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Visualizzazione dei post da febbraio, 2013

Buonanotte del 28 febbraio 2013

Il mondo non sarà distrutto da quelli che fanno il male ma da quelli che li guardano senza fare nulla. Albert Einstein

Arte e vita

Per me c’è la necessità di intendere il cinema come un mezzo di comunicazione di massa, così come il teatro, la televisione. Essere un attore è una questione di scelta che si pone innanzitutto a livello esistenziale: o si esprimono le strutture conservatrici della società e ci si accontenta di essere un robot nelle mani del potere, oppure ci si rivolge verso le componenti progressive di questa società per tentare di stabilire un rapporto rivoluzionario fra l’arte e la vita. Gian Maria Volontè

Non avvicinarti

Non avvicinarti. La tua fronte, la tua infuocata fronte, la tua accesa fronte, le impronte di certi baci, questo bagliore che anche di giorno si vede se t’avvicini, questo bagliore contagioso che mi rimane in mano, questo fiume luminoso dove immergo le braccia, dove non oso quasi bere, per timore poi d’una vita dura ornai d’astro brillante. Non voglio che tu viva in me come vive la luce, con questo isolamento di stella che si unisce alla sua luce, cui l’amore è negato attraverso lo spazio duro e azzurro che separa e non unisce, dove ogni astro inaccessibile è una solitudine che, gemebonda, trasmette la sua tristezza. La solitudine scintilla nel mondo senza amore. La vita è una vivida corteccia, una rugosa pelle immobile dove l’uomo non può trovare il suo riposo, per quanto scagli i suoi sogni contro un astro spento. Ma tu non avvicinarti. La tua fronte sfavillante, carbone acceso che mi strappa alla stessa coscienza, duello sfolgorante in cui

Buonanotte del 27 febbraio 2013

Non è grave il clamore chiassoso dei violenti, bensì il silenzio spaventoso delle persone oneste. M. L. King

Nutrimento

Così è l’amore umano. Si ama solo ciò che si può mangiare. Quando qualcosa cessa di essere commestibile, non lo si ama più e lo si lascia a chiunque può a sua volta trovarvi un alimento. Noi non amiamo un essere umano in quanto fame ma in quanto nutrimento. Amiamo da cannibali. […] Gli esseri amati, con la loro presenza, le loro parole, le loro lettere ci apportano conforto, energia, uno stimolo. Hanno su di noi lo stesso effetto di un buon pasto dopo una giornata spossante di lavoro. Li amiamo dunque come nutrimento. Si tratta proprio di un amore da antropofagi. Simone Weil

Soffriamo

Definitivo, come tutto ciò che è semplice. Il nostro dolore non deriva dalle cose vissute, ma dalle cose che sogniamo e che non si realizzano. Perché soffriamo tanto per amore? Sarebbe meglio che la gente non soffrisse, e ringraziasse anche solo per aver conosciuto una persona tanto buona, che generò in noi un sentimento intenso che ci ha accompagnato per un tempo ragionevole, un tempo felice. Perché soffriamo? Per tutti i baci cancellati, per l’eternità. Soffriamo, non perché il nostro lavoro è stressante e paga poco, ma per tutte le ore libere che non abbiamo avuto per andare al cinema, per conversare con un amico, per nuotare, per innamorarci. Perché automaticamente dimentichiamo quello che abbiamo goduto e cominciamo a soffrire per i nostri progetti irrealizzati, per tutte le città che avremmo potuto conoscere a fianco del nostro amore, per tutti i figli che avremmo avuto piacere ad avere vicino, per tutti gli show, i libri e i silenzi che avremmo gradito condividere

Buonanotte del 26 febbraio 2013

Tenterò di esprimere me stesso in qualche modo di vita o di arte, quanto più potrò liberamente e integralmente, adoperando per difendermi le sole armi che mi concedo di usare: il silenzio, l’esilio e l’astuzia. James Joyce

Bugia

Tu ipocrita, bugiardo ed esaltato. E dire che sei nato sotto le mie stesse stelle, ma della mia anima neanche l’ombra più pallida ti sfiora. Eppure lei è così legata al tuo lato più esposto, non a caso quello del tutto creato, pensato, quello illusorio che in lei crea una patina scura sulla pupilla non permettendole di vedere la profonda verità, quella che lui neanche tanto segretamente custodisce. Sarà l’amore che ti rende cieca? Come puoi amare il bianco e il nero contemporaneamente? Il bianco rappresenta la totalità dei colori, comprende tutti i colori dello spettro, è purezza, mentre il nero è la totale assenza di colore, è la completa negatività e riesco a percepire come entra dentro te. Forse riesci a formare un grigio, unendo una grande quantità di bianco con un pizzico di nero che rappresenta ciò che di bene trovi in lui, dipingendo tutta la tua tela armoniosamente. Oppure lasci che la tela diventi completamente nera, priva di colore, lasciandoti divorare dai pensieri contorti

Buonanotte del 25 febbraio 2013

Il soffrire passa. L’aver sofferto non passa mai. Fëdor Dostoevskij

Richiamo

Croccante lucifera luna caduta in una pozzanghera nera di strada stagnante grondante di latte che porti nel buio il richiamo del giorno del mondo di sotto. Filo

