Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2022

FramMenti

Siamo fratelli, perché siamo perduti su un piccolo pianeta di periferia che ruota attorno a un sole suburbano, in una galassia ai margini di un mondo privo di centro. Siamo qui, ma abbiamo le piante, gli uccelli, i fiori, la diversità della vita, le possibilità della mente umana. Qui si trovano, ormai, il nostro solo fondamento e il nostro ritorno alle origini, il solo possibile. Edgar Morin, Amore poesia saggezza

L'emergenza climatica

 Gli Stati erogano 11milioni di dollari al minuto di sussidi alle industrie petrolifere inquinanti L'emergenza climatica sta presentando il conto: ondate di caldo, incendi, improvvisi uragani e trombe d'aria si verificano sempre più spesso anche a latitudini in cui finora questi fenomeni erano del tutto sconosciuti. Concetti come “transizione ecologica” e “green economy” sono entrati nel dibattito politico quotidiano, ma tra le parole e i fatti sembra esserci ancora un abisso. Lo dimostra un'analisi condotta dal Fondo Monetario Internazionale, secondo cui le grandi industrie che estraggono petrolio, carbone e gas – ovvero fonti fossili non rinnovabili – beneficiano ogni anno di 5,9mila miliardi di dollari di finanziamenti pubblici: una cifra esorbitante, pari a 11milioni di dollari al minuto. Quale altra industria può contare su aiuti simili da parte degli Stati? Probabilmente nessuna. Così facendo – denuncia però proprio l'FMI – non si fa altro che gettare benzina sul

FramMenti

Continuano a guardare il mare come se dovesse succedere qualcosa da un momento all’altro; si direbbe che aspettino la fine del mondo gli etologi tedeschi, qui al limite estremo della pianura. Ci hanno mescolato le anime e ormai abbiamo tutti gli stessi pensieri. Noi aspettiamo ma niente ci aspetta, né un’astronave né un destino. Se adesso cominciasse a piovere ti bagneresti, se questa notte farà freddo la tua gola ne soffrirà, se torni indietro a piedi nel buio dovrai farti coraggio, se continui a vagare sarai sempre più sfatto. Ogni fenomeno è in sè sereno. Chiama le cose perché restino con te fino all’ultimo. Gianni Celati, Verso la Foce

Emma di cielo bagnata

Avevo compiuto dieci anni in quella lontana primavera, quando ci portarono in fila allo stadio della città. Dovevamo assistere all’impiccagione di un giovane. Così ci dissero quella mattina, nella scuola di campagna. Il condannato era un poeta che scriveva versi. «É per il bene delle vittorie!» – ci dicevano le maestre. Appena giungemmo sul posto della gjama , davanti ai nostri occhi si affacciava la forca con il cappio. Come bambini curiosi ci fecero sedere davanti al boia, per vedere da vicino come veniva castigato un “nemico” della Causa . «Dobbiamo schiacciare la testa ai nemici del popolo» – ripetevano continuamente con il megafono tra la gente. Mi si è congelato il sangue quando il boia tirò la corda, spegnendo per sempre lo sguardo dolce del poeta. Qualcuno tra la folla si coprì gli occhi con la mano, altri incitavano la gente a sputare sul volto del giustiziato. La sera tornammo nel villaggio senza voltarci indietro. I nostri volti divennero gelidi, oscuri come il fango. Non ho

FramMenti

Nessuno mi ha mai insegnato a scrivere, non ho mai imparato tecniche di scrittura, e per dirla tutta non ho mai studiato molto. Allora come ho fatto a imparare a scrivere? Ascoltando la musica. Cosa conta di più nella scrittura? Il ritmo. Se in un testo non c’è ritmo, nessuno lo leggerà. Perché mancherà quel senso del movimento che è come una pressione dall’interno, e porta il lettore avanti, pagina dopo pagina… Prenda ad esempio i manuali d’istruzione degli elettrodomestici: se sono tanto ostici, è perché sono completamente privi di ritmo. Murakami Haruki

FramMenti

Io ho solo chiesto un atto di giustizia, ma voi mi avete spiegato ancora una volta che il sistema si regge sulla forza, sulla violenza. – Lei, Vanzetti, un anarchico, viene a parlarci di violenza? – Da sette anni va raccontando questa storia e io torno a ripeterle che la società nella quale ci costringete a vivere, e che noi vogliamo distruggere, è tutta costruita sulla violenza. Mendicare la vita per un tozzo di pane è violenza; la miseria, la fame alla quale sono costretti milioni di uomini è violenza; il denaro è violenza; la guerra. E persino la paura di morire, che abbiamo tutti, ogni giorno, a pensarci bene è violenza. (Sacco e Vanzetti)

FramMenti

“Chi è geloso è solito confondere l'amore con il bisogno di possesso che satura una carenza e che non riesce a esprimersi se non come amore dipendente, regressivo, infantile.” — Umberto Galimberti, Le cose dell'amore, 2004

Aumentano i boschi in Italia

La superficie dei boschi italiani sta crescendo e con essa anche la capacità di assorbire anidride carbonica e pulire l’aria. L’area nazionale coperta da foreste è aumentata negli ultimi 10 anni di circa 587.000 ettari, quanto l’estensione di tutta la Ligura. La biomassa forestale del nostro Paese ha raggiunto il 36,7% del territorio complessivo nazionale, oltre 11 milioni di ettari. I boschi e le foreste italiane permettono di assorbire e sottrarre dall’atmosfera 2.088 milioni di tonnellate di Co2, il gas serra maggiormente responsabile dell’innalzamento globale delle temperature. I dati sono stati raccolti dall'Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi forestali di Carbonio realizzato dall'Arma dei Carabinieri con il supporto scientifico del Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA), il termometro verde nazionale che misura e valuta lo stato di vitalità delle foreste del nostro Paese. La sottrazione dall’atmosfera e l’immagazzina

