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Visualizzazione dei post da dicembre, 2023

FramMenti

Viviamo in un mondo dove il funerale è più importante del morto, il matrimonio più dell'amore, e il corpo più dell'intelletto. Viviamo la cultura del contenitore che disprezza il contenuto.  (Eduardo Galeano)

Mondo arabo

A soluzioni per il dilemma del mondo arabo l’islamismo non è interessato: si limita alla negazione. Si tratta sostanzialmente di un movimento impolitico, dato che non avanza richieste negoziabili. In poche parole desidera che la maggioranza degli abitanti del pianeta, che è fatta di infedeli e di apostati, capitoli o venga sterminata. Questo ardente desiderio non può essere appagato. Certo, l’energia distruttiva dei perdenti radicali è sufficiente per ammazzare migliaia, forse decine di migliaia di persone che non c’entrano per niente, e per danneggiare seriamente la civiltà alla quale hanno dichiarato guerra. Un segnale dell’effetto che qualche dozzina di bombe umane è in grado di provocare sono i controlli quotidiani ai quali il mondo si è abituato. All’incirca 1,7 miliardi di passeggeri delle linee aeree sono costretti ogni anno a sottoporsi a perquisizioni non soltanto moleste, ma anche umilianti. Da commiserare, del resto, sono pure gli addetti alla sicurezza, tenuti a confiscare

FramMenti

Per quanta giustizia possa esserci in una città, basterà la presenza del mattatoio a farne una figlia della maledizione. Per quanto nobile possa essere una ricerca di medicina, la sperimentazione su esseri viventi ne farà sempre una figlia delle maledizione.  (Guido Ceronetti)

Marco Ceriani

Chi crede che la morte non ha odore costui sappia che costei puzza d’angoscia più dell’ignara Giocasta s’ha mai cuore di stridere nel coito sotto coscia …all’invertito Edipo! E che la morte inveschi più della puzza che più dell’ascellare sebo di quel greco dirime forse in Eschilo il gran tema che dà inizio ai Sette a Tebe? …Forse chi crede che la morte va alla morìa come dall’ascella di colui che forbici pianta nella gola dei galli giocolieri che dal chicchirichì alla stia rivivono l’annuncio con un difetto di parola …Forse chi la morte crede cammini tutta sola come colui che le forbici pianta nei bargigli dei galli torcolieri che con un difetto di parola annunziano al villaggio che i figli dei suoi figli…

FramMenti

Distruggiti per conoscerti, costruisciti per sorprenderti, l'importante non è essere, ma trasformarsi. (Franz Kafka)

Il perdente radicale

A soluzioni per il dilemma del mondo arabo l’islamismo non è interessato: si limita alla negazione. Si tratta sostanzialmente di un movimento impolitico, dato che non avanza richieste negoziabili. In poche parole desidera che la maggioranza degli abitanti del pianeta, che è fatta di infedeli e di apostati, capitoli o venga sterminata. Questo ardente desiderio non può essere appagato. Certo, l’energia distruttiva dei perdenti radicali è sufficiente per ammazzare migliaia, forse decine di migliaia di persone che non c’entrano per niente, e per danneggiare seriamente la civiltà alla quale hanno dichiarato guerra. Un segnale dell’effetto che qualche dozzina di bombe umane è in grado di provocare sono i controlli quotidiani ai quali il mondo si è abituato. All’incirca 1,7 miliardi di passeggeri delle linee aeree sono costretti ogni anno a sottoporsi a perquisizioni non soltanto moleste, ma anche umilianti. Da commiserare, del resto, sono pure gli addetti alla sicurezza, tenuti a confiscare

FramMenti

Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi.  (Cesare Pavese)

Joyce

Joyce era solo una bambina quando nel 1924 toccò con mano la brutalità del fascismo. Suo padre fu picchiato dagli squadristi, e il fratello, ancora un ragazzino, intervenuto in sua difesa, rimase ferito. Furono costretti a lasciare Firenze per scappare in Svizzera, sperando di poter rientrare appena possibile. Ma non fu così. Joyce finí le scuole all’estero, poi l’università, e una volta sposata andò in Africa. Dove rimase scioccata dalla brutalità del colonialismo. La situazione in Italia però peggiorava e Joyce decise di aiutare il fratello nella resistenza in esilio, a Ginevra. Proprio in uno dei suoi incarichi di messaggera incontrò quello che poi diventerà il suo grande amore e secondo marito, Emilio Lussu. Si spostarono in Francia e insieme organizzarono le partenze clandestine di chi doveva lasciare l’Europa, falsificando documenti, missioni segrete, facendo da collegamento tra vari gruppi, sfuggendo ai nazisti. Poi Joyce tornò in Italia e dopo l’8 settembre iniziò la lotta part

FramMenti

Se non hai la forza di imporre le tue condizioni alla vita, devi accettare quelle che la vita ti offre.  - Thomas Stearns Eliot

