Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2020

Buonanotte del 31 luglio 2020

Non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso. (P. Coelho)

Costumi

Adoravo il Carnevale, per me era splendido, mamma lavorava nel cinema, per cui avevo sempre dei bellissimi costumi: il mio cappello da principe azzurro aveva una vera piuma di struzzo. Però poi mi chiedevo perché arrivasse un giorno in cui quel vestito si dovesse riporre. Avrei voluto andare a scuola con il cappello da principe azzurro anche durante l'anno, in fondo non c'è un divieto. Abbiamo tutti il diritto di essere quello che vogliamo essere, di poter rappresentare chi siamo. Non è banale rappresentarsi, è qualcosa che comunica all'esterno chi sei. Essere strani è stupendo. Se da grande, attraverso le mie campagne pubblicitarie, ho aiutato qualcuno di una scuola di periferia a sentirsi a suo agio e mettersi il cappello da principe azzurro tutto l'anno, sono felice. — Alessandro Michele

Buonanotte del 30 luglio 2020

Non c’è trappola più mortale di quella che ci prepariamo da soli. Raymond Chandler

Gentilezza e compassione

Il vero amore contiene l’elemento della gentilezza amorevole, che è la capacità di offrire felicità. Per rendere felice una persona bisogna esserci. Si dovrebbe imparare a guardarla, a parlarle. Rendere un’altra persona felice è un’arte che si impara. Il secondo elemento che compone il vero amore è la compassione, la capacità di togliere il dolore, di trasformarlo nella persona che amiamo. Anche in questo caso bisogna praticare il guardare in profondità per riuscire a vedere che tipo di sofferenza ha in sè quella persona. Spesso avviene che l’altra persona, compresa e sostenuta, sarà in grado di affrontare più facilmente le difficoltà della sua vita, perchè sentirà che siete dalla sua parte. Il terzo elemento è la gioia. Il vero amore vi deve portare gioia e felicità, non sofferenza giorno dopo giorno. Il quarto e ultimo elemento è la libertà. Se amando sentite di perdere la vostra libertà, di non avere più spazio per muovervi, quello non è vero amore. (Thich Nhat Hanh)

Buonanotte del 29 luglio 2020

Il miglior riconoscimento per la fatica fatta non è ciò che se ne ricava, ma ciò che si diventa grazie ad essa. (J. Ruskin)

Carlo Levi - Cristo si è fermato a Eboli

Sono passati molti anni, pieni di guerra, e di quello che si usa chiamare la Storia. Spinto qua e là alla ventura, non ho potuto finora mantenere la promessa fatta, lasciandoli, ai miei contadini, di tornare fra loro, e non so davvero se e quando potrò mai mantenerla. Ma, chiuso in una stanza, e in un mondo chiuso, mi è grato riandare con la memoria a quell'altro mondo, serrato nel dolore e negli usi, negato alla Storia e allo Stato, eternamente paziente; a quella mia terra senza conforto e dolcezza, dove il contadino vive, nella miseria e nella lontananza, la sua immobile civiltà, su un suolo arido, nella presenza della morte. ‐ Noi non siamo cristiani, ‐ essi dicono, ‐  Cristo si è fermato a Eboli ‐. Cristiano vuol dire, nel loro linguaggio, uomo: e la frase proverbiale che ho sentito tante volte ripetere, nelle loro bocche non è forse nulla piú che l'espressione di uno sconsolato complesso di inferiorità. Noi non siamo cristiani, non siamo uomini, non siamo considerati come

Buonanotte del 28 luglio 2020

Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il cibo. — Ippocrate

Danilo Dolci

LA VITA E LE LOTTE DI DANILO DOLCI, ATTIVISTA ED EDUCATORE NONVIOLENTO SICILIANO DI ADOZIONE L’educazione, la cultura, la creazione di un nuovo contesto sociale a partire dalle persone, questo era il fondamento del lavoro di Danilo Dolci; perché nessun cambiamento può essere realizzato senza il coinvolgimento e la partecipazione degli interessati. Tutto, ovviamente, tenendo fede a una linea di intransigente nonviolenza. Era nato in provincia di Trieste, ma è diventato Danilo Dolci molto più a sud, in Sicilia, dove era andato per un viaggio, senza più tornare indietro. La crisi del lavoro e dell’educazione, negli anni ’50, è devastante nell’isola, e il pensiero di Danilo è semplice quanto rivoluzionario, vuole creare un fronte civile per una resistenza sociale, culturale, senza mettere mano alle armi. E così il 2 febbraio 1956 centinaia di disoccupati si radunano e danno vita ad uno di quegli scioperi al contrario che si sarebbero ripetuti ancora nel meridione d’Italia in quegli

