Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2015

Buonanotte del 31 maggio 2015

Abbiamo sempre delle cose più importanti da fare, che non ci fanno stare bene. Come se stare bene non fosse abbastanza importante. — A. Albanese

Steven DaLuz

Immagine
Steven DaLuz - opus-209-in-blue-gold

L’istruzione crocifissa

Il crocifisso è il simbolo di una confessione religiosa. Uno Stato che si pretende laico non può, per definizione, far propri simboli religiosi, perché gli spazi di tutti non possono avere simboli di parte. Uno Stato che pretende di educare i suoi futuri cittadini non può trasmettere loro il messaggio che, davanti alla legge, qualcuno è più uguale degli altri. E i cittadini devono stare al fianco di Davide Zotti, che — molto banalmente e molto coraggiosamente — si batte per i diritti di tutti. — Raffaele Carcano, Davide Zotti 

Rainer Werner Fassbinder

Il 31 maggio 1945 - nasce a Bad Wòrishofen il drammaturgo e regista cinematografico Rainer Werner Fassbinder Solo chi ha raggiunto una totale identità con se stesso non deve avere più paura della paura [...] Il traguardo estremo di ogni fatica umana è vivere la propria vita. (I film liberano la testa)

Buonanotte del 30 maggio 2015

E ci sono periodi molto maperò nella vita. Il fiume degli eventi ristagna e non si sa quale direzione prenderà, e andiamo alla deriva in acque torbide. Poi l’acqua diventa limpida, il torrente scorre, e tutto torna trasparente. (Stefano Benni)

Di noi

Di noi non troveranno mai una foto insieme il mondo non saprà mai che ci siamo amati sfiorati e toccati siamo solo anime che si abbracciano corpi che si cercano che si trovano nel buio quando tutti dormono quando il mondo spegne le luci … Se un giorno qualcuno dirà…(io li ho visti amarsi) avrà visto solo due ombre che si stringevano che si fondevano all’unisono Noi non saremo mai una realtà visibile noi non saremo mai la passeggiata a noi non ci è concesso il sole sulla pelle non saremo mai un certificato… noi siamo il segreto, il peccato noi siamo quelli sbagliati per il mondo quelli che si guardano il cielo e le stelle e si toccano i pensieri. Esistiamo… dentro gli angolini dei nostri cuori ci accarezziamo nei ricordi a noi vissuti e quei brividi di emozioni che sentiamo nella pelle non si possono comprare… A noi ci è concesso sognare ma in silenzio non siamo come gli altri non saremo mai come gli altri… Noi siamo un’ora d’amore e venti tre di sogni di de

Boris Pasternak

Il 30 maggio del 1960 muore a Peredelkino Boris Pasternak La canzone russa è un tentativo folle di fermare il tempo con le parole. (Il dottor Zivago) Nella vita, perdere è più necessario che acquistare. Il grano non germoglia se non muore. Bisogna vivere senza stancarsi, guardare avanti e nutrirsi delle riserve vive elaborate dall'oblio in collaborazione con la memoria. (Autobiografia)

Buonanotte del 29 maggio 2015

Le due parole più brevi e più antiche, sì e no, sono quelle che richiedono maggior riflessione. — Pitagora

Albert Julius Olsson

Immagine
Albert Julius Olsson (1864-1942), Freshening Clouds

L’arte della vita

La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo tentare l’impossibile. E possiamo solo sperare – senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all’altezza della sfida. — Zygmunt Bauman

Antonio Barolini

Il 29 maggio 1910 nasce a Vicenza Antonio Barolini Tutto è stato scritto, giorno per giorno, ora per ora, nel cuore di Stefano; non è stato scritto ciò che doveva essere dimenticato, e sarebbe fatica vana e presuntuosa cercare di colmare le lacune che sono nel libro segreto del cuore. (La memoria di Stefano)

Buonanotte del 28 maggio 2015

Un personaggio che voglia fare un minimo di carriera deve, naturalmente, amare; può amare praticamente qualunque cosa in qualunque modo, ma amare deve. — Giorgio Manganelli

Henri Joseph Harpignies

Immagine
Henri Joseph Harpignies(French, 1819-1916)Landscape 1900

Sensibilità

Essere una persona sensibile vuol dire percepire un tono di voce distante durante una telefonata, riconoscere l’ansia, la paura e la tristezza nella faccia degli altri. Essere sensibili vuol dire fare caso a tutto, e con “tutto” intendo veramente qualsiasi cosa: un fiore sconfitto dal vento, un cane solo, un colore diverso del cielo, un sorriso più sentito, una parola colorata mezzo a tante parole anonime. 
Essere sensibili vuol dire vivere dieci, cento, mille volte al giorno.
 Quando sei sensibile non puoi fregartene, farti gli affari tuoi, lasciar perdere. 
Chi è sensibile, se sa di aver ferito qualcuno, si tortura per ore e ore pensando alla sensazione che gli ha fatto provare. 
Chi è sensibile dura una fatica immensa. Si dovrebbe aver cura di chi è sensibile, potrebbe morire per una carezza in meno… Io non volevo essere così - Piccolaheidi

