. Dopo un po’ di tempo il suo trauma, questa piccola fessura così facile da procurare, gli fa vedere cose che proprio non esistono. Che cosa vedeva la sua Lucy? Cosa, non vedeva niente? Neanche qualche mostro, delle cose che volevano farle del male? Una morta. Quell'altra ragazza vedeva degli insetti. La gente non ha più intenzione di soffrire… Il mondo è fatto in questo modo: Ci sono soltanto vittime, i martiri sono molto più rari. Un martire, sì, è un'altra cosa. Un martire è un essere eccezionale. Sopravvive alla sofferenza, alla privazione di tutto. Lo si carica dei mali della Terra e si abbandona. Trascende. Trasfigura. Guarda i suoi occhi. Erano tutte vive quando le foto sono state scattate. Il martirio non è un'invenzione religiosa. —

Buonanotte del 24 giugno 2020

“Non hai imparato niente, tranne che la solitudine non insegna niente, che l’indifferenza non insegna niente: era un’impostura, una fascinosa e ingannevole illusione. Eri solo, tutto qui, e volevi proteggerti; volevi tagliare per sempre i ponti tra te e il mondo. Ma tu sei così poca cosa, e il mondo un tal parolone: alla fine, il tuo non è stato altro che un errare in una grande città e costeggiare chilometri di facciate, vetrine, parchi e lungofiume.” — Georges Perec, Un uomo che dorme

Philip K. Dick - Confessioni di un artista di merda

Io sono fatto d'acqua. Non ve ne potete accorgere perché faccio in modo che non esca fuori. Anche i miei amici sono fatti d'acqua. Tutti quanti. Il nostro problema è che non solo dobbiamo andarcene in giro senza essere assorbiti dal terreno ma, anche, che dobbiamo guadagnarci da vivere. Cit. da Confessioni di un artista di merda ‐ Incipit

Buonanotte del 23 giugno 2020

Mettiamola così. Uno si alza al mattino, fa quel che deve fare e poi la sera va a dormire. E lì i casi sono due: o è in pace con se stesso, e dorme, o non è in pace con se stesso e allora non dorme. Capisci? — Alessandro Baricco, Castelli di rabbia

Fa male alle dita

Avrei potuto amarti in modo più piacevole per te. - Infatuarmi della tua superficie e restar là. - È quello che tu hai voluto a lungo. Ebbene no. Io sono andato al fondo. - Non ho ammirato quello che tu mostravi, che tutti potevano vedere, che stupiva il pubblico. Sono andato al di là e ho scoperto dei tesori. Un uomo che tu avessi sedotto e dominato non si godrebbe come me il tuo cuore in ogni suo recesso. - Quello che provo per te non è un frutto d’estate dalla buccia liscia, che cade dal ramo al minimo soffio e sparge sull’erba il suo succo vermiglio. - Ha a che fare con il tronco, con la scorza dura come una noce di cocco, o guarnita di spine come i fichi d’India. - Fa male alle dita, ma contiene del latte. — Lettre à Louise Colet le 6 juillet 1852 - Gustave Flaubert

Buonanotte del 22 giugno 2020

Il riso è sacro. Quando un bambino fa la prima risata è una festa. Mio padre, prima dell'arrivo del nazismo, aveva capito che buttava male; perché, spiegava, quando un popolo non sa più ridere diventa pericoloso. — Dario Fo da la Repubblica del 20 novembre 2006

Stronzate

…Perché ci sono tante stronzate in circolazione? Naturalmente è impossibile essere certi che ce ne siano relativamente di più oggi rispetto ad altri periodi. C’è una maggiore comunicazione, di qualunque tipo, ai nostri tempi rispetto al passato ma può darsi che, proporzionalmente, le stronzate non siano aumentate. Senza assumere che l’incidenza delle stronzate sia attualmente maggiore, proporrò alcune considerazioni che aiuteranno a dar conto del fatto che comunque oggigiorno ce ne sono in giro così tante. Le stronzate sono inevitabili ogni volta che le circostanze obbligano qualcuno a parlare senza sapere di cosa sta parlando. Pertanto la produzione di stronzate è stimolata ogni qual volta gli obblighi o le opportunità di parlare di un certo argomento eccedono le conoscenze che il parlante ha dei fatti rilevanti attorno a quell’argomento. Questa discrepanza è comune nella vita pubblica, in cui le persone sono spesso spinte – vuoi dalle proprie inclinazioni, vuoi dalle richieste alt