L’amicizia perfetta

L’amicizia è una religione senza Dio nè Giudizio finale. E non c’è neppure il diavolo. Una religione che non è estranea all’amore. Ma un amore dove la guerra e l’odio sono proscritti, dove il silenzio è possibile. Potrebbe essere lo stato ideale dell’esistenza. Uno stato tranquillo. Un legame necessario e raro. Non sopporta impurità alcuna. L’altro, di fronte, la persona che si ama, non è solamente uno specchio che riflette, è anche l’altro se stesso sognato. L’amicizia perfetta dovrebbe essere una sorta di solitudine felice, spurgata dai sentimenti d’angoscia, di rifiuto e di isolamento. Non si tratta di una semplice storia di sdoppiamento nella quale l’immagine di se sarebbe passata attraverso un filtro, un esame che dovrebbe ingrandire i difetti e le carenze e ridurre le qualità. Lo sguardo dell’amico dovrebbe riconsegnarci la nostra immagine considerata in modo esigente. L’amicizia allora consisterebbe in questa reciprocità senza sfasature, guidata dallo stesso principio di amor

Le persone non si dimenticano

Io penso che le persone non si dimenticano. Non puoi dimenticare chi un giorno ti faceva sorridere, chi ti faceva battere il cuore, chi ti faceva piangere per ore intere. Le persone non si dimenticano. Cambia il modo in cui noi le vediamo, cambia il posto che occupano nel cuore, il posto che occupano nella nostra vita. Ci sono persone che hanno tirato fuori il meglio di me, eppure adesso tra noi, c’è solamente un semplice “ciao”. […] Ci sono persone che: nonostante mi abbiano fatto versare lacrime, mi abbiano stravolto la vita…mi hanno insegnato a vivere. Mi hanno insegnato a diventare quello che sono. E, anche se oggi tra noi resta solamente un sorriso o un semplice ciao, faranno per sempre parte della mia vita. Io non dimentico NESSUNO. Non dimentico chi ha toccato con mano, almeno per una volta la mia vita. Perché se lo hanno fatto, significa che il destino ha voluto che mi scontrassi anche con loro prima di andare avanti. Luciano Ligabue

Buongiorno del 24 febbraio 2013

Sorridere non vuol dire sempre che si è felici, semplicemente significa che si è una persona forte. Wiz Khalifa

Una storia di due città

Erano i tempi migliori, erano i tempi peggiori, erano giorni di saggezza, erano giorni di follia, era l’epoca della fede, era l’epoca del dubbio, era la stagione della Luce, era la stagione del Buio, era la primavera della speranza, era l’inverno della disperazione, avevamo tutto davanti a noi e davanti a noi non avevamo nulla, marciavamo diretti verso il Paradiso e andavamo nella direzione opposta. Charles Dickens 

Buongiorno del 23 febbraio 2013

Se è scritto che due pesci nel mare debbano incontrarsi, non servirà al mare essere cento volte più grande. Stefano Benni

Buonanotte del 22 febbraio 2013

Alle volte è dentro di noi qualcosa (che tu sai bene, perché è la poesia) qualcosa di buio in cui si fa luminosa la vita: un pianto interno, una nostalgia gonfia di asciutte, pure lacrime. Pier Paolo Pasolini

Certe volte

In certi giorni provo l’orrore di quello che esiste, al punto di desiderare la morte. Sento, in una sofferenza sovraeccitata, la monotonia invariabile dei paesaggi, dei visi, dei pensieri. La mediocrità dell’universo mi stupisce e mi rivolta, la piccineria d’ogni cosa mi riempie di disgusto, la povertà di certi esseri umani mi annulla. Certe altre volte, invece, godo di tutto, come un animale. Se la mia mente inquieta, tormentata, ipertrofizzata dal lavoro, corre verso speranze che non appartengono più alla nostra razza, e dopo ricade nel disprezzo di tutto, dopo averne accertato la nullità, il mio corpo s’inebria di tutte le ebbrezze della vita. Guy De Maupassant

Buongiorno del 22 febbraio 2013

Non è che vada pazzo per la realtà, ma rimane l’unico posto dove mangiare un pasto decente. Groucho Marx

Buonanotte del 21 febbraio 2013

Niente al mondo può sostituire la tenacia. Il talento non può farlo: non c’è niente di più comune di uomini pieni di talento ma privi di successo. Il genio non può farlo: il genio incompreso è quasi proverbiale. L’istruzione non può farlo: il mondo è pieno di derelitti istruiti. La tenacia e la determinazione invece sono onnipotenti. Calvin Coolidge

Il ponte

... e dove porta il ponte di legno nel bosco tra frusciare di foglie e sussurri di vento forse alla casa della bella addormentata dal mago merlino e dal gufo anacleto dalla nonna di cappuccetto rosso e il lupo che l'aspetta nascosto nel folto elfi folletti e gnomi, nanetti e sanguanel quanti personaggi camminano sul ponte con passo felpato trasognato delle fiabe. Filo

Buongiorno del 21 febbraio 2013

La vita è sostanzialmente incoerente e la prevedibilità dei fatti un’illusoria consolazione. Alessandro Baricco

Buonanotte del 20 febbraio 2013

I libri parlano anche se sono chiusi beato chi sa ascoltarne l’ostinato sussurro. S. Benni

Gentile Parroco...

