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Visualizzazione dei post da agosto, 2021

FramMenti

Che possiate attraversare il cambiamento, il passaggio, uscendone più forti, più saggi, più consapevoli. Che possiate abbandonare finalmente la paura che tanto vi attanaglia. Che possiate prendere in mano il vostro dolore, osservarlo, imparare da esso, trasformarlo e ringraziarlo. Perché si, grazie al dolore ora avete compreso. Siete cresciuti, il vostro spirito si è evoluto ancora una volta. E avete capito... Che possiate amare sempre. Il dolore è necessario per amare ancora più intensamente, con l'anima, con lo spirito. L'amore è l'unica cosa che ci fa vivere oltre la morte, oltre la vita. Amate sempre. Tribù della Luna - Nativi Americani

Questo il nostro ideale

Il 14 dicembre 1853 nasce a Santa Maria Capua Vetere, all’epoca Santa Maria Maggiore, l’Anarchico Errico Malatesta, forse il più grande rivoluzionario degli ultimi due secoli. Non ancora ventenne, a Napoli, aderisce alla prima Prima Internazionale, dove era ancora vivo l’insegnamento di Michail Bakunin. I primi tempi della sua adesione sono segnati, principalmente, dallo scontro con il Consiglio Generale di Londra, controllato da Karl Marx, che tenta di trasformare la Prima Internazionale in un ufficio di coordinamento di partiti socialdemocratici, orientati ad arrivare al governo per la via parlamentare. Si concluderà con la costituzione a Saint-Imier (settembre 1872) dell’Internazionale antiautoritaria. Il “ Programma Anarchico “di Malatesta…. “Il nostro ideale non è di quelli il cui conseguimento dipende dall’individuo considerato isolatamente. Si tratta di cambiare il modo di vivere in società, di stabilire tra gli uomini rapporti di amore e solidarietà, di conseguire la pienezza d

FramMenti

Lo sforzo più importante deve farlo chi si esprime: se ci impegniamo a scrivere meglio, diminuiscono le indignazioni. Anziché lamentarci che non si può più dire niente, dovremmo imparare a dire meglio le cose.  Saverio Raimondo

La terza guerra mondiale

Più o meno cento anni fa, il Mondo usciva dalla sua 1a guerra mondiale. Si incominciava a ricostruire quello che era stato distrutto dalle bombe e nello stesso tempo si gettavano le basi per un'altra Guerra che sarebbe scoppiata vent'anni dopo. Il fascismo nasceva tra quelle macerie e, negli anni a venire, avrebbe distrutto ancor più drammaticamente un mondo in preda al delirio di due psicopatici uniti nella visione totalitaria della Società. Erano i "guasti dell'anima" mai riparati dalla 1a Ricostruzione. Ancora più violenta fu la 2a Guerra. Anche allora si ricomincio' a Ricostruire, furono rimesse in piedi le case, i ponti distrutti, le strade e si cerco' di mettere ordine nella Società offesa dalla barbarie nazifascista. Non si guari' l'Anima. (...) Le macerie che abbiamo dentro non le ricostruiremo. Niente ci restituirà quello che abbiamo perso. Impareremo a convivere tra finti balconi solidali, e maschere sulla faccia. Impareremo ad essere &qu

FramMenti

Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità: si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore. (Peppino Impastato)

FramMenti

Se vuoi vedere le valli, sali in vetta ad una montagna; se vuoi vedere la vetta di una montagna, sali su una nuvola; se invece aspiri a comprendere la nuvola, chiudi gli occhi e pensa.   (Kahlil Gibran)

Maria Luisa Spaziani

L'antica Pazienza (a mia madre) Tu che conosci l'antica pazienza di sciogliere ogni nodo della corda e allevi un pioppo zingaro venuto a crescere nel coccio dei garofani, lascia ch’io senta in te, come la sorda nenia del mare dentro la conchiglia, la voce della casa che il perduto tempo ha ridotto in cenere. Ma è cenere di pane scuro, sacro, – quello che alimentavi col tuo soffio nel forno buio della guerra – e reca imperitura in sé la filigrana dei tuoi ciliegi dilaniati. L’allegria rialza la sua cresta di galletto sui borghi desolati, come il lillà che ti cresce alle spalle passo a passo, baluardo sul massacro. Raccogli ancora e sempre il pigolante nido abbattuto dal vento di marzo e ripara le falle della chiglia. Nessuno è senza casa se l’attende a sera la tua voce di conchiglia.

