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Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

Schiavitù per discendenza

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La Schiavitù in quanto tale, considerata nella sua natura fondamentale, NON é del tutto contraria alla Legge Naturale e a quella Divina. Possono esserci molti giusti Diritti alla Schiavitù e sia i teologi che molti commentatori dei Libri Sacri, vi hanno fatto riferimento. Ribadisco che NON é contrario alla Legge Divina che un Uomo sia schiavo, venduto, acquistato, scambiato o semplicemente regalato" (Papa Pio IX) Questa terribile affermazione, pronunciata durante i trent'anni del suo pontificato, gli é valsa l'onore dell'altare. Nel 2000, un altro Papa, Jean Paul 2, lo ha infatti dichiarato Beato ed é in corso la sua istruttoria per dichiararlo Santo. Ma non é di questo squilibrato che voglio parlarvi oggi, ma di quella piaga umana chiamata SCHIAVITU'. Lo faccio partendo da una notizia di cronaca. In Mali, quattro attivisti per i Diritti Umani, sono stati rapiti, torturati, seviziati e poi uccisi a colpi di machete. Sterminate anche le loro Famiglie che erano inter

Lo specchio vuoto

A differenza di mio fratello, che collezionava ragazze e passava da una comitiva all'altra, io vivevo un po’ appartato rispetto a quel piccolo mondo; le mie giornate preferivo dedicarle al nuoto, alla pesca di ricci di mare o alle passeggiate in bici fino alla spiaggia Moretti. Mio padre invece, da buontempone qual era, lasciava di rado il tavolo del giardino dove riceveva gli amici. Gli piaceva mangiare e beveva parecchio, perlopiù vino rosso e whisky. Grazie ai contatti che aveva, si faceva spedire regolarmente la sua quota di bottiglie di vino dall'Office national des vins, mentre ai superalcolici provvedevano certe sue conoscenze nella compagnia aerea di bandiera, che li acquistavano per lui nei duty free. Oltre ai grossi Avana, fumava solo Dunhill e John Player Special importate dall'estero, e le condivideva con mia madre. Quando rimanevano a secco, ripiegavano entrambi su pacchetti di Craven A, le uniche sigarette straniere disponibili in Algeria, che mio padre ordina

Sarà notte e poi ancora giorno

Un tavolino ed una candela accesa. A mezzanotte il capofamiglia soffia e la spegne. Pochi secondi d'oscurità e poi la riaccende. Una luce tremula, illumina il nuovo Anno. E' questo il rito che ancora oggi, molte famiglie arabe consumano nelle loro case. Un gesto semplice che spazza via l'ieri e consegna il domani. Tutto quello che é stato, viene spento e ci si affida, con speranza, ad una luce nuova che illumini il percorso. E' qualcosa di molto più profondo di un semplice gesto, é una promessa. L'uomo, nell'accendere quella candela, rassicura la famiglia, la protegge e promette di difenderla dal buio degli eventi. Nei campi Tuareg, gli Uomini danzano "tristemente" intorno al fuoco al ritmo dei tamburi. Tengono alte le torce che rischiarano le dune. Il Capo tribù guarda il cielo e quando le stelle, nel loro misterioso linguaggio, dicono che é mezzanotte, spegne la sua torcia nella sabbia. Tutti gli altri lo seguono in quel gesto. I bambini raccolgono l

Miguel de Ivan Cervantes

A tutti gli illusi, a quelli che parlano al vento. Ai pazzi per amore, ai visionari, a coloro che darebbero la vita per realizzare un sogno. Ai reietti, ai respinti, agli esclusi. Ai folli veri o presunti. Agli uomini di cuore, a coloro che si ostinano a credere nel sentimento puro. A tutti quelli che ancora si commuovono. Un omaggio ai grandi slanci, alle idee e ai sogni. A chi non si arrende mai, a chi viene deriso e giudicato. Ai poeti del quotidiano. Ai “vincibili” dunque, e anche agli sconfitti che sono pronti a risorgere e a combattere di nuovo. Agli eroi dimenticati e ai vagabondi. A chi dopo aver combattuto e perso per i propri ideali, ancora si sente invincibile. A chi non ha paura di dire quello che pensa. A chi ha fatto il giro del mondo e a chi un giorno lo farà. A chi non vuol distinguere tra realtà e finzione. A tutti i cavalieri erranti. In qualche modo, forse è giusto e ci sta bene… a tutti i teatranti. Miguel de Ivan Cervantes Don Chisciotte

