Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

Buonanotte del 31 ottobre 2015

La musica è l'unica musa di cui abuso perché non mi usa e non mi ha mai illuso. cit.

Monet

Immagine
Water Lilies

Sono un benvivente conviviale

Sono un benvivente conviviale. Voglio abitare bene i miei giorni su questo pianeta. Amo l'aria frizzante, l'acqua fresca e il buon vino. Mi piace il cibo semplice e gustoso, senza sofisticazioni. Mi piace cucinarlo, soprattutto in compagnia. Non bado troppo ai vestiti. Non bado per nulla alla moda che passa e va. Non guardo la pubblicità. Non compro a impulso. Non mi interessano troppi soldi o troppe cose. Mi interessano le esperienze. Io non sono quello che compro, ma quello che vivo. Mi piace studiare, capire, risolvere. Mi piace incontrare, parlare, scoprire. Mi piace viaggiare e allargare gli orizzonti. Voglio continuare a vivere con mia moglie. Voglio vedere i miei figli crescere, e chissà, anche i miei nipoti e pronipoti. Questi sono i miei bisogni primari e i miei desideri e nessuno me li potrà togliere. Se questo vale per me, deve anche valere per ogni donna e per ogni uomo su questa terra. Il mio benvivere non deve fare soffrire il

Edmondo De Amicis

Il 31 ottobre 1846, nasce a Oneglia Edmondo De Amicis Il Direttore guardò fisso Franti e gli disse con accento da far tremare: "Franti, tu uccidi tua madre!". Tutti si voltarono a guardare Franti. E quell'infame sorrise. (Cuore)

Buonanotte del 30 ottobre 2015

Sono andato molte volte in Africa per lavoro. Là mi è successo di incontrare la povertà. La povertà, non la miseria. La miseria l'ho vista più spesso in Italia. — Giobbe Covatta

Vincent Van Gogh

Immagine
Fishing Boats at Sea

Tornare Indietro

Se potessi rivivere la mia vita, Proverei a fare più errori la prossima volta. Mi rilasserei, sarei più flessibile, Sarei più sciocco di quanto sia stato in questo viaggio. Conosco ben poche cose che prenderei sul serio. Farei più viaggi; sarei più pazzo. Scalerei più montagne, nuoterei in più fiumi e guarderei più tramonti. Camminerei di più e mi guarderei più attorno. Mangerei meno gelati e più fagioli. Avrei più problemi reali e meno immaginari. Vedete, sono una di quelle persone che vivono con attenzione e sensibilità ora dopo ora, giorno dopo giorno. Oh, ho avuto i miei momenti; e se dovessi ricominciare, ne avrei di più. Di fatto, cercherei di non avere nient’altro che momenti, uno dopo l’altro, invece di vivere tanti anni guardando avanti ogni giorno. Sono stato uno di quelli che non vanno da nessuna parte senza un termometro, una borsa dell’acqua calda, senza fare i gargarismi, senza un impermeabile, l’Aspirina e un paracadute. Se potessi ricominc

André Chénier

Il 30 ottobre del 1762, nasce a Costantinopoli André Chénier Non voglio che in silenzio il tuo  nome sia onorato, o tu che con la morte la Francia  hai vendicato e votato hai i tuoi giorni  a punire misfatti. La spada ti armò il braccio,  o fanciulla sublime, vergogna degli dèi,  riscatto di quel crime, quando a un mostro dettero  i nostri umani tratti. (Odi, A Carlotta Corday)

Buonanotte del 29 ottobre 2015

L'uomo ha sempre barattato un po’ di felicità per un po’ di sicurezza. — Sigmund Freud

Claude Monet

Immagine
Wood Lane (1876)