Modo di essere

Qualche mio collega sostiene che io sia un falso proletario. Proletario io? Né falso, né vero. A parte che spesso mi sono trovato in bolletta, perché non c'è gusto migliore che spendere i propri soldi, per bagordare e viaggiare con gli amici. E d'altronde quella di proletario è pur sempre un'etichetta, sicché la rifiuterei in ogni caso, come tutte le altre etichette che via via hanno provato ad appiccicarmi addosso - di comunista, di democristiano, di socialista, di borghese, perfino di fascista. Se sono, "più modestamente", un anarchico è perché l'anarchia, prima ancora che un'appartenenza, è un modo di essere [...]. Fu grazie a Brassens che scoprii di essere un anarchico. Furono i suoi personaggi miserandi e marginali a suscitarmi la voglia di saperne di più. Cominciai a leggere Bakunin, poi da Malatesta imparai che gli anarchici sono dei santi senza Dio, dei miserabili che aiutano chi è più miserabile di loro. Santi senza Dio: partendo da questa scopert

FramMenti

La vostra propria vendetta ricade su di voi, se denigrate qualcosa; così offuscate il vostro occhio, non quello altrui: vi abituate a vedere falso e distorto!   Friedrich Nietzsche, Aurora

FramMenti

Non so se è stanchezza, maturità o rassegnazione, ma ormai ci sono cose che non mi va più di discutere.  Jaime Sabines (1926-1999)

Come l’ago che per unire, entra e esce

Non si può amare solo con la voglia di amare. Con il voler amare. Con il voler restare. Con il crederci. Con io lo amo. Perché poi non basta. Non regge. L’amore non basta per amare. Bisogna che ci sia la storia, per amare. La vita, per amare. Non bastano le parole, neanche quelle giuste, bastano. Neanche le parole d’amore bastano per amare. Fare una passeggiata. cenare insieme. Leggere un giornale. Andare a fare la spesa. Fare una cosa insieme. Che sia nostra. Che siamo noi. Io e te. Non basta fare sesso per fare l’amore. Anzi. Ci vogliono i baci. Ci vuole anche solo stare con la fronte appoggiata alla fronte. Per amare ci vuole una storia. Da vivere. Vissuta. Ci vuole tempo. Non puoi non esserci mai. Per amare ci vuole una storia. Da fare e raccontarsi. Non puoi non aver voglia di parlare. Non puoi parlare sempre. Una storia da fare insieme. Non puoi trovare tutto pronto. Arrivare quando tutto è fatto. Amo chi fa la giornata con me. Fai la vita con me. Fai la spesa con me. Fai una pas

Se fosse tuo figlio

Se fosse tuo figlio riempiresti il mare di navi di qualsiasi bandiera. Vorresti che tutte insieme a milioni facessero da ponte per farlo passare. Premuroso, non lo lasceresti mai da solo faresti ombra per non far bruciare i suoi occhi, lo copriresti per non farlo bagnare dagli schizzi d'acqua salata. Se fosse tuo figlio ti getteresti in mare, uccideresti il pescatore che non presta la barca, urleresti per chiedere aiuto, busseresti alle porte dei governi per rivendicare la vita. Se fosse tuo figlio oggi saresti a lutto, odieresti il mondo, odieresti i porti pieni di navi attraccate. Odieresti chi le tiene ferme e lontane da chi, nel frattempo sostituisce le urla con acqua di mare. Se fosse tuo figlio li chiameresti vigliacchi disumani, gli sputeresti addosso. Dovrebbero fermarti, tenerti, bloccarti, vorresti spaccargli la faccia, annegarli tutti nello stesso mare. Ma stai tranquillo, nella tua tiepida casa non è tuo figlio, non è tuo figlio. Puoi dormire tranquillo E sopratutto sic

FramMenti

Sotto Natale trascorrevamo dieci giorni di passione a combattere con biglietti d'auguri e calendari, articoli noiosi da vendere ma molto redditizi finché durano le feste. Mi affascinava il brutale cinismo con cui si sfrutta il sentimento cristiano. I piazzisti delle ditte produttrici di biglietti natalizi cominciavano a portarci cataloghi fin da giugno. Una frase scritta su una fattura mi è rimasta impressa: "2 dozzine di Gesù Bambini con coniglietti”.  George Orwell, Letteratura palestra di libertà

FramMenti

Da questa manciata di terra dipende la nostra vita. Amministratela saggiamente e lei farà crescere il nostro cibo e di che scaldarci, ci offrirà un riparo e ci circonderà di bellezza. Abusatene e deperirà, morirà, portando con sé l’umanità intera. (Dalle Scritture Sanscrite Veda – 1500 a.C.)