Giorgio Manganelli

Il 28 maggio 1990, muore a Roma Giorgio Manganelli Perché io scrivo? Confesso di non saperlo, di non averne la minima idea e anche che la domanda è insieme buffa e sconvolgente. Come domanda buffa, avrà certamente delle risposte buffe: ad esempio, che scrivo perché non so fare altro. (Il rumore sottile della prosa) Io non posso tener discorso di me senza che in due batter d'occhio tutto sia piombato nella più inestricabile contraddizione. (Hilarotragoedia)

Buonanotte del 27 maggio 2015

Vivere non è abbastanza, disse la farfalla. Bisogna avere il sole, la libertà e un piccolo fiore. — Hans Christian Andersen

David Taylor

Immagine

Jane Eyre

Eliza, John e Georgiana erano ora riuniti in salotto intorno alla mamma, distesa su un divano accanto al fuoco. Circondata dai suoi cari piccoli, che per il momento non litigavano né piangevano, aveva un’aria perfettamente felice. Quanto a me, ero dispensata dall’unirmi al gruppo. Le dispiaceva dovermi tenere a distanza – così aveva dichiarato – ma finché non avesse sentito da Bessie, o non avesse potuto constatare lei stessa, che facevo seri sforzi per acquistare un carattere più socievole e infantile, modi più amabili e vivaci, un atteggiamento più aperto e franco, più normale in un certo senso, doveva proprio escludermi dai privilegi destinati a bambini soddisfatti e felici. «Che cosa dice che ho fatto, Bessie?» chiesi. «Jane, non mi piacciono le critiche e le domande; è davvero sgradevole una bambina che si rivolge agli adulti in quel tono. Va’ a sederti da qualche parte, e finché non sarai in grado di parlare in modo gradevole, rimani in silenzio.» Me la svignai nel piccolo

Enzo Siciliano

Il 27 maggio del 1934, nasce a Roma, Enzo Siciliano Il demonio di Wolfgang era ciò che una tastiera poteva racchiudere: il suo inferno se ne stava annidato in una tastiera silenziosa, in un violino abbandonato nel proprio astuccio. (I bei momenti)

Buonanotte del 26 maggio 2015

Spero che tu ti senta insieme protettore e protetto, poiché è uno dei sentimenti più belli che siano concessi all’essere umano. — Mario Benedetti

Lesser Ury

Immagine
Landscape at Sunset (1900)

Ars poetica

Insegnavo alle mie parole ad amare, mostravo loro il cuore e non desistevo finché le loro sillabe non cominciavano a battere. Mostravo loro gli alberi e quelle che non volevano stormire le impiccavo senza pietà, ai rami. Alla fine, le parole hanno dovuto somigliare a me e al mondo. Poi ho preso me stesso, mi sono appoggiato alle due rive del fiume, per mostrar loro un ponte, un ponte tra il corno del toro e l’erba, tra le stelle nere della luce e la terra, tra la tempia della donna e la tempia dell’uomo, lasciando circolare le parole sopra di me, come auto da corsa, come treni elettrici, solo perché arrivassero prima a destinazione, solo per insegnare loro come si trasporta il mondo, da se stesso a se stesso. — Nichita Stănescu

Vittoria Aganoor Pompilj

Il 26 maggio del 1855, nasce a Padova la poetessa italiana Vittoria Aganoor Pompilj A lui ridiceva quell'ultimo / sguardo: "perché non credi? Perché mentirei? tutta l'anima / in questi occhi non vedi? Rimani non far ch'io difendermi / debba alle stolte accuse!" Così le pupille pregavano / ma il labbro non si schiuse. (Orgoglio)

Buonanotte del 25 maggio 2015

E’ un peccato il non fare niente col pretesto che non possiamo fare tutto. — Winston Churchill

Phil Greenwood

Immagine
Phil Greenwood(Welsh, b.1943)Blossom 2003 etching

Accade

Accade che le affinità d’anima non giungano ai gesti e alle parole ma rimangano effuse come un magnetismo. É raro ma accade. Può darsi che sia vera soltanto la lontananza, vero l’oblio, vera la foglia secca più del fresco germoglio. Tanto e altro può darsi o dirsi. Comprendo la tua caparbia volontà di essere sempre assente perché solo così si manifesta la tua magia. Innumeri le astuzie che intendo. Insisto nel ricercarti nel fuscello e mai nell’albero spiegato, mai nel pieno, sempre nel vuoto: in quello che anche al trapano resiste. Era o non era la volontà dei numi che presidiano il tuo lontano focolare, strani multiformi multanimi animali domestici; fors’era così come mi pareva o non era. Ignoro se la mia inesistenza appaga il tuo destino, se la tua colma il mio che ne trabocca, se l’innocenza é una colpa oppure si coglie sulla soglia dei tuoi lari. Di me, di te tutto conosco, tutto ignoro. — Eugenio Montale

Raymond Carver

Il 25 maggio 1938 - nasce a Clatskanie (Oregon) il romanziere americano Raymond Carver Pensavo di amare la mia prima moglie più della vita stessa. Ma ora la odio con tutte le mie forze. Davvero. Come ve lo spiegate? Che fine ha fatto quell'Amore? (Di cosa parliamo quando parliamo d'amore)

Buonanotte del 24 maggio 2015

Non mi sono mai più preoccupato del futuro. Che cosa aveva in serbo per me, il futuro? Non ho più pensato in termini di speranza, aspettative. Quello che mi aspetto è di imparare a vedermela con le brutte notizie. — Philip Roth, da “Il teatro di Sabbath”

