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Visualizzazione dei post da maggio, 2017

Buonanotte del 31 maggio 2017

Intanto qualcuno si diverte. E’ sempre lui, quel vecchio demente: il tempo. Che fa l'unica cosa che sa fare: passa. Chiara Gamberale

Robert Szot

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Censimento

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Sul colle dove sorgeva Troia hanno dissotterrato sette città. Sette città. Sei di troppo per una epopea. Che farne, che farne. Gli esametri si spaccano, il mattone privo di trama appare dalle fessure, muri abbattuti nel silenzio da film muto, travi carbonizzate, anelli spezzati, brocche bevute a perdifondo, amuleti della fertilità, nòccioli di frutteti e crani tangibili come la luna di domani. Cresce la nostra dose di antichità, ci si sta stretti, inquilini abusivi sgomitano nella storia, schiere di carne da spada, rovesci della medaglia di Ettore, a lui eguali in valore, migliaia e migliaia di singoli volti, e ciascuno il primo e l'ultimo nel tempo, e in ciascuno due occhi insoliti. Era più semplice non saperne niente, era così tenero, così arioso. Che fare di loro, cosa dargli? Un secolo finora poco popolato? Un qualche plauso per l'oreficeria? In fondo è troppo tardi per il giudizio universale. Noi, tre miliardi di giudici, abbiamo le nostr

Buonanotte del 30 maggio 2017

Ma io credo nel vero amore, capisci? Non credo che a tutti sia concesso di tenersi i propri occhi o di non ammalarsi, ma tutti dovrebbero avere un vero amore, e dovrebbe durare almeno quanto dura la tua vita. — John Green dal libro “Colpa delle Stelle

Lisa Pressman

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La spina del fianco

Forse la solitudine è solo un pensiero raffinato. Uno sgorgo d’acqua gelida, che bacia un fiume di lava fumante. Forse la solitudine è solo un’invenzione degli uomini soli. Un dramma che si consuma dentro di essi, e non si apre agli altri. Forse la solitudine è uno stile di vita. Come il buddismo. Come la poesia. Come le Catene. Soffi di vento guidati dall’odio, cere di uomini storici sempre morti. Fili di miele appassiti, che contraggono e poi castigano. Lacci di scarpe consumate, che diventano sgambetto. Corde emostatiche che bloccano il cuore. Tracce di sangue e di nasi rotti, di sentimenti tumefatti. Cime di navi mai salpate, nodi di addii e di amori, mai iniziati. Non c’è storia e non c’è gloria. Non c’è dramma. Non c’è dolore, per gli uomini soli. Non c’è neanche il pensiero di un salto un po’ più in là, neppure il ricordo di un sogno. C’è solo un sorrisetto beffardo e malinconico. C’è solo autocommiserazione. Gabriel guardava il mare notturno e sbatteva gli oc

Buonanotte del 29 maggio 2017

Capita che sfiori la vita di qualcuno, ti innamori e decidi che la cosa più importante è toccarlo, viverlo, convivere le malinconie e le inquietudini, arrivare a riconoscersi nello sguardo dell’altro, sentire che non ne puoi più fare a meno… e cosa importa se per avere tutto questo devi aspettare cinquantatre anni sette mesi e undici giorni notti comprese? — L’amore ai tempi del colera, Gabriel García Marquez

Claire Oswalt

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Luisa

Invento storie. Da sempre, per abbellire la mia vita e quella di chi mi sta attorno, ed un certo punto ho deciso di cominciare a scrivere. Vomito su carta quello che mi passa per la testa, abbellisco fatti noiosi, ingigantisco sentimenti umani e vivo di questo. Sono uno scrittore piuttosto affermato, la gente paga per leggere quello che ho nella testa, è così che sono riuscito a pagarmi affitti di case troppo grandi e vestiti eccentrici che non metto mai. È così continuo ad inventare senza la paura che qualcuno scopra che la realtà è meno divertente. La routine. Io la odio, non sono mai riuscito a viverci dentro ed allora vivo sul filo delle mie invenzioni, a volte sono più reali loro di quello che mi passa per la bocca, per le orecchie, per il cuore. Ma questa che sto per raccontarvi non è una storia inventata. Questa è la mia storia d’amore. È una storia così incredibile che sembra una delle mie solite creazioni ed invece è vera. Ed è mia e del mio grande amore: Luisa. Luisa