Errico Malatesta

Fare il comunismo prima dell'anarchia, cioè prima di avere conquistata la completa libertà politica ed economica, significherebbe (come è significato in Russia) stabilire la più esosa tirannia, tale da far rimpiangere il regime borghese, e ritornare poi (come purtroppo si ritornerà in Russia) al regime capitalistico. Il 14 dicembre 1853 nasceva Errico Malatesta, probabilmente il più importante pensatore anarchico italiano. Ma oltre ad essere un grande teorico, Malatesta fu innanzitutto un uomo d’azione. Dopo un'adolescenza da mazziniano, nemmeno ventenne, aderì all’anarchismo. Fondamentale nel suo percorso di formazione fu l’incontro con Bakunin che gli trasmise non soltanto il proprio bagaglio culturale e politico ma soprattutto l’inclinazione ad una vita autenticamente rivoluzionaria. Dalla Svizzera all’Egitto, dall’Andalusia all’Argentina, dall’Inghilterra alla Tunisia, passando per la Francia, l’Uruguay, la Siria, la Romania e ovviamente l’Italia, Malatesta propagandò i pro

Sacco e Vanzetti

NICOLA SACCO E BARTOLOMEO VANZETTI: DUE INNOCENTI SULLA SEDIA ELETTRICA IL 23 AGOSTO 1927 “Il 23 agosto 1927, poco dopo la mezzanotte, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti venivano uccisi sulla sedia elettrica nel penitenziario di Charlestown. Ingiustamente condannati per un reato che non avevano commesso, furono oggetto di un processo totalmente condizionato dal razzismo e dal pregiudizio nei confronti delle idee anarchiche che i due professavano. Dopo la condanna, pronunciata dal giudice Webster Thayer, che non esitò a definirli "bastardi anarchici”, moltissimi negli USA e in Europa si batterono per salvare la loro vita, purtroppo senza successo. I loro corpi furono cremati e trasportati in Italia da Luigina Vanzetti. Oggi riposano rispettivamente nel cimitero di Torremaggiore e in quello di Villafalletto. Dall'ultimo discorso di Bartolomeo Vanzetti durante il processo: “Io non augurerei a un cane o a un serpente, alla più bassa e disgraziata creatura della Terra — non augure

FramMenti

Sapeva quanto è fragile il ricordo delle persone amate. Certo, noi chiudiamo gli occhi e parliamo con loro. Certo, noi aneliamo a risentire le loro voci anche una volta sola, ma queste covi e questi ricordi si affievoliscono sempre più, finché ciò che un tempo era carne e sangue non è più che eco e ombra. E alla fine, forse, nemmeno questo.   Cornac McCarthy, Città della pianura

FramMenti

C'è una rivoluzione che dobbiamo fare se vogliamo sottrarci all'angoscia, ai conflitti e alle frustrazioni in cui siamo afferrati. Questa rivoluzione deve cominciare non con le teorie e le ideologie, ma con una radicale trasformazione della nostra mente. Jiddu Krishnamurti

Simone Weil

  Necessità La ruota dei giorni dal cielo deserto si volge in silenzio agli sguardi mortali, gola aperta quaggiù, dove ogni ora inghiotte gridi così supplicanti e crudeli; tutti gli astri lenti nei passi della loro danza, unica danza immobile, lampo muto dall’alto, informi malgrado noi, senza nome o cadenza, troppo perfetti, senza mancanza alcuna; la nostra collera è vana a quei sospesi. Si calma la nostra sete se ci spezzate i cuori. In desideri e grida la loro ruota ci trascina; i nostri signori splendenti furono sempre vincitori. Strappate le carni, catene di luce pura. Inchiodati senza un grido alla fissità del Nord, l’anima nuda esposta ad ogni piaga, noi vogliamo obbedirvi fino alla morte.

FramMenti

Io credo che potrei voltarmi e andare a vivere con gli animali, così placidi e controllati, resto a guardarli per ore. Non si affaticano, non frignano per la loro condizione, non stanno svegli al buio piangendo i loro peccati, non mi scocciano coi loro doveri verso Dio, nessuno è insoddisfatto, nessuno impazzisce per la mania di possedere, nessuno s'inginocchia davanti a un altro, o addirittura davanti a uno della sua specie vissuto migliaia di anni fa. Sopra l'intera terra nessuno, tra loro, ha onori o compassione...  (Walt Whitman dal Canto di me stesso in Foglie d'erba)

Squilibri

 Il 70% delle terre coltivate è nelle mani dell’1% delle aziende più ricche del pianeta (…) Lo squilibrio agricolo, va detto, ha in buona parte ragioni storiche (soprattutto in Sud America) ma ad accelerare la disuguaglianza, soprattutto in questi ultimi tre decenni, ci ha pensato la finanza. Il rapporto dell’ILC documenta come le terre, soprattutto asiatiche e africane, siano diventate oggigiorno dei veri e propri asset finanziari. I numeri danno un’immagine chiara del fenomeno. Ad oggi circa l’80 per cento delle aziende agricole sono a conduzione familiare e questo potrebbe far pensare che la maggior parte del settore agricolo e allevamenti sia in mano a piccoli imprenditori. Tuttavia se si calcolano le estensioni delle terre il risultato viene ribaltato: l’1 per cento delle aziende più ricche detiene il 70 per cento delle terre, il 50 per cento degli agricoltori più poveri deve accontentarsi di poco più del 3 per cento degli spazi. L’area più soggetta a forti squilibri è il Sud Amer