Buonanotte del 27 luglio 2020

Se la musica raggiunge il massimo livello di accordo fisico e psichico essa riflette tutte le nostre emozioni interiori. Edgar Froese

Insurrezione

L'insurrezione vittoriosa è il fatto più efficace per l'emancipazione popolare, poiché il popolo, scosso il giogo, diventa libero di darsi quelle istituzioni che egli crede migliori, e la distanza che passa tra la legge, sempre in ritardo, ed il grado di civiltà a cui è arrivata la massa della popolazione, è varcata d'un salto. L'insurrezione determina la rivoluzione, cioè il rapido attuarsi delle forze latenti accumulate durante la precedente evoluzione. Tutto sta in ciò che il popolo è capace di volere. Nelle insurrezioni passate il popolo, inconscio delle ragioni vere dei suoi mali, ha voluto sempre molto poco, e molto poco ha conseguito. Che cosa vorrà nella prossima insurrezione? Ciò dipende in parte dalla nostra propaganda e dall'energia che noi sapremo spiegare. Noi dovremo spingere il popolo ad espropriare i proprietari e mettere in comune la roba, ed organizzare la vita sociale da sé stesso, mediante associazioni liberamente

Buonanotte del 26 luglio 2020

Ho imparato a essere felice là dove sono, ho imparato che ogni momento di ogni singolo giorno racchiude tutta la gioia, tutta la pace, tutti i fili di quella trama che chiamiamo vita. Il significato è riposto in ogni istante. Non c’è altro modo per trovarlo. Percepiamo solo e soltanto ciò che permettiamo a noi stessi di percepire, tutti i giorni, un istante dopo l’altro. — Hermann Hesse

Lettera di Einstein a Freud

Ci troviamo subito di fronte a un’altra domanda: com’è possibile che la minoranza ora menzionata riesca ad asservire alle proprie cupidigie la massa del popolo, che da una guerra ha solo da soffrire e da perdere? (Parlando della maggioranza non escludo i soldati, di ogni grado, che hanno scelto la guerra come loro professione convinti di giovare alla difesa dei più alti interessi della loro stirpe e che l’attacco è spesso il miglior metodo di difesa.) Una risposta ovvia a questa domanda sarebbe che la minoranza di quelli che di volta in volta sono al potere ha in mano prima di tutto la scuola e la stampa, e perlopiù anche le organizzazioni religiose. Ciò le consente di organizzare e sviare i sentimenti delle masse rendendoli strumenti della propria politica. Pure, questa risposta non dà neanch’essa una soluzione completa e fa sorgere una ulteriore domanda: com’è possibile che la massa si lasci infiammare con i mezzi suddetti fino al furore e all’olocausto di sé? Una sola risposta si i

Buonanotte del 25 luglio 2020

E poi trovi la frase di un libro, di una poesia, di una canzone che sembra parlare esattamente di te. E allora non importa quanto distante sia la persona che l’ha scritta, perché in qualunque luogo viva, è come se un piccolo tratto di vita l’avesse con te. — S. Santorelli

Marina Ivanovna Cvetaeva

Ai miei versi scritti così presto Ai miei versi scritti così presto che nemmeno sapevo d'esser poeta, scaturiti come zampilli di fontana, come scintille dai razzi. Irrompenti come piccoli démoni in un sacrario di sogno e d'incenso, ai miei versi di di giovinezza e di morte, versi che nessuno ha mai letto! Sparsi fra la polvere dei magazzini, dove nessuno li prese o li prenderà, i miei versi, come i vini pregiati, avranno la loro ora.

Buonanotte del 24 luglio 2020

Le persone che contano sono quelle che restano. Sempre.

Totem

Quando De Andrè diceva che "un uomo solo non mi ha mai fatto paura, mentre l'uomo organizzato sì" si riferiva al fatto che l'organizzazione nefasta e gerarchica dello stato impone alle masse - via propaganda continua, soprattutto scolastica - una sorta di devozione nei confronti della stessa organizzazione e delle autorità che la progettano, per cui le singole vite possono anche essere sacrificate in nome e per conto di questa religione chiamata stato. Le guerre, le violenze, le ingiustizie, le discriminazioni che nascono dalle divisioni imposte all'interno dell'organizzazione statale sono i tragici effetti di questa religione che ha necessità di dividere e soggiogare delle vite, fino ad ammazzarle, in cambio di perpetuazione e rafforzamento del sistema: un sistema di allevamento di carne produttiva per i soliti pochi che va avanti da 5000 anni. In tutto questo, i devoti dello stato, gli sfruttati, i macellabili, non si ravvedono o non vogliono affatto ravved

