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8 ottobre

L'8 ottobre 1985 è morto Tomaso Serra, anarchico, antifascista combattente nella guerra di Spagna con Giuseppe Zuddas, Partigiano a Roma nelle file di GL.....La sua Memoria è preservata in tantissime iniziative che nel tempo sono state promosse dal Comune di Barrali, dall'ISSRA, dall'ANPI Trexenta e da altri Enti e soggetti... TOMASO SERRA, era un anarchico, il suo sopranome era “il Barba” era nato a Lanusei nel marzo 1900, ma fin da bambino o con la famiglia si stabilisce a Barrali. Tomaso emigra sedicenne nel nord Italia e a 18 anni all’estero, prima in Francia e poi in Svizzera, dove entra in contatto con ambienti anarchici sposandone la causa. Dalla Svizzera va in Francia dove però è espulso, poi in Lussemburgo, in Belgio, in Germania e poi di nuovo in Francia e in Svizzera fino all’agosto del 1936 quando va a Barcellona, dopo lo scoppio della guerra civile spagnola, e si arruola nella Sezione italiana della Colonna “Ascaso-Rosselli” CNT-FAIB, e prende parte alla battag

FramMenti

 Certi mezzi di comunicazione di massa al servizio d’interessi più o meno mascherati rovesceranno sul mondo, con visioni e rumori fantomatici, un oppio dei popoli più insidioso di quello che nessuna religione sia mai stata accusata di diffondere. Una falsa abbondanza, dissimulando l’erosione crescente delle risorse, distribuirà cibi sempre più adulterati e divertimenti sempre più gregari, panem et circenses di società che si credono libere. Marguerite Yourcenar, Archivi del Nord, Einaudi, p. 259

7 ottobre

172 anni fa moriva Edgar Allan Poe (Boston, 19 gennaio 1809 – Baltimora, 7 ottobre 1849). Una morte travagliata e misteriosa. Una cinque giorni di passione inizia il 3 ottobre 1849 con il ritrovo dello scrittore, delirante, a Baltimora. Nessuno sapeva il perché di quelle condizioni o il perché di quei vestiti che non erano suoi. La morte lo portò via con il mistero che lo aveva sempre contraddistinto durante la sua vita. Uno scrittore atipico che scrisse solo un romanzo durante la sua vita. 69 racconti che lo hanno reso uno dei padri della moderna letteratura americana e del moderno racconto poliziesco. Solo sette anni di scrittura. Altra atipicità che lo ha reso unico. Nel 1842 la crisi derivata dalla malattia e poi morte della moglie. Divenne un’alcolista e finì in estrema povertà. Un artista completo I suoi racconti hanno sempre parlato di temi oscuri. Celebri Il corvo e altre poesie, Il gatto neroe Annabel Lee. Poco apprezzato dal pubblico e dalla critica della sua epoca, come pras

FramMenti

 Lontano lontano si fanno la guerra. Il sangue degli altri si sparge per terra.  Io questa mattina mi sono ferito a un gambo di rosa, pungendomi un dito.  Succhiando quel dito, pensavo alla guerra. Oh povera gente, che triste è la terra!  Non posso giovare, non posso parlare, non posso partire per cielo o per mare.  E se anche potessi, o genti indifese, ho l’arabo nullo! Ho scarso l’inglese!  Potrei sotto il capo dei corpi riversi posare un mio fitto volume di versi?  Non credo. Cessiamo la mesta ironia. Mettiamo una maglia, che il sole va via.   Franco Fortini

Amuleto

Anche oggi si è rapiti dagli incastri. Hanno gettato gli sguardi con il dubbio del vuoto fra le suole sui marciapiedi della via Larga, nell’amore macilento del tram e i suoi binari. I vestiti mi danno prurito al corpo, ricordano di non scordare le costrizioni, le deiezioni. I vestiti assediano la pelle e non oso scucire un lembo di parola da lanciare all’ora nuda e sconosciuta. Adesso tutti torneranno a casa. Calpesteranno indietro i loro passi e poi si chiuderanno. Silvia Atzori

FramMenti

“Non sapevo in quel momento che era la fine di tante cose. Quando guardo indietro, adesso, da questo alto monte della mia vecchiaia, ancora vedo le donne e i bambini massacrati, ammucchiati e sparsi lungo quel burrone a zig-zag, chiaramente come li vidi coi miei occhi da giovane. E posso vedere che con loro morì un’altra cosa, lassù, sulla neve insanguinata, e rimase sepolta sotto la tormenta. Lassù morì il sogno di un popolo. Era un bel sogno… il cerchio della nazione è rotto e i suoi frammenti sono sparsi. Il cerchio non ha più centro, e l’albero sacro è morto.”    (Alce Nero)