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Passò un colpo di spugna senza lacrime sul suo ricordo, lo cancellò del tutto, e nello spazio che occupava nella sua memoria lasciò che fiorisse un prato di papaveri. (Gabriel García Márquez)

Gente

Incontro spesso persone dotate di un’ottima salute mentale ma sofferenti, a causa della patologia sociale in cui vivono immerse. Nel corso degli anni ho individuato, dietro a tante richieste di aiuto, una struttura di personalità dotata di sensibilità, creatività, empatia e intuizione, che ho chiamato: Personalità Creativa. In questi casi non si può parlare di cura (anche se, chi chiede una terapia, si sente patologico e domanda di essere curato) perché: essere emotivamente sani in un mondo malato genera, inevitabilmente, un grande dolore e porta a sentirsi diversi ed emarginati. Le persone che possiedono una Personalità Creativa sono capaci di amare, di sognare, di sperimentare, di giocare, di cambiare, di raggiungere i propri obiettivi e di formularne di nuovi. Sono uomini e donne emotivamente sani, inscindibilmente connessi alla propria anima e in contatto con la sua verità. Queste persone coltivano la certezza che la vita abbia un significato diverso per ciascuno e rispettano ogni

FramMenti

L'ideogramma è la sola arte astratta in cui forma e contenuto si uniscano e completino a vicenda: ogni ideogramma ha un significato ben definito, un suono inequivocabile, una storia. Accanto dunque alla bellezza come superamento dei modelli riconoscibili nella natura, ecco una potenzialità esoterica, iniziatica, che partecipa del rigore che hanno l'algebra o la geometria. Sotto quest'aspetto l'arte astratta, come la si conosce e coltiva in Occidente, è condannata all'inferiorità del vago e del piacevole, di fronte allo splendore del puntuale e del vero che ha da sempre la grande sorella d'Asia.   Fosco Maraini, Ore giapponesi

Dalla battaglia di Little Big Horn

Cantavo la canzone di guerra, sentivo odore di fumo potente, il mio cuore era cattivo - ero come uno che non riflette. Mi precipitai dentro e presi la loro bandiera; il mio pony è caduto morto mentre lo prendevo. Ho tagliato il perizoma che mi legava e sono balzato in piedi. Ero arrabbiato, ho preso un pony fresco e sono tornato di corsa a sparare. Questo pony è stato colpito e ne ho preso un altro. Questa volta ho visto Little Hair (Tom Custer) - mi sono ricordato del mio voto, ero pazzo; Non avevo paura di niente. Sapevo che niente mi avrebbe ferito perché avevo la mia coda di donnola bianca. Non sapevo quanti ne avrei uccisi cercando di colpirlo. Mi conosceva. Ho riso di lui e gli ho urlato contro. Ho visto la sua bocca muoversi ma c'era così tanto rumore che non riuscivo a sentire la sua voce. Aveva paura. Quando mi sono avvicinato abbastanza, gli ho sparato con il mio revolver. La mia pistola era sparita. Non sapevo dove. Sono risalito sul mio pony e me ne sono andato. Ero sod

FramMenti

Cercare la felicità in questa vita: ecco il vero spirito di rivolta.  (Henrik Ibsen)

Donne che corrono coi lupi

[...] Anche nel migliore dei mondi l'anima ha bisogno di essere di tanto in tanto rinfrescata. Proprio come i mattoni cotti al sole, un po' si sbuccia, un po' casca, un po' si dilava. C'è sempre una vecchia in pantofole che pigia fango sui muri di mattoni. Mescola paglia e acqua e terra, e risistema i muri. Senza di lei, la casa perderebbe la sua forma. Senza di lei, crollerebbe in una massa informe dopo un temporale. La "loba" è la custode dell'anima. Senza di lei, perdiamo la nostra forma. Senza il suo nutrimento, gli esseri umani sono senz'anima, o sono anime dannate. Dà forma alla casa-anima e a mano ingrandisce la casa. È colei che porta il vecchio grembiule. Quella col vestito più lungo davanti che dietro. È la fattrice dell'anima, l'allevatrice di lupi, la custode delle cose selvagge. Che tu sia una lupa nera, una grigia settentrionale, una rossa meridionale o una bianca artica, nell'immaginario sei la purissima "creatura&qu

FramMenti

Vi è un incanto nei boschi senza sentiero. Vi è un estasi sulla spiaggia solitaria. Vi è un asilo dove nessun importuno penetra in riva alle acque del mare profondo, e vi è un armonia nel frangersi delle onde. Non amo meno gli uomini, ma più la natura e in questi miei colloqui con lei io mi libero da tutto quello che sono e da quello che ero prima, per confondermi con l’universo e sento ciò che non so esprimere e che pure non so del tutto nascondere. (Lord Byron)

