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Visualizzazione dei post da novembre, 2018

Buonanotte del 30 novembre 2018

La vita è caparbia, il richiamo incessante. Combatto ogni giorno. cit.

Il tempo di Leroy Wood

Piantai quell’asse di legno usando tutta la forza possibile mentre la terra umida urlava. Radici, minuscoli sassi e tutto ciò che della vita è inizio si spezzava o si muoveva per far spazio al nuovo elemento che penetrava inesorabile sotto la mia spinta. Avevamo deciso, io, Johnny e Turner, di costruire una piccola casa di legno. Quel giorno era grigio. Proprio come nel momento in cui scrivo una coltre di nuvole irregolari copriva il cielo rivestendo di chiaroscuri ogni pensiero, ogni profumo, ogni vivere dei viventi. Intorno a noi piccole dune erbose rendevano l’orizzonte urbano irregolare creando una contrapposizione tra una quiete odorosa di linfa e il rumore che un agglomerato cittadino presuppone. Laggiù gli alti palazzi nascondevano vissuti uguali nei gesti, nelle gioie e nelle paure. Ci trovavamo nel “pratone”, così chiamavamo quella piccola oasi ai margini della città. Tutto ciò che accadeva intorno a noi scriveva a nostra insaputa, nella parte più recondita dei nostri pen

Buonanotte del 29 novembre 2018

Ad ogni poco giura di cominciare una vita migliore. Ma quando viene, coi consigli suoi, la notte, e coi suoi compromessi e le lusinghe, ma quando viene, con la sua forza, la notte (il corpo anela e cerca) a quell'eguale fatale gioia, ancora perso, va. — (K. Kavafis)

Shakespeare non l’ha mai fatto

…perché negli avvenimenti sportivi quasi sempre faccio il tifo per i perdenti e in quelli spirituali sono colpito dalla stessa malattia, perché non sono un uomo che pensa, seguo ciò che sento, e i miei sentimenti stanno con gli handicappati, i torturati, i dannati e i perduti, non per simpatia ma per fratellanza, perché sono stato uno di loro, perduto, confuso, indecente, meschino, spaventato e codardo; ingiusto, e gentile solo a piccoli lampi e sebbene fossi fregato, sapessi che non serviva a niente, che non curava niente, lo rafforzava soltanto.  - Charles Bukowski

Buonanotte del 28 novembre 2018

Non posso fare distinzione tra la musica e le lacrime. — (E. Cioran)

Notorietà

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Eccoci qui distesi, nudi amanti, belli per noi – ed è quanto basta - solo di foglie di palpebre coperti, spronfondati nella notte vasta. Ma già sanno di noi, già sanno queste spoglie pareti, queste tende, ombre sagaci sulle sedie stanno e il tacere del tavolo è eloquente. E sanno i bicchieri perché sul fondo il tè avanzato si raffredda. Swift ormai non può certo fare conto che questa notte qualcuno lo legga. E gli uccelli? Non illuderti per niente: ieri li ho visti scrivere volando con arroganza e apertamente quel nome con cui ti sto chiamando. E gli alberi? Qual è il significato del loro incessante bisbigliare? Dici: il vento forse ne è informato. Ma di noi come ha potuto sapere? Dalla finestra è entrata una falena, e con le sue ali piccole e pelose atterra e decolla di gran lena, fruscia sul nostro capo senza posa. Forse l’insetto meglio di noi è dotato di vista acuta e vede più in là? Io non ho intuito, né tu hai indovinato che i nostri cuori spl

Buonanotte del 27 novembre 2018

La vita è una cella un po’ fuori dell’ordinanza, più uno è povero più si restringono i metri quadrati a sua disposizione. L’importante consiste nel sapere stabilire dentro di noi quell’equilibrio che fa il mondo vasto come il cielo. — Cronache di poveri amanti, Vasco Pratolini

Ellsworth Kelly

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Green 1964-65

Si può

Si può, sai, stando qui stando molto fermi sostenere una stella. Si può dire alla foglia di cadere quando è ora e il frutto pilotarlo alla maturazione. Si può, credi, festeggiare ogni onda scandire i fili d'erba e nominare nell'aria il bene. Spingere il bene alle contrade pacificare spiriti di guerra. Sostenere la fiamma di ogni focolare nelle cucine piccole del mondo, nei tuguri portare la fiammella che trasforma in mangiare i frutti della terra. Tenere l'acqua nella trasparenza. Stando molto fermi si può adorare. Si può entrare nel dolore di un altro e sollevare. Asciugare il bucato. Volare. Si può far cuore col cuore della terra. Si può spezzare in infinità l'umana particella di carne. Scatenare il potenziale atomico che sta in ogni scaglia della nostra pelle. Festeggiare da lì la presente - nostra - eternità. Stando zitti e fermi è come dire ecco, ingravidatemi. Dirlo alle forze dirlo alle stagioni, al cielo, alle popolazioni invisibili dei mondi. Si fa un atto di

