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Visualizzazione dei post da dicembre, 2011

Buonanotte del 31 dicembre 2011

Gli incontri piu importanti sono già combinati dalle anime prima ancora che i corpi si vedano. Paulo Coelho

La matassa

Tutto ciò che ora si aggroviglia in una matassa densa e opaca, troverà il filo che conduce al senso, anche degli errori. Arriva sempre dai poeti una parola che dice il non detto, il non visto, traspare la bellezza dell'essere in quanto tale, senza maschere, senza causa nè scopo. Arianna

Buongiorno del 31 dicembre 2011

Se vuoi sapere quanto buio hai intorno devi aguzzare lo sguardo sulle fioche luci lontane. Italo Calvino

Buonanotte del 30 dicembre 2011

Inutile cercare di togliersi un’abitudine con la volontà; si smette solo quando si arriva al punto di saturazione, alla nausea e all’esasperazione. Si trionfa solo di ciò che si odia, dopo averlo amato. Emil Cioran

Il peggio

Secondo me, tutti sanno di non sapere, ma qui l’umanità si divide in due categorie, quelli che dignitosamente dinanzi ad un argomento sconosciuto tacciono e cercano di imparare, e quelli che timorosi di perdere la faccia, profondamente insicuri di sé, irrigidiscono le proprie posizioni e magari strillano per avere ragione con la forza. Questo è il peggio del peggio: l’arroganza dell’ignoranza. via | semioblog

Buongiorno del 30 dicembre 2011

Ho visto la mia città sparire lasciando un poco un abbraccio di lumi nell'aria torbida sospesi Giuseppe Ungaretti

Buonanotte del 29 dicembre 2011

Lei gli domandò in quei giorni se era vero, come dicevano le canzoni, che l’amore poteva tutto. ”È vero - le rispose lui - ma farai bene a non crederci. Gabriel García Márquez

In tutti i sensi come l'amore

“Ci hai mai pensato? Le persone con cui si riesce a stare in silenzio, sono poche. La gente pensa che stare insieme voglia dire parlare e così le parole diventano panico, imbarazzo, i vuoti sono momenti da riempire. Stare in silenzio invece è pienezza, è condividere l’essenziale. La felicità è inspiegabile, è come un’acqua calma che sale dentro, muovendosi lenta, con un ritmo simile al battito del cuore.” Simona Vinci

Biglietto per l’inferno

Tu mi hai chiesto di non piangere; era l’ultimo favore anche questo ti è negato, caro amico sfortunato e il mondo ti condanna e ne parla disgustato, questo sporco mondo idiota proprio lui che t’ha creato, questo sporco mondo idiota proprio lui, che t’ha creato, ma io no, ma io no, ma io no io ti capisco io non biasimo il tuo gesto, io conosco la tua storia, sò la tua triste poesia col sapore della morte, la tua mano nella mia e dopo questa mia morte ritorna la vita in me ed ora mi sento il più forte, non ho più regine ma un re. L’amico suicida

Buongiorno del 29 dicembre 2011

Le leggi di Natura sono giuste, ma terribili. In esse non vi è la minima pietà. Causa e conseguenza sono inscindibili e ineluttabili. Gli elementi non conoscono tolleranza. Il fuoco brucia, l'acqua sommerge, l'aria consuma, la terra seppellisce. Henry W. Longfellow

Libero di non credere

E tu sei libero, ma non ne apprezzi il senso e i giorni li trascini l’uno dopo l’altro e maledici il destino, ma non la tua paura e poi non credi a niente ed hai paura, di cosa hai paura? se imprigioni i sentimenti a doppia serratura se ogni muro che protegge ti impedisce di vedere se poi non riesci a vivere e non riesci a respirare, non ti riesci più a stupire non hai nemmeno un sogno da poter nutrire se non vivi per paura di dover morire perchè non credi a niente? Paolo Benvegnù

Baol (1990)

È una tranquilla notte di Regime. Le guerre sono tutte lontane. Oggi ci sono stati soltanto sette omicidi, tre per sbaglio di persona. L’inquinamento atmosferico è nei limiti della norma. C’è biossido per tutti. Invece non c’è felicità per tutti. Ognuno la porta via all’altro. Così dice un predicatore all’angolo della strada, uno dall’aria mite di quelli che poi si ammazzano insieme a duecento discepoli. Ce n’è parecchi in città. Dai difensori dei diritti dei piccioni alla Liga artica. Siamo una democrazia. Ogni tanto, sul marciapiede, si inciampa in qualcuno con le mani legate dietro la schiena. Forse la polizia lo ha dimenticato la notte prima. Ho guardato in alto, oltre le insegne illuminate e, obliqua su un grattacielo, c’era la luna. Le ho detto: Cosa ci fa una ragazza come te in un posto come questo? Stefano Benni

