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Visualizzazione dei post da luglio, 2021

Franklin Mieses Burgos

 Canzone della voce fiorita Ho seminato la mia voce nella carne del vento perché nasca un albero di canzoni; poi sognerò musiche incomprensibili per gli occhi senza palpebre del pianto. Appeso sul cielo ferito della sera ci sarà un dolore bianco, e non sarà la luna. Sarà un frutto alto, appena spuntato, un frutto rotondo di parole sonore, come un canto: portento sonnambulo di un albero cresciuto canzone, seme vibrante nella carne fiorita del vento: - la mia voce.

FramMenti

Ho sempre pensato che le “belle” persone non siano né facili né scontate. Le belle persone non sono nemmeno per tutti, perché non si fanno attraversare da tutti e nemmeno tutti sono in grado di farlo. Le immagino come una rosa. Non le puoi raggiungere sentendo solo il profumo o ammirandone i colori. Non le conosceresti mai a fondo. Le belle persone spesso hanno passati ingombranti, la pelle graffiata. Per arrivare al cuore devi passare dalle spine. Graffiarti, mischiare il sangue, asciugare le lacrime che bagnano il cuore, scambiarci la pelle, l'odore. Sono infatti convinto che le belle persone non profumano. Le belle persone lasciano segni. Graffiano.  (Pedro Almodovar)

Ingiustizie

LA CRISI CLIMATICA LA PAGANO I POVERI, NON I RICCHI. LA TEMPESTA DI GELO IN TEXAS CE LO DIMOSTRA.  Il legame tra l’ingiustizia climatica e quella economica è anno dopo anno sempre più evidente osservando come gli eventi climatici estremi colpiscono maggiormente le aree più povere del Pianeta, anche se queste sono le meno responsabili dell’emergenza climatica in corso. Tuttavia, mentre la destabilizzazione dell’ecosistema terrestre si aggrava sempre di più, anche le nazioni ricche iniziano a essere colpite dai suoi effetti. A metà febbraio il Texas è stato travolto da una tempesta di neve senza precedenti nella sua storia, precipitando in un blackout energetico che ha provocato decine di morti. Il disastro climatico è coinciso con quello sociale, dato che la crisi energetica ha messo a rischio sopravvivenza le fasce di popolazione più deboli. A distanza di più di una settimana dall’inizio dell’emergenza, quasi un milione e mezzo di texani non ha accesso all’acqua potabile per i problemi

FramMenti

Le persone migliori possiedono sensibilità per la bellezza, il coraggio di rischiare, il rigore di dire la verità, la capacità di sacrificio. Ironia della sorte, le loro virtù le rendono vulnerabili; sono spesso ferite, talvolta distrutte. — Ernest Hemingway

L'uomo è antiquato

 L’opera davvero sconvolgente compiuta dalla radio e dalla televisione. 1 - Se il mondo viene a noi e non siamo noi ad andare a lui, allora non siamo più «nel mondo», ma soltanto consumatori di esso, degni del paese della cuccagna. 2 - Se viene a noi, ma soltanto sotto forma di immagine, e per metà presente, per metà assente, dunque ha carattere di fantasma. 3 - Se possiamo evocarlo in qualsiasi momento (non già governarlo, ma farlo apparire e sparire), siamo detentori di un potere simile a quello divino. 4 - Se il mondo ci rivolge la parola senza che noi possiamo rivolgerla a lui, siamo condannati a essere interdetti, dunque asserviti. 5 - Se lo possiamo percepire, ma soltanto percepire e non maneggiare, siamo trasformati in voyeurs e origliatori. 6 - Se un avvenimento che accade in un luogo determinato può venir trasmesso e può esser fatto comparire in qualsiasi altro luogo in forma di «trasmissione», esso si tramuta in un bene mobile,anzi in un bene quasi onnipresente e perde il pri

Incazzature

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Ma davvero ti incazzi da morire se la macchina davanti a te ci impiega qualche secondo in più per partire al semaforo verde? Ma davvero ti incazzi da morire se la signora anziana prima di te alla cassa ci impiega qualche minuto in più per pagare la sua spesa? Ma davvero ti incazzi da morire se cliente e farmacista mentre fanno lo scontrino iniziano a parlare di come sta la nonna e se tutte le mattine va di corpo regolarmente? Ma davvero diventi una belva se il signore davanti a te al bancomat ogni volta che termina l'operazione rinfila di nuovo la scheda nel terminale? E davvero ti incazzi da morire se il tizio alla macchinetta delle sigarette sta acquistando due pacchetti di Camel light infilando monete da massimo 10 centesimi? Ma davvero adesso che hai visto questa immagine non ti incazzi da morire ripensando a tutte quante quelle volte che ti sei incazzato da morire per delle sciocchezze assurde? Beh... io al tuo posto, ripensando alla stupidità di quei momenti passati... mi inc

FramMenti

C’era una semiseria sincerità nel suo guidarmi qua e là sul pavimento di pietra, per non dire una gioia spensierata nel semplice fatto di essere vivi, fortuitamente e clownescamente vivi, vivi senza una ragione al mondo: la stessa gioia che provi da bambino quando impari a suonare per la prima volta un motivetto con un pettine e un pezzo di carta igienica.   Philip Roth, La macchia umana

