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Visualizzazione dei post da novembre, 2021

FramMenti

“Come si può far capire a un'altra persona che cosa sta realmente accadendo dentro di te? Se mi fossi rotto una gamba, avrebbe lasciato tutto a mezzo. Ma se il cuore ti si sta spaccando per la felicità… be’, è un pochino noioso, ecco. Le lacrime sono più facili a sopportarsi della gioia. La gioia è distruttiva: fa sentire gli altri a disagio.”   — Henry Miller, Sexus, 1949. Parte prima, cap. II

L'amara provocazione: “Quanti palestinesi morti sono troppi?

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E’ il titolo di un articolo-analisi di una delle firme storiche del giornalismo israeliano: Zvi Bar’el. “Il capo di stato maggiore Aviv Kochavi - scrive Bar’el su Haaretz - ha chiesto ai comandanti superiori del comando centrale di agire per ridurre i casi di sparatorie contro i palestinesi in Cisgiordania”, secondo un articolo di Yaniv Kubovich su Haaretz di martedì. Presumibilmente non ci potrebbe essere una confutazione più clamorosa dei commenti del giornalista Gideon Levy su Kochavi, nel senso che ‘un comandante dell'esercito che non ha nulla da dire su queste uccisioni metodiche contribuisce ancora di più al degrado dell'esercito’. Qui abbiamo un capo di stato maggiore che presta attenzione ai sentimenti della gente, che capisce che gli atti di omicidio compiuti in suo nome in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza non vanno giù facilmente al pubblico, anche se si tratta di una piccola minoranza. Si alza come un leone per fermare il crimine e “chiede” ai suoi ufficiali sup

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Siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi, romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi. Siamo le ginestre d'oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese. Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo, lo splendore del cielo, il bianco forte del cisto. Siamo il regno ininterrotto del lentisco, delle onde che ruscellano i graniti antichi, della rosa canina, del vento, dell'immensità del mare. Siamo una terra antica di lunghi silenzi, di orizzonti ampi e puri, di piante fosche, di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta. Noi siamo sardi.   Grazia Deledda

Odio le lumache

Mi chiamo Luca, ma tutti mi chiamano Lumaca e frequento la prima elementare. La maestra dice che così come io dimentico alcune sillabe, anche nel mio nome si sono dimenticati di scrivere la sillaba “ma”, proprio in mezzo! La mia maestra è molto simpatica e scherza sempre e tutti le vogliamo bene e io sono proprio felice quando mi mette le stelline e i cuoricini sui compiti. La mia maestra è bella, bionda e un po’ vecchia, perché ha le pieghe sul collo e usa degli occhialini sulla punta del naso che poi rimangono appesi a una collana. La mia maestra sembra anche un po’ giovane perché ha sempre le unghie colorate e usa i tacchi alti e sa raccontare le fiabe benissimo con tutte le voci diverse, anche quelle dei bambini e degli animali. Per tutta l’estate, prima di cominciare la scuola, mamma e papà, mi avevano raccontato storie fantastiche: avrai tanti nuovi amici, imparerai un sacco di cose, ti divertirai tantissimo! Avevo il mio zaino di Dragon Ball pronto già da ferragosto e ogni tanto

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Fino a che profondità dovremmo spingerci nell'esame di noi stessi e del nostro passato? Ne comprendiamo i pericoli? Ci rendiamo conto che è possibile affogare nel “moi profond”?Anzi, che è possibile cadere e sparire nel proprio passato?   Josephine Hart

Clima, impossibile puntare alla crescita infinita in un mondo finito. Ma non per il negazionismo neoliberista

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(…) Il negazionismo climatico non è un fenomeno nato dal nulla: sarebbe stato largamente finanziato e diffuso da industrie petrolifere come Exxon Mobil, think tank neoliberiste come American Enterprise Institute, oltre che da potenti figure politiche ed economiche come i Koch Brothers e giornali come Wall Street Journal. Per ulteriori approfondimenti, i contributi Merchants of Doubt: How a Handful of Scientists Obscured the Truth on Issues from Tobacco Smoke to Global Warming di Naomi Oreskes e Climate Cover Up: the Crusades to Deny Climate Change di James Hoggan. Alla radice dell’incremento incontrollato di gas serra a livello globale esiste un modello di sviluppo che mira alla crescita economica infinita, spinge alla globalizzazione e a un mercato globale che deve essere lasciato “libero” perché si autoregola e non necessita quindi di interventi di governi nazionali e transnazionali. Come un gregge di pensatori indipendenti, ci hanno abituati a credere che non ci sono alternative a q

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Ma si lasciò trasportare dalla sua convinzione che gli esseri umani non nascono sempre il giorno in cui le loro madri li danno alla luce, ma che la vita li costringe ancora molte altre volte a partorirsi da sé.  Gabriel Garcia Marquez, L’amore ai tempi del colera