Buonanotte del 28 maggio 2017

Volevo un finale perfetto. Ora ho imparato nel modo più duro che alcune poesie non hanno rime, e alcune storie non hanno un inizio, un centro e un finale chiaro. La vita riguarda il non sapere, il dover cambiare, vivere il momento e prenderne il meglio, senza sapere cosa succederà dopo. — Gilda Radner

Piotr Strelnik

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Cuore di Rubino

«Sono venuta a prenderti.» David aprì gli occhi di colpo, svegliandosi di soprassalto. La stanza era buia, illuminata solamente dalla luce opaca dei lampioni che filtrava attraverso le persiane. Fuori il tempo era inclemente. Neve cinerea copriva ogni cosa, spegnendo i rumori nel suo abbraccio gelato. Il freddo penetrava anche all’interno, tormentando il sonno di David. «Sono venuta a prenderti.» sussurrò la voce, solenne e delicata come la neve. Il cuore gli balzò in gola e David si guardò attorno. Senza alzarsi dal letto, stretto alle coperte, scandagliò ogni angolo della stanza. Non vide nessuno. Scosse il capo accusando il vento notturno. Rise della propria ingenuità e si sdraiò di nuovo. Fece per rimettersi a dormire, tentando di calmare il cuore che gli martellava nel petto. «Sono venuta a prenderti.» Era la voce di una donna. David decise d’ignorarla. C’era una sola voce femminile che adorasse sentire, quella di Lucretia. Decise di cercare il sorriso della sua amata

Buonanotte del 27 maggio 2017

Il greco non serve a niente, certo, ma serve molto meno la persona che non lo legge e che non lo conosce perchè non ha capito l'utilità dell'inutile, anzi la bellezza dell'inutile. Non si vive solo di utile. — Roberto Vecchioni

Jose Lopez

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Mariangela Gualtieri

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Sento il tuo disordine Sento il tuo disordine e lo comparo al mio. C’è somiglianza. C’è lo stesso slabbro di ferite identiche. C’è tutta la voglia di un passo largo in una terra sgombra che non troviamo. Sento il tuo respiro schiacciato lo sento somigliante ti sento piano morire come me che non controllo l’accensione del sangue. Anch’io cerco una libertà che mi sbandieri, una falcata perfetta, uno stacco d’uccello dal suo ramo, quando si butta improvviso e poi plana. (da Senza polvere senza peso, Einaudi, 2006)

Giovanni Calvino

Il 27 maggio del 1564, muore a Ginevra il riformatore religioso Giovanni Calvino Non contenti, poi, di imporsi ai rozzi e agli ignoranti, mostrando un pezzo di legno comune come se fosse il legno  della croce, essi l'hanno in effetti dichiarato degno di adorazione. Dottrina assolutamente diabolica. (Trattato delle reliquie)

Buonanotte del 26 maggio 2017

È facile considerarsi per bene, quando non si ha alcun motivo per non esserlo. Bisogna innamorarsi, per capire un po’ come si è fatti. John Williams Stoner

Suzanne Caporael

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Jimi

“Ciao. Ti ricordi di me?” così esordì l’uomo seduto accanto al comodino. Come fosse entrato e perché conoscesse quel ragazzo dalla pelle di mogano era un mistero. L’uomo si arricciò i baffi sottili con la punta del mignolo e con un sorriso malefico gli disse: “Certo che ti ricordi di me. Noi siamo amici. Siamo legati da un patto ricordi?”. Spalancò gli occhi e cercò di urlare, ma quando aprì la bocca non uscì alcun suono; forse a causa di quei maledettissimi tranquillanti che Monika gli aveva dato. La figura snella si alzò con agilità e improvvisamente; come se volasse nella stanza gli piombò vicino. Con una mano gli serrò la bocca. Sentiva i baffetti ispidi del ragazzo solleticargli quelle mani forzute e affusolate. Jimi sentiva solo un sapore metallico in bocca. Un sapore di ferro e caldo. Iniziò ad agitarsi e il suo respiro era interrotto. “Non sei contento di vedermi?” gli domandò l’uomo snudando delle fauci da animale. Il suo respiro era impalpabile. “Non vogliamo svegliare quest