So e posso

Non mi fermare. Sto sognando. Abbiamo vissuto a capo chino secoli di ingiustizia. Secoli di solitudine. Ora no. Non mi fermare. Ora anche qui per sempre e ovunque. Ho un sogno di libertà. Attraverso la bellissima peculiarità di ciascuno ristabiliamo l’Armonia dell’Universo. Avanti, giochiamo. La conoscenza è gioia. Non è una mobilitazione scolastica. Io sogno in quanto amo. Grandi sogni nel cielo. Operai padroni delle loro fabbriche contribuiscono all’universale produzione di cioccolata. Io sogno in quanto SO e POSSO. I banchieri generano i «rapinatori» Le prigioni i «terroristi» La solitudine gli «inadattabili» Il prodotto il «bisogno» Le frontiere gli eserciti La proprietà tutto. Violenza genera la violenza. Non domandare. Non mi fermare. E’ il momento di ristabilire la sublime prassi del diritto morale. Facciamo della Vita una poesia. E della Vita una prassi. E’ un sogno che posso posso posso. TI AMO e non mi fermare non sto sognando. Sto vivendo. Stendo le mani all’Amore alla solid

FramMenti

L'amore impedisce la morte. L'amore è vita. Tutto, tutto ciò che io capisco, lo capisco solamente perché amo. È solo questo che tiene insieme tutto quanto. (Lev Tolstoj)

FramMenti

Se pensi all'anno prossimo semina il granturco. Se pensi ai prossimi 10 anni pianta un albero. Se pensi ai prossimi 100 anni istruisci le persone. (Zygmunt Bauman)

William Butler Yeats

  Quando sarai vecchia Quando sarai vecchia e grigia e di sonno onusta, e sonnecchierai vicino al fuoco, prendi questo libro e lenta leggi, e sogna il dolce sguardo che avevano un tempo i tuoi occhi, e la loro ombra profonda. In molti amarono i tuoi attimi di felice grazia e amarono la tua bellezza con amore falso o vero, ma un uomo solo amò la tua anima pellegrina, e amo le pene del viso tuo che incessante mutava. Piegati ora accanto all’ardente griglia del camino e sussurra, con qualche tristezza, come l’amore scomparve, e vagò alto sopra le montagne, e nascose il suo viso in uno sciame di stelle.

Ho contato i miei anni

Ho contato i miei anni ed ho scoperto che ho meno tempo da vivere da qui in avanti di quanto non ne abbia già vissuto. Mi sento come quel bambino che ha vinto una confezione di caramelle e le prime le ha mangiate velocemente, ma quando si è accorto che ne rimanevano poche ha iniziato ad assaporarle con calma. Ormai non ho tempo per riunioni interminabili, dove si discute di statuti, norme, procedure e regole interne, sapendo che non si combinerà niente… Ormai non ho tempo per sopportare persone assurde che nonostante la loro età anagrafica, non sono cresciute. Ormai non ho tempo per trattare con la mediocrità. Non voglio esserci in riunioni dove sfilano persone gonfie di ego. Non tollero i manipolatori e gli opportunisti. Mi danno fastidio gli invidiosi, che cercano di screditare quelli più capaci, per appropriarsi dei loro posti, talenti e risultati. Odio, se mi capita di assistere, i difetti che genera la lotta per un incarico maestoso. Le persone non discutono di contenuti, a malape

FramMenti

Tra vent'anni non sarete delusi dalle cose che avete fatto, ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l'ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite.  (Mark Twain)

FramMenti

Solamente chi è davvero in grado di stare da solo senza amarezza riesce ad attrarre il prossimo. Non servirà neppure cercarlo perché verrà da sé, e proprio la persona di cui aveva bisogno.   Carl Gustav Jung 

Genova

Genova. Che cosa significa, per me? Ho avuto la fortuna di nascere in questa etnia, in questo piccolo mondo dove si parla una lingua diversa, che faceva parte di uno stato molto più grande ma con un idioma, una cucina, una cultura autonomi. Questo ti fa sentire così vicino a queste persone che condividono la tua diversità, ti senti a tua volta differente dal resto del mondo, sei membro di una grande famiglia di settecentomila persone che ha usi e costumi tutti suoi. E se arrivi a Milano, ci arrivi come un immigrato dal Sud. Penso che la gente che viene da questa matrice non possa che esserti affine perché ha la tua stessa cultura e le tue stesse radici. E soprattutto i tuoi stessi punti fermi : sicché se un genovese a Milano vede il Duomo, non può fare a meno di paragonarlo alla cattedrale di San Lorenzo. Ci si trova a solidarizzare come se si appartenesse a una tribù, la medesima. Questo è singolare perché Genova, a differenza della Sardegna che è un piccolo continente a sé stante, è