Buongiorno del 28 dicembre 2011

Stabilire una pace duratura è il compito dell'educazione; tutto quello che la politica deve fare è evitare la guerra. Maria Montessori

Buonanotte del 27 dicembre 2011

Si nasce e si muore soli. Certo in mezzo c’è un bel traffico. Paolo Conte

Appunti di un suicida potenziale

Ci sono delle persone che devono sempre andare da qualche parte. “andiamo al cinema!” “andiamo in barca!” “andiamo a scopare!” “andate a cagare tutti quanti,” dico sempre io, “lasciatemi in pace qui.” Così la gente non mi propone più niente. Mi fanno salire in macchina e così mi lascio sorprendere da ogni tipo di noia speciale che ci attende. Charles Bukowski

Buongiorno del 27 dicembre 2011

Le nuove opinioni sono sempre guardate con sospetto, e generalmente combattute, per l'unica ragione che non sono già diffuse. John Locke

Buonanotte del 26 dicembre 2011

A quello che non capisci puoi dare qualunque significato. Chuck Palahniuk

Il pensiero

Scrivo poesie per dare una forma duratura alle mie emozioni. Scrivo poesie per la stessa ragione che mi fa respirare: per continuare a vivere. Scrivo poesie per conoscermi. Scrivo poesie per capire cosa governa la mia filosofia della vita. Questa sete di conoscenza mi ha fatto scoprire che l’amore è il più meraviglioso strumento iniziatico. Per questa ragione ho scritto quasi esclusivamente poesie d’amore. La Donna è donatrice di vita e di felicità. Personifica la bellezza che è illuminazione e verità. Arturo Schwarz

Una lettera

Le ho scritto una lettera. Mi è sempre piaciuto scrivere lettere. Le parole sono un corteggiamento violento, entrano dentro la carne di chi legge. Le parole scritte fanno paura. Ho sempre pensato che quando si scrive venga fuori il ritmo dell’anima: quando si parla si mente, quando si scrive no. Non è possibile. E’ come tirare fuori da sé qualcosa di vitale e spaventoso, come un organo spiaccicato sulla carta. Incartare un fegato e spedirlo, questo è scrivere lettere. Simona Vinci

Buongiorno del 26 dicembre 2011

Noi non siamo impotenti: dobbiamo fare del nostro meglio, dobbiamo fermare la guerra dentro di noi. Questa è la pratica della pace, e la si può fare in ogni momento. Se non pratichiamo la pace nella nostra vita, le guerre continueranno a scoppiare dentro di noi come intorno a noi. Thich Nhat Hanh

Buonanotte del 25 dicembre 2011

I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo. Sandro Pertini

Guida galattica per gli autostoppisti

Le tangenziali sono soluzioni che permettono a certuni di sfrecciare molto rapidamente da un punto A a un punto B, nel mentre certi altri sfrecciano molto rapidamente dal punto B al punto A. La gente che abita nel punto C, a metà strada tra A e B, spesso si chiede cosa ci sia di così importante nel punto A da indurre tanta gente a correrci spostandosi da B, e cosa ci sia di così importante nel punto B, da indurre tanta gente a correrci spostandosi da A. Così, la gente del punto C finisce per augurarsi che tutti quei corridori si decidano una buona volta a scegliere una dannata dimora definitiva. Douglas Adams

Canto di Natale

"Marley, prima di tutto, era morto. Niente dubbio su questo. Il registro mortuario portava le firme del prete, del chierico, dell'appaltatore delle pompe funebri e della persona che aveva guidato il mortoro. Scrooge vi aveva apposto la sua: e il nome di Scrooge, su qualunque fogliaccio fosse scritto, valeva tant'oro. Il vecchio Marley era proprio morto per quanto è morto, come diciamo noi, un chiodo di porta. Badiamo! non voglio mica dare ad intendere che io sappia molto bene che cosa ci sia di morto in un chiodo di porta. Per conto mio, sarei stato disposto a pensare che il pezzo più morto di tutta la ferrareccia fosse un chiodo di cataletto. Ma poiché la saggezza dei nostri nonni sfolgora nelle similitudini, non io vi toccherò con sacrilega mano; se no, il paese è bell'e ito. Lasciatemi dunque ripetere, solennemente, che Marley era morto com'è morto un chiodo di porta. Sapeva Scrooge di questa morte? Beninteso. Come avrebbe fatto a non saperlo? Scrooge e il morto

Buongiorno del 25 dicembre 2011

L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Costituzione della Repubblica italiana, art. II

Buonanotte del 24 dicembre 2011

Quattro sono le cose che a conoscerle mi hanno resa più saggia: l’ozio, il dolore, un amico, e un nemico. Dorothy Parker