Buonanotte del 26 novembre 2018

Non voglia inquietarsi di questo incerto mio fluire: la vita mia è un continuo strascinamento di doveri mal adempiuti, da cui emerge il raro fiore di qualche giornata serena” — Carlo Emilio Gadda - “Lettere ad una gentile signora”

August Strindberg

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The Birch Tree I (Autumn), 1902 by August Strindberg (Swedish, 1849–1912)

Scorciatoie e raccontini

Vi siete mai chiesti perché l’Italia non ha avuto, in tutta la sua storia – da Roma ad oggi – una sola vera rivoluzione? La risposta – chiave che apre molte porte – è forse la storia d’Italia in poche righe. Gli italiani non sono parricidi; sono fratricidi. Romolo e Remo, Ferruccio e Maramaldo, Mussolini e i socialisti, Badoglio e Graziani. “Combatteremo – fece stampare quest’ultimo in un suo manifesto – fratelli contro fratelli”. Favorito, non determinato, dalle circostanze, fu un grido del cuore, il grido di uno che – diventato chiaro a se stesso – finalmente si sfoghi. Gli italiani sono l’unico popolo, credo, che abbiano, alla base della loro storia, o della loro leggenda, un fratricidio. Ed è solo col parricidio, con l’uccisione del vecchio, che si inizia una rivoluzione. Gli italiani vogliono darsi al padre, ed avere da lui, in cambio, il permesso di uccidere gli altri fratelli. — Umberto Saba, Scorciatoie e raccontini, 1946

Buonanotte del 25 novembre 2018

“Non c’è bisogno della letteratura per imparare a leggere. C’è bisogno della letteratura per sottrarre il mondo reale alle letture sommarie, siano esse quelle del facile sentimentalismo o dell’intelligenza implacabile. La letteratura ci insegna a diffidare dei teoremi dell’intelletto e a sostituire al regno delle antinomie quello della sfumatura.” — Alain Finkielkraut, Un cuore intelligente

Hiroshi Matsumoto

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La Storia Infinita

Per Bastiano Baldassarre Bucci la passione erano i libri. Chi non ha mai passato interi pomeriggi con le orecchie in fiamme e i capelli ritti in testa chino su un libro, dimenticando tutto il resto del mondo intorno a sé, senza più accorgersi di aver fame o freddo; chi non hai mai letto sotto le coperte, al debole bagliore di una minuscola lampadina tascabile, perché altrimenti il papà o la mamma o qualche altra persona si sarebbero preoccupati di spegnere il lume per la buona ragione ch’era ora di dormire, dal momento che l’indomani mattina bisognava alzarsi presto; chi non ha mai versato, apertamente o in segreto, amare lacrime perché una storia meravigliosa era finita ed era venuto il momento di dire addio a tanti personaggi con i quali si erano vissute tante straordinarie avventure, a creature che si era imparato ad amare e ammirare, per le quali si era temuto e sperato e senza le quali d’improvviso la vita pareva così vuota e priva di interesse; chi non conosce tutto ques

Buonanotte del 24 novembre 2018

Nessuno è separato da nessuno. Nessuno lotta per sé stesso. Tutto è uno. L'angoscia e il dolore, il piacere e la morte non sono nient'altro che un processo per esistere. La lotta rivoluzionaria in questo processo è una porta aperta all'intelligenza. — Frida Kahlo, Diario

Steven Heffer

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Unititled abstract 2104

Andonis Fostieris

La poesia non si fa con le idee Spirito significa soffio. Ma non aver premura. Una cosa è l’instabile Soffio nasale di un’aura, e un’altra il turbinio Di una vecchia tramontana. Come puoi tu Con un pensiero elementare espugnare Una poesia? Ricordi: Prima deve concepire la mente E poi sentire ardentemente il cuore. Chiare le direttive. Laconicissime. E quando diciamo prima concepire la mente Non intendiamo certo luoghi comuni. Tutt’intorno Bisturi invisibili sondano le profondità Cervelli di un’età nuova esprimono L’indefinito Con assoluta Indefinitezza. Come che sia Mallarmé l’ha escluso: La poesia non si fa con le idee. (Bella idea. Può diventare poesia? Difficile.) Quindi Ti resta il sentimento. Ti resta il sentimento Di disfatta Per l’eterno trionfo Dei sentimenti. (Traduzione di Nicola Crocetti)