Il bene si fa, ma non si dice

 «IL BENE SI FA, MA NON SI DICE. E CERTE MEDAGLIE SI APPENDONO ALL'ANIMA, NON ALLA GIACCA.» GINO BARTALI E L'ATTIVITÀ A FAVORE DEGLI OPPRESSI Gino Bartali (Ponte a Ema, 18 luglio 1914 – Firenze, 5 maggio 2000) è stato un ciclista su strada e dirigente sportivo italiano. Professionista dal 1934 al 1954, soprannominato Ginettaccio, vinse tre Giri d'Italia (1936, 1937, 1946) e due Tour de France (1938, 1948), oltre a numerose altre corse tra gli anni trenta e cinquanta, tra le quali spiccano quattro Milano-Sanremo e tre Giri di Lombardia. In particolare la sua vittoria al Tour de France 1948, a detta di molti, contribuì ad allentare il clima di tensione sociale in Italia dopo l'attentato a Palmiro Togliatti. La carriera di Bartali fu comunque notevolmente condizionata dalla seconda guerra mondiale, sopraggiunta proprio nei suoi anni migliori; nel 2013 è stato dichiarato giusto tra le nazioni per la sua attività a favore degli ebrei durante la seconda guerra mondiale. Fu gr

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C’è chi sogna di incontrare gli extraterrestri e non ha mai avuto un cane o un gatto e non sa che cosa ha perso, di quanto affetto e intelligenza sono capaci. Non conoscere e non amare gli animali è una grave perdita per la nostra stessa vita e felicità.  Margherita Hack

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Quando un uccello impara ad ingozzarsi a sufficienza senza essere costretto ad usare le ali, rinuncia al privilegio del volo e se ne resta a terra, in eterno. Qualcosa di simile vale anche per gli uomini. Date all’uomo pane abbondante e regolare tre volte al giorno, e in parecchi casi egli sarà contentissimo di vivere di pane solo.   Fëdor Dostoevskij 

Il pane

Il pane del povero è duro, e non è giusto dire che dove c'è poca roba c'è poco pensiero. Al contrario. Stare a questo mondo è una fatica, soprattutto saperci stare. Vasco Pratolini è stato uno dei più importanti scrittori italiani del Novecento. Nato in una famiglia proletaria e rimasto presto orfano di madre, si prodigò in diversi umili lavori per sopravvivere prima di diventare scrittore. Le sue opere letterarie si caratterizzarono per una grande attenzione nei confronti delle vicende delle classi popolari. Metello, da cui è tratta la frase del post, è un romanzo di formazione che ha per protagonista un ragazzo che diventa uomo negli ultimi decenni dell'Ottocento. Sullo sfondo le lotte dei lavoratori, i primi scioperi e la dura repressione per tutti coloro che rivendicano migliori condizioni di vita. Il romanzo parte di una trilogia, Una storia italiana, di cui fanno parte anche Lo scialo e Allegoria e derisione, ricevette pareri contrastanti dalla critica dell'epoca.

Ma per carità

Quando avevo diciotto anni e frequentavo i circoli di estrema sinistra, come “Lotta Continua”, il circolo anarchico di Via dei Mille o la sezione di “Lotta Comunista”, il Natale era sempre periodo di grandi scontri, in particolare per me credente, anche se era impossibile per tutti sottrarsi al “dibattito” e non dovete pensare a qualcosa di vagamente simile a quello che avviene oggi sui social. Era una cosa molto diversa, in un mondo molto diverso. Non ho scritto “migliore”, ho scritto “diverso”. Inevitabilmente, oltre alle questioni relative alla festa religiosa, alla festa consumistica, al concetto di “famiglia”, un altro argomento teneva il campo: la carità. L’argomento appassionava molto, non tanto in quanto virtù teologale; gli argomenti teologici erano praticamente vietati e al massimo tollerati attenendo al campo del “personale” e non a quello del “politico”, erano tuttavia erano i tempi in cui “il personale era politico” e quindi meno se ne parlava, meglio era. Io la carità la

FramMenti

Essere in disaccordo con ¾ della gente è il primo requisito della sanità mentale. (Oscar Wilde)

FramMenti

La cattiveria è degli sciocchi, di quelli che non hanno ancora capito che non vivremo in eterno. (Alda Merini)

FramMenti

Ogni piacere della vita è fondato sul ritorno regolare delle cose esterne. L'avvicendarsi del giorno e della notte, delle stagioni, dei fiori e dei frutti, e ogni altra cosa che ci viene incontro periodicamente, perché noi ne possiamo e dobbiamo godere, questi sono i veri stimoli della vita terrena. Quanto più aperti siamo a tali godimenti, tanto più ci sentiamo felici.   Johann Wolfgang Goethe, Poesia e verità, libro 13°