L'ultimo respiro

Quando farai l'ultimo respiro e il tuo cuore cesserà di battere, non importeranno più i problemi che hai avuto in questa vita, il tuo dolore e la tua tristezza non avranno più alcun significato. Ciò che hai guadagnato al di fuori di te stesso non significherà nulla per te, mentre ciò che hai guadagnato dentro di te significherà tutto dal momenti che prenderai il tuo posto nel mondo degli spiriti. Il futuro per gli antenati Lakota non riguardava l'ottenimento di ricchezze o potere, ma quello di prepararci in questa breve vita per entrare nel mondo successivo. Perché la ricompensa più vera che potresti darti è quella di ottenere un rapporto più stretto con Wakan Tanka dentro di te e ciò lo porterai veramente con te quando oltrepasserai il mondo terreno. Più ti avvicini alla fonte divina, più il tuo spirito sarà pronto all'aldilà, perché ciò che era più importante e apprezzato dagli Antenati era tutto ciò che potresti portarti dietro da questa breve vita. Insegna ai tuoi figli

Le navi di morte

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Le navi trasportatrice di Morte continuano a mietere vittime sia a mare che sulla terra. Disastro ambientale e umano in Sri Lanka. La nave mercantile MV-X-Press Pearl, ferma a dieci miglia nautiche a nord-ovest di Colombo, brucia e affonda nel mare dello Sri Lanka. La nave trasportava un carico di prodotti chimici dall'India a Colombo, 1486 container, comprese 25 tonnellate di acido nitrico. ll versamento dell'acido nitrico racchiuso in uno dei container è stata la causa dell'incendio . Gli altri container contenevano microplastiche che si sono riversate a mare causando la morte della fauna: pesci, uccelli, tartarughe, coralli. Mi raccontano i miei amici cingalesi che i loro genitori hanno problemi respiratori, e che la loro vita è distrutta, poiché la morte del mare e delle sue creature è anche la distruzione della popolazione. Circa 80 Km della bianchissima spiaggia dello Sri Lanka meta di turisti di tutto il mondo, è stata coperta da una patina nera, perché si sono versa

FramMenti

Voglio pace, perché la mia anima è soltanto mia, perché devo morire domani o tra non molto, perché devo restituire a dio questa maschera e il mio essere, perché ne ho abbastanza.
Ora voglio pace, avete sentito, originali e duplicati? Ne ho abbastanza della conoscenza della materia umana. Ne ho abbastanza della carne che rabbrividisce e freme al contatto della musica e dell’amore, ne ho abbastanza del desiderio e dell’appagamento, ne ho abbastanza del fatto che la persona che amiamo possa morire.
Adesso basta, signore e signori: voglio andare a casa. A casa nella mia solitudine. Ne ho abbastanza di questo ruolo da pagliaccio, voglio nascondere il viso tra le mani e restare in silenzio, perché sono un uomo.   Sandor Marài, "Il gabbiano"

Vladimir Nabokov - Lolita

Lolita, luce della mia vita, fuoco dei miei lombi. Mio peccato, anima mia. Lo-li-ta: la punta della lingua compie un percorso di tre passi sul palato per battere, al terzo, contro i denti. Lo. Li. Ta. Era Lo, semplicemente Lo al mattino, ritta nel suo metro e quarantasette con un calzino solo. Era Lola in pantaloni. Era Dolly a scuola. Era Dolores sulla linea tratteggiata dei documenti. Ma tra le mie braccia era sempre Lolita. Una sua simile l'aveva preceduta? Ah sì, certo che sì! E in verità non ci sarebbe stata forse nessuna Lolita se un'estate, in un principato sul mare, io non avessi amato una certa iniziale fanciulla. Oh, quando? Tanti anni prima della nascita di Lolita quanti erano quelli che avevo io quell'estate. Potete sempre contare su un assassino per una prosa ornata. Signori della giuria, il reperto numero uno è ciò che invidiarono i serafini, i male informati, ingenui serafini dalle nobili ali. Guardate questo intrico di spine. da Lolita

Galapagos

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Galapagos paradiso di biodiversità invaso dalla plastica: è dovunque anche negli animali Un nuovo studio dell’Università di Exeter, del Galapagos Conservation Trust (GCT) e del Galapagos Science Center, ha rilevato che la plastica è presente in tutti gli habitat marini dell’isola di San Cristobal, alle Galapagos dove Charles Darwin sbarcò per la prima volta. In una spiaggia abitata dalla rara iguana marina “Godzilla”, sono state trovate più di 400 particelle di plastica per metro quadrato di spiaggia. La plastica è stata trovata anche all’interno di più della metà degli invertebrati marini (come cirripedi e ricci) e sul fondo del mare. (...) Secondo i risultati dello studio, sono molti i vertebrati marini delle Galapagos che ingoiano plastica o ne rimangono impigliati, inclusi squali martello, squali balena, leoni marini e tartarughe marine. (...) “I livelli più alti di plastica che abbiamo trovato erano sulle spiagge dell’est, che sono le più esposte all’inquinamento trasportato attra