La senatrice PDL Spadoni ha scritto ai parroci umbri questa lettera: Perugia, 8 febbraio 2013 Gentile Parroco, mi sono decisa a scrivere questa lettera ai pastori del popolo cristiano dell’Umbria perché, dopo cinque anni trascorsi in Senato, so con certezza che nei primi mesi della prossima legislatura dovranno essere affrontati in Parlamento parecchi argomenti che riguardano temi etici importanti e delicatissimi. Mi riferisco, tra le altre, alle disposizioni sul “fine vita” (chi non ricorda il caso Englaro), alla legge sul matrimonio per le coppie omosessuali, all’adozione di bambini nelle stesse coppie omosessuali, alle problematiche sull’uso degli embrioni, all’apertura all’aborto eugenetico (che, di fatto, si va già diffondendo). In Parlamento, lo scorso anno, ho costituito, assieme ad altri colleghi, l’Associazione parlamentare per la Vita. Una Associazione che è stata un baluardo contro ogni attacco volto a modificare in senso negativo la nostra legislazione. M

L'unità

L’uomo naturale è tutto in sé; è l’unità numerica, l’intero assoluto che non ha altro rapporti se non con se stesso o con il suo simile. L’uomo civile non è che un’unità frazionaria che dipende dal suo denominatore ed il cui valore sta nel rapporto con l’intero che è il corpo sociale. Le buone istituzioni sociali sono quelle che riescono meglio a snaturare l’uomo, a togliergli la sua esistenza assoluta per dargliene una relativa; a trasportare l’ “io” nell’unità comune di modo che ogni singolo non si creda più uno ma parte dell’unità. Jean Jacques Rousseau

Consiglio ai nuovi scrittori

Se dovessi dare un consiglio ai nuovi scrittori, se dovessi dare un consiglio sincero ai nuovi scrittori, dopo aver visto il teatro dell’assurdo, il quasi assurdo, il teatro delle idee, il teatro di non importa che cosa, darei il consiglio che segue: Non raccontatemi delle barzellette insensate. Riderò del vostro rifiuto di permettermi di ridere. Non datemi tensione verso le lacrime e non permettetmi di lamentarmi. Me ne andrò a cercare dei muri del pianto migliori. Non chiudete il mio pugno e nascondetemi il bersaglio. Potrei picchiare voi, allora. E soprattutto, non cercate di disgustarmi, senza mostrarmi dove andare a vomitare. Perché, capitemi, vi prego, se mi avvelenate, starò male. Mi sembra che i molti che scrivono dei film malati, dei racconti malati, delle pièces malate, hanno dimenticato che il veleno può distruggere anche il cervello oltre che la carne. La maggior parte delle bottiglie di veleno hanno ricette emetiche stampate sulle etichette. Attraverso la

Buongiorno del 20 febbraio 2013

Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettare risultati diversi. Albert Einstein

Buonanotte del 19 febbraio 2013

Ogni cosa invecchia, ogni bellezza appassisce, ogni colore si raffredda, ogni luminosità si affievolisce, e ogni verità diventa stantia e banale. Perché tutte queste cose hanno assunto una forma, e tutte le forme si logorano con l’usura del tempo; invecchiano, si ammalano, si frantumano e diventano polvere. A meno che non cambino. C.G. Jung

Il senso

La ragione soltanto ha un senso univoco, e, come lei, la religione e la storia. Ma il senso dell’esistenza, come quello dell’arte e del linguaggio e dell’amore, è molteplice, all’infinito. Nel mondo dei contadini non c’è posto per la ragione, per la religione e per la storia. Non c’è posto per la religione, appunto perché tutto partecipa della divinità, perché tutto è, realmente e non simbolicamente, divino, il cielo come gli animali, Cristo come la capra. Tutto è magia naturale. Anche le cerimonie della chiesa diventano dei riti pagani, celebratori della indifferenziata esistenza delle cose, degli infiniti terrestri dèi del villaggio. Carlo Levi

Questa è l'acqua

Ci sono questi due giovani pesci che nuotano insieme, e a un certo punto incontrano un pesce più vecchio che nuota in direzione opposta, il quale fa un cenno di saluto e dice, “‘Giorno, ragazzi, com’è l’acqua?”. I due giovani pesci continuano a nuotare per un po’, e infine uno dei due si rivolge all’altro e fa, “Che diavolo è l’acqua?” Se temete che io intenda presentarmi a voi come il pesce vecchio che spiega cos’è l’acqua, non preoccupatevi. Non sono il vecchio e saggio pesce. Il punto fondamentale della storiella dei pesci è che le realtà più ovvie, ubique e importanti spesso sono quelle più difficili da vedere e di cui è più difficile parlare. Detto in questi termini, naturalmente, non è che un luogo comune -ma il fatto è che, nelle trincee quotidiane dell’esistenza adulta, i luoghi comuni possono essere una questione di vita o di morte. Potrebbe suonare come un’iperbole, o un’insensata astrazione. Scendiamo nel concreto, allora… Viene fuori che una grossa percentuale delle cose d

Buonanotte del 18 febbraio 2013

Capitano a volte incontri con persone a noi assolutamente estranee, per le quali proviamo interesse fin dal primo sguardo, all’improvviso, in maniera inaspettata, prima che una sola parola venga pronunciata. F. Dostoevskij - Delitto e Castigo

Contrasti

Io scrivo di persone che hanno tentato, anche in maniera abbastanza balorda, al di fuori delle leggi scritte, di riuscire a trovare la loro libertà, che certe volte può contrastare, certe volte addirittura contrasta necessariamente con quelle che sono le leggi scritte, per questo ho scritto Il pescatore, per questo ho scritto tante altre canzoni come Bocca di rosa. Cioè per me l’importante è fare capire alla gente che le leggi scritte possono essere scritte in ogni caso, in ogni modo e in ogni tempo, ma sempre da un gruppo che è al potere. Fabrizio De Andrè