On the road … il rotolo del 1951

Immagine
Jack Kerouac - Sulla strada "Voglio scrivere le cose così come sono andate!”. Era l’aprile del ’51 e l’aria era elettrica nel sobborgo newyorkese del Queens, le strade pullulano di gente, un giradischi suona un indiavolato bebop , un uomo si dimena freneticamente su una macchina da scrivere che tinge di inchiostro un “ rotolo ” di carta lunga 36 metri. Febbrili i movimenti, la strada e lì che aspetta, il viaggio è intenso, quello della vita, non c’è ritorno, l’inquietudine che si fa febbre di andare a scoprire se stessi, il mondo, alla ricerca dell’ attimo fuggente vissuto, sempre nuovo e irripetibile, fatto di città, amicizia, follia, sesso, alcool, musica, droga, jazz, macchine, donne, tristezza e ansia dell’andare in nessun posto, ma andare , perché più in là c’è sempre qualcos’altro da scoprire, da inventare, ricercare … in quest’America di sterminati paesaggi, tramonti e cieli stellati da Est a Ovest, da New York a Los Angeles , nel fango nella polvere sotto un sole

Enrico Pea

Il 29 ottobre del 1881, nasce a Serravezza Enrico Pea L'usanza di cantare i poemi classici è anche dei pastori, delle raccoglitrici di olive e di castagne. Questo uso lo hanno anche i cavatori di marmo e i marinai. Perché il nosro popolo è artefice di molte arti. E' popolo eletto che passa dal monte al piano senza disagio. E dalla pianura va al mare. (Maggio)

Buonanotte del 28 ottobre 2015

Le parole sono importanti, distruggono o costruiscono. Il silenzio è importante, allontana o avvicina. Le pause sono importanti costringono a fermarsi. — E. I. Anastasi

Egon Schiele

Immagine
Winding Brook

Istruzioni per piangere

Lasciando da parte le motivazioni, atteniamoci unicamente al corretto modo di piangere, intendendo per questo un pianto che non sconfini nelle urla e tanto meno in un insulto al sorriso con la sua parallela e goffa somiglianza. Il pianto medio o ordinario consiste in una completa contrazione della faccia e in un suono spasmodico accompagnato da lacrime e da moccio, quest’ultimo nella fase finale perchè il pianto termina nel momento in cui si soffia energicamente il naso. Per piangere occorre fissare l’immaginazione su sè stessi, e se ciò risultasse impossibile perchè è stata contratta l’abitudine di credere nel mondo esteriore, si ponga mente ad un’anatra ricoperta di formiche o a quei golfi dello stretto di Magellano ove niun penetra giammai. Una volta arrivato il pianto, ci si copra con dignità il volto usando entrambe le mani con la palma in dentro. I bambini piangeranno con la manica della giacchetta sulla faccia, e preferibilmente in un angolo della stanza. Durata media d

Michele Saponaro

Il 28 ottobre 1959 - muore a Milano Michele Saponaro Non ti spaventi il trovarti talora solo e smarrito. Sarai tu. Chi tende ad essere soltanto se stesso, non sa dove va: ma finisce sempre col trovare la strada che lo conduca alla meta. (Un uomo, l'adolescenza)

Buonanotte del 27 ottobre 2015

Se la conoscenza può creare dei problemi, non è con l'ignoranza che possiamo risolverli. — Isaac Asimov

Monet

Immagine
Chrysanthemums (detail)

Margaret Mazzantini

Il 27 ottobre del 1961, nasce a Dublino Margaret Mazzantini Ero felice, non ci si accorge mai di esserlo, Angela, e mi chiesi il perché l'assimilazione di un sentimento così benevolo ci trovi sempre impreparati, sbadati, tanto che conosciamo solo la nostalgia della felicità, o la sua perenne attesa. (Non ti muovere)

Buonanotte del 26 ottobre 2015

La crisi é la più grande benedizione per le persone […] E’ nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se’ stesso senza essere ‘superato’. — (A. Einstein)

Guglielmo Jannelli

Il 26 ottobre 1895 - nasce a Castroreale Montagna (Messina) Guglielmo Jannelli Intensità calda calda CALDA della sera autunnale che / fermenta aloni di profumi che diventan vellutati / I sensi mi si sono rarefatti come d'acqueruggiola che / sospesa nell'aria crea l'arcobaleno. L'arcobaleno futurista dei sensi! (L'arcobaleno dei miei sensi)

Buonanotte del 25 ottobre 2015

Quando non si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore. — Paul Valèry