Buonanotte del 21 giugno 2020

L'uomo non trionfa mai del tutto, ma anche quando la sconfitta è totale quello che importa è lo sforzo per affrontare il destino e soltanto nella misura di questo sforzo si può raggiungere la vittoria nella sconfitta. — Ernest Hemingway, Il vecchio e il mare

Carta carbone

Mi meravigliano sempre gli spagnoli, che si danno del tu dopo cinque minuti e si dichiarano intimi amici un quarto d’ora dopo essersi conosciuti… Ne sono convinti, e forse è davvero così. Ma quelle amicizie fatte di indifferenza reciproca, di pura superficialità, mi ricordano la relazione con una prostituta paragonata a un amore profondo. Non che io sia contrario all’erotismo puro, svincolato dall’amore; anzi, credo che sia uno dei percorsi fondamentali nella ricerca di una realtà più completa; ma l’amicizia non è un semplice incontro in mezzo alla strada. Dalla simpatia all’amicizia c’è un lungo itinerario, che pochi sono in grado di percorrere fino alla fine. E per questo avremo sempre pochissimi amici, e li ameremo tanto. — Julio Cortázar, in una lettera a Juan Barnabé, in Carta carbone, Lettere ad amici e scrittori

Buonanotte del 20 giugno 2020

Gli esempi di correttezza che si incontrano al mondo sono sbalorditivi, tanto quanto quelli di malafede. Eppure, dopo quarantacinque anni di contatti con creature della sua specie, un uomo dovrebbe essere in grado di giudicare i propri simili, ma così non è. — Ford Madox Ford

Philippe Jaccottet

Parole al limite dell'udito Avrei voluto parlare senza immagini, semplicemente socchiudere la porta… Ho troppo timore per questo, troppa incertezza, talora pietà: non si può vivere a lungo come gli uccelli nell’evidenza del cielo e ricaduto a terra, in loro non vedi più che, appunto, immagini o dei sogni. Parlare dunque è difficile - se è cercare… cercare che cosa? Una fedeltà a quei soli momenti, alle sole cose che scendono in fondo a noi stessi, che ci sfuggono, se è l’intrecciare un rifugio impreciso per una preda vaga, inafferrabile… Se vuol dire portare una maschera più vera del proprio viso, per poter celebrare una festa a lungo perduta con gli altri, che sono morti, distanti o addormentati ancora, e che sollevano appena dal loro riposo questo rumore, questi primi passi incerti, timidi fuochi - le nostre parole: lieve fruscio del tamburo per poco che il dito lo sfiori sconosciuto…

Buonanotte del 19 giugno 2020

Nel momento in cui facciamo qualcosa che non abbiamo mai fatto prima, siamo già sulla strada della guarigione. Viviamo con circoli viziosi di abitudini. Abbiamo abitudini mentali, abitudini emotive, abitudini sessuali e abitudini del corpo. Quando rompiamo le abitudini, appare una nuova dimensione di noi stessi, perché in fondo, siamo infiniti come l'universo. Ma la famiglia e la società ci mettono in uno stampo. Quando usciamo dallo stampo, inizia la guarigione. Per guarire, bisogna fare qualcosa che non abbiamo fatto prima e più difficile meglio è. Alejandro Jodorowsky