FramMenti

“Non disprezzare il poco, il meno, il non abbastanza L’umile, il non visto, il fioco, il silenzioso Perché quando saranno passati amori e battaglie Nell’ultimo camminare, nella spoglia stanza Non resteranno il fuoco e il sublime, il trionfo e la fanfara Ma braci, un sorso d’acqua, una parola sussurrata, una nota Il poco, il meno il non abbastanza.”  (Stefano Benni)

Col passare del tempo

Col passare del tempo, mi sono reso conto che, non considerandoli più come cibo, cominciavo a guardare gli animali diversamente da prima e a sentirli sempre di più come altri esseri viventi, in qualche modo parte della stessa vita che popola e fa il mondo. La sola vista di una bistecca ormai mi ripugna, l’odore di una che cuoce mi dà la nausea e l’idea che uno possa allevare delle bestie solo per assassinarle e mangiarsele mi ferisce. Il modo perfettamente “razionale” in cui noi uomini alleviamo gli animali per ucciderli, tagliando la coda ai maiali perché quelli dietro non la mordano a quelli davanti, e il becco ai polli perché, impazzendo nella loro impossibilità di muoversi, non attacchino il vicino, è un ottimo esempio della barbarie della ragione (...).  Ma anche la verdura è vita ! mi sento dire dagli accaniti carnivori, sordi a ogni argomento, come se a cogliere un pomodoro si facesse soffrire la pianta come a strozzare un pollo, o come se si potesse ripiantare una coscia d’agne

FramMenti

Tra le fronde degli alberi stormisce il mondo, le loro radici affondano nell’infinito; tuttavia non si perdono in esso, ma perseguono con tutta la loro forza vitale un unico scopo: realizzare la legge che è insita in loro, portare alla perfezione la propria forma, rappresentare se stessi. Niente è più sacro e più esemplare di un albero bello e forte. Gli alberi sono santuari. Chi sa parlare con loro, chi li sa ascoltare, conosce la verità. Essi non predicano dottrine e precetti, predicano, incuranti del singolo, la legge primigenia della vita. (Hermann Hesse)

5 Paesi creano l'Amazzonia D'Europa

La nuova Riserva della Biosfera Mura-Drava-Danubio è diventata la più grande area fluviale protetta d’Europa. Estesa in 5 Paesi, Austria, Slovenia, Croazia, Ungheria e Serbia, la riserva della biosfera copre 700 km dei tre fiumi da cui prende nome e un'area totale di quasi 1 milione di ettari. La immensa riserva è la prima area protetta che comprende 5 Stati; riconosciuta dall’Unesco è diventata una delle più importanti iniziative di conservazione naturalistica di sempre. Ribattezzata “Amazzonia d'Europa” l’area comprende foreste alluvionali, lanche e prati fluviali e sostiene una biodiversità unica al mondo con milioni di animali e la vita di 900.000 persone. La riserva possiede la più alta densità di aquile dalla coda bianca d'Europa e ospita lontre, castori e storioni in pericolo di estinzione oltre 250.000 uccelli migratori ogni anno. Le sue pianure alluvionali intatte garantiscono forniture di acqua potabile pulita a decine di città e aiutano a proteggere le comunità d

FramMenti

La fotografia è una forma di finzione. È, allo stesso tempo, una registrazione della realtà e un autoritratto, perché solo il fotografo la vede così. Gerard Castello-Lopes

Noi ci preoccupiamo

Noi ci preoccupiamo per un gatto dalla zampa spezzata o per un cane abbandonato ma poi facciamo finta di non sapere come vengono uccisi i vitelli per rifornirci di bistecche: in fila di prima mattina al mattatoio, uno dietro l’altro, aspettando il turno per sottoporsi al crudele chiodo pneumatico che spacca loro il cranio in un secondo. E la cosa più atroce è che mentre fanno la fila, vedono morire i figli, i fratelli, le madri, i padri. E quando li trasportano da un paese all’altro, da una città all’altra, li spingono dentro dei vagoni sprangati in cui sono costretti a stare in piedi per giorni interi, facendosi i bisogni l’uno addosso all’altro, senza mangiare e senza bere (tanto vanno a morire e chi se ne frega!), proprio come facevano i nazisti con le loro vittime. (Dacia Maraini)

FramMenti

Io rimango per sempre la bambina che guarda dalla sua finestra il cielo della notte e pensa che un giorno toccherà il mondo a mani nude, persino se scottasse. Tracy K. Smith, Vita su Marte

Perché certi paesi non hanno il bidet?

Nel settembre 2016 il sito di recensioni Wirecutter pubblicò un articolo intitolato “I bidet sono migliori della carta igienica?”. La giornalista Shannon Palus, all’inizio dell’articolo, scriveva: «Dopo aver passato settimane a testare bidet e washlet – dispositivi che ti spruzzano acqua al sedere dopo che hai fatto la cacca – sono arrivata a una conclusione. Usare il bidet per sciacquare via i residui fecali dà una sensazione migliore di pulizia rispetto a usare la carta igienica». Potrebbe sembrare una conclusione scontata, ma – come sa bene chi viaggia con frequenza all’estero – non sono molti i paesi dove il bidet è diffuso come in Italia, e le permanenze delle persone italiane in paesi come il Regno Unito o la Germania vengono di solito accompagnate dal costante disagio di non potersi lavare dopo essere andati al bagno. Per questo motivo, e per via di un certo senso di superiorità dal punto di vista igienico, ci capita spesso di rimarcare questa mancanza, sia con i connazionali ch