Ruben Monakhov

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Nocturne with Boughs, 2018

Scritti corsari

Noi siamo un paese senza memoria. Il che equivale a dire senza storia. L’Italia rimuove il suo passato prossimo, lo perde nell’oblio dell’etere televisivo, ne tiene solo i ricordi, i frammenti che potrebbero farle comodo per le sue contorsioni, per le sue conversioni. Ma l’Italia è un paese circolare, gattopardesco, in cui tutto cambia per restare com’è. In cui tutto scorre per non passare davvero. Se l’Italia avesse cura della sua storia, della sua memoria, si accorgerebbe che i regimi non nascono dal nulla, sono il portato di veleni antichi, di metastasi invincibili, imparerebbe che questo Paese è speciale nel vivere alla grande, ma con le pezze al culo, che i suoi vizi sono ciclici, si ripetono incarnati da uomini diversi con lo stesso cinismo, la medesima indifferenza per l’etica, con l’identica allergia alla coerenza, a una tensione morale. - Pier Paolo Pasolini

Buonanotte del 22 novembre 2018

Ecco come sappiamo di essere vivi: sbagliando. Forse la cosa migliore sarebbe dimenticare di avere ragione o torto sulla gente e godersi semplicemente la gita. Ma se ci riuscite, beh, siete fortunati. — Philip Roth, Pastorale americana

Zhang Dali

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‘Blue Blue Sky’, 2016

Elogio del kitsch

Disgraziato chi non ha mai conosciuto l’ebbrezza. Infelice chi non ha mai conosciuto la spensieratezza. Miserabile chi non si è mai innamorato di una piccola commessa dalle gambe un po’ storte di un negozio di periferia, una donna banale, ma ai suoi occhi una dea. Il mondo non è così come è, ma come noi lo vediamo. In questo modo non è più ricco, al contrario, è più povero. Manchiamo d’immaginazione per poterlo vedere così com’è. Siamo troppo sciocchi per essere veramente virtuosi. Virtù non significa non commettere peccato. Virtù significa sapere che cos’è il peccato. — Milena Jesenská

Buonanotte del 21 novembre 2018

“In natura non ci sono né ricompense né punizioni: ci sono conseguenze.” R. G. Ingersoll

Ivan Marchuk

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Tenderness. 1984

Possibilità

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Preferisco il cinema. Preferisco i gatti. Preferisco le querce sul fiume Warta. Preferisco Dickens a Dostoevskij. Preferisco me che vuol bene alla gente, a me che ama l'umanità. Preferisco avere sottomano ago e filo. Preferisco il colore verde. Preferisco non affermare che l'intelletto ha la colpa di tutto. Preferisco le eccezioni. Preferisco uscire prima. Preferisco parlare con i medici d'altro. Preferisco le vecchie illustrazioni a tratteggio. Preferisco il ridicolo di scrivere poesie al ridicolo di non scriverne. Preferisco in amore gli anniversari non tondi, da festeggiare ogni giorno. Preferisco i moralisti che non promettono nulla. Preferisco una bontà avveduta a una credulona. Preferisco la terra in borghese. Preferisco i paesi conquistati a quelli conquistatori. Preferisco avere delle riserve. Preferisco l'inferno del caos all'inferno dell'ordine. Preferisco le favole dei Grimm alle prime pagine. Preferisco foglie senza fior

Buonanotte del 20 novembre 2018

Potrebbe sembrare che oggi il suscitare e il trasmettere emozioni si vada trasformando da mezzo efficace per comunicare a obiettivo ultimo dell’atto stesso della comunicazione. È l’engagement, bellezza: il nuovo mito della comunicazione disintermediata. Tutto ciò appare paradossale in un tempo in cui l’informazione di qualità è più accessibile che mai. E poi: siamo certi che sia davvero preferibile, utile e gratificante, sentirsi engaged che essere informati? — A. Testa, Gli italiani non si informano

Steven Heffer

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Newhaven Beach

Io sono verticale

Io sono verticale. Ma preferirei essere orizzontale. Non sono un albero con radici nel suolo succhiante minerali e amore materno così da poter brillare di foglie a ogni marzo, né sono la beltà di un'aiuola ultradipinta che susciti grida di meraviglia, senza sapere che presto dovrò perdere i miei petali. Confronto a me, un albero è immortale e la cima di un fiore, non alta, ma più clamorosa: dell'uno la lunga vita, dell'altra mi manca l'audacia. Stasera, all'infinitesimo lume delle stelle, alberi e fiori hanno sparso i loro freddi profumi. Ci passo in mezzo ma nessuno di loro ne fa caso. A volte io penso che mentre dormo forse assomiglio a loro nel modo piu’ perfetto - con i miei pensieri andati in nebbia. Stare sdraiata è per me piu’ naturale. Allora il cielo ed io siamo in aperto colloquio, e sarò utile il giorno che resto sdraiata per sempre: finalmente gli alberi mi toccheranno, i fiori avranno tempo per me. — Sylvia Plath