Lezioni di letteratura

È lui – il buon lettore, l’eccellente lettore – che ha salvato più e più volte l’artista dalla distruzione per mano degli imperatori, dei dittatori, dei preti, dei puritani, dei filistei, dei politici, dei poliziotti, dei direttori delle poste e dei pedanti. Mi si permetta di definire questo ammirevole lettore. Non appartiene a una nazione o a una classe specifica. Non c’è direttore di coscienza o club del libro che possa gestire la sua anima. Il suo modo d’accostarsi a un’opera di narrativa non è determinato da quelle emozioni giovanili che portano il lettore mediocre a identificarsi con questo o quel personaggio e a “saltare le descrizioni”. Il buon lettore, il lettore ammirevole, non s’identifica con il ragazzo o la ragazza del libro, ma con il cervello che quel libro ha pensato e composto. Non cerca in un romanzo russo informazioni sulla Russia, perché sa che la Russia di Tolstoj o di Čechov non è la Russia della storia ma un mondo specifico immaginato e creato da un genio individ

Buonanotte del 23 luglio 2020

Non esiste la persona giusta, esiste solo la persona che scegli. E la persona che scegli è sempre unica.

Plastica

IL SESTO CONTINENTE: LA SCOPERTA DELLA GIGANTESCA ISOLA DI PLASTICA SIMBOLO DELL'INQUINAMENTO DEGLI OCEANI OPERATO DALL’UOMO. Ancora oggi è difficile stabilire con certezza quanto sia grande la prima isola di plastica mai avvistata. Alcuni dicono che si possa paragonare alla penisola iberica, altri addirittura al Canada. Certo è che quando Charles J. Moore l’avvistò, nel lontano 1997, rimase al tempo stesso inorridito e stupefatto. Così raccontò la sua esperienza anni dopo: "Mentre guardavo dal ponte sulla superficie di quello che doveva essere stato un oceano incontaminato sono stato sopraffatto, per quanto l'occhio ha potuto vedere, dalla vista della plastica. Sembrava incredibile ma non trovavo una parte di mare trasparente. Nella settimana che ho impiegato per attraversare la zona, a prescindere dalle ore del giorno, i detriti di plastica galleggiavano ovunque: bottiglie, tappi di bottiglia, involucri, frammenti." Moore, rampollo di una ricchissima fa

Buonanotte del 22 luglio 2020

Quello di cui abbiamo bisogno, quello di cui veramente abbiamo bisogno, non è la speranza, ma la certezza che la vita possa sorprenderci prima o poi, ancora una volta.

Jack London - Zanna Bianca

Cupe foreste di abeti rossi s'affacciavano arcigne sulle due rive del fiume gelato. Un vento recente aveva strappato dai rami il bianco mantello di ghiaccio e nella luce dell'imbrunire gli alberi parevano appoggiarsi l'uno all'altro, neri e minacciosi. Un vasto silenzio avvolgeva il paesaggio. E il paesaggio stesso era desolato, senza vita, immobile, così solitario e freddo che neppure si poteva dire vi regnasse un senso di tristezza. Vi aleggiava un cenno di risata, ma una risata più terribile di ogni tristezza: una risata senza gioia come il sorriso della sfinge, una risata fredda come il gelo e percorsa dalla caparbia ferocia dell'infallibilità. Era l'imperiosa e incomunicabile saggezza dell'eternità, che sbeffeggia la futilità della vita e l'affanno per vivere. Cit. da Zanna Bianca ‐ Incipit

Buonanotte del 21 luglio 2020

La matematica funziona sulla carta, non sulla vita, non funziona quando capisci che tutti i tuoi calcoli erano sbagliati, che i teoremi non portano a niente, che i risultati sono dettati dal caso e non dalle regole. La matematica non funziona, la metà di due non è uno. Nella vita la metà di due, la metà di noi due, è niente. — La Solitudine Dei Numeri Primi - Paolo Giordano

Magistra vitae

Ecco, gli italiani non hanno il senso della Storia, ma della Storiella. Facendo un certo sforzo riescono a prendere in considerazione la microstoria, ma da queste visioni parziali e minute non riescono a ricostruire la grande visione generale. ...L'unica storia che l'italiano conosce veramente e a fondo, è quella del gioco del calcio. Non solo sa a memoria nomi, soprannomi, vizi, difetti, gol segnati, mogli e amanti di ogni giocatore che della sua squadra ha fatto parte dalle origini ai giorni nostri, ma anche di quelli delle squadre rivali. Per la Storia invece è un'altra storia. Perché la Storia comporta l'uso critico della memoria e gli italiani essenzialmente tendono ad essere smemorati o ad avere la memoria corta. Se la Storia è veramente 'magistra vitae', gli italiani non hanno mai frequentato quella scuola. Andrea Camilleri da "Limes" anno 2009

Buonanotte del 20 luglio 2020

Siamo la somma di tutti libri letti, tutte le canzoni ascoltate, tutti i film visti, tutte le persone incontrate. Infinite vite racchiuse in un singolo istante corporeo.