FramMenti

Vedete: la ragione, signori, è una bella cosa, è indiscutibile, ma la ragione non è che la ragione e non soddisfa che la facoltà raziocinativa dell'uomo, mentre il volere è una manifestazione di tutta la vita, cioè di tutta la vita umana, con la ragione e con tutti i pruriti. E sebbene la nostra vita, in questa manifestazione, riesca sovente una porcheriola, pur tuttavia è la vita, e non è soltanto un'estrazione di radice quadrata. — Fëdor Michajlovič Dostoevskij - Memorie del sottosuolo

La lingua salvata

La diversità degli insegnanti era sorprendente, è la prima forma di molteplicità di cui si prende coscienza nella vita. Il fatto che essi ci stiano davanti così a lungo, esposti in tutte le loro reazioni, osservati ininterrottamente per ore e ore, oggetto dell’unico vero interesse della classe, impossibilitati a muoversi e dunque presenti in essa sempre per lo stesso tempo, esattamente delimitato; la loro superiorità di cui non si vuole prendere atto una volta per tutte e che rende acuto, critico e maligno lo sguardo di chi li osserva; la necessità di accostarsi a loro senza rendersi le cose troppo difficili, dato che non ci si è ancora votati al lavoro in maniera esclusiva; e poi il segreto in cui rimane avvolto il resto della loro vita, in tutto il tempo durante il quale non stanno recitando la loro parte davanti a noi; e ancora, il loro susseguirsi uno dopo l’altro, nello stesso luogo, nello stesso ruolo, con le stesse intenzioni, esposti con tanta evidenza al confronto – come tutto

FramMenti

“C'è un fatto sul quale è importante soffermarsi: coloro che più temono di morire sono proprio quelli che più temono di vivere, e cercando di sfuggire alla morte queste persone si precludono alla vita.” — Anthony De Mello, Chiamati all'amore

Il deserto fiorisce dopo 4 anni

Immagine
Il deserto cileno di Atacama, uno dei più aridi della Terra, è scenario in questi giorni di un fenomeno naturale straordinario, la fioritura di milioni di fiori che hanno tappezzato la arida superficie sabbiosa della pianura. Un evento che si verifica raramente in questa regione del pianeta dove le precipitazioni sono praticamente inesistenti.  Nelle scorse settimane una storica nevicata è scesa su Atacama portando uno strato di neve che ha raggiunto in alcuni punti fino a 15 centimetri di spessore. Questo episodio atipico arriva dopo un inverno molto piovoso, evento anomalo in Sudamerica che ha portato aria gelida dall'Antartide facendo nevicare in zone dove non si vedeva da decenni. L'apporto di queste perturbazioni e della tanta umidità ha generato così lo scoppio di un'improvvisa fioritura di una grande varietà di specie multicolori che dopo quattro anni di aridità ha completamente trasformato il paesaggio. Le piante più numerose che hanno ricoperto il deserto sono le c

FramMenti

 “Ci sono due modi per essere ingannati. Uno è credere a ciò che non è vero; l’altro è rifiutarsi di credere a ciò che è vero.” — Søren Kierkegaard

L’alienazione

L’alienazione è presente più che mai nelle forme nuove/vecchie di lavoro (Amazon, gig e sharing economy, lavoro uberizzato, estrazione di valore dai dati che lasciamo in rete/social, la fabbrica 4.0, l’ibridazione uomo-macchina, eccetera), ma lo è anche o soprattutto nei crescenti processi di delega alla tecnologia (app-algoritmi-algoritmi predittivi-dopamina per modificare i comportamenti collettivi, eccetera). Perché, dopo avere automatizzato il lavoro fisico, oggi la tecnica ci sta portando alla automatizzazione del pensiero (senza che ce ne rendiamo conto, anzi facendoci felici di poter avere le risposte senza più porci le domande), con tecnologie che si sostituiscono ai processi intellettivi umani, alienando quindi gli uomini dalla propria libertà, dalla riflessione, dall’analisi/comprensione e soprattutto dalla decisione: decisione che un tempo si componeva a sua volta di possibilità (degli uomini di pensare) e di capacità (pensando, si può poi decidere), oggi demandate/delegate

FramMenti

Dei fatti maturano nell’ombra, perché mani non sorvegliate da nessun controllo tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora. E quando i fatti che hanno maturato vengono a sfociare, e avvengono grandi sventure storiche, si crede che siano fatalità come i terremoti. Pochi si domandano allora: se avessi anch’io fatto il mio dovere di uomo, se avessi cercato di far valere la mia voce, il mio parere, la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? Antonio Gramsci, «Lettere dal carcere – Volume secondo»

Tra i corvi ed i gufi

Tra i corvi ed i gufi era scoppiata la guerra per causa d’un boschetto di cui, da tempo, si contendevano la proprietà. In pochi giorni i corvi si trovarono ridotti a malpartito. I gufi che si svegliano dopo il tramonto, assalivano nella notte i corvi dormienti nei loro nidi e ne facevano strage. Invano i corvi cercavano di rintuzzare l’offesa. Svolazzavano da mane a sera tra gli alberi, sostavano sui fianchi scoscesi dei monti, esploravano i crepacci, le rupi… non un palmo di terreno sfuggiva alla loro indagine. Tutto era inutile. I gufi se ne stavano rintanati nei loro nidi nascosti, introvabili, e ridevano, ridevano dei corvi che ogni giorno seppellivano qualcuno dei loro senza mai riuscire a fare una vittima tra le file dell’esercito nemico. Un giorno i corvi tennero consiglio.  Che dissero? Impossibile sapere. I corvi conoscono l’arte di conservare i segreti e non svelarono mai ad alcuno - né sotto l’imposizione della forza, né fra le reti dell’insidia - quali deliberazioni furono