George Orwell

Sono un mostro. Uno che nasconde la propria personalità. Che nasconde se stesso agli occhi del mondo. Specie il mondo più vicino, fatto di persone care e amici. No amici no, non ne ho a dire il vero. Nessuno conosce chi sono realmente e quando io stesso penso cosa sono diventato, mi spavento. Un alieno ma più simile ad Alien che a ET. Un Alien perennemente in incubazione che non diventerà mai l'assassino supremo della fantascienza ma che la morte la tiene celata dentro, sempre pronta ad esplodere anche se non esplode mai. Però è lì, dentro una mente aliena. Mi camuffo da quello che non sono. Lascio che tutti vedano quello che io voglio che vedano. Un decerebrato. Un errore biologico. Un'intelligenza inferiore. Nessun pensiero alto. Devono pensare, essere certi che io sia così, stupido e inutile. Quello che quando parla non viene mai ascoltato, sia perché parla a bassa voce che per le idiozie che espone. Resto nascosto dietro un paravento di ipocrisia, insensibilità e noia. Mi p

FramMenti

Certi posti hanno la capacità di trattenere le emozioni, proprio come fa un essere umano con il respiro. Poi le lasciano andare molto lentamente, e chi è in grado di percepirle le assorbe in ogni cellula del suo corpo. Ti fanno sentire a casa per sempre.  Ferzan Ozpetek, Come un respiro

Kinski

Aguirre furore di Dio (1972) Werner Herzog Quando infine arrivai quassù c'era nebbia fitta. Tutto era avvolto dalle nuvole e pioveva a dirotto. Si vedeva al massimo a 30 metri. La montagna dietro era nascosta dalle nubi, non si vedevano nient'altro che nuvole grigie. E regnava un caos indescrivibile. E a questo si aggiunse il grosso problema con Kinski che era di duplice natura: da una parte Kinski si rese conto di essere solo un puntino nel paesaggio e non il centro dell'azione. Lui voleva essere ripreso in primo piano, con il volto truce, mentre conduceva l'intero esercito. Tentai di fargli capire che lui non era il condottiero di questa missione, che era Gonzalo Pizarro. E fu molto difficile perché Kinski non era il centro dell'attenzione in quella scena. Il secondo problema era che il nostro concetto di paesaggio era profondamente diverso. Lui voleva vedere tutto il Machu Picchu, compresa la cima, così come avrebbero fatto a Hollywood, un bel paesaggio, uno sfo

FramMenti

Credo nel mistero e nella malinconia di una mano, nella gentilezza degli alberi, nella saggezza della luce.   - J. G. Ballard

L’ora di lezione

Le parole sono vive, entrano nel corpo, bucano la pancia: possono essere pietre o bolle di sapone, foglie miracolose. Possono fare innamorare o ferire. Le parole non sono solo mezzi per comunicare, le parole non sono solo il veicolo dell'informazione, come la pedagogia cognitivizzata del nostro tempo vorrebbe farci credere, ma sono corpo, carne, vita, desiderio. Noi non usiamo semplicemente le parole, ma siamo fatti di parole, viviamo e respiriamo nelle parole. La parola non si limita a uscire dal corpo, ma ha un corpo. Cos'è, allora, un'ora di lezione? È un incontro con l'ossigeno vivo del racconto, della narrazione, del sapere che si offre come un evento. Anche quando i suoi oggetti sono teoremi, equazioni, vulcani, cellule, formule chimiche, non solo quadri di Tintoretto o di Van Gogh, poesie di Saba o di Rilke. Accade ogni volta che la parola di chi insegna apre mondi nuovi. Ogni volta è un risveglio. Ogni volta sorge un nuovo mondo. Accade come nell'incontro am

FramMenti

Dove si realizza un'amicizia pura, lì si produce una scintilla di umanità in un mondo divenuto inumano.  (Hannah Arendt)

Ozio creativo

Io mi chiedo spesso perché tanta gente oggigiorno abbia paura. E lo constato con preoccupazione, a mia volta, perché questo tipo di paura è la premessa del fascismo. La gente che ha paura non chiede altro che trovare un papà che curi per essa le questioni più complesse. Dal papà, poi, accetterà pure le sculacciate. Dovunque andiamo, oggi, sia un salotto o un ufficio, troviamo una parte cospicua dei presenti che vive il nostro come il peggiore dei mondi possibili. Con paure terribili: la paura demografica o la paura della disonestà. E magari, poi, loro stessi sono disonesti. Io non capisco perché non dobbiamo apprezzare anche gli aspetti positivi della nostra epoca: viviamo il doppio dei nostri bisnonni, nei nostri paesi abbiamo quasi sconfitto la fame e il dolore, ci siamo quasi affrancati dalla schiavitù della tradizione e da quella della scarsità. Eppure la gente non se ne rende conto. Con un piccolo lettore di compact disc e con i dischi che compriamo a poco prezzo in edicola, possi