Pregi e tradimenti

I libri sono firmati parola per parola. I loro pregi e tradimenti sono visibili, la loro libertà o corruzione o inutilità apparirà chiaramente, sulla pagina sterminata dei secoli. Alcuni dureranno, altri scompariranno. Ogni segno su di loro è nobile ruga di tormentata e ripetuta lettura, logorio del breve vento da una pagina all'altra, sbiadire di copertine tra amori e rifiuti, sottolineature, polvere di abbandono. Mentre inalterabili, mai scelti né respinti, ma veramente nostri, i dominanti schemi ci circondano di felicità non abitata, colpiscono ipocritamente, con falsa neutralità e velenosa indifferenza, creano parodie di sentimenti che evaporano nello spazio di una sigla. Hanno soldi, potenza, ma meno idee di una singola pagina. Scrivere nasce dal leggere e al leggere è grato. Scrivere è una delle poche cose rimaste uniche e nostre, dalla firma al romanzo, dal primo tema al testamento. — Stefano Benni, Achille Piè Veloce

Buonanotte del 19 luglio 2020

Sono strane, le persone sensibili: le fai contente con poco, e le rendi tristi con nulla.

L'Amicizia

“Per conseguenza, le specie dell’amicizia sono tre, di numero uguale agli oggetti degni di essere amati: per ciascuna classe di essi, infatti, c’è una reciproca palese affezione, e quelli che si amano reciprocamente vogliono l’uno il bene dell’altro, bene specificato dal motivo per cui si amano. Orbene, quelli che si amano reciprocamente a causa dell’utilità, non si amano per se stessi, ma in quanto ne deriva loro, reciprocamente, un qualche bene. Parimenti nel caso in cui si amino a causa del piacere: infatti, essi non amano gli uomini spiritosi per il fatto che posseggono quella determinata qualità, ma perché a loro risultano piacevoli. Dunque, coloro che amano a causa dell’utile, amano a causa di ciò che è bene per loro, e quelli che amano per il piacere lo fanno per ciò che è piacevole per loro, e non in quanto l’amato è quello che è, ma in quanto è utile o piacevole. Per conseguenza, queste amicizie sono accidentali: infatti, non è in quanto è quello che è che l’amato è amato, ma

Buonanotte del 18 luglio 2020

È davvero meravigliosa la lotta che l’umanità combatte da tempo immemorabile; lotta incessante, con cui essa tenta di strappare e lacerare tutti i vincoli che la libidine di dominio di un solo, di una classe, o anche di un intero popolo, tentano di imporle. È questa una epopea che ha avuto innumerevoli eroi ed è stata scritta dagli storici di tutto il mondo. L’uomo, che ad un certo tempo si sente forte, con la coscienza della propria responsabilità e del proprio valore, non vuole che alcun altro gli imponga la sua volontà e pretenda di controllare le sue azioni e il suo pensiero. Antonio Gramsci

Vittorio Bodini

Conosco appena le mani Conosco appena le mani, le scarpe che metto ai piedi. Conosco il giorno e la notte e i terrori del vento. Ma gli anni? Dove son gli anni, e tutti i libri che ho letto? I volti amati si sfrondano delle loro vicende, non restano che i nomi. Tutto nella memoria cade a pezzi, sprofonda senza rumore nelle botole dei morti. Ah, dove sono le acute presenze del passato, le sue calde forme, la cera su cui incidevano i miei sentimenti? Dove si nasconde il senso delle cose che ho vissuto, e i brividi lucenti e i cieli dell'avventura?

Buonanotte del 17 luglio 2020

La musica è ciò che, anche quando le persone sono le più felici del mondo, riesce a strapparci una lacrima. E’ ciò che, anche quando le persone sono le più tristi del mondo, riesce a farci sorridere. La musica è spensieratezza, ricordo, speranza, amore, odio, indifferenza, pazzia. La musica è la forma più pura della libertà. — L. Longo