Particolari

“Non sto a raccontare i particolari del nostro amore. Gli amori sono tutti uguali e chi mi legge può immaginare il nostro pensando a uno dei suoi. Inoltre, sull’amore non c’è niente da dire, è una cosa ineffabile, quando si parla dell’amore, in realtà si parla delle circostanze laterali che l’accompagnano.” Alberto Moravia

Salmo 5

Ascolta le mie parole Signore. Odi i miei gemiti. Ascolta la mia protesta. Perché tu non sei un Dio amico dei dittatori o sostenitore della loro politica e non ti influenza la propaganda e non sei in società con il gangster. Non c’è sincerità nei loro discorsi o nelle loro conferenze stampa. Parlano di pace nei loro discorsi mentre aumentano la loro produzione bellica. Parlano di pace nelle Conferenze di Pace e in segreto si preparano per la guerra. Le loro radio bugiarde ruggiscono tutta la notte le loro scrivanie sono piene di piani criminali e di pratiche sinistre. Ma tu mi salverai dai loro piani. Parlano con la bocca delle mitragliatrici. Le loro lingue luccicanti sono le baionette… castigali o dio fai fallire la loro politica confondi i loro memorandum impedisci i loro programmi. Nell’ora della Sirena d’Allarme tu sarai con me tu sarai il mio rifugio il giorno della Bomba. Chi non crede nella menzogna dei loro annunci commerciali e nelle loro campagne pu

Buongiorno del 24 dicembre 2011

Non è un perfetto musulmano chi mangia a sazietà e lascia affamato il suo vicino. Maometto

Buonanotte del 23 dicembre 2011

Non ho nessuna verità assoluta in cui credere, non ho nessuna certezza in tasca, e quindi non la posso regalare a nessuno. Va già molto bene se riesco a regalarvi qualche emozione. Fabrizio De André

Uno dei motivi

Uno dei motivi per cui abbiamo un terribile bisogno d’amore, e lo cerchiamo disperatamente, è perché l’amore è l’unica cura per la solitudine, la vergogna e la sofferenza. Ma alcuni sentimenti si nascondono così profondamente nel cuore che solo la solitudine può aiutarti a ritrovarli. Alcune verità sono così dolorose che solo la vergogna può aiutarti a sopportarle. E alcune circostanze sono così tristi che solo la tua anima può riuscire a urlare di dolore. Gregory David Roberts 

Buongiorno del 23 dicembre 2011

L'uomo è nato libero e dappertutto è in catene. persino chi si crede il padrone degli altri non è meno schiavo di costoro. Jean-Jacques Rousseau

Buonanotte del 22 dicembre 2011

La suprema felicità della vita è essere amati per quello che si è o, meglio, essere amati a dispetto di quello che si è. Victor Hugo

Resti

Che cosa resterà di tutti noi nella memoria di gmail, di splinder, nelle immagini sgranate di flickr, lungo dorsali che non dormon mai? di post, commenti, link, trackback, di quelle chiacchiere remote che ci cullano, dei grandi discorsi che rimbalzano avanti e indré sull’adsl? ogni messaggio inviato al mondo insegue di nascosto un solo cap, con un destino che nessuno sa. ma di noi stessi, se guardiamo in fondo, non possediamo un nastro di backup: dite, vi prego, cosa resterà.

Don Chisciotte della Mancia

Sfaccendato lettore, potrai credermi senza che te ne faccia giuramento, ch’io vorrei che questo mio libro, come figlio del mio intelletto, fosse il più bello, il più galante ed il più ragionevole che si potesse mai immaginare; ma non mi fu dato alterare l’ordine della natura secondo la quale ogni cosa produce cose simili a sé. Che poteva mai generare lo sterile e incolto mio ingegno, se non se la storia d’un figlio secco, grossolano, fantastico e pieno di pensieri varii fra loro, né da verun altro immaginati finora? Cervantes

Buongiorno del 22 dicembre 2011

La generosità è dare più di quanto puoi, l'orgoglio è prendere meno di quanto ti occorre. Kahlil Gibran

Buonanotte del 21 dicembre 2011

La lontananza rimpicciolisce gli oggetti all’occhio... li ingrandisce al pensiero... Arthur Schopenauer

Voleva andare da un’altra parte

“Io non occupo nessuna posizione. Sono un disco bellissimo che è passato di moda. Il mio sorriso è la mezzaluna che porti in cima alle unghie. Ed è poca cosa perché le mani non te le guardi mai. Ogni tanto mi rosicchi mentre m’insegui col pensiero. Mi porti via e non te ne accorgi nemmeno.” Svariate idee d'amore e d'ingiustizia