Il montaggio

Ora il montaggio è davvero molto più vicino ai fatti della percezione, della percezione urbana almeno, che non la pittura figurativa. Fate una passeggiata per una strada di città e mettete già, su una tela, quello che avete appena visto. Avete visto mezza persona tagliata in due da una macchina, pezzi e bocconi di cartelli stradali e pubblicità, riflessi da vetrine — un montaggio di frammenti. E la stessa cosa accade con le parole. Ricordate che la parola scritta è un’immagine. Il metodo del cut-up di Brion Gysin consiste nel tagliare a pezzi pagine di un testo per rimetterli insieme in combinazioni a montaggio. La pittura figurativa è morta, a meno che forse il nuovo fotorealismo si affermi. Nessuno più dipinge mucche nell’erba. Il montaggio è un vecchio trucco in pittura. Ma se applicate il metodo del montaggio alla scrittura, siete accusati dai critici di promulgare un culto di ininitelligibilità. La scrittura è ancora confinata nella camicia di forza sequenziale e figurativa del r

Buongiorno del 18 febbraio 2013

Non ci si libera di una cosa evitandola, ma soltanto attraversandola. Cesare Pavese

Buonanotte del 17 febbraio 2013

Diffido sempre di quelli dall’innamoramento facile. Quelli che hanno amato mille volte, sofferto mille volte, e poi con un colpo di spugna sono passati alla scena successiva, dimenticando tutte le emozioni. Massimo Bisotti

Scritto su una panchina

L’uomo si appresta ad affrontare l’ennesima curva, sperando sia finalmente l’ultima; è ansimante e accaldato nonostante il vento teso e fresco. La sua speranza diventa realtà, e oltre la curva si apre lo spiazzo che indica il culmine del giro. Lo immagina pieno di gente e di biciclette e sudore e lacrime, ché queste cose viaggiano spesso assieme. Poi trova una panchina e ci si mette a cavalcioni per riposarsi prima della discesa. E comincia a leggere le cose scritte e incise, perché sa che una panchina piazzata così fuori mano è il foglio bianco perfetto per lasciare pensieri che chissà chi li leggerà mai. E trova questo, scritto a pennarello: “Sono qui, da solo, in cima a questa salita, e ti penso. Dovresti vedere che bello che è, nessun altro a parte il vento, che fa correre le nuvole e muovere piano le cime degli alberi. Ti vorrei qua, e vorrei scoparti, piano, al ritmo delle fronde, con calma, senza fretta, finché il vento non si calma e rimane ad ascoltarci.” L’uomo solleva

Buonanotte del 16 febbraio 2013

Se un sogno è il tuo sogno, quello per cui sei venuto al mondo, puoi passare la vita a nasconderlo dietro una nuvola di scetticismo, ma non riuscirai mai a liberartene. Continuerà a mandarti dei degnali disperati, come la noia e l’assenza di entusiasmo, confidando nella tua ribellione. Massimo Gramellini, Fai bei sogni

Il genio della massa

Attenti agli uomini comuni, alle donne comuni, attenti al loro amore. Il loro è un amore comune che mira alla mediocrità, ma c’è del genio nel loro odio. c’è abbastanza genio nel loro odio per ucciderti, per uccidere chiunque. Non volendo la solitudine, non concependo la solitudine, cercheranno di distruggere tutto ciò che si differenzia da loro stessi. Non sapendo creare l’Arte non capiranno l’Arte. Considereranno il loro fallimento come creatori solo come un fallimento del mondo. Non essendo in grado di amare pienamente crederanno il tuo amore incompleto e poi ti odieranno. E il loro odio sarà perfetto, come un diamante splendente, come un coltello, come una montagna, come una tigre, come cicuta… La loro arte più raffinata Charles Bukowski

Niente è banale per chi non è banale

Niente è banale per chi non è banale. Non c’è ripetizione per chi riesce a crescere ogni giorno, per chi non si accontenta di se stesso e, instancabile, ritocca, corregge, amplia, mette a punto, azzarda, scopre. Bisogna essere irrequieti… Bisogna viverlo con un certo fervore il tempo, come fosse tutto utile, tutto buono, tutto necessario… Essere esigenti: con se stessi, con gli altri. Essere a disagio, sentirsi strani, sentirsi diversi. Sentire l’ingiustizia, come un fastidio, come un impedimento all’armonia. Sentire il privilegio quasi come un peso, un obbligo ad acquisire meriti. Felici e scontenti. Scontenti anche di essere felici. Credo ancora, con consapevole tensione, nella parabola dei talenti. Credo che il privilegio obblighi a qualcosa. Credo che non possa vantare diritti chi non si dà doveri… Ma non è l’ambizione l’antidoto all’immobilità, al pensar corto per paura che troppo rapidamente tutto scorra e ti possa travolgere. L’antidoto più sicuro è l’attenzion

Buongiorno del 16 febbraio 2013

Non si sa mai esattamente quanto spazio si occupi nella vita della gente. Francis Scott Fitzgerald, Tenera è la notte

Buonanotte del 15 febbraio 2013

Si può dire che un vero artista è sempre pronto a compiere un numero illimitato di sacrifici pur di raggiungere un momento di creatività. L’artista mediocre preferisce non correre rischi, ed è per questo che è convenzionale. Peter Brook, La porta aperta

Colori

Lasciami immaginare i colori lascia che dipinga questi fiori col viola, l'arancio il rosa dei giorni in cui mi sento ariosa col giallo di una vela appena mossa dal vento turchese che gira in cerca di una fragola rossa. Filo