4 ottobre

IL 4 OTTOBRE DEL 1936 I FASCISTI PROVARONO A MARCIARE A LONDRA PROTETTI DALLA POLIZIA, MA VENNERO CACCIATI DALLA FURIA POPOLARE: STORIA DELLA BATTAGLIA DI CABLE STREET L'East End è da sempre una delle aree più cosmopolite di Londra e forse del mondo. Una caratteristica rimasta immutata nonostante siano cambiate le nazionalità che popolano i diversi quartieri. Non stupisce quindi che fu proprio l'East End a sconfiggere il fascismo britannico diversi anni prima della Seconda guerra mondiale. E lo fece con quella che divenne nota come la battaglia di Cable Street. Sir Oswald Mosley, aristocratico e veterano della Grande guerra, fondò nel 1932 la British Union of Fascists, un movimento ispirato dal fascismo italiano ancor più che dal nascente nazismo tedesco. Il partito riuscì ad avere un certo seguito grazie alla crisi sociale ed economica seguita alla Grande Depressione, additando gli immigrati come i principali responsabili dei problemi dei lavoratori inglesi ed assumendo toni s

FramMenti

 Oltretutto, a questo punto della vita, i misteri diventano dei fallimenti della ragione perché uno ha già l’età per capire che nel nostro mondo non ci sono misteri, ma tutto è un mistero insondabile, una matematica fantasmagorica, un meccanismo incomprensibile seppur perfetto: l’algebra del senza perché. I piccoli misteri che ci affascinano o che ci tormentano non sono altro che parodie del grande mistero fondamentale: il mistero sconcertante di vivere in un universo che cerchiamo di interpretare con l’aiuto di una mente che non riesce nemmeno a interpretare se stessa.  Benitez Reyes Felipe - Il Mercato dei Miraggi

3 ottobre

IL 3 OTTOBRE 2013 PERSERO LA VITA 368 MIGRANTI NELLA STRAGE DI LAMPEDUSA. SCAPPAVANO DA GUERRA, FAME E POVERTÁ Venivano quasi tutti dal Corno D’Africa i circa 500 migranti che il 2 ottobre del 2013 vennero fatti confluire su una spiaggia libica per essere caricati con alcuni gommoni su un vecchio peschereccio che doveva portarli verso le coste italiane. Avevano pagato diverse centinaia di dollari, tutto quello che possedevano nella maggior parte dei casi, per fuggire dai propri paesi. Il rischio di essere uccisi, il lungo viaggio nel deserto, la sete, la morte e le violenze dei trafficanti di uomini e alla fine quel viaggio su una carretta del mare. Si sarebbero risparmiati tutto questo se avessero potuto uscire liberamente dal proprio stato di origine, ottenere un visto regolare ed entrare in Europa. Ma tutto questo non era e non è possibile. La grande maggioranza di quei disperati, tra cui molte donne e bambini, veniva dall’Eritrea. Un Paese sconvolto dalla guerra con la vicina Etiop

FramMenti

Se vuoi cambiare il mondo devi iniziare dal tuo paese... Se vuoi cambiare il tuo paese devi iniziare dal tuo villaggio... Se vuoi cambiare il tuo villaggio devi iniziare dalla tua casa... Se vuoi cambiare la tua casa devi iniziare da te stesso... — Proverbio Cinese

Fine agosto

Ogni grande movimento musicale, in fondo è adolescente. Solo dopo, il successo e il mercato lo rendono un oggetto da acquistare; lo fanno invecchiare in fretta e male, lo congelano in un ruolo preciso, un look definito, dalle sonorità prestabilite. Lo fissano, impedendogli di viaggiare ed evolversi. È una rete intessuta di averi che il mondo gli getta addosso per imprigionarlo e stabilizzarlo, in modo da poterlo identificare. Rimbaud lo spiega nella Lettera del veggente: il poeta ascolta l’inaudito e lo rende udibile per l’umanità, ma nel fare questo muore. Anche se, sepolto dalle incrostazioni dei nostri averi, rimane una sorta di santuario in chi ha passato la propria adolescenza impugnando una chitarra, ripetendo ossessivamente il riff iniziale di Smells Like Teen Spirit o baciando la sua prima ragazza dopo aver storpiato con passione Wish You Were Here. Che sensazione di vita, di infinita potenzialità, sperimentano due adolescenti innamorati su una spiaggia: liberi per una notte da

