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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

Buonanotte del 30 aprile 2018

Non tutti sono condannati ad essere intelligenti. — Carlo Emilio Gadda

Karina Koziej

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Buonanotte del 29 aprile 2018

Ed io dove potrei conservare il mio? Non ci si può mettere il passato in tasca; bisogna avere una casa per sistemarvelo. Io non possiedo che il mio corpo; un uomo completamente solo, col suo corpo soltanto, non può fermare i ricordi, gli passano attraverso. — Jean Paul Sartre, La nausée

Lars-Gunnar Nordström

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Storie dimenticate

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Un ritratto di Mario Musolesi Nome di battaglia Lupo Questa è la storia d mio fratello « Lupo » e della sua brigata partigiana, la « Stella Rossa, » Mario Musolesi, il « Lupo », era bello. Non starebbe a me dirlo, perchè sono sua sorella, ma lo faccio per la verità, e anche per illuminare bene in queste pagine la sua figura fisica e morale. Fin da bambino fu chiamato « Lupo » per il suo carattere forte, avventuroso, irruento. Divenuto grande, il soprannome gli restò, e in periodo clandestino divenne il suo nome di battaglia. Fra alto, bruno, con grandi occhi, e capelli scuri che egli portava piuttosto lunghi e divisi nel mezzo. Parlava bene: tutti noi, di famiglia e del paese, lo stavamo a sentire ammirati. Era intelligente, avrebbe potuto far molta strada nella vita. Il suo coraggio, deciso e ragionevole, faceva di lui un vero comandante. Anche da piccolo egli era il capo dei suoi compagni, li guidava, li trascinava. Tutti gli volevano bene, pur temendolo qualche volta,

Buonanotte del 28 aprile 2018

Tutto ciò che ci affascina nel mondo inanimato, i boschi, le pianure, i fiumi, le montagne, i mari, le valli, le steppe, di più, di più, le città, i palazzi, le pietre, di più, il cielo, i tramonti, le tempeste, di più, la neve, di più, la notte, le stelle, il vento, tutte queste cose, di per sé vuote e indifferenti, si caricano di significato umano perché, senza che noi lo sospettiamo, contengono un presentimento d’amore. — Dino Buzzati, Un amore

Veronique Pages

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N° 304, 2012

Walt Whitman

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Gioia, compagna di bordo, gioia! Gioia, compagna di bordo, gioia! (Felice, in punto di morte, grido alla mia anima,) la nostra vita è conclusa, la nostra vita incomincia, abbandoniamo il lungo, lungo ancoraggio, la nave è libera finalmente, guizza! Si allontana velocemente dalla riva, gioia, compagna di bordo, gioia. Traduzione di Antonio Troiano

Buonanotte del 27 aprile 2018

Se fossi, se avessi, se potessi… erano tre fessi che giravano il mondo. (cit. Totò)

Donald Judd

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Buonanotte del 26 aprile 2018

Non c'è una relazione stabile una volta per tutte. Non sono stabili le relazioni con i figli, con i genitori, con i partner, con gli amici. Ogni relazione degenera se non viene coltivata, perché se ne infischia della storia, dei patti, delle promesse, delle idee che avevamo quando abbiamo iniziato, delle visioni del mondo. L'unica cosa che domanda è: “Quanto, in questo momento, mi stai alimentando? - Maura Gancitano

Paul Ewing

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“Structural Anomaly"

I racconti della Tuscia

Drammi Drammoni Drammetti I Giornata Qualche anno fa mi trovavo a Torino per ragioni di lavoro, non di cantastorie. A quei tempi facevo il professore, ed ero stato nominato Presidente di Commissione per gli esami di maturità: Menes ne è testimone, se non ci credete. Dopo i lunghi giorni d’esami, prima di accomiatarci, noi tutti i componenti la commissione esaminatrice ci radunammo in un ristorante presso la stazione di Porta Nuova per festeggiare la fine del lavoro e solennizzare in tal modo gli addii. A capotavola mi trovavo a disagio, perché tutti mi guardavano, e io non sapevo come comportarmi da persona che presieda: ma avevo già in animo la mia vendetta. Dopo i primi piatti, il discorso prese a vertere sull’amenità brumosa del paesaggio piemontese. A un certo punto Chiara di Matematica si rivolse a me: “Presidénte, ditéci un po’ com’é la vòstra térra”, stringendo enfaticarnente le vocali. E allora mi scatenai e non mi frenai più. Per questo ora sono costretto a

Buonanotte del 25 aprile 2018

A forza di riflettere, si finisce per arrivare a una conclusione. A forza di giungere a una conclusione, succede che si prende una decisione. E una volta presa la decisione, succede che si agisce per davvero. — D. Pennac

