Shakespeare non l’ha mai fatto

…perché negli avvenimenti sportivi quasi sempre faccio il tifo per i perdenti e in quelli spirituali sono colpito dalla stessa malattia, perché non sono un uomo che pensa, seguo ciò che sento, e i miei sentimenti stanno con gli handicappati, i torturati, i dannati e i perduti, non per simpatia ma per fratellanza, perché sono stato uno di loro, perduto, confuso, indecente, meschino, spaventato e codardo; ingiusto, e gentile solo a piccoli lampi e sebbene fossi fregato, sapessi che non serviva a niente, che non curava niente, lo rafforzava soltanto.

 - Charles Bukowski

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