È stata come una guerra

È stata come una guerra. Un paio di generazioni sono andate alla guerra e non sono più tornate. Ne è rimasto qualcuno, qualche sporadico veterano a fare da testimone. Una guerra che abbiamo alimentato via via con le forze migliori che avevamo, che sono state dissipate.
Ci sono rimaste le forze più giovani, più inesperte. I bambini. A essi dobbiamo affidare il lavoro dei grandi, il governo. Essi non hanno alcuna esperienza. Siamo come nell’isola famosa [1], con i bambini naufraghi e orfani, che si creano un loro dio, riti e rapporti di forza interni che li fa regredire a livello belluino.

Nessuno ci ha detto nulla, noi abbiamo fatto finta di non sapere quello che stava accadendo - quello che ci stavano facendo. È stata come una guerra, che abbiamo perso.

— Victor Kusak

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