Gocce di resina

La resina è il prodotto di un dolore, una lacrima che cola dall’albero ferito. Quelle gocce giallo miele, non scappano, non scivolano via come l’acqua, non abbandonano l’albero. Rimangono incollate al tronco, per tenergli compagnia, per aiutarlo a resistere, a crescere ancora. I ricordi sono gocce di resina che sgorgano dalle ferite della vita. Anche quelli belli diventano punture. Perchè, col tempo, si fanno tristi, sono irrimediabilmente già stati, passati, perduti per sempre. Gocce di resina sono piccoli episodi, aneddoti minimi, spintoni che hanno contribuito a tenermi sul sentiero. Proprio perchè indelebili sono rimasti attaccati al tronco. Come fili di resina emanano profumi, sapori, nostalgie. Tutto quello che ci è accaduto, o che abbiamo udito raccontare ha lasciato un segno dentro di noi, un insegnamento, o, quantomeno, ci ha fatto riflettere. La vita, nel bene e nel male, è maestra per tutti. Mauro Corona

Buongiorno del 15 febbraio 2013

Se una persona è in grado di farti cambiare umore allora è veramente importante. Il cappellaio matto - Alice in Wonderland

Buonanotte del 14 febbraio 2013

La capacità di stare soli è la capacità di amare. Potrebbe sembrarti paradossale, ma non lo è. È una verità esistenziale: solo coloro che sono capaci di stare soli sono capaci di amare, di condividere, di arrivare fino all’essenza più intima di una persona: senza possederla e senza diventarne dipendenti, senza ridurla a una cosa e senza dipendere da lei, senza esserne assuefatti. Osho Rajneesh

Il danno

Devo togliermi dalle tue mani, ritornare in possesso di me stessa. Sono stata un dono fatale. Sono stata il dono del dolore che cercavi tanto ansiosamente, la massima ricompensa del piacere. Benché avvinti in un selvaggio minuetto, ci siamo librati nello spazio, liberamente, chiunque e qualunque cosa fossimo, o fossimo destinati a essere. Come creature venute da un altro pianeta perduto. Tu avevi bisogno del dolore. Era il mio dolore che agognavi. Ma anche se adesso non ci credi, la tua fame è saziata in pieno. Ricorda, ora hai il tuo dolore. Sarà “tutto, sempre”. Anche se tu mi trovassi, io non ci sarei. Non cercare una cosa che hai già. Anche le ore e i giorni che ci sono stati concessi, e che ora sono finiti per sempre, sono “tutto. Sempre. Josephine Hart

Sangue

Ogni sangue ha la sua storia. Scorre senza sosta nei labirintici meandri del corpo e non perde la rotta né il significato, rende rosso all’improvviso il viso e sfuggendogli lo impallidisce, irrompe bruscamente da un taglio nella pelle, si trasforma in protezione per una ferita, inonda campi di battaglia e luoghi di tortura, si converte in fiume sull’asfalto di una strada. Il sangue ci guida, il sangue ci innalza, con il sangue dormiamo e con il sangue ci svegliamo, con il sangue ci perdiamo e salviamo, con il sangue viviamo, con il sangue moriamo. Diventa latte e alimenta i bambini al collo della madri, diventa lacrima e piange su gli ammazzati, diventa rivoluzione e alza un pugno chiuso e un’arma. Il sangue si serve degli occhi per vedere, capire e giudicare, si serve delle mani per il lavoro e per le carezze, si serve dei piedi per andar dove il dovere comanda. Il sangue è uomo e donna, si copre di lutto o di festa, pone un fiore alla cintura, e quando prende nomi che non sono i s

Buongiorno del 14 febbraio 2013

Chi è utile solo a se stesso è inutile. Voltaire

Buonanotte del 13 febbraio 2013

Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma. Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra - che già viviamo – e facendola vibrare ci permettono di cogliere nuovi spunti dentro di noi. Cesare Pavese

Amate

Amate tutta la creazione divina, nel suo insieme e in ogni granello di sabbia. Amate ogni fogliolina, ogni raggio di sole! Amate gli animali, amate le piante, amate ogni cosa! Se amerai tutte le cose, coglierai in esse il mistero di Dio. Coltolo, comincerai a conoscerlo senza posa ogni giorno di più e più profondamente. E finirai per amare tutto il mondo di un amore ormai totale e universale. Fedor Dostoevskij

Il Quadro mai dipinto

Non ti cercherò più, che no non vorrà dire che non ci sentiremo, magari capiterà ancora che parleremo di te, di me, così come si parla del tempo e della spesa, della benzina che aumenta, del Natale che arriva, è di noi che più non parleremo. Non ti cercherò più nella tua vita che era l’unica che portandomi a te mi riconduceva a me stesso, in quel luogo segreto del cuore dove perdendomi stavo bene e non volevo ritrovarmi. Più. Non ti cercherò più nel vento, magari di nascosto e qui fra le linee della mia mano a inventarmi favole a lieto fine e previsioni di litri di gioia liquida addosso, fra le righe di una canzone, a cavalcare maree e nuvole di sogni dalle forme strane, come giustizieri affamati a tagliar la testa all’apatia. Non ti cercherò più nelle infiltrazioni di sole sulla pelle, negli occhi della terra, nei territori scalzi di un sospiro di liberazione. Mai più nelle gocce, mai più nel profumo, mai più nei momenti rubati alla memoria… Mai più… Massimo Bisotti