FramMenti

Date parole al vostro dolore altrimenti il vostro cuore si spezza.  (William Shakespeare)

Wisława Szymborska

Un appunto La vita - è il solo modo per coprirsi di foglie, prendere fiato sulla sabbia, sollevarsi sulle ali; essere un cane, o carezzarlo sul suo pelo caldo; distinguere il dolore da tutto ciò che dolore non è; stare dentro gli eventi, dileguarsi nelle vedute, cercare il più piccolo errore. Un'occasione eccezionale per ricordare per un attimo di che si è parlato a luce spenta; e almeno per una volta inciampare in una pietra, bagnarsi in qualche pioggia, perdere le chiavi tra l'erba; e seguire con gli occhi una scintilla nel vento; e persistere nel non sapere qualcosa d'importante.

FramMenti

La ricerca della verità è possibile soltanto se parliamo chiaramente e semplicemente ed evitiamo tecnicismi e complicazioni non necessari. Dal mio punto di vista, mirare alla semplicità e alla chiarezza è un dovere morale degli intellettuali: la mancanza di chiarezza è un peccato e la pretenziosità è un delitto.  (Karl Popper)

Chet Baker

…Chet viveva la propria vita in un mondo tutto suo. Non considerava una tragedia fare una vita da drogato; si iniettava eroina come noi berremmo una tazza di caffè. L'ho sentito tante volte dire che non riusciva a capire come mai la gente lo considerasse particolarmente infelice. Se poteva suonare la sua tromba e prendere la sua eroina, Chet era felice. Le sue sole tragedie erano un batterista che suonasse troppo forte o un pianista che fosse troppo personale. Il resto non gli interessava un granché. Genitori, mogli, fidanzate, amici, venivano tutti dopo le due cose essenziali. Nel corso del processo a Lucca, per il quale passò un anno e mezzo nelle carceri italiane, rimase sinceramente sorpreso del gran rumore attorno a lui; non pensava di aver fatto niente di sbagliato. Andò in prigione e ne uscì come se fosse stato in vacanza; in prigione smise di drogarsi perché la roba non si trovava, poi quando fu rilasciato ricominciò daccapo. Era un essere oltre noi mortali. Questo era Chet

FramMenti

Sarà sempre così. La gente ti parlerà della sua unghia spezzata, anche quando sarai a terra con le ossa rotte.  (Alda Merini)

Relazioni d'affetto

Per crescere i figli in modo felice c'è una sola soluzione: le relazioni d'affetto, sia che si tratti di una coppia etero sia che si tratti di una omosessuale. Là dove vige l'amore si cresce bene, là dove vige la violenza o il gelo emotivo si cresce male. Che la smettano di dire che la famiglia è fatta da un uomo e da una donna, perché questa è una visione fondamentalmente materialista. Lo stare insieme non è semplicemente mettere al mondo i figli, ma ha anche il significato di volersi bene, di dedicarsi a un'opera educativa. [...] i figli sono figli non perché vai a letto con una donna e la donna va a letto con un uomo, sono figli perché li cresci, perché stai insieme a loro, perché rispondi alle loro domande, perché stai attento ai loro bisogni. Questo significa "paternità" e "maternità", da chiunque sia svolta.   Umberto Galimberti, Omnibus, Intervista

FramMenti

Non è vero che le parole non contano. Le parole accarezzano, graffiano, e qualche volta uccidono. Poi ci sono quelle che mancano, che fanno male per non essere mai state pronunciate…   Angelo De Pascalis

L’uomo è antiquato

Nel 1956 il filosofo ebreo tedesco Günther Anders, marito di Hannah Arendt, scrisse questo brano sul condizionamento e sulla anestetizzazione delle masse che sembra gettare una luce sul presente. Per soffocare in anticipo ogni rivolta, non bisogna essere violenti. I metodi del genere di Hitler sono superati. Basta creare un condizionamento collettivo così potente che l’idea stessa di rivolta non verrà nemmeno più alla mente degli uomini. L’ ideale sarebbe quello di formattare gli individui fin dalla nascita limitando le loro abilità biologiche innate. In secondo luogo, si continuerebbe il condizionamento riducendo drasticamente l’istruzione, per riportarla ad una forma di inserimento professionale. Un individuo ignorante ha solo un orizzonte di pensiero limitato e più il suo pensiero è limitato a preoccupazioni mediocri, meno può rivoltarsi. Bisogna fare in modo che l’accesso al sapere diventi sempre più difficile e elitario. Il divario tra il popolo e la scienza, che l’informazione

