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Visualizzazione dei post da novembre, 2019

Buonanotte del 30 novembre 2019

Facile restare sulla propria posizione quando si è sdraiati.

Derek Walcott

Amore dopo amore Tempo verrà in cui, con esultanza, saluterai te stesso arrivato alla tua porta, nel tuo proprio specchio, e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro, e dirà: Siedi qui. Mangia. Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo Io. Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore a se stesso, allo straniero che ti ha amato per tutta la tua vita, che hai ignorato per un altro che ti sa a memoria. Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore, le fotografie, le note disperate, sbuccia via dallo specchio la tua immagine. Siediti. E’ festa: la tua vita è in tavola.

Buonanotte del 29 novembre 2019

Non devo aver paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l’annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò. Frank Herbert

Si era fatto tardi

“Questi uomini in camicia nera, d’altronde, noi li conoscevamo. Per farsi coraggio essi avevano bisogno di venire di notte. La maggior parte puzzavano di vino, eppure a guardarli da vicino, negli occhi, non osavano sostenere lo sguardo. Anche loro erano povera gente. Ma una categoria speciale di povera gente, senza terra, senza mestiere, o con molti mestieri, che è lo stesso, ribelli al lavoro pesante; troppo deboli e vili per ribellarsi ai ricchi e alle autorità, essi preferivano di servirli per ottenere il permesso di rubare e opprimere gli altri poveri, i cafoni, i fittavoli, i piccoli proprietari. Incontrandoli per strada e di giorno, essi erano umili e ossequiosi, di notte e in gruppo cattivi, malvagi, traditori. Sempre essi erano stati al servizio di chi comanda e sempre lo saranno. Ma il loro raggruppamento in un esercito speciale, con una divisa speciale, e un armamento speciale, era una novità di pochi anni. Sono essi i cosiddetti fascisti. La loro prepotenza aveva anche un’a

Buonanotte del 28 novembre 2019

Bellissima l'alba. Se solo la facessero ad un'ora decente.

Io sono un gatto

Tuttavia, quando si è scontenti di sé, quando si è in preda allo scoraggiamento, non c’è rimedio più efficace che guardarsi allo specchio. Si ha un’immediata e chiara percezione del bello e del brutto. Ci si meraviglia di aver vissuto fino a quel momento mostrando al mondo una tale faccia. E questa improvvisa consapevolezza è un momento prezioso nella vita di una persona. Nulla è più utile all’essere umano che la percezione della propria stupidità. Davanti a uno stupido che sa di esserlo, tutti coloro che hanno un’alta opinione di sé dovrebbero scusarsi e abbassare la testa per la vergogna. — Natsume Sōseki

Buonanotte del 27 novembre 2019

Il primo livello di sapienza è saper tacere, il secondo è saper esprimere molte idee con poche parole, il terzo è saper parlare senza dire troppo e male. Si deve parlare solo quando si ha qualcosa da dire, che valga veramente la pena, o, perlomeno, che valga più del silenzio. Hernàn Huarache Mamani

Antonio Fogazzaro - Piccolo mondo antico

Era un vecchio che pescava da solo su una barca a vela nella Corrente del Golfo ed erano ottantaquattro giorni ormai che non prendeva un pesce. Nei primi quaranta giorni passati senza che prendesse neanche un pesce, i genitori del ragazzo gli avevano detto che il vecchio ormai era decisamente e definitivamente salao, che è la peggior forma di sfortuna, e il ragazzo li aveva ubbiditi andando in un'altra barca che prese tre bei pesci nella prima settimana. Era triste per il ragazzo veder arrivare ogni giorno il vecchio con la barca vuota e scendeva sempre ad aiutarlo a trasportare o le lenze addugliate o la gaffa e la fiocina e la vela serrata all'albero. La vela era rattoppata con sacchi da farina e quand'era serrata pareva la bandiera di una sconfitta perenne. Cit. da Piccolo mondo antico ‐ Incipit