Buongiorno del 13 febbraio 2013

Preferisco rimanere un’impressione, preferisco le impressioni. Le impressioni emozionano. È inutile conoscere: molto meglio supporre. Vinicio Capossela

Senza sangue

Allora pensò che per quanto la vita sia incomprensibile, probabilmente noi la attraversiamo con l’unico desiderio di ritornare all’inferno che ci ha generati, e di abitarvi al fianco di chi, una volta, da quell’inferno, ci ha salvato. Provò a chiedersi da dove venisse quell’assurda fedeltà all’orrore, ma scoprì di non avere risposte. Capiva solo che nulla è più forte di quell’istinto a tornare dove ci hanno spezzato, e a replicare quell’istante per anni. Solo pensando che chi ci ha salvati una volta lo possa poi fare per sempre. In un lungo inferno identico a quello da cui veniamo. Ma d’improvviso clemente. E senza sangue. Alessandro Baricco

L’amore non va in vacanza

Ho scoperto che quasi tutto ciò che è stato scritto sull’amore è vero. Shakespeare ha detto: “Il viaggio termina quando gli innamorati si incontrano”. Ah, che pensiero straordinario! Io non ho mai sperimentato nulla di neanche vagamente simile a questo, ma sono più che disposta a credere che a Shakespeare sia accaduto. Credo di pensare all’amore più di quanto in realtà si dovrebbe; resto sempre sbalordita dal potere assoluto che ha di alterare e definire la nostra vita. È stato sempre Shakespeare a scrivere “L’amore è cieco”. Ecco, questo so che è vero. Per alcuni, del tutto inesplicabilmente, l’amore svanisce. Per altri, semplicemente l’amore è perduto. Comunque l’amore può anche essere trovato, magari solo per una notte. E poi c’è un altro tipo di amore, il più crudele, quello che quasi uccide le sue vittime, si chiama amore non corrisposto. Di quello, io sono un’esperta. La maggior parte delle storie d’amore è fra persone che si innamorano l’una dell’altra. Ma il resto di noi? Qual

Buongiorno del 12 febbraio 2013

Ma la grande, la tremenda verità è questa: soffrire non serve a niente. Il mestiere di vivere, Cesare Pavese

Il gomitolo

A volte quando parlo con certe persone ho l'impressione che il gomitolo che ho dentro si srotoli in un lungo filo che misteriosamente viene in superficie come attirato dal suono di un pifferaio magico che, camminando in un gomitolo di strade, indica la direzione del mare. Filo

Buongiorno del 11 febbraio 2013

Solo chi rischia di andare troppo lontano, avrà la possibilità di scoprire quanto lontano si può andare. Thomas Stearns Eliot

Buonanotte del 10 febbraio 2013

Quando siamo troppo allegri, in realtà siamo infelici. Quando parliamo troppo, in realtà siamo a disagio. Quando urliamo, in realtà abbiamo paura. In realtà.. la realtà non è quasi mai come appare. Virginia Woolf

Scaricamento

«Il mio è un mestiere destinato a esaurirsi: presto esisteranno solo i cantautori di condominio che scrivono le canzoni per il caseggiato. Mi hanno detto che con le prenotazioni, che chissà perché si ostinano a chiamare “preorder”, ero primo nelle classifiche di scaricamento: ho domandato con quante copie e mi hanno risposto “centocinquanta”. Ho chiesto di non dirmi più niente» Francesco Guccini

Cosa aspetti?

In media, nella tua vita, festeggerai il tuo compleanno con 17 milioni di persone. Durante gli anni della scuola avrai una media di 17 amici, che diventeranno 2 quando arriverai a 40 anni. Riderai circa 18 volte al giorno, e camminerai l’equivalente di 3 volte la circonferenza della Terra. Mangerai 30 tonnellate di cibo, berrai oltre 9000 tazze di caffè. In media, passerai 10 anni al lavoro, 20 anni dormendo, 3 anni seduto al bagno. 7 mesi imbottigliato nel traffico, 2 mesi in attesa al telefono e 12 anni davanti alla TV. Ti rimane da vivere circa 1/5 della tua vita… cosa aspetti? National Geographic

Buongiorno del 10 febbraio 2013

L’unico modo di resistere è ostinarsi a pensare con la propria testa e soprattutto a sentire col proprio cuore. Tiziano Terzani

Buonanotte del 9 febbraio 2013

L’amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande. Woody Allen

Il silenzio degli alberi

Dopo tanto tempo, ho riscoperto il piacere di ascoltare. Come quando ero piccolo e mia madre mi raccontava la vita dei suoi antenati. “Così non muoiono” mi diceva. E mi sussurrava una delle storie della nonna. Come quella delle lucciole con cui aveva riempito la sua stanza per trasformarla nel cielo di una notte d’estate. Ci ripenso spesso. Forse perché, tutto sommato, mi piacerebbe averlo inventato io un racconto come quello. Eduard Márquez

L’ombra del vento

La gente non è cattiva, mia cara. E’ idiota, il che è ben diverso.  La malvagità presuppone un certo spessore morale, forza di volontà e intelligenza. L’idiota invece non si sofferma a ragionare, obbedisce all’istinto, come un animale nella stalla, convinto di agire in nome del bene e di avere sempre ragione. Si sente orgoglioso in quanto può rompere le palle, con licenza parlando, a tutti coloro che considera diversi, per il colore della pelle, perché hanno altre opinioni, perché parlano un’altra lingua, perché non sono nati nel suo paese o perché non approva il loro modo di divertirsi. Nel mondo c’è bisogno di più gente cattiva e di meno rimbambiti. Carlos Ruiz Zafón

