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FramMenti

 “… Quelle che chiamiamo piattaforme digitali, non sono solo accessori secondari per una trasmissione più veloce delle informazioni. Sono macchine che permettono a qualsiasi conoscenza di esistere solo finché è trasmessa e può circolare. Non sono biblioteche virtuali: sono l’esatto contrario di un archivio. Nulla rimane, tutto deve circolare. Conoscere significa solo trasmettere…”   (Emanuele Coccia in “Unknow Unknows”-Electa Triennale Milano)

Una storia vera

Mi chiamo Gina e ho una mucca. La mucca la mungo tutte le mattine e tutte le sere. Devo nascondere il latte, perché quando è l'ora della mungitura loro arrivano. Li sento da lontano. Picchiano gli stivali sul selciato e ridono forte. Sono sempre in gruppetti di quattro o cinque, perché così esprimono meglio la loro prepotenza, si fanno forti l'uno con l'altro. Da soli non sono poi così tanto coraggiosi. Quando sento che sono davanti alla porta della stalla comincio a sudare, perché so come va a finire, ma temo sempre che possa succedere qualcosa di grave. Hanno i fucili e quando spalancano con un calcio il portone ce li puntano addosso, a noi che siamo armati solo di rastrello e forcone di legno per dare il foraggio alle bestie, ma che abbiamo una voglia matta di romperglielo in testa. Il papà dice di stare calmi, di lasciarli fare, che poi son contenti delle loro mascalzonate e se ne vanno. Ci gridano sempre le solite cose, che loro sono i più forti e che mio papà dovrebbe...

FramMenti

"Non mi interessa sapere se la vivisezione produce effetti proficui o no per la razza umana. Il dolore che infligge sugli animali è la base della mia ostilità verso di essa.   E per me questa ostilità è una giustificazione sufficiente, senza andare oltre."   (Mark Twain)

Adolph Gottlieb

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Adolph Gottlieb – Drift, 1961

Resurrezione

Talora ci alziamo Ci alziamo per risorgere In pieno giorno Con i capelli vivi Con la pelle che respira. Intorno a noi solite cose, Nessun miraggio di palme Con leoni tranquilli E lupi mansueti. Continua il ticchettio degli orologi Sempre fosforescenti le lancette. Eppure lievi Eppure invulnerabili Nell'armonia di un ordine mistero Ancora prima del tempo trasportati In una casa di luce.  MARIE LUISE KASCHNITZ (1901-1974)

L’altra verità

LA PAURA, LA VIOLENZA, L’ELETTROSHOCK ALDA MERINI RACCONTA I SUOI TERRIBILI OTTO ANNI IN UN OSPEDALE PSICHIATRICO Quando venni ricoverata per la prima volta in manicomio, ero poco più di una bambina, avevo sì due figlie e qualche esperienza alle spalle, ma il mio animo era rimasto semplice, pulito, in attesa che qualche cosa di bello si configurasse al mio orizzonte; del resto, ero poeta e trascorrevo il mio tempo tra le cure delle mie figlie e il dare ripetizione a qualche alunno, e molti ne avevo che venivano e rallegravano la mia casa con la loro presenza e le loro grida gioiose. Insomma, ero una sposa e una madre felice, anche se talvolta davo segni di stanchezza e mi si intorpidiva la mente. Provai a parlare di queste cose a mio marito, ma lui non fece cenno di comprenderle e così il mio esaurimento si aggravò e, morendo mia madre, alla quale io tenevo sommamente, le cose andarono di male in peggio, tanto che un giorno, esasperata dall’immenso lavoro e dalla continua povertà e po...

FramMenti

"L’utopia sta all’orizzonte. Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Faccio dieci passi e l’orizzonte si allontana di dieci passi. Per quanto cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l’utopia? A questo: serve a camminare."    (Eduardo Galeano)

