Sono un benvivente conviviale

Sono un benvivente conviviale.

Voglio abitare bene i miei giorni su questo pianeta.
Amo l'aria frizzante, l'acqua fresca e il buon vino.
Mi piace il cibo semplice e gustoso, senza sofisticazioni. Mi piace cucinarlo, soprattutto in compagnia.

Non bado troppo ai vestiti. Non bado per nulla alla moda che passa e va.
Non guardo la pubblicità. Non compro a impulso.
Non mi interessano troppi soldi o troppe cose. Mi interessano le esperienze.
Io non sono quello che compro, ma quello che vivo.
Mi piace studiare, capire, risolvere.
Mi piace incontrare, parlare, scoprire.
Mi piace viaggiare e allargare gli orizzonti.

Voglio continuare a vivere con mia moglie. Voglio vedere i miei figli crescere, e chissà, anche i miei nipoti e pronipoti.
Questi sono i miei bisogni primari e i miei desideri e nessuno me li potrà togliere.
Se questo vale per me, deve anche valere per ogni donna e per ogni uomo su questa terra.

Il mio benvivere non deve fare soffrire il pianeta.
Per il cibo che mangio, per i vestiti che indosso, i campi non si devono riempire di veleni o del lavoro degli schiavi e gli animali non devono più soffrire.

Non ho bisogno di esperti che mi diano consigli o navigatori che mi dicano dove andare.
Non ho una soluzione per tutto, ma insieme forse la possiamo trovare.
Non voglio saziarmi di cose, ma, come Abramo, saziarmi di giorni.

Franco Gesualdi nel suo breve libro L'altra via

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