Salvatore Vitale

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The Moon Was Broken, 2014

Calcolo elegiaco

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Quanti di quelli che ho conosciuto (se davvero li ho conosciuti), uomini, donne (se la divisione resta valida), hanno varcato questa soglia (se è una soglia), hanno attraversato questo ponte (se può chiamarsi ponte) - Quanti dopo una vita più o meno lunga, (se per loro fa ancora differenza), buona, perchè è cominciata, cattiva, perchè è finita (se non preferiscono dire il contrario), si sono trovati sull'altra sponda (se si sono trovati e se l'altra sponda esiste). Non mi è data certezza della loro sorte ulteriore (sempre che sia una sorte comune e ancora una sorte) - Hanno tutto (se la parola non è riduttiva) dietro di sè (se non davanti a sè) - Quanti di loro sono saltati dal tempo in corsa e svaniscono sempre più mesti in lontananza (se ci si fida della prospettiva) - Quanti (se la domanda ha senso, se si può arrivare alla somma finale prima che chi conta aggiunga se stesso) sono caduti nel più profondo dei sonni (se non ce n'è di p

Buonanotte del 24 aprile 2018

La lettura è, come l'amore, un modo di essere. — Daniel Pennac

Lars-Gunnar Nordström

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Tuttigiùperterra!

Storie scritte per i piccoli perché le leggano anche i grandi Il ghiro e la farfalla Questa è la storia di un giovane ghiro che passava il suo tempo migliore a dormire e a mangiare. Il ghiro non conosceva gli altri animali del bosco perché, quando loro erano svegli, lui dormiva e, quando essi tornavano nelle loro tane per la notte, beh, il ghiro dormiva ugualmente. Non aveva mai sentito la voce del vento o provato la freschezza della pioggia, non si era mai fermato a guardare quanto luminose fossero le stelle, non era mai salito su un monte e non aveva mai percorso una valle. Non sapeva apprezzare il tepore della tana, perché non aveva mai conosciuto il gelo della notte, e non attendeva con fremito il giorno, perché non aveva mai conosciuto quanto emozionante fosse un’alba. Ma questa è anche la storia di una farfalla che volava senza fatica da un fiore all’altro a ogni respiro. Un giorno accadde che la farfalla incontrò il ghiro che gironzolava per il bosco in cerca di

Buonanotte del 23 aprile 2018

La felicità nelle persone intelligenti è la cosa più rara che io conosca. — Ernest Hemingway

Mitjili Napurrula

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MB

La luna, rotonda e purpurea, si alzava rasoterra, in fondo ai prati. Saliva veloce tra i rami dei pioppi che ogni tanto la nascondevano, come un sipario nero, forato. Alla fine apparve, candida ed elegante, nel cielo vuoto, rischiarandolo; allora, più lenta, lasciò cadere sul fiume una grande macchia che faceva un'infinità di stelle, e quel bagliore d'argento pareva contorcersi sino al fondo, come un serpente senza testa coperto di squame luminose. Assomigliava anche a un mostruoso candelabro da cui colassero, per tutta la lunghezza, gocce di diamante fuso. —  Gustave Flaubert, Madame Bovary

Buonanotte del 22 aprile 2018

Sei condannato ad essere te stesso. La calligrafia. Il modo di camminare. Il motivo decorativo delle porcellane che scegli. Sei sempre tu che ti tradisci. Ogni cosa che fai rivela la tua mano. Ogni cosa è un autoritratto. Ogni cosa è un diario. — Chuck Palahniuk

Paul Pagk

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Ecco la mia eredità (2)

Gaudenzio Gaudenzio aveva trentasei anni quando io ne avevo appena la metà; originario del mio paese, risiedeva però a Perugia da molto tempo; faceva il sarto e confezionò abiti e cappotti agli uomini più facoltosi della città. Per riuscire a farmene fare uno dovetti pregarlo a mani giunte. Era un vitellone incallito e, in un certo senso, lo rimase per tutta avita. Aveva avuto una fidanzata quando era poco più che ventenne, ma un male incurabile se la portò via rapidamente. Fu forse quella l’unica donna che amò davvero, nonostante in seguito ne ebbe parecchie. Si sposò una volta con una biondina dai volto delicato e dal corpo aggraziato che appariva un po’ fragile, e si separò quando ancora non vigeva il divorzio; fu la Sacra Rota a sancire quell’atto, perché risultò che il matrimonio non era stato consumato; ma di quale impedimento si trattasse non l’ho mai saputo, né mi interessava. Sì risposò, infine, a oltre cinquantacinque anni, e questo secondo matrimonio durò fino alla sua mo

Buonanotte del 21 aprile 2018

Non riesco a capire perché le persone siano spaventate dalle nuove idee. A me spaventano quelle vecchie. — John Cage

Francis Bacon

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Study of a Figure in a Landscape, 1952

Andrea Raos

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I suoi occhi Ha certezza di sentire la pioggia e veri fiori spuntati dal fango - che il sole ha seccato, ieri e che domani perderanno consistenza nel perdersi del niente che li regge - un uomo fermo ad ascoltare un réfolo di vento entrare amaro in questa tenda - un abbraccio di cieli, un buio di corvi che hanno nero anche il becco e già lo sguardo nero come i suoi sogni?

