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Visualizzazione dei post da settembre, 2022

FramMenti

Ieri ti consigliai di non scrivermi ogni giorno, anche oggi sono di questa opinione, sarebbe un gran bene per entrambi e oggi te lo consiglio di nuovo e con più insistenza – ti prego soltanto, Milena, di non darmi retta e di scrivermi ogni giorno, basta anche brevemente, più brevemente delle lettere di oggi, soltanto due righe, soltanto una, soltanto una parola, ma la mancanza di questa parola mi farebbe soffrire terribilmente.  (F. Kafka)

Mattatoio n. 5

Billy guardò l'orologio sulla stufa a gas. Aveva un'ora da passare prima che arrivasse il disco volante. Entrò in soggiorno, facendo dondolare la bottiglia come una campanella per annunciare il pranzo, e aprì la televisione. Cominciò a confondere leggermente i tempi, vide l'ultimo film in programma a ritroso, e poi di nuovo in avanti. Era un film che parlava dei bombardieri americani durante la seconda guerra mondiale e dei loro coraggiosi equipaggi. Vista a ritroso da Billy, la storia era così: Gli aerei americani, pieni di fori e di uomini feriti e di cadaveri, ritornavano da un campo d'aviazione inglese. Quando furono sopra la Francia, alcuni caccia tedeschi li raggiunsero e risucchiarono proiettili e schegge di bombe da alcuni degli aerei e degli aviatori. Fecero lo stesso con degli apparecchi americani distrutti che erano al suolo, e questi volarono poi per unirsi alla formazione. La squadriglia aerea sorvolò una città tedesca in fiamme. I bombardieri aprirono gli

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"La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l'occasione."   (Seneca)

L'eccidio di Monte Sole

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“PIAZZARONO LA MITRAGLIATRICE ALL’INGRESSO E COMINCIARONO A SPARARE MIRANDO IN BASSO PER COLPIRE I BAMBINI”. IL 29 SETTEMBRE COMINCIA L’ECCIDIO DI MONTE SOLE, LA PIÙ GRAVE STRAGE CRIMINALE NAZIFASCISTA IN ITALIA CON ALMENO 770 MORTI. LA RACCONTIAMO CON DUE TESTIMONIANZE DEI SOPRAVVISSUTI Quando, alle nove circa, arrivarono le SS e sfondarono la porta e entrarono nella chiesa, capimmo subito che poteva accadere il peggio. (…) Ci fecero uscire dalla chiesa, formando una colonna, e fummo inviati, con le armi puntate ai fianchi, verso il cimitero della frazione, a 200 metri circa di distanza. Il cimitero era recintato e la porta di ferro era chiusa. La sfondarono coi calci dei fucili e ci fecero entrare tutti nel recinto e noi ci addossammo in mucchio contro la cappella. Poi piazzarono la mitragliatrice all’ingresso e cominciarono a sparare, mirando in basso per colpire i bambini, mentre dall’esterno cominciarono a lanciare su di noi decine di bombe a mano. Durò tre quarti d’ora circa e sm

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Seguo la natura senza poterla afferrare; questo fiume scende, risale, un giorno verde, poi giallo, oggi pomeriggio asciutto e domani sarà un torrente.   Claude Monet

Ridiventare uomo

L'uomo tende sempre più a detenere il monopolio del dramma e della sofferenza del mondo. [...] coloro che sanno cosa significa essere uomo cercano di diventare tutto tranne questo. Se fosse possibile, mi trasformerei ogni giorno in una forma diversa di vita animale o vegetale. Sarei, di volta in volta, tutte le varietà di fiori, sarei malerba, spina, rosa o albero equatoriale dai rami contorti, alga sballotata dalle onde o arbusto di montagna in balia dei venti; oppure sarei un uccello dal canto melodioso o un predatore dal verso stridulo, migratore o stanziale, una bestia delle foreste o un animale domestico. Vivrei ogni specie con una frenesia selvaggia e incosciente, percorrerei tutta la sfera della natura, muterei forma con la levità di una grazia ingenua, senza ostentazione, come in un processo naturale. Come vagherei tra nidi o grotte, deserti montani e marini, colline o pianure! Solo questa avventura cosmica, vissuta nell'intima sostanza dell'esistenza, seguendo l

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Comprendere non vuol dire tanto sentire con tutti quelli che sentono, ma soffrire con tutti quelli che soffrono.  Gilbert Keith Chersterton