Pablo Picasso

Immagine
Head of a Bull

Sebastiano Vassalli

Il 25 ottobre del 1941, nasce a Genova Sebastiano Vassalli Arriva sempre nella vita di un uomo che abbia avuto in gioventù un forte stimolo ideale, il momento in cui si prende atto definitivamente, senza più speranze né illusioni né sogni, dell'inerzia delle cose e del mondo. Il momento in cui si capisce che la fede non smuove le montagne; che le tenebre prevarranno sempre sulla luce, l'inerzia soffocherà il moto e così via. (La Chimera)

Buonanotte del 24 ottobre 2015

Conoscere e pensare non è arrivare a una verità assolutamente certa, è dialogare con l’incertezza. — Edgar Morin

Picasso

Immagine
Bust of a Woman, Arms Raised (Buste de femme, les bras levés), 1922

Strumenti

Se solo sapessi suonare, suonerei senza speranza sei strumenti: sassofono, sitar, sarangi, saze, sordone, scacciapensieri. Sorrido sconsolato, sinceramente so suonare sussurrando spontaneamente solo sporadici soffi. Sospetto strana sensazione stasera. Sbadiglio, strofino sopracciglia, stanco. Siedo subito, sento silenzio... sia stress? Suppongo sia sì. Stupefatto, sbianco, sentendomi svenire. Sottovoce sconvolto sibilo: sto scherzando? Sì.

Bruno Munari

Il 24 ottobre 1907 - nasce a Milano l'artista e designer Bruno Munari Quando qualcuno dice questo lo so fare anch'io vuol dire che lo sa rifare altrimenti lo avrebbe già fatto prima.

Denise Levertov

Il 24 ottobre del 1923, nasce a Ilford (Essex) la poetessa e saggista Denise Levertov Avevo afferrato un lembo di Dio nel vuoto, ma la mia mano scivolò su quella ricca seta. (Sospesa)

Buonanotte del 23 ottobre 2015

Il bagaglio più pesante è una borsa vuota. — Jean Paul Sartre

Impermanenza

Niente rimane uguale per due momenti consecutivi. Eraclito sosteneva che non possiamo mai bagnarci due volte nello stesso fiume. Confucio, osservando la corrente, disse: "Scorre incessantemente, giorno e notte". Il Budda ci ha esortato a non limitarci a parlare dell'impermanenza, ma ad usarla come strumento per aiutarci a penetrare profondamente nella realtà e ottenere una visione interiore liberatoria. Potremmo essere tentati di dire che la sofferenza esiste perché le cose sono impermanenti. Ma il Budda ci ha incoraggiato a dare un ulteriore sguardo. Senza l'impermanenza la vita non sarebbe possibile. Come potremmo trasformare le nostre sofferenze se le cose non fossero mutevoli? Come potrebbe tua figlia trasformarsi in una splendida, giovane donna? Come potrebbero migliorare le condizioni del mondo? Abbiamo bisogno della mutevolezza perché ci sia giustizia sociale e speranza. Se tu soffri, non è perché le cose sono impermanenti. Soffri perché credi che le

Nicolas-Edme Rétif

Il 23 ottobre 1734 - nasce a Sacy, lo scrittore francese Nicolas-Edme Rétif Perchè, mi chiedo, nel secolo in cui viviamo e con gli uomini che ci circondano, si è costretti in definitiva a farsi un merito di comportarsi, non dico teneramente, ma umanamente con le donne? (Monsieur Nicolas)

Buonanotte del 22 ottobre 2015

La storia insegna, ma non ha scolari. — Antonio Gramsci

Per una cultura della pace

Immagine
Non possiamo permetterci di scoraggiarci di fronte alle sfide della realtà, nè di guardare passivamente ai problemi che non ci affliggono direttamente. Non possiamo chiudere gli occhi sui mali della società, ma dobbiamo invece cercare modi di agire con chiari obbiettivi in mente. In questo momento della storia dobbiamo decidere di eliminare tutte le sofferenze inutili da questo pianeta che è la nostra casa. La pace non è qualcosa che possiamo lasciare ad altri in luoghi lontani, ma qualcosa che dobbiamo creare giorno per giorno coltivando la cura e la considerazione per gli altri, costruendo legami di amicizia e fiducia nelle nostre rispettive comunità attraverso le nostre azioni e il nostro esempio. Aumentando il rispetto per la santità della vita e la dignità umana attraverso il nostro comportamento quotidiano e un costante impegno nel dialogo, si approfondiranno e si rafforzeranno le fondamenta di una cultura della pace permettendo a una nuova civiltà globale di fiorire.  (