Jeane Myers

Immagine

Molte volte

Ma molte volte, diventato ormai uomo maturo, molte volte ho pensato se fosse mai possibile, fra le possibilità delle cose occulte, che quella improvvisa temerità della bimba, e quel selvaggio suo sguardo rivolto al mare lontano fossero gli indizi di una misericordiosa attrazione verso il pericolo, di un invito del padre defunto, di un misterioso desiderio che la vita di lei potesse finire in quel giorno. E c’è stato un momento in cui mi sono chiesto: «Se la futura vita di lei mi fosse apparsa come in un’improvvisa visione, apparsa in modo pienamente comprensibile ad un fanciullo, e se la sua salvezza fosse dipesa da un cenno della mia mano, avrei fatto quel cenno?» C’è stato un momento – non dico che sia durato a lungo, ma c’è stato, – in cui mi son rivolto la domanda: «Sarebbe stato un bene per la Miliuccia se le acque, quella mattina, le si fossero chiuse sopra il capo mentre io stavo a guardarla?», un momento in cui ho dovuto rispondere a me stesso: «Sì, sarebbe stato un bene».

Giovanni Giudici

Il 24 maggio del 2011, muore a La Spezia il poeta Giovanni Giudici Non onorate i vecchi, abbiatene pietà perché sono gli specchi di come finirà [...] (Poesie 1953-1990, Premio Bagutta 1993)

Bruce Conner

Immagine

Buonanotte del 22 maggio 2015

Non c’è mai una risposta giusta a una domanda ineludibile. — L. Block, Le colpe dei padri

Irma Cerese

Immagine

Spesso...

Spesso la gente pensa che se hai una storia triste alle spalle, tu debba essere per forza una persona triste. E’ esattamente il contrario: non si diventa tristi - sebbene certe malinconie e certi dolori siano tatuaggi indelebili e fedeli compagni di vita - no, non si è persone tristi ma - ed è una grande differenza- persone che conoscono il valore della felicità. E non la prendono con leggerezza. Sanno che la felicità non è frequente, né effimera, né scontata ma si guadagna ad attimi che sono come respiri; danno peso ad un gesto, una parola, un’attenzione e ne sono riconoscenti. Non si lasciano sfuggire la bellezza delle piccole cose, colgono ogni espressione, nulla è dato per scontato. E sono i custodi di uno dei doni umanamente più preziosi e rari che esistano: l’empatia. — Carolina Turroni

Arthur Conan Doyle

Il 22 maggio - nasce ad Edimburgo Arthur Conan Doyle Il pubblico tempestava per i racconti di Sherlock Holmes. Alla fine, mi accorsi che stavo per forzare la mano e per confondere la mia opera letteraria con un'altra che consideravo di infima lega. Tale riflessione mi convinse a por fine ai giorni del mio eroe. Scrivevo già nel 1891 a mia moglie Mary: "Non vedo via d'uscita. Ho in mente di uccidere Holmes e di liquidarlo una volta per tutte perchè mi distoglie la mente da cose assai più importanti." (Memorie e avventure)

Buonanotte del 21 maggio 2015

Le parole di cui disponiamo, qualunque sia la nostra lingua, sono assolutamente inadeguate a raccontare i sentimenti, le sensazioni, i pensieri che hanno attraversato la nostra vita e i fatti che li hanno provocati o che da essi sono stati provocati. — Le pietre volanti, Luigi Malerba

Ann Marie Coolick

Immagine

Aceto

Conoscevo gli adulti, tranne un verbo che loro esageravano a ingrandire: amare. Mi infastidiva l’uso. In prima media lo studio della grammatica latina l’adoperava per esempio di prima coniugazione, con l’infinito in -are. Recitavamo tempi e modi dell’amare latino. Era un dolciume obbligatorio per me indifferente alla pasticceria. Più di tutto mi irritava l’imperativo: ama. Al culmine del verbo gli adulti si sposavano, oppure si ammazzavano. Era responsabilità del verbo amare il matrimonio dei miei genitori. Insieme a mia sorella eravamo un effetto, una delle bizzarre conseguenze della coniugazione. A causa di quel verbo litigavano, stavano zitti a tavola, i bocconi facevano rumore. Nei libri c’era traffico fitto intorno al verbo amare. Da lettore lo consideravo un ingrediente delle storie, come ci stava bene un viaggio, un delitto, un’isola, una belva. Gli adulti esageravano con quell’antichità monumentale, ripresa tale e quale dal latino. L’odio sì, lo capivo, era u

Fulvio Tomizza

Il 21 maggio del 1999, muore a Trieste Fulvio Tomizza La mano mi trema come quel lontano mattino di Pasqua, quando mio padre occupato con le due messe e la benedizione delle uova mandò me, sui dodici anni, a versare l'acquasanta nei quattro cantoni della parrocchia per preservarla dalla grandine estiva. (La miglior vita)

Buonanotte del 20 maggio 2015

Il valore delle cose non è determinato dal tempo che durano, ma dall’intensità con le quali succedono. Per questo, esistono momenti indimenticabili, cose inspiegabili e persone incomparabili. Fernando Pessoa

Ann Marie Coolick

Immagine

Piedini...