Sarah Jessica Parker

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L’essere umano è davvero una carogna senza fine. Lo capisci anche dalle piccole cose, che poi piccole non sono. Sarah Jessica Parker è stata massacrata sui social network per un resto gravissimo: ha 56 anni, le rughe e i capelli bianchi. Reati pesanti, eh. Ovviamente gli insulti arrivano pure da cessi immani, brutti come la morte e frustrati come nessuno, che sfogano la propria esistenza inutile infierendo su chi ce l’ha fatta. O anche solo su chi è o sembra debole. L’importante, per le carogne, è infierire. Non immaginate questa categoria come gli “haters” e basta: la carogna si nasconde in ognuno di noi. Nel collega, nell’amica, in “quelli che benpensano”. L’attrice si è sfogata: “Tutti hanno qualcosa da dire: “Ha troppe rughe, non ha abbastanza rughe”. Sembra quasi che le persone non vogliano vederci a nostro agio con la nostra età, quasi come se si divertissero a essere addolorati per quello che siamo oggi. E questo riguarda sia se scegliamo di invecchiare naturalmente e di non sem

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È vero che l'uomo è il re degli animali, perché la sua brutalità supera la loro. Viviamo grazie alla morte di altri. Già in giovane età ho rinnegato l'abitudine di cibarmi di carne, e ritengo che verrà un tempo nel quale gli uomini conosceranno l'anima degli animali e in cui l'uccisione di un animale sarà considerata con lo stesso biasimo con cui consideriamo oggi quella di un uomo. (Leonardo Da Vinci)

L'eccidio di Bassano del Grappa

Il 26 settembre 1944 a Bassano del Grappa 31 giovani partigiani bassanesi, catturati in seguito ad un rastrellamento sul Grappa e sugli altri monti vicini, furono impiccati lungo un viale della cittadina veneta. Questa azione da parte dei militari nazi-fascisti causò la morte di oltre 400 antifascisti e la deportazione di altri 500. Per ogni albero vi era un impiccato: ognuno di essi aveva le mani legate dietro la schiena e portava una targa sul petto, che recitava “briganti”. Nel pomeriggio di quel lontano settembre fu Andorfer a dare l’ordine di uccidere i 31 giovani. Questi, in precedenza, avevano subito delle iniezioni al fine di svigorire le loro capacità reattive. Furono poi caricati su di un camion sotto il controllo di due soldati tedeschi. I cappi con cui vennero impiccati erano fatti con pezzi di cavi telefonici e alla sommità era collegata una fune attaccata all’autocarro. Dei volontari ex appartenenti delle “Fiamme Bianche”, tutti giovani neppure diciottenni (un testimone p

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Per un vero fotografo una storia non è un indirizzo a cui recarsi con delle macchine sofisticate e filtri giusti. Una storia vuol dire leggere, studiare, prepararsi. Fotografare vuol dire cercare nelle cose quel che uno ha capito con la testa. La grande foto è l’immagine di un’idea.  Tiziano Terzani

Genocidi

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Il genocidio tramite le istituzioni cristiane. Le scuole residenziali come lager per eliminare i bambini indiani. in Canada, almeno cinquantamila bambini delle popolazioni native (i cosiddetti “Indiani”) sono stati uccisi nelle apposite “scuole residenziali”, di cui due terzi erano gestite da suore e preti cattolici. Il numero dei morti è calcolato in base ad una dichiarazione del governo canadese (quasi certamente falsata per minimizzare la gravità dei fatti), secondo la quale, nel periodo di circa un secolo, circa centomila bambini sono stati ospiti delle “scuole”; infatti è noto che la mortalità era di circa il 50%. Secondo Annett ed i suoi collaboratori, in base al calcolo della popolazione indigena questa stima dovrebbe essere almeno raddoppiata: infatti circa 250.000 bambini sarebbero stati internati nelle “scuole”, quindi le vittime sarebbero più di 100.000. Annett ha raccolto le testimonianze di alcuni sopravvissuti, da cui risulta che i bambini venivano volontariamente infetta

FramMenti

Credo che potrei voltare la schiena e andare a vivere con gli animali, così placidi e contenti, | mi fermo e li contemplo per ore e ore. || Non s'affannano mai, non gemono per la loro condizione, | non vegliano al buio a piangere i loro peccati, | non mi danno disgusto discutendo sui loro doveri verso Dio, | nessuno è insoddisfatto, nessuno impazzisce per smania di possedere, | nessuno s'inginocchia davanti a un suo simile, né ad altri della sua specie vissuti migliaia di anni fa, | nessuno è rispettabile o infelice per la terra universa. (Walt Whitman)

Angel González

 Avvenire Ti chiamano avvenire perché non vieni mai. Ti chiamano: avvenire, e aspettano che tu arrivi come un animale mansueto a mangiare dalle loro mani. Ma tu rimani al di là delle ore, rintanato chissà dove. ...Domani! E domani sarà un altro giorno tranquillo Un giorno come oggi, giovedì o martedì, o qualunque altra cosa ma non quello che continuiamo ad aspettare, ancora, sempre. Angel González (da Senza speranza con convinzione, 1961)

FramMenti

Se noi fossimo pietre, e se la terra fosse una caverna che ci protegge da ogni migrazione, se noi fossimo un'ostrica dentro le alghe del mare! Ma noi siamo, invece, una ferita, e siamo dei torrenti senza letto e senza foce, siamo campane al transito del tempo. Fossimo senza ricordi, come una roccia, noi ci potremmo riposare, ma siamo spazio, segno e sopra l'orizzonte fumo e vento.  (Fuad Rifka)