Buonanotte del 25 maggio 2017

Pochi possono dirsi: “Sono qui”. La gente si cerca nel passato e si vede nel futuro. — Georges Braque, Quaderni, 1917/47

Ines Hildur

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Daniel Blake

“Il mio nome è Daniel Blake. Sono un essere umano, un cittadino. Tutto quello che chiedo è di essere trattato con dignità. Niente di più, niente di meno”. Il regista inglese, Ken Loach, è tornato sui temi a lui cari: le ingiustizie del cosiddetto stato sociale, la condizione del proletariato, la durezza del mondo del lavoro. Siamo nella Newcastle di oggi, Daniel Blake è un carpentiere. Ha perso la moglie, dopo averla a lungo assistita . Il dottore gli ha detto che non può lavorare a causa di un infarto, ma l’ufficio governativo gli ha sospeso l’indennità, e per presentare ricorso deve attraversare una trafila burocratica grottesca. Daniel si trova alle prese con moduli on line, funzionari ottusi e telefonate che non arrivano e ha inizio la sua odissea nel sistema assistenziale riformato, come dice un personaggio minore, “dagli stronzetti snob di Eton che governano L’Inghilterra”. Nelle sue peregrinazioni tra un ufficio e l’altro, alle prese con una burocrazia incapace di uma

Buonanotte del 24 maggio 2017

Io non parlo di vendette né di perdoni; la dimenticanza è l’unica vendetta e l’unico perdono. — (J. L. Borges)

Alfredo Avagliano

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Sulla morte, senza esagerare

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Non s'intende di scherzi, stelle, ponti, tessitura, miniere, lavoro dei campi, costruzione di navi e cottura di dolci. Quando conversiamo del domani intromette la sua ultima parola a sproposito. Non sa fare neppure ciò che attiene al suo mestiere: né scavare una fossa, né mettere insieme una bara, né rassettare il disordine che lascia. Occupata ad uccidere, lo fa in modo maldestro, senza metodo né abilità. Come se con ognuno di noi stesse imparando. Vada per i trionfi, ma quante disfatte, colpi a vuoto e tentativi ripetuti da capo! A volte le manca la forza di far cadere una mosca in volo. Più di un bruco la batte in velocità. Tutti quei bulbi, baccelli, antenne, pinne, trachee, piumaggi nuziali e pelame invernale testimoniano i ritardi del suo svogliato lavoro. La cattiva volontà non basta e perfino il nostro aiuto con guerre e rivoluzioni è, almeno finora, insufficiente. I cuori battono nelle uova. Crescono gli scheletri dei neonati.

Buonanotte del 23 maggio 2017

Penso che il rimorso non nasca dal rimpianto di una mala azione già commessa, ma dalla visione della propria colpevole disposizione. La parte superiore del corpo si china a guardare e giudicare l'altra parte e la trova deforme. Ne sente ribrezzo e questo si chiama rimorso. — Italo Svevo - La Coscienza di Zeno

Kurt Schwitters

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Dove scappi?

Dove scappi? – romanzo eroticomico in 50 nodi (e nessuna sfumatura grigia) Mi chiamo Desy Icardi e sono una scrittrice, dichiarazione che in genere desta più ilarità che interesse ma, nel mio caso, essendo una scrittrice comica il fatto di far ridere, seppur accidentalmente, non mi dispiace affatto. In genere quando dici di “essere scrittore” tutti ti guardano con condiscendenza, come a dire: “See… ti piacerebbe!” È un fenomeno strano: se leggi sei un lettore e nessuno ha nulla da obiettare; ma se scrivi e magari – come me – hai anche la fortuna di essere pubblicato, la gente fatica comunque a definirti scrittore. Il mestiere – o non mestiere – dello scrittore si presta a continui equivoci, effetto che, per quanto mi riguarda, si riverbera anche nella mia produzione letteraria… Va be’, letteraria forse è un parolone, diciamo – coniando un neologismo che temo non prenderà piede – produzione “scribacchinica”. Quando pubblichi un libro devi, per forza di cose, incasellarlo in u