Carmen Yáñez

  Sotto questa poesia d’amore si nascondono le macerie dell’odio. Sebbene questa poesia si smentisca presumendo essere un’apologia alla vita con la sua flora esposta all’ospite la sua piccola testa ornata di ghirlande, il suo volto dalle mille facce, illuminata. Dietro l’altra sua faccia il fuoco, la lingua delirante che ride come un angelo apocalittico. Il male mi occupa lo spazio e il tempo quando cerco inutilmente l’ossigeno della sua parola la sua mano dolente la sua sacra occupazione. I componenti dell’odio vanno liberi e invadono tutti i fronti di questa poesia che annega. È che qualcuno decide in questa ora le nostre morti. Decide come e quando prenderemo la pozione di veleno. Qualcuno impazzito che si leva dietro le ombre di questa poesia prendendo il nome a dio. Mentre dio batte i tappeti dalla polvere nel suo tempio. E non ascolta, sordo, la bomba a orologeria che scoppia nelle vicinanze. Questa poesia è caduta nelle mani dell’odio delirante e si dibatte tra la vita e la mort

FramMenti

Migliaia di persone che dicono di 'amare' gli animali si siedono a tavola una o due volte al giorno per gustare la carne di creature che sono state completamente private di qualsiasi cosa che rendesse la loro vita degna di essere vissuta e che hanno dovuto sopportare una sofferenza e una paura terribili in un lurido macello. (Jane Goodall)

Chico Mendes

Il 22 dicembre 1988 Chico Mendes viene ucciso davanti alla porta di casa dai fazendeiros Alves da Silva, proprietari del seringal Cachoeira.Chico Mendes era un estrattore di caucciù fin dalla nascita. Viveva nello sato dell'Acre in Brasile. Il 10 marzo 1976 i lavoratori brasiliani, guidati da Chico Mendes, misero in atto la prima empate, l'occupazione delle terre per impedire il disboscamento delle foreste ad opera dei grandi latifondisti. Negli anni successivi questa pratica si intensifica semre di più, i lavoratori dele foreste si riuniscono in assemblee popolari per decidere come combattere le speculazioni dei grandi proprietari. I seringueiros (raccoglitori di gomma) iniziarono ad organizzarsi per salvare ettari di foresta, dichiarati reservas extrativas, dove potessero continuare a raccogliere e lavorare il lattice di gomma e raccogliere frutti e fibre vegetali. Tra il 1976 e il 1977 le empates si intensificano sempre di più. I lavoratori vengono colpti da una dura repress

FramMenti

È fatta di un nulla la felicità. Come quelle farfalle che prendi per le ali e poi lasci andare e sulle dita ti resta una polvere d'oro. Attenzione, perché la felicità, a volte, vi è passata accanto e non ve ne siete accorti. Io sono stato felice per pochi attimi e per cose inspiegabili. (Andrea Camilleri)

Come se

Autoritarie, paralizzanti, circolari, a volte ellittiche, le frasi a effetto, dette anche scherzosamente briciole d'oro, sono una piaga maligna, tra le peggiori che hanno infestato il mondo. Diciamo ai confusi. Conosci te stesso, come se conoscere se stessi non fosse la quinta e più difficile delle operazioni aritmetiche umane, diciamo agli abulici. Volere è potere, c le realtà bestiali del mondo non si divertissero a invertire tutti i giorni la posizione relativa dei verbi, diciamo agli indecisi. Comincia dal principio, come se quel principio fosse il capo sempre visibile di un filo male arrotolato che bastasse tirare e continuare a tirare per giungere all'altro capo, quello della fine, e poi, tra il primo e il secondo, avessimo tra le mani una linea retta e continua dove non c'era stato bisogno di sciogliere nodi né di districare strozzature, cosa impossibile che accada nella vita dei gomitoli e, se ci è consentita un'altra frase ad effetto, nei gomitoli della vita. J

FramMenti

Il mondo del nostro viaggio, impossibile da rinchiudere in una mappa. Un passo fra le montagne. Una pietra macchiata di sangue. I segni che l’acciaio le aveva impresso sopra. Nomi intagliati nella calce esposta alla corrosione, in mezzo a lische di pesce e antiche conchiglie. Cose oscure, e il loro oscurarsi. Il fondo asciutto del mare. Gli utensili di cacciatori nomadi. I sogni incisi sulle loro lame. le ossa pellegrine di un profeta. Il silenzio. Il lento venir meno della pioggia. L’approssimarsi della notte.   Cornac McCarthy, Città della pianura