L’amante

Potrei illudermi, credere di esser bella, di appartenere alla categoria delle donne belle e ammirate, perché davvero tutti mi guardano. Ma io so che non si tratta di bellezza, ma di qualcos’altro, si qualcosa di diverso, che appartiene forse allo spirito. Sono come voglio apparire, anche bella se gli altri lo vogliono, o carina, carina diciamo per i familiari, per loro e basta, insomma posso diventare come gli altri vogliono che sia. E crederci. Anche credere che sono affascinante. Dal momento che lo credo, so anche farlo diventare vero agli occhi di chi mi vede e desidera che io sia di suo gusto. Marguerite Duras

Buongiorno del 21 dicembre 2011

L'uomo è un lupo per l'uomo. Plauto

Buonanotte del 20 dicembre 2011

Vivere è la cosa più rara del mondo: i più, esistono solamente. Oscar Wilde

Buongiorno del 20 dicembre 2011

Per noi i guerrieri non sono quelli che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi santifica la vita per il bene degli altri. Toro seduto

Buonanotte del 19 dicembre 2011

Senza entusiasmo, non si è mai compiuto niente di grande. Ralph Waldo Emerson

Alla fine

“Avrò segnato undici volte canestri vincenti sulla sirena, e altre diciassette volte a meno di dieci secondi alla fine, ma nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.” Michael Jordan

Buongiorno del 19 dicembre 2011

Guerra: prima uno si aspetta di vincere; poi si aspetta che il nemico perda; poi è contento che anche il nemico soffra: alla fine è sorpreso che abbiano perso tutti.  Karl Kraus

Buonanotte del 18 dicembre 2011

Senza entusiasmo, non si è mai compiuto niente di grande. Ralph Waldo Emerson

La città vecchia

Questa è una canzone che risale al 1962, dove dimostro di aver sempre avuto - sia da giovane che da anziano - pochissime idee, ma al contempo fisse. Nel senso che in questa canzone già esprimo quello che ho sempre pensato: che ci sia ben poco merito nella virtù e ben poca colpa nell’errore, anche perché non ho ancora capito bene, malgrado i miei cinquantotto anni, cosa sia esattamente la virtù e cosa sia esattamente l’errore. Perché basta spostarci di latitudine e vediamo come i valori diventano disvalori e viceversa. Non parliamo poi dello spostarci nel tempo, c’erano morali nel Medioevo o nel Rinascimento che oggi non sono più assolutamente riconosciute. Oggi noi ci lamentiamo, vedo che c’è un gran tormento sulla perdita dei valori… Bisogna aspettare di storicizzarci; io penso che non è che i giovani di oggi non abbiano valori, hanno sicuramente dei valori che noi non siamo ancora riusciti a capire bene perché siamo troppo affezionati ai nostri. Tutto questo per dire che io non ho n

Buongiorno del 18 dicembre 2011

Ignorare le cause assilla le menti dubbiose, se il mondo abbia avuto davvero un'origine e un giorno natale, e insieme se avrà un termine, fino a quando le sue mure reggeranno a questo travaglio di moti impetuosi. Lucrezio

Il Maestro e Margherita

Seguimi, lettore! Chi ti ha detto che non c'è al mondo un amore vero, fedele, eterno? Gli taglino la lingua malefica, a quel bugiardo. Seguimi, lettor mio, segui me solo, e io ti mostrerò un simile amore! No! S'ingannava il Maestro quando all'ospedale, verso mezzanotte, diceva con amarezza a Ivanuška che essa l'aveva dimenticato. Questo non poteva accadere. Lei, naturalmente, non l'aveva dimenticato. Bulgakov

Giochi Ogni Giorno…

Giochi ogni giorno con la luce dell’universo. Sottile visitatrice, giungi nel fiore e nell’acqua. Sei più di questa bianca testina che stringo come un grappolo tra le mie mani ogni giorno. A nessuno rassomigli da che ti amo. Lasciami stenderti tra le ghirlande gialle. chi scrive il tuo nome a lettere di fumo tra le stelle del sud? Ah lascia che ricordi come eri allora, quando ancora non esistevi. Improvvisamente il vento ulula e sbatte la mia finestra chiusa. Il cielo è una rete colma di pesci cupi. Qui vengono a finire i venti, tutti. La pioggia si denuda. Passano fuggendo gli uccelli. Il vento. Il vento. Io posso lottare solamente contro la forza degli uomini. Il temporale solleva in turbine foglie oscure e scioglie tutte le barche che iersera s’ancorarono al cielo. Tu sei qui. Ah tu non fuggi. Tu mi risponderai fino all’ultimo grido. Raggomitolati al mio fianco come se avessi paura. Tuttavia qualche volta corse un’ombra strana nei tuoi occhi. Ora, anche ora, piccola mi rechi caprifo

Buongiorno del 17 dicembre 2011

Noi troveremo la pace. Noi ascolteremo gli angeli, noi vedremo il cielo sfavillante di diamanti. Anton Cechov

Te lo ricordi?