Si tratta che quando un uomo s’è innamorato d’una certa bellezza, d’un certo corpo di donna (è una cosa, questa, che un sensuale può capire), allora si disferebbe per essa dei suoi propri figli, venderebbe per ottenerla suo padre e sua madre, la Russia e ogni patria: fors’anche onesto, andrà e ruberà; fosse l’uomo più mite, sgozzerà qualcuno; il più fidato, diventerà un traditore. Il cantore dei bei piedini femminili, Puškin, cantò i bei piedini in versi: gli altri non li cantano, ma non possono guardare a quei bei piedini senza spasimare. Ma poi ci fossero soltanto i piedini… — Rakitin ad Alëša nei Fratelli Karamazov di Fëdor Dostoevskij

John Stuart Mill

Il 20 maggio del 1806, nasce a Londra John Stuart Mill Io credo che le relazioni sociali dei due sessi, che sottomettono l'un sesso all'altro in nome della legge, sono cattive in sé stesse, e costituiscono oggi uno dei principali ostacoli che si oppongono al progresso dell'umanità. (La servitù delle donne)

Buonanotte del 19 maggio 2015

Dietro grandi «ti amo» ci sono grandissimi «nonostante tutto». — @esterviola

Ann Marie Coolick

Immagine

Affinità lunare

Quali particolari affinità gli sembrava esistessero fra la luna e la donna? La sua antichità nel precedere e sopravvivere a successive generazioni telluriche: la sua dominazione notturna: la sua dipendenza di satellite: il suo riflesso luminare: la costanza in tutte le sue fasi, il sorgere, il tramontare al momento stabilito, luna crescente e calante; l’invariabilità forzata del suo aspetto: la sua risposta indeterminata all’interrogazione non affermativa: il suo influsso sul flusso e riflusso delle acque: il suo potere di far invaghire, di mortificare, di rivestire di bellezza, di rendere folli, di incitare e coadiuvare alla delinquenza: la tranquilla imperscrutabilità del suo volto: la terribilità della sua isolata dominante implacabile risplendente vicinanza: i suoi auspici di tempesta e di bonaccia: lo stimolo della sua luce, del suo movimento e della sua presenza: l’ammonimento dei suoi crateri, i suoi mari aridi, il suo silenzio: il suo splendore, quando visibile: la sua attra

Ho Chi Minh

Il 19 maggio del 1890 nasce a Kim Lièn Hò Chi Min La rosa si apre, la rosa appassisce senza sapere quello che fa. Basta il profumo di rosa smarrito in un carcere perché nel cuore del carcerato urlino tutte le ingiustizie del mondo.

Buonanotte del 18 maggio 2015

Ogni persona che incontri sta lottando con i propri problemi. Sii gentile con lei. Non potrai risolverli al suo posto ma la tua gentilezza forse la incoraggerà a non rinunciare. La tua gentilezza può essere il miracolo che stava aspettando. Spesso, senza saperlo, facciamo veri miracoli. — Gustav Birth

Ann Marie Coolick

Immagine

Il richiamo della foresta

D’estate, però, vi è in questa valle un visitatore, ma gli Yeehat non lo sanno. È un grande lupo dal manto stupendo, simile agli altri lupi eppure diverso: giunge solo dalla ridente terra dei boschi e scende in una radura fra gli alberi. Qui un torrente giallo scaturisce da sacchi marci di pelle di alce e si perde nel terreno, l’erba alta nasce in mezzo ad esso e il terriccio lo ricopre celando al sole il suo giallo colore. Qui il lupo si sofferma per un po’ assorto, intona un solo e angosciato ululato e poi riparte. Ma non sempre è solo. Quando vengono le lunghe notti invernali e i lupi inseguono la loro preda nelle valli più basse, lo si può vedere correre alla testa del branco nelle luce pallida della luna o nel fioco chiarore dell’aurora boreale, balzando gigantesco innanzi ai compagni, la grande gola tonante nel canto del mondo più giovane, il canto del branco. — Jack London

Buonanotte del 17 maggio 2015

Qualsiasi idiota può superare una crisi; è il quotidiano che ti logora. — Anton Pavlovič Čechov

Isaac Levitan

Immagine
Autumn Landscape with a Church - 1890

E' facile

È facile amare qualcun altro, ma amare ciò che sei, quella cosa che coincide con te, è esattamente come stringere a sé un ferro incandescente: ti brucia dentro, ed è un vero supplizio. Perciò amare in primo luogo qualcun altro è immancabilmente una fuga da tutti noi sperata, e goduta, quando ne siamo capaci. Ma alla fine i nodi verranno al pettine: non puoi fuggire da te stesso per sempre, devi fare ritorno, ripresentarti per quell’esperimento, sapere se sei realmente in grado d’amare. È questa la domanda – sei capace d’amare te stesso? — Carl Gustav Jung

Buonanotte del 16 maggio 2015

Non c’è una seconda occasione per dare la prima impressione. — Oscar Wilde

Aldo Affronto

Immagine
Torbiere 4

Passerò per Piazza di Spagna

Sarà un cielo chiaro. S’apriranno le strade sul colle di pini e di pietra. Il tumulto delle strade non muterà quell’aria ferma. I fiori spruzzati di colori alle fontane occhieggeranno come donne divertite. Le scale le terrazze le rondini canteranno nel sole. S’aprirà quella strada, le pietre canteranno, il cuore batterà sussultando come l’acqua nelle fontane – sarà questa la voce che salirà le tue scale. Le finestre sapranno l’odore della pietra e dell’aria mattutina. S’aprirà una porta. Il tumulto delle strade sarà il tumulto del cuore nella luce smarrita. Sarai tu – ferma e chiara. — Cesare Pavese, Passerò per Piazza di Spagna, da “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”, 1951.