FramMenti

Le querce e i pini, e i loro fratelli della foresta, hanno visto sorgere e tramontare così tanti soli, e visto andare e venire così tante stagioni, e svanire nel silenzio così tante generazioni, che possiamo ben chiederci cosa sarebbe per noi “la storia degli alberi”, se questi avessero la lingua per narrarcela, oppure se le nostre orecchie fossero abbastanza sensibili da comprenderla.  Maud Van Buren

Mal di terra

… Su quest'isola e altrove sta emergendo una nuova topografia di classe. Le persone si assicurano la propria sussistenza attraverso una gamma più ampia di condizioni terrene di riproduzione; sono situate in maniera antagonista all'interno di più ampi processi di generazione; è su tali condizioni di sussistenza o abitabilità che si svolgono antagonisticamente le lotte sociali, e l'esito di questi conflitti definisce le strade della storia più o meno violenta degli uomini e degli altri esseri. Nell'isola mediterranea di Porquerolles è arrivato un nuovo clima, il suo territorio sta cambiando e le persone si alleano in modo diverso, combattendo contro nuovi pirati, affrontandoli in una nuova lotta di classe. Qui e altrove, la perdita del territorio si fa sentire sotto i piedi delle persone in misura diversa e, come reazione, si formano nuove classi attraverso le lotte che queste portano avanti per proteggere i loro territori. La terra trema, e con essa cambia il paesaggio d

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Non chiamare stolto nessuno tra voi, giacché in verità noi non siamo né saggi né stolti. Siamo verdi foglie sull'albero della vita, e la vita stessa è al di là della saggezza e, certo, al di là della stoltezza.  (Khalil Gibran, da Il Giardino del Profeta)

Le libere donne di Magliano

 Stanotte dalle celle acutamente gridano le ammalate, le voci arrivano e penetrano dentro lo spiraglio della finestra di camera mia che ho lasciato socchiusa per il caldo. Sono voci acute, delle lame che diventano sottili e perforanti con qualche cosa di dolce e insieme di inutile; non chiamano, non si voglion far sentire da nessuno, voci che rispondono ai loro delirî; ogni poco si fermano come ascoltassero la risposta; a loro volta rispondono. È il 27 giugno, una notte già di silenziosa e fitta estate. Domani dunque ancora una volta vedrò la processione del Corpus Domini del manicomio. Tutti gli anni, al di fuori di quelli della guerra, ho visto, da quando son laureato, la processione dei matti, nel primo sboccio dell'estate, e ogni volta quello sfilare di folli dietro i preti ammantati mi ha portato a considerare la mia condizione. Ogni anno i matti, dietro il baldacchino, frastornati dai loro delirî, reietti dalla società, seguono in due file. Io, dietro le persiane, guardo. La

FramMenti

Una storia è come un treno in corsa: in qualunque punto sali a bordo, prima o poi arrivi a destinazione.  (Khaled Hosseini)

Responsabilità e doveri

La convinzione che il regime fascista sia pienamente responsabile dell'assassinio del deputato Giacomo Matteotti, così come è pienamente responsabile di innumerevoli altri delitti non meno atroci e nefandi, è ormai incrollabile in tutti. L'indignazione sollevata da un capo all'altro d'Italia dal nuovo misfatto è rivolta non soltanto contro i masnadieri che hanno rapito in pieno giorno, a Roma, l'on. Matteotti per assassinarlo, non soltanto contro i camorristi che, minacciati dalla parola accusatrice del deputato unitario, ne hanno voluto la soppressione, ma contro tutto un metodo di governo, contro tutto un regime che si regge e si difende con organizzazioni brigantesche, che contrappone alle critiche avversarie le sanguinose imprese della sua mano nera, che adopera sistematicamente il bastone o il pugnale o la benzina per far tacere le voci moleste. Il governo tenta disperatamente di respingere da sé ogni responsabilità ed ogni colpa, il fascismo tenta di provare l

FramMenti

Era la felicità che avevo inseguito per tutta la vita, senza esser capace neppure di sognarla. L’avevo trovata e scoperto che cosa fosse. La felicità che mi era sempre stata negata, avevo il diritto di viverla quella felicità. Non me lo avete concesso. E allora è stato peggio per me, peggio per voi, peggio per tutti. Dovrei rimpiangere ciò che ho fatto? Forse. Ma non ho rimorsi. Rimpianti sì, in ogni caso nessun rimorso.  Jules Bonnot

Maria Grazia Calandrone

La cecità amorosa Grazie per le barche ferme nella giornata grande e bellissima con i ponti abbassati e le cabine piene di luce. Diranno che nel fumo si formavano  volti estranei. Incolperanno gli innocenti li attaccheranno nelle loro case con gli eserciti. Inserisci la lingua nel fermaglio e domanda la grazia del martirio. Grazie per l’alba fresca e senza vento che precede l’inizio e i voli chiari e calmi separano il pomeriggio in due coppe di effimero argento. Non avevo nemici, avevo sospensioni, ero seduta a pensare non so sopportare l’amore, il cuore si corrompe  e si rassegna sul ramo e un’euforia mi circola nel sangue come il muso  di un lieto somarello che bruca la radura nel centro del mattino. Non creare eccessiva sofferenza all’animale durante il sacrificio controlla che la lama sia tagliente. Mattutino è il mio cuore liberato dall’uomo e domenicale pagliuzza fra i denti dell’altissimo. Quando hanno adagiato il corpo sull’altare  nell’aria  c’era soprattutto silenzio e il mer