Marcos

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Lui è Marcos. Vive ad Anora, in Spagna. È il più piccolo di tre fratelli. È il 1949. Ha 3 anni. La madre muore di parto, il padre non perde tempo e si risposa. In un attimo, i fratelli di Marcos vengono spediti dai parenti, lui è troppo piccolo, non lo vuole nessuno. La sua nuova mamma lo odia, lo maltratta, lo picchia, lo lascia senza cibo per giorni. Marcos ha 8 anni. Il padre e la moglie decidono di disfarsi di lui. Lo affidano a un pastore, un uomo anziano, di poche parole, ma che lo tratta bene. Marcos impara a curare gli animali, ad accendere il fuoco, a costruire trappole con rami e foglie. Passa qualche anno. Il pastore muore, Marcos è di nuovo solo. Di tornare a casa non se ne parla, meglio il freddo e la fame piuttosto che le botte. Marcos vaga per i boschi, si rifugia in una grotta e si addormenta. Un rumore lo sveglia. Si guarda intorno. Sgrana gli occhi. Accanto a lui ci sono dei cuccioli. Mamma lupa entra in quel momento. È appena stata a caccia, in bocca ha del cibo. Mar

Il gioco del mondo

Mi guardi, mi guardi da vicino, ogni volta più da vicino e allora giochiamo al ciclope, ci guardiamo ogni volta più da vicino e gli occhi ingrandiscono, si avvicinano fra loro, si sovrappongono e i ciclopi si guardano, respirando confusi, le bocche si incontrano e lottano tepidamente, mordendosi con le labbra, appoggiando appena la lingua sui denti, giocando nei loro recinti dove un’aria pesante va e viene con un profumo vecchio e un silenzio. Allora le mie mani cercano di affondare nei tuoi capelli, carezzare lentamente la profondità dei tuoi capelli mentre ci baciamo come se avessimo la bocca piena di fiori o di pesci, di movimenti vivi, di fragranza oscura. E se ci mordiamo il dolore è dolce, se soffochiamo in un breve e terribile assorbire simultaneo del respiro, questa istantanea morte è bella. E c’è una sola saliva e un solo sapore di frutta matura, e io ti sento tremare stretta a me come una luna nell’acqua. Julio Cortàzar, Rayuela

Quei programmi tv che prima invitano i virologi e poi danno voce a Daniela Martani

Un giorno, quando il Covid sarà un ricordo, dovremo guardarci indietro e rivedere con lucidità il film di questi ultimi mesi per fissare bene nella mente chi ha fatto la sua parte nello sconfiggere l’ignoranza, la diffidenza nei confronti della scienza, il negazionismo e chi no. Perché è evidente che un’ampia fetta dell’informazione e dell’intrattenimento tv ha dato spazio a persone che sarebbero dovute rimanere, al massimo, nel recinto delle piazze sgangherate dei no-mask, assieme ai loro simili, tra folclore, mitomania, follia e miseria umana, a seconda dei casi. E invece è successo che certi soggetti ce li siamo ritrovati nella rosa degli interlocutori, di quelli la cui opinione conta qualcosa, il tutto mentre il messaggio del governo è quello di promuovere la giusta informazione. Il caso Daniela Martani è forse il più rappresentativo, visto che la storia mediatica della signora dovrebbe ormai suggerire un’unica via per gestire le uscite della ex dipendente Alitalia: lasciare che ur

Cavalieri e fanti

Se aveste mai dormito con un gatto o con un cane adagiato sopra al grembo, ora conoscereste un altro sonno – anch'esso animato da sogni e da fantasmi, ma indenne da mentali avvitamenti e conseguenti crucci e vacui spasmi – proteso al cuore originario della vita: l’Uno da cui siamo venuti tutti e a cui tutti torneremo. Se aveste mai dormito con un gatto o con un cane adagiato sopra al grembo, ora sapreste cos'è la vera pace: la felicità di assentarsi dal frastuono e assieme la prontezza di non mancare mai all'appuntamento buono. Se aveste mai dormito con un gatto o con un cane adagiato sopra al grembo, ora sapreste che la metamorfosi è possibile – che uomo e gatto e cane sono entità volatili cangianti: nel sonno condiviso scompaiono le stinte gerarchie tra cavalieri e fanti. (Franco Marcoaldi)