Buonanotte del 19 novembre 2018

«Cominciò stranamente. Ma poteva forse esserci un altro inizio? Si dice che tutte le cose sotto il sole cominciano “stranamente” e finiscono “stranamente” e sono strane; una rosa perfetta è “strana”, proprio come una rosa imperfetta, e come la rosa di normalissimo colore e gradevolezza che cresce nel giardino del vicino. Conosco quella prospettiva da cui ogni cosa appare terrificante e misteriosa. Rifletti sull’eternità, considera, se ne sei capace, l’oblio, e tutto diventa un portento. Eppure in assoluta umiltà io dico che certe cose sono più straordinarie di altre e che io sono una di esse». (Philip Roth, The Breast 1972)

Scott Bergey

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Libri

I libri non resuscitano i morti, e non fanno di un idiota un uomo capace di ragionare, né di uno stupido un individuo intelligente: aguzzano lo spirito, lo destano, lo affinano e appagano la sua sete di conoscenza. Quanto a chi vuol sapere tutto, è meglio che la famiglia lo faccia curare, perché un simile desiderio non può che nascere da un turbamento dello spirito. Muto quando gli imponi il silenzio, eloquente quando lo fai parlare. Grazie al libro, puoi apprendere nello spazio di un mese quello che un'eternità non ti consentirebbe di apprendere dalle labbra di un sapiente, e questo senza farti contrarre debiti di sapere. Ti libera dall'imbarazzo, ti solleva dalle necessità di frequentare persone odiose e di avere rapporti con individui stupidi e incapaci di comprendere. Ti obbedisce di giorno come di notte, tanto in viaggio quanto nei periodi in cui sei sedentario. Se cadi in disgrazia, non per questo il libro rinuncia a servirti; se venti contrari soffiano contro di te, non

Buonanotte del 18 novembre 2018

L'unico modo per evitare di essere depressi è non avere abbastanza tempo libero per domandarsi se se si è felici o no. (George Bernard Shaw)

Paul Klee

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Boy with Toys by Paul Klee, 1940

È stata come una guerra

È stata come una guerra. Un paio di generazioni sono andate alla guerra e non sono più tornate. Ne è rimasto qualcuno, qualche sporadico veterano a fare da testimone. Una guerra che abbiamo alimentato via via con le forze migliori che avevamo, che sono state dissipate. Ci sono rimaste le forze più giovani, più inesperte. I bambini. A essi dobbiamo affidare il lavoro dei grandi, il governo. Essi non hanno alcuna esperienza. Siamo come nell’isola famosa [1], con i bambini naufraghi e orfani, che si creano un loro dio, riti e rapporti di forza interni che li fa regredire a livello belluino. Nessuno ci ha detto nulla, noi abbiamo fatto finta di non sapere quello che stava accadendo - quello che ci stavano facendo. È stata come una guerra, che abbiamo perso. — Victor Kusak

Buonanotte del 17 novembre 2018

“È un peccato che le persone che sanno come far funzionare il paese siano troppo occupate a guidare taxi o a tagliare capelli.” George Burns

Ben Nicholson

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Delos, 1954

Beatriz Hernanz Angulo

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Inventa la sera la festa convulsa delle ombre Inventa la sera la festa convulsa delle ombre. Nelle pozze di luce batte i piedi lascivo il tempo. Geometria di sole. La strada, turibolo di rumori, - pelle di granito complice che i tuoi passi flagellano. L’ora è tarda e rigata da chiari anelli di catene. Ti vesti della nudità di tutti gli specchi, senza altro addosso che una festa di chiarori. Senza corde, mi lancio per la scala dei tuoi occhi. Nei miei matura un tumulto di quadrivi.  (da La lealtad del espejo, 1993)

Buonanotte del 16 novembre 2018

In politica l'appello alla volontà popolare ha soltanto valore legale (‘ho diritto a governare perché ho ricevuto più voti’) ma non permette che da questo dato quantitativo si traggano conseguenze teoriche ed etiche (‘ho la maggioranza dei consensi e dunque sono il migliore’). — Umberto Eco