Tiziano Scarpa

Il 16 maggio del 1963 nasce a Venezia Tiziano Scarpa Sono stata attraversata dal tempo e dallo spazio e da tutto quello che essi portano dentro. Alla fine era stravolta, in un'ora io sono stata musicalmente grandine, musicalmente afa, musicalmente gelo, musicalmente tepore, musicalmente piedi intirizziti, musicalmente pioggia leggera, musicalmente suolo ghiacciato... (Stabat mater)

Buonanotte del 15 maggio 2015

Della mia vita cambierei soprattutto la punteggiatura. Eliminerei quasi tutti gli interrogativi e i due punti li userei soltanto per chiarire le cose davvero importanti. Chiuderei prima alcune parentesi, mentre altre non le aprirei affatto. Metterei più virgole e meno punti; aggiungerei molti più spazi per dedicarmi a me. — Serena Santorelli

Stuart Walker

Immagine
Untitled, 1933

Lamento di Portnoy

Il principio che sembra generare e informare le sue opere è che lei è una sorta di ardimentosa esuberante di fronte alla vita, sempre a caccia di novità e di emozioni, solo per ritrovarsi travolta dal suo stesso spirito pionieristico. In effetti sembra pensare a se stessa come a una donna giunta al limite estremo dell’esperienza, un’abbagliante e sconfitta combinazione di Marie Curie, Anna Karenina e Amelia Earhart. Comunque, tale è l’immagine romantica con cui questo bambino va a letto, dopo che lei gli ha abbottonato il pigiama e gli ha rimboccato le coperte, raccontandogli come abbia imparato a guidare la macchina quando era incinta di mia sorella, e proprio il primo giorno in cui aveva ricevuto la patente – «proprio la prima ora, Alex» – «un pazzo furioso» le abbia tamponato il paraurti posteriore, dopodiché lei non aveva più preso in mano un volante. O la storia di quando stava cercando i pesci rossi in uno stagno di Saratoga Springs, New York, dove l’avevano portata a dieci anni

Benedetta Cappa Marinetti

Il 15 maggio 1977 - muore a Roma Benedetta Cappa Marinetti Nella realtà vi è meno e vi è di più. Si deve, se si vede il limite, andare oltre, donando poi il di più! Sono IO-UMANITA' che scopro e CREO la LIBERTA'. (Le forze umane)

Buonanotte del 14 maggio 2015

Questo mare è pieno di voci e questo cielo è pieno di visioni. — Giovanni Pascoli

Szüts Miklós

Immagine

Il corpo

Parlavano di cibi e di botteghe, della nuova rimessa di Diver, della decadenza del rione e del corrispondente diminuire degli affitti, di come fossero loro piaciuti e spiaciuti certi film, della necessità ad ogni costo di starsene di buon umore. «Non si deve pensare troppo alle cose.» «Noi tutti pensiamo troppo.» In generale mi secco a questo genere di osservazioni. Credo anzi che l’attività e l’applicazione siano alti attributi dell’uomo. Ho un attaccamento quasi feroce al sapere. Così che finalmente mi feci sentire; ma anche allora senza sapere ancora con esattezza come esprimere i miei pensieri. Devo aver detto: «Se nessuno si preoccupasse di pensare alle cose, non arriveremmo mai a niente.» Madge rise: «Tuttavia, non è il caso che usiamo troppo le nostre teste, vero? Lasciamo che lo facciano quelli che vogliono, dico io.» — William Sansom

Johan August Strindberg

Il 14 maggio del 1912, muore a Stoccolma lo scrittore e commediografo Johan August Strindberg Vedo lo scrittore di teatro come un predicatore laico che spaccia al minuto, in forma popolare, le idee del suo tempo. (La signora Giulia)

Buonanotte del 13 maggio 2015

Un sorriso può aggiungere un filo alla trama brevissima della vita. — Laurence Sterne

John La Farge

Immagine
John La Farge (American, 1835-1910), Snow Storm, 1865. Oil on canvas. High Museum of Art, Atlanta.

Fateci caso

E immagino che tutti voi desideriate, fra le altre cose, fare soldi e trovare il vero amore. Ve lo dico io come fare soldi: lavorate molto sodo. Ve lo dico io come trovare l’amore: vestitevi bene e sorridete sempre. Imparate le parole di tutte le canzoni appena uscite. Che altri consigli posso darvi? Mangiate tanta crusca in modo che la vostra dieta abbia il necessario apporto di fibre. L’unico consiglio che mio padre mi abbia mai dato è stato questo: «Non ti ficcare niente nelle orecchie». Dentro le orecchie ci sono le ossa più piccole di tutto il corpo umano, lo sapete?, e anche il senso dell’equilibrio. Se vi maltrattate le orecchie, rischiate non solo di diventare sordi, ma anche di cadere per terra in continuazione. Quindi lasciatele in pace. Stanno benissimo così come sono. — Quando siete felici, fateci caso, Kurt Vonnegut