Il mantra “più figli” e la terra fa tic-tac

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L’Istat ha comunicato che la popolazione italiana ammonta a 59,6 milioni di abitanti e come sempre ne ha messo in evidenza l’invecchiamento: età media 45,2 anni, con il 23% oltre i 65 anni e solo il 13% di giovanissimi sotto i 15 anni. In generale questo dato viene visto come un grave problema: come faremo a pagare le pensioni? Perderemo l’identità nazionale a vantaggio degli immigrati di culture diverse! Ci troveremo una società anziana più statica e meno creativa. Aumenteranno le spese di assistenza sanitaria. Quindi tutti in coro: bisogna aumentare la natalità, famiglie italiane tornate a fare più figli! Certamente sul piano sociale questa soluzione appare condivisibile: una società giovane è più dinamica, vivace, intraprendente, allegra e produttiva di una composta da vecchi. Ma questa è la classica soluzione semplice a un problema complesso. E infatti di solito è sbagliata. Qual è il problema? Che non si fanno mai i conti con le risorse dell’ambiente che dovrebbe sostenere quella

Isaac Asimov - Halloween

Quando Haley arrivò sul posto, il giorno di Ognissanti, nelle buie ore del primo mattino, la faccenda era tutt'altro che finita. Il plutonio era sparito e il ladro giaceva raggomitolato come un mucchietto di stracci in fondo alle scale del venticinquesimo piano dell'albergo. Il medico legale stava chino su di lui, ma era chiaro che non avrebbe più parlato. Secondo il rapporto ricevuto da Haley, aveva detto soltanto una parola: «Halloween», ed era morto. da Halloween ‐ Incipit

"Il colera non esiste”: dal 1800 alla pandemia di Covid il negazionismo non è mai cambiato

(...) Mettere in dubbio l’esistenza delle malattie, come sta accadendo con la pandemia di Covid, è infatti un fenomeno per nulla recente e che troppo spesso va di pari passo con altre posizioni, come quelle complottiste, in un sconcertante sodalizio di teorie che, direbbero i latini, abbonda come il riso sulla bocca degli stolti. Sta di fatto, però, che negare l’esistenza delle infezioni è qualcosa che non si limita alle sole voci di stupidi o ignoranti. Anzi, anche le descrizioni storiche del colera riportano di politici e uomini d’affari che attribuivano l’epidemia scoppiata agli inizi dell’800 in Inghilterra a “disturbi intestinali comuni”, un po’ come oggi c’è chi parla di semplice influenza, argomentando il tutto con tesi tornate di gran moda, come quelle secondo cui i decessi non erano superiori al numero di morti che si sarebbero normalmente registrati a quel tempo. Tra la gente comune, invece, non mancava neppure chi ipotizzava una montatura da parte dei potenti piuttosto che u

Non innamorarti

Non innamorarti di una donna che legge, di una donna che sente troppo, di una donna che scrive… Non innamorarti di una donna colta, maga, delirante, pazza. Non innamorarti di una donna che pensa, che sa di sapere e che, inoltre, è capace di volare, di una donna che ha fede in se stessa. Non innamorarti di una donna che ride o piange mentre fa l’amore, che sa trasformare il suo spirito in carne e, ancor di più, di una donna che ama la poesia (sono loro le più pericolose), o di una donna capace di restare mezz’ora davanti a un quadro o che non sa vivere senza la musica. Non innamorarti di una donna intensa, ludica, lucida, ribelle, irriverente. Che non ti capiti mai di innamorarti di una donna così. Perché quando ti innamori di una donna del genere, che rimanga con te oppure no, che ti ami o no, da una donna così, non si torna indietro. Mai. Martha Rivera Garrido

Il bene comune

Ogni Persona é libera di vivere la propria vita seguendo le proprie convinzioni, ma in simbiosi ed in armonia con le Regole Sociali proprie del contesto in cui vive. In pratica la Libertà Individuale NON può mai, in nessun modo, essere superiore alla Libertà Collettiva, dato che l'insieme é sempre superiore al singolo. Si chiama BENE COMUNE. Non intendo fare un discorso filosofico, lungo e noioso, sul concetto. Desidero solo ribadire che in qualsiasi tipo di Società Civile, le ragioni collettive vengono sempre prima di quelle personali e chi, vorrebbe privilegiare le seconde al posto delle prime, si pone in conflitto con la Società alla quale appartiene. Quindi, se una Persona ritiene di non seguire il Bene Comune, può isolarsi dalla Comunità, vivere sulla cima dell'Everest o nella Giungla, lontano da ogni Rapporto Sociale con gli altri. Diciamolo ancor più semplicemente: Tu puoi farti i cazzi tuoi se non rompi il cazzo agli altri. Così va meglio. Nell'ambito della Libertà