FramMenti

Il sorriso sulla bocca di un uomo è come una lanterna sulla porta di una casa: indica che c’è un’anima dentro... Proverbio giapponese

Spirito

Il nazismo non è nato nel deserto. Lo si sa, ma è sempre necessario ricordarlo. E anche se, lontano da ogni deserto, fosse cresciuto come un fungo nel silenzio di una foresta europea, ciò sarebbe accaduto all’ombra di grandi alberi, protetto dal loro silenzio, o dalla loro indifferenza, ma sul loro stesso suolo. Di questi alberi, che popolano, in Europa, un’immensa foresta nera, non farò un inventario, né conterò le specie. Per delle ragioni essenziali, la loro presentazione non può ridursi a una mera rappresentazione. Nella loro abbondante tassonomia, quelle specie porterebbero nomi di religioni, di filosofie, di regimi politici, di strutture economiche, di istituzioni religiose o accademiche. Insomma, nomi che rimandano a ciò che confusamente si chiama “la cultura” o “il mondo dello spirito”. Jacques Derrida

FramMenti

Non c’è nulla di più ammaliante per l’uomo che la libertà della propria coscienza: ma non c’è nulla, del pari, di più tormentoso. — F. Dostoevskij

Monte di pietà

 Ci sono mostre, ma soprattutto luoghi espositivi, che sono una garanzia di qualità, pertanto molto spesso, anche se non sempre, li visito con grandi aspettative e, senza documentarmi (eccessivamente) su nuovi artisti o mostre programmate. Armato di questi (un po’ insani) principi, in occasione del mio recente soggiorno veneziano per la Biennale d’Arte, mi sono recato a Palazzo Ca’ Corner della Regina attualmente in gestione, per così dire, alla Fondazione Prada, senza particolari condizionamenti su Christoph Buchel, artista svizzero che non conoscevo gran che, a parte la chiesa veneziana trasformata in una moschea durante la Biennale del 2015, e qualche suo altro gesto estremo e provocatorio. E così, non conoscendo l’ubicazione del palazzo, ho impostato su Google Maps la destinazione da raggiungere. Dopo un breve tragitto, arrivati alla fine di una calle con sbocco sul Canal Grande, lo strumento si ostinava a dire: “Destinazione raggiunta” mentre di fronte a me c’era solo l’insegna di

FramMenti

Le persone sono come le acque di un fiume.
 Più sono profonde meno rumore fanno. — A. Degas

Se

Se riuscirai a mantenere la calma quando tutti intorno a te la perdono, e te ne fanno una colpa. Se riuscirai a avere fiducia in te quando tutti ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio. Se riuscirai ad aspettare senza stancarti di aspettare, O essendo calunniato, non rispondere con la calunnia, O essendo odiato a non lasciarti prendere dall’odio, Senza tuttavia sembrare troppo buono, né parlare troppo da saggio; Se riuscirai a sognare, senza fare del sogno il tuo padrone; Se riuscirai a pensare, senza fare del pensiero il tuo scopo, Se riuscirai a confrontarti con Trionfo e Rovina E trattare allo stesso modo questi due impostori. Se riuscirai a sopportare di sentire le verità che hai detto distorta dai furfanti per ingannare gli sciocchi, o a vedere le cose per cui hai dato la vita, distrutte, e piegarti a ricostruirle con strumenti ormai logori. Se riuscirai a fare un solo mucchio di tutte le tue fortune e rischiarle in un colpo solo a testa e croce, e perdere, e ricominciare d

FramMenti

La cosa più preziosa che puoi ricevere da chi ami è il suo tempo. Non sono le parole, non sono il fiori, i regali. E’ il tempo. Perché quello non torna indietro, e quello che ha dato a te è solo tuo, non importa se è stata un’ora o una vita. — David Grossman (Seneca Docet)