Sorvegliare e punire

Ecco, secondo un regolamento della fine del secolo XVII, le precauzioni da prendere quando la peste si manifestava in una città [“Archives militaire de Vincennes”, A 1 516 91 sc. Pièce]. Prima di tutto una rigorosa divisione spaziale in settori: chiusura, beninteso, della città e del «territorio agricolo» circostante, interdizione di uscirne sotto pena della vita, uccisione di tutti gli animali randagi; suddivisione della città in quartieri separati, dove viene istituito il potere di un intendente. Ogni strada è posta sotto l'autorità di un sindaco, che ne ha la sorveglianza; se la lasciasse, sarebbe punito con la morte. Il giorno designato, si ordina che ciascuno si chiuda nella propria casa: proibizione di uscirne sotto pena della vita. Il sindaco va di persona a chiudere, dall'esterno, la porta di ogni casa; porta con sé la chiave, che rimette all'intendente di quartiere; questi la conserva fino alla fine della quarantena. Ogni famiglia avrà fatto le sue provviste, ma p

Buonanotte del 18 giugno 2020

Vagava, sola, nella casa. Ed erano quei muri, quel rame, tutto ciò che le era rimasto? di una vita. Le avevano precisato il nome, crudele e nero, del monte: dove era caduto: e l’altro, desolatamente sereno, della terra dove lo avevano portato e dimesso, col volto ridonato alla pace e alla dimenticanza, privo di ogni risposta, per sempre. Il figlio che le aveva sorriso, brevi primavere! che così dolcemente, passionatamente, l’aveva carezzata, baciata. — Carlo Emilio Gadda, La cognizione del dolore

Il sentiero dei nidi di ragno

C'è che noi, nella storia, siamo dalla parte del riscatto, loro dall'altra. Da noi, niente va perduto, nessun gesto, nessuno sparo, pur uguale al loro, m'intendi? uguale al loro, va perduto, tutto servirà se non a liberare noi a liberare i nostri figli, a costruire un'umanità senza più rabbia, serena, in cui si possa non essere cattivi. L'altra è la parte dei gesti perduti; degli inutili furori, perduti e inutili anche se vincessero, perché non fanno storia, non servono a liberare ma a ripetere e perpetuare quel furore e quell'odio, finché dopo altri venti o cento o mille anni si tornerebbe così, noi e loro, a combattere con lo stesso odio anonimo negli occhi e pur sempre, forse senza saperlo, noi per redimercene, loro per restarne schiavi. Questo è il significato della lotta, il significato vero, totale, al di là dei vari significati ufficiali. Una spinta di riscatto umano, elementare, anonimo, da tutte le nostre umiliazioni: per l'operaio dal suo sfruttam

Buonanotte del 17 giugno 2020

Quando si vive con gli altri e si è uniti a loro da un affetto sincero, si è consapevoli di avere una ragione di vita e non ci si sente più del tutto inutili e superflui: abbiamo bisogno l’uno dell’altro per compiere lo stesso cammino come compagni di viaggio, ma la stima che abbiamo di noi stessi dipende molto anche dai nostri rapporti col prossimo. Un prigioniero condannato alla solitudine al quale sia vietato passeggiare, ecc., finirebbe col risentirne, esattamente come chi digiuni troppo a lungo. — Vincent Van Gogh, da una lettera al fratello Theo, Amsterdam, 15 ottobre 1879

Massimo Carlotto - Il mistero di Mangiabarche

Il primo raggio di sole riuscì a penetrare il fitto intreccio di rami di pini, lecci secolari e illuminò debolmente la sagoma di un capriolo finemente cesellata sulla culatta di un fucile. L'uomo che lo imbracciava vi batté sopra l'unghia dell'indice per attirare la mia attenzione. "Se il cervo rappresenta la maestosità e il cinghiale la forza" sussurrò, "il capriolo è il simbolo della grazia e della delicatezza... La caccia a palla per eccellenza, la più difficile ed emozionante, perché si tratta dell'animale più diffidente del bosco: l'udito il suo senso più sviluppato, poi l'olfatto, quindi la vista. Se il frastuono di un aereo lo lascia del tutto indifferente, il "crac" di un ramo spezzato lo mette immediatamente in allarme." Cit. da Il mistero di Mangiabarche ‐ Incipit