FramMenti

Quando i ricchi si fanno la guerra, sono i poveri a morire." -Jean-Paul Sartre- . "La foto di questa bambina che abbraccia la sua bambola tra le macerie di Londra, distrutta dai bombardamenti durante la Seconda guerra mondiale, è un monito. Un monito a non dimenticare quali sono gli effetti della guerra. Un monito contro il militarismo, la cultura delle armi, la violenza come mezzo di risoluzione dei conflitti. Un monito a ricordare tutti i bambini che, per colpa di guerre volute dai propri nonni e genitori, non hanno mai avuto la possibilità di diventare adulti migliori di quelli che li avevano preceduti. (Cannibali e Re)

Tralummescuro

 A sera la merendina finiva, ci si alzava un po' rintronati e si prendeva la via di casa, il giorno dopo ti aspettava la solita vita, si mangiava qualche avanzo rimasto della domenica, con un po' di tristezza ma si teneva da conto perché fino alla Pasqua dopo non ce ne sarebbe stata un'altra. Vabbe', c'era Natale, ma chiàppalo se sei bòno perché da lì a Natale campa cavallo , c'è 'na vita in mezzo, e le tavole avrebbero presentato l'aspetto sobrio e spartano di tutti i giorni. C'era però la festa di Santa Filomena, la patrona,che non hai mai capito se era Santa Filomena o la Madonna dell'otto agosto, insomma quella festa di mezzo lì, con ferragosto la santa e la Madonna, tutte assieme in quel corbello, alora forse avevano scelto la santa e buona lì, perché farne tre, chi se lo poteva permettere?!. Ora Santa Filomena l'han tolta. Dicono che forse non era poi quella santa che i paesani, fra vari orapronobis, portavano in processione appena dopo

Matteo Bruzzo

QUANDO VENIVAMO RESPINTI A CANNONATE: STORIA DELLA MATTEO BRUZZO, UNA NAVE DI MIGRANTI ITALIANI ALLA QUALE FU IMPEDITO L'APPRODO A MONTEVIDEO A COLPI D'ARTIGLIERIA Necessità, la speranza di una vita più agiata, la ricerca di ambizioni o semplicemente di fortuna. Gli Stati Uniti e l'America Meridionale divennero le mete di 7 milioni di italiani a cavallo tra '800 e '900. E per la maggior parte di loro, non si trattò esattamente di una crociera di piacere.Chi organizzava questi viaggi voleva lucrare quanto più possibile sulla pelle di chi partiva. Navi che potevano trasportare 1000 persone ne trasportavano almeno 300 o anche 400 in più: le condizioni igieniche erano scarse, le morti frequenti.Le storie di questo esodo sono molte e spesso drammatiche. Ma quella del Matteo Bruzzo è significativa anche per il parallelo con il linguaggio di prevaricazione e violenza spesso utilizzato in contesti contemporanei. Salpò da Genova nel 1884 per un viaggio che sarebbe potuto dur

FramMenti

E così devi accettare che non puoi spegnere il male del mondo da solo. Ma ogni giorno puoi avere cura del pezzo di creato che ti ospita, del presente che stai vivendo, dello spazio in cui cammini e di chi lo abita con te. Non puoi fermare una guerra, ma costruire un piccolo riparo per un fiore, per un gatto randagio, per un ramo fratturato che ha ancora la vita dentro, quello lo puoi fare sempre, se impari di nuovo a vedere e a sentire. Ed è il compito più grande che abbiamo: amare quel che c’è, sentire che la vita è una, dentro ogni cosa.   (Giulia Calligaro)

La versione di Barney

Già, la carta carbone, ammesso che qualcuno di voi sia abbastanza vecchio per sapere cos’è. Eh si, a quei tempi usavamo la carta carbone, e non solo, quando telefonavamo a qualcuno ci rispondeva una voce umana, anziché il bip di una segreteria. In quell’età dell’oro non ci voleva una laurea in astrofisica per far funzionare l’aggeggio che accende e spegne la televisione, quel ridicolo marchingegno che oggi ha almeno venti pulsanti di cui non si capisce l’uso. I dottori visitavano a domicilio. I rabbini erano persone come tutte le altre. I bambini venivano allevati dalle madri, e non in appositi recinti come tanti porcelli. La roba si scaricava dai camion, non dai computer. Non c’era un dentista diverso per gengive, molari, otturazioni ed estrazioni – un solo, povero sfigato si occupava di tutto. Se un cameriere sporcava di minestra la tua ragazza, il padrone del ristorante era disposto a pagare il conto della tintoria e ti offriva subito da bere. In cambio, lei, la ragazza, non gli chi