Lo Stato in guerra

Lo Stato in guerra si permette tutte le ingiustizie, tutte le violenze, la più piccola delle quali basterebbe a disonorare l’individuo. Esso ha fatto ricorso, nei confronti del nemico, non solo a quel tanto di astuzia permessa, ma anche alla menzogna cosciente e voluta, e questo in una misura che va al di là di tutto ciò che si era visto nelle guerre precedenti. Lo Stato impone ai cittadini il massimo di obbedienza e di sacrificio, ma li tratta da sottomessi, nascondendo loro la verità e sottomettendo tutte le comunicazioni e tutti i modi di espressione delle opinioni ad una censura che rende la gente, già intellettualmente depressa, incapace di resistere ad una situazione sfavorevole o ad una cattiva notizia. Sigmund Freud (1856-1939)

FramMenti

Le fotografie sono la nostra memoria nel tempo, quando i nostri ricordi iniziano a perdersi nel tempo che passa.  Silvana Stremiz

Nasce in Italia il servizio civile ambientale

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Nasce in Italia il Servizio Civile Ambientale, un nuovo strumento che favorisce l’attivismo e la formazione sulle tematiche ambientali, la green economy e la sostenibilità. Questo programma offre ai giovani un’esperienza di valore formativo e civile che fornisce esperienze e competenze utili per l’immissione nel mondo del lavoro in ambiti specifici d’intervento dedicati alla transizione ecologica e alla preservazione ambientale. I progetti coinvolgono i centri di ricerca pubblici, le università e le associazioni di protezione ambientale legalmente riconosciute e gli enti di protezione ambientale nazionali, regionali e locali, nonchè le organizzazioni private e le Pubbliche Amministrazioni. Il Servizio formerà gli operatori anche sulle nuove professionalità richieste nei settori “green”, tra cui: tutela e la valorizzazione delle biodiversità, lotta allo spreco alimentare, promozione delle energie rinnovabili, sviluppo delle nuove tecnologie ambientali, bio-economy, economia circolare, b

FramMenti

Quando morirò, sarò niente di niente e nulla di me sopravviverà. Non sono più giovane e amo la vita. Ma mi rifiuto di vivere tremando di terrore al pensiero del nulla, la felicità non è meno vera perché deve finire, né il pensiero e l'amore perdono il loro valore perché non sono immortali.  (Bertrand Russell)

Sulla strada

Adesso considera un po' questi qua davanti. Hanno preoccupazioni, contano i chilometri pensano a dove devono dormire stanotte, quanti soldi per la benzina, il tempo, come ci arriveranno ...e in tutti i casi ci arriveranno lo stesso, capisci. Però hanno bisogno di preoccuparsi e di ingannare il tempo con necessità fasulle o d'altro genere, le loro anime puramente ansiose e piagnucolose non saranno in pace finché non riusciranno ad agganciarsi a qualche preoccupazione affermata o provata e una volta che l'avranno trovata assumeranno un'espressione facciale che le si adatti e l'accompagni, il che, come vedi, è solo infelicità, e per tutto il tempo questa aleggia intorno a loro ed essi lo sanno e anche questo li preoccupa senza fine.  Sulla strada, Jack Kerouac

FramMenti

Ogni dio crea a sua immagine e somiglianza, e altrettanto fanno i pittori. Soltanto i fotografi confezionano doppioni della natura.  Guillaume Apollinaire

L’Italia supera e anticipa di 15 anni l'UE sul riciclo carta

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In Italia si ricicla l’87,3% della carta utilizzata, il tasso di riciclo degli imballaggi, della materia in cellulosa e del cartone ha superato nel 2020, con 15 anni di anticipo, l'obiettivo europeo dell'85% fissato per il 2035. Il primato italiano è il risultato della vocazione storica dell'industria delle cartiere ma soprattutto nel recupero di materiale da riciclare. Non disponendo delle risorse per la materia prima, l’Italia ha sviluppato negli anni una particolare sensibilità e una eccellenza nella capacità e nella propensione a recuperare e riusare la carta e i suoi derivati. La media di riciclo dell’Ue è del 73,9%, oltre 15 punti percentuali in meno rispetto al nostro Paese. L’eccellenza italiana è stata raggiunta grazie ai 600 impianti di riciclo distribuiti in tutto il territorio che hanno trasformato 6,8 milioni di tonnellate di carta da macero, aumentando del 3,2% la produzione di materia prima rispetto all'anno precedente. Il settore punta a rafforzare quest

FramMenti

Non colui che ignora l'alfabeto, bensì colui che ignora la fotografia sarà l'analfabeta del futuro.  Laszlo Moholy-Nagy

