Il cappotto

E Pietroburgo rimase senza Akàkij Akakièvič, come se mai fosse esistito. Scomparve e si dileguò un essere che nessuno aveva difeso, che a nessuno era stato caro, per nessuno interessante, che non aveva attirato su di sé nemmeno l'attenzione del naturalista, il quale pure non disdegna di infilare uno spillo in una comunissima mosca e di osservarla al microscopio, un essere che aveva sopportato docilmente tutte le irrisioni del suo ufficio ed era sceso nella tomba senza aver aver compiuto alcuna straordinaria impresa; però, verso la fine della vita, a questo essere era apparso un ospite luminoso sotto forma d'un cappotto, un cappotto che per un istante aveva ravvivato la sua povera esistenza, ma sul quale poi s'era abbattuta implacabile la sciagura, così come si abbatte sugli imperatori e i sovrani del mondo…

— Nikolaj Gogol

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