Ebraismo e modernità

Dietro di noi sta un secolo di opportunismo politico, un secolo in cui un insolito concorso di circostanze ha consentito al nostro popolo di vivere giorno per giorno. Nello stesso tempo, studiosi e filologi sono riusciti a separare il popolo dalla sua storia, così come gli uomini politici opportunisti sono riusciti ad alienarlo dalla politica. L'alto concetto di progresso umano è stato privato del suo senso storico e degradato a mero fatto naturale, per cui il figlio è sempre migliore e più saggio del padre e il nipote più libero da pregiudizi del nonno. Oppure, è stato degradato a legge economica, per cui il patrimonio accumulato dalle generazioni precedenti determina il benessere dei figli e dei nipoti e consente a ciascuno di loro un ulteriore avanzamento nella carriera senza fine della famiglia. Alla luce di tali sviluppi, dimenticare è diventato un dovere sacro, la mancanza di esperienza un privilegio e l'ignoranza una garanzia di successo. Poiché le condizioni in cui vivi

Questi Fantasmi

A noialtri napoletani, toglierci questo poco di sfogo fuori al balcone… Io, per esempio, a tutto rinunzierei tranne a questa tazzina di caffè, presa tranquillamente qua, fuori al balcone, dopo quell’oretta di sonno che uno si è fatta dopo mangiato. E me la devo fare io stesso, con mani. Questa è una macchinetta per quattro tazze, ma se ne possono ricavare pure sei, e se le tazze sono piccole pure otto per gli amici… il caffè costa così caro… Mia moglie non mi onora queste cose non le capisce. È molto più giovane di me, sapete, e la nuova  generazione ha perduto queste abitudini che, secondo me, sotto un certo  punto di vista sono la poesia della vita; perché, oltre a farvi occupare il tempo, vi danno pure una certa serenità di spirito. Neh, scusate, chi mai potrebbe prepararmi un caffè come me lo preparo io, con lo stesso zelo… con la stessa cura? Capirete che, dovendo servire me stesso, seguo le vere esperienze e non trascuro niente… Sul becco… lo vedete  il becco?[Prende la macchinet

Kimberly

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Kimberly, 1 anno, con in mano una bambola con sangue finto, durante una protesta contro l'uccisione delle sue cugine Emily Victoria Silva dos Santos, 4 anni, e Rebeca Beatriz Rodrigues dos Santos, 7 anni, a Duque de Caxias, nello stato di Rio de Janeiro, Brasile. Le cugine, sono state uccise da proiettili vaganti mentre giocavano fuori dalle loro case.  Foto di Bruna Prado

Primo Levi

Non sgomentarti delle macerie né del lezzo delle discariche: noi ne abbiamo sgomberate a mani nude negli anni in cui avevamo i tuoi anni. Reggi la corsa, del tuo meglio. Abbiamo pettinato la chioma alle comete, decifrato i segreti della genesi, calpestato la sabbia della luna, costruito Auschwitz e distrutto Hiroshima. Vedi: non siamo rimasti inerti. Sobbarcati, perplesso; Non chiamarci maestri.

Sfollati

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Un bambino sfollato interno scruta attraverso la tenda della sua casa temporanea. Save the Children ha avvertito che più di 300.000 bambini afgani devono affrontare malattie e persino la morte senza abbigliamento invernale e riscaldamento adeguati  Fotografia: Rahmat Gul

2020, tutto quello che ci siamo persi mentre pensavamo solo al Covid-19

 (...) distratti dai lockdown e dai Dpcm, non abbiamo prestato molta attenzione. Insomma, magari è il caso di fare un piccolo riepilogo di quel che ci siamo persi. Nell’altro 2020, in Bielorussia, sono 130 giorni che centinaia di migliaia di persone scendono in strada ogni giorno per contestare il presidente-dittatore Alexander Lukashenko, chiedendo democrazia e nuove elezioni. Nel frattempo, nel silenzio dell’Occidente, le forze di sicurezza bielorusse hanno continuato a reprimere duramente i manifestanti, arrestando migliaia di persone e uccidendone tre. Nell’altro 2020, in Russia, il presidente Vladimir Putin è riuscito a far approvare le modifiche costituzionali che gli permetteranno rimanere in carica fino al 2036. Cioè, a vita. Nell’altro 2020, la Cina ha approvato senza alcuna discussione pubblica la nuova legge sulla sicurezza di Hong Kong. Da quel giorno sono stati arrestati migliaia di dissidenti, nella totale indifferenza del resto del mondo. Molti dei quali accusati solamen