Una buona notizia

Leggere è riconoscere se stessi, ho letto da qualche parte. Ma forse, più propriamente, leggere è riconoscere gli altri (e pertanto stupirsi dell’altro, imbarazzarsi dell’altro, essere fieri e vergognarsi dell’altro, non comprendere l’altro) ma negli altri incontrare, in qualche obliqua maniera imprevista, se stessi. Può darsi che sia così, è probabile che sia anche così. In ogni caso la lettura deve senza dubbio avere qualcosa a che fare con gli incontri e con gli altri: e senza dubbio deve essere questa una delle ragioni per il cui il web e i giornali pullulano, in questi giorni di quarantena e isolamento, di consigli di lettura, di elenchi di libri da leggere (ne trovate uno interessante qui), di motivi per andare in libreria: tanto da farle pure aprire, le librerie, e anche questo, mi dico io, sarà sempre il sintomo della stessa forma di ansia, l’indizio sghembo di uno spavento che non sappiamo confessarci. Ma contemporaneamente, ed è questa la confessione del mio post di

Buonanotte del 16 luglio 2020

Ci sono giornate che sono filosofie, che ci suggeriscono interpretazioni della vita, che sono appunti a margine, pieni di altra critica, nel libro del nostro destino universale. Questa è una di quelle giornate. — Fernando Pessoa - Il libro dell’inquietudine

Bromberg

LA FABBRICA DELLA MORTE: LA STORIA DELL'IMPIANTO CHIMICO NAZISTA DI BYDGOSZCZ, DOVE LAVORARONO DECINE DI MIGLIAIA DI DEPORTATI DURANTE LA GUERRA. SOLO SETTEMILA SOPRAVVISSERO Bydgoszcz, Cuiava-Pomerania. Più volte in passato città prussiana col nome tedesco di Bromberg, il grosso centro dell'odierna Polonia settentrionale è noto alle cronache ed alla storiografia soprattto per l'eccidio della "Domenica di sangue" del 3 settembre 1939, forse il primo dei crimini di guerra firmati Wehrmacht e che vide la fucilazione per rappresaglia di oltre 1000 civili polacchi (tra cui moltissimi boy-scout di età compresa tra i 12 e i 16 anni). Bydgoszcz è tutt'ora, e soprattutto è stata, una città a spiccata vocazione industriale: sotto la Repubblica Popolare erano centinaia gli impianti chimici attivi in zona, in continuità con l'industria tedesca già insistente nell’area urbana al momento della ricostituzione della sovranità nazionale polacca. Non sembra dunque

Buonanotte del 15 luglio 2020

Occorre saper sdrammatizzare ogni cosa e sopportarla con animo indulgente: è più degno di un uomo ridere della vita che piangerne. — Seneca

Mark Twain - Le avventure di Tom Sawyer

"Tom!" Nessuna risposta. "Tom!" Ancora silenzio. "Vorrei proprio sap ere che cosa sta combinando quel ragazzo. Ehi Tom!" La vecchia signora abbassò gli occhiali e lanciò un occhiata alla stanza al di sopra delle lenti, poi li sistemò di nuovo sul naso e guardò dal di sotto. Accadeva assai di rado che ci guardasse attraverso quando l'oggetto della sua attenzione era una cosa da poco come un ragazzino, perché quegli occhiali erano i suoi migliori, roba di cui sentirsi orgogliosi, ed erano stati fatti per bellezza, non per utilità; tanto che un paio di coperchi da stufa avrebbero prodotto lo stesso effetto. Per un momento assunse un'aria perplessa, poi disse, non minacciosamente, ma con un tono abbastanza alto da farsi sentire anche dai mobili: "Beh, se riesco a metterti le mani addosso..." Cit. da Le avventure di Tom Sawyer ‐ Incipit

Buonanotte del 14 luglio 2020

Si hortum in bibliotheca habes, nihil deerit. (Se accanto alla biblioteca hai un giardino, allora non ti manca nulla.) — Cicerone

Il pollaio

Una volta le galline trovarono la volpe in mezzo al sentiero. Aveva gli occhi chiusi, la coda non si muoveva. - È morta, è morta - gridarono le galline. - Facciamole il funerale. Difatti suonarono le campane a morto, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in fondo al prato. Fu un bellissimo funerale e i pulcini portavano i fiori. Quando arrivarono vicino alla buca la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò tutte le galline. La notizia volò di pollaio in pollaio. Ne parlò perfino la radio, ma la volpe non se ne preoccupò. Lasciò passare un po’ di tempo, cambiò paese, si sdraiò in mezzo al sentiero e chiuse gli occhi. Vennero le galline di quel paese e subito gridarono anche loro: - È morta, è morta! Facciamole il funerale. Suonarono le campane, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in mezzo al granoturco. Fu un bellissimo funerale e i pulcini cantavano che si sentivano in Francia. Quando furono vicini alla buca, la volpe saltò fuori dalla cassa e

Buonanotte del 13 luglio 2020

Il segreto della vita è ridere. Ridi di te e dei tuoi guai, ridi di tutte le tue sfighe, ridi quando inciampi davanti a 40 persone, ridi guardando quel brufolo allo specchio, ridi solo perchè non ce la fai più a piangere. Ridi, ti salverà la vita.