FramMenti

Non pensare che io voglia minimizzare il tuo dolore. Voglio dire solo che ci si può riprendere quasi da qualunque cosa. Questo è il bello. Ecco perché quelli come Amleto avevano tanta paura dell’inferno. Perché è un supplizio che non finisce mai e, personalmente, questo è il motivo per cui non credo che esista. Io credo che finché uno è vivo tutto cambia. [E.J. Howard]

La nazione delle piante

Nel 1865, l’economista inglese William Stanley Jevons notò come i miglioramenti tecnologici che si susseguivano nel tempo e che aumentavano l’efficienza dell’uso del carbone, invece di portare ad una riduzione nelle quantità di carbone, determinavano, al contrario, un aumento del suo consumo. Un vero e proprio paradosso, la cui spiegazione è, tuttavia, molto più semplice di quanto potrebbe sembrare: quando il progresso tecnologico o le politiche che ne regolano l’utilizzo aumentano, in qualche maniera, l’efficienza con cui una risorsa è utilizzata, riducendone, conseguentemente, la quantità necessaria per un qualsiasi suo impiego, il tasso di consumo di tale risorsa, invece di diminuire, aumenta a causa dell’ampliamento della domanda. Il paradosso di Jevons, nonostante sia perfettamente conosciuto e studiato, continua ad essere completamente ignorato sia dai governi sia anche, paradosso nel paradosso, dai molti movimenti ambientalisti mondiali. Tutti convinti, in generale, che i guadag

FramMenti

Noi intellettuali (in questa vicenda molto grave) brilliamo per la nostra assenza. È vero, a cena, in salotto, ne diciamo di cotte e di crude contro la classe politica dirigente, contro la borghesia italiana che la esprime, e, in genere, contro questo piccolo, marginale, provinciale, qualunquistico, miserabile Paese che è l’ Italia. Ma noi? Cosa facciamo? Siamo forse migliori? Che cos'è che ci fa essere assenti e muti? La paura? la prudenza? la sfiducia? la pigrizia? l'ignoranza? Sì, tutto questo. P.P.P.  "Saggi sulla politica e sulla società", Meridiani Mondadori, 1999, pp. 867-868.

Le Quattro giornate

Le Quattro giornate di Napoli (27-30 settembre 1943) furono un episodio storico di insurrezione popolare avvenuto nel corso della seconda guerra mondiale tramite il quale, i civili, con l'apporto di militari fedeli al cosiddetto Regno del Sud, riuscirono a liberare la città partenopea dall'occupazione delle forze armate tedesche. L'avvenimento, che valse alla città di Napoli il conferimento della medaglia d'oro al valor militare, consentì alle forze alleate di trovare al loro arrivo, il 1º ottobre 1943, una città già libera dall'occupazione nazista, grazie al coraggio e all'eroismo dei suoi abitanti ormai esasperati ed allo stremo per i lunghi anni di guerra. Napoli fu la prima, tra le grandi città europee, ad insorgere con successo contro l'occupazione nazista…..

FramMenti

Per quanto il nostro intento possa essere fra i più nobili e puri, non possiamo aiutare chi non vuole essere aiutato, chi non vuol vedere o mettere in dubbio se stesso. Guardarsi dentro è un atto di coraggio, la maggior parte delle volte molto doloroso,e non tutti sono pronti. Possiamo offrire il nostro aiuto e fare del nostro meglio, mettendoci tutto l'amore possibile, ma non dobbiamo sentirci in colpa se non riusciamo nel nostro intento, la responsabilità di evolvere è dell'altra persona, non nostra. - Shaila. Tribù della Luna - Nativi Americani

In cammino

Esci una sera sotto un vasto cielo stellato, alza gli occhi a quei milioni di mondi sopra la tua testa. Guarda la Via Lattea. In quell'infinità, la Terra si dissolve, sparisce e con essa sparisci anche tu. Dove sei? Chi sei? Cosa vuoi? Dove vuoi andare? Ti attende un viaggio lungo e difficile. E non sai se potrai riposare. Ricordati dove sei e perché sei lì. Non avere troppa cura di te, e rammenta che nessuno sforzo viene mai fatto invano. E adesso puoi metterti in cammino.  Georges Ivanovič Gurdjieff

FramMenti

Non si sta al mondo con i guanti bianchi. Si sta al mondo prendendo posizione.

Il mito dell’Alfa dominante: il sacrificio senza il sacro

Avrete sentito spesso la parola alfa associata in natura, per esempio, ad alcuni uomini: il maschio alfa. Normalmente è un riferimento che viene dal mondo animale e nello specifico ad un branco di lupi. Ma su questo ci torneremo dopo. Comunque nel mondo animale l’alfa dominante è l’individuo che ha il rango più alto. È l’individuo preminente all’interno di un gruppo: ha maggiore forza (in senso lato) e accesso alle risorse, oltre che alle femmine. Conseguentemente nella nostra società, con uomo alfa, ci si riferisce ad un individuo che si è imposto naturalmente sugli altri per via di alcuni tratti del suo comportamento ed è dunque predominante. Questa visione in realtà deformante dei rapporti in natura, rapportata in altri ambiti, ha effetti devastanti. Passeggiando con il mio cane incrocio un signore in bicicletta, con un piccolo pit-bull a seguito. I due cani si mettono a giocare. Infastidito, il signore chiama il suo, che è troppo preso dal gioco per dargli ascolto. Quando, finalmen

FramMenti

Una persona intelligente si riprende rapidamente dal fallimento. Una persona mediocre non si riprende mai da un successo. — Seneca