Giuseppe Giusti

Il 13 maggio - nasce a Monsummano Giuseppe Giusti Vostra eccellenza, che mi sta in [cagnesco per que' pochi scherzucci di [dozzina, e mi gabella per antitedesco perché metto le birbe alla [berlina, o senta il caso avvenuto di fresco, a me che girellando una mattina, capito in Sant'Ambrogio di Milano, in quello vecchio là, fuori di mano. (Sant'Ambrogio)

Francoise Julien

Immagine

I vagabondi del Dharma

…è un mondo pieno di nomadi col sacco sulle spalle, Vagabondi del Dharma che si rifiutano di aderire alle generali richieste ch’essi consumino prodotti e perciò siano costretti a lavorare per ottenere il privilegio di consumare tutte quelle schifezze che tanto nemmeno volevano veramente come frigoriferi, apparecchi televisivi, macchine, almeno macchine nuove ultimo modello, certe brillantine per capelli e deodoranti e generale robaccia che una settimana dopo si finisce col vedere nell’immondezza, tutti prigionieri di un sistema di lavora, produci, consuma, lavora, produci, consuma, ho negli occhi la visione di un’immensa rivoluzione di zaini migliaia o addirittura milioni di giovani americani che vanno in giro con uno zaino, che salgono sulle montagne per pregare, fanno ridere i bambini e rendono allegri i vecchi, fanno felici le ragazze e ancor più felici le vecchie, tutti Pazzi Zen che vanno in giro scrivendo poesie che per puro caso spuntano nella loro testa senza una ragione al mo

Massimo Bontempelli

Il 12 maggio del 1878, nasce a Como, Massimo Bontempelli Tu credevi ch'io amassi Teresa quand'era qui, eravamo noi due soli nel mondo e passavamo tante ore di paradiso. No. E' ora che l'amo, in questi giorni di inferno. Mai l'avevo amata così forte. (L'amante fedele)

Buonanotte del 11 maggio 2015

Bisogna saper alternare la solitudine e lo stare con gli altri. La prima ci farà sentire il desiderio degli altri, la seconda di noi stessi. — Seneca

Sarah Atkinson

Immagine

Per tutti...

Per tutti coloro che amano, hanno amato e ameranno… Alle navi in navigazione e ai porti di scavo, alla mia famiglia e a tutti gli amici ed estranei: questo è un messaggio e una preghiera. Il messaggio è che i miei viaggi mi hanno insegnato una grande verità: io ho già avuto quello che tutti quanti cercano ma che soltanto pochi trovano, la sola persona al mondo che ero destinata ad amare per sempre. Una persona ricca di semplici tesori che si è fatta da sola e che da sola ha imparato. Un porto in cui mi sento a casa per sempre e che nessun vento, nessun problema potranno mai distruggere. La preghiera è che tutti al mondo possano conoscere questo genere d’amore ed essere da esso sanati. Se la mia preghiera sarà ascoltata saranno cancellati per sempre tutti i rimpianti e tutte le colpe e avranno fine tutti i rancori. — Dal libro “Le parole che non ti ho detto” - Nicolas Sparks

Enrico Cernuschi

L'11 maggio del 1896, muore a Mentone Enrico Cernuschi Sono italiano e sono francese: l'Italia è la mia patria nativa, la Francia è la mia patria repubblicana. Come sempre io servo la mia vera patria che è la Repubblica. (Lettera, 1889)

Buonanotte del 10 maggio 2015

Non giudicare sbagliato ciò che non conosci, prendi l’occasione per comprendere. — Pablo Picasso

Vincent van Gogh

Immagine
Flowering Garden

Lettera sulla Felicità

Mai si è troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità. A qualsiasi età è bello occuparsi del benessere dell’animo nostro. Chi sostiene che non è ancora giunto il momento di dedicarsi alla conoscenza di essa, o che ormai è troppo tardi, è come se andasse dicendo che non è ancora il momento di essere felice, o che ormai è passata l’età. Ecco che da giovani come da vecchi è giusto che noi ci dedichiamo a conoscere la felicità. Per sentirci sempre giovani quando saremo avanti con gli anni in virtú del grato ricordo della felicità avuta in passato, e da giovani, irrobustiti in essa, per prepararci a non temere l’avvenire. Cerchiamo di conoscere allora le cose che fanno la felicità, perché quando essa c’è tutto abbiamo, altrimenti tutto facciamo per possederla. Pratica e medita le cose che ti ho sempre raccomandato: sono fondamentali per una vita felice. Prima di tutto considera l’essenza del divino materia eterna e felice, come rettamente suggerisce la nozione di

Matteo Ricci

Il 10 maggio 1610 muore a Pechino il gesuita padre Matteo Ricci Molte volte avviene che, delle grandi imprese et opere che nel mondo si fecero, non potessero poi i posteri saperne i principi donde hebbero origine [...] Lasciarò un testimonio di quanto la nostra Compagnia di Gesù travagliò e patitte per aprire questa intrata e cominciare a rompere questo bosco fiero. (Della entrata della Compagnia di Gesù nella Cina, 1609)

Buonanotte del 9 maggio 2015

Non è importante come entri nel palcoscenico della vita degli altri, l’importante è l’uscita di scena; quindi prendi fiato, sorridi comunque sia andato lo spettacolo e fai il tuo inchino migliore. Ma soprattutto, non concedere mai il bis ad un pubblico che non lo merita… — Charlie Chaplin

Grégoire Laroche Joubert

Immagine
Ciel 05.07 - huile sur carton

Sei...

