Ridiventare uomo

L'uomo tende sempre più a detenere il monopolio del dramma e della sofferenza del mondo. [...] coloro che sanno cosa significa essere uomo cercano di diventare tutto tranne questo. Se fosse possibile, mi trasformerei ogni giorno in una forma diversa di vita animale o vegetale. Sarei, di volta in volta, tutte le varietà di fiori, sarei malerba, spina, rosa o albero equatoriale dai rami contorti, alga sballotata dalle onde o arbusto di montagna in balia dei venti; oppure sarei un uccello dal canto melodioso o un predatore dal verso stridulo, migratore o stanziale, una bestia delle foreste o un animale domestico. Vivrei ogni specie con una frenesia selvaggia e incosciente, percorrerei tutta la sfera della natura, muterei forma con la levità di una grazia ingenua, senza ostentazione, come in un processo naturale. Come vagherei tra nidi o grotte, deserti montani e marini, colline o pianure! Solo questa avventura cosmica, vissuta nell'intima sostanza dell'esistenza, seguendo l'arabesco delle forme vitali e il pittoresco ingenuo delle piante, potrebbe risvegliare in me la voglia di ridiventare uomo.

  (Emil Cioran)

 

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