FramMenti

La coscienza empatica si fonda sulla consapevolezza che gli altri, come noi, sono esseri unici e mortali. Se empatizziamo con un altro è perché riconosciamo la sua natura fragile e finita, la sua vulnerabilità e la sua sola e unica vita; proviamo la sua solitudine esistenziale, la sua sofferenza personale e la sua lotta per esistere e svilupparsi come se fossero le nostre. Il nostro abbraccio empatico è il nostro modo di solidarizzare con l'altro e celebrare la sua vita.  (Jeremy Rifkin)

Richard Wilbur

 Volare Le cime degli alberi non sono così alte Né io sono così basso Da non sapere istintivamente Come sarebbe volare Attraverso i varchi aperti dal vento, quando Le foglie si muovono E c'è un oscillare di rami Che si abbassano e si alzano. Qualunque sia il mio genere, Non è assurdo Confondermi con un uccello Per la durata di un sogno: La mia specie non ha mai volato, Ma io in qualche modo so Che è qualcosa che molto tempo fa Mi sono quasi adattato a fare.

FramMenti

È vana tutta la nostra finezza e lungimiranza politica. Se, invece di provare a fare la storia, provassimo semplicemente a considerarci responsabili dei singoli atti che la compongono, forse gli esiti non sarebbero così grotteschi. Non la storia bisogna fare, ma la propria biografia.  Viktor Šklovskij, Viaggio sentimentale

La Banda della Uno Bianca

LA BANDA DELLA UNO BIANCA, QUEI POLIZIOTTI CHE TERRORIZZARONO L’EMILIA: 24 OMICIDI, STRANI DEPISTAGGI, INNOCENTI PROCESSATI, FALSE RIVENDICAZIONI E RAID RAZZISTI  La banda della cosiddetta Uno Bianca era composta di sei individui che, tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, hanno terrorizzato l'Emilia. A capeggiarla Roberto Savi, insieme a lui i due fratelli, Fabio e Alberto. E poi altri tre - Pietro Gugliotta, Marino Occhipinti e Luca Vallicelli - che, in fasi diversi e a diversi livelli, partecipano a parte delle azioni criminali. Tutti tranne Fabio sono agenti della polizia di stato. 103 azioni criminali in otto anni, più di 100 feriti e soprattutto 24 morti. Efferati ed inafferrabili, vennero catturati solo nel 1994, alla fine di una lunga serie di gravi errori investigativi, processi completamente sbagliati, omissioni e depistaggi. La storia della Banda della Uno Bianca, infatti, non è una storia normale. È la storia di furti realizzati in taluni casi

FramMenti

Il sentimento non è languore, non è malcelata malinconia, non è struggimento dell'anima, non è sconsolato abbandono. Il sentimento è forza. Quella forza che riconosciamo al fondo di ogni decisione quando, dopo aver analizzato tutti i pro e i contro che le argomentazioni razionali dispiegano, si decide, perché in una scelta piuttosto che in un'altra ci si sente a casa. E guai a imboccare per convenienza o per debolezza, una scelta che non è la nostra, guai a essere stranieri nella propria vita.   Umberto Galimberti, L’ospite inquietante

Tutto è santo

 Premessa "Tutto è santo" ripeteva, con una suasiva litania, il centauro di Pasolini, rivolgendosi a un Giasone fanciullo, ancora immerso nell’innocenza degli anni e nell’esultanza di incontrare il mistero della realtà. Quell'essere mitico e arcaico insegnava al bimbo quali fossero le potenze invisibili del cosmo: gli insegnava a percepirle, a vederle e a onorarle, perché quella era l'armonia del tutto. Crescendo, Giasone dimenticò quella lezione, si lasciò dietro le spalle quel mondo, per trapassare in un universo fatto di razionalità calcolante e strumentale, che reifica, allo stesso modo, natura ed esseri umani: un universo di cose mute, senza centro, dove il Centauro e tutti gli esseri come lui non possono che perdere la loro voce. E, tuttavia, anche il modello di questa razionalità dominatrice, su cui il regno della quantità si è forgiato ed è cresciuto per alcuni secoli, mostra ormai i segni evidenti della sua crisi, nonchè dei suoi limiti esiziali: per quanto a

Il Genocidio Cattolico dei Nativi Americani in Canada

Le statistiche, precedentemente ‘segregate’, delle morti dei bambini delle scuole residenziali e rese pubbliche, indicano che decine di migliaia’ di questi bambini sono morti negli impianti finanziati e gestiti principalmente dalla chiesa cattolica, dalla chiesa anglicana e dalla chiesa unita del Canada. Solo in British Columbia, i documenti governativi indicano che quasi 5.000 bambini, di età compresa tra quattro e diciannove, sono morti nelle scuole residenziali fino al 1956, anche se le scuole hanno continuato la loro funzione fino al 1996, portando la cifra totale di morti ancora più in alto. Più di 100.000 nativi americani costretti dal governo degli Stati Uniti per frequentare scuole cristiane. Il sistema, che ha avuto inizio con il presidente Grant nel 1869, è continuato anche nel 20° secolo. Funzionari della Chiesa, i missionari, e le autorità locali hanno preso i bambini dai loro genitori e li hanno spediti nelle scuole cristiane, le Boarding School, e costretti altri ad iscri