Josef Kunstmann

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The Embrace, 1949

Guida galattica per gli autostoppisti

L’asciugamano, dice, è forse l’oggetto più utile che l’autostoppista galattico possa avere. In parte perché è una cosa pratica: ve lo potete avvolgere intorno perché vi tenga caldo quando vi apprestate ad attraversare i freddi satelliti di Jaglan Beta: potete sdraiarvici sopra quando vi trovate sulle spiagge dalla brillante sabbia di marmo di Santraginus V a inalare gli inebrianti vapori del suo mare; ci potete dormire sotto sul mondo deserto di Kakrafoon, con le sue stelle che splendono rossastre; potete usarlo come vela di una mini–zattera allorché vi accingete a seguire il lento corso del pigro fiume Falena; potete bagnarlo per usarlo in un combattimento corpo a corpo; potete avvolgervelo intorno alla testa per allontanare vapori nocivi o per evitare lo sguardo della Vorace Bestia Bugblatta di Traal (un animale abominevolmente stupido, che pensa che se voi non lo vedete, nemmeno lui possa vedere voi: è matto da legare, ma molto, molto vorace); inoltre potete usare il vostro asciuga

Buonanotte del 15 novembre 2018

Deve ricordare chi è e chi ha scelto di essere, e il significato di quello che sta facendo. Ci sono guerre, sconfitte e vittorie della razza umana che non sono di natura militare e non vengono registrate negli annali della storia. Se ne ricordi al momento di fare la sua scelta. — Da: Stoner di John Edward Williams

Vincent van Gogh

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Vase with Red Poppies, 1886

La Caduta

Ho conosciuto un uomo che ha dato vent'anni della propria vita ad una sventata, le ha sacrificato tutto, amicizie, lavoro, il decoro della propria vita, e una sera ammise di non averla mai amata. Si annoiava, ecco tutto, si annoiava come la maggior parte della gente. Perciò s'era fabbricato con le sue mani una vita di complicazioni e di drammi. Bisogna che accada qualcosa, è questa la spiegazione della maggior parte degli impegni che gli uomini assumono. Bisogna che qualcosa accada, anche la servitù senza amore, anche la guerra, o la morte. E dunque, viva i funerali. — Albert Camus

Buonanotte del 14 novembre 2018

Non esiste strettamente parlando nessuna cosa come una dimostrazione matematica; non possiamo fare altro, in ultima analisi, che indicare; […] le dimostrazioni sono ciò che Littlewood e io chiamiamo ciance, arabeschi retorici disegnati per colpire la psiche, illustrazioni sul tabellone di una conferenza, meccanismi per stimolare l'immaginazione degli eventi. — G. H. Hardy, in Paolo Zellini, Breve storia dell'infinito, Adelphi 1980, pag. 

Giacomo Balla

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La fine e l'inizio

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Dopo ogni guerra c'è chi deve ripulire. In fondo un pò d'ordine da solo non si fa. C'è chi deve spingere le macerie ai bordi delle strade per far passare i carri pieni di cadaveri. C'è chi deve sprofondare nella melma e nella cenere, tra le molle dei divani letto, le schegge di vetro e gli stracci insanguinati. C'è chi deve trascinare una trave per puntellare il muro, c'è chi deve mettere i vetri alla finestra e montare la porta sui cardini. Non è fotogenico e ci vogliono anni. Tutte le telecamere sono già partite per un'altra guerra. Bisogna ricostruire i ponti e anche le stazioni. Le maniche saranno a brandelli a forza di rimboccarle. C'è chi con la scopa in mano ricorda ancora com'era. C'è chi ascolta annuendo con la testa non mozzata. Ma presto lì si aggireranno altri che troveranno il tutto un pò noioso. C'è chi talvolta dissotterrerà da sotto un cespuglio argomenti corrosi dalla ruggine e l

Buonanotte del 13 novembre 2018

A volte è difficile spiegare perché certi uomini, d’un tratto, fanno quello che fanno. Capita che lo facciano perché sanno che, prima o poi, lo faranno comunque, quindi tanto vale farlo subito. Oppure perché si rendono conto che, forse, avrebbero dovuto farlo molto tempo prima. — L'uomo che metteva in ordine il mondo (Fredrik Backman)

Hego Goevert

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Broken Hues

Solo Tu

Solo Tu. Nessuno può salvarti se non tu stesso. Sarai continuamente messo in situazioni praticamente impossibili. Ti metteranno continuamente alla prova con sotterfugi, inganni e sforzi per farti capitolare, arrendere e/o morire silenziosamente dentro. Nessuno può salvarti se non tu stesso e sarà abbastanza facile fallire davvero facilissimo ma non farlo, non farlo, non farlo. Guardali e basta. Ascoltali. Vuoi diventare così? Un essere senza volto, senza cervello, senza cuore? Vuoi provare la morte prima della morte? Nessuno può salvarti se non tu stesso e vale la pena di salvarti. È una guerra non facile da vincere ma se c’è qualcosa che vale la pena vincere è questa. Pensaci su. Pensa al fatto di salvare il tuo io. Il tuo io spirituale. Il tuo io viscerale. Il tuo io magico che canta e il tuo io bellissimo. Salvalo. Non unirti ai morti-di-spirito. Mantieni il tuo io con umorismo e benevolenza e alla fine se necessario scommetti sulla tua vita mentre combatti, fottitene del prezzo. F

Buonanotte del 12 novembre 2018

E quando si vedono le cose future con tanta chiarezza, come già stessero succedendo, allora è segno che non devono succedere mai. Perché son già successe, in un certo senso, nella nostra testa, e non è più consentito di provarle davvero. — Natalia Ginzburg, “Le voci della sera”.