Buonanotte del 26 novembre 2019

Per definizione, uno deve vivere fino a quando muore. E allora meglio viversela e godersela come un'esperienza completa, la vita, anche perché poi magari la morte è una cagata, e ho il sospetto che lo sia. — Irvine Welsh, Trainspotting

Il quaderno di Maya

Un corpo maschile consente d'intrattenersi per anni, punti algidi che si stimolano in un certo modo, altri che richiedono attenzioni diverse, quelli che non si toccano e su cui è sufficiente soffiarci sopra; ogni vertebra ha una storia, ci si può perdere nell'ampio campo della schiena, con la sua buona disposizione a farsi carico di pesi e dispiaceri, e nei tonici muscoli delle braccia, fatte per sostenere il mondo. E sotto la pelle si nascondono desideri mai formulati, afflizioni recondite, segni invisibili al microscopio. Sui baci devono esserci dei manuali, dai baci da picchio a quelli da pesce, una varietà infinita. La lingua è un serpente temerario e indiscreto, e non mi riferisco alle cose che dice. Il cuore e il pene sono i miei punti preferiti: indomiti, trasparenti nelle loro intenzioni, candidi e vulnerabili, di entrambi non bisogna abusare. — Isabel Allende

Buonanotte del 25 novembre 2019

C'è una strada che se la scegli ti conduce in tutte le direzioni: “il rispetto”. — Antonio Cuomo

Finestra chiusa

Questa mattina sento nel cuore una sensazione di nostalgia e di apprensione, devo passare proprio nella via dove abitava mamma mia! Mi incammino; rallento i passi, sono quasi arrivata, osservo con emozione che quasi nulla è cambiato d’allora, è una piccola via ci sono tre basse palazzine e sono tinte con tenui colori, davanti ad ognuna c’è un piccolo grazioso giardino, vi sono molte piante dai magnifici fiori, c’è un solo grande albero e vi albergano numerosi passeri cinguettanti, in primavera tra il loro canto i bei fiori dai tanti colori è tutta un’armonia in quella silenziosa via! Par di vedere un fiabesco dipinto ed io ho sempre pensato… qui ci mancano solo i folletti per questo la chiamano, via dei mughetti. Fermo i passi e guardo la finestra chiusa al primo piano, chissà chi ci abiterà? Un mare di ricordi mi attraversan la mente, l’allegria di mio padre, i suoi affanni, quanti avvenimenti a volte tristi a volte gai, nascite feste compleanni, tra bisticci risate e pianti

Buonanotte del 24 novembre 2019

Contrariamente alle buone bottiglie, i buoni libri non invecchiano. Ci aspettano sui nostri scaffali e siamo noi a invecchiare. Quando ci riteniamo abbastanza “invecchiati” per leggerli, li affrontiamo un’altra volta. — Daniel Pennac, Come un romanzo

Diario di poeta e mare

Il mare intero sale e scende, in uno sperpero di forza, di grazia e d’armonia. Le onde provano tutta la loro gamma, in una finzione magica. Galoppano come puledri, s’aprono come arbusti, s’alzano come montagne, si estendono come valli, e ridono e piangono, parlano diffusamente e tacciono di colpo, e vivono del cielo e lo negano, si vestono di broccati e di sete e si spogliano tutte. La suggestione dell’acqua resa umana è evidente. In tal modo chiama la sua occulta bellezza, che, col solo dire alla nostra anima: “vieni con me”, se la porta via. E il corpo allora, persuasivo, trascina l’anima stordita, con un grande sforzo delicatissimo, dalla murata alla cabina. Juan Ramón Jiménez 

Buonanotte del 23 novembre 2019

La gente è così ingenua che ha più paura di un Rom che di un politico. — Il blog di Pellescura

Joan Margarit

Discorso sul metodo Da bambino già cercavo le finestre per poter fuggire con lo sguardo. Da allora, quando vado in un posto, guardo con attenzione dove lascio il cappotto e dov’è la porta d’uscita. La libertà, per me, significa fuggire. Ci sono tante porte nel mondo. Compreso il sesso, in caso di emergenza può esserlo. Ora tutte le porte si stanno chiudendo e, per fuggire, presto resteranno soltanto le finestre dell’infanzia. Completamente aperte per poter saltare.