FramMenti

Viviamo le nostre vite, facciamo qualunque cosa, e poi dormiamo - è così semplice e ordinario. Pochi saltano dalle finestre o si annegano o prendono pillole; più persone muoiono per un incidente; e la maggior parte di noi, la grande maggioranza, muore divorata lentamente da qualche malattia o, se è molto fortunata, dal tempo stesso. C'è solo questo come consolazione: un'ora qui o lì, quando le nostre vite sembrano, contro ogni probabilità e aspettativa, aprirsi completamente e darci tutto quello che abbiamo immaginato, anche se tutti tranne i bambini (e forse anche loro) sanno che queste ore saranno inevitabilmente seguite da altre molto più cupe e difficili. E comunque amiamo la città, il mattino; più di ogni altra cosa speriamo di averne ancora. — Michael Cunningham, Le ore

La cultura è una cosa ben diversa

Bisogna disabituarsi e smettere di concepire la cultura come sapere enciclopedico, in cui l’uomo non è visto se non sotto forma di recipiente da stivare di dati empirici; di fatti bruti e sconnessi che egli poi dovrà casellare nel suo cervello come nelle colonne di un dizionario per poter poi in ogni occasione rispondere ai vari stimoli del mondo esterno. Questa forma di cultura è veramente dannosa. Serve solo a creare degli spostati, della gente che crede di essere superiore al resto dell’umanità perché ha ammassato nella memoria una certa quantità di dati e di date, che snocciola ad ogni occasione per farne quasi una barriera fra sé e gli altri (…) La cultura è una cosa ben diversa. È organizzazione, disciplina del proprio io interiore, è presa di possesso della propria personalità, è conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri. Antonio Gramsci, Quaderni dal carcer

Liviana Rossi

LIVIANA ROSSI VENNE UCCISA A SOLI 22 ANNI MENTRE RESISTEVA FINO ALL’ULTIMO RESPIRO AD UNO STUPRO: L’OPINIONE PUBBLICA E LA STAMPA SOTTOPOSERO LA RAGAZZA AD UNA VIOLENTA CAMPAGNA DENIGRATORIA Liviana aveva appena ventidue anni all’epoca dei fatti. Originaria di Ferrara, studiava al Dams ed era iscritta all’Unione delle donne italiane. Una giovane impegnata sul fronte dell’emancipazione femminile, intelligente, spontanea, scriveva poesie ed aveva già realizzato la sua prima pubblicazione. Aveva deciso con un’amica di passare le vacanze estive in Calabria e si era trovata un lavoro presso il “Costa Elisabeth”, un albergo ristorante, dove faceva la cameriera. La sera della sua morte, la sera del 3 luglio 1983, a fine giornata era uscita per andare a ballare. Tornata in albergo verso le due e mezza, aveva deciso di andare a prendere un po’ di fresco e non era più tornata. I suoi amici vanno a cercarla nella spiaggia di Torretta di Crucoli. Quando la vedono pensano che stia dormendo e per un

FramMenti

Siamo infiniti ed eterni quanto il cosmo. In realtà siamo prigionieri delle nostre abitudini, paure e potenti illusioni, dunque non riusciamo a considerare consapevolmente di essere parte del tutto universale.  (Franco Battiato)

Carlo Collodi - Le avventure di Pinocchio

C'era una volta... ‐ Un re! ‐ diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno. Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, di quelli che d'inverno si mettono nelle stufe e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze. da Le avventure di Pinocchio

In memoria di Franca Rame

In memoria di Franca RAME, morta a 83 anni a Milano il 29 maggio 2013. Un articolo di Saverio FERRARI, che ricostruisce l'ambiente fascista in cui maturò nel marzo 1973 il suo sequestro e chi furono i responsabili della violenza. CHI COPRIVA NEGLI ANNI SETTANTA I PICCHIATORI DI SAN BABILA IL CASO DEL SEQUESTRO E DELLO STUPRO DI FRANCA RAME NEL 1973 COMMISSIONATO AI FASCISTI DAI CARABINIERI DEL GENERALE PALUMBO I FESTEGGIAMENTI IN CASERMA DOPO L’AZIONE Milano, ai tempi della strategia della tensione, conobbe per anni una sorta di occupazione “militare” di piazza San Babila, a due passi dal Duomo, da parte di bande di picchiatori neofascisti che letteralmente si accamparono in alcuni bar della piazza o prospicienti le vie d’accesso (Corso Europa, via Borgogna e Corso Vittorio Emanuele). Tutt’altro che un fenomeno di costume. Come accertato in sede giudiziaria, dentro e nei pressi di quei locali pubblici non ci si appostava solo per marcare il territorio ma per aggredire chi con sembi

FramMenti

La realtà che ho io per voi è nella forma che voi mi date; ma è realtà per voi e non per me; la realtà che voi avete per me è nella forma che io vi do; ma è realtà per me e non per voi; e per me stesso io non ho altra realtà se non nella forma che riesco a darmi. E come? Ma costruendomi, appunto.   Luigi Pirandello, Uno, nessuno e centomila