Tre piani

Sveglia, cittadini del Borghesistan. Risvegliatevi dalle vostre partite di poker e dall’eccesso di preoccupazione per i vostri figli e per i vostri patetici tradimenti, generati dal vuoto e non dalla passione. Svegliatevi dalle vostre poltrone troppo comode davanti al televisore e dai vostri consulenti finanziari che consigliano di accendere un mutuo per comprare un altro appartamento in un condominio identico a questo, in una periferia identica a questa. Svegliatevi dalla mancanza di fede, dalla mancanza di partecipazione e dalla mancanza di interesse. Risvegliatevi dall’eccesso di vacanze e dall’eccesso di automobili, dall’eccesso di oggetti elettronici e dall’eccesso di corsi per i figli. Non lontano da qui sta succedendo qualcosa di veramente importante. E voi dormite. Tre Piani, Eshkol Nevo 

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Ma quello che non posso accettare è quello che tu non vedi: quello che non vuoi vedere. I protagonisti di questa storia non siamo noi e, quel che è peggio, non ci sei dentro neanche tu. Tu sei un ragazzo affettuoso. Ti ho guardato come un falco per tutta la giornata. Ti osservo da una vita. Philip Roth, Lo scrittore fantasma

Perché il cambiamento climatico sarà catastrofico per l’Italia, secondo il rapporto Onu

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(…) Nel 2019, ad esempio, è stato determinato che i livelli di CO2 atmosferici erano i più alti degli ultimi 2 milioni di anni; che l'aumento della temperatura superficiale degli ultimi 50 anni è stato il più rapido in assoluto degli ultimi 2 mila anni; che negli ultimi 10 anni il tasso di innalzamento del mare è triplicato e che lo scioglimento dei ghiacci degli ultimi decenni non ha paragoni da millenni. Le conseguenze di questi e altri effetti si fanno già sentire, ma nei prossimi anni avranno una portata catastrofica, se non argineremo le emissioni e raggiungeremo la neutralità carbonica nel più breve tempo possibile. Sebbene l'impatto sarà globale, vi sono aree della Terra in cui i cambiamenti climatici presenteranno il conto in anticipo e con effetti particolarmente distruttivi. Fra esse figura anche il Mediterraneo e dunque l'Italia, come emerso dal recente rapporto dell'ONU. A causa della peculiare posizione geografica, della conformazione del bacino e dei molte

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Secondo me non c’è mica bisogno di parlare per innamorarsi di qualcuno. Uno si innamora perché conosce l’altro, mica perché ci parla. Si innamora perché quando lo incontra per la prima volta, sente di sapere già tutto di lui. Nessuno mi pettina bene come il vento.

L’uomo che ha fermato il deserto

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Yacouba Sawadogo ha 75 anni, più o meno. Forse 80. Non lo sa nemmeno lui con sicurezza, perché conta gli anni in base al ciclo vitale di semina e raccolti. E proprio intorno a raccolti e agricoltura ruota tutta la sua vita. È nato nel Burkina Faso, uno dei paesi più poveri al mondo, dove la siccità provoca carestie, e il deserto avanza inesorabile. Ma Yacouba Sawadogo ha dedicato la sua vita a lottare contro il deserto e recuperando e rielaborando un’antica tecnica africana di coltivazione, detta zaï, è riuscito a trasformare in foresta ben 40 ettari di quello che un tempo era un terreno arido e non più produttivo. Praticamente intorno a ogni pianta lui scava un piccolo pozzetto circondato da pietre, e poi lo riempie di letame. In questo modo le poche piogge si concentrano in una piccola porzione di terreno e non si disperdono. E il terreno, che assorbe acqua e concime, diventa fertile. È un lavoro duro e pesante, ma alla fine dà i suoi frutti: piante, arbusti e alberi iniziano crescer

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"Sei la terra e la morte. La tua stagione è il buio e il silenzio. Non vive cosa che più di te sia remota dall'alba. Quando sembri destarti sei soltanto dolore, l'hai negli occhi e nel sangue ma tu non senti. Vivi come vive una pietra, come la terra dura. E ti vestono sogni movimenti singuiti che tu ignori. Il dolore come l'acqua di un lago trepida e ti circonda. Sono cerchi sull'acqua. Tu li lasci svanire. Sei la terra e la morte."  (Sei la terra e la morte, Cesare Pavese )

Quell'abbraccio oltre la specie

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Foto scattata durante un sopralluogo militare dell'Armata Rossa nella penisola di Ciukci, nel 1950. Questa terra si caratterizza per un clima particolarmente duro, la temperatura in inverno scende oltre i quaranta gradi sotto zero, le nevi e ghiacci perenni rendono difficile lo sviluppo di qualsiasi forma di vita. Durante la loro perpustrazione i soldati sovietici trovarono degli orsi polari, tra cui alcuni cuccioli, fortemente malnutriti. Non si voltarono dall'altra parte e diedero loro buona parte del cibo in scatola che avevano. Naturalmente non disponevano di grandi quantità di carne, ma avevano latte condensato in abbondanza che usarono per salvare la vita a questi splendidi animali. Come si vede in questa foto gli orsi, in particolare i cuccioli, compresero perfettamente il gesto dei soldati. Empatia oltre la specie. In ogni luogo, in ogni tempo c'è sempre spazio per un gesto d'amore. Cannibali e Re