Amatevi gli uni gli altri

Non illudetevi che l’una o l’altra struttura sociale migliorerà la nostra vita. Intanto, tutte queste persone, che si stanno impegnando per migliorare l’organizzazione della società, non sono d’accordo fra loro. Gli uni propongono un progetto come il più adatto, gli altri affermano che quello è pessimo e che solo il loro va bene, i terzi bocciano anche questo e ne propongono uno ancora migliore. Poi, anche ammettendo che si trovasse l’organizzazione sociale ideale, come farla accettare da tutti, e come realizzarla, se la gente è piena di vizi ? Per costruire una vita migliore, devono divenire migliori i singoli individui  Lev Tolstoj – ‘Amatevi gli uni gli altri’ – scritto nel 1907, tre anni prima della morte

FramMenti

L’arte è un bisogno di distruggersi e di sparpagliarsi, grande inaffiatoio di eroismo che inonda il mondo. L'arte, questo prolungamento della foresta delle vostre vene, che si effonde, fuori dal corpo, nell'infinito dello spazio e del tempo. L'arte è per noi inseparabile dalla vita. Diventa arte-azione e come tale è sola capace di forza profetica e divinatrice.  Filippo Tommaso Marinetti

Smog

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Lockdown” a Pechino, ma non è colpa del Covid: troppo inquinamento nell’aria Lo smog avvolge Pechino, che chiude strade e ferma le attività all’aperto. Una sorta di “lockdown” nella capitale cinese, ma questa volta la colpa non è della pandemia di Covid-19 ma dell’inquinamento. Mentre a Glasgow sono in corso colloqui cruciali per la lotta al cambiamento climatico e la Cina è stata apertamente criticata per l'assenza al summit del presidente Xi Jinping, che ha partecipato solo con un intervento scritto, lo smog torna appunto ad avvolgere la metropoli. Tratti autostradali e aree all'aperto della capitale sono rimasti chiusi per la scarsa visibilità e per la concentrazione di polveri sottili nell'atmosfera, che la rendono “malsana”, o secondo i rilevamenti anche “molto malsana”. L'innalzamento delle emissioni di CO2, principale responsabile del surriscaldamento globale, è in corso da giorni e coincide con l'aumento della produzione di carbone per ovviare alla crisi ene

FramMenti

Il disegno è l’onestà dell’arte. Non c’è possibilità di barare. O si è bravi o maledettamente incapaci.  Salvador Dalì

Mariangela Gualtieri

 Io sono spaccata, io sono nel passato prossimo Io sono spaccata, io sono nel passato prossimo, io sono sempre cinque minuti fa, il mio dire è fallimentare, io non sono mai tutta, mai tutta, io appartengo all’essere e non lo so dire, non lo so dire, io appartengo e non lo so dire io sono senza aggettivi, io sono senza predicati, io indebolisco la sintassi, io consumo le parole, io non ho parole pregnanti, io non ho parole cangianti, io non ho parole mutevoli, non ho parole perturbanti, io non ho abbastanza parole, le parole mi si consumano, io non ho parole che svelino, io non ho parole che puliscano, io non ho parole che riposino, io non ho mai parole abbastanza, mai abbastanza parole, mai abbastanza parole ho solo parole correnti, ho solo parole di serie, ho solo parole fallimentari, ho solo parole deludenti, ho solo parole che mi deludono, le mie parole mi deludono, sempre mi deludono, sempre mi deludono, sempre mi mancano io non sono mai tutta, mai tutta, io appartengo all’essere e

FramMenti

La memoria non fa un film, la memoria fotografa.  Milan Kundera

Delitto e castigo

Ormai convalescente, ricordava i sogni che aveva fatto quando aveva la febbre e delirava. Aveva sognato, durante la malattia, che tutto il mondo era condannato a esser vittima di un’epidemia letale spaventosa, inaudita e mai vista, che avanzava verso l’Europa dalle profondità dell’Asia. Tutti dovevano morire, tranne alcuni, pochissimi eletti. Erano comparse delle specie di nuove trichine, esseri microscopici che si insediavano nei corpi degli uomini. Ma questi esseri erano spiriti, dotati d’intelletto e volontà. Chi li aveva accolti in sé diventava subito indemoniato e folle. Ma mai, mai uomini si erano creduti cosí intelligenti e incrollabili nella verità, come si credevano quegli infettati. Mai avevano considerato piú incrollabili le loro sentenze, le loro deduzioni scientifiche, le loro convinzioni morali e le loro fedi. Interi villaggi, intere città e popoli erano contagiati e impazzivano. Tutti erano inquieti, gli uomini non si capivano fra loro, ciascuno si credeva l’unico deposi

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Ogni buona composizione è soprattutto un lavoro di astrazione. Tutti i bravi pittori lo sanno. Ma il pittore non può fare del tutto a meno dei soggetti senza che il suo lavoro soffra di impoverimento.   Diego Rivera

Intervista a...