Buonanotte del 16 giugno 2020

…parlava praticamente senza interruzione, raccontava delle lezioni, dei bambini, della sua vita, di un certo uomo che era finito da tempo come meritava e di cui lei non si sarebbe mai e poi mai dovuta fidare. A volte diceva cose che Egger non capiva. Usava parole che lui non aveva mai sentito e che in segreto supponeva si inventasse quando finiva le parole vere. La lasciava parlare. La ascoltava, di tanto in tanto annuiva, a volte diceva di sì o no e beveva il caffè che gli faceva battere svelto il cuore come se si stesse arrampicando sul versante nord della montagna. — Una vita intera, Robert Seethaler

Cadrò sognando di volare

Ho preso in mano, lì sulla riva del mare che mi guardava, l’orologio che adesso Don Basagni aveva regalato a me. E di colpo ho saputo, così chiaro, che non l’avrei rivisto mai più. Ma avevo il suo orologio. Che non funzionava, non scandiva la vita con ingranaggi e meccanismi. Non ti diceva che ora è, quanto tempo è passato, quanto ne manca. Non provava più a misurare i secondi infiniti di quando avvicini la bocca per dare un bacio che bruci dalla voglia di dare, o quelli che ti separano dallo schianto a terra quando sei nel nulla e cadi. Cadi, e non sai quanto male ti farai. Però se sopravvivi, se domani il sole ti troverà di nuovo in piedi a disegnare un po’ di ombra su questo mondo matto, sai che sarai pronto a cadere ancora, ancora e ancora. Per un tempo che è di secondi e insieme anni, è una vita e tante vite tutte insieme, che per caso si incontrano, si intrecciano, si mescolano in una sola. Non sai quanto durerà né dove ti porterà. Sai solo che sarà così, che per mille vol

Buonanotte del 15 giugno 2020

Dopo che erano andati a letto lei gli aveva posato la mano sul petto, e il cuore là sotto batteva così forte che a Egger sembrava si muovesse tutta la stanza. Non aveva funzionato. Lui non era riuscito a calmarsi. Era rimasto lì sdraiato immobile, come inchiodato, a sentire quella mano diventargli sempre più pesante sul petto, finché non gli era sprofondata fra le costole e si era fermata proprio sul cuore. — Una vita intera, Robert Seethaler

Ultime lettere di Jacopo Ortis

Taci, taci: - vi sono de’ giorni ch'io non posso fidarmi di me: un demone mi arde, mi agita, mi divora. Forse io mi reputo molto; ma è mi pare impossibile che la nostra patria sia così conculcata mentre ci resta ancora una vita. Che facciam noi tutti i giorni vivendo e querelandoci? Insomma non parlarmene più, ti scongiuro. Narrandomi le nostre tante miserie mi rinfacci tu forse perché io mi sto qui neghittoso? E non t'avvedi che tu mi strazi fra mille martiri? Oh! se il tiranno fosse uno solo, e i servi fossero meno stupidi, la mia mano basterebbe. Ma chi mi biasima or di viltà, m'accuserebbe allor di delitto; e il savio stesso compiangerebbe in me, anziché il consiglio del forte, il furore del forsennato. Che vuoi tu imprendere fra due potenti nazioni che nemiche giurate, feroci, eterne, si collegano soltanto per incepparci? E dove la loro forza non vale, gli uni c'ingannano con l'entusiasmo di libertà, gli altri col fanatismo di religione: e noi tutti guasti dal

Buonanotte del 14 giugno 2020

Non aveva mai vacillato nella sua fede in Dio e la morte non gli faceva paura. Non riusciva a ricordare da dove fosse venuto, e adesso che era alla fine non sapeva dove sarebbe andato. Ma al tempo in mezzo poteva guardare senza rimpianti, con un’ampia risata e un’unica, grande meraviglia. — Una vita intera, Robert Seethaler