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"Se cresci senza nessuno che ti dica che sei bello o che sei bravo, senza una parola di conforto che ti rassicuri dandoti il tuo posto al sole nel mondo, niente sarà mai abbastanza per ripagarti di quel silenzio. Dentro resterai sempre un bambino affamato di gentilezza, che si sente brutto, incapace e manchevole, qualsiasi cosa accada. E non importa se, nel frattempo, sei diventato la più bella delle creature."  (Ferzan Ozpetek)

Lucìa Rivadeneyra

 Suonando i tuoi silenzi Tiepide lenzuola umide, pori aperti, respirazioni epilettiche mi hanno fatto scendere le scale dell’inferno mi bruciavano le mani, il mio ventre era dorato. E nel fuoco della stanza tra le ombre ho suonato i tuoi silenzi e al cadere delle spalle come chi è colpito da un fulmine ti ho amato per ore senza tregua. La tua lingua-brace, le tue dita-polipi hanno trovato il fondo nella schiuma calda del mio mare traforato. Si decretò la marea - fuga dalla battaglia! e il crepuscolo si presentò come un fantasma che gioca con le luci e si imbroglia nei colori. Più tardi, con un salto di cervo ferito, sonnolenta, anestetizzata, violacea, ti ho invitato a prendere il toro del peccato per le corna abbiamo aperto la porta, ed è entrata come un aroma di valeriana la notte fresca.

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Le persone che hanno un disturbo mentale non hanno solo bisogno di farmaci e colloqui con lo psicoterapeuta. Hanno bisogno di diritti e di poterli esercitare, hanno bisogno di una casa, di un lavoro, dell’indipendenza economica, di una sfera della sessualità e degli affetti. E questo non è affare solo della psichiatria: perché sia possibile serve un’alleanza con i cittadini e la città, le parrocchie e gli artisti, i giornali, serve un’alleanza globale. Franco Rotelli

Marcinelle

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Fu una tragedia agghiacciante, i minatori rimasero senza via di scampo, soffocati dalle esalazioni di gas. La tragedia della miniera di Marcinelle. Una delle più gravi tragedie minerarie della storia si verificò l’8 agosto 1956, nella miniera di carbone di Bois du Cazier (appena fuori la cittadina belga di Marcinelle) dove si sviluppò un incendio che causò una strage. 262 minatori morirono, per le ustioni, il fumo e i gas tossici. 136 erano italiani. Causa dell’incidente fu un malinteso sui tempi di avvio degli ascensori. Si disse che all’origine del disastro fu un’incomprensione tra i minatori, che dal fondo del pozzo caricavano sul montacarichi i vagoncini con il carbone, e i manovratori in superficie. Il montacarichi, avviato al momento sbagliato, urtò contro una trave d’acciaio, tranciando un cavo dell’alta tensione, una conduttura dell’olio e un tubo dell’aria compressa. Erano le 8 e 10 quando le scintille causate dal corto circuito fecero incendiare 800 litri di olio in polvere e

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La maggior parte dei gabbiani non si danno la pena di apprendere, del volo, altro che le nozioni elementari: gli basta arrivare dalla costa a dov’è il cibo e poi tornare a casa. Per la maggior parte dei gabbiani, volare non conta, conta mangiare. A quel gabbiano lì, invece, non importava tanto procurarsi il cibo, quanto volare. Più d’ogni altra cosa al mondo, a Jonathan Livingston piaceva librarsi nel cielo (Richard Bach)

Erasmo e le zanzare

Vorrei scrivere di un’altra amicizia nata nel penultimo autunno. La ritengo significativa. Mostra la comunanza che può sorgere tra creature infelici. Ero in cella di isolamento da quattro mesi. Da tutto questo tempo non vedevo un’anima. Solo uniformi: inquisitori e secondini. Un giorno notai tre zanzare nella cella. Stavano lottando duramente per resistere al freddo, che cominciava a farsi sentire. Di giorno dormivano sulla parete, di notte venivano a ronzarmi attorno. All’inizio mi esasperavano. Ma, per fortuna, non impiegai molto tempo a capire che anch’io stavo lottando duramente per sopravvivere all’ondata di freddo. Una goccia di sangue le avrebbe salvate. Non potevo rifiutare. All’imbrunire mi scoprivo il braccio e le aspettavo. Dopo qualche giorno si abituarono e non ebbero più paura. Mi si avvicinavano con tutta naturalezza, apertamente. Di questa fiducia sono loro debitore. Grazie a loro, il mondo non si limitava più a un’aula d’interrogatorio. Poi, un giorno, fui trasferito i

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"È tutta colpa della luna, quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti."  (William Shakespeare)