Gunther Gerzso

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La Scrittura delle Pietre

Venne la vita: un’umidità sofisticata, promessa di un destino inestricabile; e ricca di segrete virtù, capace di sfide, di fecondità. Un misterioso vischio precario, una misteriosa muffa di superficie, dove già si agita un fermento. Turbolenta, spasmodica, una linfa, presagio e attesa di un nuovo modo di essere, che segna la rottura con la perpetuità minerale, che osa scambiarla con l’ambiguo privilegio di fremere, di imputridire, di pullulare. Oscure distillazioni preparano i succhi, le salive, i lieviti. Come vapori o rugiade, brevi e pazienti brinate scaturiscono a gran pena e per un istante da una sostanza poc’anzi imperturbabile, farmacie di un’ora, vittime designate dall’intemperie, pronte a sciogliersi o a seccare, lasciando solo un sapore o una lordura. Nascita di ogni carne irrorata da un liquido, come la crema bianca che gonfia la bacca del vischio; come, nella crisalide, l’amalgama intermediario tra la larva e l’insetto, la gelatina indistinta e che sa solo tremolar

Buonanotte del 11 novembre 2018

Un uomo che si vanta di non cambiare mai opinione è uno che si impegna a camminare sempre in linea retta, un cretino che crede all'infallibilità. — Johann Wolfgang von Goethe, Le affinità elettive

Kenta Saitou

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Continuare a parlare

Per milioni di anni, l'umanità ha vissuto come gli animali. Poi è successo qualcosa che ha scatenato il potere della nostra immaginazione. Abbiamo imparato a parlare e abbiamo imparato ad ascoltare. Il linguaggio ha permesso la comunicazione di idee, consentendo agli esseri umani di lavorare insieme per costruire l'impossibile. I più grandi successi del genere umano sono arrivati parlando e i suoi più grandi fallimenti non parlando… Tutto ciò che dobbiamo fare è assicurarci di continuare a parlare. — Stephen Hawking, 8 gennaio 1942 - 14 marzo 2018

Buonanotte del 10 novembre 2018

E quindi invece di abbandonarmi alla disperazione, ho optato per la malinconia attiva, per quel tanto che mi consentiva l'energia, in altre parole ho preferito la malinconia che spera, che aspira e che cerca a quell'altra che, cupa e stagnante, dispera. — Vincent Van Gogh, Lettere a Theo

Albert Julius Olsson

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Albert Julius Olsson (1864-1942) “The White Squall” - 1902-1903 Oil on Canvas - Birmingham Museum and Art Gallery. U.K.

Hans Sahl

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Metroliner Stato crepuscolare di cose in dormiveglia sul treno speciale attraverso la notte. S’aprono e si chiudono impercettibilmente le porte sulle ruote senza far rumore come occhi sulla ninna nanna. Braccia che ti sfiorano mentre passano, compagni in marcia solitaria, vacillanti che t’afferrano, in fuga verso una terra di nessuno, in fuga tra ieri e oggi nel treno speciale attraverso la notte.

Buonanotte del 9 novembre 2018

C'è un modo di entrare in contatto tra esseri umani più percettivo e affidabile della parola, fatto di sguardi, silenzi, gesti e messaggi ancora più sottili; è il modo in cui un essere umano nel suo intimo risponde al richiamo di un altro. — Sándor Márai, Liberazione

Miguel Freitas

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Portugal.

Comunque...

Comunque, anche se non tutto fila liscio e le cose sono già complicate fin dall’inizio, sento il bisogno di dirti una cosa. Devo raccontarti come le pupille mi si dilatano quando vedo una tua parola da qualche parte, persino quando mi ci imbatto nel giornale, o nella pubblicità… Ci sono parole che ti appartengono a tal punto! Impronte della tua anima che in bocca ad altri appaiono solo come strumenti discorsivi o articolazioni linguistiche, nient’altro. Non avevo mai immaginato che conoscere il linguaggio di un estraneo potesse essere eccitante come il primo contatto col suo corpo, il suo profumo, la sua pelle, i capelli e i nei. E’ così anche per te? — David Grossman da “Che tu sia per me il coltello”