Storia di un Matrimonio

L’idea del buon padre è stata inventata soltanto 30 anni fa. Prima di allora ci si aspettava che i padri fossero silenziosi, assenti e inaffidabili e tutte possiamo dire di volerli diversi, ma in fondo, in fondo li accettiamo. Li amiamo per la loro fallibilità, ma nessuno accetta questi stessi difetti nelle madri, non lo accettiamo strutturalmente e non lo accettiamo spiritualmente perché alla base del nostro giudaico-cristiano c’è Maria madre di Gesù, lei è perfetta, è una vergine che ha generato la vita, che senza esitare ha supportato suo figlio e ha stretto fra le braccia il suo corpo esanime e il padre non era lì, non si è fatto vivo nemmeno per scoparla, Dio è in paradiso, Dio è il padre e non si è nemmeno presentato. Perciò tu devi essere perfetta e Charlie può essere un cazzone, non importa a nessuno. Tu dovrai sempre tenere un livello più alto, è una stronzata ma è cosi che vanno le cose. — Noah Baumbach (2019)

Buonanotte del 13 giugno 2020

Prima di venire ucciso dalla curiosità, il gatto impara di più sul mondo che un centinaio di cani non curiosi. Ne aveva inoltre concluso che la Curiosità poteva essere aggiunta a quell'elenco di caratteristiche- Senso dell'umorismo, Immaginazione, Erotismo, Spiritualità, Insubordinazione e Senso estetico- che, a sentire sua nonna, separavano gli esseri umani a pieno titolo da quelli meno evoluti. — Tom Robbins - Feroci invalidi di ritorno dai paesi caldi

Ko Un

Danze Il vento del nord soffiando s'avvicina. Gli alberi, alberi d'inverno, tutti, danzano. Anch'io mi adeguo, e danzo. In fondo neanche il cielo sembra resistere: i fiocchi di neve disordinatamente danzano. Anche gli orsi nel profondo delle caverne, e le serpi sepolte lungo i pendii delle colline, si svegliano per un attimo dal lungo sonno e danzano pacatamente al ritmo delle cose terrene.

Buonanotte del 12 giugno 2020

L'ordine è importante, la femmina del cervo corre davanti col cerbiatto più grande che la segue, e il più piccolo per ultimo; di solito si spara ai cervi cominciando proprio da quello, in base al fatto che i due animali più vecchi possono sopravvivere senza quello giovane, mentre se spari alla madre per prima e non colpisci gli altri, i due cerbiatti probabilmente non sopravvivranno. Secondo questo concetto, poi spari al cerbiatto più grande, e per ultimo alla madre. — La casa di Jack

Constance Dowling

“Carissima, non sono più in animo di scrivere poesie. Le poesie sono venute con te e se ne vanno con te. Questa l’ho scritta qualche pomeriggio fa, durante le lunghe ore all’Hotel in cui aspettavo, esitando, di chiamarti. Perdonane la tristezza, ma con te ero anche triste. Vedi, ho cominciato con una poesia in inglese e finisco con un’altra. C’è in esse tutta l’ampiezza di quel che ho sperimentato in questo mese: l’orrore e la meraviglia. Carissima, non avercela a male se sto sempre parlando di sentimenti che tu non puoi condividere. Almeno puoi capirli. Voglio che tu sappia che ti ringrazio di tutto cuore. I pochi giorni di meraviglia che ho strappato dalla tua vita erano quasi troppo per me – bene, sono passati, ora comincia l’orrore, il nudo orrore e io sono pronto a questo. La porta della prigione è tornata a chiudersi di schianto….Farai in tempo a ricevere La luna e i falò. Forse sarà già ad aspettarti ain North Vista Avenue prima che tu arrivi. Sono così contento che ci sia il t

Buonanotte del 11 giugno 2020

Gli uomini di intelletto, educati al culto della bellezza, conservano sempre, anche nelle loro peggiori depravazioni, una specie di ordine. La concezione della bellezza è, dirò così, l’asse del loro essere interiore, intorno al quale tutte le loro passioni gravitano. — Gabriele D’Annunzio, Il Piacere