L’architettura contemporanea

«L’architettura contemporanea tende a produrre oggetti mentre la sua più concreta destinazione è quella di generare processi. Si tratta di una contraffazione densa di conseguenze perché confina l’architettura in una banda assai limitata del suo intero spettro; perciò la isola, la espone ai rischi della subordinazione e delle manie di grandezza, la spinge verso l’irresponsabilità sociale e politica. La trasformazione dell’ambiente fisico passa attraverso una sequenza di eventi: la decisione di dar luogo a nuovo spazio organizzato, la rivelazione, il reperimento delle risorse necessarie, la definizione del sistema organizzativo, la definizione del sistema formale, le scelte tecnologiche, l’uso, la gestione, l’obsolescenza tecnica, il riuso, l’obsolescenza fisica. Questa concatenazione è l’intero spettro dell’architettura e ogni sua banda risente di quanto si verifica in tutte le altre. Accade anche che la cadenza, l’ampiezza e l’intensità delle varie bande siano diverse secondo le circos

FramMenti

“La vera felicità non è causata. Si è felici, punto e basta, senza motivi.”  — Anthony De Mello, Chiamati all'amore

Joan Trumpauer Mulholland

Immagine
Proveniente da famiglia razzista fu la prima donna bianca a iscriversi a una scuola per afroamericani, si unì ai Freedom Riders, si sedette al fianco di alcuni neri in un ristorante per soli bianchi a Jackson, contribuì a organizzare la celebre Marcia su Washington per il lavoro e la libertà, nella cosiddetta “Freedom Summer” divenne uno dei bersagli del KKKlan. Venne insultata, minacciata, malmenata, fu sottoposta a esami psichiatrici dalle autorità ma non si è mai arresa. Joan Trumpauer Mulholland nacque il 14 settembre 1941, si avvicina agli 80 anni ma non ha mai smesso di lottare, fedele alla massima secondo cui “nessuno è libero, se tutti non sono liberi.”

FramMenti

“Non so se sono un’attrice, una grande attrice o una grande artista. Non so se sono capace di recitare. Ho dentro di me tante figure, tante donne, duemila donne. Ho solo bisogno di incontrarle. Devono essere vere, ecco tutto.”  Anna Magnani (26 settembre 1973)

Meglio soffrire

Non è scritto da nessuna parte che qualcosa, solo perché è tanto bella, debba durare per sempre. Finisce tutto, finiscono anche le cose belle. L'importante è che ci siano state. Diamo per scontato che d'amore ce ne sia per tutti, ma non è così. L'amore è un miracolo. L'amore, quando arriva, non ci può dire quanto resterà. Siamo noi che pensiamo che sia “fino all'infinito e oltre” o “fino all'eternità”, ma l'amore, in realtà, come viene poi se ne va. O, ancora più spesso, se ne vanno le persone. Ma non importa. Tu ringrazia, ringrazia tutti quelli che ci sono stati e che per un po’ ti hanno resa felice. Anche se non ce l'hanno fatta a rimanerti accanto. Non odiarli. Siamo deboli, siamo così deboli e fragili che è impossibile non ferirci a vicenda. E’ solo un tentativo come un altro di sopravvivere. E’ solo paura.  — Susanna Casciani, Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore.

FramMenti

“Ti faccio dono di tutto se vuoi, tanto io sono solo una fanciulla piena di poesia e coperta di lacrime salate. Io voglio solo addormentarmi sulla ripa del cielo stellato e diventare un dolce vento di canti d'amore per te.”  (Alda Merini)

La storia vergognosa delle case Magdalene

Immagine
La storia vergognosa delle “Case Magdalene” va raccontata iniziando dall'ultimo squallido atto. Siamo all'inizio degli anni novanta, tre suore con il vizio delle scommesse in borsa perdono di brutto e per coprire il fallimento di una loro società vendono alcune loro proprietà di Dublino. Ma c'è un problema: la proprietà è piena di cadaveri. Più di centocinquanta. Tutte donne. Scoppia uno scandalo nazionale. Le “Suore di Nostra Signora della Carità del Rifugio”, dicono che si tratta delle “penitenti”. Ragazze di cui non sanno bene il nome, la storia e le vicende perché alcune sono lì, in una fossa comune, da molto prima che loro prendessero il velo. Chi sono allora queste ragazze? Qual è la loro storia? Per capirlo dobbiamo tornare indietro di un secolo e mezzo. Dobbiamo tornare alla metà dell'Ottocento, quando in Inghilterra e Irlanda nascono le cosiddette “Case Magdalene”. Prendono il nome da Maria Maddalena e il loro scopo iniziale è quello di offrire rifugio e ricove

FramMenti

“Come se si potesse scegliere in amore, come se non fosse un fulmine che ti spezza le ossa e ti lascia lungo disteso in mezzo al cortile.”  (Julio Cortàzar)

Rilassare la mente, rilasciare il corpo

Il termine “rilassare” è abbastanza appropriato se viene riferito alla mente, se ad esso diamo il senso di «regolare l'attività mentale allentando le tensioni innescate dai "contenuti" incontrollati” (pensieri, emozioni, sensazioni, timori...)».  Per quanto riguarda il corpo, soprattuto nel lavoro interno (Nei Gong, Qi Gong, arti marziali) è meglio però utilizzare il verbo “rilasciare”.  Il termine “rilasciare” indica infatti un particolare tipo di rilassamento volontario, attivo e continuo, capace di liberare il corpo (e il movimento) da ogni tensione nociva, sgravandolo da ogni sensazione di sforzo. Ciò costituisce il presupposto fondamentale per coltivare l’energia interna (Qi Gong) e imparare a convertirla in “forza interna” (il "Jin" delle arti marziali... interne)  Rilassare lo "spirito" è fondamentale, ed è la prima cosa da fare per frenare l’iperattività della mente superficiale che tende a indurre nel nostro corpo tensioni inutili, contrazioni

FramMenti

“- Tutti siamo destinti a morire. Soltanto gli stupidi muoiono come buoi senza sapere perché.”  — Jack London, La valle della Luna