Socrate e compagnia bella

Come si fa a non innamorarsi di Socrate: era buono d'animo, tenace, intelligente, ironico, tollerante e, nel medesimo tempo, inflessibile. Di tanto in tanto sulla Terra nascono uomini di questa levatura, uomini senza i quali noi tutti saremmo un po’ diversi: penso a Gesù, a Gandhi, a Buddha, a Lao Tse e a San Francesco. C'è qualcosa però che distingue Socrate da tutti gli altri ed è la sua normalità di uomo. Infatti, mentre per i grandi che ho appena nominato c'è sempre il sospetto che un pizzico di esaltazione abbia contribuito a tanta eccezionalità, per Socrate non esistono dubbi: il filosofo ateniese era una persona estremamente semplice, un uomo che non lanciava programmi di redenzione e che non pretendeva di trascinarsi dietro torme di seguaci. Tanto per dirne una, aveva anche l'abitudine, del tutto inconsueta nel giro dei profeti, di frequentare i banchetti, di bere e, se ne capitava l'occasione, di fare l'amore con un'etera. — Luciano De Cresc

Buonanotte del 21 novembre 2019

La gente che grida parole violente non vede, non sente, non pensa per niente. — Daniele Silvestri

Ritardi

La puntualità non è una dote innata. C’entra coi comportamenti abituali, con quelle cose che inizi a fare in un certo modo e che poi rimangono così. O sei sempre stato puntuale o non lo sei mai stato. Ma dipende, son cose che hanno un inizio, non sono innate. Io non sono puntuale e neanche i miei genitori sono mai stati puntuali. Mia madre l’indomani voleva prendere il treno, s’era fissata con questa idea, diceva a mio padre dai Imbeni, domani ci svegliamo presto e prendiamo quello delle nove, che ci vuole. Poi però si sono svegliati tardi, mia madre ci metteva un sacco di tempo a prepararsi, è una che ci ha sempre messo molto tempo. Mio padre si prepara una moka di caffè mentre mia madre sbuffa in bagno e le dice vabbè dai, ci andiamo in macchina pian pianino. Dice sempre pian pianino, mio padre, non è mai stato un tipo puntuale. A Bologna dovevano trovare un libro, un testo universitario. Mia madre si era riscritta all’università di Modena ma si vede che a Modena quel libro non l’

Buonanotte del 20 novembre 2019

“Colui che ride resiste.” diceva Mary Poole. In tale ottica risulta evidente l’importanza dell’autoironia, presupposto imprescindibile della propria crescita personale e sociale: chi si prende troppo sul serio, e non ride mai di se stesso, non può rapportarsi con la vita seriamente.

Fabio Volo - Il giorno in più

Soffiava sul lago una breva fredda, infuriata di voler cacciar le nubi grigie, pesanti sui cocuzzoli scuri delle montagne. Infatti, quando i Pasotti, scendendo da Albogasio Superiore, arrivarono a Casarico, non pioveva ancora. Le onde stramazzavano tuonando sulla riva, sconquassavan le barche incatenate, mostravano qua e là, sino all'opposta sponda austera del Doi, un lingueggiar di spume bianche. Ma giù a ponente, in fondo al lago, si vedeva un chiaro, un principio di calma, una stanchezza della breva; e dietro al cupo monte di Caprino usciva il primo fumo di pioggia. Pasotti, in soprabito nero di cerimonia, col cappello a staio in testa e la grossa mazza di bambù in mano, camminava nervoso per la riva, guardava di qua, guardava di là, si fermava a picchiar forte la mazza a terra, chiamando quell'asino di barcaiuolo che non compariva. Cit. da Il giorno in più ‐ Incipit

Buonanotte del 19 novembre 2019

Vi sono due razze di stupidi: quelli che credono a tutto e quelli che non credono a niente. — G. Bufalino

Uomo mediocre

Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po’ ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuol rappresentare. Elsa Morante Qualunque cos