Buonanotte del 22 maggio 2017

L'amore vero è così: non ha nessuno scopo e nessuna ragione, e non si sottomette a nessun potere fuorché alla grazia umana. — [Elsa Morante, ‘L'isola di Arturo’]

Cole Morgan

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Per una come me

“Mancano tre giorni alla conclusione delle presidenziali, sembra che molti elettori siano ancora incerti fra Emmanuel Macron e Marine Le Pen, ma un passo essenziale in Francia è stato già compiuto: si può votare il Fronte Nazionale come un qualsiasi altro partito di destra. La sua banalizzazione è avvenuta. Una italiana della mia età stenta a capirlo. Quando fini’ la guerra mondiale dicemmo Mai più e ci credemmo. Invece meno di cento anni dopo ci risiamo, persone perfette mi dicono: Ma questa UE, ma Angela Merkel… per una come me, che i fascisti li conosceva dagli anni trenta a scuola, e poi se li trovo’ contro in guerra - i miei compagni fucilati in piazza o impiccati lungo le strade – (già non ho mai sopportato sentir dire che la colpa era tutta dei tedeschi, gli italiani essendo in fondo “brava gente”, ognuno pronto a nascondere il “suo” ebreo) - per me come per quelli che lo hanno conosciuto, neppure le nefandezze di Netanyahu fanno scordare che il fascismo non è perdona

Richard Wagner

Il 22 maggio del 1813, nasce a Lipsia Richard Wagner I capolavori della musica ecclesiastica italiana commuovono il cuore fino nelle più intime fibre, tanto che non le si può mettere a paragone alcun altro effetto di qualsiasi altra arte. (1865)

Buonanotte del 21 maggio 2017

Cos'è questo universo se non tante onde e un desiderio struggente è un'onda che appartiene a un'onda in un mondo di onde… — Jack Kerouac

Ines Hildur

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Paula

Ci addormentavamo vicini, senza che ci importi dove inizia uno e finiva l'altro, né di chi sono queste mani o questi piedi, in una complicità così perfetta che ci incontravamo nei sogni e il giorno dopo non sapevamo chi aveva sognato chi e quando uno si muove tra le lenzuola l'altro si accomoda negli angoli e nelle curve e quando uno sospira, sospira anche l'altro e quando uno si sveglia, si sveglia anche l'altro. — Isabel Allende

Buonanotte del 20 maggio 2017

Forse bisogna andare lontano, per capire l'amore. Forse bisogna staccarsi dai libri sullo scaffale, dal bicchiere d'acqua sul comodino, dai vestiti ordinati nell'armadio, per capire quanto si vorrebbe un bacio, quanto si ha bisogno di una mano, nella notte. — In fondo al tuo cuore, M. de Giovanni

Cole Morgan

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Jaime Labastida

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Albeggia Parlo in larghi giri perché plurale, universale mi sento. E poi condivido la mia gioia, forse senz’anima, di certo senza corpo, ma con me dentro. È la crisi totale del mio sistema. Smantello porte, mi scardino, implodo come una casa del Vicereame, e ti nomino e ti nomino, e sei quello che voglio lacerare, addentare, il giorno ha parlato, l’arancia vicina del tuo ventre. Sorgo. Sorgiamo. Siamo già una folla aperta alle domande. (da La feroz alegría, 1965)

Buonanotte del 19 maggio 2017

Poi tornerà il silenzio e sarà doloroso perché il silenzio dopo la musica fa sempre venire voglia di piangere, o di riempire gli spazi vuoti con discorsi inutili. — Susanna Casciani