Te lo ricordi il mare? La nostra alba sul mare, che ci piaceva tanto? Ci piaceva tanto perché era come noi, Faye. Quel mare era ovvio. per tutto il tempo stavamo guardando quancosa di ovvio.” Le da un pizzicotto a un capezzolo, tanto delicatamente che Faye neanche se ne accorge. “I mari sono mari solo quando si muovono”, sussurra Julie, “Sono le onde a impedire che i mari siano semplicemente delle enormi pozzanghere. I mari sono fatti soltanto delle loro onde. E ogni onda del mare alla fine è destinata a incontrare ciò verso cui si muove, e a infrangersi. Tutto quello che avevamo davanti agli occhi, tutte le volte che me lo chiedevi era ovvio. Era ovvio ed era una poesia, perché eravamo noi. D.F.Wallace

Tropico del Cancro

Non so come, la constatazione che non c’era più nulla da sperare ebbe su di me un effetto salutare. Per settimane e mesi, per anni , anzi per tutta la vita, io avevo atteso che qualcosa succedesse, un evento estrinseco che alterasse la mia vita, ed ora all’improvviso mi sentii sollevato, mi sentii come mi avessero tolto dalle spalle un grande peso. Mentre m’incamminavo verso Montparnasse decisi di lasciarmi andare alla corrente, di non fare la minima resistenza al destino, in qualsiasi forma si presentasse. Niente che m’era successo finora era bastato a distruggermi; nulla era andato distrutto, se non le mie illusioni. Io ero intatto. Il mondo era intatto. Domani poteva anche esserci la rivoluzione, l’epidemia,il terremoto; domani poteva non restare viva un’anima a cui volgersi per compassione, per aiuto,per fede. A me sembrava che la grande calamità si fosse già manifestata, che io non potevo esser più veramente solo che in quel preciso momento. Decisi che non mi sarei attaccato a nul

Buongiorno del 16 dicembre 2011

Smettetela di farci il favore di dirci quello che dobbiamo fare... non cercate di insegnarci come dobbiamo essere, non cercate di far si che siamo uguali a voi, non pretendete che facciamo bene in vent'anni quello che voi avete fatto così male in duemila. Gabriel Garcia Màrquez

Buonanotte del 15 dicembre 2011

L’ignoranza è come il biadesivo, attacca da tutte le parti. Alessandro Bergonzoni

Porcospini

Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d’inverno, si strinsero vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l’uno dall’altro. Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell’altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali, finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione. A. Schopenhauer - Parerga e Paralipomena, II, 2, cap. 30, 396

Buongiorno del 15 dicembre 2011

"La guerra è la guerra. L'unico uomo buono è l'uomo morto." George Orwell

Buonanotte del 14 dicembre 2011

La più coraggiosa decisione che prendi ogni giorno è di essere di buon umore. Voltaire

Bestie #6/6

Il Migliorini è un uomo che lavora la terra a un tanto il giorno; cambia padrone quasi tutte le stagioni, ed è bravo a potare le viti. Egli comprò, da un suo amico rigattiere, la Gerusalemme e l'Orlando: dieci volumi di quella carta che pare cencio, e con una piccola figura ogni canto. Quando è l'ora di riposo cava dalla sporta, lasciata a un ramo di qualche pianta, un volume, e lo legge agli altri. L'anno che lo conobbi, se pioveva entrava dentro una porta vicina al mio podere, dove ci potevano stare a pena in dieci, seduti sopra pezzi di legno secco e avanzi di potature. L'acqua sgocciolava da per tutto e colando dal tronco di un pesco, nato quasi a traverso l'imbocco, faceva una pozzanghera proprio nel bel mezzo. Ma il Migliorini, con la zappa, scavando un fossetto e alzando un argine con la terra smossa, aveva provveduto in modo che le scarpe non se le bagnavano più. Poi, acceso un poco di fuoco, arrostiva le fette del pane, infilandole ad una frusta che egli gi

Il Conte di Montecristo

Il 24 febbraio 1815 la vedetta della Madonna della Guardia dette il segnale della nave a tre alberi il Faraone, che veniva da Smirne, Trieste e Napoli. Com'è d'uso, un pilota costiere partì subito dal porto, passò vicino al Castello d'If e salì a bordo del naviglio fra il capo di Morgiou e l'isola di Rion. Contemporaneamente com'è ugualmente d'uso, la piattaforma del forte San Giovanni si ricoprì di curiosi; poiché è sempre un avvenimento di grande interesse a Marsiglia l'arrivo di qualche bastimento, in particolare poi quando questo legno, come il Faraone, si sapeva costruito, arredato e stivato nei cantieri della vecchia Phocée e appartenente ad un armatore della città. Frattanto il naviglio avanzava ed aveva felicemente superato lo stretto, formatosi da qualche scossa vulcanica fra l'isola di Casareigne e quella di Jaros. Aveva oltrepassato Pomègue, avanzando il suo gran corpo sotto le sue tre gabbie ma tanto lentamente, e con andamento così mesto, ch

Buongiorno del 14 dicembre 2011

Tutti i vizi di tutte le età e di tutti i paesi del globo riuniti assieme non eguaglieremo mai i peccati che provoca una sola campagna di guerra. Voltaire

Buonanotte del 13 dicembre 2011

Ciascuna delle persone che incontri sta combattendo qualche sorta di battaglia.