Eroi Pelosi

Sebbene a me non piaccia proprio la metafora bellica per la situazione di pandemia che stiamo vivendo, io stesso ho più volte omaggiato l’eroismo e l’abnegazione che molteplici donne e uomini (siano essi medici o operatori sanitari, oppure trasportatori o addetti alle vendite e operatori del commercio, fino ai volontari, a chi consegna a domicilio) mostrano ogni giorno attraverso delle storie prese dal mito antico riguardanti condottieri, valorosi guerrieri e atleti favolosi. Se vi chiedete perchè abbia scelto proprio il mito classico (greco e latino), la spiegazione ve la do attraverso un aforisma: Anche se non si volesse credere alla verità che nascondono, è impossibile non credere alla loro incomparabile potenza simbolica. Nonostante la loro consunzione moderna, i miti restano, al pari della metafisica, un ponte gettato verso la trascendenza. Ernst Jünger, in risposta alla domanda “lei crede nei miti?”. La storia di oggi riguarda un personaggio storico, Aristomene di Mess

Buonanotte del 12 luglio 2020

Gli «esclusi», chi è sostanzialmente non legge i giornali, non compra libri, non va al cinema, né a teatro, né al museo, né a un concerto, sono passati dal 35% al 43%. In altre parole, quasi un giovane italiano su due non ha consumi culturali di alcun tipo. — Le piazze del sapere, Hariel A. Agnoli

Guerra del Vietnam

I MILLE VETERANI DEL VIETNAM CHE, IL 23 APRILE DEL 1971, LANCIARONO MEDAGLIE, ELMETTI E MONETINE SULLE SCALE DEL CAMPIDOGLIO PER DIRE BASTA ALLA GUERRA Era il 1971, e l’esercito degli Stati Uniti era impegnato nella sua doppia guerra del Vietnam: nel sud dell’Asia combatteva con elicotteri, fucili e napalm, mentre all’interno dei confini si vedeva fronteggiato da schiere di manifestanti che con quella guerra non erano d’accordo. Le manifestazioni contro la guerra del Vietnam avevano molte anime: c’era chi la guerra l’aveva sempre rifiutata, chi era pacifista da sempre, chi aveva disertato la chiamata dello stato; e poi c’era chi quella guerra non la voleva perché l’aveva vista con i suoi occhi, e se qualcosa di buono c’è nel vivere una guerra, è che fa nascere nel cuore il desiderio della pace. Nell’aprile del 1971, l’esercito degli ex soldati intraprese una delle sue battaglie contro il governo che continuava a mandare ragazzi come loro ad uccidere e a morire dall’altra parte

Buonanotte del 11 luglio 2020

C’era talmente tanta roba nella mia testa, che il mondo fuori lo sentivo appena, passava come un’ombra, la vita era tutta nei miei pensieri. — Alessandro Baricco

Eugenio Montale

Ex voto Accade che le affinità d’anima non giungano ai gesti e alle parole ma rimangano effuse come un magnetismo. È raro ma accade. Può darsi che sia vera soltanto la lontananza, vero l’oblio, vera la foglia secca più del fresco germoglio. Tanto e altro può darsi o dirsi. Comprendo la tua caparbia volontà di essere sempre assente perché solo così si manifesta la tua magia. Innumeri le astuzie che intendo. Insisto nel ricercarti nel fuscello e mai nell’albero spiegato, mai nel pieno, sempre nel vuoto: in quello che anche al trapano resiste. Era o non era la volontà dei numi che presidiano il tuo lontano focolare, strani multiformi multanimi animali domestici; fors’era così come mi pareva o non era. Ignoro se la mia inesistenza appaga il tuo destino, se la tua colma il mio che ne trabocca, se l’innocenza è una colpa oppure si coglie sulla soglia dei tuoi lari. Di me, di te tutto conosco, tutto ignoro.