Buonanotte del 18 novembre 2019

A volte le cose sono proprio come sembrano, ecco tutto. — Charles Bukowski

Il palloncino rosso

E mi avvicino timido come se mi avvicinassi allo stipite di una porta, appoggiando una sola spalla e alzando lo sguardo verso il tuo. La porta del tuo sorriso è aperta, compro il biglietto e provo ad entrare anche se è tardi, chiederò un permesso perché vada tutto bene. Prendo il tuo sguardo, lo arrotolo per bene e lo metto qui nella bottiglietta di vetro verde, chiudo con il piccolo tappo di sughero e la metto in tasca. Così potrò guardarlo ogni volta che ne avrò voglia e mi basterà aprirla… Come quella sera, le tue labbra così dolci ma così carnose ambivano la voglia di essere baciate. Mi piace pensare che la sera nel letto con la luce spenta, qualche minuto prima di addormentarti, pensi e poi magari riesci pure a immaginarti le nostre risate e i nostri bei momenti così ti addormenti con un piccolo sorriso tra le labbra. Vieni, avvicinati, prendi questo palloncino rosso, tienilo tra le dita e non farlo volare via… Autore sconosciuto Fonte

Buonanotte del 17 novembre 2019

Ci saranno sempre degli eschimesi pronti a dettare le norme su come devono comportarsi gli abitanti del Congo durante la calura. — “Pensieri spettinati” - Stanisław Jerzy Lec

Dunque...

Dunque, che sarà della vostra coscienza? Della vostra. La vostra. Ma voi, che cosa siete? Qui sta il punto. Guardiamo meglio. In che modo avete memoria di voi stessa, di quale parte del vostro organismo siete cosciente? Dei vostri reni, del fegato, dei vasi sanguigni? No, per quanto ricordiate, di voi vi siete sempre accorta in una estrinsecazione, in un atto, nelle opere delle vostre mani, in famiglia, fra gli altri. E, ora, state bene attenta. L’uomo negli altri uomini, ecco che cos’è l’anima dell’uomo. Ecco che cosa siete voi, ecco di che cosa ha respirato, si è nutrita, si è abbeverata per tutta la vita la vostra coscienza. Della vostra anima, della vostra immortalità, della vostra vita negli altri. E allora? Negli altri siete vissuta, negli altri resterete. Che differenza fa per voi se poi ciò si chiamerà memoria? Sarete ancora voi, entrata a far parte del futuro. — Boris Pasternak, Il dottor Živago

Buonanotte del 16 novembre 2019

Ogni tanto bisogna lasciar andare tutto come deve andare, lasciar succedere le cose, seguire l’onda del proprio destino e stare a vedere dove ti porta. — F. Gungui

Rolando Cárdenas

L’uomo quotidiano C’è un gesto quotidiano che ci dice: c’è un modo d’essere che ci avvisa, e sempre il tempo che ci ricorda chi siamo. Si nasce una mattina bagnati dall’alba dopo aver rincorso l’infanzia più lontana, dopo essere tornati dal collegio mangiando un’arancia lentamente, senza prestare troppa attenzione se eravamo su un ponte, senza quasi vedere come i muri disegnano il paesaggio. Abbiamo tolto la nostra maschera di sogno per penetrare nel giorno. All’improvviso ricordiamo che abbiamo cose da dire senza alcuna importanza, copiare atteggiamenti come davanti a uno specchio in modo inesorabile, per essere una volta di più fantasma tra i fantasmi. Allora la nostra tristezza ci ricorda che qualche volta potremmo ferire il giorno con un grido, per scaraventare tra le rovine questo lento morire, anche più breve della luce nell’acqua. Che potremmo liberarci di queste vecchie cose che da sempre si susseguono stanche, e che si può resuscitare la pioggia sulle p

Buonanotte del 15 novembre 2019

Non c’è nostalgia più dolorosa di quella delle cose che non sono mai state. — Fernando Pessoa