Aldo Bianzino: 13 anni fa l’assurda morte in carcere

Tredici anni fa, il 14 ottobre 2007 Aldo Bianzino, falegname 44enne e papà del piccolo Rudra, venne arrestato assieme alla compagna Roberta Radici, malata oncologica, per aver coltivato nell’orto di casa una decina di piantine di cannabis. 48 ore dopo uscirà dal carcere in una bara. Bianzino era un falegname, ebanista, che viveva a Pietralunga, un piccolo borgo sulle colline umbre; con lui c’era la compagna Roberta Radici, l’anziana madre di lei e il figlio Rudra. Aldo era un pacifista, esile, amante delle filosofie orientali e della natura. Aveva un orto dove praticava l’autoproduzione e all’interno di quell’orto coltivava anche una decina di piante di marijuana, esclusivamente per uso personale e terapeutico (Roberta aveva un tumore) dal momento che sia lui che la sua compagna erano incensurati e assolutamente estranei a qualsiasi giro di spaccio. Quella sera del 14 ottobre 2007, 4 poliziotti e un finanziere si presentarono all’abitazione della famiglia, con lo scopo di eseguire una

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Invece di maledire il buio, accendi una candela. (Lao Tzu)

Può capitare

È poi stato veramente orribile e stupido l’uso per vent’anni dei bombardamenti mirati realizzati con droni armati di missili e teleguidati da militari che se ne stavano seduti di fronte a una bibita ghiacciata in una base negli Stati Uniti. Il tasso di errore di questi attacchi “mirati” ha portato all’uccisione di migliaia di civili. In particolare per vent’anni sono diventati bersagli militari prioritari feste di matrimonio e funerali. Questo a causa del fatto che gli afgani in queste occasioni hanno l’abitudine di sparare in aria. Parliamo di una nazione infestata da bande di briganti, grazie alle guerre in corso ormai da 40 anni, dove è quindi normale possedere almeno un fucile, a prescindere dal fatto di essere talebani o governativi, onesti o malavitosi. Il militare davanti al computer vedeva che qualcuno sparava e schiacciava il tasto che ordinava al drone di far partire un bel missile. E quando a un matrimonio ammazzano la sposa e al successivo funerale ammazzano anche lo sposo,

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Domani, continuerò ad essere. Ma dovrai essere molto attento per vedermi. Sarò un fiore o una foglia. Sarò in quelle forme e ti manderò un saluto. Se sarai abbastanza consapevole, mi riconoscerai, e potrai sorridermi. Ne sarò molto felice. (Thich Nhat Hanh)

Americani a Lavarone (TN)

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Alle ore 15 del 6 agosto 1945, poche ore dopo che dai cieli sopra Hiroshima era stato perpetrato uno dei più gravi crimini contro l’umanità, sette camion americani carichi di soldati al comando del Lt. Col. Castile giunsero a Lavarone (TN). Avendo raccolto voci sulla probabile presenza di alcuni degli autori dell’eccidio dei fascisti alle carceri di Schio all'interno dell’albergo Astoria, sede del convalescenziario “Mario Pasi”, i soldati circondarono l'edificio, sparando in aria, e procedettero alla perquisizione dei locali e all’identificazione dei partigiani presenti con i metodi già visti nei giorni precedenti, come si rileva da questa lettera di protesta del CLN di Trento: “Nel pomeriggio del giorno 6 u.s. ca. un centinaio di americani, dopo averlo circondato, irrompevano armati di mitragliatori, lanciagranate e armi individuali nel convalescenziario «Mario Pasi» di Lavarone, ove sono degenti 86 partigiani mutilati o invalidi. Le truppe americane irrompevano per i corridoi

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Sia dannata ogni morale che non vede l'essenziale legame fra tutti gli occhi che vedono il sole. (Arthur Schopenhauer)

Non innamorarti

Non innamorarti di una donna che legge, di una donna che sente troppo, di una donna che scrive… Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza. Non innamorarti di una donna che pensa, che sa di sapere e che, inoltre, è capace di volare, di una donna che ha fede in se stessa. Non innamorarti di una donna che ride o piange mentre fa l’amore, che sa trasformare il suo spirito in carne e, ancor di più, di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose), o di una donna capace di restare mezz’ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica. Non innamorarti di una donna intensa, ludica, lucida, ribelle, irriverente. Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così. Perché quando ti innamori di una donna del genere, che rimanga con te oppure no, che ti ami o no, da una donna così, non si torna indietro. Mai. Martha Rivera Garrido

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Tutte le cose buone sono selvagge e libere. (Henry David Thoreau)

Joe O’Donnell

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Joe O’Donnell fu un giornalista e fotografo che lavorò per la United States Information Agency e che in particolare fu inviato a documentare gli effetti delle due bombe atomiche sganciate in Giappone nei 7 mesi successivi agli eventi. In questa fotografia ritrasse un bambino giapponese di 10 anni che, con una freddezza e una forza d'animo fuori dal comune per la propria età, trasporta il fratello minore, ormai deceduto, al forno crematorio. Il fotografo disse che durante il viaggio aveva incontrato numerosi bambini che ne reggevano altri sulle spalle, ma questo ragazzino era evidentemente diverso dagli altri. Era infatti giunto come per compiere una precisa missione che gli era stata affidata: a piedi nudi, con gli abiti consumati e con uno sguardo da soldato rappresentava perfettamente lo spirito di una nazione che seppur colpita duramente fu in grado di reagire a testa alta; il bambino rimase 10 minuti in piedi nell'esatta posa che si vede nella foto, prima che un uomo addett