Un giorno, all’improvviso

Un giorno, all’improvviso mentre ti starai pettinando, in silenzio o mentre ti infilerai una calza ti verrà in mente un mio gesto e ti ritroverai a sorridere pensandomi. Un giorno, all’improvviso pedalando veloce sotto le prime gocce di una calda pioggia di settembre sentirai un odore arrivarti al naso e risvegliare un ricordo di mestoli e tegami e mi vedrai davanti al fuoco, per un attimo. Un giorno, all’improvviso farai qualcosa che facevo anch’io proprio allo stesso modo in cui la facevo io e te ne meraviglierai moltissimo perché non avresti mai pensato di potermi somigliare così tanto. Un giorno, all’improvviso ti guarderai il dorso delle mani e con il pollice e l’indice ti pizzicherai la pelle , sollevandola e conterai il tempo che impiega a stendersi pensando a quando lo facevi alle mie mani. Un giorno, all’improvviso ti ritroverai stanca ,ad abbracciare un figlio mi chiederai scusa per le volte che ho pianto sapendo già che ti son state tutte perdonate E ti mancherò da fare male

Poliomielite

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Nel 1916 un’epidemia di poliomielite colpì la città di New York, uccidendo oltre duemila persone (soprattutto bambini) e lasciando danni permanenti sui corpi di molte altre. I primi ad essere accusati di essere gli “untori” furono i disprezzati immigrati italiani, quelli arrivati su enormi barconi a cercare fortuna dall’altra parte dell’oceano. Centinaia di persone morirono ingerendo stricnina, perché qualcuno fece girare le voce che quel veleno fosse una cura contro il virus: per fortuna ancora non esistevano i social network altrimenti sarebbe stata una strage. La seconda ondata arrivò molti anni dopo, nel 1944, e si portò via altri tremila bambini. Nel 1955 fu scoperto il vaccino. Oggi la poliomielite è praticamente debellata. Molti cosiddetti “no-vax” sono nati e sono cresciuti in salute anche grazie a quella scienza che passano la vita a rinnegare.  Fabio Salamida

Ti meriti un amore

Ti meriti un amore che ti voglia spettinata, con tutto e le ragioni che ti fanno alzare in fretta, con tutto e i demoni che non ti lasciano dormire. Ti meriti un amore che ti faccia sentire sicura, in grado di mangiarsi il mondo quando cammina accanto a te, che senta che i tuoi abbracci sono perfetti per la sua pelle. Ti meriti un amore che voglia ballare con te, che trovi il paradiso ogni volta che guarda nei tuoi occhi, che non si annoi mai di leggere le tue espressioni. Ti meriti un amore che ti ascolti quando canti, che ti appoggi quando fai la ridicola, che rispetti il tuo essere libera, che ti accompagni nel tuo volo, che non abbia paura di cadere. Ti meriti un amore che ti spazzi via le bugie che ti porti il sogno, il caffè e la poesia.  (Frida Kahlo)

Nemonte Nenquimo

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Nemonte Nenquimo combatte lo sfruttamento dell’Amazzonia: una lotta forte come lei Nemonte Nenquimo è sicuramente uno dei volti più significativi di questo 2020 in America Latina e non solo. Le battaglie, e le vittorie, di questa indomita donna indigena waorani di 33 anni hanno varcato i confini dell’Ecuador, paese nel quale è nata e cresciuta. Ascesa alle cronache internazionali per essere diventata la “defensora de la Amazonia” (difensore dell’Amazzonia) ed aver strappato all’industria petrolifera ben 200 000 ettari di foresta pluviale, Nemonte Nenquimo è stata nominata dalla rivista Time come una delle 100 persone più influenti del mondo nel 2020, dalla Bbc come una delle 100 donne fonti di ispirazione e, dulcis in fundo, il 30 novembre scorso le è stato assegnato il premio Goldman (Goldman Environmental Prize), conosciuto anche come il premio Nobel per l’ambiente. Nemonte, il cui nome nella sua lingua ancestrale Wao-terero significa stella, non ha però perso di mira il suo scopo e

