Bestie #4/6

Io non so chi fosse il morto. La marcia funebre suonata dalla Filarmonica mi fece balzare da sedere: il carro a cavalli aveva già voltato per un'altra strada, e le fiamme delle torce mi fecero caldo al viso. Passò la folla degli amici e dei curiosi. Le corone, sorrette a mano, si comportavano così bene che ciascuna s'appoggiava su le braccia dei due uomini come se non avesse potuto più resistere al pianto della musica. I ceri cercavano di cadere. Lo stendardo, verdastro e sporco, faceva di quando in quando alzare gli occhi incappucciati di bianco; le cui medaglie attaccate alla cintola sbattevano.
Quando tutto il corteo fu passato, io rimasi alla finestra rodendo con i denti il legno della persiana. E mi distrassi, a poco a poco, guardando una zanzara le cui ali parevano infilate a due pezzetti di capello.

Federigo Tozzi

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