Buonanotte del 8 novembre 2018

Che labirinti ha questo mondo. I rami degli alberi, le filigrane delle radici, i reticoli dei cristalli, le strade che suo padre ha ricreato nei modellini. I labirinti nei noduli della conchiglia del murice e nel disegno della corteccia del platano e nelle ossa cave delle aquile. Nessuno più complicato del cervello umano, direbbe Étienne, forse l'oggetto più complicato che esista; un chilogrammo umido all'interno del quale ruotano universi. — Anthony Doerr, Tutta la luce che non vediamo

Peter Wileman

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Halkham Beach Sunset

Bellezza e tristezza

– Perché parli in questo modo? – Perché sì, – disse Keiko, tenendosi una mano sui capelli svolazzanti al vento che entrava dal finestrino aperto della macchina. – Forse perché sono triste. Ti ho visto camminare con un'aria così malinconica venendo fuori dall'aereo e l'hai conservata fino alla sala d'attesa. Dimmi perché avevi quell'aria. Ero lì che ti aspettavo. Ma io non esistevo per te, vero? Non era affatto così. Taichiro aveva camminato pensando a Keiko. Ma come poteva dirglielo? – Sono cose di questo genere che mi rendono triste. Perché sono egocentrica. Cosa posso fare per convincerti che esisto in questo mondo? – Ne sono convintissimo e sempre, – disse Taichiro con voce ferma. – Anche adesso… – Anche adesso cosa? – replicò Keiko. – Anche adesso… Già. Mi sembra di sognare a star sola con te. Perché mi sembra di sognare, non dirò più niente. Tocca a te ora parlare. — Kawabata Yasunari, Bellezza e tristezza (Einaudi, traduzione di Atsuko Suga)

Buonanotte del 7 novembre 2018

Non ti arrendere mai, neanche quando la fatica si fa sentire, neanche quando il tuo piede inciampa, neanche quando i tuoi occhi bruciano, neanche quando i tuoi sforzi sono ignorati, neanche quando la delusione ti avvilisce, neanche quando l'errore ti scoraggia, neanche quando il tradimento ti ferisce, neanche quando il successo ti abbandona, neanche quando l'ingratitudine ti sgomenta, neanche quando l'incomprensione ti circonda, neanche quando la noia ti atterra, neanche quando tutto ha l'aria del niente, neanche quando il peso del peccato ti schiaccia… Invoca il tuo Dio, stringi i pugni, sorridi… e ricomincia! San Leone I Magno

Joan Miró

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Maravillias Suite

Contributo alla statistica

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Su cento persone: che ne sanno sempre più degli altri - cinquantadue; insicuri a ogni passo - quasi tutti gli altri, pronti ad aiutare, purchè la cosa non duri molto - ben quarantanove; buoni sempre, perchè non sanno fare altrimenti - quattro, bè, forse cinque; propensi ad ammirare senza invidia - diciotto; viventi con la continua paura di qualcuno o qualcosa - settantasette; dotati per la felicità - al massimo poco più di venti; innocui singolarmente, che imbarbariscono nella folla - di sicuro più della metà; crudeli, se costretti dalle circostanze - è meglio non saperlo neppure approssimativamente; quelli col senno di poi - non molti di più di quelli col senno di prima; che dalla vita prendono solo cose - quaranta, anche se vorrei sbagliarmi; ripiegati, dolenti e senza torcia nel buio - ottantatre prima o poi, degni di compassione - novantanove; mortali - cento su cento. Numero al momento invariato. Wisława Szymborska

Buonanotte del 6 novembre 2018

Chi è abile nel combattimento non si arrabbia, chi è capace di vincere non si spaventa. Così il saggio vince prima del combattimento, mentre l’ignorante combatte per vincere. — Morihei Ueshiba, 1883-1969.

Sean Scully

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Wall of Light Desert Day, 2003

La tempesta

Ecco l'incantesimo si dissolve e simili al mattino che avanza furtivo nella notte notte sciogliendo l'oscurità, i loro sensi, che risalgono cominciano a scacciare i fumi dell'incoscienza che ammantano la più limpida ragione. — William Shakespeare

Buonanotte del 5 novembre 2018

Dunque, amico, non mi dar del matto se quando vado per i monti parlo ad alta voce ai fiori ed alle farfalle: credi tu di essere meno matto quando parli con gli uomini nella speranza che quelli ti rispondano? — Piero Calamandrei

Helen Frankenthaler

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Air Frame - From New York Ten Portfolio , 1965