Kropotkin

 "Il principe russo Kropotkin, famoso soprattutto per le sue tesi sull’anarchismo, era anche un grandissimo biologo. Scrisse un libro bellissimo, anche per confutare lo stravolgimento del pensiero di Darwin, nelle teorie del darwinismo sociale che poi degenerarono nell’orrore dell’eugenetica. Tesi che, ci tengo a precisare, non avevano nulla a che fare con il pensiero di Darwin. Darwin sosteneva che, nella sfida per la sopravvivenza, a prevalere fosse il più adatto, non il più forte o il più aggressivo. Il darwinismo sociale, al contrario, riduce tutta la vita a una spietata competizione, in cui il più forte vince. Da questa errata concezione dell’evoluzione sono nati molti orrori della storia. Kropotkin era un biologo molto più fine di questi pseudo seguaci di Darwin. Lui disse: “No, guardate che la vita è una cosa diversa, la vita è soprattutto condivisione”. Usava questo termine meraviglioso “mutuo appoggio”. [...] Immagini un bosco, un bosco originale, non piantato dall’uomo.

La morte dentro

LA MORTE DENTRO: L'ORRORE DELLA GRANDE GUERRA NEGLI OCCHI DI UN SOLDATO AFFETTO DA "SHELL SHOCK" L'artiglieria, la carica contro le trincee nemiche. È un massacro, intorno i cadaveri dei compagni morti. Sotto il fuoco delle mitragliatrici, torni nella tua fangosa trincea. E si ricomincerà il giorno seguente, per strappare un fazzoletto di terra al nemico. Difficilmente arriveremo mai a capire l'orrore della guerra di trincea durante il primo conflitto mondiale, lo sperpero inutile di vite umane deciso a tavolino da generali che spesso consideravano i soldati solo numeri. Non tutte le ferite di chi combatté durante la Grande Guerra erano ben visibili sul corpo. Altre si annidavano dentro l'uomo, nella sua mente. Nei suoi occhi. È il caso del soldato di questa celebre foto, una delle prime a mostrare chiaramente un soldato affetto da quella che verrà definita la sindrome da "shell shock". Questo disturbo post-traumatico da stress verrà descritto per la

FramMenti

Questa mattina mi sveglio e sorrido: ho davanti a me ventiquattro ore nuove di zecca. Mi impegno a vivere pienamente ogni istante e a guardare tutti gli esseri viventi con occhi pieni di compassione.   (Thích Nhất Hạnh)

Beldie

 La mia Anima è Antica. Viaggio tra Epoche ed Ere, in cerca del mio vero scopo. Ogni esistenza è stata per me scuola e scoperta, amore e sofferenza, lacrime e penitenza. Non conosco la leggerezza del non sapere, del non ricercare, per me ogni esperienza è motivo di introspezione e di grandi interrogativi che mi spingono ad andare oltre, a navigare senza bussola, a fidarmi dell'ignoto, nonostante la paura del non conoscere mi affligga più di ogni altra cosa. A volte vorrei essere semplicemente leggera, frivola e vivere una vita normale, ma non sono nata per essere normale e sebbene questo viaggio sia difficile so che mi sta conducendo alla mia Meta, allo scopo di tutta la mia Esistenza. Dunque stringo i denti e proseguo con la consapevolezza che la fatica che comporta la ricerca sia solo per pochi coraggiosi. Sono una viaggiatrice e una Guerriera nell'Anima da sempre e sempre lo sarò. Beldie "le streghe del seicento" Tribù della Luna - Nativi americani

FramMenti

L'ignoranza urla, l'intelligenza parla, la saggezza tace. (detto zen)

Billy Collins

 Introduzione alla poesia Chiedo loro di prendere una poesia e di tenerla in alto controluce come una diapositiva a colori o di premere un orecchio sul suo alveare. Dico loro di gettare un topo in una poesia e osservarlo mentre cerca di uscire, o di entrare nella stanza della poesia e cercare a tentoni l’interruttore sul muro. Voglio che facciano sci d’acqua sulla superficie di una poesia e salutino con la mano il nome dell’autore sulla spiaggia. Ma la sola cosa che loro vogliono fare è legarla con una corda a una sedia e torturarla finché non confessi. La picchiano con un tubo di gomma per scoprire che cosa davvero vuol dire.