FramMenti

I crimini d’odio e i genocidi inziano sempre con le demarcazioni razziali, etniche, religiose e la propaganda di odio verso le minoranze. “Il nazismo in Germania è stato una metastasi di un tumore che era in Italia. Primo Levi, testimone dell’Olocausto.

Affari & Morale

I russi usano il pronome di terza persona plurale, onì, « essi », « loro », quando parlano genericamente di coloro che comandano: una classe remota e misteriosa, da cui non si aspettano niente di buono. Un atteggiamento simile, tipico di una società poco democratica e poco amalgamata, si ritrova in Italia; « loro » fanno i propri comodi, calpestano i diritti della povera gente per conseguire i loro obiettivi, per vincere le loro battaglie, e se agli uomini politici si attribuisce l'avidità di denaro, la voglia di arricchirsi, agli uomini dell'industria e della finanza, che già sono ricchi, si attribuiscono altri giuochi altrettanto riprovevoli, volontà di potere, lusso eccessivo, indifferenza per la pena della povera gente. Ho detto che la distinzione fra buoni e cattivi è un fatto di cultura, e dipende da fattori molteplici, educazione, ambiente, tradizioni; possiamo constatare che la globale condanna di tutta una classe dirigente, di tutti coloro che comandano, attesta una cu

FramMenti

“Auschwitz è fuori di noi, ma è intorno a noi. La peste si è spenta, ma l'infezione serpeggia.”  (Primo Levi)

Specchio delle mie brame

Ci si è chiesti quale sia la differenza tra la percezione del corpo maschile e quella femminile, e la risposta è che gli uomini coltivano un orientamento funzionalista, cioè vedono il corpo come uno strumento che svolge delle funzioni, non come un oggetto di decoro. Gli uomini considerano il corpo un'unità, non una serie di elementi separati che hanno bisogno di essere modificati e aggiustati, e si concentrano più sulle sue capacità che sull'aspetto. Cosa sa fare il mio corpo? Posso renderlo più forte? Addirittura, nella lingua inglese l'aggettivo per indicare un bell'uomo è handsome, che viene da handy, cioè funzionale, pratico, utile. Le donne, invece, sono state abituate a vedersi, ad essere rappresentate e raccontate, come pezzi separati, e come pezzi separati finiscono col percepirsi. E non è solo una percezione che riguarda il fisico, ma l'identità. Ci sentiamo frammentate, combattute, contraddittorie.   Maura Gancitano 

FramMenti

Maggiori Idee La maggior parte della gente non si rende nemmeno conto del proprio bisogno di conformismo. Vive nell’illusione di seguire le proprie idee ed inclinazioni, di essere individualista, di aver raggiunto da sé le proprie convinzioni; e si dà il fatto che le sue idee siano le stesse della maggioranza.  Erich Fromm

Televisioni

La responsabilità della televisione, in tutto questo, è enorme. Non certo in quanto “mezzo tecnico”, ma in quanto strumento del potere e potere essa stessa. Essa non è soltanto un luogo attraverso cui passano i messaggi, ma è un centro elaboratore di messaggi. È il luogo dove si concreta una mentalità che altrimenti non si saprebbe dove collocare. È attraverso lo spirito della televisione che si manifesta lo spirito del nuovo potere.Non c'è dubbio che la televisione sia autoritaria e repressiva come mai nessun mezzo di informazione al mondo. Il rapporto della televisione con i suoi spettatori è tipicamente autoritario: infatti tra video e spettatore non c’è possibilità di dialogo. La televisione è una cattedra, consacra, dà autorità, ufficialità. Anche i personaggi comici, stanno lì con l’aria di aver ricevuto una benevola manata sulla spalla da chi è più potente di loro: anzi, da chi è Potente per eccellenza. Insomma il video rappresenta l’opinione e la volontà di un’unica fonte d

FramMenti

Che errore è stato allontanarsi dalla natura! Nella sua varietà, nella sua bellezza, nella sua crudeltà, nella sua infinita, ineguagliabile grandezza c’è tutto il senso della vita. (Tiziano Terzani)