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Come ti chiami? Mi chiamo essere e dicono che io sia umano, ma di umano ho ormai ben poco. Un tempo il mio nome era apprezzato e condiviso dalla comunità alla quale appartenevo, adesso ognuno di noi è sconosciuto all’altro, invisibile ai suoi occhi, messo da parte, scartato se inservibile. Ma di quale comunità parli? Dove si trova? Si trova sul pianeta chiamato Terra che in molti hanno distrutto, nel corso del tempo, trasformandolo nella Terra di nessuno. Una Terra senza più futuro, a causa dell’egoismo, dell’ingordigia di quanti si sono arricchiti a dismisura, spesso in modo fraudolento, affamando, portando alla disperazione milioni di altri esseri umani inermi, costretti a fuggire dai loro paesi d’origine. Non avete chi vi possa sostenere, supportare, guidare? Esiste qualcosa di simile, la chiamano politica. I suoi esponenti dovrebbero agire per il bene della collettività, anteponendo i loro interessi personali a quelli degli esseri umani che rappresentano. Un tempo era così. Adesso

FramMenti

A tutt’oggi, non ho trovato miglior definizione dell’arte di questa, L’arte è l’uomo aggiunto alla natura – natura, realtà, verità. Ma col significato, il concetto, il carattere che l’artista sa trarne, che libera e interpreta.  (Lettera al fratello Theo, 1879) Vincent Van Gogh

Matrimoni

«Avevo 15 anni, lui 18. Scriveva poesie, faceva teatro. Lo portò a casa mio fratello, che era pittore e suo amico. Un anno dopo ci fidanzammo. I miei genitori erano contrari: "Un poeta? Lascia perdere. Un tipo così non ha futuro". Uscivo con lui di nascosto, i miei vennero a saperlo e mi impedirono di vederlo. Alla fine non ci restò che fuggire, come Romeo e Giulietta. E, subito dopo, era tempo di affrontare "seriamente" la situazione. Avevo appena compiuto 19 anni, ero piccola e magra, sembravo molto più giovane. Ci siamo sposati l'11 settembre del 1971. Undici settembre. Fu il giorno in cui il prete venne a casa dei miei genitori. Perché noi, in chiesa, non ci saremmo mai andati»...  «Divorziammo, da buoni amici. Dopo qualche tempo, cominciammo a comunicare per telefono. Una chiamata, una seconda e un'altra ancora. Ci sentivamo per parlare di Carlo, ma finiva che si restava a chiacchierare per un'ora e mezzo. Mi mandava tutti i suoi manoscritti, ero la

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I fotografi non riproducono mai la pura realtà, ma solo un’interpretazione di essa. Decidono quale parte della scena mostrarci e, cosa ancora più importante, quale tenerci nascosta.   Klaus Nigge

Vale la pena di salvare il pianeta?

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I Grandi del Circo hanno deciso (a parole) di salvare il Pianeta Terra e ripristinare le condizioni climatiche più consone alla vita umana. Bel progetto, intenzioni lodevoli. Sa tanto di “fioretto”. “Oh mio caro buon gesù, non ti voglio offender più” Quindi si ridurranno negli anni a venire le “emissioni nocive” e si provvederà a piantare alberi, incautamente tagliati, che ci forniranno ossigeno e, nello stesso tempo, eviteranno disastri ecologici. La promessa dei Circensi é quella di restituire all’ Uomo il suo territorio in modo che possa fare quello che ha sempre fatto : distruggerlo. Sia chiaro che sono perfettamente d'accordo sull'idea, sono “verde ed ecologista” fin da bambino e, appunto fin da quando avevo tre anni che sento parlare di “salvare il Pianeta”. Ne son passati settanta e non ho visto “salvezze”. Tutta l'attenzione mediatica e quindi quella della gente, é concentrata sui summit ecologici e conseguentemente il resto passa in secondo o terzo piano, quando ad

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Se senti una voce dentro di te che ti dice di non dipingere, tu dipingi. E’ l’unico modo per azzittire quella voce.    Vincent Van Gogh

Waterloo

LA STORIA DELL’ALTRA BATTAGLIA DI WATERLOO: IL 12 SETTEMBRE DEL 1992 I FASCISTI INGLESI ORGANIZZANO UN GRANDE CONCERTO A LONDRA, MA SONO INTERCETTATI ALLA STAZIONE DI WATERLOO E MESSI IN FUGA DA CENTINAIA DI ANTIFASCISTI Nel settembre del 1992 l’organizzazione internazionale neonazista Blood & Honour organizzò un concerto nel centro di Londra dove avrebbero suonato tra gli altri, gli Skrewdriver, gruppo di cui faceva parte proprio uno dei fondatori dei B & H, Ian Stuart Donaldson, e i Dirlewanger, gruppo neonazista svedese il cui nome era ispirato a uno degli ufficiali più sanguinari delle SS. Donaldson è stato un personaggio fondamentale dell’estrema destra inglese ed europea fino alla sua morte. Uno che sosteneva: “vogliamo davvero questi subumani ne*ri nel nostro paese? Col caz*o! Ci sono due opzioni: o li spediamo fuori da qui o nelle camere a gas.” Questo per far capire la caratura del personaggio. Fatto sta che il concerto venne organizzato il 12 settembre del 1992 nel qu

