Danilo Dolci

LA VITA E LE LOTTE DI DANILO DOLCI, ATTIVISTA ED EDUCATORE NONVIOLENTO SICILIANO DI ADOZIONE

L’educazione, la cultura, la creazione di un nuovo contesto sociale a partire dalle persone, questo era il fondamento del lavoro di Danilo Dolci; perché nessun cambiamento può essere realizzato senza il coinvolgimento e la partecipazione degli interessati. Tutto, ovviamente, tenendo fede a una linea di intransigente nonviolenza.
Era nato in provincia di Trieste, ma è diventato Danilo Dolci molto più a sud, in Sicilia, dove era andato per un viaggio, senza più tornare indietro. La crisi del lavoro e dell’educazione, negli anni ’50, è devastante nell’isola, e il pensiero di Danilo è semplice quanto rivoluzionario, vuole creare un fronte civile per una resistenza sociale, culturale, senza mettere mano alle armi. E così il 2 febbraio 1956 centinaia di disoccupati si radunano e danno vita ad uno di quegli scioperi al contrario che si sarebbero ripetuti ancora nel meridione d’Italia in quegli anni: i disoccupati vogliono il lavoro, e se lo vanno a prendere. Armati di pale e picconi, il piccolo esercito nonviolento si mette all’opera per la riparazione di una strada comunale, ma viene subito bloccato dalla polizia, che arresta e condanna Danilo per occupazione di suolo pubblico.
Non sono certo pochi mesi di prigione però a fiaccarne la voglia di cambiamento, Danilo continuò per tutta la vita a fare digiuni, manifestazioni, a creare movimenti, centri di studio, a lottare contro la mafia, a impegnarsi per opere anche importanti come la costruzione della diga sul fiume Jato, che permetterà una democratizzazione nello sfruttamento delle risorse idriche soprattutto da parte dei piccoli agricoltori.
Cambiare la società, a partire dal cambiamento dei rapporti tra le persone, nella nonviolenza e nel reciproco adattamento.
“C'è pure chi educa, senza nascondere l'assurdo ch'è nel mondo, aperto ad ogni sviluppo ma cercando d'essere franco all'altro come a sé, sognando gli altri come ora non sono: ciascuno cresce solo se sognato.” Questo e tanto altro fu Danilo Dolci, che si è spento nel 1997, lasciandoci tanto su cui riflettere.

Cannibali e Re
Cronache Ribelli

Commenti

Etichette

Mostra di più