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Di confini non ne ho mai visto uno. Ma ho sentito che esistono nella mente di alcuni uomini. Thor Heyerdahl

Charles Bukowski

Poeta e scrittore statunitense di origine tedesca. Vissuto in America dall'età di tre anni, pubblica il suo primo racconto quand'è ancora molto giovane, ma rimarrà a lungo nell’ombra, dopo quella prima prova, svolgendo nel frattempo mille lavori per sopravvivere, e conducendo una vita disordinata e drammatica. I suoi racconti, così come d'altra parte anche romanzi e poesie, muovono quasi sempre da uno spunto autobiografico. La vita di è stata segnata dall'alcolismo, da una grande promiscuità sessuale (che nei suoi libri è descritta realisticamente e senza eufemismi) e da molte difficoltà relazionali con le donne e gli uomini con i quali ha a che fare. La corrente letteraria a cui spesso viene associato è quella del cosiddetto realismo sporco, ma è forse corretto dire che Bukowski è un autore sui generis, e anzi decisamente refrattario a farsi inserire d'ufficio in una qualsiasi scuola o corrente. Negli anni Settanta conosce finalmente un grande successo commerciale,

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Esistono pensieri ai quali obbediamo senza conoscerli: sono in noi, a nostra insaputa. Honoré De Balzac, La donna di trent'anni

Giulia si è suicidata a 29 anni

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Abbiamo trascorso insieme ogni vacanza dai 10 ai 24 anni. Oggi, mentre la madre lo raccontava alla mia, a 6 mesi dalla sua morte, ha detto: "Giulia, aveva un sogno, diventare ingegnere edile. Dopo 3 anni di lavoro non retribuito, il suo datore di lavoro le ha detto che non valeva nulla e che al massimo avrebbe potuto fare l'aiuto cantiere, perché non aveva né competenza, né talento. E quando lei gli ha risposto a tono, lui le ha detto che avrebbe fatto più successo mettendo le tette fuori. Dopo 3 giorni, mia figlia si è suicidata. Non ha lasciato nessun messaggio, non ha voluto nemmeno darci una spiegazione. Ma io sono convinta, che quell'umiliazione, quel sogno spezzato, le hanno tolto la vita. E oggi Franca, prego per le ragazze come tua figlia, affinché i loro sogni siano più forti di chi li mortifica" Mia madre non ha avuto la forza di risponderle, si sono abbracciate e non hanno più parlato. In quell'abbraccio c'erano tutte le paure e il coraggio delle ma

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La pubblicità ormai non ha più limite, la pubblicità - come posso dire - ha sostituito l'animo umano. La gente al giorno d'oggi crede che la letteratura, parlare o fare letteratura sia fare pubblicità a qualcosa. La letteratura è muta, non fa pubblicità a niente, non serve a niente, la letteratura ci riafferma questo niente che siamo. E solo perché siamo un niente noi abbiamo bisogno di stare assieme. Non c'è idea di comunità possibile se non a partire dal fatto che siamo un niente, ciascuno di noi è un niente. Gianni Celati

Fiori del Male

All’inizio avevo l’intenzione di rispondere a numerose critiche e, nello stesso tempo, di spiegare alcune questioni semplicissime, completamente oscurate dalla luce moderna: cos’è la Poesia? Quale il suo scopo? La distinzione tra il Bene e il Bello; la Bellezza nel Male; che il ritmo e la rima rispondono nell’uomo agli immortali bisogni di monotonia, simmetria e sorpresa; l’adeguamento dello stile al soggetto; la vanità e il pericolo dell’ispirazione ecc. ecc.; ma questa mattina ho avuto l’imprudenza di leggere alcuni giornali; improvvisamente, un’indolenza, del peso di venti atmosfere, si è abbattuta su di me, e mi sono fermato davanti alla spaventosa inutilità di spiegare qualsiasi cosa a qualsiasi persona. Quelli che sanno m’indovinano, e per quelli che non possono o non vogliono capire, accumulerei le spiegazioni senza profitto. Charles Baudelaire, progetti di prefazione ai Fiori del Male - iMalpensanti

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Ci rendiamo conto di quello che accade? É orribile! É orribile! Il loro dolore vale meno di quello umano? Capite che é uguale? Capite che se l'uomo non sente il dolore degli altri, ci saranno sempre esseri umani e animali sottomessi, umiliati schiavizzati, torturati, uccisi? (Immanuel Kant)