L'ignoranza

In greco “ritorno” si dice nòstos. Álgos significa “sofferenza”. La nostalgia è dunque la sofferenza provocata dal desiderio inappagato di ritornare. Per questa nozione fondamentale la maggioranza degli europei può utilizzare una parola di origine greca (nostalgia, nostalgie), poi altre parole che hanno radici nella lingua nazionale: gli spagnoli dicono añoranza, i portoghesi saudade. In ciascuna lingua queste parole hanno una diversa sfumatura semantica. Spesso indicano esclusivamente la tristezza provocata dall’impossibilità di ritornare in patria. Rimpianto della propria terra. Rimpianto del paese natio. Il che, in inglese, si dice homesickness. O in tedesco Heimweh. In olandese: heimwee. Ma è una riduzione spaziale di questa grande nozione. Una delle più antiche lingue europee, l’islandese, distingue i due termini: söknudur: “nostalgia” in senso lato; e heimfra: “rimpianto della propria terra”. Per questa nozione i cechi, accanto alla parola “nostalgia” presa dal greco, hanno un s

Buonanotte del 14 novembre 2019

Il problema non è il problema, il problema è il tuo atteggiamento rispetto al problema. Comprendi? — Jack Sparrow

L'epoca delle passioni tristi

“Paradossalmente, alla crisi del principio di autorità non corrisponde affatto una messa in discussione dell’autoritarismo. Anzi, proprio questa crisi apre la strada a varie forme di autoritarismo. Una società in cui i meccanismi di autorità sono indeboliti, lungi dall’inaugurare un’epoca di libertà, entra in un periodo di arbitrarietà e di confusione. Questa società, infatti, oscilla costantemente tra due tentazioni: quella della coercizione e quella della seduzione di tipo commerciale. Così alcuni insegnanti cercano a volte di ottenere l’attenzione dei loro allievi mediante astuzie e tecniche di seduzione, perché la sola idea di dire “Mi devi ascoltare e rispettare semplicemente perché io sono responsabile di questa relazione” sembra ormai inammissibile. In nome della presunta libertà individuale, l’allievo o il giovane assumono il ruolo di clienti che accettano o rifiutano ciò che “l’adulto-venditore” propone loro. E quando questa strategia fallisce, non rimane altra via d’uscita c

Buonanotte del 13 novembre 2019

La passione di un uomo è come un incendio che scoppia nell’erba alta e arida: divampa ardente e furioso, ma viene domato ben presto. Una donna è come il calderone di un mago, che deve sobbollire a lungo sui carboni prima di poter sprigionare il suo incantesimo. Sii rapido in tutto, tranne che nell’amore. Wilbur Smith

Stefano Benni - Bar Sport ‐ Incipit

Sono sicuro, nel sonno, di svegliarmi in una casa in riva al mare, dove ho trascorso tutta la notte con la donna che amo, vivendo con lei momenti di assoluta felicità. Il rumore delle onde ha accompagnato prima la veglia, poi il sonno, abbracciati nel tepore dei nostri corpi nudi. Mi sveglio invece in una camera d'albero a Parigi e, pur sapendo ormai di uscire da un sogno, continuo a sentire il delicato rumore delle onde del mare. Ma a Parigi non c'è il mare! Cit. da Bar Sport ‐ Incipit

Buonanotte del 12 novembre 2019

Oh, quando finalmente vedrai quel momento in cui ti renderai conto che il tempo non ti riguarda più, e sarai tranquillo e in pace, e non ti importerà del domani e sarai pienamente soddisfatto di te! Vuoi sapere che cosa rende gli uomini avidi di futuro? Il fatto che nessuno è mai realmente appartenuto a se stesso. Lucio Anneo Seneca - Lettere a Lucilio