Mi ricorderò

 Mi ricorderò di voi quando tutto sarà finito. Di voi che avete smantellato la sanità pubblica per finanziare centri di estetica e ora tuonate contro lo Stato perché mancano respiratori. Di voi farisei che, mentre pontificavate sulla vita, mettevate il profitto davanti alla vita stessa, e la difesa dei beni davanti a quella delle persone. Di voi, che ci avete coperto di veleni e lasciato desertificare l’Italia dei borghi; e di voi, volonterosi partigiani dell’economia del saccheggio, dello scarto e dello spreco, che avete de-localizzato in Asia e tolto lavoro alla nostra gente.E di voi, che avete coperto tutto questo, facendoci credere che il problema fossero gli immigrati, quando siete stati i primi a chiamarli per ingrassarvi il culo. E soprattutto di voi, ultra-liberisti da talk show, che avete smantellato cultura e senso del dovere, obbligandoci a gestire questa emergenza più con la polizia che con l’educazione civica. E infine di voi, che anche ora, nel momento estremo, seminate z

FramMenti

Col passare del tempo lo capirai. Ciò che dura, dura; ciò che non lo fa, non lo fa. Il tempo risolve la maggior parte delle cose. E quello che il tempo non può risolvere, lo si deve risolvere da soli. — Murakami Haruki

Conversazione in Sicilia

Questo era il terribile: la quiete nella non speranza. Credere il genere umano perduto e non aver febbre di fare qualcosa in contrario, voglia di perdermi, ad esempio, con lui. Ero agitato da astratti furori, non nel sangue, ed ero quieto, non avevo voglia di nulla. Non mi importava che la mia ragazza mi aspettasse; raggiungerla o no, o sfogliare un dizionario era per me lo stesso; e uscire a vedere gli amici, gli altri, o restare in casa era per me lo stesso. Ero quieto; ero come se non avessi mai avuto un giorno di vita, né mai saputo che cosa significa esser felici, come se non avessi nulla da dire, da affermare, negare, nulla di mio da mettere in gioco, e nulla da ascoltare, da dare e nessuna disposizione a ricevere, e come se mai in tutti i miei anni di esistenza avessi mangiato pane, bevuto vino, o bevuto caffè, mai stato a letto con una ragazza, mai avuto dei figli, mai preso a pugni qualcuno, o non credessi tutto questo possibile, come se mai avessi avuto un’infanzia in Sicilia

FramMenti

Quando ascolti, cerchi solo conferma di ciò che già pensi? O ascolti per scoprire qualcosa di nuovo? — Antony De Mello

La scienza dello storytelling

Dedichiamo gran parte della nostra esistenza a trovare prove che confermino l’esattezza del modello allucinatorio racchiuso nel nostro cranio. Siamo attratti da quel tipo di arte, da quei media e da quelle storie che combaciano con i nostri modelli, e proviamo un senso di irritazione e di estraneità nei confronti di quelle che invece se ne discostano. Osanniamo quei leader culturali che si fanno paladini delle nostre bandiere e, di fronte ai loro avversari, ci sentiamo offesi, profondamente irritati, oltraggiati e proviamo il desiderio di punirli, magari augurando loro ogni tipo di umiliazione. Amiamo circondarci di gente che “la pensa come noi”. La parte più piacevole del nostro tempo sociale è quella che dedichiamo a stringere “legami” ancor più forti con i nostri simili, per offrirci conferme a vicenda e ribadire quanto abbiamo ragione, soprattutto se si tratta di questioni controverse. Quando incontriamo persone con modelli neurali insolitamente simili ai nostri, non smetteremmo ma

FramMenti

La civiltà vuole che si auguri il buon giorno a uno che volentieri si manderebbe al diavolo; ed essere bene educati vuol dire appunto esser commedianti. Luigi Pirandello, L'uomo, la bestia e la virtù, 1919

Appunti sul pregiudizio

La convinzione che esista una e una sola risposta vera alle questioni centrali che hanno tormentato l’umanità, e che noi la possediamo (o la possiede il Capo), porta la responsabilità degli oceani di sangue, da cui però non è nato alcun Regno dell’Amore – né lo poteva: esistono molte maniere di vivere, di credere, di comportarsi, e la semplice conoscenza fornita dalla storia, dall’antropologia, dalla letteratura, dall’arte, dal diritto chiarisce che le differenze delle culture e dei caratteri sono altrettanto profonde delle somiglianze (ciò che fa umani gli uomini), e che tale ricca varietà non ci rende affatto più poveri: la sua conoscenza apre le finestre della mente (e dell’anima) e rende gli esseri umani più saggi, più attraenti e più civili, mentre la sua assenza genera il pregiudizio irrazionale, gli odi, l’orribile sterminio degli eretici e di quanti sono diversi; se le due guerre mondiali, più i genocidi di Hitler, non ci hanno insegnato questo, vuol dire che siamo incurabili.

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