L'invasione delle carezze

Arrivarono dal mare. O forse no. Scesero dalle nuvole. Almeno, qualcuno disse così. Qualcuno invece disse che erano salite dai tombini. Dal mare, dalle nuvole, dai tombini, fate un po’ voi. Quel che è certo è che arrivarono. Tutte insieme, in folata, alla rinfusa, all’arrembaggio, alla carica, arrivarono e si presero il mondo, tutto in una volta. Erano le carezze. Erano di tutti e di nessuno, erano per tutti. Erano piccole, piccolissime, ingombranti; ce n’erano per tutti, nessuno rimase senza. Saltavano fuori dai comignoli, come pulcini impazziti, e si mettevano a saltellare per i prati come fiori con le ali. Erano le carezze. Avevano una missione semplice e confusa: invadere il mondo, coglierlo di sorpresa, in quella mezza mattina del tre o del quattro o del cinque di quel mese, ma quale mese, non si sa, di quell’anno, ma quale anno, boh, nessuno ricorda il giorno, non conta. Non conta quanto e quando, conta che avvenne. E il mondo non se lo aspettava. Il mondo, quella mattina, era

Buonanotte del 10 giugno 2020

La vita è un penitenziario con scarsissima libertà di movimento. Le speranze si rivelano malintesi. — T. Bernhard, Il freddo. Una segregazione.

Gabriele D'Annunzio - Il Piacere

L'anno moriva, assai dolcemente. Il sole di San Silvestro spandeva non so che tepor velato, mollissimo, aureo, quasi primaverile, nel ciel di Roma. Tutte le vie erano popolose come nelle domeniche di maggio. Su la Piazza Barberini, su la Piazza di Spagna una moltitudine di vetture passava in corsa traversando; e dalle due piazze il romorìo confuso e continuo, salendo alla Trinità de' Monti, alla via Sistina, giungeva fin nelle stanze del palazzo Zuccari, attenuato. Cit. da Il Piacere ‐ Incipit

Buonanotte del 9 giugno 2020

Tutto sfioriva presto, presto era esaurito ogni piacere e nulla rimaneva fuor che ossa e polvere. Ma no, una cosa rimaneva: la Madre eterna, antichissima ed eternamente giovane, col sorriso d’amore triste e crudele. La rivedeva a momenti: gigantesca, con le stelle nei capelli, seduta a sognare sul margine del mondo, coglieva giocando con la mano un fiore dopo l’altro, una vita dopo l’altra e lentamente li lasciava cadere nell’abisso senza fondo. — Hermann Hesse, Narciso e Boccadoro

Numeri

Ho sempre creduto nei numeri. Nelle equazioni e nella logica che conduce al ragionamento. Ma dopo una vita spesa nell'ambito di questi studi, io mi chiedo: cos'è veramente la logica? Chi decide la ragione? La mia ricerca mi ha spinto attraverso la fisica, la metafisica, l'illusione e mi ha riportato indietro. E ho fatto la più importante scoperta della mia carriera. La più importante scoperta della mia vita. È soltanto nelle misteriose equazioni dell'amore che si può trovare ogni ragione logica. Io sono qui stasera solo grazie a te. Tu sei la ragione per cui io esisto. Tu sei tutte le mie ragioni. Grazie. — A Beautiful Mind

Buonanotte del 8 giugno 2020

Essendo già al di fuori, le parole, anziché possibili indici per uscire fuori di sé, in mezzo alle cose, egli le considera una trappola per afferrare una realtà fuggente; in breve, tutto il linguaggio è per lui lo Specchio del mondo. Di colpo importanti cambiamenti si verificano nell’economia interna della parola. La sua sonorità, la sua lunghezza, le desinenze maschili o femminili, il suo stesso aspetto visuale formano ai suoi occhi un volto di carne che, più che esprimerlo, rappresenta il significato. — Jean Paul Sartre, Cos’è la letteratura