Francesco Mastrogiovanni

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87 ORE LEGATO SU UN LETTO SENZA NEMMENO ESSERE IDRATATO: COSÌ È MORTO IL 4 AGOSTO 2009 DURANTE UN TSO FRANCO MASTROGIOVANNI, MAESTRO ELEMENTARE All’anagrafe era Francesco Mastrogiovanni, anche se tutti lo chiamavano Franco, ed era il maestro elementare più alto del mondo. O così almeno dicevano sempre i suoi bambini della scuola elementare di Pollica, nel Cilento. Il 31 luglio 2009 però Franco è soltanto un uomo in fuga.  La sera prima il comandante dei vigili urbani di Pollica, Lamanna, riceve dal sindaco l’incarico di recarsi nell’isola pedonale di Acciaroli per prelevare un uomo e fargli un TSO. Quell’uomo è Mastrogiovanni, già colpito nel 2002 e nel 2005 da questo provvedimento, e già vittima di due processi, con annesse carcerazioni, da cui era risultato completamente innocente; anzi sono state accertate violenze ai suoi danni da parte degli agenti che lo hanno tratto in custodia. Innocente, ma marchiato. Sì perché Franco, con alcune crisi depressive alle spalle e con la patente d

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"In un momento Sono sfiorite le rose I petali caduti Perché io non potevo dimenticare le rose Le cercavamo insieme Abbiamo trovato delle rose Erano le sue rose erano le mie rose Questo viaggio chiamavamo amore Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose Che brillavano un momento al sole del mattino Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi Le rose che non erano le nostre rose Le mie rose le sue rose P. S. E così dimenticammo le rose."  (In un momento, Dino Campana per Sibilla Aleramo)

Brodo caldo per l'anima

Condizionati dai mass media, che insistono nel proporci allarmanti servizi su guerre nemiche, fatti di cronaca nera ed episodi di corruzione politica, ci convinciamo sempre più della malvagità, avidità e violenza della natura umana e diventiamo oltremodo sospettosi e diffidenti nei confronti del prossimo. Sembra non ci sia antidoto contro il pessimismo e la misantropia dilaganti, eppure tante piccole storie umane ci trasmettono un profondo insegnamento morale ed un rassicurante messaggio di fiducia e di speranza. I protagonisti di queste storie sono coloro che si distinguono per integrità e bontà d'animo. Quelli che combattono con tenacia e risolutezza per difendere una giusta causa, compiendo piccoli gesti spontanei di generosità verso i più deboli, impegnandosi in attività umanitarie e di solidarietà o, più semplicemente, assumendo nel quotidiano un atteggiamento esemplare, il cui ricordo è sempre vivo e presente in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di incontrarli. (Jack Ca

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Non aspettarti niente da nessuno, e se vuoi aspettarti qualcosa, aspettati l'immenso, l'inaudito. Franco Arminio

5 agosto 1939 : Le tredici rose

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Nella primavera del 1939 le sorti della guerra civile spagnola erano ormai decise. Il supporto deciso di Germania e Italia e le pesanti divisioni tra i repubblicani avevano determinato il crollo di diversi fronti di guerra in favore dei nazionalisti. Il primo aprile di quell’anno il conflitto ebbe ufficialmente termine. Ma per i molti militanti delle organizzazioni socialiste, comuniste e anarchiche era difficile arrendersi alla dittatura instaurata da Francisco Franco. Il momento era difficilissimo: esponenti di spicco delle organizzazioni che si opponevano al regime erano stati arrestati, uccisi o erano fuggiti all’estero, soprattutto in Francia. Le giovanili comuniste e socialiste, fuse nel 1936 in un’unica associazione, la JSU (Juventudes Socialistas Unificadas) provarono a riorganizzarsi in clandestinità. Ma ben presto una serie di arresti, ottenuti grazie a infiltrati e a un’ampia attività di repressione, riuscì a infliggere alcuni duri colpi all’organizzazione. Centinaia di arre

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 "[...] se soltanto potessi godere la vera solitudine, non questa mia solitudine infestata dai fantasmi, ma quella vera, fatta di silenzio e tremore d’alberi"  (Albert Camus)

Bei Dao

 Risposta L’abiezione è il lasciapassare dell’abietto la nobiltà è l’epitaffio del nobile. Guarda, in quel cielo indorato sventola il riflesso ricurvo dei morti. L’epoca glaciale è passata, perché ovunque c’è ghiaccio? Il Capo di Buona Speranza è stato scoperto, perché nel Mar morto mille vele contendono? Sono venuto a questo mondo portando solo carta, corda e ombre, per potere prima del processo proclamare quella voce già giudicata: Te lo dico, mondo io – non - credo! Anche se ai tuoi piedi ci sono mille sfidanti, contami quale millesimo primo. Io non credo che il cielo è azzurro; io non credo all’eco dei tuoni; io non credo che i sogni sono falsi; io non credo che la morte è senza giudizio. Se l’oceano è destinato ad aprire una breccia nella diga, possano tutte le acque amare riversarsi nel mio cuore; se la terra è destinata a sollevarsi, possa l’umanità scegliersi una nuova vetta dell’esistenza. Nuove svolte e stelle brillanti ora decorano il cielo sconfinato, sono i pittogrammi di