Takahiro Shiraishi

La condanna a morte di cui si discute in Giappone Il tribunale di Tokyo ha condannato a morte Takahiro Shiraishi, l’uomo soprannominato dai giornali giapponesi “il killer di Twitter”, per aver ucciso e fatto a pezzi nove persone, otto delle quali conosciute e adescate sui social network. Tra l’agosto e l’ottobre del 2017 Shiraishi aveva contattato alcune persone che avevano espresso pensieri suicidi su internet e le aveva attirate nel suo appartamento a Zama – una cinquantina di chilometri a sud di Tokyo – con il pretesto di aiutarle a morire. Il caso di Shiraishi sta facendo discutere per la crudezza dei suoi omicidi e il ruolo che hanno avuto i social media nella vicenda, ma ha anche aperto un dibattito rispetto agli spazi in cui si può chiedere aiuto se si sta pensando al suicidio, che in Giappone è un problema diffuso. Shiraishi era stato arrestato dalla polizia il 31 ottobre del 2017, a 27 anni, dopo che nel piccolo appartamento dove viveva da pochi mesi erano state trovate due te

Il lavoro non è una merce

Dell’essere umano è costitutivo il bisogno di poter dare una risposta definita sia alla domanda interiore “chi sono?”, sia alla domanda pubblica “chi sei?”. Dalla risposta alla domanda interiore dipende l’idea che un soggetto ha di se stesso, l’atteggiamento che reca verso il proprio sé. Dalla risposta alla domanda pubblica dipende l’idea e l’atteggiamento che gli altri, quasi tutti coloro con cui viene in contatto, avranno verso di lei o verso di lui. Nel complicato percorso tra l’adolescenza e l’età adulta, tra la giovinezza e la maturità, per la maggior parte delle persone lo strumento più efficace per costruirsi una risposta ai due quesiti rimane il lavoro che si fa, o meglio che per lungo tempo si è fatto. Non arrivare a costruirla perché si sono fatti troppi lavori differenti, discontinui, cento volte interrotti in un luogo e ripresi altrove, è per molti una sofferenza, un costo umano in nessun modo computabile, e nondimeno greve a portare. Luciano Gallino Il Manifesto Sardo

FramMenti

Come te che fai schifo e non lo sai mentre inneschi il mercato globale al posto dell'altruismo per l'umiliazione della mia gente. Come te che fai schifo perché non hai mai provato né odio né amore personalmente. Come te che sei nato morto e vivi vicino a me. Come te che ti riempi di borotalco ma si capisce che fai schifo perché quando passi si sente l' odore di marcio che ti porti dentro Oh eccone un altro che fa schifo! E gli fan comandare una rete televisiva e lo fa da prepotente. Come te che sei arrogante e se rispondi lo fai sempre malvagiamente.  (Enzo Jannacci, "Come gli aeroplani")

Ho da camminare

Ho da camminare tanto per raggiungermi, devo legare stretti i lacci del cuore o rischio d'inciampare. Affronterò salite affondando le dita negli sguardi più torvi, appenderò potenti rampini nei giudizi più severi, mi giocherò quei momenti col fiato corto, mi fermerò negli angoli per riprendermi, lì dove nessuno possa vedere che respiro fragilità e indecisione. Procederò a passi spenti per sorprendere la vita perchè non abbia il tempo di preparare altre trappole. Marcerò, vagherò, ma avanzerò è sicuro. Mi cercherò ancora e mi stupirò con il mio incedere spaesato, barcollerò per l'emozione, non crederò ai miei occhi quando mi vedrò lì sul ciglio ad aspettarmi. Mi riconoscerò subito sarò quella con i piedi e l'anima nudi. Sconosciuto

FramMenti

Avere compassione (co-sentimento) significa vivere insieme a qualcuno la sua disgrazia, ma anche provare insieme a lui qualsiasi altro sentimento: gioia, angoscia, felicità, dolore. Nella gerarchia dei sentimenti è il sentimento supremo. (Milan Kundera, L'insostenibile leggerezza dell'essere)

Ed è subito sera

Tutte le ferite, prima o poi, smettono di sanguinare. Resta un segno, sulla pelle e nell'anima, a ricordarci il dolore subito. Le chiamano cicatrici e sono la difesa della pelle dagli agenti esterni, un naturale processo biologico durante il quale l'organismo blocca l'emorragia, risana e richiude la ferita. Il tessuto leso quindi si ricostruisce e il danno viene riparato. Questo nel corpo. Non sappiamo esattamente cosa avviene nell'anima, come si ripara il danno subito. Ne ho molte, sia dentro che fuori. Da quella del freno della bici che mi si é conficcato in una coscia quando avevo 4 anni, ai giorni passati in una cella, dividendo l'aria e la disperazione, con altri compagni di vita. La vita ci ferisce, é una lama sottile che non perdona nessun errore. Il 12 dicembre di cinquantanni fa, una bomba squarcio' il silenzio di Milano. Morirono 17 Persone e ne rimasero ferite oltre cento. Ma ciascuno di noi, quella mattina, venne colpito da quell'ordigno fascista

FramMenti

 L'atto di disobbedienza, in quanto atto di libertà, è l'inizio della ragione. (Erich Fromm)

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