Buongiorno del 9 febbraio 2013

Ognuno di noi, (…) ha in sé il cielo e l’inferno. Oscar Wilde - Il ritratto di Dorian Gray

Madame Bovary

Non avevano nient’altro da dirsi? I loro occhi, però, traboccavano di parole più gravi. Mentre si sforzavano di trovare frasi banali, si sentivano riempire tutti e due da uno stesso languore. Era come un mormorio dell’anima, profondo, continuo, che l’aveva vinta sulla voce. Stupiti da questo nuovo, soave sentimento, non pensavano neppure a spiegarne il senso, a scoprirne la causa. Le felicità future, come le rive dei tropici, proiettavano, sulla immensità che le precede, il loro molle sentore come una brezza profumata: si scivola in quell’estasi e non importa se l’orizzonte non si vede. Gustave Flaubert

Buongiorno del 8 febbraio 2013

La fotografia è un esercizio di osservazione e il risultato è sempre un colpo di fortuna. Isabel Allende, Ritratto in seppia, 2001

Buonanotte del 7 febbraio 2013

Ogni momento accade due volte: all’interno e all’esterno, e sono due storie diverse. Zadie Smith, Denti bianchi

Ogni scelta

Ogni scelta che noi compiamo, ogni decisione che ci conduce in una direzione piuttosto che in un’altra, rappresenta un’esperienza fondamentale per la nostra vita perchè, assieme alle altre esperienze, formerà l’essenza della nostra personalità. Possiamo dire che non c’è nulla di più interessante, vivo e vivificante dei “passaggi” e delle trasformazioni a cui essi conducono. Infatti, nel momento in cui siamo artefici di una trasformazione, "noi sentiamo di avere un'anima". Proprio come quando ci ammaliamo e un organo del nostro corpo duole riusciamo a percepire quell’organo e ad accorgerci che esiste, allo stesso modo percepiamo la nostra anima quando, nel momento in cui siamo costretti a trasformarci o a trasformare la nostra esistenza, essa grida. Brano tratto da “L’anima delle donne” di Aldo Carotenuto

Buonanotte del 6 febbraio 2013

Dalla letteratura ottieni qualcosa solo quando sei capace di mettere qualcosa di tuo in ciò che stai leggendo. […] leggi un libro veramente solo quando è lui che ti legge. Alessandro D’Avenia - Cose che nessuno sa

In profumo di lavanda

Giorni sul filo stesi panni colorati appesi all’ aria dei ricordi, da ieri a oggi e poi chissà scampoli di tempo e vita di quel che è stato e mai più sarà giorni di brina e sole giorni rincorsi e persi nella scatola dei bottoni nell’ astuccio del cucito nel cassetto del passato con cura son riposti, fiori secchi in profumo di lavanda. Daniela Manzini Kuschnig

Riflessione sulle stagioni di Mario Rigoni Stern #4/4

Autunno L’autunno è la stagione dei vecchi, è la stagione mia! La primavera è quella dei giovani, l’inverno è dei romantici e l’estate la stagione più giusta per viaggiare andando nei posti di mare. L’autunno è una “stagione non stagione”: potrei dire che è la stagione dei ricordi, della malinconia, anche se, quando finisce l’autunno, gli alberi hanno già preparato le gemme, dopo la caduta delle foglie… Allora vedete che è una continuazione: la natura ha i suoi tempi, è metodica, molto più di noi. Un tempo anche noi vivevamo secondo natura. Dovremmo guardare sempre il movimento delle "macchie" che lasciano le stagioni: sembra impossibile, ma nel giro di mezz’ora la natura lascia dei segni che testimoniano il suo passaggio. Il sole in alcuni punti sparisce dietro una montagna e ricompare magari dopo tre mesi, ma quando torna va proprio là dov’era prima e tutto ricomincia da dov’era finito. In questi posti, ricomincia la primavera quando il sole si fa rivedere; ecco, v

Buongiorno del 6 febbraio 2013

Se non attraversiamo il dolore della nostra propria solitudine, continueremo a cercarci in altre metà. Per vivere a due, prima, è necessario essere uno. F. Pessoa

Buonanotte del 5 febbraio 2013

Ma Dio sa che solo noi possiamo essere d’aiuto a noi stessi. Sándor Márai - La donna giusta

Proviamo

Proviamo così, senza pensare, seguendo l'umore del bianco dei fiori di vetro cuciti con aghi d'argento sui rami da mani di fata respiro di seta del vento che passa, che spoglia, che sfoglia, non resta che il sogno nel sonno, se andare o restare decidilo tu, ma non mi svegliare all'aurora per dirmi che piove, ancora. Filo

Riflessione sulle stagioni di Mario Rigoni Stern #3/4

Estate Sono stato in un rifugio di cacciatori dove sulla porta c’era scritto: “l’uomo civile non lascia tracce”. Vorrei che questa frase fosse messa non solo all’entrata dei boschi, ma anche all’entrata delle città. Viviamo invece come in “un’ansia di lasciare tracce” che va contro la natura. Osservando certi animali vedrete che quando fanno le tane nel bosco nascondono anche i propri escrementi, non lasciano indietro neanche quelli: non lasciano tracce. A dire il vero noi siamo abituati a sporcare ovunque, specialmente nei posti affollati, dove le persone non tengono conto che lasciare la cartacce, le bottiglie, le cose in giro non è molto civile, è molto povero. La natura non può assimilare quello che viene lasciato indietro. Quello che rimane in giro si riempie d’insetti, in particolare di mosche che vanno a deporvi sopra le uova e poi vengono mangiate dai cervi e dai caprioli: le uova diventano larve e poi vermi che portano alla morte questi animali. E questo succede s