L’arte di legare le persone

“Io non capisco come fai a mantenerti. Quanti matti ci sono in città?”, chiede una ragazza allo psichiatra invitato a cena dai suoi genitori. “Vediamo”, risponde lo psichiatra, “proviamo a contare quanti ce n’è in questo palazzo”. “C’è solo il pazzo del terzo piano, quello che parla da solo”, ribatte troppo certa l’interlocutrice. “C’è per caso una ragazza magra, magra che sembra uno scheletro?”, indaga lo psichiatra. “Giovanna, sul nostro pianerottolo”, risponde la giovane. “Ora voglio sapere, non c’è un signore scavato che esce poco, non apre mai la porta, è silenziosissimo e non si spinge nemmeno sul poggiolo tutto sporco di cacche di piccione?” “Sì, Silvio, al terzo piano”. “Beccato il paranoico”, ribatte lo psichiatra, “passiamo ai depressi. Hai mai sentito un vicino dire: non andiamo al mare, mia moglie sta a letto?” “Sì, ultimo piano”. “Una sola depressa? Facciamo finta che sia così. Non mi dire che in tutto il palazzo non c’è una vecchietta che straparla e butta oggetti dalla f...

FramMenti

 E perché, con la scusa di essere genitori responsabili, state inculcando ai vostri figli lo stesso ethos del consumo, se i beni materiali non sono l'essenza dell'umanità: perché vi state assicurando che la loro vita sia ingombra di oggetti come la vostra, con doveri e paranoie e immissioni ed emissioni, così che l'unico scopo per cui avranno vissuto sarò quello di perpetuare il sistema, e l'unica ragione per cui moriranno sarà il fatto di essersi logorati.  Jonathan Franzen - Forte movimento

FramMenti

Non voltarti… perchè vivere è come scalare le montagne: non devi guardarti alle spalle, altrimenti rischi le vertigini. Devi andare avanti, avanti, avanti… Senza rimpiangere quello che ti sei lasciato dietro, perchè, se è rimasto dietro, significa che non voleva accompagnarti nel tuo viaggio.  (G. Carcasi)

William Merritt Chase

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Alfred Edward Housman

Nel mio cuore un'aria che uccide Nel mio cuore un'aria che uccide soffia da quella terra lontana; cosa sono quelle colline blu che ricordo, che guglie, che fattorie sono quelle? Quella è la terra delle cose perdute, la vedo splendere chiara, le strade felici dove sono andato e non posso più tornare .  Alfred Edward Housman 

Winslow

Che Nettuno ti trafigga con il tridente, Winslow. Ascolta, ascolta o Tritone Ascolta. Invoca, ordina al nostro padre, il re del mare, di sorgere dal profondo con l’aura spaventevole della sua furia. Che onde nere in mescolanza con schiuma salata riempiano questa giovane bocca di putrida acqua melmosa fino a soffocarti. Ti ingozzerei dei tuoi organi finché non diventerai blu in viso e gonfio di salamoia e di sentina e non potrai più urlare. E solo quando egli sul capo una corona di conchiglie e con una strisciante coda tentacolare e la folta barba fumante solleverà minaccioso al fine il suo possente braccio, il suo tridente dalle punte di corallo stridendo come spirito nella tempesta con immane forza affonderà nella tua gola. E tu esploderai non più disgustosa vescica rigonfia ma vuota sacca sanguinolenta, ora un niente che le mostruose arpie, insieme alle anime dei marinai che ci hanno lasciato, beccheranno e artiglieranno per nutrirsene, prima che essa venga al fine trangugiato, inghi...

FramMenti

Ci troviamo continuamente di fronte a una serie di grandi opportunità brillantemente travestite da problemi insolubili.  (J. W. Gardner)

Totem

Quando De Andrè diceva che "un uomo solo non mi ha mai fatto paura, mentre l'uomo organizzato sì" si riferiva al fatto che l'organizzazione nefasta e gerarchica dello stato impone alle masse - via propaganda continua, soprattutto scolastica - una sorta di devozione nei confronti della stessa organizzazione e delle autorità che la progettano, per cui le singole vite possono anche essere sacrificate in nome e per conto di questa religione chiamata stato. Le guerre, le violenze, le ingiustizie, le discriminazioni che nascono dalle divisioni imposte all'interno dell'organizzazione statale sono i tragici effetti di questa religione che ha necessità di dividere e soggiogare delle vite, fino ad ammazzarle, in cambio di perpetuazione e rafforzamento del sistema: un sistema di allevamento di carne produttiva per i soliti pochi che va avanti da 5000 anni. In tutto questo, i devoti dello stato, gli sfruttati, i macellabili, non si ravvedono o non vogliono affatto ravved...