Liz Doyle

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Momo

«E quando il mio cuore cesserà di battere?» chiese Momo. «Allora sarà cessato anche il tempo per te, finirà anche il tuo tempo, bambina mia. In altro modo si potrebbe dire che sarai tu stessa a ritornare attraverso il tempo, attraverso giorni e notti i mesi e gli anni. Ripercorrerai a ritroso la tua vita per arrivare al grande rotondo portale d'argento che un giorno avevi varcato per entrare. Lo varcherai di nuovo per uscire». «E cosa c'è dall'altra parte?». «Allora sarai là donde viene la musica che tu hai sentito, qualche volta, pianissimo. Ne farai parte, sarai tu stessa musica, un suono dentro quella musica». — Michael Ende

Nathaniel Hawthorne

Il 19 maggio del 1864, muore a Plymouth (New Hampshire) lo scrittore americano Nathaniel Hawthorne Nessuno, per un periodo di una certa estensione nella sua vita, può avere un volto per sé e un altro per la gente, senza perdere alla fine il controllo di quale dei due sia il vero. (La lettera scarlatta)

Buonanotte del 18 maggio 2017

La mancanza di qualcosa che si desidera è una parte indispensabile della felicità. — Bertrand Russell

Erik Gonzales

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Appartenersi è il punto di ritorno

Ti scrivo oggi da un posto che chiamano futuro, ma cui ho dato il nome di possibilità. Le cose che mi circondano hanno il sapore della cenere, più volte le ho disintegrate, più volte le ho ricostruite. Tutto è momentaneo e prigioniero dei calendari retrogradi e recidivi. Il tempo è un maggiordomo fedele, custode del Vuoto, sacerdote delle emozioni, nei sobbalzi legge il mutevole ciclo. E la Storia è uno schiavista che non ha pietà dei suoi figli. Non mi appartengono le biografie di certi scrittori, le loro tristezze, la nostalgia dei loro oceani. Sono ben lontano dalla fotografia spezzata di una solitudine che credono di colmare con la scrittura. Questo è stato un anno bisestile: il giorno in più che il condannato a morte chiede per vedere un'altra alba, poiché sopravvivere non è una scelta, ma un istinto innato. Alzo lo sguardo al cielo, oltre questa giungla di nidi di cemento, alle stelle impotenti e mute di tutto quel che è stato il dolore, le preghiere, le attese stupide e fin

Buonanotte del 17 maggio 2017

Per me esiste solo il cammino lungo sentieri che hanno un cuore, lungo qualsiasi sentiero che abbia un cuore. Lungo questo io cammino, e la sola prova che vale è attraversarlo in tutta la sua lunghezza. E qui io cammino guardando, guardando, senza fiato. — Carlos Castaneda

Élise Palardy

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La gioia di scrivere

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Dove corre questa cerva scritta in un bosco scritto? Ad abbeverarsi ad un'acqua scritta che riflette il suo musetto come carta carbone? Perché alza la testa, sente forse qualcosa? Poggiata su esili zampe prese in prestito dalla verità, da sotto le mie dita rizza le orecchie. Silenzio - anche questa parola fruscia sulla carta e scosta i rami generati dalla parola "bosco". Sopra il foglio bianco si preparano al balzo lettere che possono mettersi male, un assedio di frasi che non lasceranno scampo. In una goccia d'inchiostro c'è una buona scorta di cacciatori con l'occhio al mirino, pronti a correr giù per la ripida penna, a circondare la cerva, a puntare. Dimenticano che la vita non è qui. Altre leggi, nero su bianco, vigono qui. Un batter d'occhio durerà quanto dico io, si lascerà dividere in piccole eternità piene di pallottole fermate in volo. Non una cosa avverrà qui se non voglio. Senza il mio assenso non cadrà foglia, n

Buonanotte del 16 maggio 2017

L’amore non potrà mai essere descritto alla maniera del cielo o del mare o di un altro qualsiasi mistero. E’ l’occhio con il quale vediamo, è il trasgressore nel santo, è la luce all’interno del colore. — [da: ‘The million dollar hotel’]