La prossima rivoluzione

Nel complesso, la condizione sociale prodotta dal capitalismo contemporaneo non si accorda con le previsioni, semplicemente classiste, esposte da Marx e dai sindacalisti rivoluzionari francesi. Dopo la Seconda guerra mondiale il capitalismo ha subito un’enorme trasformazione e ha creato nuovi e gravi problemi sociali. Problemi che vanno oltre le tradizionali richieste del proletariato per il miglioramento dei salari, degli orari e delle condizioni di lavoro: in particolare riguardano l’ambiente, il gender, la gerarchia e le tematiche civili e democratiche.[…] Si stanno sviluppando nuove e complesse sfumature di status e interessi personali che oggi hanno un’importanza maggiore di quanto avessero in passato. Tutto ciò rende meno definito il conflitto tra lavoro salariato e capitale che prima era centrale, compreso e utilizzato in modo militante dai movimenti socialisti tradizionali. Le categorie di classe si sono ormai fuse con le categorie gerarchiche basate su razza, gender, preferen

Buonanotte del 7 giugno 2020

E se un epitaffio dovesse esser la mia storia ne avrei uno breve pronto per me. Avrei voluto scrivere di me sulla mia lapide: ebbi una lite d'innamorato col mondo. — Robert Frost

Gli otto peccati capitali della nostra civiltà

L'allevamento di galline livornesi in batterie viene giustamente considerato una tortura per gli animali e una vergogna della nostra civiltà. L'applicazione di metodi analoghi all'uomo è invece considerata del tutto lecita, anche se proprio l'uomo sopporta meno di tutti questo trattamento che è disumano nel vero senso della parola. La coscienza del proprio valore da parte dell'uomo normale favorisce a giusto titolo l'affermazione della sua personalità. L'uomo non è stato costruito nel corso della filogenesi per essere trattato come una formica o una termite, elementi anonimi e intercambiabili di una collettività di milioni di individui assolutamente uguali tra loro. Basta guardare un gruppo di orticelli di periferia per capire quali effetti può produrre l'impulso dell'uomo a esprimere la propria individualità. A chi abita nelle batterie degli “uomini da lavoro” resta una sola via per conservare la stima di sé: essa consiste nel rimuovere dalla cosci

Buonanotte del 6 giugno 2020

La maggior parte della gente era matta. E la parte che non era matta era arrabbiata. E la parte che non era né matta né arrabbiata era semplicemente stupida. — Charles Bukowski

Libero De Libero

Canto nero Se alla mia sorte io guardo fu l’infanzia in una casa cresciuta come falsa pianta ai pranzi delle date: si andava in sonno all’inferno, giugno a dicembre gemello, quattro mura e una scala. D’allora sperso com’acqua di fiume in fiume, straniero marciatore rammento paesi: di giorno alberi amici, il passero di notte e fieno di nuova luna. Alla fonte calpestata non torna il lupo.

Buonanotte del 5 giugno 2020

Le statistiche, essendo dei numeri, ci appaiono come fatti oggettivi, freddi. Sembrano rappresentare fatti fornitici dalla natura, e tutti quello che dobbiamo fare è cercarli. Ma è importante ricordare che le statistiche sono raccolte da esseri umani. — Daniel J. Levitin, A Field Guide to Lies.

40 regole per parlare bene l’italiano

1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi. 2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario. 3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata. 4. Esprimiti siccome ti nutri. 5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc. 6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso. 7. Stai attento a non fare… indigestione di puntini di sospensione. 8. Usa meno virgolette possibili: non è “fine”. 9. Non generalizzare mai. 10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton. 11. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu.” 12. I paragoni sono come le frasi fatte. 13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha già capito). 14. Solo gli stronzi usano parole volgari. 15. Sii sempre più o meno sp

Buonanotte del 4 giugno 2020

Le persone migliori possiedono sensibilità per la bellezza, il coraggio di rischiare, il rigore di dire la verità, la capacità di sacrificio. Ironia della sorte, le loro virtù le rendono vulnerabili; sono spesso ferite, talvolta distrutte. — Ernest Hemingway