Buonanotte del 11 novembre 2019

Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato. — Franz Kafka

L’albero e il cemento

Nel piccolo giardino un esile alberello un uomo un dì ha piantato. Era malato e più nessuno l’ha guardato, madre terra con amore l’ha curato. Molti anni son passati e il piccolo alberello ora non è più quello, d’alto fusto è diventato sano forte e ben piantato, non lo scuote nessun vento, la sua chioma è rigogliosa madre terra ne è orgogliosa, le sue fronde folte e tante fan riparo a ogni viandante, ai suoi piedi son sbocciati fiori bianchi delicati, tutto intorno di colori è un’armonia par vedere una magia. Nel cielo turchino bianche nuvole ammirano il bel giardino, orche nell’aria echeggia un cupo suono, c’è un gran fermento ora laggiù bianche le nuvole si chiedono cos’è e con sgomento vedono che… hanno abbattuto l’albero! Or giace tra l’erba, i bei rami tendono in alto come a chiedere al cielo perché, i fiori attoniti han piegato le loro corolle e bianchi petali lascian cadere accanto al bell’albero qual saluto, un omaggio ed un ultimo inchino. E son passati gli ann

Buonanotte del 10 novembre 2019

Ho passato con lui tutta la vita, stava con me anche quando non c’era. Nella mia testa io dormivo con lui e con lui mi svegliavo la mattina. Tutti questi anni non ho mai cessato di amarlo, è stata una cosa bella ma insopportabile. Gli amori impossibili non finiscono mai, sono quelli che durano per sempre. — F. Ozpetek

Il cappotto

E Pietroburgo rimase senza Akàkij Akakièvič, come se mai fosse esistito. Scomparve e si dileguò un essere che nessuno aveva difeso, che a nessuno era stato caro, per nessuno interessante, che non aveva attirato su di sé nemmeno l'attenzione del naturalista, il quale pure non disdegna di infilare uno spillo in una comunissima mosca e di osservarla al microscopio, un essere che aveva sopportato docilmente tutte le irrisioni del suo ufficio ed era sceso nella tomba senza aver aver compiuto alcuna straordinaria impresa; però, verso la fine della vita, a questo essere era apparso un ospite luminoso sotto forma d'un cappotto, un cappotto che per un istante aveva ravvivato la sua povera esistenza, ma sul quale poi s'era abbattuta implacabile la sciagura, così come si abbatte sugli imperatori e i sovrani del mondo… — Nikolaj Gogol

Buonanotte del 9 novembre 2019

La felicità non è il bene della vita, il bene della vita è la vita stessa, quando pulsa e non importa se per il dolore o la gioia. — Nadia Fusini

Mario Benedetti

Carta bagnata Dai fiumi dal sangue dalla pioggia o dalla rugiada dal seme dal vino dalla neve dal pianto le poesie di solito sono carta bagnata.

Buonanotte del 8 novembre 2019

La teoria non impedisce ai fatti di verificarsi. — Sigmund Freud

La moltiplicazione di un seme

Ogni qualvolta guardavo l’immagine di quei due bimbetti - una coppia in miniatura - mentre si baciavano con buffo, timido e imbarazzato trasporto, restando tuttavia impegnati a tenere gli occhi bene aperti uno sull’altro come la loro infantile curiosità esigeva, immediatamente mi compariva agli occhi la romantica visione di noi due che ci baciavamo, all’identico modo. Lo facevamo da adulti, certo, ma con la medesima fresca e tenera curiosità, con la medesima sensazione che qualcosa di proibito, oltre che nuovo perché mai provato, fra noi stesse per accadere dopo quel nostro bacio, benché questo fosse ormai giunto al suo ennesimo ripetersi. Sì, noi due proprio così: come due timidi e tremanti innamorati che ancora non sanno di esserlo, ma che tuttavia si riconoscono, giacché entrambi sono adepti di una società quasi segreta e forse a rischio d’essere considerata fuorilegge, nell’ormai ipertecnologico e ipervirtuale presente. Una società quasi segreta che si fregia di un nome nobile e a

Buonanotte del 7 novembre 2019

La vita non si racconta, te l’ho già detto, la vita si vive, e mentre la vivi è già persa, è scappata. — Antonio Tabucchi