Il desiderio di essere come tutti

C'è una parte di Italia, la quasi totalità delle persone che avrebbero dovuto combatterlo sul piano politico e con una proposta alternativa di efficacia maggiore, che ha considerato Berlusconi non il capo di una coalizione opposta alla propria e poi il presidente del Consiglio di questo Paese; ma ha passato anni e anni a parlare di lui come di un essere spregevole, un pagliaccio, un corrotto, perfino un uomo basso (un nano), un puttaniere. Si è persa un'enorme quantità di tempo e di energie a creare formule sarcastiche per il nemico e quelli che aveva intorno. In fondo, la sequela di errori che sono stati commessi nei lunghi anni di dominio di Berlusconi deriva da questa doppia e insostenibile identità che gli si è attribuita: il mostro e il pagliaccio. Insieme. Erano tutti convinti che fossero due definizioni esponenziali, e nessuno ha immaginato che invece avrebbero potuto essere due pesi che si annullavano. Quindi, né l'uno né l'altro. Nessuno lo ha mai considerato u

FramMenti

Il lupo non è, come ti hanno detto nelle favole, cattivo. Il lupo non è né cattivo né buono… Azzanna solo quando ha fame. L’uomo azzanna non per fame ma per invidia, per gelosia, per rivalità e questo, a differenza del lupo, lo rende colpevole.  (Andrea Camilleri "Ora dimmi di te")

Sicilia

In Sicilia quando non sei proprio convinto dici “ora poi lo facciamo...” oppure ad una domanda rispondi contemporaneamente “sì, no...” Noi siciliani abbiamo una percezione del tempo molto particolare, ad esempio quello che hai fatto il giorno prima diventa passato remoto, come fossero trascorsi secoli... oppure quando stai uscendo di casa, rassicuri tutti affermando “sto tornando”, anche se il tuo rientro sarà dopo un paio d'ore. Per noi il condizionale è quasi inutile, infatti lo sostituiamo direttamente con il congiuntivo, tipo “se putissi, u facissi”. Abbiamo anche il “potere” di far diventare transitivi i verbi intransitivi, infatti noi usciamo la macchina, saliamo la spesa, usciamo i soldi... Poi a noi piace molto utilizzare gli spostamenti “salire e scendere” in modi molto fantasiosi, infatti noi “scendiamo giù a Natale” e “saliamo dopo le feste”, anche il caffè “è salito” e la pasta si cala. Qui, in Sicilia, le macchine camminano come avessero gambe, e non vengono guidate

FramMenti

Per questo mondo odierno, semplice, comodo, di facile contentatura, tu hai troppe pretese, troppa fame, ed esso ti rigetta. Perché hai una dimensione in più. Chi vuol vivere oggi e godere la vita non deve essere come te o come me. Chi pretende musica invece di miagolio, gioia invece di divertimento, anima invece di denaro, passione invece di trastullo, per lui questo bel mondo non è una patria.  (Hermann Hesse, “Il lupo della steppa”)

Introspezione

Le comunità virtuali che hanno sostituito quelle naturali, creano solo l'illusione di intimità e una finzione di comunità. Non sono validi sostituti del sedersi insieme ad un tavolo, guardarsi in faccia, avere una conversazione reale. Né sono in grado queste comunità virtuali di dare sostanza all'identità personale, la ragione primaria per cui le si cerca. Rendono semmai più difficile di quanto non sia già accordarsi con se stessi. Le persone camminano qua e là con l'auricolare parlando ad alta voce da soli, come schizofrenici, paranoici, incuranti di ciò che sta loro intorno. L'introspezione è un'attività che sta scomparendo. Sempre più persone, quando si trovano a fronteggiare momenti di solitudine nella propria auto, per strada o alla cassa del supermercato, invece di raccogliere i pensieri, controllano se ci sono messaggi sul cellulare per avere qualche brandello di evidenza che dimostri loro che qualcuno da qualche parte, forse li vuole o ha bisogno di loro. Z

FramMenti

Se la nostra non-esistenza prima della nascita non è un problema, allora perché preoccuparsi della non-esistenza dopo la morte? (…) Non ci perdevamo nulla a non essere stati vivi l’anno precedente alla nostra nascita, perché se fossimo nati un anno prima saremmo stati persone diverse. Ma ci sono cose di ogni genere che teoricamente potremmo fare l’anno dopo la nostra morte, se solo vivessimo un po’ di più…  (John Sellars, “Sette brevi lezioni sull’epicureismo”)

Sergio Solmi

Arte poetica Sospirata parola, che alla fine mi sei giunta, m'hai colto in un momento di disattenzione, e ti vuoi improvvisa, non cercata, sfuggi al gesto raro, alla misura esorbitante. D'una riga t'orli di mare, gonfi in nube, ti dibatti come colomba, sorgi in cima al semplice respiro della voce, all'indolente mano che ti scandisce, ed urgi - trepida cosa tra cose - a collocarti in questa calda, iridata, precisa esistenza.