Louise Michel

Immagine
“Al fondo della mia rivolta contro i potenti trovo, più antico, il ricordo dell'orrore delle torture inflitte alle bestie… e più l'uomo è feroce verso la bestia, più è carponi davanti agli uomini che lo dominano.” Louise Michel, fu una poetessa, un'insegnante e sopratutto una militante anarchica francese. Fondamentale fu il suo contributo nel corso dell'esperienza della “Comune di Parigi”. A seguito delle sconfitte militari della Francia contro la Prussia, il 4 settembre 1870 la popolazione della capitale francese era insorta proclamando la Repubblica. Quando però il governo provvisorio tradì le speranze di cambiamento e minacciò il ritorno della monarchia, i parigini si ribellarono e cacciarono Thiers e i suoi ministri. Il 26 marzo nacque la Comune che nel corso della sua breve esistenza varò importanti riforme sociali e politiche. Nel corso di questa esperienza, che terminerà con l'intervento delle truppe governative e il massacro di 20.000 parigini, Louise Michel

FramMenti

“Cercare la serenità mi sembra un'ambizione più ragionevole che cercare la felicità. E forse la serenità è una forma di felicità.”   (Jorge Luis Borges)

Machiavelli

Machiavelli non fece in tempo a vedere la Chiesa in un ruolo politico e militare ridimensionato rispetto a quella di cui era stato testimone, né di assistere alla controffensiva religiosa della Controriforma. Ne avrebbe certamente tratto materia per ridisegnare l’antico e irrisolto dualismo politica-religione, trono-altare. Le sue opere erano una conseguenza tecnica dei dilemmi provocati dai due poteri, il risultato di una ricerca sulla contraddizione suprema di una Chiesa da una parte usata dal potere dei principi, dall’altra bene attrezzata a usare essa quel potere, data l’importanza che, comunque, la religione aveva nel tenere legati i popoli da governare a valori umani autentici, a timori, a sentimenti e costumi condivisi e comuni. Machiavelli e Guicciardini, lo si è visto, odiavano dal profondo del cuore il duplice uso del potere temporale della Chiesa, la protervia dei pontefici-soldati, l’esercizio degli strumenti religiosi di interdizione o di minaccia contro avversari teologic

FramMenti

 “In autunno tutto ci ricorda il crepuscolo - e tuttavia, mi sembra la stagione più bella; volesse il cielo allora, quando io vivrò il mio crepuscolo, che ci fosse qualcuno che mi ami come io ho amato l'autunno.” (Sören Aabye Kierkegaard)

Cambiare paradigma economico

 “La risposta dell’Italia in tema di contrasto ai cambiamenti climatici non è all’altezza della sfida. La questione ambientale è già oggi ben più grave della pandemia. Per il clima non esiste vaccino”.  [Intervista al climatologo Luca Mercalli a cura di Ylenia Sina]  “Bisogna cambiare paradigma economico: la crescita infinita in un mondo finito non è possibile. Questo, il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, che è un fisico, dovrebbe saperlo. Però nelle sue politiche non vedo alcuna visione sistemica che metta insieme gli elementi per provare a costruire una svolta”. Luca Mercalli, climatologo e presidente della Società meteorologica italiana, non ha dubbi: la risposta dell’Italia in tema di adattamento e contrasto ai cambiamenti climatici non è all’altezza della sfida. Il Sesto rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc, Intergovenrmental Panel on Climate Change), pubblicato il 9 agosto scorso, è stato più duro dei precedenti nell’imputare

FramMenti

Uno dei sistemi migliori per evitare la noia è la routine. Chi ha la giornata scandita da un orario che inizia alle sette di mattina con la radio e finisce a mezzanotte, tanto da non avere neppure un minuto libero, di fatto non ha il tempo di annoiarsi. La routine è l'unico rimedio efficace, poiché la noia si manifesta e diventa insopportabile solo se si ha del tempo a disposizione. Chi si organizza la giornata in modo da essere sempre occupato, non viene sopraffatto dalla noia. Se non esistesse questa possibilità di sfuggire alla noia, dovremmo costruire in brevissimo tempo cliniche psichiatriche per milioni di persone. (Erich Fromm, I cosiddetti sani)

Il mondo è e basta

Il mondo è e basta. Credo di potermi definire un animista. La mia religione è simile a quella dei nativi americani. Vedo un anima in tutto quello che tocco e che guardo. Da un po' di tempo a questa parte, poi, riesco a non sentirmi più né competitivo né in conflitto con il naturale. Ogni volta che l'uomo ha voluto rendere comprensibile ciò che non lo è, come per esempio, l'animo umano, allora sono sorte le scuole, le religioni, le filosofie. Tutti tentativi di chiarificazioni che partono da assiomi, cioè da certezze o regole precostituite, ma non spiegate, da cui poi nascono quelle ossessioni comportamentali che noi siamo soliti chiamare fondamentalismi. Conosciamo solo qualcosa di molto personale, impreciso, mutevole. Solo il contatto con il sé più profondo, il contatto con la nostra indicibile profondità, porta alla comprensione e alla trasformazione di quei disagi di cui abbiamo parlato prima. Una trasformazione che ha qualcosa anche di artistico perché porta, in qualche

FramMenti

Era un paesaggio nero, azzurri solo i monti e l’arcobaleno obliquo. Senza promesse o speranze, ma vivevamo lì e non eravamo stranieri. Era la vita a noi concessa. Era la pazienza pallida come un ghiacciaio. Era l’angoscia, piena di colpa. Era il coraggio pieno di inquietudine. Era l’inquietudine piena di forza. (A. Zagajewski)