Ugo Foscolo - Ultime lettere di Jacopo Ortis

Da' colli Euganei, 11 ottobre 1797. Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto; e la vita, seppure ne verrà concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure, e la nostra infamia. Il mio nome è nella lista di proscrizione, lo so; ma vuoi tu ch'io per salvarmi da chi m'opprime mi commetta a chi mi ha tradito? Consola mia madre: vinto dalle sue lagrime le ho ubbidito, e ho lasciato Venezia per evitare le prime persecuzioni, e le più feroci. Or dovrò io abbandonare anche questa mia solitudine antica, dove, senza perdere dagli occhi il mio sciagurato paese, posso ancora sperare qualche giorno di pace? Tu mi fai raccapricciare, Lorenzo: quanti sono dunque gli sventurati? E noi, pur troppo, noi stessi Italiani ci laviamo le mani nel sangue degl'Italiani. Per me segua che può. Poiché ho disperato e della mia patria e di me, aspetto tranquillamente la prigione e la morte. Il mio cadavere almeno non cadrà fra braccia straniere; il mio nome sarà som

48 cose che le donne si sentono dire nella vita (e gli uomini no)

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Tuo padre dovrà tenere lontani i ragazzi quando sarai grande Continua a darti fastidio perché gli piaci Devi sistemarti le sopracciglia Non vestirti così a scuola, distrai i ragazzi Ti piacciono i videogame? Ai ragazzi piacerà un sacco Non fare la puttana Nessun ragazzo vuole fare sesso con una ragazza vergine Quanto avevi bevuto quella sera? Come eri vestita quella sera? Smettila di cercare disperatamente di attirare l’attenzione Smettila di essere così melodrammatica Deve essere quel periodo del mese Se tu facessi uno sforzo minimo saresti molto più carina Se tu sorridessi saresti molto più carina Belle tette! Stavo solo cercando di farti un complimento! Non vuoi uscire con me? Che importa, tanto sei brutta Mangi solo quello? Mangi tantissimo per essere una ragazza Ti piace IL WHISKEY? Ti piace IL CALCIO? Non vuoi figli? Non temi che poi non ti sentirai mai una donna realizzata? Il tuo orologio biologico sta ticchettando NON VUOI prendere il cognome di tuo marito? Hai intenzione di r

Itaca,

Quando ti metterai in viaggio per Itaca  devi augurarti che la strada sia lunga,  fertile in avventure e in esperienze.  I Lestrigoni e i Ciclopi  o la furia di Nettuno non temere,  non sarà questo il genere di incontri  se il pensiero resta alto e un sentimento  fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.  In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,  né nell'irato Nettuno incapperai  se non li porti dentro  se l'anima non te li mette contro. Devi augurarti che la strada sia lunga.  Che i mattini d'estate siano tanti  quando nei porti - finalmente e con che gioia -  toccherai terra tu per la prima volta:  negli empori fenici indugia e acquista  madreperle coralli ebano e ambre  tutta merce fina, anche profumi  penetranti d'ogni sorta; più profumi inebrianti che puoi,  va in molte città egizie  impara una quantità di cose dai dotti Sempre devi avere in mente Itaca -  raggiungerla sia il pensiero costante.  Soprattutto, non affrettare il viaggio;  fa che duri a lungo, per anni, e c

Lingotto di ferro

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Questo è un lingotto di ferro, costa circa 100 dollari. Se ci fate dei ferri di cavallo il suo valore sale a 250 dollari. Se ci fate aghi per cucine varrà circa 70.000 dollari. Se ci fate molle per orologi il valore sale a circa sei milioni di dollari. Il vostro valore non è solo in ciò di cui siete fatti, ma anche, ed in larga misura, in quali modi siete in grado di trarre il meglio da ciò che siete. Dr. Wayne Dyer

L’Illusione Della Paura

In un antico monastero cinese, c’era un monaco, che ogni volta che si ritirava in meditazione, vedeva un lupo inferocito che lo inseguiva. Egli non riusciva più a meditare a causa di questa visione. Aveva iniziato anche ad aver paura a prendere sonno la sera, perché ogni volta che chiudeva gli occhi era assalito da quell’animale così reale ai sensi. Così un giorno andò dal suo maestro per chiedergli consiglio, e disse: “Maestro adorato, aiutatemi. Un lupo inferocito mi perseguita. Ho molta paura, non riesco più a meditare e neanche a dormire. Cosa devo fare? Il Maestro rispose: “Tieni questo pennarello, quando vedrai il lupo disegnagli una bella croce sul petto e vedrai che scomparirà”. Il discepolo era un po’ titubante, ma era anche molto fiducioso nel suo venerato maestro, così si mise subito a meditare con in mano il pennarello. Quando chiuse gli occhi, dopo pochi attimi, il lupo apparve. Preso da grande forza e volontà nel vincere quella paura, quando il lupo gli saltò di sopra, pr