Bestie #5/6

Invidio quel ciabattino che suona così bene la chitarra quando non ha più voglia di farsi male alle dita con la lesina. Una ventina d'anni, una gamba sola, e poca voglia di lavorare. Le donne, che tornano invano più di una volta a riprendersi le scarpe, stanno con lui sempre a chiacchiera. Quando ha fatto colazione, stende la gamba di legno su la seggiolina del compagno, il quale va a cucire in fondo alla stanzetta: il suo bel viso esprime una contentezza, quasi cattiva e viziosa: ha i capelli lunghi e a zazzera, gli occhi chiari, furbi ed anche intelligenti. Se poi si mette a cantare, quando ha finito ride, seguitando a fare qualche accordo più piano che è possibile e pigiando perciò subito la mano su le corde. Quella sua chitarra ha una voce che riconoscerei fra cento altre con le corde un poco lenti e molli, rauca e triste. Egli dà la baia a tutte le ragazze che passano, alzando il viso dall'uscetto. Ma essendo la sua bottega, senza finestre, più bassa della strada quattro

Le notti insonni col mio Buzzati

Io, la musa di Buzzati? Mah…». Ride Almerina, bellissima ancora oggi, come quando a 20 anni si innamorò dello scrittore, 35 anni più vecchio di lei. «Non so. Per me era naturale posare per lui, stargli accanto in quelle lunghe notti insonni. Dino dormiva pochissimo, quattro ore al massimo. Stava sveglio, seduto a questo tavolo, a dipingere, disegnare, inventare. Voleva che la finestra fosse sempre aperta, amava ascoltare il respiro della città». Almerina, l’ adorata moglie di Buzzati, che visse con lui fino alla morte, nel ‘72, si alza dal divano bianco. Apre le tende di lino e la vista spazia, dal decimo piano della sua meravigliosa casa, su una Milano che Dino Buzzati amava di un amore contraddittorio, dipingendola come l’ inferno nella sua opera più emblematica, quel Poema a fumetti del ‘69. Ma chi era veramente Buzzati? Scrittore? Pittore? Giornalista? «Bella domanda - ride ancora Almerina - Era tutto questo assieme. Certo, la cosa per lui più naturale era la pittura, il disegno.

Buongiorno del 13 dicembre 2011

L'ingiustizia non regna mai per sempre. Seneca

Buonanotte del 12 dicembre 2011

Dipingo ciò che non posso fotografare. Fotografo ciò che non voglio dipingere. Dipingo l’invisibile. Fotografo il visibile. Man Ray

Bestie #4/6

Io non so chi fosse il morto. La marcia funebre suonata dalla Filarmonica mi fece balzare da sedere: il carro a cavalli aveva già voltato per un'altra strada, e le fiamme delle torce mi fecero caldo al viso. Passò la folla degli amici e dei curiosi. Le corone, sorrette a mano, si comportavano così bene che ciascuna s'appoggiava su le braccia dei due uomini come se non avesse potuto più resistere al pianto della musica. I ceri cercavano di cadere. Lo stendardo, verdastro e sporco, faceva di quando in quando alzare gli occhi incappucciati di bianco; le cui medaglie attaccate alla cintola sbattevano. Quando tutto il corteo fu passato, io rimasi alla finestra rodendo con i denti il legno della persiana. E mi distrassi, a poco a poco, guardando una zanzara le cui ali parevano infilate a due pezzetti di capello. Federigo Tozzi

Buongiorno del 12 dicembre 2011

L'ignoranza è più vicina alla verità del pregiudizio. Denis Diderot

Buonanotte del 11 dicembre 2011

Nessuna cosa ci appartiene, soltanto il tempo è nostro. Lucio Anneo Seneca

Bestie #3/6

Mi ricorderò sempre dei bei prati verdi che cominciavano dalla mia anima e da' miei piedi, e finivano quasi all'orizzonte. Pareva che tutta la terra stesse zitta per forza! O lunghe ventate, che non mi davano tempo di pensare! Forse, non ero triste quanto oggi; e tutte quelle mattine passate in ozio mi facevano bene. Vedevo i contadini lavorare, di lontano, sul terreno a poggetti: e mi proponevo di andarci a parlare. Ma, fatti pochi passi, non ne avevo più voglia. Allora guardavo le case dei poderi, sempre dietro una sfilata di cipressi, con la strada in salita dove i carri avevano lasciato solchi larghissimi, sciupandola e portando via qualche strisciatura dai greppi. Forse, lo ripeto, non ero triste quanto oggi; e nel mio cuore i sogni non erano come vipere che si sentono buone. Allora, una giornata trascorsa non mi pareva un'altra ruga della mia fronte; e non avevo voglia di piangere, come ora, anche per piccola cosa e anche per niente. Ma, forse, mi pentirei io di piang