Luciano Luberti

LUCIANO LUBERTI, IL “BOIA DI ALBENGA”, TORTURÒ DECINE DI PARTIGIANI, UOMINI, DONNE E RAGAZZI DURANTE LA GUERRA. USCÌ DI PRIGIONE DOPO POCHI ANNI E CONTINUÒ A UCCIDERE Per Luciano arruolarsi con la Repubblica Sociale Italiana, lo stato fantoccio capeggiato da Mussolini, non era abbastanza. Decise così di mettersi direttamente al servizio nazisti, presso i quali svolse un discreto lavoro, tanto da essere trasferito nel 1944 nella Feldgendarmerie, la polizia politica tedesca in Italia. La sede era ad Albenga, nel savonese. L’obiettivo era catturare, torturare ed infine eliminare i partigiani e i loro collaboratori. Un incarico che Luciano Luberti svolse con grande efficienza, tanto da meritarsi il titolo di “Boia di Albenga”. Persino i fascisti liguri non riuscivano a tollerare le sue efferatezze. Mutilazioni, torture, stupri. Alcuni dicono che furono oltre 100, in un periodo di tempo inferiore ai quattro mesi. Altri pensano siano stati quasi il doppio. Lo fermò solo il 25 aprile e la fin

FramMenti

 La vita è una tempesta, mio giovane amico. In un momento potrete scaldarvi al sole, in uno successivo andare a frantumarvi contro gli scogli. Che cosa vi rende un uomo, è ciò che si fa, quando arriva quella tempesta. Alexandre Dumas, Il conte di Montecristo

Sofia

Cara Sofia,  Sto amando un’altra donna e la sto amando con tutta quella serenità che tu non mi hai mai concesso, ora capisco che l’amore è questo, mettere in fila giorni di felicità non per forza conquistata con continue lotte. Lei è bellissima e coerente, la magia della coerenza è così stupefacente che non saprei descrivertela, a te quest’incantesimo non è mai riuscito. Sto bene, lei ha preso in mano la mia vita e la mia testa e ha fatto combaciare ogni cosa, ha dato un senso e un ordine alla mia casa, è stata il posto in cui mi sono salvato. Ci sono giorni di sole e tutti mi dicono che sono una persona nuova e anche io mi sento come se potessi mangiare le nuvole. Esco prima dal lavoro perché a volte mi manca troppo e ho bisogno di vederla, ci vediamo tutti i giorni ma solo quando sono con lei non penso a niente e credo di poter salvare il mondo quindi capiscimi perché ogni volta corro per abbracciarla il prima possibile. Non ti amo più e non mi ami più ma io ti scrivo perché quando c

FramMenti

È importante sapersi ritirare in se stessi: un eccessivo contatto con gli altri, spesso così dissimili da noi, disturba il nostro ordine interiore, riaccende passioni assopite, inasprisce tutto ciò che nell’animo vi è di debole o di non ancora perfettamente guarito. Vanno opportunamente alternate le due dimensioni della solitudine e della socialità: la prima ci fa farà provare nostalgia dei nostri simili, l’altra di noi stessi; in questo modo, l’una sarà proficuo rimedio dell’altra. La solitudine guarirà l’avversione alla folla, la folla cancellerà il tedio della solitudine.  Lucio Anneo Seneca, “De tranquillitate animi”

E quindi ecco

Dunque, voi dite, io devo aver paura dei migranti, perché, stando a quel che scrivete sui vostri meme e sulle vostre bacheche, vogliono farmi diventare musulmano. Io però, al momento, non ho trovato un solo immigrato che abbia tentato di farmi diventare musulmano, ne ho trovati che volevano lavare il parabrezza della mia auto, aiutarmi a portare la spesa, ne ho trovati che hanno fatto da badanti a persone anziane che conosco, o imbiancato muri o sturato un water o sistemato un impianto elettrico ma giuro, nemmeno uno ha tentato di farmi diventare musulmano. In compenso, c'è qualcuno che tenta di impormi la sua religione, ogni giorno, che vuole decidere se devo restare vivo anche se soffro troppo, che vuole decidere se posso o non posso interrompere una gravidanza, che vuole dirmi chi posso o non posso baciare, chi posso o non posso amare, che vuole negare scoperte scientifiche. E, non ci crederete, questo qualcuno è bianco e cattolico, e non viene dal mare. Questo qualcuno siete vo

FramMenti

Le cose muoiono: questa è la prima cosa che non puoi cancellare, una volta che l'hai davvero scoperta. Le cose guariscono, le cose ricominciano, le cose tornano. Questa è una cosa bella da tenere in testa ma non la puoi avere sempre, la speranza fa il gioco del sole nel bosco, sparisce, riappare un attimo, poi di nuovo è ombra e scuro. (Stefano Benni)

Io sono verticale

Io sono verticale ma preferirei essere orizzontale. Non sono un albero con radici nel suolo succhiante minerali e amore materno così da poter brillare di foglie a ogni marzo, né sono la beltà di un'aiuola ultradipinta che susciti gridi di meraviglia, senza sapere che presto dovrò perdere i miei petali. Confronto a me, un albero è immortale e la cima d'un fiore, non alta, ma più clamorosa: dell'uno la lunga vita, dell'altra mi manca l'audacia. Stasera all'infinitesimo lume delle stelle, alberi e fiori hanno sparso i loro freddi profumi. Ci passo in mezzo, ma nessuno di loro ne fa caso. A volte io penso che mentre dormo forse assomiglio a loro nel modo più perfetto con i miei pensieri andati in nebbia. Stare sdraiata è per me più naturale. Allora il cielo e io siamo in aperto colloquio, e sarò utile il giorno che resterò sdraiata per sempre: finalmente gli alberi mi toccheranno, i fiori avranno tempo per me.  Sylvia Plath