Buonanotte del 10 luglio 2020

Tutto è per sempre. E’ luogo comune affermare il contrario, ma è una visione superficiale della realtà. E’ la comune percezione, sorda e cieca, delle cose. Se si guarda invece oltre il velo illusorio delle nostre proiezioni, si viene colpiti da una verità strabordante, trafiggente, sorprendente e faticosamente accettabile: tutto è per sempre. — corsiva-mente

Vocazione

La vocazione ha a che fare con il sentirsi chiamati a fare qualcosa, con il senso di destino, con l’intuizione che ci sia un senso nella vita, un compito da svolgere. Nella vocazione sei libero di tradire anche il talento. La vocazione ha a che fare con la strada che ha un cuore, come diceva Castaneda. Ma la strada che ha un cuore non ti porta chissà dove perché tutte le strade portano nello stesso posto, cioè da nessuna parte. Seguire la strada che ha un cuore significa seguire una via in cui sei leggero libero dagli affanni della vita. Una volta ascoltata la tua vocazione serve un progetto. L’azione porta a terra qualcosa che avevi solo immaginato Seguire la strada che ha un cuore ha a che fare con quello che in filosofia si chiama fioritura personale. Andrea Colamedici & Maura Gancitano

Buonanotte del 9 luglio 2020

E poi trovi la frase di un libro, di una poesia, di una canzone che sembra parlare esattamente di te. E allora non importa quanto distante sia la persona che l’ha scritta, perché in qualunque luogo viva, è come se un piccolo tratto di vita l’avesse con te.

Le regole per scrivere bene

Le regole per scrivere bene  1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.  2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.  3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.  4. Esprimiti siccome ti nutri.  5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc. 6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso.  7. Stai attento a non fare... indigestione di puntini di sospensione.  8. Usa meno virgolette possibili: non è “fine”.  9. Non generalizzare mai.  10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton.  11. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu.”  12. I paragoni sono come le frasi fatte.  13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha già capito).  14. Solo gli stronzi usano p

Buonanotte del 8 luglio 2020

La felicità forse è un’altra cosa ma quello che mi è passato sotto gli occhi, questi anni, non lo cambierei con niente. — Stefano Benni

Leonardo Sciascia - Il giorno della civetta

L'autobus stava per partire, rombava sordo con improvvisi raschi e singulti. La piazza era silenziosa nel grigio dell'alba, sfilacce di nebbia ai campanili della Matrice: solo il rombo dell'autobus e la voce del venditore di panelle, panelle calde panelle, implorante e ironica. Il bigliettaio chiuse lo sportello, l'autobus si mosse con un rumore di sfasciume. L'ultima occhiata che il bigliettaio girò sulla piazza, colse l'uomo vestito di scuro che veniva correndo; il bigliettaio disse all'autista "un momento" e aprì lo sportello mentre l'autobus ancora si muoveva. Si sentirono due colpi squarciati: l'uomo vestito di scuro, che stava per saltare sul predellino, restò per un attimo sospeso, come tirato su per i capelli da una mano invisibile; gli cadde la cartella di mano e sulla cartella lentamente si afflosciò. Cit. da Il giorno della civetta ‐ Incipit

Questo è il tempo

Questo è il tempo. Familiare e intimo. La sua rapina ci porta. Il precipitare di secondi, ore, anni, ci lancia verso la vita, poi ci trascina verso il niente… Lo abitiamo come i pesci l’acqua. Il nostro essere è essere nel tempo. La sua nenia ci nutre, ci apre il mondo, ci turba, ci spaventa, ci culla. L’universo dipana il suo divenire trascinato dal tempo, secondo l’ordine del tempo. Pensiamo comunemente il tempo come qualcosa di semplice, fondamentale, che scorre uniforme, incurante di tutto, dal passato verso il futuro, misurato dagli orologi. Nel corso del tempo si succedono in ordine gli avvenimenti dell’universo: passati, presenti, futuri; il passato è fissato, il futuro aperto… Bene, tutto questo si è rivelato falso. Gli aspetti caratteristici del tempo, uno dopo l’altro, sono risultati essere approssimazioni, abbagli dovuti alla prospettiva, come la piattezza della Terra o il girare del Sole. Il crescere del nostro sapere ha portato a un lento sfaldarsi della nozione di tempo.

Buonanotte del 6 luglio 2020

La musica è una legge morale, essa dà un’anima all’universo, le ali al pensiero, uno slancio all’immaginazione, un fascino alla tristezza, un impulso alla gaiezza e la vita a tutte le cose.Essa è l’essenza di tutte le cose, essa è l’essenza dell’ordine ed eleva ciò che è buono, di cui essa è la forma invisibile, ma tuttavia splendente, appassionata ed eterna. — Platone

Le 14 caratteristiche del fascismo spiegate da Umberto Eco

Quando nel 1995 Umberto Eco pronunciò per la prima volta la trattazione sul fascismo da cui poi fu estratto uno dei suoi Cinque Scritti Morali (edizioni Bompiani, 1999, acquistabile qui), è probabile che intuisse già l’impatto che un discorso di quel tipo poteva avere. Erano i giorni della celebrazione della liberazione dell’Europa, ma il nascere di dittature e totalitarismi di stampo fascista è una costante in diverse parti del mondo, proprio per la natura stessa del fascismo, e non c’è molta sorpresa nel vedere le parole di Eco tradotte e ripetute costantemente, dal 1995 ad oggi. Perché quello di Umberto Eco è un punto di vista che unisce profondità intellettuale e testimonianza diretta: lui visse la liberazione partigiana in prima persona, scoprì coi suoi stessi occhi la rinascita delle libertà soppresse, del pluralismo delle posizioni, e capì da solo quali erano stati gli effetti del fascismo in Italia. Fu anche in grado di capire un’importante verità, che lo ispirò nello stil