FramMenti

Il silenzio è essenziale. Abbiamo bisogno di silenzio tanto quanto abbiamo bisogno di aria, così come le piante hanno bisogno di luce. Se le nostre menti sono affollate di parole e pensieri, non c'è spazio per noi.  (Thich Nhat Hanh)

Ci hanno ridotti ‘zitti e buoni’ nella maniera più furba

È finita da un pezzo l’epoca in cui si facevano stare “zitti e buoni” i cittadini grazie all’uso della costrizione e della censura o, al limite, della violenza. Almeno all’interno delle democrazie occidentali il nuovo paradigma del potere, affermatosi a partire dalla fine della seconda guerra mondiale, prevede quello che McLuhan chiamava “brain washing” (lavaggio del cervello) come sistema principale di controllo e manipolazione degli individui. Il sociologo canadese si occupava di questi argomenti negli anni Sessanta del secolo scorso, analizzando principalmente i vecchi media (libri, giornali, radio, cinema, televisione analogica) e potendo disporre di studi in materia relativamente limitati. Oggigiorno siamo ad almeno un’era glaciale dal fenomeno studiato da McLuhan, se non altro perché la galassia delle tecnologie digitali e dei nuovi mezzi di comunicazione ha stravolto tutto. Però, sempre all’interno del nuovo paradigma di esercizio del potere riassumibile in questi termini: dal d

FramMenti

Tu sei una donna di cinquant'anni. Apri gli occhi, non c'è niente di tragico ad avere cinquant'anni, se non se ne vogliono avere venti a tutti i costi!   Viale del Tramonto, Billy Wilder (1950)

I figli dei giorni

4.12.17 - La memoria verde di Eduardo Galeano  "Come noi, gli alberi ricordano. Ma loro non dimenticano: vanno formando anelli nel tronco, e di anello in anello vanno conservando la loro memoria. Gli anelli raccontano la storia di ogni albero e rivelano la sua età, che in alcuni casi arriva a duemila anni; raccontano che climi ha conosciuto, che inondazioni e siccità ha patito, e conservano le cicatrici degli incendi, dei flagelli e delle scosse della terra che lo hanno attaccato. Un giorno come oggi, uno studioso del tema, José Armando Boninsegna, ricevette dai bambini di una scuola argentina, la migliore spiegazione possibile: "Gli alberelli vanno a scuola e imparano a scrivere. Dove scrivono? Sulla loro pancia. E come scrivono? Con gli anelli. E questo si può leggere". (da "I figli dei giorni", Eduardo Galeano)

Miroslav Filipović

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CHI ERA FRATELLO SATANA, IL FRANCESCANO CHE SGOZZAVA I BAMBINI?  Miroslav Filipović, frate francescano, durante la Seconda Guerra Mondiale in Jugoslavia partecipò all’assassinio dei serbi, degli ebrei e dei rom, nonché dei dissidenti croati perpetrato dal regime croato degli Ustascia, operando in particolare modo nel campo di concentramento di Jasenovac un luogo di prigionia definito, in una lettera del 24 febbraio 1943 dal Cardinale Alojzije Viktor Stepinac indirizzata al capo dello Stato Ante Pavelić una “vergognosa macchia per lo Stato Indipendente Croato. Per la sua crudeltà gli vennero attribuiti gli epiteti di “Il diavolo di Jasenovac” e di “Fratello Satana”. (...) Secondo le dichiarazioni di due testimoni e di un generale tedesco il 7 febbraio 1942, Filipović accompagnava i membri del suo battaglione in un’operazione volta a cancellare i serbi nell’insediamento di Drakulić, nella periferia settentrionale di Banja Luka e in due villaggi vicini, Motike e Šargovac. In questa operaz

FramMenti

Ecco, se non tutta la storia, tutto il quadro. Solo raramente, alla fine del nostro secolo, la vita offre una visione così pura e pacifica come questa: un uomo solitario seduto sopra un secchio, che attraverso quaranta centimetri di ghiaccio pesca in un lago le cui acque si rinnovano continuamente in cima a un’arcadica montagna dell’America.   Philip Roth, La macchia umana

Ho paura

E sono cinque anni che questa paura mi accompagna, da quando sono fuggito dal mio paese, dalla mia terra, in cerca di salvezza. Salvo sì, ma morto dentro. Gelato dal terrore. Vivo in una terra straniera, dove quando cammino, devo guardarmi le spalle. Mai al riparo da uno sputo, da uno schiaffo. O anche di peggio. Ho paura ed il mio cuore a volte, viene quasi a mancare. Per un’ombra in un vicolo, per una divisa, per un essere umano come me, ma che non parla con me. Non capisco né comprendo tutto questo disprezzo. Sono vittima del vittimismo a sua volta. Temo per me. E così, smetto di vivere. L’Italia è un paese bellissimo, lo posso vedere in ogni angolo della sua lunghezza, ma nessuno vede la bellezza quando a convivere costantemente con lui c’è la paura. Non nasce da ombre, non nasce da detti né da leggende, nasce da fatti. Le cicatrici sulla mia pelle ne sono testimoni. Mi hanno picchiato poiché sono nero. Mi hanno sputato addosso poiché sono nero. Un colore che mi distingue. E che mi