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Che cosa sarebbe la vita se non avessimo il coraggio di fare tentativi?   Vincent Van Gogh

Prigionieri Italiani

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PRIGIONIERI ITALIANI MORTI DOPO ESSERE STATI ABBANDONATI E CALUNNIATI DAI NOSTRI VERTICI MILITARI “Tu mi chiedi il mangiare, ma a un vigliacco come te non mando nulla; se non ti fucilano quelle canaglie d’austriaci ti fucileranno in Italia. Tu sei un farabutto, un traditore; ti dovresti ammazzare da te. Viva sempre l’Italia, morte all’Austria e a tutte le canaglie tedesche: mascalzoni. Viva l’Italia viva Trieste italiana. Non scrivere più che ci fai un piacere. A morte le canaglie.” Così un padre da L’Aquila, rispondeva alla missiva del figlio, prigioniero a Mauthausen. La lettera agghiacciante è una delle tante ritrovate negli archivi militari e purtroppo esprime bene quale fosse l’opinione che almeno una parte del paese nutriva verso gli italiani internati in Austria. Dopo la disfatta di Caporetto, i vertici militari, le autorità politiche e la monarchia non potevano certo assumersi la responsabilità del disastro. E così decisero di scaricare la colpa sulla testa dei poveri soldati.

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Se una foto è buona racconta molte storie diverse.  Josef Koudelka

Alessandro Cogollo

Il 10 settembre 1943, di primo mattino, giunse a Schio Alessandro Cogollo. Era stato arrestato nel novembre 1937 nell’ambito della retata dell'Ovra volta a sgominare l’organizzazione antifascista esistente in città, che organizzava la partenza di volontari per le Brigate Internazionali nella guerra di Spagna. Processato assieme ad altri 22 militanti scledensi dal Tribunale Speciale di Roma nel gennaio 1939, era stato condannato a 15 anni di reclusione da scontare nel penitenziario di Portolongone. Fu uno degli ultimi prigionieri a essere liberato dopo la caduta del fascismo e quando finalmente arrivò a Schio la città era stata già occupata alcune ore prima dai tedeschi, che come primo atto pretesero dal Comune la lista degli antifascisti, già fatta sparire dal segretario Bolognesi. Alessandro passò rapidamente per casa, per un saluto alla moglie e ai due bambini. Poi si portò rapidamente al Festaro e da quel giorno diventò “Randagio”, infaticabile commissario politico della Brigata

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Sono completamente pazzi. Se i mercanti d’arte intuiscono un profitto, l’opera viene sopravvalutata e gli idioti la comprano pagandola salatamente.  Maurits Cornelis Escher

Resistenza

Il mattino del 9 settembre 1943 una delegazione di antifascisti di Schio si recò alla caserma “Cella” per conferire con il comandante. Al maggiore Jeri chiesero di organizzare la difesa della città in previsione dell’imminente arrivo dei tedeschi, offrendosi di collaborare purché consegnasse loro le armi. Ma il maggiore li liquidò seccamente, affermando che non era affar loro. Consegnò i militari in caserma, circa un migliaio, per la maggior parte reclute inesperte, poi alla sera, come d’abitudine, lui e gli altri ufficiali si ritirarono a dormire nei loro alloggi privati, lasciando i soldati in balia di se stessi. Alle 4 del mattino giunse un reparto della 44a Reichsgrenadier-Division, partito da Rovereto, circa un centinaio di uomini che muovendosi con perfetta cognizione dei luoghi assaltarono la caserma. Malgrado la sorpresa e l’inesperienza i soldati reagirono, ingaggiando uno scontro a fuoco con i tedeschi. Uno di loro, Giuseppe Moretto, un aviere goriziano, morì sul colpo, altri

FramMenti

Se creo qualcosa usando il cuore, molto facilmente funzionerà, se invece uso la testa sarà molto difficile.  Marc Chagall

Fabrizio Ceruso

IN RICORDO DI FABRIZIO CERUSO, UCCISO DALLA POLIZIA L’8 SETTEMBRE DEL 1974 A SAN BASILIO MENTRE MANIFESTAVA PER IL DIRITTO DI TUTTI AD AVERE UNA CASA Era il 1974. Fabrizio Ceruso aveva 19 anni. Originario di Tivoli, vicino all’Autonomia operaia, padre netturbino e madre casalinga. Finito l’alberghiero, era andato a lavorare in Francia; giusto il tempo di mettere da parte qualche soldo e tornò in Italia. Serviva infatti una mano alla famiglia per il trasloco: avevano ottenuto finalmente una casa popolare dopo anni di attese. Ce l’avevano fatta, loro, a differenza di altri. Mentre palazzinari e affaristi si arricchivano, nelle borgate romane ottenere la casa popolare era diventata una vera e propria chimera. I Ceruso ce l’avevano fatta, ma per Fabrizio non importava: bisognava lottare affinché tutti potessero avere la tranquillità di un tetto sulla testa. In quegli anni occupazioni e sgomberi si susseguivano a grande ritmo. La borgata di San Basilio era uno dei punti caldi di Roma e teat