FramMenti

Un uomo verrà certamente, fra molti anni, in una calma sera d'estate, a chiedermi come si può vivere una vita straordinaria. Ed io gli risponderò certamente con queste parole: Rendendo abituali le azioni e le sensazioni straordinarie e facendo rare le sensazioni e le azioni ordinarie. (Giovanni Papini)

Tre ciotole

C’era un brutto clima. Da mesi i complottisti e gli ambientalisti, che spesso sono la stessa cosa, insistevano a dire che la causa di tutti quei tumori erano le armi che si sparavano al Poligono ed eravamo nervosi, militari e cittadinanza. Qualcuno in paese aveva dato retta alle voci sull’utilizzo dell’uranio impoverito e un magistrato aveva aperto un’inchiesta, facendo tirar su dalla terra salme vecchie addirittura di dieci anni. Colpa delle denunce dei veterinari della ASL, che erano venuti per fare le analisi agli animali e invece che sulla salute delle pecore avevano raccolto informazioni su quella dei pastori. Sono venuti anche a casa nostra a parlare con mio marito devastato dalla chemio, chiedendogli di tutto senza rispetto, dove pascolava, e quanto vicino era al Poligono, e dove macellava e un sacco di altre domande che con le pecore non c’entravano niente. Quando lo dissi al Colonnello lui stette al telefono per più di un’ora con qualcuno a Roma e quello è stato l’unico caso i

FramMenti

La storia del pensiero umano ricorda le oscillazioni del pendolo, e queste oscillazioni durano già da secoli. Dopo un lungo periodo di sonno avviene un istante di risveglio. Allora il pensiero si libera dalle catene, con cui tutti gli interessati – governanti, magistrati, clero – l'avevano accuratamente avvinto, e le spezza.  Pëtr Alekseevič Kropotkin

Perché io, perché non tu

Bei tempi quelli, in cui i lavoratori si potevano pagare meno da nord a sud, senza dover andare a cercarli in altri sud del mondo. Le donne ancora meno, che non si dicesse che non s'era notata la differenza. Bengodi della democrazia sindacale, ma quello era e chi aveva provato a dissentire aveva provato a ingoiare le purghe del professor Valletta, quello sdoganato anche dal Togliatti ministro, che avrebbe equamente distribuito licenziamenti politici su tutta la penisola. Che non si dicesse che le pance piene del dopoguerra non fossero il frutto della ricostruzione nazionale, da definire soprattutto contro quegli scioperati degli amici di Mosca. C'era da rifare l'Italia, l'Europa e i padroni nostrani, dopo quello nero del ventennio, spalleggiarono il golpe bianco della restaurazione. In fabbrica fu caccia aperta ai rossi di ogni tonalità e alla fine non rimasero che bianchi, gialli e neri.  Barbara Balzerani 

FramMenti

Di tutto resta un poco dicono alcuni, nel barattolo un po’ di caffè, nella cassetta un po’ di pane, in ognuno un po’ di dolore...   Turgut Uyar

Finché

Finché anch’io arrivo a un punto che certo è il culmine del racconto e mi strappa un forte: «Ah! Che splendida pensata! Com’è ben detto!» e chiudo per un momento gli occhi per ripensare a quanto ho letto, che apre un varco nella babele dei miei pensieri, mi fa scorgere prospettive del tutto nuove, fa fluire verso di me nuove idee e associazioni, sì, mi mette perfino nell’orecchio quell’eterna pulce: «Devi cambiare la tua vita!» E quasi meccanicamente allungo la mano verso la matita e penso: «Questa te la devi segnare», e «ci scriverai vicino un “Molto bene” con un grosso punto esclamativo, e con un paio di parole chiave annoterai i pensieri che questo brano ti ha fatto venire in mente, per aiutare la memoria e documentare il rispetto che provi per l’autore che ti ha così illuminato!» Ma, sorpresa! Quando porto la matita sulla pagina per scarabocchiarci il mio «Molto bene!» mi accorgo che un «Molto bene!» c’è già, e anche le parole chiave che volevo annotare il lettore che mi ha precedu

FramMenti

Sappi che tutte le strade, anche le più sole hanno un vento che le accompagna e che il gomitolo, forse non ha voluto diventar maglione che preferisco non imparar la rotta per ricordarmi il mare.  - Pier Mario Giovannone -

Vivere

Quando mi perdo dietro inutili parole. Quando mi infilo nella testa degli altri per cercare di coglierne le ragioni. Quando voglio compiacere per paura di un rifiuto. Quando pronuncio un sì a denti stretti mentre con tutto il fiato vorrei urlare no. Mi manco quando spreco il mio tempo. Quando mi perdo dietro i sogni degli altri e trascuro i miei. Quando covo rancore. Mi manco quando giro intorno alle situazioni e non affronto il problema. Mi manco quando non ascolto il mio respiro quando metto a tacere il mio intuito, quando non sorrido, quando non mi accetto, quando lascio che altri decidano per me. Mi manco quando mi dimentico chi sono e cosa voglio per me stessa, quando divento schiava di abitudini e compromessi. Mi manco. Allora torno a prendermi per mano. E ricomincio a vivere.  Margherita Roncone