Carlo Bernari

Il 22 ottobre del 1992, muore a Roma Carlo Bernari La maniglia gemé con un suono molesto, i cardini emisero uno stridio e la porta si aprì lentamente come mai era avvenuto, siano a battere contro il muro; e comparve il Consigliere Delegato; era lui, non potevano esserci dubbi. Con moto simultaneo tutti piegarono il capo in segno di saluto, benché nessuno conoscesse il visitatore; era il Consigliere delegato, certamente, colui che entrava, con tanto frastuono, seguito da dieci persone [...] che si fermava con aria di padrone al centro dell'ufficio e non salutava gli impiegati. (L'ombra del suicidio)

Buonanotte del 21 ottobre 2015

Per vivere, è sufficiente un poco di vita. Ne occorre molta, invece, per amare. — Joseph Jolibert

Pablo Picasso

Immagine
Nu assis s'essuyant le pied (Sitzender Akt, sich den Fuß trocknend), 1921

Fare conta di più

Ogni persona desidera migliorare la propria vita e creare delle condizioni in cui tutti possono vivere meglio, per questo sentiamo una profonda soddisfazione quando ci impegniamo per rendere migliore la società in cui viviamo. A volte si pensa che le cose possono cambiare dall'esterno, oppure ricerchiamo la "buona fortuna" al di fuori di noi, ma la realtà è diversa, bisogna scavare "sotto i nostri piedi", nella situazione che stiamo vivendo ora, qui dove siamo, senza aspettare un altro momento, senza aspettare che le circostanze cambino, valorizzando ciò che abbiamo: i nostri amici, i nostri familiari, i nostri vicini, il nostro lavoro ecc... Tutto parte da dove ci troviamo ora, nel cuore di ciascuno di noi. Anche per cambiare la società e per trasformare positivamente l'ambiente in cui viviamo bisogna partire da noi stessi e dalle condizioni attuali. L'umanità ha sperimentato molti cambiamenti rivoluzionari nel corso della sua storia, ma non c'

Giuseppe Giacosa

Il 21 ottobre del 1847 nasce a Colleretto Parella (Ivrea) il commediografo Giuseppe Giacosa Vuoi ribellarti contro le foglie che il vento disperde? Trattienile, se puoi. Hanno tanta grazia e tanta eleganza, e non sai dove vanno a finire. Quella gente là non finisce. Nessuno farà mai la bricconata concludente: svolazzano di viltà in viltà e dileguano nella viltà universale. (Come le foglie)

Buonanotte del 20 ottobre 2015

Di certe persone mi piace l'idea di non essermi perso niente. cit.

John Constable

Immagine
The Sea near Brighton (detail), John Constable, 1826

Stand up alone

Immagine
Erich Fromm, nel libro Fuga dalla libertà, ripercorre la storia della società per spiegare quanto il processo di conquista di autonomia dell’individuo sia ostacolato dall’interno, dagli stessi esseri umani. Egli spiega che l’uomo, da sempre spinto alla ricerca della libertà da restrizioni esterne, quando si trova a doversi basare sulle proprie forze viene colto da un senso di insicurezza e di isolamento che lo spinge a cercare dei meccanismi di fuga. Si cerca così qualcosa o qualcuno a cui delegare le proprie responsabilità e si sviluppano rapporti di sottomissione o di dipendenza. Oppure si può tentare di rendere gli altri dipendenti confondendo i sentimenti di amore o benevolenza con il bisogno di dominio che nasce dalla propria instabilità interiore. A volte ci si spinge al punto di rinunciare al proprio io e si sviluppa uno 'pseudo-carattere', uno 'pseudo-pensiero' e perfino degli 'pseudi-sentimenti'. Spinti dal senso di dovere, dalle convenzioni o da sem