Buonanotte del 20 aprile 2018

Se non c’è l’amore, il mondo è come il vento che soffia fuori dalla finestra. Non lo si può sentire sulle mani, non se ne percepisce l’odore. — Haruki Murakami

Kevin Townsend

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Ricordati di essere felice

C’erano delle mattine in cui mi sentivo talmente sola che immaginavo di scendere dal terzo piano, scegliere qualcuno per la strada, chiunque fosse, e chiedergli: “Vorresti essere il mio migliore amico?” con il tono del Piccolo Principe quando parlava con la Volpe. Mi sarei accontentata di una persona qualsiasi, non necessariamente la più bella o il più bello, qualcuno che fosse passato davanti a me con un aspetto normale, senza eccessive stravaganze. Non ci tenevo che si trattasse del primo della classe, né del più sicuro di sé, ma sognavo una persona che mi guardasse negli occhi, che mi sorridesse, e ascoltasse quando gli parlavo. ... Nessuno mi può dire se devo partire o restare. Nessuno sa queste cose. Papà avrebbe saputo, ma non c’era più. Se n’era andato senza darmi nessun consiglio sul mio avvenire. Mi aveva lasciata sola di fronte ai miei problemi. A volte, non trovando un’indicazione in me stessa, cercavo la sua voce, ma la risposta poteva essere poco piacevole: «Sei t

Buonanotte del 19 aprile 2018

Solo i Nudi vivono nel Sole, solo i Semplici cavalcano il Vento e solo chi si smarrisce migliaia di volte riuscirà a tornare a casa. — K. Gibran

Will Barnet

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Venne infine

Venne infine un tempo in cui tutto ciò che gli uomini avevano considerato come inalienabile divenne oggetto di scambio, di traffico, e poteva essere alienato; il tempo in cui quelle stesse cose che fino allora erano state comunicate ma mai barattate, donate ma mai vendute, acquisite ma mai acquistate – virtù, amore, opinione, scienza, coscienza, ecc. – tutto divenne commercio. È il tempo della corruzione generale, della venalità universale, o, per parlare in termini di economia politica, il tempo in cui ogni realtà, morale e fisica, divenuta valore venale, viene portata al mercato per essere apprezzata al suo giusto valore.  ~ K. Marx, “Miseria della filosofia”

Buonanotte del 18 aprile 2018

Fummo quello che non si racconta e non si ammette, ma che mai si dimentica. — Frida Kahlo

Hayashi Takahiko

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L'orribile sogno del poeta

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Immagina un po’ cosa ho sognato. All’apparenza tutto è proprio come da noi. La terra sotto i piedi, acqua, fuoco, aria, verticale, orizzontale, triangolo, cerchio, lato sinistro e destro. Tempo passabile, paesaggi non male e parecchie creature dotate di linguaggio. Però quel linguaggio non è di questa Terra. Nelle frasi domina l’incondizionale. I nomi aderiscono strettamente alle cose. Nulla da aggiungere, togliere, cambiare e spostare. Il tempo è sempre quello dell’orologio. Passato e futuro hanno un ambito ristretto. Per i ricordi, il singolo secondo trascorso, per le previsioni, un altro secondo che sta appunto cominciando. Parole quante è necessario. Mai una di troppo, e questo vuol dire che non c’è poesia, né filosofia, e neppure religione. Là simili trastulli non sono previsti. Niente che si possa anche solo pensare o vedere a occhi chiusi. Se si cerca, è ciò che è già lì accanto. Se si chiede, è ciò per cui c’è una risposta. Si stupirebbero molt

Buonanotte del 17 aprile 2018

[Per quanto uno possa riscrivere il passato, minuziosamente e con diligenza, non può modificare la propria condizione presente.] Il tempo possiede la forza di cancellare uno dopo l'altro i cambiamenti artificiosi. Lì dove sono state apportate modifiche, il tempo interviene e riscrive, ripristinando il flusso originale. Forse la cosa giusta da fare per lui era stare in piedi all'incrocio del presente e guardare con coraggio e sincerità il passato. Scrivere il futuro come se fosse il passato. Haruki Murakami, da 1Q84