Non vi sarà mai cosa che non sia una nube. Lo son le cattedrali di vasta pietra e bibliche vetrate che il tempo spianerà. Lo è l’Odissea, che cambia come il mare. Se la riapri sempre cambia qualcosa. Anche il riflesso del tuo viso è già un altro nello specchio ed il giorno è un dubbioso labirinto. Siamo chi se ne va. La numerosa nuvola che si disfa all’occidente è nostra effigie. Incessantemente la rosa si tramuta in altra rosa. Sei nuvola, sei mare, sei l’oblio. Sei anche tutto quello che hai smarrito. — Jorge Luis Borges

Dino Segre

Il 9 maggio del 1893, nasce a Torino lo scrittore Pitigrilli (ps. di Dino Segre) Nel collegio dei Barnabiti aveva imparato il latino, a servire messa e a giurare il falos. tre cose di cui si può aver bisogno da un momento all'altro. Ma uscendo dal collegio le dimenticò tutte e tre. (Cocaina)

Buonanotte del 8 maggio 2015

Il cuore umano è indistruttibile. Tu immagini soltanto che sia spezzato. In realtà è lo spirito che subisce il vero colpo. Ma anche lo spirito è forte, e se lo desideri, si può sempre riprendere. — Henry Miller

La felicità

Ormai si sa che la felicità non la troviamo fuori ma solo dentro di noi e che quando la tristezza e la depressione ci colgono sono quel “campanellino d’allarme” che ci avverte che è arrivato il momento di cambiare. Sì, perché infondo ognuno di noi sa benissimo dentro di sé cosa lo rende felice e non sempre compiacere e rendere felici gli altri necessariamente coincide con la nostra felicità. Ma allora che fare? È giusto seguire il nostro cuore pur sapendo che potresti far soffrire chi ami e chi da te si aspetta sempre uno stile di vita congruo al tuo ruolo e un comportamento “saggio”, anche se questo vuol dire fingere ogni giorno con tutti e con sé stessi? Mi chiedo se i miei figli si meritano una madre “falsamente” felice o una madre con le “palle” che lotti per ottenere una propria e sincera serenità anche se malgrado loro potrei coinvolgerli in una “tempesta” emotiva (transitoria si spera). Del resto quando mettiamo al mondo dei figli siamo anche determinati a volere sempre il

Robert Anson Heinlein

L'8 maggio 1988 - muore a Carmel: Robert Anson Heinlein La Grande Diaspora della Razza Umana ebbe inizio più di due millenni or sono... L'Homo sapiens si sparse nella nostra Galassia a una velocità molte volte superiore a quella della luce e si moltiplicò come un lievito... più di duemila milioni di miliardi di trilioni di persone... (Lazarus Long)

Buonanotte del 7 maggio 2015

Come ti conforta scrivere e come ti lacera dentro. Come ti aiutano le parole e come ti confondono. Come ti sazia la poesia e come ti affama. — M. Cinque

Emilio Vedova

Immagine

Sovvertimento dei sensi

Ci sono emozioni subitanee, moti dell’anima che raccontati suonerebbero forse sentimentali, parole che sono vere una volta soltanto, tra due individui, a quattr’occhi, che nascono da un inatteso tumulto di sentimenti. Fu l’unico vero dialogo che io abbia mai avuto con mio padre e non ebbi nessuna difficoltà a umiliarmi volontariamente: lasciai a lui ogni decisione. Lui però mi consigliò di abbandonare Berlino e di studiare il prossimo semestre in qualche piccola università e, quasi per consolarmi, aggiunse di esser certo che avrei fatto di tutto per riparare al tempo perduto. La sua fiducia mi emozionò profondamente; in quel minuto mi accorsi del torto che durante tutta la mia giovinezza avevo fatto a quel vecchio, in apparenza freddo e trincerato dietro un rigido formalismo. Dovetti mordermi le labbra per non scoppiare a piangere. Ma anch’egli dovette provare qualcosa di simile, perché improvvisamente mi porse la mano, la tenne un momento tremante, e uscì frettolosamente. — Stef

Buonanotte del 6 maggio 2015

Giustamente, ognuno può essere libero di vantarsi della propria ignoranza. Moltiplicato per milioni di persone, questo porta un intero paese a peggiorare la prospettiva di crescita, di realizzazione personale, di opportunità di benessere, di giustizia. Se dovessimo basarci sui recenti studi di Tullio De Mauro, non più del 30% di quelli che hanno letto questo post saranno in grado di interpretarne il contenuto. polworld

Gli increati

Ma perché devo arrivare ogni volta a quel punto? Perché devo ogni volta attraversare la fiamma per arrivare fino al cuore della fiamma, in quella luce bianca che cancella la luce che non fa vedere la luce? Perché continuo a combattere e a gettarmi così allo sbaraglio dentro tutto il buio che c’è dentro la luce? Perché devo gettare tutta la mia vita e il mio corpo contro questo diaframma, e aprire tutta la mia vita e il mio corpo a questo combattimento? Perché devo essere nello stesso tempo questo campo di battaglia e questa battaglia? Perché, come prima non accettavo la vita, così adesso non accetto la morte che c’è dentro di me? Perché porto tutto il mio corpo e la mia mente fino a questo margine e a questo limite, per arrivare fino a quel punto e anche oltre? — Antonio Moresco

Ernesto Ferrero

Il 6 maggio del 1938, nasce a Torino Ernesto Ferrero Interrompo questo elenco di vite spezzate e destini amari perché mi sta contagiando d'una insopportabile tristezza. Vorrei invece disporre di una penna più acuminata per descrivere quello che avvenne all'Elba dopo i tumultuosi avvenimenti della partenza. (N.)