Mario Luzi

Il 20 ottobre del 1914, nasce a Firenze Mario Luzi Tu a cui prima di giorno dico tante volte: "aiutami guida l'anima mia coi tuoi consigli", se la scienza silenziosa dei morti in Dio potesse aprire bocca lo so quel che diresti, diresti: "metti a prova la tua forza e la tua tolleranza dell'umano". (Fortezza, da Nell'opera del mondo)

Buonanotte del 19 ottobre 2015

Non giudico le persone dai loro errori ma dalla loro voglia di rimediare. — Bob Marley

Ines Hildur

Immagine

Il cavallo della mente

Immagine
“Il dominio esercitato dalla mente sulla vita è veramente potente.” Per noi, come per gli altri, il cambiamento è possibile solo attraverso l’accettazione del nostro limite interno. Altrimenti, negando ciò che la nostra o altrui vita sta esprimendo, in realtà disprezziamo la vita stessa. Per la quale affermiamo di stare combattendo. Quando gli schemi, le visioni della nostra mente diventano più importanti delle persone, noi compresi, ci condanniamo alla sofferenza e all’infelicità. Anche gli ideali che nutriamo a volte procedono astrattamente: siamo sostenitori di pace, amore, compassione e poi magari non siamo in grado di sostenere una conversazione con chi ha pensieri diversi dai nostri. Il nostro ideale di pace può essere talmente distante dalla realtà che stiamo vivendo, da indurci talvolta a pensare che sarebbe meglio rinunciarvi del tutto. Scrive Amos Oz, un israeliano che da molti anni è impegnato in un progetto di pace con i palestinesi, “la pace è un contratto

Carlo Tenca

Il 19 ottobre del 1816, nasce a Milano il letterato giornalista e deputato Carlo Tenca Allor che la scomposta aula di chiassi Bolle e d'offese, e son l'ire più rudi, Il pensier torna a quei severi studi, onde a dì gloriosi auspizio trassi; E le opre inani comparando e i bassi Spirti alle invan sognate alte virtudi, Pietà mi assal dei miserandi ludi, Di che il fior di mia terra esempio dessi. Ben nunziar più superba ala pel volo L'ire già sante, e l'armi, e il petto onesto, E le forti e pensose ore del duolo, Oscura età! Pur quanto in lei s'accese Fiamma di cuori, e come ahi sparve in questo Agon vano di ciancie e di contese! (Montecitorio)

Buonanotte del 18 ottobre 2015

Molte persone credono di pensare, ma in realtà stanno solo riorganizzando i loro pregiudizi. — William James

Karen Margulis

Immagine

Lusso

Ho una concezione del lusso che forse fa inorridire. Lusso non è avere parcheggiate in garage diverse automobili sportive, andare a dormire in hotel a cinque stelle, vivere in una villa principesca, possedere barche, case, gioielli, amanti, ghiaccioli e gelati. Lusso è poter decidere in qualunque momento di abbandonare il lavoro e quello che si sta facendo, preparare i panini, le bibite colorate e fare una gita al mare. Lusso è poter andare a lavorare a piedi in cinque minuti, senza essere costretti a trascorrere un’ora in macchina fermi in coda ad aspettare. Lusso è parlare con gli amici davanti a un bicchiere di vino, senza orologio e senza fretta, ridere insieme e sentirsi leggeri. Lusso è fare amore quando se ne ha voglia, ricevere abbracci e carezze non richieste, ma desiderate. Lusso è fermarsi ad osservare la luce che attraversa la finestra e anima gli oggetti, è avere tempo da dedicare a se stessi e agli altri, anche nelle cose più piccole. Non siamo ciò che possediamo, ma ciò

Norberto Bobbio

Il 18 ottobre 1909 - nasce a Torino Norberto Bobbio La nostra democrazia è minata. E i nostri rappresentanti mi fanno l'effetto di minatori incoscienti che si mettono a fumare sigarette in una miniera piena di grisou. (Lettera a Tamburrano, 1964)

Buonanotte del 17 ottobre 2015

Il problema del mondo è che le persone spesso non sono tridimensionali. Hanno tutte l’altezza e la larghezza, ma poche hanno la profondità.