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"La struttura gerarchica del sistema educativo non insegna a cooperare, ma a competere, e questo al fine di far raggiungere un vantaggio personale. Un popolo solidale non saprebbe cosa farsene delle autorità e delle loro leggi, saprebbe autogestirsi, perciò il mutuo appoggio viene reso impossibile da questo tipo di struttura gerarchica che è stata integrata nel nostro sistema culturale."  (Elisée Reclus)

100 anni fa

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La didascalia originale del 25 aprile 1921 recita: “Tutta la fatica di lavare i piatti, questo compito tre volte al giorno che viene alla casalinga che fa le sue faccende domestiche, è stata eliminata dalla nuova lavastoviglie mostrata in questa fotografia. È l'invenzione di un insegnante di scuola di Cincinnati, che cercò di rendere le cose un po’ più piacevoli per sua moglie. Tra l'altro, la sua idea valeva $ 12 per lui, poiché un'azienda manifatturiera pensava così tanto alla "lavastoviglie”, ne acquistarono i diritti e cercano di aggiungere un po’ di gioia a migliaia di altre casalinghe. Con l'aiuto della sola acqua calda, i piatti posti su una gratella e inseriti nel cestello vengono resi puliti e immacolati in due minuti".  Archivio Bettmann

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Andai nei boschi perché desideravo vivere con saggezza, per affrontare solo i fatti essenziali della vita, e per vedere se non fossi capace di imparare quanto essa aveva da insegnarmi, e per non scoprire, in punto di morte, che non ero vissuto. Non volevo vivere quella che non era una vita, a meno che non fosse assolutamente necessario. Volevo vivere profondamente, e succhiare tutto il midollo di essa, vivere da gagliardo spartano, tanto da distruggere tutto ciò che non fosse vita, falciare ampio e raso terra e mettere poi la vita in un angolo, ridotta ai suoi termini più semplici. Henry David Thoreau - Nazim Hikmet e altri

C‘era una volta un pianeta chiamato Terra

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Non sapevo che Gino e Cecilia Strada avessero scritto una bellissima favola (devo dire in perfetto stile Rodariano) che con semplicità spiega a tutti il significato di parole come diritti, uguaglianza, privilegi. È una favola contro la guerra. C‘era una volta un pianeta chiamato Terra. Si chiamava Terra anche se, a dire il vero, c’era molta più acqua che terra su quel pianeta. Gli abitanti della Terra, infatti, usavano le parole in modo un po’ bislacco. Prendete le automobili, per esempio. Quel coso rotondo che si usa per guidare, loro lo chiamavano “volante”, anche se le macchine non volano affatto! Non sarebbe più logico chiamarlo “guidante”, oppure “girante”, visto che serve per girare? Anche sulle cose importanti si faceva molta confusione. Si parlava spesso di “diritti”: il diritto all’istruzione, per esempio, significava che tutti i bambini avrebbero potuto (e dovuto!) andare a scuola. Il diritto alla salute poi, avrebbe dovuto significare che chiunque, ferito, oppure malato, dov

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Chiamiamo invece Ribelle chi nel corso degli eventi si è ritrovato isolato, senza patria, per vedersi infine consegnato all'annientamento. Ma questo potrebbe essere il destino di molti, forse di tutti- perciò dobbiamo aggiungere qualcosa alla definizione : il Ribelle è deciso ad opporre resistenza, il suo intento è dare battaglia, sia pure disperata. Ribelle è dunque colui che ha un profondo, nativo rapporto con la libertà, il che si esprime oggi nell'intenzione di contrapporsi all'automatismo e nel rifiuto di trarne la conseguenza etica, che è il fatalismo. Giulio Maria Bianchi da "Trattato del ribelle" di Ernst Junger.

Tomas Sankara

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38 anni fa, come oggi, divenne presidente del Burkinafaso (1983- 1987). Fu brutalmente assassinato. I colonialisti occidentali non potevano tollerare un'autentica esperienza democratica nel cuore dell'Africa: Sankara infatti suggerì l'istituzione di un fronte economico africano unito e cercò di convincere, invano, gli altri capi di Stato africani a rifiutarsi di saldare i debiti con gli Stati Uniti e con i paesi europei, poiché era convinto che i soldi da restituire agli altri Stati potevano essere reinvestiti in riforme sanitarie e scolastiche; avanzò la richiesta di sospensione di Israele e di espulsione del Sudafrica dalle Nazioni Unite, che all'epoca deteneva in prigione Nelson Mandela; fece costruire la ferrovia del Sahel, che tuttora collega Burkina Faso e Niger, la principale arteria di comunicazione del Paese, successivamente ampliata; Fornì due pasti e cinque litri d'acqua al giorno a ciascun cittadino burkinabé, fornendo assistenza sanitaria e una massicci

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Niente ci appartiene, Lucilio, solo il tempo è nostro. La natura ci ha reso padroni di questo solo bene, fuggevole e labile: chiunque voglia può privarcene. Gli uomini sono tanto sciocchi che se ottengono beni insignificanti, di nessun valore e in ogni caso compensabili, accettano che vengano loro messi in conto e, invece, nessuno pensa di dover niente per il tempo che ha ricevuto, quando è proprio l'unica cosa che neppure una persona riconoscente può restituire.  Seneca, Epistulae morales ad Lucilium I, 3