I Siciliani

Io sono diventato profondamente catanese, i miei figli sono nati e cresciuti a Catania, qui ho i miei pochissimi amici ed i molti nemici, in questa città ho patito tutti i miei dolori di uomo, le ansie, i dubbi, ed anche goduto la mia parte di felicità umana. Io amo questa città con un rapporto sentimentale preciso: quello che può avere un uomo che si è innamorato perdutamente di una puttana, e non può farci niente, è volgare, sporca, traditrice, si concede per denaro a chicchessia, è oscena, menzognera, volgare, prepotente, e però è anche ridente, allegra, violenta, conosce tutti i trucchi e i vizi dell'amore e glieli fa assaporare, poi scappa subito via con un altro; egli dovrebbe prenderla mille volte a calci in faccia, sputarle addosso “al diavolo, zoccola!”, ma il solo pensiero di abbandonarla gli riempie l'animo di oscurità. — Giuseppe Fava, "I Siciliani", 1980

Buonanotte del 4 novembre 2018

Rinunciare alle cose è meno difficile di quel che si crede: tutto sta a cominciare. Una volta che sei riuscito a prescindere da qualcosa che credevi essenziale, t'accorgi che puoi fare a meno anche di qualcos'altro, poi ancora di molte altre cose. — Italo Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore

Sam Francis

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Cassandra

Faccio la prova del dolore. Come il medico punge un arto per verificare se è insensibile, così io pungo la memoria. Prima che moriamo, può darsi che muoia il dolore. Se così fosse, questo sarebbe da raccontare, ma a chi? Qui nessuno, se non quelli che moriranno con me, parla la mia lingua. Faccio la prova del dolore e penso agli addii, ciascuno fu diverso. Alla fine ci riconoscevamo dalla coscienza che si trattava di un addio. Talora alzavamo solo lievemente la mano. Talora ci abbracciavamo. Noi, Enea ed io, non ci siamo più toccati. Per un tempo infinito, mi sembra, fermò sopra di me quegli occhi, nel cui dolore non riuscii a discendere. Christa Wolf

Sol LeWitt

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Squiggly Colored Lines I, 1996

Buonanotte del 2 novembre 2018

La capacità di stare soli è la capacità di amare. Potrebbe sembrarti paradossale, ma non lo è. E’ una verità esistenziale: solo coloro che sono capaci di stare soli sono capaci di amare, di condividere, di arrivare fino all’essenza più intima di una persona: senza possederla e senza diventarne dipendenti, senza ridurla a una cosa e senza dipendere da lei, senza esserne assuefatti. Osho

Irma Cerese

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Abstract Imperfections II

Uno...

Nel vano, ora, un silenzio esterrefatto, grave di tutte le cose insensate e informi, che stanno nell'inerzia mute e impenetrabili allo spirito. Fu un attimo, ma l'eternità. Vi sentii dentro tutto lo sgomento delle necessità cieche, delle cose che non si possono mutare: la prigione del tempo; il nascere ora, e non prima e non poi; il nome e il corpo che ci è dato; la catena delle cause; il seme gettato da quell'uomo: mio padre senza volerlo; il mio venire al mondo, da quel seme; involontario frutto di quell'uomo; legato a quel ramo; espresso da quelle radici. — Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila (Parte III, III)

Buonanotte del 1 novembre 2018

"L'errore ortografico, se ben considerato, può dar luogo a ogni sorta di storie comiche ed istruttive, non prive di risvolto ideologico. "Itaglia" con la g non è solo una licenza scolastica. C'è davvero gente che grida, anzi, scandisce: "I-ta-glia", "I-ta-glia", con una brutta g in più, cioè con un eccesso nazionalistico è un tantino fascistico dentro. L'Italia non ha bisogno di una g in più, ma di gente onesta e pulita. E semmai di intelligenti rivoluzionari". (Gianni Rodari)

Wassily Kandinsky

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Thirteen rectangles, 1930

Lo spazio bianco

Non sono buona ad aspettare. Aspettare senza sapere è stata la più grande incapacità della mia vita. Nell'attesa ho avuto lo spazio per costruire enormi impalcature di significato, e dieci minuti dopo farle crollare, per mia stessa mano. Poi riprendere da un punto qualunque, correggere il tiro di qualche centimetro per rendere la costruzione immaginata più solida. Vederla crollare di nuovo. Ho speso svariati fine settimana della mia vita in quest'opera, e pur riconoscendola, non ho mai saputo distrarmi. Ho sentito la tragedia dell'attesa arrivare da lontano, da una telefonata, da un viaggio, da una mail, da una notte di sesso, da un ospedale. Ho scelto dal mio arsenale di dischi la musica che incalzasse l'angoscia, quella per stemperarla, poi più che piangere: per sfinimento, mi addormentavo. Nell'attesa ho sempre fatto sogni chiari, di epoche che non ho dovuto conoscere né attraversare, il sogno è stato il tempo speso meglio, e una volta sveglia il dolore era decu

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