FramMenti

Ci si abitua. Sì, tante volte lo sentiamo dire, o lo diciamo noi stessi, quello che invece nessuno domanda è a costo di cosa ci si abitua.   José Saramago

Gustave Le Bon

Nel 1895 Gustave Le Bon, attraverso il suo celebre libro “Psicologia delle folle”, scriveva che “Conoscere l'arte di impressionare l'immaginazione delle folle, vuol dire conoscere l'arte di governarle”. Oggi, secondo me, siamo andati oltre, si è realizzata, come ha scritto lo scrittore Emilio Gentile, una democrazia recitativa, “in cui nella politica conta solo la faccia del leader, che in nome del popolo muta i cittadini in una folla apatica o servile”. Nella postmodernità, la demagogia e l'ignoranza sono diventati persino punti di forza. Così pian piano abbiamo perso l'idea originaria di democrazia, l'idea della divisione dei poteri che si controllano reciprocamente, il valore di una corretta informazione, il corretto uso del potere delle maggioranze nei confronti delle minoranze e tanto altro ancora.  Fiorenzo Meioli

FramMenti

"L'amore non è fatto dalle cose che si dicono, ma dalle azioni che si fanno."  (Cesare Pavese

Innamoratevi

Innamoratevi. Abbiamo tutto per lasciare il Mondo agli altri. Abbiamo cestini dove raccogliere i rifiuti, anche di stanchezza. Abbiamo cieli da vedere con anima e dolcezza. Abbiamo cuori per amare. Abbiamo mari da navigare. Abbiamo mani per fare torte. Dobbiamo crederci. Non tutto finirà con noi. Non spegneremo la luce come un buco nero. Non faremo opera di distruzione, la torre non cadrà di schianto. Siamo fili d'erba di un prato che non ci appartiene. Sottili e verdi come la speranza di rinascere ogni giorno. Siamo alberi dalle mille chiome che volano nel cielo. Abbiamo pollini. Possiamo essere così seri da impedire alla vita di farsi una risata di noi. Abbiamo la terra che ci dà forza sotto i piedi. Ci offre sostegno e ci lancia in orbita. Abbiamo laghi nel nostro cuore. Più limpidi che scuri. Non possiamo decidere per gli altri. Non possiamo lasciare solo briciole. Abbiamo bellezze che basterebbe una sola volta di vedere. Abbiamo nel silenzio la cura dei nostri difetti e mal

FramMenti

“Non chiamare amore la somma dei tuoi ragionamenti e processi razionali: se non ti sconvolge, se non ti confonde, se non ti fa perdere il lume oscuro della ragione, non chiamarlo amore.”  — Alan Knut Hansen

Novalis

Ci sono tempi Ci sono tempi così angosciosi, e stati d’animo così tetri, in cui ci appare popolato di fantasmi il mondo intero. Qui selvaggi terrori s’insinuano strisciando piano con ansia crescente, notti profonde come pesanti macigni gravano sul cuore. Vacillano i pilastri sicuri, alla fiducia manca ogni sostegno; la volontà non argina i pensieri che alla mente si affollano in tumulto. Irresistibile affascina e attira nel suo confuso sogno il delirio. Il polso della vita si è fermato, si fanno sordi e torpidi i sensi. Chi ha sollevato la croce in difesa di ogni cuore? Chi sta lassù nel cielo e ci aiuta in angosce e dolori? Va’ dunque al tronco del miracolo, l’anima espandi in quieta nostalgia; impetuosa divampa una fiamma che consuma il grave sogno. Ti guida per mano di nuovo sulla sponda un angelo in salvo; tu guardi giù, nella terra promessa, pieno di gioia.

FramMenti

"È così meraviglioso guardare un animale, perché un animale non ha un'opinione su se stesso. Egli è."  Eckhart Tolle

Darwinismi e sofismi

L'uomo che ha trasformato il lupo in cagnolino, Che fabbrica lune false e aerei a reazione, Sarà davvero risultato di una lenta evoluzione? La distanza che c'è fra lui e il penultimo gradino È assai più grande di quella fra quest'ultimo e i precedenti, Oltre al fatto che la sua scala svolta in altra direzione. Ad ogni modo, all'origine di questi ragionamenti Sussistono due sofismi che ne invalidano la conclusione: L'uno, l'errore scientifico d'ordinare gli oggetti Per poi tirare le somme dall'ordine a cui son soggetti, E l'altro, l'errore storico d'introdurre immutato Il punto di vista contemporaneo nel più remoto passato Trascurando l'influenza di qualche circostanza Che forse in altre epoche ebbe speciale importanza.  Juan Rodolfo Wilcock 

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