Social network

 I social media, nati con la promessa di connettere e accorciare le distanze tra le persone, si rivelano spesso un terreno insidioso per chi già lotta con fragilità emotive. L'approccio iniziale, dettato frequentemente dalla solitudine, cerca un rifugio virtuale, un eco alle proprie mancanze affettive nel tentativo di trovare conforto e comprensione. La speranza di trovare comprensione e compagnia, specialmente in piattaforme che offrono interazioni dirette come videochat, può trasformare lo schermo in un surrogato emotivo, una presenza costante che illude di colmare un vuoto interiore. Questa illusione di connessione immediata e disponibile rappresenta il fascino primario delle interazioni online, ma anche il preludio a dinamiche psicologiche complesse e potenzialmente dannose, creando un ciclo di dipendenza e insicurezza che è difficile da interrompere. Se l'intento ideale dei social network risiederebbe nell'offrire uno spazio ludico e inclusivo, la realtà digitale pullu...

FramMenti

 L’essenziale è invisibile agli occhi.  (A. de Saint-Exupéry)

FramMenti

 Ognuno dovrebbe trovare il tempo per sedersi e guardare la caduta delle foglie.  Elizabeth Lawrence

Il genere e il sesso

Il pendolarismo è quel tipo di lavoro ombra che costringe l’operaio a prendere ogni mattina la propria forza lavoro, caricarla in macchina e poi, in quanto autista della merce che il datore di lavoro ha contrattualmente noleggiato per le otto ore della giornata lavorativa, portare questa merce nel luogo di lavoro. Questo lavoro ombra impone anche un alto investimento di capitale. Una rilevante percentuale dei salari di ogni giornata lavorativa l’operaio deve investirla nell’acquisto e nella manutenzione della propria auto e nel pagamento delle tasse per finanziare la costruzione delle autostrade su cui essa corre. Il pendolarismo rimane lavoro ombra anche se il veicolo, anziché un’auto, è un autobus o una bicicletta. Ivan Illich, Il genere e il sesso. Per una critica storica dell’uguaglianza, trad. it. di Ettore Capriolo, Mondadori, 1984

Barnett Newman

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Angeles Mora

Dimmi, chi ti abbandona oggi? Persistente la pioggia prende il ritmo di quella goccia triste che nel petto ti inzuppa. Hai l’anima piena di pioggia. E qualcuno ha detto addio. All’aria sporchi cancelli, facciate che gocciolano. Ormai poco resta in piedi: casa dell’acqua.  Ángeles Mora 

FramMenti

La follia è comportarsi nello stesso modo e aspettarsi un risultato differente.  (A. Einstein)

Di tutto resta un poco

Questa dissimulata irritazione verso la letteratura moderna mi pare un sintomo chiarissimo: significa insofferenza per la letteratura quale forma di conoscenza. Forse più che a indagare fra le pieghe della realtà la si preferirebbe utile a intrattenere gli spiriti coltivati e spensierati. Ma la letteratura è una forma di conoscenza. Una conoscenza pre-logica, come ha detto María Zambrano, di ordine puramente intuitivo, senza la quale tuttavia la conoscenza logica non potrebbe darsi, perché come insegnano gli epistemologi la pura logica non è sufficiente alla conoscenza, neppure a quella scientifica. La letteratura, come la scienza, è ovviamente “creativa”, nel senso che produce qualcosa che prima non c'era, vale a dire che “inventa”. Ma al pari della scienza non si limita a questo, che è già straordinario: “scopre”. Nel senso che rivela qualcosa che esisteva già ma che non conoscevamo. — Antonio Tabucchi, Di tutto resta un poco: Letteratura e cinema.

FramMenti

  Coloro che non hanno mai rischiato riescono solo a scorgere la sconfitta degli altri.  (P. Coelho)

Maggio

Maggio - ripeté la donna a se stessa. - Certo che è terribilmente lontano, ma almeno, detto da un ragazzo serio e istruito come te, è un termine. È solo di un termine che ha bisogno la  povera gente. Da stasera voglio convincermi che a partire da maggio i nostri uomini potranno andare alle fiere e ai mercati come una volta, senza morire per la strada. La gioventù potrà ballare all'aperto, le donne giovani resteranno incinte volentieri e noi vecchie potremo uscire sulla nostra aia senza la paura di trovarci un forestiero armato. E a maggio, le sere belle, potremo uscire fuori e per tutto divertimento guardarci e goderci l'illuminazione dei paesi. Beppe Fenoglio, Una questione privata

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