Saya Becuwe

Immagine

Incapacità di dire

Delle volte vorremo saper parlare, ma scopriamo che qualcuno prima di noi ha avuto lo stesso bisogno di esprimere lo stesso conc etto che avevamo in mente con le parole giuste. Le parole che cercavamo e che non riuscivano ad uscire. Si sente dire spesso: "Non mi vengono le parole!". Si tratta di situazioni che riteniamo importanti e ci frega la paura di sbagliare. Ne siamo veramente sicuri? E allora perché nelle stazioni, nei bar, nei posti di lavoro o nelle circostanze più familiari succede di non essere sicuri di ciò che si dice? "Dove ho la testa?" diciamo! Perché siamo così insicuri nel parlare. Distrazione. Paura. Incapacità di relazionare. Sono queste le cause? Probabile. Il problema è che non sopportiamo di dover convivere con l’angosciante consapevolezza che tutto ciò che vive è già stato descritto, raccontato e analizzato da qualcuno prima di noi. Cosa ci preoccupa allora? Vorremmo inventare, plasmare nuove forme di espressione... Già la forma... la for

Arthur Miller

Il 17 ottobre del 1915, nasce a New York Arthur Miller Si può mai ricordare l'amore? E' come evocare un profumo di rose in una cantina. Puoi richiamare l'immagine di una rosa, non il suo profumo. (Dopo la caduta)

Buonanotte del 16 ottobre 2015

Forse questo mondo è l'inferno di un altro pianeta.

Helen Frankenthaler

Immagine
‘Glow II’, 1968 - Helen Frankenthaler (1928–2011)

Resistere, sempre

Quante volte ci capita di attraversare momenti bui, per svariati motivi: di salute, economici, affettivi o di lavoro? e ci domandiamo spaventati come andremo avanti? dove andremo a finire? Quando veniamo duramente sconfitti, ci allontaniamo dalla realtà presente, ci ritiriamo in noi stessi, e ci dimentichiamo delle enormi capacità che abbiamo e che non utilizziamo. Ci scordiamo delle opportunità che la vita stessa ci offre. Ci sentiamo sconfitti, impotenti e ci lasciamo andare, aspettando non si sa cosa. Questo non ha senso. Dobbiamo ricordarci che abbiamo molteplici possibilità, bisogna solo cercarle. Lo so che è più facile a dirsi che a farsi, ma d'altronde che alternative abbiamo? Neanche perdere tempo a lamentarci è utile. Il non avere più questo o quello, rimuginare sui nostri errori o sul male che ci hanno fatto gli altri. Sbagli ne facciamo tutti e cattiverie ne riceviamo tutti. Lo so che è più facile a dirsi che a farsi, ma d'altronde che alternative abbiamo

Primo Conti

Il 16 ottobre 1900 - nasce a Firenze il pittore, musicista e scrittore italiano Primo Conti "Vedete, vendo la felicità: sono balocchi per bambini".  Azet aprì la scatola, e cominciò a tirar fuori gli oggetti: erano congegni dolorosi, fatti di latta e di  carte colorate, che si aprivano nello  spazio con un fruscio affannoso. (Azet, romanzo sintetico futurista)

Buonanotte del 15 ottobre 2015

L’abitudine a principi intellettuali non ragionati si chiama fede. — Friedrich Nietzsche, Umano, troppo umano, 1878

Lisa Boardwine

Immagine

Il ricordo del gusto

Dopo il ricordo del rumore e quello dell’odore, voglio ricordare quello del gusto. Chiudo gli occhi, la mia memoria si muove in cerca di quei gusti che per un motivo o per un altro hanno lasciato un segno indelebile nei miei ricordi. Il gelato alla fragola con l’interno di panna è il primo che mi viene in mente, gelato che rigorosamente potevo permettermi solo alla domenica nei mesi estivi. Poi, ed è forse un segno del destino, il vino, che successivamente diventerà anche protagonista del mio lavoro, vino, che a differenza di oggi, una volta si cominciava ad assaggiare, almeno da noi in campagna, fin dall’adolescenza. Ricordo che non mi piacque subito ma un po’ alla volta ho cominciato ad apprezzarlo, un’usanza fedele che mi ha accompagnato fino ad ora. Navigo con la mente e mi escono fuori vari gusti: le caramelle Rossana, alcuni dolciumi e quello deciso del castagnaccio. L'elemento principale di questo senso è la lingua e i suoi recettori, il dolce, l’amaro, l’acido e il s