Malin Gabriella Nordin

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Semi

Un uomo ebbe un sogno: sognò di entrare in un negozio. In quel negozio vide un angelo, al quale chiese: “Cosa vende?”. L’angelo rispose gentilmente: “Tutto quel che vuole”. E l’uomo disse: “Allora vorrei la fine di tutte le guerre, pane per gli affamati, lavoro per i disoccupati, vorrei la soluzione ai problemi degli emarginati, vorrei che l’umanità comprendesse la natura, vorrei sane anime infantili”. L’angelo allora prese la parola: “Scusi, caro signore, credo che lei abbia frainteso qualcosa: qui non facciamo commercio di frutti, vendiamo soltanto i semi. — Autore sconosciuto

Buonanotte del 15 maggio 2017

Hai un nome a cui rispondi, il nome con cui ti chiamano gli uomini. Ma qual è il nome del tuo mistero, il nome a cui rispondono i tuoi ricordi, le tue paure, la tua ispirazione? Credi che ci sia una parola che può descrivere tutto questo? Non c'è: se ci fosse, sarebbe il nome del tuo buio. — Stefano Benni, Achille Piè Veloce

Alessandro La Civita

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Tante cose ho imparato da voi uomini…

Ho imparato che tutti quanti vogliono vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata. Ho imparato che quando un bambino appena nato stringe con il suo piccolo pugno, per prima volta, il dito del padre, lo racchiude per sempre. Ho imparato che un uomo ha diritto a guardarne un altro dall'alto solo per aiutarlo ad alzarsi. Sono tante le cose che ho potuto apprendere da voi, ma in verità a molto non avrebbero a servire, perché quando mi metterete dentro quella borsa, infelicemente starò morendo. Di’ sempre ciò che senti e fai ciò che pensi. Se sapessi che oggi sarà l'ultimo giorno in cui ti vedrò dormire, ti abbraccerei forte e pregherei il Signore affinché possa essere il guardiano della tua anima. Se sapessi che questa è l'ultima volta che ti vedo uscire dalla porta, ti abbraccerei, ti bacerei, e ti richiamerei per dartene ancora. Se sapessi che questa è l'ultima volta che ascolterò la tua v

Saul Steinberg

Il 15 maggio del 1914, nasce a Bucarest, Saul Steinberg , disegnatore statunitense La pittura è una cosa sacra, che si vende. Si vendono ossa di santi, reliquie... (Riflessi e ombre)

Buonanotte del 14 maggio 2017

Ladro non è quello che prende ciò che gli è necessario, ma quello che trattiene, senza darlo agli altri, ciò che non gli è indispensabile ed è invece necessario agli altri. — Lev Tolstoj - Diari 1847-1910 (postumo, 1928-1958)

David Kelso

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Anna Karenina

“Vivere non per i propri bisogni, ma per Dio. Per quale Dio? E cosa si può dire di più insensato di quello ch’egli ha detto? Ha detto che non bisogna vivere per i propri bisogni, cioè che non bisogna vivere per quello che comprendiamo, verso cui siamo attratti, di cui sentiamo desiderio, ma che bisogna vivere per qualcosa di incomprensibile, per un Dio che nessuno può capire, né definire. E allora? Non ho forse inteso queste parole insensate di Fëdor? E, dopo averle intese, ho forse dubitato della loro giustezza? le ho giudicate sciocche, poco chiare, inesatte? No, le ho intese e proprio così come intende lui, le ho intese pienamente e con maggiore chiarezza ch’io non intenda qualunque altra cosa nella vita; e mai nella mia vita ho dubitato né posso dubitare di questo. E non io solo, ma tutto, tutto il mondo intende pienamente questa sola cosa e di questa sola cosa non dubita e vi consente sempre. Fëdor dice che il portiere Kirillov vive per la pancia. È comprensibile e ragionevol

Buonanotte del 13 maggio 2017

I diritti degli uomini devono essere di tutti gli uomini, proprio di tutti, sennò chiamateli privilegi. Uguaglianza deve significare davvero che tutti sono uguali e non che alcuni sono più uguali di altri. — Gino Strada