Buongiorno del 5 febbraio 2013

A volte le cose più semplici possono diventare straordinarie se sono fatte assieme alle persone giuste. Nicholas Sparks

Buonanotte del 4 febbraio 2013

Ma poi non esistono persone giuste o sbagliate. Esiste chi ti arriva in mente nei momenti più sbagliati e rimette tutto al posto giusto. Massimo Bisotti

Nostalgia

Sai quando arrivi a quel punto della tua vita in cui ti rendi conto che la casa in cui sei cresciuto non è più casa tua… improvvisamente anche se hai un posto dove mettere le tue cose, l’idea di casa non esiste più… Come avere nostalgia di un posto che neanche esiste. Forse una famiglia è proprio questo, un gruppo di persone che hanno nostalgia di un posto immaginario. Garden State

Riflessione sulle stagioni di Mario Rigoni Stern #2/4

Primavera Nei primi giorni di febbraio nella mia terra, da bambini, si camminava sparsi per i pascoli, suonando le campane delle vacche - perché noi suonavamo quelle - e cantando una vecchia canzone che diceva: “Svegliati! Svegliati! È marzo. La neve va via e fa crescere l’erba”. Ricordo che noi bambini, più avanti nella stagione, andavamo a prendere le vacche in campagna e le portavamo in montagna. Ma quando passavamo per la strada con le campane in quei giorni di febbraio, le vacche si mettevano a urlare perché credevano che fosse arrivato il momento dell’alpeggio, e invece la neve non era ancora andata via, e uscivano appena appena i primi germogli. Ecco, queste sono sensazioni che ancora si possono provare, anche vicino alle città, spostandosi dove iniziano i boschi. Se alla fine di febbraio andate a vedere i colori lungo le strade che accarezzano i boschi sentirete gli odori della primavera – perché la primavera ha anche odore – e ve ne innamorerete! Ogni volta che arri

Buongiorno del 4 febbraio 2013

Se la tua felicità dipende da quello che fa qualcun altro, credo proprio che tu sia alle prese con un problema. Robert Bach

Ti odio, malinconia

E’ questo che odio della malinconia, il suo essere simbiotica e necessaria, un voler star male che fa parte di te e non te ne liberi, perché la vita è questo continuo equilibrismo fra non soffrire mai di malinconia e provarne troppa, e cedere da una parte o dall’altra vuol dire trasformarsi in un mostro o in un fantasma. Odio la malinconia perché non so farne a meno. Il nuovo mondo di Galatea

Riflessione sulle stagioni di Mario Rigoni Stern #1/4

Inverno L’inverno è il momento della riflessione, ma anche il momento della sofferenza, specialmente per chi ha tanti anni e ha memorie lontane: quante case, ad esempio, non avevano il riscaldamento? È anche l’inverno della guerra. E l’inverno della guerra si riempie di memorie. L’inverno porta con sé anche le memorie della neve, le grandi sciate. È il momento delle riflessioni della vecchiaia e anche la gioia dei bambini quando arriva la prima neve che, con la bocca aperta guardando il cielo, s’impegnano a raccogliere i fiocchi che scendono. L’inverno è anche una tavola grande, dove si sta in tanti e un fuoco che brucia per scaldare. È la stagione fatta per leggere anche se oggi la televisione sostituisce in parte questa abitudine oltre a quella del racconto – non ci sono più né la nonna, né gli anziani che narrano storie vissute, sostituiti dalla televisione che racconta storie banali e false. Se ci guardiamo intorno, noi anziani ancora vediamo la nostra fanciullezza

Buongiorno del 3 febbraio 2013

La vita non va come prevediamo o speriamo, ma non dobbiamo essere per forza così arrabbiati. Eowyn Ivey - La bambina di neve

Buonanotte del 2 febbraio 2013

Nel sogno c’è sempre qualcosa di assurdo e confuso, non ci si libera mai della vaga sensazione ch’è tutto falso, che un bel momento ci si dovrà svegliare. Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari

Tempesta

Poi, quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo. Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi era entrato. Si, questo è il significato di quella tempesta di sabbia. Murakami Haruki

La libertà e la giustizia

Se consideriamo la nostra esistenza e i nostri sforzi, rileviamo subito che tutte le nostre azioni e i nostri desideri sono legati all’esistenza degli altri uomini e che, per la nostra stessa natura, siamo simili agli animali che vivono in comunità. Ci nutriamo di alimenti prodotti da altri uomini, portiamo abiti fatti da altri, abitiamo case costruite dal lavoro altrui. La maggior parte di quanto sappiamo e crediamo ci è stata insegnata da altri per mezzo di una lingua che altri hanno creato. Senza la lingua la nostra facoltà di pensare sarebbe assai meschina e paragonabile a quella degli animali superiori; perciò la nostra priorità sugli animali consiste prima di tutto - bisogna confessarlo - nel nostro modo di vivere in società. L’individuo lasciato solo fin dalla nascita resterebbe, nei suoi pensieri e sentimenti, simile agli animali in misura assai difficile da immaginare. Ciò che è e ciò che rappresenta l’individuo non lo è in quanto individuo, ma in quanto membro di una grand

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