Bevi dove beve il cavallo

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Bevi dove beve il cavallo, lui non berrà mai acqua cattiva. Metti il letto dove dorme il gatto. Mangia il frutto che ha toccato il verme. Prendi il fungo dove si siede l’insetto. Pianta il tuo albero dove scava la talpa. Costruisci la casa dove il serpente si scalda. Scava la fontana dove gli uccelli si nascondono dal caldo. Mangia più verde avrai gambe forti e un cuore più resistente come gli esseri della foresta . Nuota spesso e ti sentirai sulla terra come i pesci nell’acqua. Guarda il cielo più che puoi e i tuoi pensieri diventeranno leggeri e limpidi. Taci di più e parla di meno e nella tua anima regnerà il silenzio e il tuo animo sarà pacifico e tranquillo. (San Serafino di Sarov 1754-1833, monaco russo molto popolare)

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 “Nessuno stato, nessuna chiesa, nessun interesse acquisito ha mai voluto che le persone avessero un'anima forte, perché una persona con una forte energia spirituale sarà inevitabilmente un ribelle.”  Russell Means

Transizione ecologica con metano e nucleare? Ci vuole una buona dose di arroganza

D’ora in poi chiameremo il nostro ministro alla finzione ecologica Atomino. Forse qualcuno si ricorderà il Pioniere, l’inserto del giovedì per i piccoli dell’Unità nei primi anni ’60. Uno dei personaggi principali dei fumetti era Atomino, l’atomo di pace che veniva dal freddo per dare prosperità e felicità a tutto il mondo. La riorganizzazione del ministero alla Transizione ecologica preparata dall’agenzia privata di consulenza Ernst & Young – 21 pagine ponderose tradotte dall’inglese e consultabili al sito del ministero – prevede tra le competenze del Dipartimento Energia gli “impieghi pacifici dell’energia nucleare”. Ohibò! Per fortuna che gli impieghi militari non sono consentiti all’Italia. Ma forse con Draghi si può sperare. (…) Il nostro Atomino non solo appoggia la Francia nell’includere il nucleare tra gli investimenti “verdi”, ma chiede un trattamento di favore anche per il metano se impiegato per produrre idrogeno (Blue Hydrogen) e se le relative emissioni di anidride car

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 "...sono quindi anarchica perché solo l'anarchia può rendere felici gli uomini e perché è l'idea più alta che l'intelligenza umana possa concepire, finché un apogeo non sorgerà all'orizzonte."  (Louise Michel)

Capodogli

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Quando i capodogli hanno bisogno di un pisolino, fanno un respiro profondo, si tuffano a circa 15 metri di profondità e si posizionano in verticale, perfettamente allineati. In questo modo restano fermi e riposano profondamente fino a due ore per volta. Lo fanno in gruppi di 5 o 6, presumibilmente per motivi di protezione. Nessuno sapeva che le balene dormissero verticalmente fino a quando uno studio del 2008 lo ha documentato, e nessuno ha scattato fotografie davvero buone fino al 2017, quando il fotografo francese Stephane Granzotto ha preparato un documentario sui capodogli del Mediterraneo diffondendo questo bellissimo scatto. Il giornale delle belle notizie

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"Che l’arte sia generata dalla paura, dalla coscienza di un abisso, lo dice anche la mitologia greca con la storia di Apollo e Dafne che fugge impaurita e chiede disperatamente di essere liberata dal destino dell’arte. La paura fa nascere il bisogno di costruire un ponte per attraversare un grande vuoto, il torrente tumultuoso della vita umana, senza caderci dentro. Sperare e sognare non basta. L’artista dispone della possibilità di costruirlo il suo ponte in modo concreto: è la sua opera". Maria Lai

Mio padre

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Mio padre era ad Auschwitz il 2 Agosto del 1944, a Birkenau per la precisione, il più grande campo di sterminio che la storia ricordi. Lavorava alla rampa del treno, il suo commando si chiamava Canada, era il gruppo di prigionieri che accoglieva, si fa per dire, i nuovi prigionieri, o schiavi, o morituri, che venivano “vomitati” dai carri bestiame che giungevano da tutta l’Europa occupata. In particolare in quell’orribile Agosto, giunsero ad Auschwitz circa 400.000 ebrei ungheresi, quasi tutti in poche ore gasati e poi ridotti in cenere. Lo Zigeunerlager, il settore BIIe, era la parte del campo di Birkenau destinato alla detenzione della popolazione Rom, Sinti, Manush, Kalé e altre con diverse autodenominazioni. La particolarità per questo tipo di prigionieri, riconoscibili per il triangolo nero, appuntato sui gruppi cosiddetti asociali, era che a loro era permesso di rimanere insieme come gruppi familiari, cosa che come noto agli ebrei era ovviamente vietato. Pare che il motivo fosse

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