Fatima

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La siriana Fatima Ahmed al-Mustafa, che ha perso la gamba sinistra in un attacco al regime di Assad, cammina con le sue stampelle verso la sua scuola a Idlib, in Siria. Fatima, che si è trasferita con la sua famiglia in una zona più sicura, vicino al centro della città di Idlib, deve andare a scuola a piedi per circa 3 chilometri ogni giorno per continuare la sua istruzione.  Foto di Muhammed Said

L’ospite inquietante

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I giovani, anche se non sempre lo sanno, stanno male. E non per le solite crisi esistenziali che costellano la giovinezza, ma perché un ospite inquietante, il nichilismo, si aggira tra loro, penetra nei loro sentimenti, confonde i loro pensieri, fiacca la loro anima, intristisce le passioni. Bisogna perciò educare i giovani a essere se stessi, assolutamente se stessi.Questa è la forza d'animo. Ma per essere se stessi occorre accogliere a braccia aperte la propria ombra. Di forza d'animo hanno bisogno i giovani soprattutto oggi perché non sono più sostenuti da una tradizione, perché si sono rotte le tavole dove erano incise le leggi della morale, perché si è smarrito il senso dell'esistenza e incerta s'è fatta la sua direzione.  Alla base dell'assunzione delle droghe, di tutte le droghe, anche del tabacco e dell'alcol, c'è da considerare se la vita offre un margine di senso sufficiente per giustificare tutta la fatica che si fa per vivere. Se questo senso non

La casa di Jack

Immagina un uomo che cammina per una strada sotto i lampioni. Proprio sotto una lampada, l'ombra è la più densa ma anche la più piccola. Quindi, quando inizia a muoversi, la sua ombra cresce davanti a lui. L'ombra diventa sempre più grande mentre si dirada. E l'ombra dietro di lui dal successivo lampione emerge e diventa sempre più corta fino a raggiungere la sua massima densità, mentre l'uomo si trova direttamente sotto la luce. Diciamo che l'uomo in piedi sotto il primo lampione sono io quando ho appena commesso un omicidio. Mi sento forte e contento. Comincio a camminare e l'ombra davanti a me diventa più grande, come il mio piacere. Ma allo stesso tempo, il dolore sta arrivando, rappresentato dall'ombra dietro di me dal prossimo lampione. E nel punto intermedio tra i lampioni, il dolore è così grande che supera il mio piacere. E ad ogni passo in avanti, il piacere si dissolve e il dolore si intensifica dietro di me. Infine, il dolore è così insopportabil

Idlib

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Idlib, Siria Bambini siriani creano un albero di capodanno appeso con proiettili di mortaio inesplosi sui detriti di un edificio distrutto nei bombardamenti del regime di Assad e delle forze russe. Fotografia: Anadolu Agency 

Omar Falworth

Ciò che oggi ritieni giusto, domani potrai considerare sbagliato… ciò che oggi approvi, domani potrai disapprovare… ciò che oggi ti piace tanto, domani potrà disgustarti… ciò che oggi scansi come dannoso, domani potrai cercare come vantaggioso… ciò che oggi ami, domani potrai odiare… Non dare mai niente per certo. Finché vivi niente resta immutato. Ciò che non cambia muore. Se vuoi vivere, cambia.

Desiderio

Quando non può lottare contro il vento e il mare per seguire la sua rotta, il veliero ha due possibilità: l'andatura di cappa che lo fa andare alla deriva, e la fuga davanti alla tempesta con il mare in poppa e un minimo di tela. La fuga è spesso, quando si è lontani dalla costa, il solo modo di salvare barca ed equipaggio. E in più permette di scoprire rive sconosciute che spuntano all'orizzonte delle acque tornate calme. Rive sconosciute che saranno per sempre ignorate da coloro che hanno l'illusoria fortuna di poter seguire la rotta dei carghi e delle petroliere, la rotta senza imprevisti imposta dalle compagnie di navigazione. Forse conoscete quella barca che si chiama Desiderio. Henry Laborit

Mind the gap

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A Londra c'è una donna che si reca ogni giorno dentro la metropolitana e resta seduta sulla banchina solo per ascoltare l'annuncio registrato dal marito nel lontano 1950. Margaret McCollum dopo che è morto il suo Oswald Laurence, si siede sulla panchina e aspetta di sentire quella registrazione divenuta uno dei più celebri “Mind the gap” (attenzione allo spazio tra il treno e la banchina) di Londra. Nel 2003 Oswald è morto lasciando un grande vuoto nel cuore di Margaret. Così da quel momento Margaret ha trovato il modo di sentire la sua presenza più vicina. Ma da un giorno all'altro, dopo oltre mezzo secolo, quella voce è stata sostituita da una fredda e vuota registrazione elettronica. Presa dallo sconforto Margaret ha fatto richiesta di quel nastro all'azienda dei trasporti della metropolitana londinese, per continuare ad ascoltare la voce di suo marito a casa sua. Ma, venuta a conoscenza dell'emozionante storia, l'azienda ha deciso di ripristinare l'annun