Paesi tuoi

Cominciò a lavorarmi sulla porta. Io gli avevo detto che non era la prima volta che uscivo di là e che un uomo come lui doveva provare anche quello, ma ecco che si mette a ridere facendo il malizioso come fossimo uomo e donna in un prato, e si butta sotto braccio il fagotto e mi dice: -Bisognerebbe non avere mio padre-. Che gli scappasse da ridere me l'aspettavo, perché un goffo come quello non esce di là dentro senza fare matterie, ma era un ridere con malizia, di quelli che si fanno per aprire un discorso. -Stasera mangerai la gallina con tuo padre- gli dico guardando la strada. -La prima volta che si esce dal giudiziario, a casa 'ti fanno la festa di nozze.- Lui mi veniva dietro e mi stava attaccato come se il carrettino dei gelati che passava a tutta corsa minacciasse noi due pedoni. Non aveva mai traversato un corso, si vede, o mi stava già lavorando. Mi ricordo che ne io ne lui ci voltammo a guardare le Carceri. Faceva effetto vedere le piante spesse del viale e faceva an

Buongiorno del 11 dicembre 2011

Mi piace pensare che il popolo, alla lunga, farà più dei governi per promuovere la pace. Dwight Eisenhower

Bestie #2/6

Egli è tisico: con il viso giallo e incavato. Soltanto la punta del naso ha pavonazza e con qualche bitorzolo. Porta gli occhiali e dentro i suoi occhi pare che cada la cenere. Cammina a lunghi passi rigidi; smuovendo, secondo il piede, le spalle. Ella si vergogna di mettersi una rosa! I suoi guanti sgualciti e sfondati, la sottana che le resta tra le gambe, il cappello ch'era stato di moda dieci anni prima, le scarpe con i tacchi storti. Si conobbero a una birreria, accanto al pubblico passeggio, di domenica: i tavolini di pietra, rotondi, gli sgabelli di ferro verniciato, l'orchestrina stonata, diretta dal maestro calvo. Si sposarono. Non escono quasi mai insieme; ed ella è seguita da un canettaccio bastardo, spelacchiato e rattrappito, che dopo ogni trenta metri s'arresta per non cadere su le gambe di dietro. Federigo Tozzi

Buongiorno del 10 dicembre 2011

La pace non è soltanto meglio della guerra, ma anche infinitamente più difficile. George Bernard Shaw

Buonanotte del 9 dicembre 2011

Ci sono due modi di sentire la solitudine: sentirsi soli al mondo o avvertire la solitudine del mondo. E.M. Cioran

Bestie #1/6

La mia anima è cresciuta nella silenziosa ombra di Siena, in disparte, senza amicizie, ingannata tutte le volte che ha chiesto d'esser conosciuta. E così, molte volte, escivo solo, di notte, scansando anche i lampioni. Per lo più andavo fino alla Piazza dei Servi, tutta pendente dalla scalinata della chiesa, con due abeti in mezzo a due piccoli prati, divisi tra loro dalla imboccatura della strada. Accanto alla Chiesa, un convento, quasi di faccia, un angolo: di là dal muro, Siena con tutta la sua torre. Allora pensavo alla mia fidanzata. Siccome mi riesciva di vivere, così, separato da tutti, ogni volta che qualcuno mi guardava con quella sua curiosità acuta che m'offendeva, io doventavo più triste; e facevo la strada più corta possibile, non passavo mai per Via Cavour, che è quella principale; ma, dal Vicolo della Torre, rasente il Palazzo Tolomei, le cui pietre sono ormai nere, attraversavo e scendevo per il Vicolo del Moro: in fondo, a sinistra, c'era la mia casa. Basta

Sandro Pertini

“…Faccia conoscere il Governo ai giovani in che cosa consistevano le spedizioni fasciste; la loro barbara opera di distruzione, i loro crimini. Sappiamo come fu ucciso Ferrero: pugnalato, legato ad un autocarro e trascinato per le vie di Torino, mentre le camicie nere sghignazzavano di fronte a questo giovane corpo straziato e la camera del lavoro di Torino era tutto un rogo. Bisogna far conoscere come sono stati assassinati Piccinini, Di Vagno, Matteotti, Console e Pilati, assassinato dinanzi alla moglie e ai figli che in ginocchio imploravano pietà dagli sgherri fascisti; come sono stati coliti a morte Giovanni Amendola e Piero Godetti; come fu ucciso un mite e puro sacerdote di Cristo: Don Minzoni; la morte straziante di Gastone Sozzi ucciso lentamente con clisteri di tintura di iodio, la fine di Maurizio Giglio, cui furono strappate ad una ad una le unghie dei piedi con il vano proposito che denunciasse i suoi compagni. Fate sapere come nell’aprile del 1945 lanciando appelli alla r