Duma key

Si comincia con uno spazio bianco. Non dev'essere necessariamente carta o tela, ma secondo me dev'essere bianco. Noi diciamo bianco perché abbiamo bisogno di una parola, ma la definizone giusta è «niente». Il nero è l'assenza della luce, ma il bianco è l'assenza della memoria, il colore del non ricordo. Come ricordiamo di ricordare? È una domanda che mi sono posto spesso dopo Duma Key, spesso nelle ore piccole della notte, perdendo lo sguardo nell'assenza della luce, ricordando amici assenti. Certe volte in quelle ore piccole penso all'orizzonte. Bisogna stabilire l'orizzonte. Bisogna segnare il bianco. Un atto abbastanza semplice, direte, ma ogni atto che rifà il mondo è eroico. O così sono giunto a concludere. — Stephen King

Buonanotte del 3 giugno 2020

C’è solo il respiro, forse ce n’è uno solo per tutti e per tutto. Spartirsi serenamente questo respiro è l’arte della vita. La faccenda è teologica. Abbiamo bisogno di politica e di economia, ma ci vuole una politica e un’economia del sacro. Ci vuole la poesia. Franco Arminio

Georges Perec - La vita, istruzioni per l'uso

All'inizio, l'arte del puzzle sembra un'arte breve, di poco spessore, tutta contenuta in uno scarno insegnamento della Gestalttheorie: l'oggetto preso di mira ‐ sia esso un atto percettivo, un apprendimento, un sistema fisiologico o, nel nostro caso, un puzzle di legno ‐ non è una somma di elementi che bisognerebbe dapprima isolare e analizzare, ma un insieme, una forma cioè, una struttura: l'elemento non preesiste all'insieme, non è più immediato né più antico, non sono gli elementi a determinare l'insieme, ma l'insieme a determinare gli elementi. Cit. da La vita, istruzioni per l'uso ‐ Incipit

Buonanotte del 2 giugno 2020

Nessuna conquista è per sempre, nessuna dittatura è per sempre, nonostante l'entusiasmo o la disperazione possano far sembrare vero il contrario. Bisogna continuare a difendere la libertà anche quando tutto sembra perduto e agire di conseguenza. Perché ci si abitua a tutto: ma quando abituarsi significa rinunciare alla libertà bisogna agire e riprendersela, a ogni costo. Per questo Lei dovrebbe sempre domandarsi: a cosa mi sono abituata senza rendermene conto? — Maura Gancitano e Andrea Colamedici, Liberati della brava bambina. Otto storie per fiorire.

Romeo e Giulietta

Oh, ma quale luce irrompe da quella finestra lassù? Essa è l'oriente, e Giulietta è il sole. Sorgi, bel sole, e uccidi l'invidiosa luna già malata e livida di rabbia, perché tu, sua ancella, sei tanto più luminosa di lei. Non servirla, se essa ti invidia; la sua veste virginale e d'un colore verde scialbo che piace solo agli stupidi. Gettala via! Ma è la mia dama, oh, è il mio amore! Se solo sapesse di esserlo! Parla eppure non dice nulla. Come accade? È il suo sguardo a parlare per lei, e a lui io risponderò. No, sono troppo audace, non è a me che parla. Due elle più belle stelle del cielo devono essere state attirate altrove e hanno pregato gli occhi di lei di scintillare nelle loro orbite durante la loro assenza. E se davvero gli occhi di lei, gli occhi del suo volto, fossero stelle? Tanto splendore farebbe scomparire le altre stelle come la luce del giorno fa scomparire la luce di una lampada: in cielo i suoi occhi brillerebbero tanto che gli uccelli si metterebbero a

Buonanotte del 1 giugno 2020

Era di primo mattino, e il sole appena sorto luccicava tremolando sulle scaglie del mare appena increspato. A un miglio dalla costa un peschereccio arrancava verso il largo. E fu data la voce allo Stormo. E in men che non si dica tutto lo Stormo Buonappetito si adunò, si diedero a giostrare ed accanirsi per beccare qualcosa da mangiare. Cominciava così una nuova dura giornata. — Richard Bach, Il Gabbiano Jonathan Livingston

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