FramMenti

Nella mia fotografia, colori e composizione sono inseparabili. Io vedo a colori.  William Albert Allard

Conquiste

Ma che cosa vuoi ancora conquistare? Di più della terra non puoi conquistare. E cos’è poi la terra? […] una goccia sospesa nell’universo. Al sole non puoi arrivare, e neppure alla desolata luna basta il tuo potere; non puoi assoggettare il mare, la neve dei poli o la sabbia del deserto, ma alla fin fine soltanto qualche lembo di terra verde. E le tue conquiste non sono nemmeno di lunga durata. Domani la tua sovranità sarà ridotta in cenere, perché dovresti soprattutto – e perlomeno – assoggettare la morte. Dunque, non essere folle e metti via le armi. Carl Gustav Jung ~ Il Libro Rosso (cap. IX)

FramMenti

Si va formando una nuova estetica, forme luminose attraverso gli spazi. Movimento, colore, tempo, e spazio i concetti della nuova arte. Nel subcosciente dell'uomo della strada una nuova concezione della vita; i creatori iniziano lentamente ma inesorabilmente la conquista dell'uomo della strada. L'opera d'arte non è eterna, nel tempo esiste l'uomo e la sua creazione, finito l'uomo continua l'infinito.   Lucio Fontana

Mario Fiorenzo Costalunga

Il 6 settembre 1944, al cimitero di San Vito di Leguzzano (VI), i fascisti della “Tagliamento” fucilarono Mario Fiorenzo Costalunga. Era nato a Padova il 10 settembre 1917 ed era iscritto alla Facoltà di Magistero dell’Università di Urbino, ma prima aveva frequentato la Scuola sindacale fascista a Firenze, conseguendo il Diploma. Lavorando a contatto con i sindacalisti e gli operai vicentini si era progressivamente spostato a sinistra, aderendo definitivamente all’antifascismo dopo l’8 settembre 1943. Arrestato nella primavera del 1944 poiché sospettato di essere l’autore di un articolo, pubblicato su “Il Popolo Vicentino”, fortemente critico nei confronti del regime, fu incarcerato a San Biagio e riuscì a ottenere il rilascio dopo un tentativo di suicidio che lui stesso descrisse più tardi in un suo scritto. Entrò quindi nella Resistenza armata, con il ruolo di Commissario politico nelle formazioni garibaldine dislocate sugli altopiani trentini e con il nome di battaglia “Argiuna”. Un

FramMenti

Nel nostro tempo ci sono molti artisti che fanno qualcosa perché è nuovo. Vedono il loro valore e la loro giustificazione in questa novità. Tuttavia ingannano loro stessi... la novità è raramente l'essenziale. Questo ha a che fare con una cosa sola: rappresentare un soggetto meglio di quanto faccia la sua natura intrinseca.  Henri de Toulouse-Lautrec

Fort Robinson (Nebraska)

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Il 5 settembre 1877 a Fort Robinson Nebraska muore Tȟa úŋke Witkó, Tashunka Uitko o Tashunka Witko. Morì poco prima della mezzanotte del 5 settembre 1877 pugnalato con una baionetta alla presumibile età di trentasette anni. Il luogo della sua sepoltura non è mai stato individuato. Da quel momento la figura leggendaria di Cavallo Pazzo entra nel mito. Tashunka Witko, nel settembre del 1877, aveva lasciato la riserva senza autorizzazione per accompagnare la moglie malata dai genitori e il Generale George Crook, temendo che tentasse un ritorno alla lotta, ne avrebbe ordinato l'arresto. Cavallo Pazzo inizialmente non avrebbe opposto resistenza ma, resosi conto che lo stavano conducendo in prigione, cominciò a lottare con le guardie: mentre era trattenuto da Piccolo Grande Uomo, suo vecchio compagno di tante battaglie, passato alla polizia indiana che lo stava scortando, Cavallo Pazzo fu pugnalato dal soldato semplice di nome William Gentiles, che lo colpì alla schiena con una baionetta

FramMenti

A volte penso di stare dentro una fotografia, la vita, pensieri, parole, profumi... Finché la polvere non se li porta via, questo cielo il mare, e poi ti rendi conto che il tempo passa e così convinti che niente finisca, che niente cambia, ci rassegniamo... Il tempo è inesorabile, prendiamolo come un dono.  Silvia Bensaia

liberismo

Negli Stati Uniti la deriva politica verso destra continua. È uno slittamento iniziato quarant’anni fa e che non si è mai fermato; anche le vittorie democratiche di Clinton, Obama e Biden sono state effimere, un po’ perché parziali (il congresso e la netta maggioranza degli stati sono restati in mano ai repubblicani, la corte suprema è sotto il loro totale controllo) e soprattutto perché ottenute al prezzo di decise sterzate a destra. Giustamente Robert Reich, uno dei più lucidi politologi ed economisti americani, ha notato che se oggi viene considerato di estrema sinistra dipende dal fatto di essere restato sulle posizioni molto moderate che aveva negli anni settanta. Tutto il mondo è andato nella stessa direzione, a cominciare dall'Italia. Purtroppo non perché la destra sia conservatrice, come continua a essere definita da giornalisti mediocri e corrotti e dagli intellettuali più codardi della Storia. Al contrario, non vuole conservare assolutamente nulla e la ragione per cui vin