Ron van der Werf

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Xhevahir Spahiu

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La parola Hanno detto alla parola: ora sei libera ma la parola non aveva forza per dire: non mi serve. A cosa serve se non ho parlato quando serviva? Sono rimasta priva d’ali, sono rimasta senza cielo, sono una vita priva di sogno, sono un sogno privo di vita. Hanno detto alla parola: sei libera. Difficile, ha detto la parola, quanto difficile credere d’essere liberi; dopo aver mangiato le proprie sillabe, dopo essere rimasti stroncati anche la libertà diviene prigione. Hanno detto alla parola: la libertà vive. La parola disse: sono come Costantino che dopo la morte ancor viaggia. Hanno detto alla parola: tu sei la libertà. Per capire ciò serve ben poco lei pensò, lei parlò, ma al posto dei suoni ne uscì sangue. (Traduzione di Anila Resuli)

Cheryl Wasilow

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Rayuela

Tocco la tua bocca, con un dito tocco l'orlo della tua bocca, la sto disegnando come se uscisse dalle mie mani, come se per la prima volta la tua bocca si schiudesse, e mi basta chiudere gli occhi per disfare tutto e ricominciare, ogni volta faccio nascere la bocca che desidero, la bocca che la mia mano sceglie e ti disegna in volto, una bocca scelta tra tutte, con sovrana libertà scelta da me per disegnarla con la mia mano sul tuo volto, e che per un caso che non cerco di capire coincide esattamente con la tua bocca che sorride sotto quella che la mia mano ti disegna. Mi guardi, da vicino mi guardi, sempre più da vicino, e allora giochiamo al ciclope, ci guardiamo ogni volta più da vicino e gli occhi si ingrandiscono, si avvicinano, si sovrappongono, ed i ciclopi si guardano, respirando confusi, le bocche si incontrano e lottano debolmente mordendosi le labbra, appoggiando appena la lingua tra i denti, giocando nei suoi recinti dove un’aria pesante va e viene con un profumo vec

Massimo Bontempelli

Il 12 maggio del 1878, nasce a Como, Massimo Bontempelli , ideatore del "realismo magico" Io ammetto che in momenti di superiore necessità si mandi uno scrittore a zappare i campi; ma mai e poi mai si permetta a un burino di venire a dettar legge in materia di lettere e di pensiero. Dico del burino come potrei dire dell'uomo d'armi, dell'amministratore, del poliziotto, ecc. (L' Italialetteraria)

Buonanotte del 11 maggio 2017

Nella vita le cose passano sempre, come in un fiume. Anche le più difficili che ti sembra impossibile superare le superi, e in un attimo te le trovi dietro alle spalle e devi andare avanti. Ti aspettano cose nuove. — Niccolò Ammaniti, Ti prendo e ti porto via

Greet Helsen

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Non

Non sono ateo e non credo di potermi definire panteista. Siamo nella stessa posizione di un bambino che entra in una enorme biblioteca piena di libri in molte lingue. Il bambino sa che qualcuno deve aver scritto quei libri. Non si sa come. Non si comprendono le lingue in cui sono scritti. Il bambino sospetta vagamente un ordine misterioso nella collocazione dei libri, ma non sa quale sia. Questo, mi pare, è l'atteggiamento anche del più intelligente degli esseri umani nei confronti di Dio. — Einstein

Kurt Nimmo

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Foglietto illustrativo

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Sono un tranquillante. Agisco in casa, funziono in ufficio, affronto gli esami, mi presento all'udienza, incollo con cura le tazze rotte - devi solo prendermi, farmi sciogliere sotto la lingua, devi solo mandarmi giù con un sorso d'acqua. So come trattare l'infelicità, come sopportare una cattiva notizia, ridurre l'ingiustizia, rischiarare l'assenza di Dio, scegliere un bel cappellino da lutto. Che cosa aspetti - fidati della pietà chimica. Sei un uomo (una donna) ancora giovane, dovresti sistemarti in qualche modo. Chi ha detto che la vita va vissuta con coraggio? Consegnami il tuo abisso - lo imbottirò di sonno. Mi sarai grato (grata) per la caduta in piedi. Vendimi la tua anima. Un altro acquirente non capiterà. Un altro diavolo non c'è più. Wisława Szymborska

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