Piero Bigongiari

Il 15 ottobre del 1914, nasce a Navacchio Piero Bigongiari Lucca era un ricordo improvviso tra le vigne, poco sopra la brina, oltre Lunata, la murata vertigine del cuore che batte ogni istante di era in era. (Lucca era)

Buonanotte del 14 ottobre 2015

Se qualcuno giudica il tuo cammino, tu prestagli le tue scarpe. — Iziegbe Ikponmwonvia

Juan Gris

Immagine
Seated Woman, 1917

Il ricordo dell'odore

Dopo il post sul ricordo dei rumori, viene questo sugli odori. Il primo che viene alla mente è l'odore del caffè che, ancor mezzo assonnato alla mattina, riempiva la cucina. Poco dopo, avviandomi a scuola, immancabilmente entravo nel panificio per la merendina quotidiana e qui "l'apoteosi", un vortice di profumi: pane misto a dolci, inebriava il mio "se" e il mio "soma". Sarei rimasto ogni mattina lì, per sempre in quel panificio. Avrei voluto fare il panettiere a vita! Anche le persone che ho incontrato nella mia vita le ricordo per l'odore, dei loro vestiti e per il profumo che indossavano. Impressionante è il ricordo dei primi giorni di scuola, il meraviglioso odore della pelle della "cartella", dell'astuccio e di tutta la cancelleria. Altri ricordi mi portano inevitabilmente agli odori del cibo, il brodo di gallina domenicale solo per fare un esempio e soprattutto quello ancor presente del vino. Ogni "odore" è

Katherine Mansfield

Il 14 ottobre del 1888, nasce a Wellington (Nuova Zelanda) Katherine Mansfield Rischia! Rischia qualunque cosa! Non curarti più del parere degli altri, di quelle voci. Fa la cosa più difficile al mondo per te. Agisci per te stessa. Guarda in faccia la verità. (Diario, 14 ottobre 1922)

Buonanotte del 13 ottobre 2015

Uno scritto può andar perduto; una menzogna può essere scritta; ma ciò che l’occhio ha visto è verità e resta nella mente! — Joseph Conrad

Gustav Klimt

Immagine
by Gustav Klimt

Il ricordo del rumore

Ricordo che da bambino sentivo frequentemente il rumore dei merli nel mio orto alla mattina presto, i vicini si lamentavano di quel “baccano” che disturbava “l’ultimo” sonno. Ricordo tutta una serie di rumori: il caratteristico stridio dell’avvitamento della caffettiera che sanciva l’inizio di una nuova giornata, il ticchettio della sveglia in cucina, il frastuono che emanavano i raggi della bicicletta al contatto con il cartone appiccicato per farla sembrare una moto, il particolare cigolio della maniglia della porta d’ingresso, le voci di mia madre e mia sorella che già di buonora bisticciavano, le voci delle persone che frequentavano casa, gli svariati suoni soprattutto nella calura estiva… Senza entrare nei particolari, dato che ciascuna esperienza è assolutamente soggettiva, mi sembra importante sottolineare il valore delle sonorità che ci circondano e che giorno dopo giorno, in sordina, entrano a far parte di un patrimonio sonoro personale. Spesso, quando si parla di sonorità,

Vincenzo Monti

Il 13 ottobre del 1828, muore a Milano Vincenzo Monti Tua bellezza che di pianti   Fonte amara ognor ti fu, Di stranieri e crudi amanti  T'avea posta in servitù. Ma bugiarda e mal sicura   La speranza fia de' re: Il giardino di natura,  No, pei barbari non è. (Per la liberazione d'Italia)

Buonanotte del 12 ottobre 2015

Pensate che il passato, solo perché è già stato, sia compiuto e immutabile? Ah no, il suo abito è fatto di taffetà cangiante, e ogni volta che ci voltiamo a guardarlo lo vediamo con colori diversi. — Dal libro “La vita è altrove” - Milan Kundera