Buongiorno del 9 dicembre 2011

La pallida Morte batte con piede uguale le povere capanne e le torri dei re. Orazio

Il decreto Petrolini

La manovracadabra dei bocconiani stimola alcuni punti interrogativi poco sobri, di cui mi scuso anticipatamente. Quante lauree in originalità economica bisogna prendere per avere l’ideona di tappare i buchi dello Stato aumentando la benzina? Perché in tutto il mondo i diritti televisivi costano miliardi, mentre in Italia le frequenze sono come i biglietti dei vip: omaggio? A quale titolo il bar di un oratorio continua a non pagare l'Ici? Forse distribuisce cocacola santa? Come mai neppure i bocconiani ci permetteranno di scaricare la fattura dell’idraulico, affinché noi ci si senta finalmente motivati a pretenderla? La vecchina che va nella sede più vicina del sindacato a lamentarsi che le hanno congelato la pensione e raddoppiato l'imposta sulla casa, è al corrente che per quella sede il sindacato non paga un euro d’Ici? L’Europa ci ha chiesto di alzare l’età pensionabile e noi lo abbiamo fatto. Però l’Europa ci ha anche chiesto di ridurre i privilegi di tutte le caste: perché

Il Piccolo Principe

Quando voi gli parlate di un nuovo amico, mai si interessano alle cose essenziali. Non si domandano mai: "Qual'e' il tono della sua voce? Quali sono i suoi giochi preferiti? Fa collezione di farfalle?" Ma vi domandano: "Che eta' ha? Quanti fratelli? Quanto pesa? Quanto guadagna suo padre?" Allora soltanto credono di conoscerlo. Se voi dite ai grandi: "Ho visto una bella casa in mattoni rosa, con dei gerani alle finestre, e dei colombi sul tetto" loro non arrivano a immaginarsela. Bisogna dire: "Ho visto una casa di centomila lire", e allora esclamano: "Com'e' bella". Cosi' se voi gli dite: "La prova che il piccolo principe e' esistito, sta nel fatto che era bellissimo, che rideva e che voleva una pecora. Quando uno vuole una pecora e' la prova che esiste". Be', loro alzeranno le spalle, e vi tratteranno come un bambino. Ma se voi invece gli dite: "Il pianeta da dove veniva e' l&#

Buongiorno del 8 dicembre 2011

Ogni guerra si fonda sull'inganno. Sun Tzu

Buonanotte del 7 dicembre 2011

È un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente. Italo Svevo

Antologia di Spoon River - Trainor, il farmacista 6/6

Soltanto il chimico può dire, e neppur sempre, che cosa emergerà dall'unione di fluidi o di solidi. E chi può dire come uomini e donne reagiranno fra loro, o quali figli ne risulteranno? C'erano Benjamin Pantier e sua moglie, buoni in se stessi, ma cattivi l'uno con l'altro: lui ossigeno, lei idrogeno, il loro figlio, un fuoco devastatore. Io, Trainor, il farmacista, mescolatore di sostanze chimiche, morto mentre compivo un esperimento, vissi senza sposarmi. Edgar Lee Masters - Da "Antologia di Spoon River"

Almerina parla del suo matrimonio con Dino Buzzati

Ci siamo sposati l’8 dicembre, lo abbiamo deciso il 7, il giorno prima. Non lo abbiamo detto a nessuno e nella chiesa di San Gottardoeravamo in cinque: noi due, monsignor Ernesto Pisoni, e i due testimoni, l’editore Neri Pozza e sua moglie Lea. Furono loro tre a organizzare il tutto a nostra insaputa: il 7 sera ci attirarono in un ristorante e buttarono là la proposta, “perché non vi sposate domani?”. Noi rimanemmo interdetti, Dino mi chiese cosa ne pensassi, io non avevo nulla in contrario. I documenti? Monsignor Pisoni aveva già preparato tutto.”. Il matrimonio restò segreto per quasi un anno, nemmeno i parenti o l’amico Gaetano Afeltra ne seppero nulla. “Quando si venne a sapere successe un finimondo. Ma avvennero anche scenette divertenti - ride Almerina- : i salotti buoni di Milano, ora che ero ufficialmente la moglie con tutti i crismi, iniziarono a invitarmi alle feste più in. Pensare che anche prima ero sua moglie, ma credendomi la fidanzata mi lasciavano a casa… Dino odiava ce

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