Ryan Tippery

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Io di te vorrei

Io di te vorrei la parte che non mostri a nessuno, quella che tieni solo per te. Troppo facile fermarsi al primo strato e prendere solo ciò che ci fa comodo. Un po’ come chiedere “Come stai” e poi fregarsene della risposta. Io voglio sapere come stai, come stai davvero. Non mi bastano quattro parole di circostanza o una risposta cortese, io voglio leggerlo nei tuoi occhi, voglio prenderti per mano tutte le volte che abbassi un po’ lo sguardo sorpresa da qualche piccola paura, quando sorridi invece di piangere, quando cerchi risposte che non trovi, quando ti specchi e ti vedi grassa, quando sei gelosa perché hai bisogno di attenzioni. Io voglio davvero sapere come stai, io voglio essere certo che stai bene. — Roberto Emanuelli

Buonanotte del 16 aprile 2018

Che cosa vuol dire, davvero, essere fedeli a se stessi? Troppa fedeltà non significa forse chiudersi rigidamente al mondo, al nuovo, alla possibilità di evoluzione e cambiamento? Come diceva Hanif Kureishi, in un libro che non riesco a dimenticare, “Se non si lasciasse niente o nessuno, non ci sarebbe spazio per il nuovo. Forse ogni giorno dovrebbe prevedere almeno un’infedeltà essenziale o un tradimento necessario”. Forse. Marguerite Duras, “L’amante”

Brooklyn Bridge

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Albert Gleizes

Camminare

Il camminare placa. In esso c'è un potere salutare. La regolarità del mettere-un-piede-davanti-all'altro, muovendo nel contempo ritmicamente le braccia, l'aumento della frequenza respiratoria, la lieve stimolazione del polso, le attività degli occhi e delle orecchie, necessarie per determinare la direzione e per mantenere l'equilibrio, la sensazione dell'aria che sfiora la pelle… tutti questi fenomeni non possono che portare all'unione del corpo e della mente e fanno crescere e prosperare l'anima, per quanto essa sia ferita e oppressa. —  Patrick Süskind, “Il Piccione”, Edizioni TEA, pag.87

Buonanotte del 15 aprile 2018

Come sarà mai nata l'idea che gli uomini possono mettersi in contatto tra loro attraverso le lettere? A una creatura umana distante si può pensare e si può afferrare una creatura umana vicina, tutto il resto sorpassa le forze umane. Scrivere lettere però significa denudarsi davanti ai fantasmi che ciò attendono avidamente. Baci scritti non arrivano mai a destinazione, ma vengono bevuti dai fantasmi lungo il tragitto. Con così abbondante alimento questi si moltiplicano in modo inaudito. F. Kafka

Jo Delahaut

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Ecco la mia eredità

Simon Conobbi Simon quando lui aveva undici anni e io nove. Veniva dalla Francia, dove era nato da genitori italiani che vi erano emigrati all’inizio degli anni Venti in cerca di fortuna. Sembrava che le cose fossero andate piuttosto bene per loro, perché una volta ritornati in patria, e per sempre, rilevarono un esercizio di sali e tabacchi che serviva, a quei tempi, da piccolo bazar; e si comperarono anche una bella casetta che lo incorporava. Dal suo arrivo in Italia Simon destò una certa curiosità presso la banda di mocciosi alla quale appartenevo anch’io. La sua difficoltà ad assimilare il nostro dialetto, la caratteristica della ‘erre moscia” e una sorta di timidezza ci dettero a prima vista la sensazione di poterlo dominare a piacere. Pur essendo di modesta statura, e così restò anche da grande, era di costituzione robusta e ben presto restammo ammirati dalla sua capacità, quasi funambolesca, di fare il salto mortale, di camminare avanti e indietro con le mani e le gambe al

Buonanotte del 14 aprile 2018

Il tuo dovere è di non consumarti mai nel sacrificio. Il tuo dovere reale è di salvare il tuo sogno. La Bellezza ha anche dei doveri dolorosi: creano però i più belli sforzi dell'anima. Ogni ostacolo sormontato segna un accrescimento della nostra volontà, produce il rinnovamento necessario e progressivo della nostra aspirazione. Abbi il culto sacro (io lo dico per te… e per me) per tutto ciò che può esaltare ed eccitare la tua intelligenza. Cerca di provocarli, di perpetrarli, questi stimoli fecondi, perché soli possono spingere l'intelligenza al suo massimo potere creatore. Amedeo Modigliani

Shane Drinkwater

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Big field trip

Gunvor Hofmo

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Il tuo cuore Il tuo cuore non grida più come il corvo nella neve non infilza più le stelle con la lancia della sua angoscia ma ascolta. Sotto ogni cosa una crepuscolare melodia di maturazione, di oscuro borbottio sul bene e il male in equilibrio nonostante tutto Traduzione di Massimo Ciaravolo

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