Peter Kuttner

Immagine

Uomini con...

È la totalità, pensai. Un’eco tanto vicina alla perfezione da non poter dire quale sia la prima voce e quale il ritorno della voce-fantasma. Per un momento tutto mi fu chiaro, e nei momenti in cui accade, vedi quant’è sottile il mondo. Non lo sappiamo tutti quanti, in cuor nostro? È un meccanismo perfetto e bilanciato di voci ed echi che fanno da rotelle e leve, onirico orologio che rintocca oltre il vetro degli arcani che chiamiamo vita. Oltre? Sotto? Intorno? Caos, tempeste. Uomini con martelli, uomini con coltelli, uomini con pistole. Donne che pervertono ciò che non possono dominare e denigrano ciò che non possono capire. Un universo di orrore e smarrimento circonda un palcoscenico illuminato, sul quale noi mortali danziamo per sfidare le tenebre. — Stephen King, 22/11/’63

E. A. Mario

Il 5 maggio - nasce a Napoli il poeta e compositore E. A. Mario Si vide il Piave rigonfiar le sponde e come i fanti combattevan l'onde. Rosso del sangue del nemico altero, il Piave comandò: Indietro va, o straniero! (Leggenda del Piave, 1918)

Buonanotte del 4 maggio 2015

Coloro che conoscono soltanto millecinquecento parole non saranno mai capaci di esprimersi né con precisione né con bellezza salvo che su argomenti assai semplici e per puro caso. Bertrand Russell

Claude Monet

Immagine
1840 - 1926 - Paysage

Come un romanzo

Quel che noi leggiamo, lo taciamo. Il piacere del libro letto lo teniamo spesso gelosamente segreto. Sia perché non vi vediamo materia di conversazione, sia perché prima di poterne dire una parola dobbiamo lasciar fare al tempo la sua splendida opera di distillazione. Questo silenzio è il garante della nostra intimità. Il libro l’abbiamo letto, ma noi ci siamo ancora dentro. La sua semplice evocazione offre rifugio ai nostri no. Il libro ci mette al riparo dal Grande Esterno, ci offre un osservatorio, posto molto al di sopra dei paesaggi contingenti. Abbiamo letto e taciamo. Taciamo perché abbiamo letto. Pensate un po’ come sarebbe bello vedere qualcuno aspettarci al varco della nostra lettura per domandarci: “E allooora? E’ bello? Hai capito? A rapporto!” A volte è l’umiltà a esigere da noi il silenzio. Non la gloriosa umiltà degli analisti di professione, ma l’intima, solitaria, quasi dolorosa consapevolezza che questa lettura, questo autore ci hanno, come si usa dire, “cambiato

Buonanotte del 3 maggio 2015

La nostra è un’epoca essenzialmente tragica, perciò ci rifiutiamo di prenderla tragicamente. Il cataclisma c’è stato, siamo tra le macerie, e cominciamo a costruire nuove piccole comunità, a nutrire nuove piccole speranze. È un lavoro notevolmente difficile, ormai non c’è nessuna strada spianata verso il futuro, dobbiamo aggirare gli ostacoli o scavalcarli. Dobbiamo vivere, non importa quanti cieli ci siano crollati addosso. Questa era, più o meno, la situazione di Costance Chatterley. La guerra le aveva fatto crollare il mondo addosso. E aveva dovuto rendersi conto che bisognava vivere e imparare. — David Hurbert Lawrence, L’amante di Lady Chatterley

Artstrata

Immagine
Moonlight

Hippy

Io ho 65 anni, sono stato Hippy, il mio stile di vita è sempre libertino, ho fatto la rivoluzione studentesca del '68, sono stato a Woodstock, ho organizzato manifestazioni e meeting nei parchi e nelle comunità. Esisteva voglia di cambiare, il cambiamento era in atto. Poi il movimento americano fu represso, furono schiacciati da un sistema tutt’altro che democratico. Il nostro errore fu quello di seguirli anche nella fossa, avremmo dovuto proseguire per la nostra strada, invece di stare a guardare le loro vicende e agire negativamente di conseguenza; forse così saremmo sopravvissuti. Comunque, gli Hippy Italiani poco avevano in comune con quelli americani, simili ideologie e stile di vita con alcune diversità, noi eravamo solo una fotocopia. Però alla nostra maniera,eravamo autentici ed inimitabili grazie alla nostra cultura popolare,ricca di tradizioni etniche che gli americani potevano e tuttora possono solo invidiare. L’anno scorso ho girato qualche comunità elfica

Etichette

Mostra di più