Fontamara

La terra da lavorare in montagna restava poca, arida, sassosa, il clima sfavorevole. Il prosciugamento del lago di Fucino, avvenuto circa ottanta anni fa, ha giovato ai comuni del piano, ma non a quelli della montagna, perché ha prodotto un notevole abbassamento della temperatura in tutta la Marsica, fino a rovinare le antiche colture. Gli antichi uliveti sono così andati interamente distrutti. I vigneti sono spesso infestati dalle malattie e l’uva non arriva più a completa maturazione: per non farla gelare dalle prime nevi, dev’essere raccolta in fretta alla fine di ottobre e dà un vino asprigno come la limonata. Se lo devono bere, per lo più, gli stessi che lo producono. Questi danni sarebbero stati largamente compensati dallo sfruttamento delle fertilissime terre emerse dal prosciugamento del lago, se la conca del Fucino non fosse stata sottoposta a un regime coloniale. Le grandi ricchezze che annualmente da essa si ricavano, impinguano un ceto ristretto di indigeni e per il rest

Buonanotte del 6 novembre 2019

E’ meglio vivere la propria vita in modo imperfetto piuttosto che vivere in modo perfetto l’imitazione di quella di un altro. Elizabeth Gilbert

Daniel Defoe - Robinson Crusoe

Al bar Sport non si mangia quasi mai. C'è una bacheca con delle paste, ma è puramente coreografica. Sono paste ornamentali, spesso veri e propri pezzi d'artigianato. Sono lì da anni, tanto che i clienti abituali, ormai, le conoscono una per una. Entrando dicono: «La meringa è un po' sciupata, oggi. Sarà il caldo». Oppure: «È ora di dar la polvere al krapfen». Solo, qualche volta, il cliente occasionale osa avvicinarsi al sacrario. Una volta, ad esempio, entrò un rappresentante di Milano. Aprì la bacheca e si mise in bocca una pastona bianca e nera, con sopra una spruzzata di quella bellissima granella in duralluminio che sola contraddistingue la pasta veramente cattiva. Subito nel bar si sparse la voce: «Hanno mangiato la Luisona!». La Luisona era la decana delle paste, e si trovava nella bacheca dal 1959. Guardando il colore della sua crema i vecchi riuscivano a trarre le previsioni del tempo. La sua scomparsa fu un colpo durissimo per tutti. Il rappresentante fu invitat

Buonanotte del 5 novembre 2019

Se non si osa nulla non si può neppure vincere nulla. Bertolt Brecht

La Repubblica

L’educazione decisiva, Glaucone, è quella musicale, perché il ritmo e l’armonia penetrano fino in fondo all’animo, e lo toccano nel modo più vigoroso infondendogli eleganza, e rendono bello chi abbia ricevuto un’educazione corretta, mentre accade il contrario all’incolto. Chi possiede una sufficiente educazione musicale può accorgersi con grande acutezza di ciò che è brutto o imperfetto nelle opere d’arte o in natura, e se ne dispiace a buon diritto, mentre sa approvare e accogliere con gioia nel suo animo ciò che è bello, e nutrirsene e diventare un uomo onesto. Fin da giovane saprà invece biasimare e odiare giustamente ciò che è brutto, ancora prima di potere motivare razionalmente la sua avversione; quando poi avrà anche questa facoltà, la saluterà con affetto, perché, se avrà ricevuto tale educazione, la sentirà affine a se stesso. — Platone

Buonanotte del 4 novembre 2019

Come ci si sente stupidi a pensare a tutto il tempo che sprechiamo desiderando di essere altrove. Paolo Giordano - La solitudine dei numeri primi

Ho costruito una casa

Ho costruito una casa. Con mattoni rossi, in mezzo alla radura. E un tetto di tegole brune, lucenti di sole; e una finestra che guarda in alto, verso il cielo e le chiome verdi. L’ho costruita per te, ché quando arriverai ti ci potrai scaldare, al fuoco che terrò acceso nel camino, fin quando non scioglierà la malta fra i mattoni. Ho costruito una casa, con tendine quasi trasparenti alle finestre, così che potrai guardare fuori anche quando il sole entrerà accecante. L’ho costruita da solo, durante tutti questi anni che ti aspetto, e ogni giorno ci ho aggiunto qualcosa, pensando che potesse dar piacere ai tuoi occhi. E ci ho messo sedie, vecchie e alcune nuove, lampade e tappeti già un po’ polverosi. Ma mi perdonerai, tu ci metti così tanto ad arrivare. Ho costruito una casa, perché da qualche parte dovevo pur cominciare a realizzare la mia vita con te. L’ho costruita col cemento e col sudore, con il legno e con le lacrime. L’ho costruita per te. E per me. E ogni sera mi s