Aileen Chong

Immagine
Vistazo de Oro

Movimento e spiritualismo: il risveglio delle coscienze

Da fonti di diversa provenienza apprendiamo che l’Umanità sarebbe entrata, da non molto tempo, in una fase di sviluppo della coscienza. Non sappiamo se e quanto ciò sia vero, ma di certo i segnali di allarme e di disagio sono tanti e tali da farci presupporre o presagire una svolta epocale in tutti i settori nei quali si consuma la vicenda umana . Vorrei proporre alcune considerazioni sul carattere spirituale “implicito” nel Movimentismo spontaneo, anche se – probabilmente – non tutti i singoli componenti dei gruppi lo sanno, o non ne sono totalmente consapevoli. Nei tempi moderni le scienze umane, in particolare la sociologia, le discipline umanistiche e la psicologia sociale, osservano il Movimentismo rilevandolo come “fenomeno sociale” la cui crescita appare maggiore o più frequente nei contesti socio-economici e politici in crisi e in evidente stato di degrado. E’ innegabile che il nostro tempo è giunto ad un punto in cui, in presenza di traumatici processi di modificazione della

Buonanotte del 11 ottobre 2015

Commentare i commenti idioti e razzisti della gente è come pretendere di parlare con i matti per sentirsi sani di mente. — (via spaam)

Claire Wiltsher

Immagine
Winter Melody

A futura memoria

Sono stato in un posto in cui tutti cercano di vivere felici. E’ rincuorante scoprirne l’esistenza. Ho vissuto in una città in cui lo Stato, quello che noi siamo solo capaci di sognare, si adopera per rendere possibile la felicità dei propri cittadini e loro ne sono consapevoli. E’ un patto semplice il loro. Rispetti qualche regola fondamentale nel rispetto delle cose di tutti e poi fai quel che vuoi. Non mancano i problemi, certo. Secondo i nostri canoni, per esempio, è una città tremendamente sporca e ogni centimetro quadrato di muro è ricoperto di graffiti. Intollerabile agli occhi di un italiota! In giro ci sono facce di tutti i tipi, le strade sono vive giorno e notte, la vita costa poco, c’è una rete di ciclabili sterminata, la metropolitana ti permette di rinunciare all’auto, ci sono milioni di ristoranti di tutti i tipi e di tutti i prezzi, gli affitti sono in aumento ma son sempre più bassi di quelli pratesi, è una città sterminata e monumentale, ricca di qualsiasi tipo di cu

Jean Cocteau

L' 11 ottobre del 1963, muore a Milly-la-Forèt (Seine-et-Oise) Jean Cocteau La bellezza è asimmetrica. Una faccia, una poesia asimmetriche? E' ciò che io chiamo zoppicare. Gli angeli zoppicano, la bellezza zoppica. (Essai de critique indirecte)

Buonanotte del 10 ottobre 2015

La libertà è terapeutica, qualsiasi malattia trae origine dalla sottomissione. — Franco Basaglia

Claire Wiltsher

Immagine
Silence

Decrescita

Sulla decrescita sono stati scritti e detti fiumi di parole; sulla carta stampata, alla radio, in televisione e nella rete. Nonostante ciò, credo sia utile condividere con voi quello che, obbiettabile o no, avrà un'importanza primaria nella nostra futura vita sociale e quotidiana. Le prime domande che sorgono spontanee sono: crediamo esista la possibilità di un’involuzione (o addirittura di un abbandono) delle tecnologie che ormai fanno parte integrante della nostra vita? Decrescere è rinunciare? Decrescere è l'unica possibilità che ci è rimasta? In realtà credo che decrescere non sia tornare indietro, non significa rinunciare a quello che possediamo, ma utilizzarlo al meglio e senza sprechi. “Per decrescere è necessario non sprecare risorse, non cadere nella trappola perversa del consumismo sfrenato, non sottostare a delle imposizioni imposte dalla televisione, dalla pubblicità e dai mass media in generale. Ridurre al minimo gli imballaggi, cercare di utilizzare tutto i

Etichette

Mostra di più