FramMenti

Rivoluzione! Non posso dire quando questa Rivoluzione verrà: potrebbe essere fra una settimana o fra cent'anni; ma so, con la stessa certezza con cui vedo questa paglia sotto i miei piedi che presto o tardi giustizia sarà fatta. Compagni, in questo evento fissate il vostro sguardo per quel resto di vita che vi rimane! E soprattutto tramandate questo mio messaggio a quelli che verranno dopo di voi, in modo che le future generazioni proseguano la lotta fino alla vittoria.     (La fattoria degli animali, George Orwell)

Ce lo dissero le mosche

39 ANNI FA LA STRAGE DI SABRA E CHATILA di Robert Fisk “Furono le mosche a farcelo capire. Erano milioni e il loro ronzio era eloquente quasi quanto l’odore. Grosse come mosconi, all’inizio ci coprirono completamente, ignare della differenza tra vivi e morti. Se stavamo fermi a scrivere, si insediavano come un esercito – a legioni – sulla superficie bianca dei nostri taccuini, sulle mani, le braccia, le facce, sempre concentrandosi intorno agli occhi e alla bocca, spostandosi da un corpo all’altro, dai molti morti ai pochi vivi, da cadavere a giornalista, con i corpicini verdi, palpitanti di eccitazione quando trovavano carne fresca sulla quale fermarsi a banchettare. Se non ci muovevamo abbastanza velocemente, ci pungevano. Perlopiù giravano intorno alle nostre teste in una nuvola grigia, in attesa che assumessimo la generosa immobilità dei morti. Erano servizievoli quelle mosche, costituivano il nostro unico legame fisico con le vittime che ci erano intorno, ricordandoci che c’è vita

FramMenti

Al fondo della mia rivolta contro i potenti trovo, più antico, il ricordo dell'orrore delle torture inflitte alle bestie... e più l'uomo è feroce verso la bestia, più è carponi davanti agli uomini che lo dominano.  (Louise Michel)

La gobba

Si racconta che intorno all’anno 1603 vivesse presso il Lambro sulla strada per Bergamo un fittavolo di nome Cristoforo De Magistris  soprannominato da tutti “il Gobbo” per la peculiare postura della sua schiena. In effetti in alcune carte ritrovate presso l’Archivio di stato di Milano nella descrizione del territorio di Crescenzago, tra  il Lambro ed il Naviglio Martesana, si legge dell’esistenza del “prato del gobbo” e della “vigna del gobbo“, facendo riferimento anche alla cascina in suo possesso, nominata ”la Gobba”. È del tutto probabile che dal soprannome di questo fittavolo, tutta la frazione abbia poi preso il nome di cascina Gobba. Oggi è una zona di tangenziali, strade e metropolitane che hanno spezzato tante e potentissime linee energetiche simili alle ”vie dei canti” se conoscete Chatwin. L’area fu abitata dall’uomo fin dalla preistoria. Alcune tribù di cacciatori seguivano il corso del Lambro e probabilmente passavano gli inverni in piccoli villaggi, aspettando la primaver

FramMenti

Ma siete così nuovo a questo mondo da credere che il male sia nato solo oggi? Li avete visti, queste canaglie, salire al potere sulle miserie del nostro paese. Avete visto il nostro popolo ingannato e ridotto al silenzio. Non è un mistero. È accaduto anche altrove. Può accadere ancora. — Albert Maltz, La freccia di fuoco

La sofferenza

Certi discorsi sono come l'herpes. Non si guarisce mai dal farli. Ritornano a ricordarci che, anche se passa il tempo, noi non si cambia. Uno di queste pallosissime “querelle” é se il crocefisso deve stare appeso o no sui muri delle aule scolastiche. La seconda ovviamente é se si deve fare o non fare il presepe. Discorsi che frantumano le sacre palline di chiunque. E allora perché ne parlo anch'io ? Non certo per ribadire la mia contrarietà alle croci esposte in un'aula che dovrebbe essere esente da ogni confessione religiosa, politica, sportiva, sessuale, ma per ribadire che i problemi della scuola non sono croci o presepi ma libri, insegnanti, aule, edifici ed ovviamente studenti. In ugual misura, non me ne puo' fregare molto se in un ospedale appendono una croce sul muro, quello che mi preoccupa é lo “stato del muro” i posti letto, i medici, le attrezzature, il personale e soprattutto i costi della sanità. Se una scuola o un ospedale funzionano perfettamente assolven

FramMenti

Il segreto delle montagne è che esistono, semplicemente, come me, ed esistono con semplicità, non come me. Le montagne non hanno significato, esse sono significato; le montagne sono. Io risuonò di vita e così le montagne, e quando riesco a sentirlo c'è un suono che condividiamo. (Peter Matthiessen citato da Paolo Cognetti in "Senza mai arrivare in cima")

Contare e raccontare

Carlo V, che era analfabeta, ma aveva a che fare con dignitari di lingue assai diverse, diceva – racconta una fonte – che per pregare gli andava bene lo spagnolo, per parlare alle dame il francese, l’italiano per jouer la farce e, infine, il tedesco per parlare à son cheval (ma il bon mot girava per l’Europa con varianti e aggiustamenti a seconda dei paesi…). I comici dell’Arte e gli attori di teatro e di melodramma che recitavano con successo per l’Europa sei e settecentesca convinsero che l’italiano, come già Carlo V pensava (almeno in una variante), era la lingua del bel canto e del teatro. Più o meno nello stesso torno di tempo lo sviluppo degli studi filosofici, matematici e scientifici in Francia convinse gli europei che il francese era la lingua della ragione e della scienza, e via seguitando. Ci sono ragioni storiche dietro questi stereotipi, ma di stereotipi spesso si tratta, Corneille e Molière, da un lato, Galilei dall’altro, e di rincalzo Shakespeare, Locke, le cantate tede

Etichette

Mostra di più