Prigionieri di guerra

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I PRIGIONIERI DI GUERRA USATI COME BERSAGLI PER LE ESERCITAZIONI: LE FOTO RITROVATE A SINGAPORE CHE RACCONTANO LE VIOLENZE DELL’ESERCITO IMPERIALE GIAPPONESE Siamo abituati a ricordare spesso i tragici avvenimenti che durante la Seconda guerra mondiale si svolsero sul nostro continente. Anche il fronte del Pacifico, purtroppo, fu teatro di massacri e violenze indicibili. In particolare l’esercito imperiale giapponese si macchiò di orrendi crimini di guerra e riservò ai soldati prigionieri trattamenti vergognosi. In questa foto è possibile osservare una delle pratiche più abiette utilizzate dai militari nipponici: l’utilizzo di soldati catturati come bersagli per le esercitazioni. In questo caso, i malcapitati oggetto del tiro sono dei sikh appartenenti al British Indian Army, catturati dopo la conquista di Singapore. Come si può osservare ogni soldato giapponese occupa una posizione, contrassegnata da un numero, e ha un preciso nemico a cui sparare. I prigionieri legati, seduti a terra

FramMenti

La sola rivoluzione autentica è l'ANARCHIA! A-NAR-CHIA, che significa: NESSUN potere, di NESSUN tipo, a NESSUNO, su NESSUNO! Chiunque parla di rivoluzione e, insieme, di Potere, è un baro! e un falsario! E chiunque desidera il Potere, per sé o per chiunque altro, è un reazionario. (Elsa Morante)

Banana Yoshimoto - Un viaggio chiamato vita

La vita è fatta di piccole felicità insignificanti, simili a minuscoli fiori. Non è fatta solo di grandi cose, come lo studio, l'amore, i matrimoni, i funerali. Ogni giorno succedono piccole cose, tante da non riuscire a tenerle a mente né a contarle, e tra di esse si nascondono granelli di una felicità appena percepibile, che l'anima respira e grazie alla quale vive. da Un viaggio chiamato vita

Terry Fox

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Era il 12 Novembre 1976. In seguito ad un incidente stradale la diagnosi riportava un semplice trauma al ginocchio destro, niente di grave in relazione alla portata dell'impatto avuto in quella sfortunata giornata autunnale. Tuttavia nei mesi seguenti il dolore aumentava e il fastidio divenne insopportabile. Sebbene i medici tendevano a sminuire arrivò, feroce e spietato, il risultato delle indagini diagnostiche: osteosarcoma (tumore maligno del tessuto osseo che colpisce in particolare le ossa lunghe quali femore, tibia e omero con la vigliacca predisposizione ad estendersi ai polmoni e al midollo osseo). A poco meno di 20 anni dovette subire l'amputazione della gamba destra, sostituita da una protesi meccanica (non certo quelle dinamiche che fortunatamente si applicano oggigiorno). Tutti a questo punto si sarebbero lasciati andare, ma non lui, non così. A soli 3 anni dall'amputazione, il 12 Aprile del 1980, intraprese la più grande e memorabile impresa sportiva che l'

FramMenti

Ti ordinano di rispettare la legge, e la legge protegge il capitalista che ti rapina. Ti insegnano che non bisogna uccidere, mentre il governo impicca la gente, la manda sulla sedia elettrica o la massacra in guerra. Ti impongono di obbedire alla legge e al governo, anche se legge e governo sono sinonimi di rapina e omicidio. (Aleksandr Berkman)

Il vagabondo delle stelle

Sono morto di gelo, di penuria, in battaglia, nelle alluvioni e per mangiare ho raccolto bacche sulla brulla dorsale del mondo, scavando le radici di terreni paludosi e di prati fertili. Ho inciso l’immagine della renna e del mammut irsuto sulle zampe d’avorio procurate con la caccia e sulle pareti di pietra nelle caverne, il nostro ricovero durante le mugghianti tempeste invernali. Ho spaccato ossa sino al midollo dove secoli prima della mia epoca le città imperiali erano andate distrutte o erano destinate a essere edificate secoli dopo la mia morte. E ho abbandonato le ossa delle mie effimere carcasse in fondo agli stagni sulle ghiaie glaciali e nei laghi di catrame. Ho attraversato epoche che gli scienziati chiamano Paleolitico, Neolitico, Età del Bronzo e mi ricordo di quando portavamo il gregge di renne a pascolare sulle coste settentrionali del Mediterraneo, dove oggi ci sono Francia, Italia e Spagna, insieme ai lupi domestici. Ciò accadde prima che lo scioglimento della coltre g

Spillover.

Il primo a utilizzare la matematica per studiare la dinamica delle epidemie fu Daniel Bernoulli, nato in Olanda e appartenente a una delle più celebri famiglie di matematici della storia. Ciò avveniva nel Settecento, ben prima che le teorie microbiche delle malattie fossero comunemente accettate. Nel 1760, mentre insegnava all’Università di Basilea, Bernoulli fece uno studio sul vaiolo, calcolando costi e benefici di una vaccinazione universale contro tale malattia. La sua carriera fu lunga e improntata a eclettismo, comprendendo lavori matematici su una vasta gamma di argomenti di fisica, astronomia ed economia politica – dal moto dei fluidi e dalla teoria delle oscillazioni al calcolo del rischio nelle assicurazioni. Lo studio sul vaiolo sembra quasi anomalo nel panorama degli interessi di Bernoulli; d’altra parte anche in questo caso si tratta di calcoli del rischio. Bernoulli mostrò che inoculare a tutta la popolazione una piccola dose di materia infetta (allora non si sapeva cosa

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