FramMenti

C’è molto più mistero in una piazza fossilizzata nel chiarore di un meriggio che non nelle scienze occulte. Giorgio De Chirico

Quelle di noi

Quelle di noi che vivono sul margine ritte sull’orlo costante della decisione cruciali e sole per quelle di noi che non possono lasciarsi andare ai sogni passeggeri della scelta che amano sulle soglie mentre vanno e vengono nelle ore fra un’alba e l’altra guardando dentro e fuori e prima e poi allo stesso tempo cercando un adesso che dia vita a futuri come pane nelle bocche dei nostri figli perché i loro sogni non riflettano la fine dei nostri; Per quelle di noi che sono state marchiate dalla paura come una ruga leggera al centro delle nostre fronti imparando ad aver paura con il latte di nostra madre perché con questa arma questa illusione di poter essere al sicuro quelli dai piedi pesanti speravano di zittirci Per tutte noi Questo istante e questo trionfo Non era previsto che noi sopravvivessimo. E quando il sole sorge abbiamo paura che forse non resterà quando il sole tramonta abbiamo paura che forse non sorgerà domattina quando abbiamo la pancia piena abbiamo paura dell’indigestion

FramMenti

Ora osservo soprattutto i movimenti corporei dei monti, delle acque, degli alberi, dei fiori. Tutto mi richiama alla memoria i movimenti analoghi del corpo umano, i moti analoghi di gioia e di sofferenza delle piante. La sola pittura non mi basta; so che con i colori è possibile creare qualità intrinseche. Si può presentire intimamente, nel profondo del cuore, un albero autunnale in piena estate; io vorrei dipingere questa malinconia.   Tratto da lettere di Egon Schiele

Graziella De Palo e Italo Toni

QUANDO LA VERITÀ CONTA MENO DELLA RAGION DI STATO: IL CASO DI GRAZIELLA DE PALO E ITALO TONI, SCOMPARSI A BEIRUT IL 2 SETTEMBRE DEL 1980 Il 2 settembre 1980 i giornalisti Graziella De Palo e Italo Toni scompaiono a Beirut. Erano arrivati in Libano, su invito dell'OLP di Yasser Arafat per indagare su un traffico di armi che, partendo dall'Italia e passando per il Paese dei cedri, raggiungeva parecchi regimi in giro per il mondo, violando precisi accordi internazionali. Il giorno prima della loro scomparsa Graziella ed Italo comunicarono all'ambasciata italiana che andavano a visitare il campo di addestramento del Fronte Democratico di Liberazione della Palestina di Nayef Hawatmeh, chiedendo espressamente di essere cercati se non fossero rientrati nel loro albergo. E così purtroppo avvenne. L'ambasciata nonostante il profetico avvertimento non si curò della loro scomparsa. Quando iniziarono le tardive ricerche i servizi segreti italiani misero in campo una serie di depist

FramMenti

La foto mi colpisce se io la tolgo dal suo solito bla-bla: tecnica, realtà, reportage, arte, ecc. Non dire niente, chiudere gli occhi, lasciare che il particolare risalga da solo alla coscienza affettiva.  Roland Barthes

Seconda guerra mondiale

IL PRIMO SETTEMBRE DEL 1939 INIZIAVA LA SECONDA GUERRA MONDIALE. RICORDIAMO WILM HOSENFELD, IL SOLDATO TEDESCO DIVENUTO GIUSTO TRA LE NAZIONI  All’inizio del secondo dopoguerra una donna tedesca si vedeva recapitare una lettera da parte del marito, ufficiale della Wehrmacht prigioniero in Unione Sovietica; quella lettera conteneva un elenco di nomi, nomi di ebrei polacchi. Ciascuno di quei nomi corrispondeva ad una storia, ad una vita, e in ognuna di quelle vite era entrato Wilm Hosenfeld, ufficiale dell’esercito tedesco, per salvarle. Arruolato già nella prima guerra mondiale, Wilm, che nella vita civile era un insegnante, venne reclutato dalla Wehrmacht dopo la salita al potere di Hitler. Non gli ci volle molto però, per allontanarsi idealmente dalle politiche del partito nazista, non condividendone i metodi, e soprattutto esprimendo dubbi sulla lotta cieca e incontrovertibile nei confronti degli ebrei. Era di stanza in Polonia durante la Seconda guerra mondiale, e qui la sua fede ca

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