Eccidio di Ciano del Montello (Treviso)

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2 GENNAIO 1944 "...Nella notte dall’uno al due gennaio il Parroco di Crocetta ebbe l’incarico di preparare i predestinati all’estremo passo. Sostennero con calma la notizia della loro fine imminente: erano ormai abituati all’idea della morte e, forse, in qualcuno di essi, la morte era un sollievo, la certezza di non subire altre torture. Ricevettero con gioia i conforti della religione, Si affidarono alla misericordia divina, esprimendo tutti un solo desiderio: quello di non essere più bastonati. Alle ore cinque del due gennaio 1945, due autocarri giunsero al cimitero di Ciano. Ne scesero i suppliziandi e gli esecutori. Le strade furono bloccate, i curiosi allontanati. Allineate al muro di cinta furono poste cinque sedie, a queste furono legati i poveretti con le mani dietro la schiena. Non fu loro concesso di rivedere un volto amico." Nel novembre 1944 la Divisione Decima (X MAS) trasferì da Milano a Crocetta del Montello i propri magazzini logistici affidandone la custodia

Puffo

Come è l'universo psicologico dei puffi, ovvero il loro universo percettivo? Essi dicono “portami un puffo” e, a seconda della circostanza, sanno se il parlante intende un uovo, un fungo, un badile. Dunque hanno una sola espressione (“puffo”) ma un sistema abbastanza ricco di contenuti, almeno tanto vasto e articolato quanto le esperienze consentite dal loro “Umwelt” (quello che i segretari di sezione chiamano “territorio”).Potremmo addirittura supporre che in certi contesti essi dicano “portami un puffo” per chiedere un uovo, ma in altri contesti dicano l’“uovo di Puffa” per dire l'uovo di Pasqua. Quindi non è che non posseggano tutto il lessico della lingua-base, semplicemente decidono quando non usarlo, per ragioni di economia. Tuttavia l'usare una sola parola per tante cose non li indurrà a vedere le cose, tutte, unite da una strana parentela? Se è puffo un uovo, un badile, un fungo, non vivranno in un mondo dove i legami tra badile, uovo e fungo sono molto più sfumati

Fondamentalismo è ignoranza

L'essenza di ogni fondamentalismo è quella di consolidare l'ignoranza, di porre, più precisamente, l'ignoranza come fondamento di una verità assoluta. In questo modo l'ignoranza non si configura più come un difetto, una mancanza di sapere, ma, alla stessa stregua dell'odio, come una vera e propria passione. La passione dell'ignoranza coincide con la sua pretesa di essere padrona della verità. Ne abbiamo un esempio eloquente nel "pregiudizio", che altro non è se non un'ignoranza consolidata che vorrebbe porsi come manifestazione incontrovertibile della verità. Il tratto più profondo di ogni fondamentalismo consiste, dunque, nell'esercitare l'ignoranza a partire dall'idea di possedere in modo esclusivo la verità. È questa la sua miscela esplosiva: impastare l'ignoranza con la verità. Massimo Recalcati, La tentazione del muro. Lezioni brevi per un lessico civile

Il fascismo immaginario di Bruno Vespa

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L’Italia amò Mussolini? Bruno Vespa, pubblicato dalla joint venture Mondadori/Rai Libri, prova a rispondere in un volume di 420 pagine che racconta «gli anni del consenso» del fascismo. Nel farlo si candida a essere il saggio storico dell’anno. Stampare (e distribuire) 160.000 copie di un saggio significa inondare il mercato editoriale della non fiction. Non vuole affatto dire averle vendute, beninteso: sappiamo da fonti certe che nei giorni in cui questa cifra veniva sventolata su quotidiani a diffusione nazionale (13 dicembre) il venduto effettivo rilevato si aggirava sotto le 30.000 copie (ora siamo a circa 42.000), cifre comunque importanti – il volume precedente, Perché l’Italia diventò fascista (e perché il fascismo non può tornare) è arrivato a circa 100.000. Sono numeri astronomici (da diverse settimane è in vetta alle classifiche), e il wishful thinking pubblicitario potrebbe generare la classica profezia che si autoavvera. Questo libro, tuttavia, è impresentabile nel merito e

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