Buonanotte del 5 luglio 2020

Tutti abbiamo i nostri sogni, pensò. L’unica differenza è che alcuni lottano, e non rinunciano a realizzare il proprio destino, a costo di affrontare qualunque rischio, mentre altri si limitano a ignorarli, timorosi di perdere quel poco che hanno. E così non potranno mai riconoscere il vero scopo della vita. — Il delfino, Sergio Bambarèn

Attesa

“Esci dalla statale a sinistra e scendi giù dal colle. Arrivato in fondo, gira ancora a sinistra. Continua sempre a sinistra. La strada arriva a un bivio. Ancora a sinistra. C’è un torrente, sulla sinistra. Prosegui. Poco prima della fine della strada incroci un’altra strada. Prendi quella e nessun’altra. Altrimenti ti rovinerai la vita per sempre. C’è una casa di tronchi con il tetto di tavole, a sinistra. Non è quella che cerchi. E’ quella appresso, subito dopo una salita. La casa dove gli alberi sono carichi di frutta. Dove flox, forsizia e calendula crescono rigogliose. E’ quella la casa dove, in piedi sulla soglia, c’è una donna con il sole nei capelli. Quella che è rimasta in attesa fino ad ora. La donna che ti ama. L’unica che può dirti: “Come mai ci hai messo tanto?” — R. Carver

Buonanotte del 4 luglio 2020

Non sono quasi mai serio, e sono sempre troppo serio. Troppo profondo, troppo superficiale. Troppo sensibile e troppo freddo di cuore. Io sono come un insieme di paradossi. — F. De. Saussure

Jorge Teillier

Neve notturna Può esistere qualcosa prima della neve? Prima di quella purezza implacabile, implacabile come il messaggio di un mondo che non amiamo, ma cui apparteniamo e che si intuisce in quel suono tuttavia fratello del silenzio. Quali dita ti fanno cadere, polverizzato scheletro di petali? Cenere di un cielo antico che fa restare solo davanti al fuoco ascoltando i passi dell'amico che se ne andò, eco di parole che non ricordiamo, ma che ci fanno male, come se le stessimo pronunciando di nuovo. E può esistere qualcosa dopo la neve? Qualcosa dopo l'ultimo sguardo del cieco al pallore del sole, qualcosa dopo che il bimbo malato dimentica di guardare il nuovo mattino, o meglio ancora, dopo aver dormito come un convalescente con la testa sulla gonna di colei che a volte si ama. Chi sei, neve notturna, fugace, disciolta primavera che sopravvive sul ciliegio? O che importa chi sei? Per guardare la neve di notte bisogna chiudere gli occhi, non ricordare n

Buonanotte del 3 luglio 2020

Perché soltanto ciò che è intangibile, le idee, i concetti, le convinzioni, le fantasie, dura. Le pietre si sgretolano. Il legno marcisce. La gente bé… la gente muore. Ma le cose fragili, come un pensiero, un sogno, una leggenda, durano in eterno. — Chuck Palahniuk

Le 14 caratteristiche del fascismo spiegate da Umberto Eco

Quando nel 1995 Umberto Eco pronunciò per la prima volta la trattazione sul fascismo da cui poi fu estratto uno dei suoi Cinque Scritti Morali (edizioni Bompiani, 1999, acquistabile qui), è probabile che intuisse già l’impatto che un discorso di quel tipo poteva avere. Erano i giorni della celebrazione della liberazione dell’Europa, ma il nascere di dittature e totalitarismi di stampo fascista è una costante in diverse parti del mondo, proprio per la natura stessa del fascismo, e non c’è molta sorpresa nel vedere le parole di Eco tradotte e ripetute costantemente, dal 1995 ad oggi. Perché quello di Umberto Eco è un punto di vista che unisce profondità intellettuale e testimonianza diretta: lui visse la liberazione partigiana in prima persona, scoprì coi suoi stessi occhi la rinascita delle libertà soppresse, del pluralismo delle posizioni, e capì da solo quali erano stati gli effetti del fascismo in Italia. Fu anche in grado di capire un’importante verità, che lo ispirò nello stil

Etichette

Mostra di più