Buonanotte del 3 novembre 2019

Primo: Non coltivare cattivi pensieri. Secondo: Esercitati con dedizione. Terzo: Studia tutte le arti. Quarto: Conosci anche gli altri mestieri. Quinto: Distingui l’utile dall’inutile. Sesto: Riconosci il vero dal falso. Settimo: Percepisci anche quello che non vedi con gli occhi. Ottavo: Non essere trascurato neppure nelle minuzie. Nono: Non abbandonarti in attività futili. — Miyamoto Musashi, Il libro dei cinque anelli

Le braci

Alle domande più importanti si finisce sempre per rispondere con l'intera esistenza. Non ha importanza quello che si dice nel frattempo, in quali termini e con quali argomenti ci si difende. Alla fine, alla fine di tutto, è con i fatti della propria vita che si risponde agli interrogativi che il mondo ci rivolge con tanta insistenza. Essi sono: Chi sei?… Cosa volevi veramente?… Cosa sapevi veramente?… A chi e a che cosa sei stato fedele o infedele?… Nei confronti di chi o di che cosa ti sei mostrato coraggioso o vile?… Sono queste le domande capitali. E ciascuno risponde come può, in modo sincero o mentendo; ma questo non ha molta importanza. Ciò che importa è che alla fine ciascuno risponde con tutta la propria vita. Sándor Márai

Buonanotte del 2 novembre 2019

Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di Sole: ed è subito sera. — Salvatore Quasimodo

Corrado Govoni

La musica Io amo la musica sbiadita come le stoffe dei loro ricami colorati (le note), l'appassita musica de gli splendidi remi. lo amo la musica antiquata dei vecchi cembali come un messale, la musica defunta, condensata come il fondo sintetico d'un fiale. O musica de gli organi di chiesa che rende l'anima una cantorìa! musica de l' armonium, intesa salmodiare daun'orfanella pia! Suonatine di guasti carillons in salotti di principi aboliti, minuetti vizzi, gialli cotillons in camere con specchi intirizziti. Musica complicata che si scruta come la venatura d'una foglia, o musica di lusso che si fiuta come un lungo profumo di maglioglia: musica di trascorse primavere rosate ancora d'un po' di belletto, musica obliata sopra le tastiere come un mazzo di viole in un cassetto.

Buonanotte del 1 novembre 2019

Sappi sperare, attendi che cresca la marea come a riva una nave - e sia lieve salpare. Antonio Machado

In questa foto di pura gioia

No, non è una foto di pura gioia. È una foto, scattata da me in una serata d’estate, mentre con mio padre passeggiavo tra le sue vigne e mi elencava i nomi di ogni uva, vigne di contadino, da cui verrà fuori del vino casereccio che non verrà etichettato e in cui non verrà aggiunto null’altro se non uva. Davanti il mare, a destra la terra di Mastro Clemente, a sinistra la vigna di mio padre alla cui sinistra si trova la vigna di mio zio. Mio zio non cura più la sua vigna, non può. La vigna, che è l’unica cosa che mio padre ha ereditato dal suo è collocata in un posto logisticamente quasi inarrivabile, è a 800 metri di altezza sul mare in mezzo alle montagne e l’unica strada che ci arriva ad un certo punto diventa sterrata e complessa, da quella che era casa dei miei nonni ci si arriva col trattore in qualche minuto, se si decide di prendere la macchina il tempo aumenta e diventa mezz’ora abbondante in cui si attraversano quelle terre e quei quartieri di campagna che in Calabria

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